Costruiti per resistere alla prova del tempo, per omaggiare il faraone Ramses II come un dio e per impressionare chiunque ci si trovasse davanti, i templi di Abu Simbel svolgono ancora oggi, a 3000 anni dalla loro costruzione, egregiamente il loro compito.
Fortemente voluti da Ramses II, i templi di Abu Simbel sono una delle cose imperdibili di ogni viaggio in Egitto.
Dopo le mie due visite qui (a distanza di 9 anni una dall’altra!) ho scritto le cose che ci sono da sapere. Alla fine di questo post trovi anche come visitarlo, così potrai evitare le fregature che ahimè dispiace dirlo, ma in Egitto sono sempre in agguato dietro l’angolo.
In ogni caso il primo momento in cui vedrai le statue del faraone sarà un attimo che rimarrà impresso nella tua vita per sempre.
In questa pagina:
Dove si trova Abu Simbel e come arrivare
Abu Simbel si trova nel mezzo del deserto a circa 280 km a sud-ovest da Assuan e a soli 40 km a nord del confine tra Sudan ed Egitto.
C’è una strada moderna e ben asfaltata che porta ad Abu Simbel da Assuan e c’è anche un aeroporto a soli 6 km di distanza dai templi, che è stato costruito appositamente per i turisti.
Nonostante quindi la sua posizione abbastanza remota, raggiungere Abu Simbel è facile e ci sono sostanzialmente 3 modi per visitarlo:
1 – in aereo
Il modo più veloce e più semplice per raggiungere Abu Simbel è un volo dal Cairo o da Assuan, dove molti turisti iniziano o finiscono la loro crociera sul Nilo.
Egypt Air offre voli diretti al giorno tra Assuan e Abu Simbel, ma controlla per le tue date, dal momento che il numero di voli giornalieri potrebbe variare a seconda del periodo dell’anno. In genere tra il volo di andata e quello di ritorno hai tempo sufficiente per visitare il sito. Il volo dura circa 45 minuti.
La compagnia aerea fornisce anche un servizio di autobus gratuito tra l’aeroporto di Abu Simbel e il complesso del tempio. Una volta uscito dall’aeroporto, sali sull’autobus “Happy Year Transport” che ti aspetta fuori dall’aeroporto. Il bus ti porterà fino ai templi e ti aspetterà per riportarti in aeroporto una volta finita la tua visita.
Sorvolando il deserto e il vasto lago Nasser, con un po’ di attenzione si può scorgere il tempio dall’alto, una vista che offre un emozionante preludio alla visita.
2 – con un tour privato o collettivo da Assuan
Il metodo che ho utilizzato io e il più popolare in assoluto è con un tour collettivo o privato da Assuan.
Viaggiavamo con un budget limitato, quindi abbiamo chiesto un po’ in giro e alla fine il costo del tour varia in base ai servizi che hai. Noi alla fine siamo andati con un piccolo tour collettivo in autobus che includeva circa altre 10 persone.
Se dovessi rifarlo, opterei sicuramente per un trasferimento privato o addirittura passerei una notte ad Abu Simbel per evitare la grande folla del mattino.
Ci hanno detto che sarebbero venuti a prenderci alle 3 del mattino per cui noi ci siamo fatti trovare lì, nel cuore della notte, in piedi all’angolo di una strada ad Assuan.
L’autobus era in ritardo di più di 30 minuti, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e siamo partiti verso Abu Simbel.
I tour collettivi vengono effettuati con dei pullmini che partono generalmente due volte al giorno: alle 3 del mattino o alle 11. Ci vogliono circa 3 ore per arrivare ad Abu Simbel (con una sosta in un bar nel mezzo del deserto), due ore sono sufficienti per visitare i templi e altre 3 ore per tornare indietro.
Ci sono 3 modi per prenotare questi tour:
Comprandoli su internet. Il costo è quello e nessuno vi chiede niente di più. Qui sotto trovi i 3 migliori tour:
- –> CLICCA qui per l’escursione da Assuan ad Abu Simbel con guida in ITALIANO
- –> CLICCA qui per tour dei templi di Abu Simbel in autobus o in auto privata
- –> CLICCA qui per vedere Escursione di 2 giorni ad Abu Simbel – potrai assistere allo Spettacolo di Luci e suoni
Acquistandoli in un’agenzia locale uno o due giorni prima. Contrattate il prezzo e cercate di evitare quelli più economici in assoluto: i pullmini in genere sono sgangherati e senza aria condizionata, il che, nel mezzo del deserto, ti fa morire.
