Cosa vedere nello Yucatan? Durante il nostro viaggio di nozze in Messico, abbiamo trascorso quasi un mese tra Yucatan e Chiapas: questa è la mia personale lista delle cose che secondo me sono imperdibili!
Qui ci sono talmente tante di quelle cose da vedere che ci si potrebbero trascorrere mesi facendo sempre qualcosa di diverso: spiagge di sabbia bianca da sogno, imponenti rovine Maya, chilometri e chilometri di rigogliose foreste, allegre e colorate cittadine, nello Yucatan non ci si riesce ad annoiare neanche se ci si mette d’impegno.
Purtroppo molti turisti che vengono qui fanno il check-in dentro il loro resort sulla spiaggia e ci restano tutto il tempo senza mai mettere il naso fuori. Il mio personale consiglio è non fatelo: questa stupenda penisola non può essere limitata ad una spiaggia e ad un all-inclusive a Cancun o a Playa del Carmen.
Questa mia lista di cosa vedere nello Yucatan vi darà una mano (si spera) a scegliere quello che potrebbe piacervi di più. Non ha nessuna pretesa di essere una lista esaustiva di tutto quello che c’è da vedere, ma una top list di quello che secondo me non ci si può perdere, basata sulla mia esperienza personale.
Disclaimer: dal momento che certe cose non le condivido, in questo articolo non troverete niente riguardo molte attrattive in cui gli animali vengono utilizzati per divertire i turisti: non troverete delfinari, dove fare la foto con lo squalo o la messa in scena della liberazione della baby-tartaruga.
Va bene, ho scritto cosa vedere in una settimana, ma fidatevi, una settimana non vi basterà assolutamente.
In questa pagina:
Informazioni generali e mappa
La penisola dello Yucatan è formata da 3 Stati: Lo stato dello Yucatan, il Quintana Roo e lo stato di Campeche, e in generale con il solo termine “Yucatan” si intendono proprio questi 3 Stati messi insieme.
Il periodo migliore per visitarlo è senza dubbio quello che coincide con la stagione secca, ovvero i mesi da Novembre ad Aprile, quando il bel tempo la fa da padrone e tutte le attività saranno più piacevoli. Evita i mesi di giugno, luglio, settembre e ottobre perché è la stagione più piovosa e anche quella più soggetta agli uragani.
Purtroppo negli ultimi anni la Penisola dello Yucatan sta combattendo con due enormi piaghe: la prima è il turismo veramente insostenibile che ha completamente snaturato la costa, ha disboscato la bellissima foresta e ha riempito le spiagge di resort e ristoranti. Cerca di evitare come la peste i periodi più affollati come le vacanze di Natale, quando oltre al turismo straniero dovrai scontrarti anche con quello locale.
La seconda piaga è il sargasso ovvero un’alga fluttuante sta sconvolgendo l’ecosistema marino e che si accumula lungo le spiagge e il litorale. Questo fenomeno ahimè è presente tutto l’anno con picchi durante aprile e maggio, mentre i mesi da ottobre a dicembre sono quelli in cui si rischia meno di trovarlo.
Noi ci siamo spostati in autobus e colectivos, ma il modo migliore per scoprire tutti i tesori di questa parte di mondo è sicuramente affittando l’auto (leggi qui i miei consigli sul noleggio auto in Messico dopo il mio secondo viaggio on the road): potrete muovervi come desiderate e secondo i vostri ritmi, deviare su piccole stradine e scoprire piccoli gioielli e luoghi lontani dal turismo di massa.
Se decidi di noleggiare l’auto, un’ottimo sito web dove cercare è questo di Discovercars.com che utilizzo io in prima persona.
Rispetto a quando sono andata io, oggi c’è un nuovo modo per muoversi nella penisola dello Yucatan ed è con il nuovo Treno Maya. La ferrovia al momento (Gennaio 2024) non è ancora completata (per ora è attiva solo su una parte delle ferrovie del progetto), ma tra poco collegherà tutte le maggiori destinazioni della zona, nonostante questo stia portando a un intensivo disboscamento della foresta e a una maggiore accessibilità per i turisti. Potrebbe però essere interessante darci un’occhiata.
La guida cartacea che ti consiglio di acquistare è la Moon Yucatán Peninsula ma è solo in inglese, in alternativa puoi acquistare la Lonely Planet Messico.
Se invece stai cercando un’assicurazione di viaggio, io utilizzo sempre Heymondo con il 10% di sconto (fai sempre l’assicurazione di viaggio!)
