Immersa in un angolo tranquillo della penisola dello Yucatan, lontano dalla folla di Chichen Itza e dalla Riviera Maya, si trova la splendida città Maya di Ek Balam e il suo splendido vicino di casa, Cenote X’canche. Noi abbiamo deciso di visitarla partendo da Valladolid, durante il nostro itinerario di 2 settimane in Messico.
Il Messico meridionale ha alcune delle rovine più belle e ben conservate della civiltà Maya e se stai organizzando un viaggio nella Penisola dello Yucatan, sicuramente stai pianificando di visitarne alcune.
Sicuramente tra queste ci saranno Chichen Iza e Tulum, ma ce ne sono tante altre che dovresti prendere in considerazione, come Uxmal con la Piramide dell’Indovino, Cobà, o la graziosa Ek Balam.
Ek Balam è una delle rovine più famose e conosciute dello Yucatan. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i visitatori possono ancora scalare le piramidi, a differenza di Chichen Itza e Coba, dandoti una visuale diversa e assolutamente migliore della giungla intorno alla città maya.
Il nome Ek Balam nell’antica lingua Maya vuole dire “Giaguaro nero”: le origini di questo nome sono incerte, alcuni lo riconducono al fatto che ci fosse un collegamento tra il giaguaro come figura legata al Sole, qualcuno lo riconduce al nome del fondatore della città, altri alle varie raffigurazioni in pietra dell’animale nel sito archeologico.
Indipendentemente dalla sua origine, si capisce subito che Ek Balam era una città potente: questa ricchezza è documentata dalle incredibili pitture che ricoprivano la città, dalle volte dei soffitti fino ai complessi murali.
Le antiche rovine Maya di Ek Balam sono davvero affascinanti, quasi completamente avvolte da una verde ed impenetrabile foresta: purtroppo questo durerà poco perché mentre eravamo in Messico abbiamo sentito che la giungla verrà piano piano bruciata per fare spazio ad alberghi, mega-posteggi per i pullman dei tour organizzati e strutture turistiche di ogni tipo.
Credo che così Ek Balam perderà gran parte del suo fascino misterioso, ma come si dice, la macchina dei soldi non guarda a niente.
In questa pagina:
Come arrivare a Ek Balam
Ek Balam si trova a circa 30 minuti di auto da Valladolid (20 km) e a circa 2 ore da Cancun (170 km), Playa del Carmen (160 km)e Tulum (130 km).
Puoi trovare le indicazioni sulla mappa anche cliccando qui.
Io ci sono arrivata da Valladolid con un colectivo, ma il ritorno non è stato semplicissimo (non c’erano colectivos ad aspettarci) e abbiamo quindi condiviso un taxi con altri turisti. Detto questo, il modo più semplice per arrivare a Ek Balam è noleggiare un’auto: la strada per Ek Balam è in buone condizioni e il sito è ben segnalato.
Se arrivi con l’auto a noleggio, c’è un piccolo parcheggio gratuito all’entrata del sito archeologico.
In alternativa, se non vuoi o non te la senti di noleggiare l’auto, ci sono dei tour organizzati in genere che uniscono la visita di Ek Balam a Chichen Itza.
Come arrivare da Valladolid
Il mezzo più utilizzato e più economico per arrivare a Ek Balam da Valladolid è il collectivo, una specie di taxi-van che aspetta e non parte finché non è pieno di passeggeri. Dal momento che volevamo vedere Ek Balam nel primo mattino, per fuggire alla folla di turisti che sarebbe arrivata più tardi, abbiamo dovuto pagare in 2 per 5 persone, spendendo comunque relativamente poco.
Una delle cose però alle quali non avevamo pensato è che praticamente la totalità dei turisti che visitano Ek Balam la raggiungono o con la macchina a noleggio o con tour organizzati, così abbiamo dovuto pagare tre volte tanto la cifra iniziale al ritorno, dal momento che non abbiamo trovato nessun altro passeggero che dividesse con noi la spesa: essendo la nostra unica alternativa (e il tassista lo sapeva bene), la tariffa per il ritorno era semplicemente il doppio di quella dell’andata.
Tenete dunque presente questo se deciderete di visitare le antiche rovine di Ek Balam con i mezzi pubblici.
Come arrivare da Cancun, Tulum e Playa del Carmen
Nonostante il sito archeologico di Ek Balam sia più lontano da Cancun, Tulum e Playa del Carmen raggiungerlo anche da queste destinazioni della Riviera Maya è veramente molto semplice.
