Acatenango è uno dei tre vulcani che circondano la città di Antigua in Guatemala. Di fronte, Fuego ogni dieci minuti dà luogo ad uno spettacolo incandescente di cenere e lapilli: campeggiare di notte su Acatenango permette di osservare questo spettacolo da un punto di vista privilegiato.
Noi abbiamo deciso di andarci, nonostante la fatica per arrivare fin lassù.
Campeggiare su un vulcano attivo, osservando per tutta la notte la sua eruzione era uno dei grandi sogni della mia vita e in Guatemala finalmente sono riuscita a realizzarlo.
L’escursionismo sul vulcano Acatenango è una delle cose più belle da fare ad Antigua, in Guatemala. Ma la caratteristica più unica di questa escursione è l’opportunità di vedere eruttare il vicino vulcano Fuego, uno dei tre vulcani attivi del Guatemala. Fuego è il vulcano più attivo dei tre.
(Gli altri due sono il vulcano Pacaya e il vulcano Santiaguito, che possono essere visti durante l’escursione al vulcano Santa Maria.)
Il vulcano Fuego erutta ogni 15-30 minuti e i visitatori possono assistere alla magia da vicino, dalla cima del vulcano Acatenango. Questo è il motivo principale per cui le persone fanno escursioni sul vulcano Acatenango.
In questa pagina:
Come organizzare il trekking sull’Acatenango
Già da prima di partire per il nostro itinerario fai da te vagabondavo sulle pagine web per trovare informazioni sui vulcani attivi in Guatemala per cui ad Antigua dedichiamo l’intero primo giorno alla ricerca di un’agenzia che ci organizzi l’escursione.
In genere un buon tour include:
- Guida esperta e professionale
- Prelievo e rientro in hotel
- Sacco a pelo, tenda e materasso
- Colazione, pranzo, cena e bevande calde
E io cercavo proprio un’agenzia che mi vendesse un tour ben fatto.
Scegliere l’agenzia giusta è veramente la cosa più importante di tutte. Se cammini per le strade di Antigua, troverai un sacco di agenzie che offrono tour per il vulcano Acatenango, ma non sempre potresti scommettere sulla qualità del tour che ti viene venduto.
Io prima di partire avevo fatto una ricerca sulle compagnie migliori: non volevo per nulla al mondo rovinarmi l’esperienza perché mi ero messa nelle mani di qualche sciagurato.
Quindi, se anche tu vuoi organizzare il trekking sull’Acatenango, qui sotto trovi due agenzie affidabili di Antigua.
La prima agenzia dalla quale ci rechiamo è la OX Expeditions, una delle più conosciute per i trekking sui vulcani: parlando con la bionda americana alla reception veniamo a sapere, oltre al fatto che loro hanno al completo tutti i loro gruppi, che per sicurezza sono anche scortati dalla polizia armata, dal momento che proprio la settimana prima un gruppo di escursionisti è stato derubato da banditos armati che gli hanno portato via tutto, comprese le scarpe.
Mi è dispiaciuto non avessero posto per noi: avevo sentito cose positive su OX Expeditions. Sono operativi dal 2004 e sono ampiamente conosciuti come il miglior servizio di guida del Guatemala.
Hanno anche alcune iniziative e alcuni dei loro profitti supportano progetti comunitari per aiutare i bambini locali. Per i bimbi stanno facendo alcuni programmi piuttosto interessanti in cui insegnano loro inglese, pratiche ecologiche e cercano di spingerli a migliorare le loro abilità che possano aprire loro nuove opportunità per il futuro.
L’agenzia con cui sono andata io, la Old Town Outfitters è un’agenzia locale di tour “avventura” e una delle migliori di tutta Antigua. Fondata nel 1998, la Old Town Outfitters è un’agenzia specializzata nell’organizzazione di viaggi su misura sia per gruppi che per viaggiatori come me. Old Town è una bella agenzia e molto seria, e sono davvero contenta di aver scelto loro per il mio trekking sull’Acatenango.
Le nostre guide, Carlos e Lucas, erano competenti, appassionate e attente a ogni necessità e il cibo che ci hanno cucinato era buonissimo.
