Venuta alla ribalta grazie alle recenti eruzioni del vulcano Fagradalsfjall, la penisola di Reykjanes ha finalmente il posto che le spetta tra gli itinerari turistici islandesi. Vicinissima a Reykjavik la penisola è “una piccola Islanda dentro l’Islanda”: qui troverai spettacolari paesaggi costieri, vulcani attivi e aree geotermiche, fari e villaggi locali.
Con il suo paesaggio quasi lunare, le pozze di fango che ribollono, i vulcani e le sue coste frastagliate, qui è dove potrai veramente sentire la forza della natura e capire perché l’Islanda viene definita la Terra del Ghiaccio e del Fuoco e anche perché è un Geoparco Globale tutelato dall’UNESCO.
Noi l’abbiamo visitata un giorno con l’auto a noleggio (puoi leggere qui i miei consigli sul noleggio auto in Islanda) alla fine del nostro itinerario di una settimana sulla Ring Road, ma ci sono anche delle comode escursioni che partono da Reykjavik di mezza giornata o di una giornata intera.
In questa pagina:
- 1 – Vulcano Fagradalsfjal e Litli-Hrutur
- 2 – Tunnel di lava di Raufarhólshellir
- 3 – Aree geotermiche di Krýsuvík e Seltún
- 4 – Villaggio di pescatori di Grindavik
- 5 – Blue Lagoon
- 6 – Lago Kleifarvatn
- 7 – I fari della penisola di Reykjanes
- 8 – La “chiesa dei miracoli” (Strandarkirkja)
- 9 – Viking World, il museo dedicato alla storia vichinga
- 10 – Il ponte tra i due continenti
- 11 – L’area geotermica di Gunnuhver
- 12 – Le scogliere della penisola di Reykjanes
- Mappa delle cose da vedere nella penisola di Reykjanes
1 – Vulcano Fagradalsfjal e Litli-Hrutur
La località più famosa della penisola di Reykjanes è sicuramente il Vulcano Fagradalsfjall che si trova nella valle di Geldingadalir e prende il nome dall’omonimo Monte Fagradalsfjall. Situato a meno di 50 km dalla capitale, Fagradalsfjall è un termine che tradotto significa “montagna della Bella Valle” (“Fagr” significa bello, “dalur” significa valle e “fjall” significa montagna).
Dopo secoli di quiescenza il vulcano ha ricominciato le sue eruzioni nel 2021 ed è quindi diventato una destinazione molto ambita per i colori e i paesaggi meravigliosi che regala. La cittadina più vicina (situata a circa 10 km) è Grindavik, località da cui puoi fare base per partire alla scoperta di questi splendidi territori.
Qui, infatti, vengono organizzati tour e trekking in diversi sentieri che si snodano sulle pareti del vulcano tra colate incandescenti di lava. I percorsi per raggiungere il cratere non sono semplicissimi, richiedono abbigliamento adatto e una certa preparazione dato che c’è anche del dislivello da affrontare. Non dimenticarti un KWAY perché in cima tira vento e fa freddo anche in estate.
Se non te la senti come noi di farlo da solo puoi prendere un’escursione con delle guide esperte che ti conducono in maniera sicura attraverso il sentiero migliore. Anche se secondo me non è necessario prendere la guida per il sentiero in realtà penso che (per chi non è dottore in geologia come me), sia molto meglio averla perché ti spiegherà tutta la geologia e la vulcanologia del posto.
Prima di partire per il trekking, inoltre, è sempre meglio consultare le previsioni meteo (puoi farlo qui su Vedur.is) le live webcam della zona e anche il sito safetravel.is dato che la situazione è in continuo aggiornamento. Nell’estate del 2023 ad esempio una nuova eruzione è avvenuta ai piedi del Monte Litli-Hrutur, un pochino più a nord rispetto alle eruzioni di Fagradalsfjall.
Questa è quindi diventata una nuova zona da esplorare. C’è anche la possibilità di organizzare un tour in elicottero che dall’alto permette di ammirare lo spettacolo composto dal cratere ribollente e dai flussi di lava che scorrono.
–> tour escursionistico di Reykjanes con il sito dell’eruzione: se stai cercando un tour questo con partenza da Reykjavik è sicuramente un’ottima scelta in quanto è il migliore che ho trovato come rapporto qualità prezzo. Il servizio di prelievo è incluso ed è un tour veramente completo in quanto ti porterà anche ad altri siti di interesse della penisola di Reykjanes.
ATTENZIONE: non provare a camminare sulla lava. Prima di tutto è patrimonio islandese e quindi è vietato, secondo anche se sembra solida in realtà la crosta superficiale può essere sottile e potrebbe rompersi, facendoti precipitare nella lava bollente che si trova sotto.
