Nonostante non sia uno dei paesi più facili che io abbia visitato un viaggio in Guatemala fai da te è veramente fattibile per chiunque, basta porre un pochino di attenzione ed ascoltare consigli che le persone del luogo hanno da dare.
Durante il nostro viaggio in Messico, Guatemala e Belize, abbiamo deciso di dedicare a questo genuino paese un itinerario di circa 15 giorni, anche se con il senno di poi gliene avrei dedicati un paio di più visto che ci sono luoghi che avrei voluto visitare ma per i quali non abbiamo avuto tempo a sufficienza.
Del resto quando si viaggia fai da te non è sempre facile capire attraverso internet o la lettura dei blog quanto tempo un luogo meriti veramente, o quanto tempo viene sprecato in trasporti infiniti, nella snervante ricerca del bus giusto, negli imprevisti e nelle lunghe attese.
A volte si pensa di riuscire a fare due o tre cose in un giorno solo e poi si finisce per riuscire a farne a male pena una e allora qualsiasi programma salta.
Se poi invece che essere attenti pianificatori si è anche improvvisatori, questa variabile tempo diventa decisamente indecifrabile e alla fine si è, volenti o nolenti, costretti a rinunciare a qualcosa.
Altre volte invece non si capisce esattamente cosa un luogo è in grado di darci finchè non ci si mettono i piedi dentro ed ecco che i due giorni che si pensava di trascorrerci diventano anche 4 o 5.
Del resto quando si arriva in un posto e si resta letteralmente con la bocca aperta dallo stupore, è cosa buona e giusta dedicargli il tempo che si merita.
In ogni caso questo è il mio itinerario in Guatemala di (circa) 15 giorni, da quando siamo entrati dal Messico in Guatemala passando a piedi la frontiera a Talismàn, a quando ne siamo usciti dalla parte opposta per concederci qualche giorno di meritato riposo nella serena e pacifica isola di Caye Caulker, in Belize.
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In questa pagina:
- Quando andare in Guatemala
- Guatemala Fai da te in 15 giorni: Itinerario e consigli
- Giorni 1 e 2: dal Messico al Lago Atitlan
- Giorni 3, 4 e 5: Lago Atitlan ed escursioni
- Giorno 6: Chichicastenango
- Giorno 7: da Atitlan ad Antigua
- Giorno 8: Antigua
- Giorni 9 e 10: trekking sull’Acatenango
- Giorno 11: escursione sul vulcano Pacaya
- Giorno 12: Antigua, Coban, Lanquin
- Giorno 13: Semuc Champey
- Giorno 14: Da Semuc Champey a Rio Dulce
- Giorno 15: Rio Dulce e Livingston
- Giorno 16: Finca Paraiso e arrivo a Flores
- Giorno 17: Flores e Tikal
Quando andare in Guatemala
Il Guatemala ha due stagioni, la stagione umida e quella secca. La stagione secca cade tra novembre e aprile e la stagione delle piogge è tra maggio e ottobre. Il consiglio, che poi è quello che ho seguito io, è quello di provare a programmare la tua visita durante la stagione secca, quando è più probabile trovare cielo azzurro e bel tempo. Tuttavia, poiché questo è il periodo più gettonato, i prezzi sono più alti e hotel ed escursioni vengono prenotate più in fretta, per cui pianifica e prenota prima.
Durante la stagione delle piogge avrai più libertà di lasciare le cose all’ultimo minuto e i prezzi saranno più bassi, quindi viaggiare in questo momento è vantaggioso. E non preoccuparti, anche se il tempo non è così buono, le mattine sono generalmente soleggiate e secche, quindi potrai comunque uscire e goderti tutto ciò che questo bellissimo paese ha da offrire.
Guatemala Fai da te in 15 giorni: Itinerario e consigli
Noi siamo arrivati dall’itinerario in Messico. Dopo San Cristobal de Las Casas ci siamo spostati a Boca del Cielo e da qui, attraverso la frontiera di Talismàn siamo entrati in Messico per fermarci come prima tappa a San Marcos (tappa intermedia) e arrivare successivamente sul Lago Atitlàn:
Itinerario e tappe
Effettivamente quindi posso dire che il nostro itinerario di 15 giorni in Guatemala comincia dal Lago Atitlan: qui abbiamo soggiornato alcuni giorni (in realtà siamo stati in Guatemala più di due settimane) per rilassarci dopo più di un mese di viaggio e visitando nei dintorni tutte le varie cose da fare e vedere (vedi dettagli in seguito).
