Quando si sente parlare di Karakol (su internet ma anche su molte guide di viaggio famose) la si sente troppo spesso nominare solo come base di partenza per le escursioni sui monti Terskey Alatau e il Tien-Shan centrale.
A un primo sguardo, Karakol è una cittadina tranquilla, con ampi viali ombreggiati da pioppi, bassi edifici e circondata da campi coltivati.
Ma basta grattare un po’ sotto la superficie e soprattutto trascorrere qui un paio di giorni per rendersi invece conto del suo importante contesto culturale e dei tanti motivi per cui vale la pena visitarla.
Questa piccola guida alle 15 buone ragioni per visitare Karakol si prende la briga di voler essere un punto di partenza per aiutare i viaggiatori a pianificare al meglio la propria visita (e spera di riuscirci).
E perché no, magari a convincerli a trascorrere qui qualche giorno in più di quello che hanno pianificato.
Ma per capire meglio bisogna partire dal principio e cioè dalle sue origini.
Karakol fu fondata il 1° Luglio 1869 da una guarnigione militare a cui era stato affidato il compito di trovare un posto fertile, con un lago pescoso e il clima mite, in cui poter costruire una città.
Ma il motivo principale per cui essa fu costruita proprio qui era perché si trovava in una posizione strategica: Karakol ai tempi era al centro di quella regione chiamata Turkestan che si estendeva dal deserto del Gobi in Mongolia al Mar Caspio.
Era, ed è ancora oggi, un ponte tra la Cina ad est e il resto dell’Asia Centrale a ovest.
Fu per questo motivo che i suoi primi abitanti furono per lo più ufficiali dell’esercito, mercanti ed esploratori.
A causa dunque della sua posizione geografica (e anche delle varie influenze successive durante l’epoca sovietica) Karakol è un potpourri di diversità etniche e culturali di cui ancora oggi abbiamo grandi evidenze.
Se stai organizzando un viaggio da solo forse ti torna utile leggere la mia guida al viaggio in Kirghizistan fai da te.
Siete pronti quindi a scoprire i 15 motivi per visitare Karakol?
In questa pagina:
- 15 buone ragioni per visitare Karakol
- 1 – Mangiare fino a scoppiare e scoprire la cucina Dungan
- 2 – Fare un tour a piedi della città e visitare la Moschea Dungan
- 3 – Provare l’ Ashlan-Fu
- 4 – Immergersi nelle spezie (e nella cultura) al Gran Bazaar
- 5 – Contrattare per un cavallo al mercato degli animali
- 6 – Stupire i vostri amici con un souvenir sovietico originale
- 7 – Imparare a cucire un tappeto tradizionale in feltro
- 8 – Cattedrale ortodossa
- 9 – Fotografare le gingerbread houses
- 10 – Relax sul lago Issyk-kul
- 11 – Riscoprirsi romantici con una crociera al tramonto
- 12 – Scoprire tre tipi diversi di Langhman
- 13 – Scoprire quanto può essere buono un seme di fava fritto
- 14 – Salire su un cavallo e sentirsi un pastore nomade kirghizo
- 15 – Fare una vera sauna in stile russo
- Visitare Karakol: informazioni essenziali
15 buone ragioni per visitare Karakol
1 – Mangiare fino a scoppiare e scoprire la cucina Dungan