2 – Tunnel di lava di Raufarhólshellir
L’Islanda ha una lunga storia di attività vulcanica e di conseguenza vede regolarmente i suoi paesaggi cambiati. Qui visiterai la quarta grotta lavica più lunga in Islanda, lunga oltre un chilometro!
Il tunnel di lava di Raufarhólshellir è infatti uno dei “lava tubes” più grandi in Islanda e in Europa con una lunghezza di 1360 metri: si trova all’interno di un plateau lavico generato 5.200 anni fa e che si chiama Leitahraun. Per comprendere la portata dell’eruzione da cui si è generato basta pensare che la colata lavica raggiunse la costa a quasi 20 km di distanza dal cratere.
I tunnel di lava si formano da eruzioni di tipo effusivo: la lava che esce dal cratere a temperature elevatissime scorre, ma a contatto con l’aria la parte più superficiale comincia a raffreddarsi e a solidificarsi, mentre quella più sotto continua a scorrere ed è così che si formano queste cavità a volte con dei vuoti a volte parzialmente riempiti.
Il tunnel di lava di Raufarhólshellir è un esempio meraviglioso di questo processo e a causa dei minerali nelle rocce, la grotta vanta una vasta gamma di colori diversi che insieme creano un effetto affascinante.
Il tour standard guidato (quello che abbiamo fatto noi) dura circa 1 ora durante la quale la guida ti spiegherà in dettaglio tutto quello che riguarda il tunnel, la sua formazione e le rocce presenti. Questo tour è facile e adatto alla maggior parte delle persone grazie a una passerella che i visitatori possono percorrere per vedere le attrazioni del tunnel. Puoi prenotare questo tour anche in piccoli gruppi.
In realtà c’è anche un tour molto più immersivo: questo tour è consigliato a persone in buona forma fisica, dura dalle 3 alle 4 ore e ti porta molto più in profondità fino alla fonte della grotta, le magnifiche cascate di lava.
–> Vedi qui il tour avventura fino alle cascate di lava
A soli 30 minuti di auto, Raufarhólshellir è facilmente raggiungibile da Reykjavik. Tuttavia, puoi visitare solo l’interno con una visita guidata, quindi o la acquisti indipendentemente se arrivi con la tua auto (solo visita), oppure con un tour in bus con partenza da Reykjavik.
3 – Aree geotermiche di Krýsuvík e Seltún
Sempre a circa 40 km dalla capitale Raykjavik da non perdere c’è un’intera zona geotermica, quella di Krýsuvík, che si trova in cima a una zona di fessure creata dalla separazione della dorsale medio-atlantica.
All’interno di quest’area troverai anche lo spettacolare campo geotermico di Seltún, dove si sono formate solfatare e fumarole vulcaniche, pozze di fango e sorgenti termali; arrivarci è facile e c’è un comodissimo parcheggio gratuito.
Il paesaggio qui è veramente uno spettacolo e sembra un dipinto di gialli, rossi e verdi brillanti, colori donati dai minerali (tra cui lo zolfo) del terreno.
La visita è breve circa un’oretta ed è completamente gratuita: sono state installate delle comode passerelle in legno facili di percorrere e alcune piattaforme panoramiche.
4 – Villaggio di pescatori di Grindavik
Lungo la costa meridionale dell’isola, non lontano dal monte Þorbjörn, si trova il villaggio di Grindavik che è famoso perché nelle vicinanze si trovano siti di interesse come la zona vulcanica di Fagradalsfjal – Litli-Hrutur e la stazione termale della Laguna Blu.
Questo territorio è stato abitato sin dai tempi più antichi tanto che già nel X-XI secolo Grindavik era un importante centro commerciale che è stato più volte saccheggiato dai pirati.
Lungo quest’area del litorale Grindavik è uno dei pochi porti presenti e qui la maggior parte della popolazione vive di pesca o comunque lavora nell’industria ittica.
Nella zona del porto si può visitare anche l’Iceland Saltfish Museum dove è possibile conoscere e approfondire parte della storia cittadina e ma anche della nascita del pesce salato.
A me non ha fatto impazzire, ma Grindavik è un ottimo posto dove fermarsi per il pranzo durante la tua giornata a Reykjanes e ti assicuro che mangerai benissimo.
Prova il ristorante Bryggjan che a quanto pare è uno dei migliori in assoluto, molto famoso anche tra i locali. È situato proprio vicino al porto, offre viste mozzafiato sulle barche da pesca e sull’oceano e a quanto pare il loro piatto forte è la zuppa di aragosta. Noi purtroppo non abbiamo trovato posto per cui se decidi di andarci ricordati di prenotare prima.