Puoi prenotare il tour anche direttamente tramite il vostro albergo. Non tutti gli hotel offrono questo servizio e alcuni lo fanno pagare caro come il sangue perché ovviamente ci caricano sopra la loro commissione.
3 – con crociera sul Lago Nasser
Questo è un altro modo per raggiungere Abu Simbel. Queste crociere (attenzione, sono crociere diverse da quelle sul Nilo!) sono principalmente popolari tra i viaggi di nozze e i viaggiatori di lusso perché è di gran lunga il metodo più costoso per raggiungere Abu Simbel.
Queste crociere operano sul lago Nasser da Assuan ad Abu Simbel e il loro itinerario completo può durare dai 4 ai 5 giorni tra andata e ritorno.
Biglietti per Abu Simbel
La’utobus ti lascerà in un piccolo posteggio affollato, dirigiti verso i piccoli edifici che vedi dove troverai il centro visitatori e potrai acquistare i biglietti per entrare.
Nel centro visitatori c’è un interessante filmato che spiega come sono stati spostati i templi. Conservalo per la fine della tua visita, se hai tempo. Accanto al centro visitatori c’è la biglietteria.
I prezzi dei biglietti per Abu Simbel nel 2022 sono i seguenti:
- Biglietto intero: 255 EGP
- Biglietto studenti: 133 EGP
ATTENZIONE!
Dento i templi di Abu Simbel si può fotografare solo con il cellulare. Se vuoi scattare con la macchina fotografica o fare video devi pagare! I prezzi sono 330 EGP per la macchina fotografica e 20 EGP per il cavalletto.
Breve storia di Abu Simbel
Il tempio di Abu Simbel fu fortemente voluto e costruito da Ramses II per celebrare la sua vittoria contro gli Ittiti nella battaglia di Kadesh nel 1274 a.C.
Il tempio era dedicato a una serie di antiche divinità egizie come Ra-Horakhty, Ptah e Amon.
Abu Simbel fu progettato dal faraone anche per essere una testimonianza del suo potere che non doveva mai essere intaccato dal tempo.
Ecco perché le imponenti statue e il tempio stesso sono stati costruiti in pietra solida.
Ramses, inoltre (ok era anche un po’ megalomane, diciamocelo), non voleva che il suo tempio potesse essere distrutto dai futuri re e voleva rendere eterna la sua posizione di vero dio. Questa è anche una delle ragioni per cui i templi a lui e alla sua regina Nefertari furono collocati così lontano, a 280 km circa a sud di Assuan, vicino al confine con il Sudan attuale.
E i templi di Abu Simbel rimasero intatti davvero, anche se alla fine la sabbia li coprì, cancellando la loro memoria fino a quando nel 1813 l’archeologo svizzero Burckhardt (lo stesso che scoprì Petra in Giordania, tanto per capirci) lo ritrovò sotto la sabbia.
I lavori per riportare Abu Simbel alla luce iniziarono finché l’archeologo italiano Giovanni Battista Belzoni nel 1817 entrò per la prima volta dentro il complesso.
Ancora oggi i templi di Abu Simbel soddisfano in pieno l’obiettivo di Ramses di vivere
per sempre.
Alla ricerca di un modo per eliminare il flagello delle inondazioni e della siccità, il governo egiziano negli anni ’60 si propose di costruire la massiccia Diga di Assuan.
Di fatto, l’energia elettrica fornita e le garanzie contro le inondazioni del Nilo avrebbero aiutato il paese, ma il lago artificiale (lago Nasser) che si sarebbe creato dietro alla diga avrebbe spazzato via Abu Simbel.
Così nel 1964, il governo egiziano insieme all’UNESCO ha dato vita ad un’incredibile operazione e ha deciso lo spostamento di Abu Simbel, salvandolo dall’acqua del Nilo, 65 metri più in alto e 200 più indietro rispetto alla posizione originale.
