Cosa vedere nella penisola di Snaefellsnes? E quanto possiamo scoprire di questa parte d’Islanda in uno o due giorni?
Gli Islandesi affermano che la penisola di Snaefellsnes rappresenti tutta l’isola in miniatura e non potrebbe essere altrimenti visto che tutte le bellezze dell’Islanda, gli immensi ghiacciai, i campi di lava, i vulcani, i tranquilli villaggi di pescatori, le spiagge bianche e nere si concentrano in poche ore di guida. A poche ore di strada dalla capitale Reykjavik, il territorio cambia trasformandosi in qualcosa di semplicemente straordinario tanto da essere nominato tra i Best in Travel 2016 da Lonely Planet.
Il mio consiglio è di dedicare alla Penisola di Snaefellsnes almeno un paio di giorni, fermandovi chilometro dopo chilometro ad osservare il paesaggio e i panorami vulcanici, i crateri giganteschi e le montagne dalle forme inusuali sulle quali regna sovrana la calotta glaciale dello Snaeffelsjokull.
Quando l’ho visitata io, mi sono presa tutto il tempo a disposizione per fare un giro completo e i giorni che vi ho trascorso sono stati senza ombra di dubbio i migliori del mio primo viaggio in Islanda. Questo luogo è davvero magico grazie alla sua conformazione, all’energia che emanano le montagne e alle leggende a cui è legata.
Personalmente avevo affittato un camper ma se decidete di non affittare l’auto e volete visitare la penisola di Snaefellsnes potete prendere parte a un’escursione come questa da Reykyavik.
In questo articolo trovate la mia lista delle 10 cose assolutamente da fare e da vedere nella penisola di Snaefellsnes!
In questa pagina:
1 – Parco Nazionale dello Snaeffelsjokull
Il più piccolo e più recente dei 4 parchi nazionali d’Islanda è incentrato intorno alla figura del vulcano Snaeffelsjokull ritenuto dai geologi ormai inattivo, ma considerato ancora vivo dalla popolazione islandese.
Lo Snaeffelsjokull è la montagna più conosciuta (insieme al Kirkjufell) al di fuori del paese grazie a Jules Verne che fu ispirato proprio da questo vulcano (anche se lui non lo vide mai) per il suo celebre libro “Viaggio al Centro della Terra”.
Anche se la cima dello Snaeffelsjokull viene definita come un’enorme calotta di neve, in realtà la sua sommità è costituita da un profondo cratere circondato da tre cime separate: il ghiacciaio ha la forma di una lente con un globo di ghiaccio che riempie la cavità del vulcano.
Il Parco Nazionale si estende ai suoi piedi con un paesaggio aspro di colline dirupi e campi di roccia frastagliata: è il luogo ideale per fare una passeggiata e calmare i propri sensi, immersi in un silenzio assoluto.
Per i più avventurosi invece c’è la possibilità di prenotare un tour per camminare direttamente sopra il ghiacciaio. Non andate da soli, ma affidatevi a una guida con esperienza per chiari motivi di sicurezza.
2 – Monte Kirkjufell
Probabilmente la montagna più conosciuta dai fotografi di tutto il mondo che sognano di riuscire a catturare l’immagine del monte coronato dall’aurora boreale, il Monte Kirkjufell è la prima cosa che cattura lo sguardo del turista appena arriva a Grundarfjordur, un’insenatura di blu brillante circondata da una fenomenale distesa di montagne.
A vederlo sembrerebbe impossibile riuscire a scalarlo, ma in realtà non è così: la salita sulla cima è possibile per tutti, ma se temete di incontrare delle difficoltà potete affidarvi ad una guida esperta. Per l’organizzazione potete rivolgervi al centro di informazioni turistiche.
Il Monte Kirkjufell è uno dei posti più ambiti dai fotografi di tutto il mondo per fotografare l’aurora boreale. Forse potrebbe interessarti questo post sul periodo migliore per l’aurora boreale in Islanda!
3 – Whale Watching
L’Islanda è la destinazione ideale se si desidera fare whale watching. Husavik nel nord dell’Islanda è la Capitale mondiale per l’avvistamento delle balene, ma se andrete in inverno i tour saranno sospesi. Non vi preoccupate, sia a Reykjavik che nella Penisola dello Snaeffellsnes potrete avvistarle comunque, i tour infatti durano tutto l’anno, inverno compreso.
La mia prima volta di whale watching in Islanda è stata infatti proprio qui, prenotando un tour con Laki Tours proprio da Grundarfjordur. Durante l’escursione non ho visto le balene, ma ho avuto il privilegio di osservare un’intera famiglie di orche marine.
Se non avrete la mia fortuna (ma io sono sicura che in ogni caso non resterete delusi) l’escursione vi regalerà comunque panorami da togliere il fiato sul Kirkjufell e sulla calotta glaciale del Snaeffelsjokull.