Qui sotto trovi la mappa su cui ho segnato le migliori cose da fare, le spiagge, città coloniali e luoghi di interesse, isole e siti maya da vedere assolutamente.
1 – Cancun
Generalmente chi arriva nello Yucatan atterra con l’aereo all’aeroporto internazionale di Cancun, per cui è giusto (e merita) trascorrere qui un paio di giorni. Cancun è divisa in due: la Cancun Hotelera e la Cancun Downtown: per conoscere un pochino di più la città quindi bisogna vederle entrambe.
La Zona Hotelera a Cancun è la parte più turistica della città: si tratta di una splendida striscia sabbiosa di 14 miglia, è delimitata dalle acque turchesi dei Caraibi da un lato e dalla tranquilla Laguna Nichupté dall’altro. Ma purtroppo il paesaggio è rovinato dagli enormi hotel che sono stati costruiti e che poggiano i loro piedi di cemento proprio sulla sabbia bianca. Di giorno la spiaggia pullula di attività, dal parapendio allo sci d’acqua e non manca chi invece si rilassa sotto la distesa di lettini ed ombrelloni.
Per gli appassionati di shopping, la zona ospita centri commerciali di lusso come La Isla Shopping Village, dove è possibile trovare un mix di marchi internazionali e boutique locali.
In contrasto con la sfarzosa e poco autentica Zona Hotelera, il centro di Cancun, noto come El Centro o Cancun Downtown, offre uno spaccato più autentico della vita locale. È un vivace mix di mercati tradizionali, ristoranti caratteristici e negozi colorati.
Uno dei punti salienti del centro di Cancun è il Mercado 28, un grande mercato delle pulci dove puoi trovare souvenir artigianali, arte messicana e delizioso cibo da strada. Il Parque Las Palapas è un luogo da frequentare soprattutto di sera, quando la gente del posto si riunisce per mangiare, ascoltare musica dal vivo e ballare.
CONSIGLIO PRO: se volete sentire la vera atmosfera messicana recatevi alla sera a Downtown invece che fermarvi in uno dei finti (e costosi) ristoranti della Zona Hotelera, sedetevi nel Parque de las Palapas, ordinate dei tacos e gustateveli all’aria aperta insieme alle famiglie messicane.
2 – Playa del Carmen
Ok, secondo me Playa del Carmen in se non è molto tradizionale, ma è una buona base da cui partire e ci sono tante cose da fare nei dintorni. Non c’è molto di originale a parte la bella spiaggia (quella dove stanno i resort) e le agenzie che vendono tour sulla 5° Strada e che dà il meglio di se per lo shopping e per l’acquisto di souvenir.
Purtroppo se non si affitta l’auto e non si ha molto tempo a disposizione, affidarsi a un’agenzia per le escursioni è l’unica scelta disponibile soprattutto se si vuole visitare Chichen Itza in giornata. Se proprio quindi non potete farne a meno cercate di contrattare il prezzo per trovarne uno più equo e cercate di capire se nel tour sono previsti stop per lo shopping in qualche negozio di souvenir in combutta con l’agenzia.
Guarda qui tutti i tour in giornata da Playa del Carmen (compreso Chichen Itza)
Da Playa del Carmen partono anche i traghetti per l’isola di Cozumel, luogo imperdibile soprattutto per chi ama le immersioni.
3 – Rovine Maya
Beh, se si parla di Yucatan non si può non parlare di rovine Maya e soprattutto di Chichen Itza nominata 7 meraviglia del mondo moderno. Ma i siti archeologici della Penisola dello Yucatan non si limitano a Chichen Itza. Le rovine sono sparse per tutto il paese e secondo me ci sono alcuni posti che valgono quanto la piramide di Kukulkan.
Chichen Itza
Chichen Itza era il primo centro cerimoniale Maya della Penisola dello Yucatan: nel 2007 è stata nominata una delle 7 meraviglie del mondo moderno. Il risultato è stato un boom del turismo senza precedenti e purtroppo ormai visitarla, per quanto sia meravigliosa, rischia di diventare uno slalom tra le bancarelle dei venditori di souvenir. Detto questo, la piramide di Kukulkan è favolosa e anche il campo de la pelota, il più grande e meglio conservato al mondo.
Purtroppo non si può più salire in cima alla piramide di Kukulkan a causa di incidenti mortali che hanno coinvolto i turisti negli anni.
Da non perdere a Chichen Itza è il Cenote Sagrado, uno tra i più famosi in quanto luogo di pellegrinaggio per i Maya: qui i resti di ossa sul fondo hanno svelato che gli antichi utilizzavano questo cenote per i sacrifici.