5 – Blue Lagoon
Sulla punta meridionale della penisola di Reykjanes si trova il celebre centro termale di Blue Lagoon (o Bláa Lónið), che è uno delle terme più famose di tutta l’Islanda. Non perderti assolutamente una tappa in quest’area dato che questo è il luogo ideale per fare il bagno e godere di momenti di puro relax.
Data la vicinanza all’aeroporto molti scelgono di venire qui prima di prendere il volo di ritorno. Alla Laguna Blu, infatti, si trova una sorgente termale dalla quale sgorga dell’acqua sulfurea quasi bianca molto calda che si conserva durante tutto l’arco dell’anno ad una temperatura di 36-39 gradi circa.
Il nome Laguna Blu deriva dal colore finale delle acque di questa Laguna che si mescolano con altri prodotti presenti come la silice, il calcare, lo zolfo e diverse alghe verdi-azzurre. Il complesso termale presente dispone anche di sauna, bagno turco, cascata massaggiante, maschere e servizi SPA. La Blue Lagoon è una meta sempre molto gettonata per cui ti consiglio di prenotare per tempo la tua visita così potrai scegliere il pacchetto che meglio risponde alle tue esigenze.
6 – Lago Kleifarvatn
Il lago Kleifarvatn è un’altra delle attrazioni della penisola di Reykjanes che richiama moltissimi turisti per la bellezza dei paesaggi circostanti e le numerose attività da fare.
Noi non sapevamo neanche che fosse una delle cose da vedere ma ci siamo passati con l’auto e siamo rimasti incantati, così abbiamo deciso di fermarci per un po’ sulla spiaggia nera.
Conosciuto come uno dei laghi più profondi del paese (circa 97 metri), il lago Kleifarvatn si estende su un’area di 9 chilometri quadrati e una tra le sue particolarità vanta il fatto che nessun fiume si immette o scorre da esso, ma il livello dell’acqua cambia in base al livello della falda freatica che si trova sotto.
Tutt’attorno al bacino è presente un percorso escursionistico circolare che consente di ammirare meravigliosi paesaggi vulcanici ed è il luogo ideale per contemplare l’aurora boreale. Molto frequentata da escursionisti e amanti delle attività all’aria aperta il lago Kleifarvatn attira in estate anche chi ama effettuare immersioni subacquee per i suoi ricchi fondali che si estendono tra due placche tettoniche.
7 – I fari della penisola di Reykjanes
La costa della penisola di Reykjanes è imponente e molto frastagliata e questo dettaglio unito alle difficili condizioni di navigazione della zona ha fatto sì che negli anni venissero costruiti numerosi fari. Questi davano indicazioni alle imbarcazioni ma soprattutto ai piccoli pescherecci. Ora grazie a tecnologici sistemi di navigazione, i fari non svolgono più il ruolo di un tempo ma mantengono comunque il loro fascino.
Percorrere la strada lungo la costa significa trovare diversi di questi fari che sono spesso legati a storie e leggende. La loro posizione, inoltre, permette di ammirare viste spettacolari sull’Oceano Atlantico e a volte anche di trascorrere momenti di puro romanticismo.
Tra i tanti presenti ti consiglio di visitare Reykjanesviti, il faro più antico d’Islanda che è stato costruito nel 1878 ma poi ha subito importanti interventi di restauro ad inizio Novecento in seguito ad un terremoto. Il faro sorge nella parte sud-ovest della penisola sulla cima di una piccola collina e non è lontano da un’area termale. Un altro faro molto importante è quello di Garskagaviti che si trova molto vicino alla capitale ed è spesso scelto come il luogo ideale per ammirare l’aurora boreale.
8 – La “chiesa dei miracoli” (Strandarkirkja)
La Strandarkirkja (o “chiesa dei miracoli”) si trova nei pressi del villaggio di Selvogur non distante dalla baia di Engilsvík, ovvero la Baia degli Angeli. Questa chiesetta si dice sia stata costruita nel XIX secolo da un gruppo di pescatori che doveva tenere in fede ad un voto fatto durante un momento di difficoltà in mare. Si racconta, infatti, che un gruppo di uomini era uscito in barca ed era stato colto da una brutta tempesta al largo.
Date le pessime condizioni del mare gli uomini temevano di morire, così cominciarono a pregare e promisero che se fossero riusciti a salvarsi questo sarebbe stato un vero e proprio miracolo da celebrare con la costruzione di una chiesa. Si narra che un angelo apparve davanti a loro e abbia indicato la rotta per raggiungere un porto sicuro.