Se vi piace mangiare (e mangiare tanto) organizzate una cena a casa di una famiglia Dungan.
La cucina Dungan è particolare e diversa dalle altre che si trovano in Kirghizistan. Inoltre è una grande opportunità per imparare di più sulla stirpe dei Dungan e di come dalla Cina si trasferirono qui, portando l’islamismo.
I primi Dungan, conosciuti in Cina come Hui, arrivarono in Kirghizistan come schiavi, ma la più grande migrazione Dungan avvenne negli anni 1877/78 quando tre grandi famiglie arrivarono in Kirghizistan e Kazakhstan per sfuggire alle persecuzioni cinesi, portando con se le proprie tradizioni, cultura e cucina.
Uno di questi tre gruppi era guidato da un uomo chiamato Ma Yusuf che si fermò a Yrdyk un paese a poca distanza da Karakol.
Oggi, 150 anni dopo quella migrazione, Yrdyk rimane uno dei più grandi insediamenti Dungan di tutto il Kirghizistan: la popolazione, di circa 3000 persone, si è estesa ed è più del doppio di coloro che arrivarono qui.
Siamo arrivati a casa di Karim e Hamida verso sera. Dopo esserci lavati le mani abbiamo preparato insieme a loro il nostro Ashlan-Fu (per me rigorosamente vegetariano) e poi ci siamo accomodati tutti insieme a gambe incrociate intorno al tappeto dove c’è stata servita la cena.
I piatti, misti sia di carne che vegetariani, sono concepiti nella tradizione Dungan non come piatti singoli, ma come sapori che devono perfettamente completarsi uno con l’altro.
E se otto piatti vi sembrano pochi, sappiate che sono il minimo che vi verrà servito, per arrivare a 12-13 portate a testa!
In realtà l’esperienza che abbiamo vissuto non è stata semplicemente una cena, ma una vera e propria full-immersion nella tradizione e nella cultura Dungan.
2 – Fare un tour a piedi della città e visitare la Moschea Dungan

Uno dei modi migliori per visitare Karakol è fare un tour a piedi alla scoperta dei suoi punti di interesse organizzato da Destination Karakol.
Tra i siti storici di interesse di sicuro spicca la Moschea Dungan.
La Moschea fu disegnata da un architetto cinese e da artigiani tra il 1907 e il 1910 per la comunità Dungan locale. La particolarità di questa Moschea è che fu realizzata senza utilizzare neanche un chiodo ma con un gioco di incastri, esattamente come un puzzle.
Sicuramente è molto diversa dalle moschee che siamo abituati a vedere in altre parti del mondo.
3 – Provare l’ Ashlan-Fu

Piatto tradizionale del popolo Dungan, l’Ashlan Fu è un piatto freddo a base di spaghetti di riso (noodles) in un brodo di aceto e conditi con delle striscioline di amido di patate, peperoncino, prezzemolo e un sugo a base di carne.
Per i vegetariani come me, l’Ashlan-Fu può essere chiesto anche senza carne.
A Karakol l’Ashlan-Fu si trova praticamente ovunque. Il posto migliore in cui lo abbiamo mangiato è stato in un ristorante senza nome che si trova in Przhevalskiy Street vicino all’intersezione con Jusaeva Street.
4 – Immergersi nelle spezie (e nella cultura) al Gran Bazaar

Il Gran Bazaar di Karakol è uno di quei posti in cui si può trovare davvero qualsiasi cosa: vestiti, frutta e verdura, spezie e peperoncini.
Camminando tra le bancarelle del Gran Bazaar si ha anche l’opportunità di capire quanto qui a Karakol ci sia un melting pot di culture. I venditori appartengono ad etnie di tutta l’Asia Centrale: Kirghiza, Russa, Dungan, Uighur, Uzbeka e Kalmak.
Oltre al Gran Bazaar, in città vi è un altro mercato simile, di dimensioni più ridotte ma più centrale, il Piccolo Bazaar.
5 – Contrattare per un cavallo al mercato degli animali