In questo post trovate qualche consiglio utile per visitare Chichen Itza.
Tulum
Purtroppo ormai la cittadina di Tulum ha veramente più pochissimo di autentico: grandi resort e villaggi per turisti americani occupano ogni brandello libero di spiaggia. Ma le sue rovine maya vanno sicuramente visitate: l’unico sito archeologico Maya ad affacciarsi sul Mar dei Caraibi è diventato chiaramente il simbolo del paese e anche qui il mio consiglio è di arrivare presto alla mattina vista l’alta affluenza di turisti.
Il nome Tulum significa in lingua Maya “muro”, ma il suo nome originale era Zamá (si pronuncia zam-MAH) cioè “luogo del sole che sorge” e il complesso, con gli alti muri su tre lati e la ripida scogliera sul Mar dei Caraibi dall’altro, era destinato ad essere una fortezza, ma fu utilizzato soprattutto come centro religioso e cerimoniale.
Il Castillo, anche se non certo imponente come quello di Chichen Itza serviva come antico faro per i naviganti.
Tulum è facilmente raggiungibile da Playa del Carmen in autobus o colectivo ed è fattibile in giornata (il sito si trova infatti a 62 km dalla città), ma secondo me è meglio fermarsi a dormire una sera vicino alle rovine in maniera da essere tra i primi a visitarle la mattina successiva.
Da Playa del Carmen si può visitare Tulum, Cobà e un cenote con questo tour
Ek Balam
Abbastanza recenti sulla scena del turismo (i lavori di restauro sono cominciati solo nel 1997) le rovine dell’Antica Città Giaguaro a me personalmente sono piaciute tantissimo. Non so se è stato perché sono le prime che ho visto o perché la vista sulla foresta dalla cima del Tempio dell’Acropoli è davvero unica, sta di fatto che me ne sono innamorata.
Probabilmente anche se il sito è piccolo, il fatto che non ci sia la folla di venditori di souvenir (per adesso) contribuisce a mantenerne il fascino.
Da non perdere, dopo la visita a Ek Balam, un tuffo nel cenote X’ Canche al quale si arriva con un comodo sentiero.
Ek Balam si trova a circa 30 km da Valladolid ed è facilmente raggiungibile dalla città con il colectivo.
Se vuoi saperne di più leggi il mio post: Ek Balam, arrampicarsi sulle rovine della città Giaguaro
Calakmul
Le rovine di Calakmul si trovano nella omonima riserva della biosfera, un parco ricco di fauna come tucani, scimmie ragno e pappagalli. La Riserva è anche la casa di ben 7 diverse specie di felini, come il puma per esempio, e non è raro che qualche turista se ne ritrovi uno davanti. Chiaramente è molto più facile fare questi incontri se si visita il sito alla mattina presto.
Calakmul è comunque la più grande città stato dell’impero Maya, si racconta infatti che vivessero qui, nel massimo del suo splendore più di 60.000 persone.
A Calakmul c’è la piramide maya più alta al mondo, e sono state trovate più di 6000 altre strutture di cui la maggior parte è ancora sepolta da una spessa e fitta foresta.
Uxmal
Uxmal è una maestosa testimonianza dell’ingegnosità della civiltà Maya ed è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Secondo la leggenda, la celeberrima Torre dell’Indovino di Uxmal, fu costruita in una sola notte. La sua peculiarità è la base che invece che essere quadrata, come le altre piramidi maya, ha una forma ellittica.
Di fronte alla piramide trovi il Quadrilatero delle monache, che lascia affascinati i turisti per le intricate facciate ricche di decorazioni in pieno stile Puuc e la disposizione armoniosa, che riflettono la sofisticata conoscenza dei Maya della geometria e del design urbano. Il Palazzo del Governatore, arroccato su un’ampia piattaforma, offre una bella vista panoramica del luogo ma da non perdere sono sicuramente gli intagli e i motivi decorati che raccontano della profonda connessione dei Maya con i corpi celesti e con i loro Dei.
Nonostante Uxmal sia a poca distanza da Merida (50 km) non è molto affollata, forse per questo motivo la sua visita è stata una di quelle che a me è piaciuta di più.
Coba
Un’ eccellente alternativa (anzi meglio dire compensativa) alle rovine Maya di Tulum, è il sito di Coba, che sebbene non abbia la drammatica bellezza di essere a picco sul mare, offre comunque una con la sua piramide che è ancora una delle poche alla quale si può salire fino in cima.
Il sito è molto vasto, una bella idea per girarlo è affittare delle biciclette.
