Scivoliamo silenziosamente vicino ad un enorme iceberg, il nostro kayak crea piccole onde che vanno ad infrangersi con dolcezza sulla parete di ghiaccio. Sento lo sgocciolio dei rivoli argentei che si formano sulla superficie del blocco, creano piccole cascate che scorrono sulle pareti azzurre e si tuffano nelle acque del lago Grey.
Tutto è cominciato sulle strade di El Calafate quando, passando di fronte alla vetrina di una delle tante agenzie che organizzano escursioni, vedo un enorme fotografia: due ragazzi felici su un kayak giallo ai piedi di un enorme iceberg e sullo sfondo la parete di un ghiacciaio.
Nel momento in cui ho visto questa fotografia ho capito che volevo disperatamente farlo e sono entrata a chiedere informazioni.
“è l’escursione più bella che abbiamo” mi dice la ragazza dell’agenzia “una giornata intera in kayak tra gli iceberg del ghiacciaio Upsala. L’escursione più bella e anche la più costosa: 400 euro a testa”.
Mi sono girata un attimo verso Massi solo per vedergli stampata sulla faccia un’espressione incredula della serie siamo impazziti. Siamo usciti dall’agenzia delusi: nonostante non reputassimo possibile spendere quella cifra e nonostante cercassi di cancellarmi l’idea tant’è ormai nel mio cervello era scattato qualcosa.
Passato qualche giorno, durante la settimana di trekking a El Chaltén, incontriamo Simone e Stefania e trascorriamo con loro qualche giorno. Una sera mentre siamo a tavola a cenare, gli racconto di aver visto questa escursione e Simone decide di mettersi a mandare mail a tutte le agenzie della Patagonia per trovare la stessa escursione ad un prezzo quantomeno accettabile.
E ci riesce.
Dopo qualche giorno l’agenzia Kayak en Patagonia risponde proponendogli un’escursione in kayak tra gli iceberg del Lago Grey, in Cile, nel Parco Nazionale Torres del Paine. Il prezzo, anche se di molto inferiore a quello sul ghiacciaio Upsala, è comunque alto: 250 euro circa.
E’ stata sicuramente l’escursione più costosa in assoluto di tutto il nostro viaggio in Patagonia, ma è stata anche una delle avventure più belle della mia vita e ne è valsa assolutamente la pena.
Anzi se tornassi indietro lo rifarei, una, dieci, cento volte.
L’agenzia ci dà appuntamento alle sette e mezzo del mattino davanti al nostro ostello di Puerto Natales. Io schizzo fuori dalla porta appena li vedo arrivare, sono in piedi da più di un’ora, l’eccitazione non mi ha fatta dormire e non vedo l’ora di partire.
Il tragitto in macchina per percorrere i circa 100km che separano Puerto Natales dal Parco Nazionale Torres del Paine dura circa un’ora e finalmente arriviamo sulla spiaggia del Lago Grey opposta al fronte del ghiacciaio. Qui Josè la nostra guida ci tiene un breve briefing su come si pagaia e sulla sicurezza. Dopo 10 minuti abbiamo già infilato muta e giubbotto di salvataggio e siamo pronti a partire.
L’equipaggiamento che ci è stato fornito era di altissimo livello, mute e giacca stagne e impermeabili: nonostante le temperature fossero piuttosto basse non abbiamo sofferto per nulla il freddo.
Finalmente mettiamo i kayak in acqua e dopo aver aggirato un’ansa rocciosa ci troviamo di fronte ai grandi iceberg. Nel frattempo è spuntato anche il sole e il ghiaccio dalle mille sfumature di azzurro, manda mille luccichii, peccato che le foto non rendano bene l’idea.
Pagaiamo tra i giganti di ghiaccio per circa un’ora e mezza. Nonostante la guida si fosse raccomandata di non andare troppo vicino agli iceberg, io che predico sempre bene e poi razzolo malissimo, cerco di avvicinarmi il più possibile, fino quasi a sfiorare le pareti blu.
Gli iceberg hanno origine dal fronte del ghiacciaio Grey da cui i grandi blocchi di ghiaccio si staccano e vengono trasportati sull’acqua dalla corrente. Il sole e il vento poi li scolpiscono dandogli forme bellissime e curve quasi femminee.
Dopo aver fatto un lungo giro, scattando tantissime fotografie, cominciamo a scendere il fiume Grey. Il fiume serpeggia lungo la valle, passa attraverso profondi canyon con alte pareti di granito a strapiombo sull’acqua e crea piccole rapide, divertentissime e per nulla pericolose.
Per tutti i 30 km di fiume che percorriamo ci accompagnano splendidi panorami sul Massiccio del Paine, sui suoi Cuernos e sull’Olguin Range. Lungo il percorso incontriamo molte specie di uccelli acquatici che abitano il fiume. Riusciamo a vedere persino due particolari specie di anatre, il Pato Anteojillo e il Pato Cortacorrientes.
Ci fermiamo per un pasto veloce a base di sandwich (incluso nel pacchetto), frutta secca e cioccolata, tutto annaffiato da birra fresca. Immaginate la mia felicità quando mi accorgo che hanno preparato apposta per me dei sandwich vegetariani!
Riprendiamo a scendere lungo il fiume. Pagaiare non è difficile ne faticoso, scendiamo più che altro lasciandoci trasportare dalla leggera corrente, più impegnati a guardare attorno lo spettacolare Parco del Torres del Paine che a fare attività fisica.
Il nostro punto di arrivo si trova alla fine del fiume Grey (circa 30 km dal lago Grey), dove le acque argentee del fiume si incontrano con quelle turchesi del fiume Serrano.
Dopo più di 5 ore sul fiume siamo un pochino tristi che l’avventura sia finita, ma i ragazzi ci stupiscono ancora una volta con un aperitivo su un grande prato. Sullo sfondo il Massiccio del Paine ci saluta.
Dal villaggio Serrano riprendiamo la jeep. Salutiamo Simone e Stefania con un po’ di commozione: questi giorni in loro compagnia sono stati indimenticabili.
Ci abbracciamo forte ripromettendoci di vederci presto. La loro avventura nel Parco continua ancora qualche giorno mentre noi torniamo a Puerto Natales da dove domani prenderemo il bus che ci riporterà ad Ushuaia, dove è cominciato e finisce il nostro viaggio in Patagonia.
narrabondo
Che splendido racconto, Martina.
Sarò banale, ma vivere una esperienza del genere è uno dei miei grandi sogni. Intanto continuo a risparmiare…:-)
Emarti
Ehehhehe grande, era anche uno dei miei sogni :)
Bruno
Salve, sono Bruno e sto organizzando un viaggio a Febbraio in Cile. Mia moglie è originaria del Cile ma non c’è mai stata, per cui per Natale le farò la sorpresa di sottoporle tutto l’intero viaggio organizzato da me. Al momento sto raccogliendo informazioni sui siti più interessanti.
Per prima cosa: GRAZIE. La gita in kayak è qualcosa che faremo senz’altro.
Volevo porre una domanda, per favore.
Ho visto alcuni siti che organizzano gite con le navi, uno famoso mi pare sia Australis, che portano le persone per tanti o pochi giorni nella Terra del Fuoco. Sono molto costosi. Ma tanto tanto.
Per tua esperienza, conosci qualcosa sì di affidabile, ma dai prezzi più contenuti? Anche che duri meno, non è fondamentale. Non mi serve stare 7 giorni sul ghiaccio, mi basta vederlo anche 2 giorni, per dire.
Ringrazio anticipatamente.