In tutta onestà, la parte migliore dell’escursione al vulcano Acatenango per me è stata passare la notte lassù. Guardare Fuego eruttare al buio è molto meglio che alla luce del giorno. Di giorno vedrai solo fumo, mentre di notte vedrai fontane rosse incandescenti di lava!
Detto questo, Old Town Fitters offre anche un’escursione sull’Acatenango in un giorno. Io non te lo consiglio per il motivo appunto che la parte più bella è la notte, ma le recensioni sono belle e se hai poco tempo, può essere l’unica opzione.
Informazioni sul Trekking e la mia esperienza
Il trekking dura due giorni: il primo giorno si arriva a circa 100 metri sotto la cima del vulcano, dove si piantano le tende e si dorme. Il secondo giorno per i più duri e puri che vogliono arrivare in cima la sveglia (se si dorme perchè in realtà a quelle altitudini è difficile prendere sonno) suona alla tre e mezza.
La salita è davvero faticosa, soprattutto per il peso dello zaino e per la sete.
Dopo le prime ore di cammino in un verde sottobosco, la vegetazione comincia a cambiare, si fa più rada. Le nuvole avvolgono tutto e solo in certi momenti, quando si aprono, è possibile ammirare il panorama sulle valli sottostanti.
Dopo sette ore abbondanti di salita arriviamo al punto in cui si montano le tende per la notte.
La vista è spettacolare da qui: proprio di fronte, vicinissimo, Fuego (non a caso si chiama così) circa ogni dieci minuti con un boato assordante emette fontane di fumo, cenere e lapilli incandescenti che poi rotolano e scivolano lungo i ripidi fianchi sfregiati dal fuoco.
Ma è quando cala il buio che comincia la vera magia, quando grazie all’oscurità i lapilli formano enormi fontane incandescenti; questo è uno di quei momenti che mi porto nel cuore, di quelli che dopo averli vissuti non posso fare a meno di tenere stretti stretti e che spero restino vividi nella mia memoria per sempre.
Ma con il buio arriva anche il gelo, le guide accendono per noi un falò, ci rannicchiamo vicini al fuoco a chiacchierare e a mangiare i nostri sandwitch.
Qualcuno tira fuori un cartone di vino, nonostante ci conosciamo solo da poche ore l’atmosfera è di quelle che si creano tra vecchi amici, abbiamo costituito un bellissimo Team!
La stanchezza della salita si fa sentire, ci salutiamo e ci ritiriamo in tenda abbastanza presto: io resto un po’ di più a fotografare, ma quando provo a dormire non chiudo occhio, non so se per l’altitudine o per l’emozione di essere qui.
La sveglia alle tre e mezza è traumatizzante, fuori fa freddo, ci attendono le due ore di salita più pesanti di tutta la nostra vita.
Di 11 solo in 5 decidiamo di andare. Alla luce delle nostre lampade frontali cominciamo a salire, dopo qualche decina di metri gli alberi scompaiono completamente e cominciamo una ripida salita completamente nella cenere.
Avete mai amminato nella cenere?
Bene, nella cenere si fa un passo avanti e si scivola un metro indietro, è faticosissimo. Il sentiero non esiste, la parete è ripida, sbaglio strada, torno un po’ indietro, resto bloccata in preda alle vertigini. L’altitudine mi fa girare la testa, cammino guardando in basso, il freddo mi taglia la faccia.
Ma quando la mente mi dice che non ce la faccio più, che sarebbe meglio fermarsi e tornare indietro, quando i polmoni esplodono cercando un’aria rarefatta che non c’è, tutto d’un tratto mi accorgo che nonostante tutto le mie gambe continuano ad avanzare, lentamente un passo dietro l’altro.
Qui ho realizzato forse per la prima volta che spesso i limiti sono solo nella nostra mente.
Alla fine ce l’ho fatta, gli ultimi 30 metri sono i peggiori, quasi verticali: arrivo in cima, stravolta, ghiacciata e felice, appena in tempo per vedere l’alba dorata nascere sul Guatemala.
Lo sguardo spazia a 360°, si vedono il Lago Atitlan, altri vulcani, Guatemala City e laggiù in fondo mi sembra di scorgere persino l’oceano.
I primi raggi del sole riscaldano le dita gelate, facciamo giusto in tempo a scattare l’unica foto ricordo e velocemente ci rimettiamo in marcia: per tornare a casa ci aspetta una lunga discesa.