4 – Isole ed escursioni in barca
Sono 4 le maggiori isole nello Yucatan da raggiungere con un’escursione in barca e ognuna di esse offre una finestra unica sul cuore e sull’anima del ricco e diversificato paesaggio del Messico. Una gita ad almeno una sarà una cosa indimenticabile.
Cozumel
Una vibrante miscela di bellezza naturale e ricchezza culturale, Cozumel è un’isola abbastanza grande.. Per arrivarci è stato necessario un viaggio in traghetto di 45 minuti da Playa del Carmen. Cozumel è il paradiso dei sub! Immergersi nell’affascinante mondo sottomarino del sistema di barriera corallina mesoamericana, la seconda barriera corallina più grande del mondo, è un’esperienza da non perdere. Se non dedichi tutto il tempo al mare e allo snorkelling, puoi passeggiare per le affollate strade di San Miguel, dove il cuore dell’isola batte con vivaci ristoranti, bar e negozi.
Isla Mujeres
A breve distanza dalla costa di Cancun, Isla Mujeres è una pittoresca e stretta striscia di paradiso, purtroppo rovinata negli ultimi anni da un turismo sfrenato. La gente del posto, che la chiama affettuosamente “Isla”, ha creato un’accogliente zona del centro con hotel, negozi e deliziosi ristoranti che offrono pesce fresco. Il modo migliore per vivere Isla Mujeres? Noleggiare un golf cart, girare intorno all’isola e poi rilassarsi a North Beach con cocktail e una nuotata nelle acque tranquille.
Holbox
Il “buco nero”, come la chiamavano i Maya, è un tesoro nascosto dove regna la semplicità. Il pesce fresco dell’isola è il sogno di ogni buongustaio, grazie ai pescatori locali. Holbox sta diventando famosa grazie agli squali balena che nuotano nelle sue acque da maggio a settembre, offrendo un’esperienza veramente unica al mondo. E per chi cerca l’avventura, il kitesurf è da brivido! Se hai tempo fermati una notte sull’isola e prendi parte a un tour del plancton bioluminescente. Sebbene le foto che si trovano su internet siano davvero ben diverse dalla realtà, ti assicuro che è una cosa assolutamente da fare. Se decidi di farlo, incrocia le dita per una notte con poca luna, sarà molto più bello e il plancton molto più visibile.
Isla Contoy
Contoy è un paradiso disabitato e un santuario per uccelli e tartarughe marine. Situato nel punto in cui il Golfo del Messico incontra il Mar dei Caraibi, è un paradiso naturale incontaminato, un sito di nidificazione fondamentale per gli uccelli marini ed è ferocemente protetta come parco nazionale messicano. La visita a Isla Contoy è esclusiva e limitata a 200 visitatori al giorno, garantendo che la sua bellezza incontaminata rimanga intatta. Puoi arrivarci con un tour autorizzato o con un permesso speciale se hai la tua barca. Un must per gli amanti della natura e per chi cerca la tranquillità e pochi turisti.
5 – Città coloniali
Chi mi conosce sa bene quanto io adori il latino-america e come mi senta felice ogni volta che riesco a tornarci. L’amore che provo è dato da tante cose, ma sicuramente in cima alla lista ci sono le fantastiche città coloniali. E il Messico ne è ricco!
Valladolid
Io adoro Valladolid: è una delle gemme coloniali più spettacolari dell’intero Messico. L’atmosfera è rilassata, si raggiunge facilmente dalle principali destinazioni della penisola e si mangia e si dorme bene spendendo relativamente poco.
Sicuramente degne di una menzione sono La Iglesia y Ex-convento San Bernardino de Siena, la Casa del los Venados (per assaggiare il vero folklore) e la Iglesia de San Gervasio che si affaccia sulla piazza centrale.
Proprio nel centro della città, dopo una passeggiata, ci si può rilassare al cenote Zaci, oppure se si ha voglia di fare un po’ di strada in colectivo, al cenote de Dzitnup (che in realtà sono due cenote) a circa 4 km dal centro.
Izamal
Izamal è speciale. In pochi si fermano qui anche se la città merita di essere vista soprattutto per la sua caratteristica che le è valsa il nome di Città gialla: qui case, negozi e chiese sono tutti dipinti appunto di giallo.
Izamal fu anche un importante centro Maya: qui vi erano le due piramidi più grandi dello Yucatan del Nord e di cui i resti ci sono ancora proprio nel centro cittadino.
Una di esse fu distrutta dagli Spagnoli e al suo posto fu costruito un monastero. L’altra è ancora parzialmente ben preservata.