Dal lago Atitlan ci siamo poi spostati ad Antigua, l’antica Capitale del Guatemala: anch’essa meriterebbe almeno 3 giorni pieni per essere esplorata come si deve.
Da Antigua abbiamo poi raggiunto Lanquin per visitare Semuc champey: abbiamo volontariamente “saltato” Guatemala City in quanto non ci sono particolari attrattive ed è una città abbastanza difficile (per non dire pericolosa) da visitare da soli, senza un tour organizzato.
A Lanquin ci siamo fermati un paio di giorni, giusto il tempo di visitare Semuc Champey (veramente imperdibile) e poi siamo andati verso Rio Dulce: la cittadina di per sè non è nulla di eccezionale, ma da qui si può fare l’escursione in barca lungo l’omonimo fiume, Rio Dulce appunto, per raggiungere Livingston e tornare indietro.
L’ultima tappa del nostro viaggio in Guatemala è stata la cittadina di Flores, la base naturale per visitare Tikal e poi da lì ci siamo spostati a Belize City per continuare il nostro viaggio.
Consigli
Noi abbiamo effettivamente viaggiato quasi escusivamente sui mezzi locali (chicken bus) ma il viaggio è lungo, stressante, devi cambiare mille volte, insomma un’esperienza bellissima ma anche molto impegnativa e che richiede molto tempo. Il mio primo consiglio è quindi per spostarti, di usare gli shuttle bus che tutti gli ostelli e hotel organizzano per i viaggiatori stranieri. Ti fanno risparmiare un sacco di tempo, sono generalmente comodi e non hanno costi esagerati. E sono molto più sicuri!
Noi siamo arrivati dal Messico per poi continuare verso il Guatemala, ma se organizzi un viaggio solo in guatemala probabilmente arriverai a Guatemala City e ripartirai da Guatemala City. Non preoccuparti: da qui è facilissimo fare un giro ad anello nel seguente modo: Guatemala City – Lanquin – Rio Dulce – Flores – LagoAtitlan – Antigua – Guatemala City.
Se non vi interessano le escursioni sui vulcani, ma volete fermarvi ad Antigua solo un paio di giorni, il mio consiglio è di cercare poi di visitare il triangolo di Ixil. Quindi un altro itinerario di 2 settimane in Guatemala potrebbe essere:
Città del Guatemala – Antigua – Lago Atitlan – tringolo di Ixil- Semuc Champey – Rio Dulce Livingston -Flores e Tikal- per tornare poi a Città del Guatemala (magari in aereo, ci sono voli interni che collegano Flores a Città del Guatemala) per il volo di ritorno.
Il Guatemala non è pericoloso ma non è neppure da sottovalutare. in realtà i crimini (che in genere sono rapine) ci sono ma sono localizzate in alcune “zone” del Paese. Quando decidi di andare da qualche parte senza agenzia o un ostello che ti organizzi il tour, chiedi sempre ai locali quali strade evitare.
Se rimani nelle zone turistiche puoi stare abbastanza tranquillo, a meno che tu non faccia cazzate, ma di questo sei responsabile solo tu.
Il pericolo più grande 8per lo meno dalla mia esperienza) sono i chicken bus: sono vecchi scassati e una buona parte di autisti sono matti come dei cavalli: essendo pagati a tratte (ovvero più persone caricano e più corse fanno, più guadagnano) tanti sovracaricano i bus e guidano veloce e senza alcun controllo.
Nonostante il chicken bus sia un’esperienza fantastica nel senso di vita e di incontri, se vuoi stare tranquillo evitali come la peste. Non tutti sono così, ma alcuni si e ti giuro che io pensavo, nella tratta da San Marcos al Lago Atitlan, che sarei morta sfracellata in qualch burrone.
Non è andata così grazie al cielo, ma se ci tornassi, non ripeterei l’esperienza per niente al mondo.
Due settimane sono suffienti per vedere i maggiori luoghi di interesse del Guatemala, ma se vuoi viverlo davvero dovresti valutarne almeno tre.
Visita i mercati: sono luoghi incredibili, pieni di vita e meravigliosi da fotografare. A differenza del Messico, non ho avuto problemi in guatemala a fotografare.
