Vi piacerebbe provare a “volare” ma avete un pochino di paura all’idea? Benvenuti nel Club, anche per me era così, ma dopo aver provato il parapendio in Friuli vi posso assicurare che è una delle cose più fighe che si possano fare nella vita.
Se mi fermo a pensare e riguardo indietro a questi anni non posso dire di non aver vissuto intense emozioni: ho campeggiato su un vulcano attivo in Guatemala, ho dormito in tenda nel mezzo del deserto iraniano, ho esplorato gli iceberg del Lago Grey in kayak, ho fatto trekking su un ghiacciaio in Patagonia. Insomma le emozioni nella mia vita non sono mancate di certo.
Mai però, fino a pochi giorni fa, avrei pensato che avrei prima o poi avrei anche volato. Già, perché uno dei miei limiti più grandi è la paura dell’altezza: insomma in generale mi piace sempre stare con i piedi per terra.
Ma sapete come va nella vita, le cose che non ti aspetteresti mai di fare prima o poi ti capitano: è stato così per il bungee jumping ed è stato così per la mia prima volta in parapendio.
Cos’è il Parapendio?
Il parapendio è uno sport di avventura in cui una persona si “libera” nel cielo grazie ad una grossa vela fatta di un materiale leggerissimo di altissima tecnologia e costituita di tante piccole cellette interconnesse tra di loro.
Generalmente si parte da una posizione sopraelevata, come la cima di una montagna per esempio, e si sfrutta la forza del vento per mantenere il volo.
Pensate che ci sono delle competizioni di parapendio in cui i partecipanti percorrono anche 800 km!
La mia prima volta in parapendio
Ho approfittato di un paio di giorni in Friuli, vicino a Pordenone per provare a volare in parapendio perché qui si trova uno dei posti migliori come facilità di volo: pensate che ogni giorno qui volano tra le 100 e 120 persone ed è uno dei posti più frequentati della regione visto che la facilità come zona di volo lo rende adatto anche a chi è alle prime armi.
Il posto in cui siamo andati si chiama Meduno e si decolla dal monte Valinis (si decolla da circa 1000 metri di altezza) a due passi da Pordenone. Ci siamo affidati all’agenzia Volere o Volare i cui piloti hanno l’abilitazione al volo in biposto (volo in tandem) rilasciato dall’Aeroclub Italia.
Nel momento in cui si decide di volare la scelta del pilota e di un’agenzia seria è importantissima. Volare in parapendio non è pericoloso se siete nelle mani giuste. Ma anche nelle cose facili un piccolo rischio c’è sempre, per cui è sempre meglio affidarsi a dei professionisti seri.
Insomma io sono riuscita a farmi uno dei peggiori infortuni della mia vita giocando a minigolf, quindi capite bene che per volare preferisco non correre rischi.
Incontriamo Marco il nostro pilota sulla cima del monte Valinis a circa mille metri di altezza, la giornata è soleggiata e tira un vento leggero. Dal pendio erboso si gode di un panorama mozzafiato su tutta le regione fino a scorgere l’Adriatico in lontananza. In pratica una giornata per volare perfetta.
Io non ho avuto il coraggio di partire per prima: le gambe mi tremavano in pochino, un po’ per la paura, ma sicuramente più per l’emozione. Mentre aspetto il mio turno, osservo dal basso i parapendii in volo: li vedo librarsi nel cielo, girare su sè stessi, salire e scendere nell’aria sopra di me, allontanarsi e poi tornare indietro.
Arriva anche il mio momento.
Dopo aver indossato l’imbragatura siamo pronti al decollo. La vela è ben distesa sul pendio erboso dietro di noi, facciamo qualche passo avanti, un paio indietro e la vela si gonfia di vento: in un attimo i nostri piedi si sollevano da terra, stiamo salendo nel cielo, intorno a me sento solo silenzio.
Decollare in parapendio è un po’ come prendere la seggiovia, più facile a farsi (anzi semplicissimo) che a raccontarlo. Il volo dura una mezz’ora e per tutto il tempo nonostante saliamo anche a più di 1500 metri di altezza, il sorriso mi rimane stampato sulla faccia. Quello che ho provato per tutto il volo è stata solo pura gioia.
Marco usa le correnti ascensionali di aria calda (termiche) per portare in alto la vela e salire in cielo, poi vira per scendere e sfiorare l’erba per poi salire di nuovo, è come essere su delle montagne russe. Sotto di noi le case e gli alberi sembrano piccolissimi.