Da non perdere il Convento di Sant’Antonio da Padova, anch’esso nel caratteristico colore giallo della città e la piramide Kinich Kak la grande piramide, dalla cima della quale si gode una bellissima vista di Izamal e delle zone circostanti.
Merida
Merida è zeppa di arte in cultura, nessun altra città della Penisola dello Yucatan rivaleggia con essa su questi due aspetti. A molti non è piaciuta, io ci ho trascorso dei bei momenti soprattutto per gli show e le manifestazioni sempre diverse che prendono vita qui ogni sera: dalla musica alla danza, alle manifestazioni che ricordano i rituali degli antichi Maya (io ho assistito ad una vera partita di pelota!) una sera qui certo non basta per apprezzarla in pieno.
Gli amanti di architettura e arte troveranno pane per i loro denti vista la quantità di palazzi antichi, chiese, musei e monumenti.
Da non perdere:
- Plaza de la Independencia ovvero la piazza grande della città e la Catedral de San Ildefonso che si affaccia su essa
- Lo Palacios Gobernales, ovvero il palazzo del governo all’interno del quale sono in mostra i murales dell’artista Fernando Castro Pacheco che raccontano la storia messicana dagli antichi Maya ai giorni moderni.
- Museo Casa Montejo, costruita dagli schiavi Maya che oggi è di proprietà di una banca ma all’interno della quale è stato allestito un interessante museo
- Shopping! Se c’è un posto in tutto lo Yucatan dove fare acquisti è la città di Merida. Sicuramente visitando i mercati di artigianato o i piccoli negozi a gestione famigliare qui troverete qualcosa che non potrete fare a meno di comprare. a me è successo con una splendida amaca matrimoniale di tutti i colori dell’arcobaleno, in cotone morbidissimo che ancora oggi allieta le mie giornate di relax.
Campeche
Il network costituito dalle mura della città di Campeche dovrebbe essere sulla lista tra le cose da vedere nello Yucatan di ogni viaggiatore. Molte strutture sono state meticolosamente restaurate e all’interno raccolgono piccoli ma eccellenti musei.
Vale la pena anche perdersi lungo le strade attorno alla Piazza centrale osservando le preziose chiese storiche e i palazzi antichi.
Da non perdere sono, come detto, le mura della città, il Baluarte Nuestra Segnora de la Soledad e il museo de la Arquitectura Maya situato al suo interno, il Fuerte de San Miguel e il Museo Arqueologico de Campeche, la Piazza Centrale o Parque Principal.
6 – La Riviera Maya e le sue spiagge
La riviera Maya è il meglio della costa messicana che si affaccia sul Mar dei Caraibi.
Lunga più di 130 km dal sud di Cancun fino a Tulum la riviera Maya è “casa” di città che crescono a vista d’occhio come Playa del Carmen e di piccoli centri tranquilli e meno conosciuti come Puerto Morelos: qui troverete quindi sia dai grandi resort fino a tranquille guest house.
Lungo la riviera si estende anche la seconda barriera corallina più lunga al mondo ed è quindi il paradiso delle immersioni e dello snorkelling.
Akumal
Akumal è il mio grande rimpianto per non esserci stata. Irraggiungibile fino agli anni ’60 la comunità si è sviluppata intorno a due baie, Akumal Bay e Half Moon Bay.Anche se i condomini stanno crescendo il luogo mantiene una sua tranquillità in bassa stagione e la presenza di una incredibile barriera corallina, è uno dei posti top per immersioni e snorkelling.
Dovete venire qui se volete vivere un’esperienza indimenticabile nuotando con le tartarughe anche se purtroppo, come in tante esperienze uniche dello Yucatan, spesso troppo sfruttate da un turismo sempre più aggressivo.
Da non perdere anche la Laguna Yal-Ku.
Puerto Morelos
Incredibilmente Puerto Morelos si è letteralmente salvata dallo sviluppo incontrollato dei mega-resorts per cui rimane una tranquilla destinazione affacciata sul mare.
Anche se sta venendo sempre più assaltata dai turisti, Puerto Morelos rimane comunque fondamentalmente una cittadina di pescatori.
Da menzionare anche qui la stupenda barriera corallina che si sviluppa a largo della costa, e che visto che è riserva naturale e che sono stati vietati i passaggi di yacht e barche a motore è rimasta praticamente intatta.
Da qui parte anche quella che viene chiamata la Ruta de los Cenotes che sta diventando sempre più turistica ma che nasconde alcuni gemme ancora tutte da scoprire.