Cosa portare sull’Acatenango
Eco qui le cose essenziali da portare con te nel trekking. Io ho fatto un sacco di errori, tu non ripeterli!
- Scarpe da trekking adeguate: l’escursione sul vulcano Acatenango è sicuramente fattibile senza scarpe da trekking, ma il mio consiglio è di indossarle. Camminerai per sentieri in terra con pietre e radici, per non parlare dell’ascesa alla cima in mezzo alla cenere e durante la discesa, le scarpe da trekking ti daranno quel supporto e presa per impedirti di cadere.
- Zaino: dovrai portare con te molte cose. Giacca e giacca a vento per non morire di freddo come successo a me, il pranzo, un kit per lavarti ma soprattutto tantissima acqua. Lo zaino meglio se robusto e da trekking.
- 4 litri di acqua: prima dell’escursione, l’agenzia ti accompagnerà a prendere dell’acqua, ma in ogni caso meglio procurarsela prima. 4 litri a testa sono il minimo, anche se potrebbe sembrare un sacco, fidati meglio che ti avanzi piuttosto che soffrire la sete.
- Vestiti caldi: capire cosa portare con te nell’escursione sull’Acatenango non è per nulla facile perché di giorno si muore di caldo e di notte si muore di freddo. Copriti, porta un piumino e una giacca a vento, una tuta per dormire che sia calda: di notte la temperatura a quell’altezza può scendere anche sotto lo zero!
- Fotocamera e treppiede: sarebbe un peccato salire fino ad Acatenango e non avere una buona foto dell’eruzione del vulcano Fuego, non credi?. Dato che c’è buio, avrai bisogno di una bella fotocamera e di un treppiede per fare una lunga esposizione.
- Bastoncini da trekking: sono un must per un’escursione insidiosa e faticosa come questa. Ti consiglio quelli in fibra di carbonio perché sono leggeri e robusti e si possono “ripiegare, così da diventare poco ingombranti.
- Impermeabile: se vai in guatemala durante la stagione delle piogge, un impermeabile è d’obbligo. Anche nella stagione secca possono verificarsi piogge, soprattutto vicino alla cima del vulcano.
Il trekking sull’Acatenango è pericoloso?
L’eruzione del Fuego nel novembre 2018, così come l’eruzione del giugno 2018 hanno causato molte vittime.
C’è un certo grado di rischio quando ci si avvicina così tanto a un vulcano estremamente attivo. Per molti anni, le eruzioni vulcaniche di Fuego non hanno mai danneggiato nessuno, compresa quella a cui ho partecipato io, ma questa è natura ed è imprevedibile, quindi devi essere consapevole che un rischio, seppur minimo, potrebbe esserci.
Detto questo, le vittime non erano turisti come noi, bensì persone che avevano la loro abitazione ai piedi del vulcano.
Nella stagione secca fa molto freddo durante la notte e alcune persone sono morte per ipotermia. È MOLTO importante prepararsi adeguatamente e mettere in valigia indumenti caldi (e in abbondanza) in ogni momento dell’anno.
non ti preoccupare neanche qui: le agenzie hanno preso consapevolezza dei rischi. Ti diranno cosa portare e molti non ti lasceranno salire senza un abbigliamento adeguato (la nostra guida turistica ha verificato che tutti avessero cappello e guanti prima della nostra partenza e due ragazzi che non erano costretti a comprarne alcuni)
La cosa più importante è fare un’escursione ad Acatenango con una guida e un tour. La maggior parte delle vittime o dei feriti sul vulcano Acatenango si sono verificati perché i turisti hanno tentato di fare l’escursione da soli (si, è possibile).
Consigli per il trekking
Questi consigli, ti aiuteranno ad avere una migliore esperienza durante il tuo trekking sull’Acatenengo.
- Preparati al mal di montagna: la vetta dell’Acatenango si trova a 3976 m, un’altitudine che potrebbe causare mal di montagna a chiunque non sia acclimatato. Quando ho fatto un’escursione sul vulcano Acatenango, la prima notte ho avuto dei seri mal di testa, ma i tuoi sintomi potrebbero essere diversi. Assicurati di trascorrere almeno 2 giorni ad Antigua per acclimatarti prima di iniziare l’escursione.
