Cracovia è una città ricchissima di storia, cultura, architettura, natura e divertimento. La maggior parte dei turisti in visita a Cracovia solitamente si concentra sui quartieri di Stare Miasto e Kazimierz, indubbiamente ricchi di attrazioni e imperdibili quando si visita la città.
Se l’obiettivo è però quello di approfondire la conoscenza della storia di questa città, allora bisogna spingersi anche verso il quartiere di Podgórze, dove in passato si trovava il ghetto di Cracovia.
Il quartiere di Podgórze è ricco di bellezze naturali e attrazioni insolite, pur avendo alle spalle un passato tragico. Questo quartiere è facilmente raggiungibile anche a piedi da Kazimierz, e permette di immergersi in un’atmosfera più tradizionale, dove il turismo ancora non ha influenzato la vita quotidiana dei suoi abitanti.
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L’atmosfera tranquilla è caratterizzata da negozi in stile comunista ancora aperti, in particolare lungo ul. Kalwarjiska, e da una bella energia creata dagli artisti che vivono in questa zona.
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Civitatis offre la possibilità di partecipare in maniera totalmente gratuita alla visita guidata in italiano (poi se vorrai potrai lasciare una mancia alla guida) del quartiere ebraico di Kazimierz e del ghetto di Cracovia.
Se ti interessa conoscere a fondo la cupa storia della città, non perdertelo assolutamente.
Scopriamo la storia del ghetto di Cracovia e cosa vedere a Podgórze.
La storia del ghetto di Cracovia
Podgórze è un quartiere operaio separato dal resto della città dal fiume Vistola.
In origine, e fino all’inizio del XX secolo, Podgórze era un comune a sè stante separato da Cracovia.
La storia più tragica di questo quartiere si consumò tra il 1941 ed il 1943, quando i tedeschi decisero di trasformarlo nel ghetto cittadino: un’area di 600 metri per 400, circondata da un alto muro e da una doppia recinzione di filo spinato.
Nel corso di questi anni qui vennero rinchiusi ben 17.000 ebrei, costretti a vivere in condizioni terrificanti, 4 famiglie per un appartamento.
Proprio a due passi dal ghetto si trova la Fabbrica di Schindler, resa famosa dal film “Schindler’s List”, che narra la storia di Oskar Schindler e del coraggio con cui riuscì a salvare 1200 ebrei da morte certa.
La zona del ghetto, anche se formalmente era stata definita una “zona residenziale ebraica”, era delimitata da un muro alto tre metri che ricordava i monumenti funerari ebrei, i cui accessi erano chiusi da cancelli.
Se vuoi vedere alcune parti rimaste del muro le trovi a Lwowska Street 25 e Limanowskiego Street 62.
L’uscita dal ghetto senza lasciapassare era punito con la morte e la stessa punizione veniva inflitta a chiunque provasse ad aiutare i fuggiaschi.
Dal ghetto, diventato ormai fortemente sovrappopolato, venivano effettuate deportazioni verso i campi di concentramento, che raggiunsero il culmine a giugno e ottobre del 1942. Chiunque fosse ritenuto non in grado di lavorare veniva ucciso e una parte dei deportati fu fucilato a Płaszów, di fronte a fosse comuni scavate dai prigionieri stessi.
Se sei interessato (spero di si!) alla storia degli ebrei di Cracovia e del nazismo, ci sono almeno 4 visite a Cracovia che non ti puoi perdere:
- Visita di Auschwitz da Cracovia
- Visita alla Fabbrica di Schindler
- La visita guidata al campo di Płaszów
- Visita guidata del ghetto di Cracovia (GRATIS!)
Nel marzo del 1943 i nazisti procedettero alla chiusura definitiva del ghetto (ricordata come la “liquidazione del Ghetto“), deportando nel campo di concentramento di Plaszów i prigionieri ritenuti in grado di lavorare e fucilando tutti i restanti in Piazza della Concordia.
Cosa vedere a Podgórze e nel ghetto di Cracovia
Il ponte Kładka Ojca Bernatka
Il ponte Kładka Ojca Bernatka fu costruito nel 2010 per collegare i quartieri di Podgórze e Kazimierz. Dal 2016 ospita l’opera dello scultore Jerzy Kędziora, rappresentante degli acrobati in bronzo che danzano seguendo le oscillazioni del vento. Nata per essere un’installazione temporanea, la bellezza e l’unicità di quest’opera hanno fatto sì che gli abitanti della zona si mobilitassero per renderla un’opera permanente.