7 – Cenote
Con più di 6000, avete capito bene, 6000 cenote sparsi per tutta la Penisola dello Yucatan la scelta è veramente veramente difficile. Molti sono “dispersi, difficili da raggiungere ma tanti sono aperti al pubblico e le loro acque fresche e cristalline sono perfette per nuotare, fare snorkelling e perché no fare qualche bella immersione con le bombole.
Ci sarebbe da scrivere un intero articolo sui cenote che vi consiglio, ma qui vi dico quali secondo me non vi potete perdere.
- Dos Ojos: caverne spettacolari da visitare e godersi appieno con una bella immersione, Dos Ojos è uno dei cenote più famosi ed è assolutamente da vedere.
- Gran Cenote: come Dos Ojos uno dei più famosi, caratterizzato da una enorme caverna e impressionanti formazioni di di archi naturali e stalattiti. Raggiungibile da Tulum.
- Cenote Choo-Ha: andateci, una delle scoperte più belle del mio viaggio soprattutto per il colore iridescente dell’acqua.
- Cenote Ik-Kil: essendo vicino a Chiche Itza è spesso assaltato dai turisti per trovare rinfresco dopo la visita delle rovine. Io tornassi indietro, anche se spettacolare come tutti i cenote, forse lo eviterei, ma era doverosa una menzione. Al posto di questo andate invece sempre vicino a Chichen Itza al cenote Yokdzonot: poco conosciuto è una piccola perla ed è gestito da una cooperativa di sole donne.
- Cenote X-Canché: carino e se avete la nostra fortuna sarete gli unici a godervelo in assoluta tranquillità. ci si arriva dalle rovine di Ek Balam dopo un sentiero comodo in piano nella foresta.
- Cenotes de Dzitnup: due cenote “gemelli” a pochissima distanza dal centro di Valladolid. Ci si arriva comodamente con il colectivo.
- Cenote Angelina: anche se non molto famoso, è ben conosciuto dagli amanti delle immersioni. Qui ad una profondità di circa 40 metri si assiste ad uno spettacolo pazzesco: l’acqua salata che si trova sotto quella dolce forma una specie di fiume. Se siete divers esperti non potete assolutamente perdervelo.
Vuoi vivere il cenote in maniera diversa? Leggi la mia esperienza dell’immersione a Casa Cenote.
8 – Riserve Naturali
Lo Yucatan comunque non è solo spiagge, città coloniali e siti Maya. Al suo interno puoi trovare ancora delle oasi completamente naturali, dove ancora ti sembrerà di respirare un’aria selvaggia.
Rio Lagartos
Ogni anno decine di migliaia di fenicotteri rosa vengono a riprodursi e a riposarsi nella laguna salata di Rio Lagartos. Poco più di 100 km a nord di Valladolid, la riserva non meriterebbe, a mio avviso, una visita se non per questi simpatici volatici e per moltissime altre specie, cormorani, falchi e aironi delizia per gli amanti del birdwatching. Se siete in macchina considerate di trascorrere una notte nella tranquilla cittadina di San Felipe.
I fenicotteri rosa sono presenti qui tutto l’anno, ma i mesi migliori sono quelli che vanno da Aprile-Luglio e Ottobre-Febbraio, quando i fenicotteri nidificano nell’area.
Celestun
Celestun è un piccolo villaggio di pescatori situato sull’estuario del Rio Celestun. Le sua acque molto alte in concentrazione di sale sono un ottimo posto dove osservare i fenicotteri rosa (come Rio Lagartos).
A Celestun si arriva da Merida con un comodo tragitto in autobus. Dalla spiaggia partono piccole imbarcazioni (contrattate il prezzo) fino alla laguna in cui oltre ai fenicotteri si possono avvistare tante altre specie di uccelli (e non solo, io ho visto anche un piccolo alligatore).
Buoni ma un pochino turistici i ristoranti di pesce sulla spiaggia.
Sian Ka’an
Sian Ka’an è il nome Maya per “dove è nato il cielo” e non è difficile rendersi conto del perché gli abitanti originari abbiano dato a questo luogo un nome così poetico. Le spiagge, il mare e le sue lagune sono un paradiso per chi ama il birdwatching, lo snorkelling o come me ama il kayaking. La riserva fu creata nel 1986 e fu nominata patrimonio dell’umanità dell’UNESCO nel 1987.
Trascorrere un paio di giorni nella riserva è il modo per apprezzarla di più (e per scappare ai turisti), nuotanto nelle sue lagune tra le mangrovie, rilassandosi al sole o osservando le migliaia di specie di uccelli che vi abitano.