- Fai attenzione a tornare giù: sarai così stanco per la tua escursione che, se non sei allenato, tornare indietro è la parte più pericolosa perché le tue gambe potrebbero fare cilecca. È facile scivolare, inciampare o cadere.
- Fai un’assicurazione di viaggio: c’è un rischio intrinseco quando si tratta di scalare un vulcano in Guatemala, in particolare il terzo più alto. Consiglio di acquistare un’assicurazione di viaggio conveniente prima di visitare il Guatemala, non solo per l’escursione, ma per il viaggio in generale.
- Non sovraccaricare lo zaino: ok ci piace mangiare e l’idea di soffrire la fame ci terrorizza. Non preoccuparti, evita però di portare cose voluminose e magari opta per delle barrette energetiche che sono leggere, occupano poco spazio e ti danno l’energia che ti serve. Opta per frutta secca o una barretta di cioccolato.
DEborah -Appuntidiviaggio.net
Sarà stata sicuramente una gran fatica, leggendoti si capisce, poi 5 su 11 è la conferma, hai superato i tuoi limiti e hai fatto bene, perchè sei stata ripagata da tanta bellezza!!
Sono quelle esperienze che si trasformano in emozioni che rimangono per sempre impresse nelle memoria. Emozioni che sei riuscita a descrivere (e trasmettermi) alla perfezione. E poi hai fatto foto meravigliose!!
martina santamaria
Deborah sono arrivata in cima che pensavo sarei morta lì tra il freddo e la fatica, ma ne è valsa davvero la pena sofrire questa volta ;-) Ahhaha grazie per le foto, sono contenta che ti piacciano :) Un abbraccio!
dueingiro.blogspot.it
fantastico! esperienza (immagino) e anche le foto. ma di quali altitudini si parla ?a quanto arriva il vulcano ?
martina santamaria
Hai ragione non l’ho scritto!!! Sono arrivata a 3975 metri… pfiuuu una faticaccia che non ti dico ;-)
dueingiro.blogspot.it
Ti capisco!!! Noi siamo arrivati ai 4.200 in Nepal, un’esperienza fantastica. Faticosa,molto faticosa, ma sicuramente da rifare! Sono esperienze che non si dimenticano,proprio perchè si fa così tanta fatica sono indimenticabili :-)!
Liz
Su facebook in tanti dicevano che era “assolutamente da leggere” e devo dire che non posso assolutamente smentire questo tipo di affermazioni. Brava Marti, deve essere stata una figata (oltre a una faticaccia) davvero unica! Sono anche un po’ invidiosa, ma se mai un giorno andrò in Guatemala, sicuro che questa la devo fare! :)
martina santamaria
Ciao Liz che bello trovarti qui sul blog! Si una faticaccia, ma assolutamente da fare, una delle cose più emozionanti di tutta la mia vita! Certo che andrai in guatemala, dobbiamo vedere tutto il mondo o no? ;-)
Un abbraccione!
federica
Che figata di posto e di post!!! Non lo commento/sharo su FB perchè se il mio compagno lo leggesse non accetterebbe mai di andarci in tenda e con tutta quella fatica!
martina santamaria
Ciao Fede, si bellissimo, lo rifarei altre 100 volte nonostante il freddo e la fatica… Peccato non sai cosa si perde il tuo compagno, io adoro dormire in tenda :)
Tam
Che spettacolo Marti! Foto favolose e la descrizione..beh…sembrava di essere lì e fare il tifo per te :) magari dal campo base ;) :D
martina santamaria
Ciao Tam che bello leggere i tuoi commenti, mi rendi sempre felice, grazie!
gerardo
Ciao,
bel post :)
Potresti dire che dislivelli avete fatto nei due giorni?
Ciao!
martina santamaria
Ciao! Esattamente non ti saprei dire, però si parte poco più sopra di Antigua che è a circa 1500 metri llm e si arriva a 3975. Penso che il dislivello sia quindi sui 2000 forse di più :)
gerardo
Molto impegnativo allora.
Complimenti per le bellissime foto.
martina santamaria
Eggià ahaha un bel mazzo ;-)
Grazieeee sono contenta quando le mie foto piacciono :D
Elisa
Ma che esperienza fantastica deve essere?? Le foto mi fanno venire la pelle d’oca, non riesco ad immaginare come potrei sentirmi ad essere di fronte ad uno spettacolo simile….