Aiutato dall’UNESCO ma anche da un’enorme squadra di nazioni, tra cui (lo scrivo con un po’ di orgoglio) l’Italia in primis, il possente e apparentemente inamovibile complesso dei templi è stato tagliato dalla montagna, suddiviso in blocchi numerati uno a uno, spostato e riassemblato con precisione millimetrica dove si trova oggi.
Quando lo osservi nemmeno ti rendi conto che quello che stai vedendo è la versione trasferita, tranne che per la montagna, artificiale e costruita appositamente per l’incredibile tempio.
Abu Simbel si trova oggi al sicuro sulle placide rive del lago Nasser ed è questa una delle cose che secondo me lo rendono così speciale – Abu Simbel è la dimostrazione dei miracoli che possono essere compiuti con la cooperazione internazionale.
Cosa vedere ad Abu Simbel
Il complesso di Abu Simbel è costituito da due templi: l’impressionante tempio principale, il Grande Tempio dedicato al faraone e quello più piccolo dedicato a Nefertari, la sua adorata moglie.
Anche se il complesso ha 3.000 anni, è stato gravemente trascurato e poi faticosamente spostato, le opere d’arte e i dettagli all’interno dei templi sono sorprendentemente vivi, come se fossero stati scolpiti solo pochi giorni fa.
La terrazza
Appena arrivi ad Abu Simbel ti ritroverai su un piazzale dal quale la scalinata conduce a quella che viene definita la “terrazza” ovvero lo spiazzo antistante la facciata del Tempio Maggiore.
Se guardi a destra e a sinistra, poco prima della rampa, vedrai due nicchie che probabilmente contenevano bacini per le abluzioni rituali.
Lungo la parte anteriore della Terrazza si trova un fregio decorativo che ritrae rappresentanti di molte persone diverse che rendono omaggio al faraone.
Davanti alla balaustra, che per tutta la sua lunghezza presenta un’iscrizione dedicatoria, si trovano figure di falchi alternate a statuine di Ramses II.
Il Grande Tempio (Tempio Maggiore)
Il Grande Tempio si erge a 30 metri di altezza e 35 metri di lunghezza e sulla facciata ospita quattro colossi del faraone Ramses II alti 20 metri seduti sul trono.
Il faraone indossa lo pschent ovvero le due corone, simboli dell’Alto e Basso Egitto. Ai lati dei 4 colossi ci sono delle statue più piccole, la Madre Tuia e l’amata moglie Nefertari, mentre se guardi tra le gambe del faraone vedrai altre piccole statue che raffigurano alcuni dei suoi numerosissimi figli.
All’interno del Grande Tempio ci sono geroglifici e disegni che raccontano le storie, le vittorie militari di Ramses II, la sua vita personale accanto alle rappresentazioni di antiche divinità egizie.
L’entrata conduce alla grande sala ipostila dove sono collocate otto statue di Osiride, con i tratti del viso di Ramesse II.
Le figure a destra portano la doppia corona dell’Alto e del Basso Egitto, mentre quelle a sinistra portano la corona dell’Alto Egitto.
Il soffitto della navata centrale ha dipinti di avvoltoi volanti; quelle delle navate laterali sono ornate di stelle.
Tra i bassorilievi da non perdere la raffigurazione della campagna del faraone contro gli Ittiti nella battaglia di Qadesh (sul muro nord della sala).
A destra e a sinistra della Sala ipostila ci sono otto piccole stanze laterali, alcune delle quali servivano da tesoreria e magazzini.
Oltrepassata la sala Ipostila, si incontra il Vestibolo, diviso in tre navate da quattro pilastri quadrati. Ai lati dei pilastri ci sono rappresentazioni di Ramses II ricevuto dagli Dei.
Da non perdere è il Santuario. Situata nella parte posteriore del tempio, questa piccola stanza contiene 4 statue sedute di Ramesse II divinizzato, Ptah, Amon-Ra e Ra-Harakhti. Due volte all’anno, il 22 febbraio e il 22 ottobre, i primi raggi del sole penetrano in questa stanza (anche dopo che il complesso del tempio è stato faticosamente trasferito negli anni ’60).
