Da una parte c’è sua maestà il Perito Moreno con la sua infinita e regale bellezza, dall’altra il ghiacciaio Viedma più remoto, meno famoso, spesso visto come una “seconda scelta”.
Entrambi si trovano all’interno del Parco Nazionale Los Glaciares ed entrambi offrono ai viaggiatori che amano l’avventura la possibilità di trascorrere una giornata facendo icetrekking: la scelta è solo questione di gusti.
In principio doveva essere il ghiacciaio Perito Moreno, poi a causa del prezzo troppo elevato per le mie tasche, ho “ripiegato”, se così si può dire, su un’altra escursione che per circa la metà del prezzo mi offriva un’intera giornata su un ghiacciaio più remoto, meno maestoso ma sicuramente autentico: il Viedma.
E ancora oggi ammetto di essere proprio contenta della mia scelta.
L’appuntamento per la partenza era fissato alle 7 del mattino davanti alla sede dell’agenzia Patagonia Aventura nella piccola cittadina di El Chaltén.
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L’agenzia per questa escursione offre tre diversi tipi di programma:
Viedma Light: questa escursione prevede solamente la navigazione sul Lago Viedma fino al fronte dell’imponente ghiacciaio.
Durata: circa 2,30 ore.
Difficoltà: nessuna.
Restrizioni: nessuna.
Viedma Trek: l’escursione che ho fatto io. Una giornata intera con i ramponi sul ghiacciaio, esplorandone cave e fessure e provando anche l’iceclimbing!
Durata approssimativa: 9 ore.
Difficoltà: media.
Restrizioni: età minima 12 anni.
Viedma Pro: una vera e propria giornata intera sul ghiacciaio per imparare l’iceclimbing. Le lezioni cominciano con la teoria sull’equipaggiamento fino alla pratica vera e propria. Insomma il battesimo per chi vuole cominciare a praticare questo sport in maniera seria.
Durata: 9 ore.
Difficoltà: medio-alta.
Restrizioni: minimo 12 anni di età.
Dopo aver sbrigato le formalità siamo saliti sul pullman che in circa un’ora ci ha portati sulle sponde del Lago Viedma, dove ci aspettava la barca che in altri 45 minuti ci avrebbe depositato sul fianco del ghiacciaio.
Quando siamo scesi dalla barca non eravamo ancora sul ghiacciaio, ma su un duomo di roccia impressionante, giallo e rosso: il ghiacciaio, che una volta sovrastava questa roccia ha creato con il suo scorrimento negli anni delle “onde”. Arrampicarsi è facile e dalla cima possiamo godere del Viedma in tutta la sua imponente bellezza.
Fortunatamente la giornata non era per nulla ventosa e questo ci ha permesso di camminare senza alcuna difficoltà. Una ripida discesa, con salti e scale di ferro, ci porta sul fianco del ghiacciaio dove abbiamo indossato i ramponi e ci siamo preparati a questa bella avventura.
Le nostre tre guide (tutte e tre che parlavano inglese) hanno anche fornito dei guanti a chi non li aveva: i guanti sono obbligatori più che per il freddo per il fatto che il ghiaccio può essere tagliente. Con mia felicità scopro che una delle guide, Giacomo, è italiano e questo mi ha dato la possibilità di chiacchierare praticamente tutto il giorno nella mia lingua madre.
Oltre a questo, sono stata molto contenta delle nostre guide: oltre ad essere veramente gentili (e a muoversi sul ghiaccio come gazzelle, in confronto a noi che sembravamo un branco di pinguini): ogni volta che eravamo in difficoltà loro erano al nostro fianco e ognuno di noi ha sempre trovato la loro mano a darci sicurezza.
Ci hanno spronato (anche quando abbiamo provato l’iceclimbing!) a spingerci fuori dalla nostra zona di comfort e ci hanno rassicurati quando ci hanno visto un pochino nervosi.
Inoltre hanno trascorso un sacco di tempo a raccontarci la storia del ghiacciaio e la geologia della zona (ah per me molto emozionante visto il mio passato da geologa).
Attenzione spoiler! Prima del ritorno, hanno anche fatto comparire una bottiglia di Baileys che abbiamo bevuto on the rocks con il ghiaccio del ghiacciaio!
Dopo il briefing con le istruzioni su come camminare con i ramponi nelle varie situazioni in cui ci saremmo trovati, finalmente il nostro trekking sul ghiaccio inizia. Durante le prime salite e discese non mi sentivo proprio in equilibrio, ma come scritto prima, ho sempre trovato una mano pronta ad aiutarmi e spesso, nelle salite più difficili, le guide scavavano per noi degli scalini nel ghiaccio.
Se i primi passi sono stati un pochino insicuri, dopo pochi minuti ho cominciato a sentirmi subito a mio agio. La cosa bella dei ramponi è che senti di non scivolare per cui si acquista subito sicurezza.
Il Viedma è veramente bellissimo. Sicuramente meno appariscente del Perito Moreno e anche meno “azzurro” a causa dei molti detriti che si porta dietro, ma dal momento che una sola barca ha il permesso di venire ogni giorno, si è praticamente da soli sul ghiacciaio e il senso di avventura e di essere fuori dal mondo non ti abbandona mai. Ovunque si svolge lo sguardo non c’è nessun segno della presenza umana, solo ghiaccio, roccia e montagne innevate.
Ad ogni passo mi sentivo immersa sempre più profondamente in un mondo fantastico fatto solo di blu, di ghiaccio e di neve.
Dopo il pranzo vicino ad un laghetto color cobalto è venuto il momento di provare la scalata su ghiaccio!
Ammetto di essere stata molto nervosa (anche se ero legata e in totale sicurezza) ma alla fine ero felicissima e mi sono divertita un sacco!
Alla fine della giornata ero un pochino stanca. Sulla barca, mentre tornavamo verso la sponda opposta e il pullman che ci avrebbe riportato a El Chaltén, i ragazzi ci hanno offerto thè o caffè con i biscotti.
Il bilancio della giornata è stato assolutamente positivo. Il Viedma è un ghiacciaio bellissimo e il senso di solitudine e il poter lasciar vagare intorno la vista senza trovare niente altro che natura è assolutamente impagabile.
Michele Cimolini
Bellissima descrizione e molto stimolante. Per curiosità quanto è costata questa escursione e, se lo sai quanto costava la versione pro?
A dicembre andrò con un amico a zonzo per due settimane da quelle parti e il tuo blog mi è davvero molto utile!
Ciao
Michele
Emarti
Ciao Michele,
purtroppo mi è stato detto che il trekking sul Viedma è stato sospeso perché il ghiacciaio si è ritirato troppo, quindi non so se riuscirai a farlo.
Valute il trekking sul Perito Moreno (comprato online probabilmente costa meno perché le agenzie di el Calafate a volte fanno le furbe):
https://www.getyourguide.it/el-calafate-l544/-t235212/?partner_id=7X33GG4&cmp=peritomoreno