Devi ovviamente arrivare prima a Valladolid e da qui prendere un taxi o un collectivo (vedi sopra). Per arrivare a Valladolid ci sono i bus della ADO che partono stazioni di Playa, Cancun e Tulum. Per le informazioni sulle tratte e gli orari puoi guardare il sito web ufficiale della ADO.
CONSIGLIO PRO: cerca se riesci di trascorrere un po’ di tempo a Valladolid, che merita sicuramente una visita. Vicino trovi anche uno dei cenote coperti più belli di tutto lo Yucatam, il Cenote Dzitnup
Comunque se ti alzi presto è fattibile. Per esempio da Playa del Carmen potresti prendere il bus alle 8:00 del mattino. Arriverai a Valladolid alle 11:10 e dovresti arrivare a Ek Balam entro mezzogiorno prendendo un taxi.
L’ultimo autobus da Valladolid a PDC è alle 20:05, quindi avresti comunque tempo a sufficienza.
Per arrivare da Cancun, Tulum o Playa del Carmen fare un tour è sicuramente la soluzione più comoda. Con un tour, la tua giornata è praticamente garantita per scorrere senza intoppi e l’agenzia si occuperà di tutta la logistica: dal trasporto alla guida che ti mostrerà il meglio di Ek Balam.
Inoltre nei tour per Ek Balam in genere è inclusa anche Chichen Itza. In pratica è come prendere due piccioni con una fava.
Lo svantaggio, ovviamente, è che seguirai il programma di qualcun altro e di solito spenderai un po’ di più di tasca tua, ma se preferisci rilassarti piuttosto che negoziare con i tassisti o prendere l’auto a noleggio, è la soluzione perfetta.
–> Vedi tour Cancun/Playa del Carmen: Chichen Itza, Cenote, Ek’Balam Tour
Orari e prezzi
Il biglietto d’ingresso per Ek Balam è di circa $441 pesos messicani (a cui devi aggiungere $121 di tassa federale) per i turisti internazionali (aggiornato a Gennaio 2024). Il prezzo però cambia spesso quindi informati prima di partire qui sul sito dell’INAH.
In realtà, sul sito vedi 95 pesos, ma quello è il prezzo per i turisti messicani, mentre quelli stranieri pagano (ovviamente) di più.
Le carte di credito sono accettate, ma assicurati comunque di avere con te dei pesos messicani.
Il parco archeologico è aperto dalle 8:00 alle 17:00 dal lunedì alla domenica. La biglietteria chiude alle 16:00. Sono aperti tutti i giorni dell’anno.
La visita del sito archeologico ha una durata di circa un’ora e mezzo, 2 al massimo.
Cosa vedere a Ek Balam
L’acropoli di Ek Balam è tra i più grandi edifici preispanici della Meso-America. Con le sue scale, passaggi nascosti, stanze e templi, Ek Balam ha 45 strutture da esplorare. La di esse mostra caratteristiche architettoniche spettacolari.
Piramide di Ek Balam o Acropoli
La fondazione di Ek Balam è stimata intorno al 300 A.C. e la cosa più bella di tutto il sito archeologico è che, diversamente dagli altri, è possibile arrampicarsi sulla sua Acropoli che si trova sul lato nord della piazza centrale.
L’Acropoli è composta da molti livelli, 6 per essere precisa e tutti hanno facciate decorate. Al momento sono state restaurate ben 72 stanze che fungevano da appartamenti per l’élite Maya.
Al 4° livello c’è una tomba perfettamente conservata di Ukit Kan Leʼk Tok, il primo e il più grande re Maya. La storia del suo ritrovamento è simpatica. Durante gli scavi iniziali infatti nessuno notò la tomba perché era nascosta da frammenti di pietra e calcare. Ma un giorno un operaio trovò un pezzo di una piccola scultura, che li portò a scavare in questa zona rilevando una facciata in stucco perfettamente conservata.
Oltre alle figure finemente scolpite, conteneva un grande altare che ricordava la bocca di un giaguaro. Dietro la facciata si trova la camera interna dove giaceva il corpo del re. Intorno c’erano offerte funerarie tra cui oltre 7000 gioielli.
La scala per raggiungere la cima dell’Acropoli principale, alta 32 metri, è ripida e abbastanza faticosa nonostante siano poco più di un centinaio di stretti scalini, ma la vista che si gode dall’alto sulla fitta foresta che si estende a perdita d’occhio è degna di un re e rende l’idea di come dovessero vederla i Maya tanti tanti anni fa.