Se si capita a Karakol durante il weekend un appuntamento da non perdere è il mercato degli animali.
Comincia alla domenica mattina prestissimo, l’ideale è arrivarci verso le 5 quando ancora fa buio ed osservare i pastori che contrattano tra di loro e comprano, vendono, scambiano gli animali: pecore, cavalli, tori, mucche e capre.
Si fanno in realtà degli ottimi affari. Al mercato degli animali si può comprare un buon cavallo a meno di 500 euro.
Il mercato degli animali è un tuffo nel passato. Camminando tra gli animali si ha l’impressione che il mercato sia rimasto lo stesso del 1930, che nulla sia cambiato. Varrebbe la visita solo per questo: è un’esperienza culturale unica.
L’unica avvertenza è quella di stare attenti a non farsi incornare da qualche mucca mentre le si passa accanto.
Bisogna stare anche molto attenti a dove si mettono i piedi: si può infatti calpestare qualcosa di spiacevole e magari prendersi un bello scivolone.
A questo proposito bisogna anche tenere conto che c’è il rischio di sporcarsi per cui non mettete il vostro vestito migliore.
6 – Stupire i vostri amici con un souvenir sovietico originale

Se non siete riusciti a comprare una pecora al mercato degli animali e volete ripiegare su qualcosa di più comodo da mettere in valigia, fate un giro al negozio dell’antichità di Alexandr Korablev.
Se vi piacciono i ninnoli (tchotchke) o i soprammobili soprattutto dell’epoca sovietica e comunista, potreste trascorrere una settimana dentro questo piccolo negozietto.
Alexandr è un collezionista ed ha passato anni per mettere insieme tutti gli oggetti, grandi e piccoli che si trovano qui. Inoltre sembra che Alexandr conosca la storia dietro ognuno di essi.
Se volete stupire i vostri amici regalategli come souvenir una spilla sovietica delle Olimpiadi di Mosca del 1980. Ve la caverete anche con poco: il costo è molto basso!
Se anche non si ha intenzione di comprare nulla, un giro per sbirciare lo stra-consiglio.
Lo trovate all’angolo tra le strade Zhamansarieva e Toktogula.
7 – Imparare a cucire un tappeto tradizionale in feltro

Non mi reputo una da shopping compulsivo, ma la prima volta che ho visto gli shyrdaks, i tappeti tradizionali kirghizi in feltro, li avrei comprati tutti quanti.
A proposito forse ti piace: come si lavora il feltro e come si costruisce una Yurta
Damira della Tolgonai NGO offre vari corsi in città sulla lavorazione del feltro.
Damira ha imparato a lavorare il feltro da sua nonna. Rimasta sola,con una famiglia da mantenere e problemi economici Damira ha fatto di questa tradizione il suo lavoro. Ma non solo.
Damira ha fondato una scuola in cui insegnare e far lavorare le giovani donne che come lei si sono trovate in difficoltà.
In questa scuola, oltre ad acquistare prodotti di artigianato di alta qualità, è possibile anche prendere una lezione ed imparare a lavorare il feltro.
8 – Cattedrale ortodossa

Costruita nel 1869 la Cattedrale Ortodossa della Santa Trinità è una strana costruzione in legno sormontata da torrette con il tetto verde.
Distrutta da un terremoto ed in seguito ricostruita, anche se piccola vale davvero una visita.
All’interno fanno bella mostra di se icone e reliquie, ma non è possibile fare fotografie. Durante la sua storia (un po’ travagliata diciamocelo) è stata anche una sala da ballo.
9 – Fotografare le gingerbread houses
Queste tipiche case in legno dell’architettura russa, con le loro decorazioni azzurre, sono sparse per tutta Karakol.
Le finestre di queste case infatti sono talmente decorate da venir definite merletti in legno!
Originarie del 19esimo secolo, durante la massima espansione dell’impero russo, oggi ci ricordano la storia della città e danno alle strade di Karakol un tocco di colore.
10 – Relax sul lago Issyk-kul

Quando si visita Karakol è facile dimenticarsi che la città sia a soli 15 minuti di macchina dal lago Issyk-Kul.
Il Lago Issyk-kul è il lago alpino più esteso al mondo dopo il Titicaca ed è una delle destinazioni estive più famose per i turisti, soprattutto russi, che vengono qui a trascorrere le vacanze.
Il lago è assolutamente meraviglioso e le sue spiagge sabbiose sono un ottimo posto in cui rilassarsi, prendere il sole e fare il bagno durante l’estate.
La sua particolarità è che nonostante sia circondato da montagne ricoperte di ghiacciai, questo lago non ghiaccia neanche in inverno grazie alle sue sorgenti termali.
11 – Riscoprirsi romantici con una crociera al tramonto