Purtroppo sempre più agenzie organizzano tour giornalieri da Tulum e i tour operator l’hanno ultimamente presa d’assalto rovinandone un pochino la magia con gruppi di turisti schiamazzanti che non rispettano assolutamente le specie animali che vivono qui.
9 – Laguna di Bacalar
Prima di terminare questo lungo post su cosa vedere nello Yucatan devo ancora parlarti di uno dei luoghi imperdibili e uno dei più belli io abbia mai visto, nonostante anche qui sia arrivato più turismo rispetto a qualche anno fa.
Ufficialmente conosciuto come Laguna Bacalar, questo posto è un tesoro conosciuto anche come il “Lago dei sette colori” e fidatii, è davvero all’altezza del suo nome. Le sfumature dell’acqua vanno dall’affascinante turchese all’indaco intenso e più che un lago sembra la tavolozza di un pittore.
Una delle cose più belle della laguna è che in realtà è acqua dolce, alimentata da cenote sotterranei, che la rendono super limpida e perfetta per nuotare. Il modo migliore per visitarla è sicuramente con un giro in barca con annessa sessione di snorkeling. Se lo snorkeling non ti piace, puoi fare SUP, kayak o semplicemente rilassarti sulle sue rive. Io non l’ho fatto, ma due miei amici sono andati a Los Rapidos, una serie di canali che puoi conoscere nuotando, facendo kayak o semplicemente lasciandoti trasportare dalla corrente dell’acqua. A loro dire è carino e ne vale davvero la pena.
La stessa cittadine di Bacalar è carina e rilassata, con un’atmosfera molto più tranquilla rispetto a Tulum o Playa del Carmen e dove si mangia del buonissimo pesce fresco.
Come spostarsi nella Penisola dello Yucatan
Se il tuo budget te lo permette, di solito consiglio di noleggiare un’auto: ti darà la libertà che desideri e ti permetterà di raggiungere le attrazioni la mattina presto prima che si presenti la folla e il caldo di mezzogiorno inizi.
Il miglior sito per prenotare la tua auto è Discover Cars. Comparano compagnie di autonoleggio locali e internazionali per aiutarti a trovare il miglior prezzo possibile. Questo è il modo più semplice per noleggiare un’auto nello Yucatan.
Altrimenti, sarai abbastanza ben servito dal fantastico sistema di autobus ADO del Messico, a parte quando ti trovi nei posti più fuori mano.
Puoi anche dare la caccia ai colectivos locali, mezzi di trasporto condivisi, dove ti infilerai in auto con la gente del posto (questa non è una grande opzione se hai molti bagagli).
Alessandro Peccati
ciao.
come mai non hai nominato l’escursione per vedere gli squali balena?
ci sono motivi per cui non ne vale la pena?
saluti
Emarti
Vale assolutamente la pena, lo aggiungo, non so perché non l’ho messo!
Matteo
Ciao. Volevo chiederti, dato che ne ho sentite di tutti i ‘colori’, che ne dici della sicurezza nel viaggiare privatamente con l’auto!! Rapine etc..
Grazie mille
Emarti
Ciao, nello Yucatan non dovresti aver problemi, ma la polizia potrebbe essere corrotta e quindi se ti fermano e ti fanno un controllo cerca se riesci di scendere dall’auto e vedere cosa combinano!
Alessandro
Holbox é un’isola dove non c’è neanche l’asfalto si gira tranquillamente a piedi per quanto é piccola davvero da non perdere , Isla Mujeres mi a un po’ deluso specialmente fino alle 17,30 perché c’era davvero troppa gente in gita giornaliera , troppo turistica . Cancún di bello a davvero solo le spiaggie perché la zona Hotelera è davvero invivibile e carissima , Tulum merita davvero in particolare se alloggi nel pueblo e usi la bicicletta x spostarti
Francesca
Voglio andare nel periodo di 26 dicembre 2020 x almeno 20gg in compagnia dei miei figli e di mio marito, cosa mi consigliate? E più o meno il bugget da spendere? Tutto con volo
Alan
Ho visitato la penisola dello Yucatan dopo tutti i paesi dell’America Latina e alcune isole caraibiche, non consiglierei un viaggio qua nemmeno al mio peggior nemico.
Sopravvalutata, cara, sfruttata, brutta, con messicani altrettanto brutti e truffaldini. Spiagge analoghe si trovano in tutte le isole caraibiche o Colombia, Venezuela, Brasile.
Presumo che chi sia rimasto soddisfatto da una vacanza qua abbia visitato ben poco del mondo.