Stucchi
La maggior parte delle altre rovine Maya hanno sculture scolpite nella pietra ma gli stucchi sono difficili da trovare. Ek Balam in Messico è un luogo che vanta eccellenti stucchi.
L’arte dello stucco a Ek Balam è unica nel suo genere e piuttosto caratteristica.
Gli stucchi di Ek Balam sono straordinariamente conservati ed accuratamente protetti da capannine con il tetto di paglia. Il tempio più sorprendente è rappresentato come la bocca di un enorme mostro, con le fauci aperte: per i Maya questo rappresentava la porta verso altri mondi.
A Ek Balam sono state trovate anche evidenze che potrebbe testimoniare rituali sanguinari messi in atto da nobili e sacerdoti.
Alcuni studiosi ipotizzano che una delle figure scolpite sopra la Bocca sia infatti un nemico sconfitto in attesa di essere sacrificato, ma queste solo solamente delle supposizioni, non si hanno prove certe.
Tra le varie figure in stucco, di particolare rilievo ci sono quelle che raffigurano dei guerrieri alati. Ci sono diverse teorie su chi potrebbero essere i guerrieri alati di Ek Balam. Avrebbero potuto essere angeli ma, a quanto pare, i Maya non credevano negli angeli. Avrebbero potuto essere guerrieri Maya con poteri soprannaturali. Oppure potrebbero essere state creazioni di artisti influenzati da marittimi globali che hanno portato insegnamenti da terre lontane. Non è raro trovare creature alate nell’architettura indù e buddista.
Palazzo Ovale
Dopo aver finito di esplorare la piramide principale di Ek Balam, il prossimo luogo di interesse è il Palazzo Ovale a 2 minuti a piedi dalla piramide. Qui sono state trovate reliquie funerarie.
Si ritiene che il Palazzo Ovale fosse utilizzato per cerimonie cosmologiche. Il fatto che siano paragonabilili all’osservatorio di Chichen Itza o Tulum lo conferma. Pertanto, è anche conosciuta come La Redonda.
Dalla cima del Palazzo Ovale, puoi goderti una vista mozzafiato dell’intero sito.
Piramidi gemelle
Proprio di fronte al Palazzo Ovale sulla sinistra, si trovano due piramidi identiche chiamate le piramidi gemelle. Queste piramidi sono costruite su un’unica piattaforma.
Un po’ più avanti si trova il campo da pelota, anche se più piccolo di quello di Chichen Itza. Le differenze con il campo di Chichen Itza sono molte, ma la cosa che mi è più rimasta impressa è che a differenza di Chichen Itza, il capitano della squadra vincitrice non veniva decapitato!
Arco d’entrata
All’ingresso di Ek Balam, troverai questo bellissimo cancello ad arco che un tempo collegava Ek Balam al resto del regno Maya.
L’arco serviva come porta della città ed era usato per le processioni cerimoniali e religiose. Il tetto con una falsa volta a crociera è unico nell’architettura Maya.
Entrando noterai anche parti delle mura difensive della città: Ek Balam avevano due mura esterne difensive. Quella più interna era stuccata e probabilmente anche dipinta mentre quella esterna era puramente difensiva.
Si ritiene che la porta fosse collegata a un’antica strada chiamata Sacbé.
Interessante il concetto di Sacbé. Si ritiene che i Sacbeob attraversassero tutto l’impero Maya collegando le principali città, proprio come le autostrade del nostro tempo.
Il Sacbé di Ek Balam probabilmente collegava insieme Ek Balam, Chichen Itza e Coba.
Stele del sovrano di Ek Balam – Ukit Kan Leʼk Tok
Prima di dirigerti verso la piazza centrale del sito archeologico, non perderti la stele splendidamente scolpita.
Raffigura un sovrano di Ek Balam, Ukit Kan Leʼk Tok. In una parte della stele, indossa un complesso copricapo con raffigurati dei musi di mostri. Nella mano alzata tiene uno scettro stilizzato che termina con la testa di un serpente. Con l’altra mano sparge un’offerta. Sopra c’è l’iscrizione che si riferisce all’antenato più venerato di Ek Balam, Ukit Kan Le’k Tok’. Questo re fondò la dinastia Ek Balam e costruì la maggior parte dell’Acropoli.