4 – Pozza termale naturale a Landbrotalaug
Generalmente io non sono una a cui piaccia molto rilassarsi quando è in viaggio: giro alla velocità di una trottola senza fermarmi mai. Ma se si viene nella penisola di Snaefellsnes sarebbe un vero delitto non dedicare qualche ora a se stessi facendosi accarezzare la pelle dalle acque calde dell’ hot spring naturale di Landbrotalaug.
L’hot spring è abbastanza piccolino, ma la temperatura dell’acqua è perfetta. L’unico problema è che potreste trovare già qualcuno che ci sta sguazzando e allora vi trovereste a dover rinunciare visto che non può ospitare più di 2 o 3 persone alla volta. Se invece sarete fortunati, lo troverete tutto quanto solo per voi!
Come ci si arriva: Landbrotalaug non è facilissimo da raggiungere, ma è talmente bello così perso in mezzo al nulla che ogni fatica sarà valsa le pene per arrivarci. In ogni caso ricordate che Google è vostro amico, vi basterà inserire “Landbrotalaug Hot Springs” in google maps sul vostro smartphone e vi appariranno come per magia le indicazioni per raggiungerlo.
5 – Cava di Vatnschellir
Nel 1864 Giulio Verne scrisse la sua novella classica “Viaggio al centro della terra” in cui il professore Otto Lidenbrock, suo nipote Alex e la loro guida scendevano all’interno del cratere del vulcano Snæfellsjökull andando incontro a mille avventure e peripezie di ogni genere.
Nonostante il fatto che Verne qui non venne mai e che la novella sia per molti versi piena di inesattezze e condita con una buona dose di fantasia (del resto ai tempi non c’erano le conoscenze che abbiamo noi oggi) è divertente immaginarsi di incontrare tutte le creature fantastiche di cui parla Verne mentre si scende all’interno della cava di Vatnshellir, un tunnel di lava proprio sotto al ghiacciaio del Snæfellsjökull.
La formazione del tunnel risale a circa 8000 anni fa quando la lava scorrendo sotto terra scavò la roccia scorrendo verso valle. I tunnel di lava si formano perché la parte esterna della lava solidifica mentre quella all’interno, che rimane fluida per le alte temperature, continua a scorrere fino a svuotare il tubo: rimangono così dei tunnel naturali.
La visita dura circa 45 minuti in cui si visitano le tre camere accessibili, osservando stalattiti, stalagmiti e formazioni di lava.
E chissà se non vi capiti di imbattervi in uno dei troll che la leggenda dice vivano dentro il tunnel e che aspettino nell’ombra che i turisti se ne vadano per uscire allo scoperto a giocare!
6 – Picchi di basalto di Londrangar
Londrangar e l’adiacente collina chiamata Svalthufa sono i resti di un antico cratere che, a causa dell’erosione del mare e del vento, ha assunto la forma che ha oggi. I picchi di basalto che affacciandosi si vedono emergere dal mare, sono alti rispettivamente 75 e 61 metri e sono le rimanenze di un antico basamento.
Vicino ai picchi di basalto si trova anche il faro Malarrifsviti che fu costruito nel 1917. Gli islandesi nella zona qui intorno non hanno mai costruito niente, perché secondo le leggende, questa zona è abitata dagli elfi e secondo la leggenda, il poeta Kolbeinn Joklaskald ai piedi dei due picchi ebbe un incontro direttamente con il diavolo.
Osservare la costa qui è commovente per la sua drammaticità e bellezza. In estate, sulle scogliere a picco sul mare nidificano le pulcinelle di mare, amichevolmente chiamate “puffin”.
7 – Stykkisholmur
La principale via di accesso al Breidafjordur (fiordi occidentali) e alle sue circa 3000 isole è questo porticciolo che è esattamente il posto che ci si aspetta di vedere quando si pensa all’Islanda: un piccolo porto circondato da scogli superficiali lambiti dall’oceano e piccole casette di colore acceso, ognuna diversa dall’altra.
Stykkisholmur letteralmente significa “pezzo di isola” e ad osservarlo bene effettivamente di quello si tratta se si tiene conto della sua geologia e della sua posizione geografica.
A qualche chilometro a sud di Stykkishólmur c’è Helgafell, la celebre montagna sacra d’Islanda dove giacciono i resti di una delle eroine delle saghe islandesi, Guðrun Osvifsdóttir. La zona è ottima per fare trekking e trascorrere qualche ora rilassati, lontano dal silenzio e dalla folla.
Stykkishólmur è, vista la sua posizione privilegiata un’ottima base per andare alla scoperta della penisola di Snaefellsnes. Ultimamente è diventata molto turistica per cui non è difficile incontrare i grossi pullman dei tour operator e delle varie agenzie di viaggio.
Se vi servono altre informazioni qui trovate il sito ufficiale del paese.
8 – Olafsvik
La “Baia di Olaf” è da sempre legata al mare: probabilmente se avete mangiato pesce in qualche parte d’Islanda è da Olafsvik che proviene. Vi basterà fare un giro al porto di mattina per rendervi conto di come l’economia e la vita di questa cittadina giri intorno alla pesca.