Giorni 1 e 2: dal Messico al Lago Atitlan
Arrivare dal Messico al Guatemala passando per la frontiera di Talismàn porta via più tempo del previsto. Attraversare la frontiera a piedi è abbastanza semplice, le formalità doganali si sbrigano in qualche minuto (si paga e si mette il timbro sul passaporto) e a piedi si fa un pezzetto di strada assaliti da assillanti bagherini che cercano di cambiarti soldi ad un cambio piuttosto favorevole, per loro chiaramente.
Consiglio PRO: i bagherini ci sono anche prima della frontiera ma il cambio migliore si ottiene una volta giunti in Guatemala: basta resistere poche centinaia di metri.
Dalla frontiera non ci sono trasporti pubblici, l’unica soluzione è quella di prendere un taxi che porti fino ad un piccolo paese e da li saltare sul primo chicken bus in partenza.
Visto che in Guatemala non si viaggia di notte (o per lo meno sarebbe meglio non farlo) ci fermiamo a dormire a San Marcos (da non confondere con quello sul Lago Atitlan), dove troviamo come unico alloggio una camera spartanissima senza bagno all’interno di un garage. Del resto abbiamo pagato 4 dollari non è che potessimo pretendere tanto di più, eh.
Il giorno seguente partiamo presto alla mattina: per arrivare ad Atitlan la strada è lunga e si deve cambiare chicken bus anche più di una volta.
Finamente dopo tante ore, tanti balzelli e tanta fifa dopo arriviamo a Panajachel dove prendiamo la barca pubblica che porta fino a San Pedro La Laguna. Cerchiamo un hotel (impossibile non trovare da dormire, San Pedro è la mecca dei backpackers in Guatemala) e abbiamo ancora tempo per fare un giro e cercare la scuola di spagnolo e l’escursione sul Indian’s Nose per i giorni successivi.
Giorni 3, 4 e 5: Lago Atitlan ed escursioni
Il Lago Atitlan è il lago più profondo di tutto il Centro-America ed è coronato da tre vulcani intorno: il Vulcano San Pedro, Tolimàn e Atitlan.
Il Lago ospita intorno a sè più di una dozzina di città diverse: piccoli villaggi, grandi città, villaggi indigeni. Ogni posto è così diverso uno dall’altro che è bello riuscire ad esplorarli tutti quanti. La verità è che sono 7 i villaggi assolutamente da visitare sul Lago Atitlan:
- Panajachel: la porta al Lago Atitlan
- Santa Cruz la Laguna: il villaggio verticale
- San Marcos la Laguna: il villaggio hippie
- Jaibalito: il villaggio che non c’è
- San Pedro la Laguna: la tana dei backpackers
- Santiago: la casa del Maximon
- Santa Catarina Palopo
Noi abbiamo “fatto base” a San Pedro e oltre a visitare tutti i suoi dintorni, abbiamo approfittato di questi giorni per riposarci e per studiare spagnolo in una delle tante scuole sul Lago Atitlan. Di corsi ce ne sono davvero per tutti i gusti e tutti i livelli, per chi trascorre sul lago un paio di giorni, a chi invece si ferma parecchi mesi alloggiando anche presso le famiglie del posto.
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Noi ci siamo fermati qualche giorno e mentre la mattina studiavamo spagnolo al pomeriggio ne approfittavamo per fare escursioni nei paesi vicini come Santiago e San Marco la Laguna. Dal lago Atitlan partono anche sentieri per svariati trekking sui vulcani intorno. Il lago Atitlan è comunque uno di quei luoghi da cui non te ne andresti mai.
Giorno 6: Chichicastenango
Giornata dedicata agli acquisti dei souvenir nel mercato di Chichicastenango che si tiene due volte a settimana ed è facilmente raggiungibile dal Lago Atitlan con gli shuttle bus messi a disposizione dagli hotel e dagli ostelli di San Pedro. Nonostante sia una delle occasioni più turistiche che si possano trovare in Guatemala, il mercato e’ una bella occasione per comprare artigianato a prezzi molto convenienti, oltre ad essere anche molto interessante.
Una raccomandazione ci tengo a fare. Ho visto turisti contrattare fino allo sfinimento sconti di un euro sui tessuti che le donne si portano appresso da vendere al mercato. Contrattare è buona cosa, ma ci sono dei limiti etici che non si dovrebbero superare. In Guatemala le donne lavorano i tessuti ancora al telaio e ci passano intere nottate: quando incontrano i turisti pur di vendere a volte sono costrette a scendere sotto il reale valore della merce, rimettendoci.