Mentre guardo il mondo da lassù, solo grazie al vento e a una vela (e Marco dietro di me che la pilota ovviamente) osservo le case, le strade, gli uffici al di là dei boschi e penso che proprio in quel momento le persone sotto di me continuano la loro routine senza neanche immaginare che io, là sopra di loro, sto vivendo una delle emozioni più belle della mia vita.
Stare in cielo, guardare il mondo da lassù, mi ha fatta sentire piccola piccola. Tutto mi è sembrato minuscolo: il mondo sotto i miei piedi, me stessa e anche i miei problemi. Quando sei in cielo sembra che nulla importi più se non il suono del vento, l’aria e quella incantevole sensazione che prende lo stomaco di sentirsi come se si fosse senza peso.
Ora capisco perché persone come Marco si innamorano del parapendio e lo fanno da tutta la vita. Il mio ringraziamento va a loro perché è grazie alla persone come lui che anche quelli come me che non lo hanno mai fatto prima possono vivere questa esperienza meravigliosa.
Credo che volare in parapendio così come il paracadutismo (mi manca ancora farlo ma ci sto pensando, e per me dal pensare al fare il passo è generalmente molto breve) sia una delle 100 cose da fare prima di morire e per un motivo semplicissimo.
Anche se inconsciamente, ti cambia la visione delle cose: del resto quando hai i piedi staccati a qualche (tanti) centinaio di metri da terra e sei appeso nel cielo sotto a una vela solo grazie a dei cordini sottilissimi, non puoi evitare di vedere le cose “normali” in una prospettiva differente.
Quando riesci a sfidare le tue paure più grandi, capisci di avere la forza dentro di te per superare anche molti dei problemi che ci facciamo normalmente ogni giorno e che spesso sembrano barriere insormontabili alla nostra felicità.
In quella mezz’ora sono riuscita a svuotare la mente dai mille pensieri e a lasciarmi solamente cullare dalla forza della natura, dal vento e dal silenzio in balia delle mie emozioni.
Quando arrivi a “conquistare” un pezzetto di cielo ti senti di essere molto più forte di quel che pensavi.
Informazioni Utili
Se avevate ancora dei dubbi spero con questo post di avervi definitivamente convinti. Se non ci sono riuscita vuol dire che come blogger sono davvero pessima.
Nel caso contrario invece (ottimo, vedrete che ne sarete felicissimi) qui trovate le informazioni che vi servono per organizzare il vostro primo volo con Marco e Volere o Volare.
Marco vola da Meduno dal monte Valinis e nel weekend anche da Aviano.
Non ci sono limiti di età per cui la scusa del “sono troppo vecchio” non vale: Marco ha portato persone di più di 80 anni.
I piloti di Volere o Volare sono piloti qualificati: hanno il brevetto ufficiale rilasciato dall’Aeroclub Italia per il volo in tandem.
Come vestire dipende dal tempo, ma se anche c’è il sole meglio mettersi una giacca. Le scarpe da ginnastica vanno benissimo, l’importante è che siate comodi e vi sentiate a vostro agio.
Per le prenotazioni potete scrivere a Marco all’indirizzo mail: rugomarco.mr@gmail.com
Oppure contattarlo direttamente sulla pagina Facebook ufficiale di Volere o Volare.
Buon primo volo!
Disclaimer: l’ esperienza del mio primo volo in parapendio è stata vissuta da me durante il blogtour #pordenonewithlove: nonostante questo e come al solito le mie opinioni sono reali e sincere!
Angelica - Destinazione mondo 20
Mi piacerebbe veramente tanto provare sulla mia pelle questo brivido e queste emozioni di cui parli. Purtroppo son frenata dalle vertigini che mi limitano tantissimo! Pensa che sto male solo a salire sul balcono del piano di sopra! Ti invidio tantissimo però grazie perchè almeno attraverso queste parole riesco a immaginarle
Loredana Falzoni
Oggi ho prenotato il volo in parapendio è la mia prima esperienza non ho paura è tanto che lo sogno specialmente con le restrizioni di questi ultimi anni guardando gli uccelli in cielo mi dicevo quanto siete fortunati voi che potete volare e fare ciò che vi pare !..Io ho sempre pensato prima agli altri che a me stessa e ora alla tenera età di 66 anni voglio fare una cosa per me che mi appaghi incurante di ciò che mi può succedere sono a Tenerife a Costa adeje e sabato partirò da 800m di altezza con il mio istruttore Roberto e son sicura che tra le nuvole proverò le senzazioni più belle della mia vita!..
Emarti
Loredana sei una grande! Vedrai che ti piacerà, sarà un’emozione indescrivibile! Fai benissimo a pensare un po’ di più a te stessa, solo se stiamo poi bene con noi stessi possiamo essere anche di aiuto agli altri. Buon volo!