Emarti
Ciao Alan e grazie per il commento costruttivo, ma non sono d’accordo e certo non mi sento di paragonare le spiagge del Brasile o della Colombia (o quelle del Costa Rica, oppure quelle dell’Ecuador e Galapagos) con quelle della Penisola dello Yucatan, dal momento che le ho trovate molto diverse e ognuno di questi paesi con le sue spiagge mi ha trasmesso emozioni diverse. In effetti puoi anche avere ragione a dire che è “Sopravvalutata, cara, sfruttata, brutta” se ci si limita a rimanere sulla Riviera Maya, magari in un resort di Playa del Carmen o nella zona hotelera di Cancun, ma basta spostarsi un po’ fuori dagli itinerari turistici per trovare un Messico completamente diverso, magari prendendo un collectivo per conoscere i Messicani e non il bus comitiva dell’agenzia di viaggi. Purtroppo non tutti hanno il tempo di esplorare a lungo un luogo, magari si hanno a disposizione solo un paio di settimane e quindi è normale dedicarsi alle zone più conosciute. E chi viaggia sa benissimo che nelle zone famose i turisti vengono spesso trattati come polli da spennare.
Riguardo all’ultima frase “Presumo che chi sia rimasto soddisfatto da una vacanza qua abbia visitato ben poco del mondo.” non l’ho capita, puoi quantificare quando è “poco” e quando è “tanto”? C’è un numero di Paesi da aver spuntato nella lista per raggiungere il badge di “vero viaggiatore professionista”? Oppure ti riferisci ai giorni? Se io sto in Messico 6 settimane e un altro sta una settimana ad Aruba e una a Caye Caulker, mi spieghi chi dei due, secondo la tua stima, ha viaggiato di più?
Luigi
Ciao Martina, sto leggendo con molto interesse il tuo blog visto che il Messico sarà la nostra prossima destinazione. Un consiglio: quale compagnia aerea consigli? Grazie e buona serata . Luigi
Emarti
Ciao, gli standard delle compagnie sono cambiati con la pandemia. Io mi ero trovata benissimo con Air Europa via Madrid
Robs
Ciao!! Davvero davvero interessante tutto quello che hai scritto!!
In che posti consigli di dormire? O che siti consiglieresti per il pernottamento?
Emarti
Ciao, nel post con l’itinerario in Messico ho messo anche gli hotel!
Marina
Ciao Martina ho letto il tuo blog, molto interessante e soprattutto utile. Avrei delle domande da farti:
I collectivos in alternativa degl autobus come li prendo?intendo come faccio a riconoscerli?
Ad agosto sto organizzando 8gg nello Yucatan, l idea era di fare 2 notti a cancun, 2 a valladoid e due a merida per poi ritornare a cancun per partire. Mi consigli di usare valladoid come base e spostarmi poi a merida oppure passarci comunque due notti?…è il primo viaggio che organizzando da sola e vorrei farlo al meglio facendomi consigliare da qualcuno che conosce già la destinazione.
Grazie ancora
Emarti
Li riconosci non ti preoccupare, sono pullmini, chiedi alla gente e sapranno indicarti dove prenderli, ma se li vedi e li chiami sulla strada se hanno posto si fermano per farti salire. Valladolid è carinissima, ma anche Merida, due notti in entrambe sono un’ottima scelta!
Claudia
Ciao Martina, noi andremo in Messico a luglio con un bimbo e una adolescente! Volevamo fare una settimana in Yucatan e una in Chapas. Per visitare ci consigli una guida locale? Si trova qualcuno che parli in italiano?
Grazie!
Emarti
Ciao, italiano no, ma lo spagnolo per noi è comprensibile e guide ce ne sono a bizzeffe. in questo momento storico però eviterei il chiapas, so che ultimamente alcuni posti sono chiusi per le guerriglie tra bande narcos quindi informati prima di partire se è il caso di andarci oppure no. buon viaggio!
Gabriele
Ciao Martina, wow che itinerario fantastico!
Non vedo l’ora di pianificare il mio viaggio nello Yucatan usando i tuoi consigli! Sarà sicuramente un’esperienza davvero unica e speciale.
Le tue foto sono bellissime e mi fanno venire voglia di partire subito. Le descrizioni sono così vivaci che riesco quasi a sentire i profumi e i suoni dei luoghi che hai visitato.
Grazie mille per aver condiviso questo itinerario! È davvero un’ispirazione per tutti gli amanti dei viaggi.
Noemi
ciao Martina, avrei una domanda in merito ai parcheggi.
Se noleggio un’auto, si trovano facilmente? Sono costosi?
Grazie e complimenti per il diario di viaggio condiviso!
Noemi
Emarti
Si si trovano facilmente e no non sono costosi :)