Per noi contrattare un dollaro è un gioco, ma per loro è il lavoro con cui mantengono la famiglia. Ricordate quando contrattate che non state comprando solo un pezzo di stoffa ricamata: state comprando un pezzo di stoffa ricamata a mano che oltre ad essere frutto di un duro lavoro è anche il risultato di centinaia di anni di tradizioni passate di mano in mano di madre in figlia.
Giorno 7: da Atitlan ad Antigua
Giornata di spostamento dal Lago Atitlan fino ad Antigua. In Guatemala sia che si prendano i chicken bus, sia gli shuttle per i turisti, gli spostamenti portano via un sacco di tempo. Quando ci si sposta meglio non pianificare niente per la stessa giornata. Arrivati ad Antigua abbiamo avuto comunque ancora il tempo di cercarci l’ostello, di fare un piccolo giro di ispezione e di cercare le escursioni per i giorni successivi.
Giorno 8: Antigua
Dopo le escursioni folli dei giorni scorsi ci godiamo un po’ di meritato riposo e ci dedichiamo alla visita della cittadina di Antigua che è veramente un gioiellino. Antigua è preparatissima ad accogliere i turisti: hotel e ristoranti di ogni genere, negozi di souvenir (belli i gioielli in giada) intrattenimento e spettacoli serali. Insomma la mecca dei turisti.
Antigua è la destinazione da non perdere in ogni itinerario di viaggio, ed è facile capire perché.
Antigua è la città più bella del Guatemala e vanta case coloniali, chiese, strade acciottolate: nonostante Antigua sia la città più turistica del Guatemala, mantiene ancora la sua atmosfera autentica e l’atmosfera di una piccola città.
Fatta eccezione per l’architettura e i vulcani, qui i viaggiatori possono entrare in contatto con lo stile di vita tradizionale indigeno, perché molti discendenti di indigeni vivono ancora in città o nelle comunità vicine.
Ci sono due ragioni principali per visitare Antigua: esplorare il centro storico (ci sono molte cose da fare per tenerti occupato), da solo o con una visita guidata e visitare almeno uno dei tanti vulcani nelle vicinanze.
Il vulcano più vicino ad Antigua è il vulcano Agua che incombe dietro la città e crea l’opportunità perfetta per scattare foto, ma i viaggiatori spesso visitano anche il vulcano Pacaya (puoi raggiungere il vulcano in auto o fare un tour da Antigua) o il tour più popolare tra i viaggiatori con lo zaino è una salita notturna al vulcano Acatenango.
Giorni 9 e 10: trekking sull’Acatenango
Due giorni di trekking faticosissimo con pernottamento in tenda sulle pendici dell’Acatenango uno dei vulcani attivi del Guatemala.
L’escursione è davvero fatico ma ne vale assolutamente la pena: siamo partiti presto alla mattina e per almeno 8 ore abbiamo camminato in salita fino al luogo del nostro accampamento, dove trascorriamo la notte.
Di fronte a noi, Fuego in tutta la sua forza ha dato spettacolo tutta la notte con una serie di eruzioni di lapilli incandescenti. I fuochi artificiali della natura. Bellissima esperienza che consiglio a tutti di fare (ma la salita è dura eh)
La mattina seguente ci svegliamo prima dell’alba (verso le 4 del mattino) per percorrere l’ultima sfiancante salita fino alla cima: il terreno è scosceso, si cammina nella cenere e l’impressione che si ha è quella di fare un passo avanti e 4 indietro. Arriviamo in cima sfiniti ma felici: l’alba sta sorgendo e ci regala un panorama veramente incredibile.
Se decidi di farlo, ecco qualche informazione:
- Ti servono almeno due giorni pieni: questo significa che partirai alla mattina e tornerai la sera del giorno successivo.
- Le agenzie si occupano di tutto: tende, sacchi a pelo, cibo e guida. L’unica cosa che dovrai portare con te è l’acqua e portane tanta: io ne avevo poca e ho sofferto una sete che non ti dico.
- Per arrivare in alto ci sono persone del posto che affittano dei cavalli o asini. Io non amo queste cose, ma se proprio non ce la fai più, è ok prenderne uno.