Così una volta rientrati sani e salvi i pescatori hanno fatto erigere una semplice chiesetta in legno che in breve tempo è diventata luogo di pellegrinaggio e tuttora accoglie molti fedeli. La Baia in cui sono approdati, invece, è stata nominata Baia degli Angeli.
Oggi la chiesa è conosciuta come simbolo di buon auspicio e riceve regolarmente ex voto da tutto il mondo.
9 – Viking World, il museo dedicato alla storia vichinga
Il Viking World (Vikingaheimar) è un museo che sorge vicino la cittadina di Keflavik e che ti consiglio di visitare per conoscere meglio la storia di quest’isola e del popolo vichingo. Il sito è completamente dedicato alla storia dei vichinghi in Islanda e il cuore del museo è la magnifica nave Íslendingur detta anche The Icelander.
Questa maestosa imbarcazione costruita nel 2000 è poi partita dall’Islanda alla volta di New York per celebrare il viaggio che l’esploratore islandese Leifur Eiríksson aveva fatto verso l’isola di Terranova ancora nell’XI secolo. L’imbarcazione realizzata con legno di pino e quercia è una riproduzione di una Gokstad, ovvero le antiche barche vichinghe destinate non solo al commercio e al trasporto di persone ma anche alla guerra.
Si dice che i costruttori di questa nave l’abbiano ricostruita utilizzando solo strumenti e attrezzi che i vichinghi avrebbero avuto a disposizione secoli fa. All’interno del museo è poi possibile seguire un percorso più etnografico che permette di scoprire com’era la vita dei Vichinghi, gli usi, i costumi e le tradizioni.
10 – Il ponte tra i due continenti
Una tra le tappe più popolari durante un tour alla scoperta della penisola di Reykjanes è sicuramente Miðlína, il ponte tra due continenti che permette di camminare tra Europa e America. Questo lo trovi vicino al villaggio di Sandvàk, sul lato occidentale della penisola, dove sorge la fessura di Silfra.
Questa passerella, infatti, collega la placca nordamericana e quella euroasiatica. In questa zona è possibile vedere in maniera netta la spaccatura tra le due placche tettoniche che sembra ogni anno si allontanino all’incirca di 2 cm. Qui un piccolo ponte pedonale è stato costruito sopra la fessura tra le placche ed è considerato come simbolo dell’unione tra Europa e Nord America.
11 – L’area geotermica di Gunnuhver
Sempre nella zona più occidentale della penisola, non lontano dal faro di Grindavìk, si trova l’area di Gunnuhver che è una vasta area geotermica composta da diverse pozze di fango, geyser, fumarole e altre attività vulcaniche. A differenza di altre zone geotermiche d’Islanda, le acque sotterranee di qui sono composte completamente da acqua di mare e vantano temperature molto elevate (superano i 300 °C) a causa dell’attività vulcanica sottostante.
La prima cosa che si vede quando si arriva è un grande cratere ampio 20 metri di diametro che contiene fango. Considerato uno tra i più grandi di tutta l’isola, da questo cratere esce moltissimo vapore che viene emanato dal sottosuolo. Le alte temperature hanno poi portato alla costruzione di appositi sentieri in cui camminare che consentono di ammirare la spettacolare bellezza naturale del luogo e le manifestazioni geotermiche in tutta sicurezza.
12 – Le scogliere della penisola di Reykjanes
La penisola di Reykjanes vanta un litorale frastagliato che si scontra da sempre con la potenza delle onde marine di questo tratto di costa. Vedere con i propri occhi l’azione del mare che plasma queste alte e maestose scogliere è un’esperienza davvero unica. Con un’auto a noleggio a disposizione è possibile percorrere un tratto di costa meraviglioso che comprende diversi punti panoramici dove vale sicuramente la pena arrivare per godere di panorami mozzafiato. In particolare, Reykjanestá, conosciuta anche come Valahnúkamöl, è l’estremità sud-occidentale della penisola e qui si possono ammirare paesaggi davvero spettacolari.
In quest’area si trova anche la collina di Valahnjàkur dalla cui cima si può ammirare l’isola di Eldey, importante colonia per le sule e altri uccelli marini, e tutto il territorio circostante. In zona puoi vedere anche una statua del Grande Auk, una specie di alcide che si è estinta verso la metà del XIX secolo; nel luogo in cui si dice l’ultima coppia di questo animale sia stata uccisa nel 1844 è stata eretta questa bellissima scultura.
Eleonora
Ciao Martina, complimenti per l’articolo Io ho vissuto 5 mesi in Islanda con famiglia Islandese. Mi hai fatto ripensare a quei giorni leggendo questo articolo.
Emarti
Ciao Eleonora, oh grazie, questa cosa mi fa tanto piacere!