“È qui che ho realizzato forse per la prima volta che spesso i limiti sono solo nella nostra mente.” spesso! Molto spesso!!
Scusa non ho capito una cosa: ma l’agenzia dove avete prenotato é quella che hai scritto con la tizia finta bionda americana? Oppure alla fine siete andati da un’altra?
E avevate la polizia allora??
ps. Altro che 4 in italiano!!!!!
martina santamaria
Ciaooo Eli!! ahahah si si 4 giuro! Comunque no, l’agenzia che abbiamo scelto alla fine era un’agenzia che si appoggiava a guide locali appartenenti ai villaggi. No, l’unica agenzia che “forniva” il servizi della polizia era quella appunto americana, ma in effetti con il senno di poi non serviva a nulla.
sono contenta che il post ti sia piaciuto e spero di averti fatto venire un po’ voglia di Guatemala :D Un abbraccione!
Goodnight and travel well
Wow, che costanza. Bellissima esperienza anche se io mi sarei arresa appena sentito della possibilità di un incontro con i banditos armati.
martina santamaria
Ciao! Allora grazie al tuo commento che mi dà uno spunto per precisare una cosa. In pratica sembrerebbe che i banditos armati prendano soprattutto di mira i viaggiatori solitari che salgono senza una guida e le agenzie che hanno guide straniere, non locali. Questo perchè i banditos sono persone del luogo. Le guide locali e le agenzie locali aiutano moltissimo con il loro lavoro le persone povere del posto e questo i banditos lo sanno benissimo, tendono quindi a lasciare in pace i turisti accompagnati da loro :)
La GinaMondo
Sto organizzando un Viaggio in Guatemala e Belize per agosto e ho trovato questo meraviglioso racconto! Sei stata davvero incredibile a superare i tuoi limiti e dalle tue parole traspare la fatica, ma allo stesso tempo l’enorme soddisfazione nell’avercela fatta! E sono emozioni che ti porterai per sempre dentro!
Non so se riuscirò a scalare questo vulcano, ma questo gli altri post sono utilissimi per la mia organizzazione! grazie!!
http://www.laginamondo.com
Anouchka - La GinaMondo.com
Ciao!
Il racconto è stupendo e avvincente! Leggendolo mi è sembrato quasi quasi di far fatica pure io ahahah
Ad Agosto sarò anche io in Guatemala e mi piacerebbe scalare questo Vulcano! Avrei qualche domanda…
Mi sembra abbastanza impegnativa la scalata!! Io sono una sportiva, ma poco “montanara” , pensi che si debba avere una preparazione particolare per affrontare la scalata?
La tenda ve l’eravate portata o viene fornita dall’agenzia che organizza?
Ultima giuro! Voi ci siete stati d’estate? perchè mi sembrava facesse freddo …
Grazie mille!!
martina santamaria
Ciao Ginamondo! Si la scalata è abbastanza impegnativa, ma niente che una ragazza giovane e in forma non possa fare. La parte più dura è raggiungere la vetta al mattino, si parte prestissimo con il buio per vedere l’alba e anche se estate si crepa dal freddo (sei sui 4000) quindi copriti bene bene bene. Tutta l’attrezzatura te la danno e la portano loro. ti farai delle ghigne a vedere turisti in vestiti super tecnici (manco fossimo sull’everest) e poi le guide che portano le tende e tutte le cose che servono che vanno su come dei cerbiatti… in ciabatte :D
Porta il cavalletto per la macchina fotografica, avrai la possibilità di fare degli scatti bellissimi e compra tanta acqua, ti servirà durante la salita :)
Buon viaggio!
La GinaMondo
wow!!! Grazie mille!!! Non vedo l’ora:)
Credo ti disturberò ancora nei prossimi mesi!!
Anouchka
martina santamaria
Puoi disturbarmi tutte le volte che vuoi ;-)
Sara
Grazie dei consigli :)
Emarti
:)
Francesca
Davvero molto affascinante!
muş gezilecek yerler
Ho letto questo articolo con piacere. Grazie.
Emarti
Bene! Sono contenta! Grazie :)
Flabulous Way
Credo sia stata un’esperienza dura dal punto di vista fisico, ma talmente emozionante che rimarrà per sempre impressa nella tua memoria.