Durante la nostra visita, dopo una giornata trascorsa rilassandoci e facendo il bagno nel lago Issik-Kul abbiamo avuto la fortuna di trascorrere quasi due ore in barca, osservando il tramonto.
Dopo esserci anche tuffati dalla barca, ci siamo goduti lo spettacolo del sole che cala dietro le montagne con una birra fresca e spiluccando fave fritte.
Da quest’anno infatti è possibile prenotare un giro di circa 90 minuti al costo di circa 17 euro con aperitivo incluso!.
12 – Scoprire tre tipi diversi di Langhman

I langhman noodles sono un piatto che si trova in tutto il Kirghizistan e anche in alcune parti della Cina.
Questi particolari “spaghetti” vengono qui ancora tirati a mano e vengono lavorati a lungo fino a diventare lunghissimi!
Vengono poi in genere aggiunte a brodo speziato, per ottenere una zuppa, oppure fritti con salsa e saltati con carne e verdure.
Non importa che tipo di langhman si sceglierà, sarà comunque una grande esperienza culinaria.
Io ne ho mangiati di buonissimi al Cafe Zarina sulla Lenin Street.
13 – Scoprire quanto può essere buono un seme di fava fritto
Voi lo sapevate che si possono friggere le fave? Io no (salvo poi scoprire che il web è pieno di ricette su come farle) finché non le ho provate a Karakol.
A Karakol le fave fritte si trovano praticamente ovunque e io ho sviluppato una sorta di dipendenza per cui ora me le faccio anche a casa.
Sono perfette per l’aperitivo accompagnate a una bella birra fresca. A karakol le trovate anche al Bazaar e sono vendute soprattutto da Uzbeki trasferiti qui.
Penso sempre che un giorno io debba aprire un piccolo chiosco e venderle. Credo che avrei sempre pieno di gente: fidatevi non ne potrete più fare a meno!
14 – Salire su un cavallo e sentirsi un pastore nomade kirghizo
Per chi ama passeggiare nella natura, ma faticare meno, oppure vuole sentirsi come me una vera cowgirl, allora è il caso di saltare su un cavallo e dirigersi verso le montagne.
Il trekking a cavallo è una delle cose che assolutamente si devono fare in Kirghizistan.
A questo proposito puoi leggere il mio trekking a cavallo di 3 giorni fino a Song Kol!
Per organizzare il vostro trekking a cavallo rivolgetevi tranquillamente a Destination Karakol.
Se volete invece rivolgervi a un’agenzia, Bulak Say Horseback and Trekking è tra quelle consigliate.
A poca distanza da Karakol (circa un’ora in auto) il piccolo villaggio di Jyrgalan (il mio posto preferito in Kirghizistan insieme a Song Kol) offre vari tipi di passeggiate e trekking a cavallo anche di più giorni.
15 – Fare una vera sauna in stile russo
Io la sauna l’ho fatta solo nel nostro hotel, ma se volete un’esperienza veramente autentica provate una vera sauna russa.
La sauna è l’ideale per rilassare i muscoli stanchi soprattutto al ritorno dai trekking sulla catena del Tien-Shan.
Vuoi organizzare un trekking da Karakol? Leggi del mio trekking Turgen-Ak Suu, 3 giorni in tenda su sentieri non tracciati!
Karkyra banya (Баня «Каркыра») in Karasaev Street offre un’esperienza molto “local”: ci sono piscine calde e fredde, la sauna calda e docce per sciacquarsi.
Costa circa 1 euro all’ora ma per arrivarci dovrete prendere un taxi (si trova un po’ fuori città).
Se non ve la sentite di stare nudi in pubblico non vi preoccupate, vi verrà dato un asciugamano per coprirvi.
Visitare Karakol: informazioni essenziali