Nuotare nel Cenote X’ Canche
Proprio di fianco all’entrata alle rovine di Ek Balam una strada sterrata accompagna fino a uno dei cenote più belli che abbia visto in tutto il Messico.
Il Cenote Xcanche condivide un ingresso con la zona archeologica di Ek Balam. Dopo aver attraversato il centro visitatori per le rovine di Ek Balam (qui è dove si acquistano i biglietti per le rovine), l’ingresso al Cenote Xcanche si trova a breve distanza lungo il sentiero che porta alle rovine.
CONSIGLIO PRO: l’ingresso del cenote si trova prima del checkpoint del biglietto per Ek Balam, quindi puoi visitare le rovine e il cenote in modo indipendente. Le rovine di Ek Balam sono una delle più costose che abbiamo visitato, quindi se vuoi visitare solo il cenote non devi preoccuparti di un biglietto per Ek Balam.
La strada per arrivare al cenote è abbastanza lunga, circa 1 kilometro e mezzo, ma si percorre facilmente e per i più pigri comunque è possibile affittare delle biciclette.
Poco turistico, X’ Canche è un grosso “buco” riempito di fresche acque cristalline. La luce del sole ne illumina una parte rendendo magica l’atmosfera e l’acqua sembra un vetro verde. Quando siamo arrivati noi non c’era nessuno e ci siamo potuti godere una bellissima nuotata in totale solitudine.
Diversamente da molti altri cenote più famosi X’ Canche non si trova in una grotta ma il suo tetto è semplicemente il cielo.
Dove alloggiare a Ek Balam
Personalmente il mio consiglio è quello di cercare un alloggio a Valladolid che è la base migliore per visitare l’area circostante che include Ek Balam, Chichen Itza e diversi graziosi cenote tra cui i cenote “coperti” Dzitnup o il meraviglioso Cenote Suytun.
Valladolid è una graziosa cittadina con una ricca storia coloniale. Qui troverai edifici coloniali color pastello, antiche chiese e potrai sperimentare una pazzesca atmosfera.
- Hotel Real Hispano: un nuovissimo hotel in un convento storico ristrutturato, situato a pochi passi dalla piazza principale.
- Casa Quetzal Boutique Hotel: bed & breakfast favoloso avvolto in una giungla tropicale con piscina, camere bellissime, ottima posizione e ottime recensioni.
- Hotel Fundadores: situato in un’ottima posizione, offre una piscina e camere eleganti.
- Hotel Meson del Marques: ospitato in una casa del 17° secolo, questa è una scelta di lusso per chi cerca qualcosa di speciale a Valladolid. Servizio 5 stelle, piscina, camere e tanto altro.
Consigli per visitare Ek Balam
- Come altri siti archeologici in Messico, i locali possono entrare gratuitamente la domenica quindi troverai più gente a visitare il sito archeologico. Cerca quindi di andarci dal lunedì al sabato, se possibile.
- Cerca di arrivare presto: questa è una cosa che se visiti lo Yucatan in generale dovresti fare, e cioè cercare di arrivare presto per evitare nell’ordine il caldo e i pullman dei turisti!
- Assicurati di avere pesos in contanti anche se ultimamente la biglietteria accetta le carte di credito.
- Porta abbastanza acqua perché può fare veramente caldo e se decidi di salire in cima all’Acropoli ti verrà sete.
- Metti scarpe comode: salire sulla Piramide è faticoso ed è molto ripida e con scaloni, per cui scendere sarà anche peggio!
- Ek Balam si trova in mezzo alla foresta, potresti quindi trovare gli insetti, assicurati di avere il repellente.
- Non dimenticare la crema solare e un cappello: a Ek Balam ci sono tanti alberi che regalano una piacevole ombra, ma il sole picchia forte, quindi porta anche la crema solare, un cappello e occhiali da sole.
Michela
Che bello quel cenote! E anche le rovine…peccato però che sia in programma una deforestazione per far spazio ad alberghi…..oltre che ad essere una cosa bruttissima e tristissima ridurrà di molto il fascino alla “Indiana Jones” delle rovine in mezzo alla giungla!
martina santamaria
:( Triste davvero… sei già stata in Messico?
Michela
Purtroppo non ancora, ma dovrò sbrigarmi se voglio vedere ancora qualcosa “al naturale” :(
Tonia e Nicola - 2giromondo
Che sogno!!
martina santamaria
:) Eggià ;-)
Paola
Sono stata a Ek Balam due mesi fa, e fortunatamente non è stato disboscato assolutamente nulla
Emarti
Meno male!