- Il campeggio è salvaggio: questo significa che sei sulle pendici del vulcano in mezzo al nulla: non ci sono bar, ristoranti, ne servizi. Tantomeno il gabinetto. Porta delle salviette umide se vuoi tentare di darti una ripulita.
- Anche se non richiede particolari esperienze in campo di arrampicata, la salita è dura, quindi devi essere in una discreta forma fisica: la salita dura dalle 8 alle 10 ore.
Giorno 11: escursione sul vulcano Pacaya
Escursione di mezza giornata sul vulcano Pacaya. Niente a che vedere con quella sull’Acatenango, ma comunque in caso si volesse vedere un vulcano e magari cucinare i marshmallow al calore della lava l’escursione è carina e non troppo faticosa.
Giorno 12: Antigua, Coban, Lanquin
Altra giornata di spostamento. Da Antigua per arrivare a Lanquin (e da li poi a Semuc Champey) ci vuole praticamente tutto il giorno. Si arriva a Lanquin alla sera, dopo una fermata per pranzare a Cobán (a Cobán c’è anche un bancomat, a Lanquin non ce ne sono per cui se non si hanno molti soldi meglio ritirare qui se non si vuole restare senza). Da Antigua a Lanquin meglio prendere lo shuttle, con i chicken bus sarebbe impossibile farlo in un giorno solo.
Giorno 13: Semuc Champey
Lanquin è la base per visitare una delle più grandi meraviglie naturali del Guatemala: Semuc Champey è un ponte calcareo lungo 300 m sul fiume Cahabón, sormontato da piscine turchesi trasparenti ideali per nuotare. C’è da fare un’escursione di 30 minuti fino a un punto panoramico per fare l’iconica foto del fiume e della giungla che lo circonda.
Da Lanquin si viene caricati malamente nel retro di un pickup per arrivare a Semuc Champey. Ma la giornata non e’ una di quelle che si dimenticano facilmente: tra caverne in cui strisciare al buio, tuffi in pozze del colore della giada, cascate e foresta, Semuc campey è uno di quei posti assolutamente da non perdere.
Oltre a nuotare nelle piscine, potrai entrare in una grotta buia e nuotare solo con una candela in mano, fare un’escursione fino al famoso punto panoramico, saltare nel fiume da una cascata o fare tubing.
Giorno 14: Da Semuc Champey a Rio Dulce
Da Semuc Champey a Rio Dulce in shuttle si impiegano circa 5 ore di sterrato e di saltelli che ti fanno schizzare via l’anima. All’arrivo alla cittadina di Rio Dulce (che è brutta) si prende una barca e ci si fa portare in uno dei tant hostel sul fiume. Il resto della giornata lo abbiamo passato in hotel riposare.
Rio Dulce è una città che qualcuno definisce bella: io sarà che ci sono solo passata attraverso e non le ho dedicato molto tempo, ma quello che ho visto mi è parso brutto.
Il motivo per raggiungere Rio Dulce è solo uno ed è il fiume stesso, ma puoi anche visitare la fortezza Fuerte de San Felipe o la cascata Finca Paraiso famosa per essere una cascata di acqua calda dove è possibile fare il bagno.
L a fortezza Fuerte de San Felipe è un piccolo fortino dall’aria cazzuta all’entrata del grande lago, costruito dagli Spagnoli contro i pirati che imperversavano su e giu per il fiume. Noi lo abbiamo visto solo dalla barca, ma è possibile organizzare una visita e sembra che ne valga la pena.
Giorno 15: Rio Dulce e Livingston
Giornata dedicata alla discesa in barca da Rio Dulce fino a Livingston allegro paese di pescatori famoso per la cultura garifuna.
Il Rio Dulce è un braccio d’acqua di un verde incredibile che collega il grande lago al mare. La navigazione dura poco più di un paio d’ore prima di raggiungere Livingston, un piccolo paese alla foce del fiume: il canyon che si attraversa è davvero impressionante con le alte e ripide pareti ricoperte dalla giungla.
Livingston è invece un bel paesino, pieno di ragazzi che ballano e suonano per strada e con un molo pieno di pescatori dove si possono fare bellissime fotografie. La gita sul fiume fino a Livingston vale davvero la pena ed è stata una bellissima esperienza, soprattutto il tratto di navigazione, che volendo si può fare anche in kayak (noi abbiamo scelto una barca più grande a motore).