L’intero complesso ha lo scopo di venerare Ramses II, di affermare la sua posizione come qualcosa di diverso dall’uomo, e ci riesce benissimo.
Anche 3000 anni dopo la sua costruzione, ci riesce.
Il Piccolo Tempio (Tempio Minore)
Il piccolo tempio fu costruito per la regina egiziana Nefertari, la moglie più amata di Ramses II.
Situato a 150 metri dal Grande Tempio, anche il Piccolo Tempio ha una facciata con 6 statue alte 10 metri raffiguranti Ramses II e la regina Nefertari. Insolitamente, la regina ha le stesse dimensioni del faraone.
Delle statue sulla facciata del tempio, Nefertari è rappresentata come Hathor, con le corna di vacca, un disco solare e due pennacchi.
Ai lati delle statue ci sono figure più piccole dei principi e delle principesse (raffigurate con il piede sinistro avanzato davanti a loro).
Anche l’interno, sebbene più piccolo, del Tempio Minore presenta una sala ipostila con la sale laterali e il santuario.
Anche le decorazioni sono più semplici e meno colorate di quelli del Grande Tempio, ma anche queste sono di grande valore artistico e storico.
Il miracolo del sole
Ogni volta che pensiamo ai prodigiosi monumenti del passato come Stonehenge, le piramidi di Giza e le piramidi maya del Messico non possiamo non accorgerci dell’aura di magia che li circonda.
Alcune sono tombe, altre monumenti, ma una cosa è sicura: gli ingegneri e costruttori del passato passavano tanto tempo con il naso rivolto all’insù, verso il cielo.
Molti di questi monumenti infatti erano progettati non solo come simbolo del potere del sovrano, ma anche come collegamento tra la terra e la divinità.
L’allineamento del Sole sul Grande Tempio di Abu Simbel è uno dei casi dell’Antico Egitto.
All’interno, attraversando la vasta sala rettangolare si raggiunge il Santuario, la parte più intima e segreta del tempio: una piccola stanza, quattro metri per sette, dove la statua del deificato Ramses II si trova insieme alla triade di Ptah (dio dell’arte e dell’artigianato), Amon-Ra (dio del sole e padre degli dei), e Ra (il falco con il disco solare).
È in questo luogo che avviene il cosiddetto “miracolo del sole“.
Due volte l’anno, e solo in questi giorni, il sole che nasce penetra nel cuore della montagna e illumina le statue del santuario gradualmente, allagandole di luce. Ci vogliono circa venti minuti perché la luce passi. Secondo gli antichi egizi, i raggi del sole avrebbero ricaricato l’energia della figura del faraone.
L’unica statua a non essere mai colpita dai raggi del sole è quella del dio Ptah, infatti, è anche il dio delle tenebre e dei morti.
Questo fenomeno, prima dello spostamento del tempio, avveniva in due date particolari: il 21 febbraio quando anticamente si festeggiava l’agricoltura e la stagione di coltivazione, e la seconda il 21 ottobre che celebrava la stagione delle inondazioni. Entrambe le date riflettevano anche la data della nascita di Ramses II e la sua incoronazione.
Dopo lo spostamento del tempio, questo fenomeno avviene con un giorno di ritardo: il 22 febbraio e il 22 ottobre.
Il miracolo consiste nel fatto che generalmente il sole penetra solo parzialmente all’interno del tempio e non arriva ad illuminare le statue, se non in questi due particolari giorni.
Dove alloggiare ad Abu Simbel
Per chi pensa che un paio d’ore non siano sufficienti per visitare Abu Simbel o magari preferisce fermarsi qualche giorno di più sulle rive del lago Nasser, qui sotto trovate i 3 hotel migliori.
Il vantaggio di trascorrere qui la notte è che la sera tende ad essere un momento più tranquillo nel complesso del tempio. La maggior parte dei tour e delle auto private arrivano all’orario di apertura, il che significa che praticamente tutti visitano il tempio allo stesso tempo. Prenotando un pernottamento ad Abu Simbel non sei vincolato a nessun orario.
Non solo, ma potrai assistere allo spettacolo di Luci e Suoni (che io purtroppo non ho visto) che pare essere veramente bello.
