Siamo arrivati al paese di Rio Dulce (partendo da Semuc Champey) dopo 4 ore di quegli sterrati che ad ogni balzo sembra che dai bulbi oculari debba schizzarti fuori l’anima e ci siamo subito accorti che il paese e’ definibile solo con una parola: brutto. Una via trafficatissima piena di camion giganteschi, smog che non si respira, case mezze diroccate e il solito mercato che in Guatemala è onnipresente in ogni centro più o meno abitato.
Per chi arriva senza prenotazione, trovare un alloggio è l’ultima delle preoccupazioni: tutti gli shuttle lasciano i turisti a pochi passi dal molo dove i procacciatori al soldo dei vari hotel li assalgono in massa per proporre questo o quell’altro albergo.
Da tenere in considerazione il fatto che a tutti gli hotel sul lago si arriva con la barca e la barca si paga (alcuni lo spostamento checkin e checkout lo danno gratuitamente), il che significa che una volta scelto l’hotel si finisce per rimanerci anche a pranzo e a cena.
Tra gli hotel che ci propongono scegliamo Hotel Casa Perico consigliato dalla guida come uno dei migliori come rapporto qualità prezzo. Il prezzo più basso è dovuto al fatto che questo non ha il pontile direttamente sul lago, come invece la maggioranza degli hotel di fascia più alta. Nonostante questo sono contentissima, l’hotel mi piace (non ho trovato riscontro per molti commenti negativi su TripAdvisor), sono un insieme di cabanas su palafitte in una dimensione intima, appartato lungo un rio secondario e sotto l’ombra della volta della foresta.
Unico problema sono i mosquitos che sono davvero noiosi e affamatissimi, neanche litri di autan riescono a tenerli lontani.
Altri due hotel di cui ho sentito dire davvero bene da altri viaggiatori sono il Kangaroo e l’ Hotel Backpackers, ma quando siamo arrivati noi erano entrambi al completo.
Il Rio Dulce è un braccio d’acqua smeraldina che collega il grande lago al mare e la navigazione (200 quetzales a testa a/r) dura poco più di un paio d’ore prima di raggiungere Livingston, un piccolo paese alla foce del fiume: il canyon che si attraversa è davvero impressionante con le alte e ripide pareti ricoperte dalla giungla.
Avvicinandoci alla foce del fiume, vediamo le prime case di Livingston. Si capisce subito che Livingstone e’ un paese di pescatori, lo si vede dai lunghi pontili, dalle numerosissime barche da pesca ormeggiate ovunque e dai migliaia di pellicani che aspettano con aria attenta che i pescatori buttino in mare i resti della pulizia del pesce.
Arriviamo a Livingstone verso mezzogiorno, vengono concesse circa tre ore per andare alla scoperta di questo piccolo paese famoso per essere l’unico posto in Guatemala dove si possa trovare la cultura garifuna.
Livingstone è carina, per le strade piccoli gruppi di ragazzi suonano e ballano (chiedono poi soldi ai turisti) ma quello che a me è piaciuto di più è stato allontanarmi dalla parte turistica (che poi si sviluppa intorno ad una sola strada) per andare alla ricerca di qualche bello scatto fotografico.
Per fotografare mi sono spinta sugli innumerevoli moli ed ho avuto la fortuna di imbattermi in una famiglia di pescatori intenta a pulire e salare il pesce, bottino della mattinata in mare.
Per chi è interessato alla fotografia, credo che questa sia un’ottima occasione per portare a casa scatti unici della vita comune del paese.
Da questa parte del paese ci sono anche un sacco di ristoranti poco turistici, oddio l’igiene non sembra essere di quelle ai massimi livelli, ma se siete di bocca buona come me, potrete mangiare un ottimo pesce freschissimo ad un prezzo irrisorio.
Assolutamente da provare il tapado, il piatto tipico, una zuppa di cocco con crostacei, pesci e platano.
Altre cose da fare e vedere a Rio Dulce e Livingston:
Finca Paraiso: da Rio Dulce si prende il colectivo e si chiede di farsi lasciare
davanti alla Finca Paraiso, il tragitto dura circa una quarantina di minuti. Dalla Finca Paraiso un sentiero nel bosco porta fino ad una cascata famosa per essere una cascata di acqua calda dove è possibile fare il bagno. Il posto è bellissimo, sotto la volta degli alberi, peccato l’orda chiassosa delle famiglie coi bambini.
Playa Blanca: nonostante Livingston non sia famosa per le spiagge (essendo alla foce del fiume non si trova la classica acqua azzurra tipica del Mar dei Caraibi) Playa Blanca rimanendo leggermente più lontana dal fiume e dal paese è di sabbia più bianca e il mare è più azzurro che dalle altre parti. In assoluto la spiaggia migliore che si può trovare da queste parti.
Castillo de San Felipe: Un piccolo fortino dall’aria cazzuta all’entrata del grande lago, costruito dagli Spagnoli contro i pirati che imperversavano su e giu per il fiume. Noi lo abbiamo visto solo dalla barca, ma è possibile organizzare una visita e sembra che ne valga la pena.
Siete altares: una serie di piscine naturali e di cascate collegate una alle altre. Da Livingston per arrivarci bisogna camminare un paio d’ore. Un ottimo posto per fare il bagno e rinfrescarsi durante le giornate molto calde.
PimpaBianca
Gran bel post Martina
Mi piace il modo schietto e obiettivo con cui descrivi i luoghi.
martina santamaria
Ma grazie Barbara!
dueingiro.blogspot.it
Fotografie splendide! Devo dire che questo Guatemala me lo stai facendo piacere sempre di più. Non credevo ci fossero tutte queste cicche da vedere e mi sembra di capire che anche la popolazione è molto genuina!!
martina santamaria
Ciao ragazzi, grazie! Si il Guatemala è da mettere in wishlist, assolutamente :)
adele
ciao, sono stata a livinston da poco per arrivare alla cascata siete altares basta prendere un tuck tuck che ti porta in 5 minuti fino al ponte alla periferia del paese, e da li’ si cammina meno di 40 minuti sulla spiaggia! facillissimo :)
Emarti
Grazie Adele!!! I lettori troveranno utilissima questa tua informazione, grazie mille davvero!