Giorno 16: Finca Paraiso e arrivo a Flores
Dal momento che il bus pubblico per Flores parte verso l’una del pomeriggio e impiega circa tre ore e mezza, alla mattina decidiamo di andare a visitare una cascata che si trova a circa una quarantina di minuti in bus da Rio Dulce e famosa perché di acqua termale calda.
Si chiede all’autista di scendere alla Finca Paraiso e alla cascata si arriva dopo pochi minuti di camminata nel bosco: quando arriviamo, la cascata è stra-affollata di gente del posto con bambini schiamazzanti che rovinano tutta la magia. Non ci viene neanche voglia di fare il bagno. Scatto qualche foto per ricordo e torniamo subito indietro.
Torniamo a Rio Dulce abbastanza presto per cui ci sediamo in un ristorantino sul fiume e pranziamo.
Verso metà pomeriggio arriviamo a Flores giusto in tempo per trovare un alberghetto prima che faccia buio. A Flores non c’è molto da vedere, in genere si usa come base per l’escursione a Tikal. Alcuni viaggiatori mi hanno detto che in ogni caso per visitare Tikal è meglio fermarsi a El Remate che è molto più carina e tranquilla (e più vicina).
Giorno 17: Flores e Tikal
L’escursione a Tikal che contrattiamo con l’agenzia è quella che parte alle 3 del mattino per arrivare in tempo per vedere l’alba dalla cima di un tempio sopra la foresta ed il sito maya.
Peccato che non vedremo assolutamente niente perché la nebbia (presente la maggior parte delle volte) si taglia con il coltello. Il sito archeologico di Tikal è comunque tra i più belli che ho visto in tutto il mio viaggio, Messico compreso.
Sebbene il sito sia molto grande, la parte più bella in assoluto è la Grand Plaza che era il cuore di Tikal e il centro della vita cerimoniale cittadina.
Ai suoi lati si affacciano il Tempio 1 e 2 (tra i più maestosi dell’intera città Maya), il campo per il gioco della palla e una serie di altri antichi edifici.
Si torna a Flores in tempo per andare a comprare il biglietto dell’autobus per il Belize e per fare ancora un giro per la cittadina, o per comprare gli ultimi souvenir (anche se io con il senno di poi consiglio di comprare tutto a Chichicastenango ed Antigua che hanno negozi e oggetti mille volte più belli)
Questo è stato l’itinerario del nostro viaggio in Guatemala fai da te e nonostante non sia stato esattamente di 15 giorni, è comunque possibile tagliare qualcosa, come stare un giorno in meno ad Antigua e uno in meno sul lago Atitlan.
Elisa
Marty mi stai facendo sognare il Guatemala…l’America Latina mi manca completamente …
martina santamaria
Cara Elisa e la tua sarebbe un’ottima scelta! Il Guatemala è stato uno dei paesi più emozionanti che io abbia mai visitato, molto diverso dall’Asia… Se andrai ti invidierò moltissimo :)
Cabiria
Mi sto leggendo tutti i tuoi post sul Guatemala :)
Mi confermi che è possibile partire senza prenotare nessun transfer e fare tutto direttamente da là? Leggendo un po’ nel web mi è parso di capire che bene o male gli ostelli organizzano shuttle, e che comunque non è difficile recuperare i biglietti tappa per tappa.
Grazie!!
martina santamaria
Ciao Cabi! Si si ti confermo che puoi organizzare tutto da la! Noi abbiamo fatto così, l’unica cosa prenotali magari il giorno prima così non perdi il posto! alla peggio comunque se lo shuttle del tuo ostello fosse pieno, puoi rivolgerti a un’agenzia ce ne sono da tutte le parti! Un abbraccio e salutami il mio adorato Guatemala :)
PS: cerca di non perderti l’escursione su Acatenango e Semuc champey che sono a mio parere le deu cose più belle di tutto il viaggio :)
Simonetta
Ciao, consiglio un giorno in Honduras per visitare il sito di Copan. Molto molto bello.
Rossella
Ciao a tutti! sto organizzando il prossimo viaggio in Guatemala, sapete dirmi da dove (Antigua o Guatemala city) e quanto dura il viaggio coi mezzi locali per Copan, Honduras? quanti giorni fermarsi e cosa fare in zona? E visto che sono qui…quali posti del Guatemala da non perdere assolutamente (per le vostre esperienze..)? Grazie!
martina santamaria
Ciao rossella! Come stai? Ahhhh allora io non l’ho fatto premetto, ma da Antigua tutte le agenzie ti propongono il tour di due giorni a Coban…credo che in shuttle ci vogliano 5 o 6 ore.