Memoriale degli eroi del ghetto
Uno dei luoghi indubbiamente più toccanti del quartiere di Podgórze è la Piazza degli Eroi. Una piazza semplice e pavimentata, circondata da edifici chiari, che non sarebbe nulla di che se non fosse che si tratta di uno dei luoghi della memoria.
Sparse per la piazza si trovano settanta grosse sedie in metallo che rappresentano ciascuna un migliaio di ebrei morti a Cracovia durante le persecuzioni naziste. Si possono trovare due diverse interpretazioni di quest’opera: secondo alcuni le sedie vogliono richiamare il vuoto lasciato dai deportati, costretti ad abbandonare tutti i propri averi per andare incontro ad un destino incerto; secondo altri invece rappresentano il tentativo degli stessi deportati di portare con sé i propri averi, tra cui anche le sedie, quando furono radunati, ancora ignari che la destinazione finale sarebbe stata il campo di concentramento.
La fabbrica di Oskar Schindler
Trasformata in memoriale nel 2010 negli ex locali della D.E.F. (Deutsche Emaillewaren-Fabrik), all’interno della Fabbrica di Schindler, è possibile ripercorrere la storia della città durante il periodo di occupazione nazista, dal settembre del 1939 fino alla liberazione avvenuta grazie all’esercito sovietico nel 1945. Al suo interno, il memoriale è suddiviso in mostre, alcune fisse e altre temporanee, disposte lungo un percorso emozionante che narra la storia di quegli anni.
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La farmacia del ghetto di Cracovia
La farmacia, Apteka pod Orlem (Farmacia sotto l’Aquila), in epoca nazista apparteneva all’unico non ebreo a cui era stato permesso di rimanere all’interno del ghetto di Podgórze.
Il farmacista, Tadeusz Pankiewicz, riuscì a resistere alle pressioni dei tedeschi, che avevano stabilito che tutti i non ebrei si trasferissero altrove, con l’intento di cercare di portare un po’ di sollievo alle persone rinchiuse all’interno delle mura, distribuendo sottobanco generi alimentari e medicinali e aiutando le persone a fuggire dalle persecuzioni naziste.
Tadeusz Pankiewicz raccolse le sue esperienze e le atrocità vissute all’interno di un libro intitolato “Il farmacista del ghetto di Cracovia”. Secondo me è un libro che andrebbe letto e riletto, perché è una testimonianza di valore immenso.
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Oggi la struttura della farmacia, pur mantenendo le sue sembianze originarie, ospita un interessante museo con fotografie e reperti proprio di quel periodo.
La Farmacia sotto l’Aquila è, insieme alla Fabbrica di Schindler, uno di quei luoghi che vanno assolutamente visitati a Cracovia.
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La Cricoteka
Podgórze non è solo testimone di una storia atroce, ma anche un luogo allegro e vibrante popolato da studenti ed artisti. La Cricoteka è facilmente riconoscibile per via della sua struttura particolare, ricavata dall’ex centrale elettrica, che ospita un centro poli artistico, uno spazio dedicato al teatro sperimentale ed uno spazio espositivo.
Al suo interno si trova una mostra permanente incentrata sulle idee legate all’arte di Tadeusz Kantor, uno dei più importanti artisti e riformatori del teatro del Novecento. All’interno della mostra si possono trovare oggetti teatrali e di scena, fotografie, filmati e registrazioni legate allo sviluppo del teatro di Kantor.
MOCAK – Il Museo di Arte Contemporanea
Il MOCAK altro non è che il Museo di Arte Contemporanea di Cracovia e sorge al posto di una struttura, oramai demolita, che in origine faceva parte della Fabbrica di Schindler.
L’obiettivo di questo museo è quello di mettere in mostra l’arte contemporanea, con particolare attenzione all’ultimo ventennio, e supportare gli artisti.
All’interno del museo si trovano una biblioteca, una libreria, un bar ed un laboratorio incentrato sulla conservazione dell’arte contemporanea.
Palazzo Aleksandrowicz
Palazzo Aleksandrowicz è, insieme alla Chiesa di San Giuseppe, uno degli edifici più antichi del quartiere. È soprannominato anche il “parigino” e la sua costruzione risale al 1906, con una struttura immediatamente riconoscibile in quanto ispirata al profilo di una nave.