Tuya Hotel: di gran lunga quello con le migliori recensioni, questo hotel (richiestissimo) si trova affacciato sul lago, ha connessione wi-fi e posteggio privato.
Nefertari Hotel Abu Simble: già il nome la dice lunga, un hotel 4* con camere con vista, piscina esterna, wi-fi, servizio shuttle da e per l’areoporto, noleggio auto.
Seti Abu Simbel Lake Resort: situato ai piedi del Grande Tempio di Ramses II, l’Abu Simbel Hotel offre viste sul Lago Nasser. Offre una zona piscina, giardini lussureggianti e sistemazioni in stile nubiano.
Consigli per visitare Abu Simbel
Questi ultimi consigli per visitare Abu Simbel sono il frutto delle mie due visite nel sito e ti aiuteranno ad organizzare nel miglior modo possibile la tua esperienza.
Il modo migliore per visitare Abu Simbel è quello di prendere un tour privato.
Questo tour da Assuan ad Abu Simbel con guida in ITALIANO include un comodo trasporto con aria condizionata per le tre ore di auto, una guida qualificata in italiano per la giornata, biglietti d’ingresso al sito e un tour approfondito di circa due ore nel sito.
In alternativa puoi prenotare questi due altri ottimi tour:
- –> CLICCA qui per tour dei templi di Abu Simbel in autobus o in auto privata
- –> CLICCA qui per vedere Escursione di 2 giorni ad Abu Simbel– potrai assistere allo Spettacolo di Luci e suoni
I tour in autobus partono in genere da Assuan tra le 3 e le 4 del mattino per arivare al sito tra le 7 e le 8: questo è il momento in cui c’è più gente in assoluto. Se vuoi girovagare per Abu Simbel senza folla, visitalo nel tardo pomeriggio, quando il sole che tramonta sfiora le pietre con sfumature dorate.
Molte crociere sul Nilo tra Luxor e Assuan offrono l’escursione ad Abu Simbel come attività inclusa o aggiuntiva per i passeggeri.
Se vuoi goderti al massimo il tuo tempo in questa famosa attrazione turistica un’ottima idea è quella di pernottare.
Lo spettacolo di suoni e luci è un’opportunità per vedere i templi sotto un’abbagliante gamma di luci. La storia dell’Egitto verrà proiettata sui templi, deve essere una spettacolo pazzesco!
Miracolo del sole: ogni anno il 21 febbraio e il 21 ottobre i raggi del sole nascente penetrano nel Santuario del Grande Tempio, illuminando i volti delle figure divine.
Indossa scarpe comode e porta dell’acqua con te e un cappellino, c’è pochissima ombra.
Carlo Bertoli
Bellissima escursione effettuata nel dicembre del 1986; partenza da Il Cairo in aereo e visita del tempio; per proseguire poi con la crociera sul Nilo.
Emarti
Eh Abu Sibel è una delle cose piu incredibili dell’Egitto, la adoro!
Angelo
Molto interessante….ho fatto la crocera seul Nilo e’ grazie a quello che ho letto mi sono emozionato ricordando quello che ho visto…Grazie.
Cristiano
Ciao, descrizione meticolosa e affettiva di un luogo che sogno da tanti anni di visitare. Presto, dicono, le linee aeree riapriranno le tratte per il Cairo. E , viste le recenti scoperte, sorgerà il nuovo museo. Tu sei ancora presente? Oppure questo forum avrà un destino simile alle Piramidi???
Grazie ancora per la testimonianza. Cristiano
Emarti
Ciao Cristiano, si si ancora presente, ma non potendo muovermi purtroppo scrivo molto di meno :'( Grazie di essere passato di qua! Speriamo di poter tornare presto in Egitto, mi manca tantissimo
Antonino
La crociera sul Nilo era il mio sogno da bambino, spero di poterla organizzare presto ed aggiungere questo posto meraviglioso. Avete dei consigli sui posti da non perdere dell’Antico Egitto?
Marina
Bellissimo questo Blog! Sto cercando di organizzare il mio secondo viaggio in Egitto, forse proprio a febbraio… ma a che ora bisogna essere ad Abu Simbel per assistere all’ ingresso del sole nel tempio?