Tutto viene spiegato all’interessante Museo Marittimo, un piccolo museo allestito all’interno di un vecchio magazzino da pesca.
Olafsvik essendo la città più vicina al Parco Nazionale viene spesso scelta dai viaggiatori come punto di partenza delle escursioni. Olafsvik è inoltre una delle destinazioni migliori per fare whale watching: la zona è famosa per gli avvistamenti di capodogli e balenottere azzurre.
Dove mangiare il pesce più buono: recatevi a pranzo o cena all’Hotel Olafsvik che ha il ristorante migliore della città.
9 – Chiesa nera di Budir
Percorrendo tutta la Road 574 anche da distante non si può non notare la piccola chiesetta nera e l’hotel bianco di Budir. Girate sulla strada Budavegur e fermatevi a visitare quello che per me è uno dei luoghi più romantici di tutta l’Islanda.
Questo posto è tutto quello che rimane di un vibrante villaggio di pescatori che nel 19esimo secolo era un importante centro di commercio ma di cui oggi, purtroppo, rimangono solo poche stazioni di pesca ormai abbandonate.
La prima chiesa fu costruita nel 1703, ma successivamente fu distrutta e ricostruita. All’interno ci sono degli antichi manufatti come un orologio del 1672 e una pala d’altare del 1750, ma purtroppo quando sono andata io la chiesa era chiusa. Molte chiese sono chiuse in Islanda in seguito a furti e atti di vandalismo.
Fate un appostamento e cercate di acchiappare il custode che ha le chiavi chiedendogli di aprirvi la porta.
Proprio a qualche decina di metri dalla chiesetta nera (e dal piccolo cimitero) c’è un grande hotel bianco famoso per i banchetti matrimoniali. Immaginate di sposarvi qui o sulla spiaggia rosa con alle spalle i campi neri di lava e sullo sfondo il ghiacciaio dello Snaefellsjökull. Personalmente penso che sia uno dei posti più romantici d’Islanda per un matrimonio!
10 – Arnarstapi
Arnarstapi è sicuramente una magnifica opera d’arte della natura, con le sue formazioni rocciose e le straordinarie colonne di basalto.
Anche Arnarstapi un tempo era una vivace comunità e un porto naturale e quando si cammina qui nella stagione giusta si possono osservare varie specie di uccelli.
Arnarstapi è sicuramente un posto magico e la passeggiata sulla costa offre tante possibilità di scattare qualche bella foto ricordo. Una delle più famose è quella sul ponte di roccia: non preoccupatevi è meno pericoloso di quello che possa sembrare.
Questa è solo una lista delle cose che si possono vedere nella penisola di Snaefellsnes in uno o due giorni. La verità è che l’area è talmente vasta e piena di piccole gemme nascoste che ci si potrebbe trascorrere anche una settimana girando in continuazione senza mai vedere la stessa cosa due volte.
Lucia
Posti incantevoli!
Frenchi
Ciao! Vorrei qualche consiglio per visitare la penisola di Snaeffelsness per visitarla senza soffermarsi. La mia idea di vedere soltanto i paesaggi passando in auto. Pensi che in 4 h si possa fare il giro della penisola partendo da Borgarnes?
Pensavo di arrivare fino a Grundarfjordur e poi passare da Buoir e tornare indietro.
Il pezzo proseguendo per Olafsvik non so se è fattibile e ci vuole più tempo facendo un giro antiorario.
Grazie!
Emarti
4 ore sono davvero poche, no secondo me non ce la fate. non ricordo esattamente quanti km siano, io mi sono fermata più giorni.
Biagio
Grazie per la bellissima descrizione!
Io sono disabile pertanto posso girare solamente in auto o con un piccolo scooter elettrico… mi consigli comunque di farlo un giro su questa bella penisola? Quali sono i posti accessibili senza dover camminare su sentieri inaccessibili in sedia rotelle?
Emarti
Ciao Biagio, l’Islanda è bellissima e ha dei panorami stupendi, ma a volte per raggiungere alcuni posti ci sono sentieri sterrati o piccoli scalini, a parte questo secondo me anche dall’auto hai dei panorami fantastici per cui sinceramente si ti consiglio di andarci.
Paolo Perico
Complimenti chiaro ed illuminante, mi vien voglia di andarci subito….
Due domande, questa info sotto, è solo ristorante o è anche albergo (perchè non lo trovo) … ?
Dove mangiare il pesce più buono: recatevi a pranzo o cena all’Hotel Olafsvik che ha il ristorante migliore della città.
Poi whale watching posto migliore dove andare ?
Grazie mille
Emarti
Ciao Paolo, l’hotel era questo (https://www.booking.com/hotel/is/olafsvik.it.html), ma può essere che dopo il Covid abbia chiuso il ristorante in cui ero andata (un po’ ormai di tempo fa). Per il Whale Watching noi lo abbiamo fatto qui sempre durante il mio primo viaggio (con Laki Tours –> https://lakitours.com/), mentre le volte dopo sono andata a Husavik (puoi leggere di più nel mio post sul whale watching in Islanda)