Non perderti Semuc Champey!
Rossella
Perfetto, leggendo qua e là mi sembra di capire che Semuc Champey sia uno dei must.. Grazie Martina!
martina santamaria
Ciao Rossella! Si assolutamente, Semuc Champey non si può perdere!
Denise Passarella
Ciao! In quale periodo sei stata in Guatemala? Noi andremo in agosto e mi stanno sconsigliando Semuc Campey per via del clima… Mi dispiacerebbe rinunciare, ma è anche vero che perdiamo un sacco di tempo per arrivare lì e nel caso poi non fosse agibile mi dispiacerebbe ancora di più!! Grazie!!
Emarti
Ciao, io ci sono stata in inverno…il contrario di te. quanto tempo hai per il guatemala?
giovanna
ciao! che bello il tuo racconto. secondo è fattibile con una bambina di un anno e mezzo e uno di 7 anni? e possiamo anche aggiungerci il belize per goderci un po’ di mare?
Emarti
Ciao Giovanna, sinceramente il Guatemala non è il posto che consiglio con un bimbo così piccolo.
Simone
Ciao Martina,
grazie mille per la condivisione delle preziosissime informazioni. Ti posso chiedere come ti muovevi da una città all’altra. Avevi un driver privato o ti spostavi con i chicken bus?
Emarti
Ciao Simone, noi ci siamo spostati un po’ con i chichen bus e un paio di tratte più lunghe (per esempio da Antigua fino a Semuc champey) con lo shuttle condiviso degli ostelli.
Giovanni
Ciao Martina, grazie del racconto e preziose info..
Domanda , è fattibile girare in auto?
grazie mille
Ciao
Giovanni
Emarti
Si ma te lo sconsiglio!
Daniela Dresti
Grazie Martina per le preziose informazioni!
Probabilmente salterò qualche posto (forse il trekking di 8 ore…!!).
Invece, alla fine del viaggio, vorrei farci stare alcuni giorni in Belize, (o Honduras) al mare.
Lo consigli? (dato che in Belize ci sei stata).
Ho dei ricordi della Isla Mujeres, nello Yucatàn, (circa trent’anni fa…) e il mare e la luce erano strepitosi…(oltre che all’isola, naturalmente…).
Un caro saluto
Daniela
Emarti
Ciao Daniela, si, io, sono stata a Caye Caulker in Belize, una delle tante isole. Ai twmpi era una specie di paradiso. Il, mare è incredibile sembra una lastra di vetro verde spessa almeno 3 metri. Probabilmente il, mare più bello io abbia mai visto. Non so se l isola è cambiata, ma il, mare direi di no ed è una bomba
Daniela
Grazie Martina!
L’idea è di partire verso metà novembre, quindi vedrò/deciderò con calma l’itinerario (Guatemala y Belize).
Un caro saluto,
Daniela
Emarti
Buon viaggio in Guatemala (PS: beata te, ti piacerà un sacco, è bellissimo!)
Rodolfo
Ciao! Mi sto appassionando all’idea di un viaggio in Guatemala a primavera, ho 10-12 gg al massimo (potrei sbilanciarmi a 14), che assocerei a 3-5 giorni a New Orleans che mi affascina e mi incuriosisce molto. Siccome (a meno di trovare una buona compagnia) viaggio solo, mi chiedo intanto se posso organizzare tutto sul posto; ho visto che ci sono alcune agenzie che fanno escursioni da Antigua e una idea è fare base lì e fare escursioni di 1-2 giorni da lì. O sarebbe meglio un giro più completo che eviti di dover tornare sempre ad Antigua (ma non ho trovato questo su agenzie locali). Sono disposto a tagliare anche qualche meta tipo Semuc e i trekking sui vulcani (si lo so, tu dici che sono mete irrinunciabili, ma il tempo è poco e poi avendo una certa età….. E credo che Semuc “costi” almeno 2 giorni). In sostanza, non vorrei rinunciare a Antigua-Atitlan-Chichicastenango, poi pensavo Nibaj e il triangolo Ixil, e chissà Flores/Tikal. Devo razionalizzare i tempi e non vorrei “massacrarmi” di autobus e vorrei godermi qualche città in pace. Che mi consigli?? Grazie! (PS: cosa sai di Huehuetenango?)