Come arrivare
Come arrivare da Bishkek: prendete una marshtrutka (minivan) o un taxi condiviso dalla stazione principale dei bus. Il tragitto impiega circa 5-6 ore.
Da Cholpon Ata: saltate su una marshtrutka. La stazione si trova fuori dal centro città per cui per arrivare in centro dovrete prendere un taxi.
Dove dormire
Durante il nostro soggiorno siamo stati in due ottimi hotel di Karakol:
Hotel Tagaytay: una guesthouse accogliente con un proprietario gentilissimo che utilizza energia solare e rinnovabile per ‘elettricità e per l’acqua calda (le camere sono molto belle)
Hotel Karagat: uno degli hotel più grandi di Karakol con camere enormi, sauna e piscina. Il Karagat potrebbe sembrare un business hotel, è comunque un luogo confortevole in cui stare e in cui rilassarsi prima e dopo i trekking.
Per i viaggiatori che vogliono spendere meno a Karakol c’è un’ampia offerta di ostelli economici e se si vuole dormire in una yurta si può provare l’Happy Yurt Camp.
Qui trovate altri hotel, ostelli e guesthouse in Karakol.
Come prenotare tour ed escursioni
Tutti i tour e le esperienze elencate in questo post potete prenotarli al Destination Karakol Visitor Center che si trova al 22 di Gagarin Street. Potete anche mandargli una mail a questo indirizzo info@destinationkarakol.com, o telefonare al 996 558 508 808.
Disclosure: la mia esperienza in Kirghizistan è frutto di un progetto per lo sviluppo del turismo dell’USAID (United States Agency for International Development). I contenuti sono solo responsabilità dell’autrice e non riflettono necessariamente le opinioni dell’USAID o del Governo degli Stati Uniti: come sempre tutti i pensieri e le informazioni, il come, cosa e perché, sono del tutto personali.
Margherita
Ciao,
ho letto con curiosità e interesse questo articolo e la guida di viaggio sul Khirghizistan.
Vorrei fare un viaggio laggiù di 10gg (forse pochi, lo so) a maggio. Ho contattato qualche autista privato, ma i prezzi sono decisamente alti (per la spesa media Khirghiza), il CBT può aiutare anche per gli spostamenti? Quanto è difficile trovare (e contrattare) taxi sul posto? Grazie mille!
Emarti
Ciao Margherita!
Vedrai che il Kirghizistan ti piacerà, è un’ottima scelta ;-)
Io farei con i taxi condivisi se fossi in te. Tu prova comunque a contattare il CBT, magari anche se non organizzano loro sanno indirizzarti verso qualcuno.
Da non perdere assolutamente Song Kol. A me è piaciuto anche tanto fare trekking, ma quello dipende anche molto dai tuoi interessi.
Vedrai che tornerai contenta come una Pasqua!
Fammi sapere mi raccomando se trovi qualche driver affidabile, magari lo scriviamo sul blog :)
Ciao e grazie per il commento!
Linda
Ciao Martina,
vorremmo anche noi esplorare il Kirghizistan la prossima estate. Tu che itinerario avevi svolto? Vi spostavate solo con taxi turistici o avete noleggiato un’auto?
Grazie : ) un caro saluto e complimenti per il sito
Emarti
Ciao Linda per l’itinerario lo scrivo presto, non l’ho ancora fatto :) Puoi sia affittare un taxi che prendere i mezzi pubblici ma sono molto lenti per cui valuta bene bene quanto tempo hai :) Grazie per le belle parole, se ti va iscriviti alla newsletter così resti aggiornata e ti comunico appena pubblico il mio itinerario :) Ciao e buon viaggio, vedrai sarà meraviglioso, il Kirghizistan è stupendo!
Sil
Ciao! Volevo aggiornarti riguardo il negozietto di Alexandr, purtroppo è chiuso definitivamente! Un gran peccato.
Emarti
Ah mi spiace, grazie per la info!