La Chiesa di San Giuseppe
La Chiesa di San Giuseppe è un edificio in stile neogotico che svetta sulla piazza di Rynek Podgórski, la centralissima piazza del mercato attorno alla quale ruota tutta l’attività del quartiere. Dalla cima della sua torre dell’orologio, alta 80 metri e sulla quale è possibile salire solamente in alcuni momenti dell’anno, si può ammirare il panorama su Cracovia da entrambi i lati del fiume.
Il Parco Wojciech Bednarski
Uno dei luoghi più belli del quartiere di Podgórze è senza dubbio il Parco Bednarski, nato per valorizzare un’antica cava di pietra oramai in disuso.
L’opera fu voluta dal direttore della scuola locale, fortemente impegnato nel sociale, il quale portò a termine uno dei primi esempi di recupero post-industriale di un’area a livello Europeo. Tutto attorno al parco si possono trovare bellissime ville e giardini, che testimoniano come la struttura originaria di Podgórze fosse stata concepita in origine come quella di una “città giardino”.
Dove mangiare
Ogniem i Mieczem (Pl. Serkowskiego 7, Podgorze, 30-512): se sogni di essere trasportato indietro nel diciassettesimo secolo, quando i colori, i gusti e la musica della cultura polacca, lituana e ucraina si mescolavano tra loro, allora Ogniem i Mieczem è il ristorante giusto per te.
Non solo l’arredamento è meticolosamente studiato: il viaggio culinario in sé trasporta gli ospiti in un’altra epoca.Prova la vodka dolce al miele.
Per i viaggiatori avventurosi e che vogliono provare qualcosa di eccezionale, questo è il posto adatto.
Ogrod Kulinarny (ul. Przemyslowa 4, Podgorze, 30-701): è un ristorante mediterraneo e i piatti sono davvero deliziosi. consigliatissimo per chi come me è vegetariano.
Se sei stanco della cucina polacca e vuoi provare i gusti di casa nostra, questa è un’ottima scelta.
é arrivato terzo al Korona Krakow Gourmet Competition nella categoria di
ristoranti romantici a Cracovia.
Il ristorante Galicya (ul. Rzemieslnicza 4, Podgorze, 30-403), una piccola perla, si trova in una strada tranquilla di Podgorze, dove la pace e la tranquillità sono garantite Il ristorante è stato rinnovato nel 2009 e ha un’atmosfera luminosa e calda che rende i pasti l’esperienza piacevole che dovrebbe essere.
Il servizio con un sorriso non è sempre comune a Cracovia, ma qui non ti verrà negato. Consigliatissimo per chi voglia provare il meglio che la cucina polacca ha da offrire.
Dove dormire
Podgórze è abbastanza fuori dai sentieri battuti ma se desideri alloggiare in un’area piena di gente del posto e non ti dispiace essere un po’ più lontano dal centro,Podgórze è comunque una delle zone migliori dove dormire a Cracovia.
Enamel Apartments: una scelta economica, senza però rinunciare ad un alloggio confortevole. Wi-Fi gratuito (da 35 euro/notte)
Aparthotel Lwowska 1: un complesso con 167 suite colorate, questo aparthotel è moderno con interni luminosi e un’atmosfera elegante e boutique. C’è un ristorante in loco, sauna e spa, nonché un parcheggio.
Chilli Hostel: un ostello pulito e colorato, puoi scegliere tra un dormitorio o una camera singola, doppia o tripla. Offre connessione wi-fi gratuita e le aree comuni sono belle ed accoglienti. Una delle cose apprezzate di più dagli ospiti è la gentilezza del personale.
La foto di copertina è di agsaz
Luisa N.
Ho appena terminato la lettura del libro “Il farmacista del ghetto di Cracovia” e nel cuore e nella testa ho una miriade di sentimenti: tristezza infinita, orrore, per quanto riservato a quelle migliaia di ebrei “passati” senza fare rumore nel frastuono della follia dei tiranni. A queste anime silenziose il mio rispetto per la dignità dimostrata nell’affrontare la vita, in quell’angusto luogo di dolore, e la morte nei modi in cui solo la crudeltà mentale di altri uomini (difficile definirli tali) ha potuto immaginare e attuare. Il loro spirito possa volare libero sull’indifferenza e ricordarci quello che mai mai dovrà essere dimenticato.
Emarti
è un bel libro vero? A me era piaciuto un sacco!