Quando Eleanor Roosevelt vide per la prima volta le cascate di Iguazú (o Iguaçu) esclamò “Povere Niagara!”.
Si può infatti averne sentito parlare, aver visto le foto o decine e decine di video ma, credetemi, niente è in grado di preparare allo stupore che si prova di fronte a una delle 7 meraviglie naturali del mondo.
In questa pagina:
Le Cascate di Iguazú
Credo sia impossibile descrivere le cascate di Iguazú se non con una sequenza incontrollata di aggettivi superlativi: sono senza alcun dubbio le più impressionanti al mondo.
Basta pensare ai suoi numeri per capire a cosa ci troviamo di fronte: quando si parla di cascate di Iguazú si intende un sistema di 275 cascate con altezze che arrivano fino agli 80 metri, che si estende per 2,7 km e con una portata d’acqua di 1,9 milioni di metri cubi al secondo.
Le cascate di Iguazú sono formate dal fiume che porta lo stesso nome, 19 km prima di confluire nel Rio Alto Paraná e formano un confine naturale tra la Provincia di Misiones in Argentina e lo Stato del Paranà in Brasile.
Si può arrivare alle cascate da tre paesi: Argentina, Brasile e Paraguay. Le “basi” per la visita sono: Puerto Iguazú in Argentina, Foz do Iguaçu in Brasile e Cuidad del Este in Paraguay.
Le cascate di Iguazú, sia dalla parte Argentina che da quella Brasiliana, si trovano all’interno di due grandi parchi Nazionali: il Parque Nacional do Iguaçu dalla parte brasiliana e il Parque Nacional Iguazu dalla parte Argentina.
Leggenda della Cascate di Iguazú
Il primo Europeo a scoprire la Cascate di Iguazù fu uno dei conquistadores spagnoli che si chiamava Cabeza de Vaca che arrivò qui nel 1542 cercando una via d’acqua per arrivare al Paraguay.
Cabeza de Vaca incontrò le cascate e le nominò Cascate di Santa Maria.
La foresta era abitata dagli indigeni Caiagangue e Tupi-Guaranì che già conoscevano bene le cascate e le chiamavano appunto Iguazú che nella loro lingua originale significa “grande acqua”.
Oggi le cascate mantengono il loro nome originale.
Secondo gli indigeni Caigangue, le cascate furono formate per una storia d’amore tragica finita male. La leggenda racconta che furono create dal Dio M’Boy (che era rappresentato in forma di un serpente) che si innamorò della bellissima Naipi, figlia del capo del villaggio.
Lei però aveva già un suo amore, un valoroso guerriero di nome Taroba e per sfuggire dall’ira del Dio, scapparono in canoa lungo il fiume. Il Dio per vendetta creò le cascate, in cui la canoa cadde e i due innamorati scomparvero per sempre. Sempre secondo la leggenda, Naipi divenne una roccia e il suo amato Taroba un albero che guarda ad essa per l’eternità.
Quando andare
Nonostante le cascate di Iguazú si trovino in un ambiente con un clima umido sub-tropicale e siano visitabili quindi tutto l’anno, sono diversi e molteplici, a mio parere, i fattori da valutare oltre al fattore meteo.
Intanto l’anno a Iguazú può essere diviso per lo più in due grandi stagioni: il periodo caldo e delle piogge, che va da Ottobre a Marzo e il periodo secco, da Maggio a Settembre, più asciutto e fresco.
La stagione con il picco più alto di visitatori sono i mesi di Gennaio-Febbraio, quando Argentini e Brasiliani sono in vacanza, Pasqua e Giugno. Se si va in questi mesi è facile trovare un sacco di turisti (non troverete mai pochi turisti a Iguazú, ma questi sono i mesi con più gente in assoluto) e i prezzi per mangiare e dormire sono i più alti di tutto l’anno.
Da Dicembre a Marzo si è inoltre nella piena stagione estiva quella con le temperature più alte e spesso un’umidità che può raggiungere il 90%.
Da Novembre a Marzo però è il periodo migliore per visitare la Patagonia.
Altra cosa da tenere a mente è che questa è anche la stagione monsonica con forti piogge e, sebbene le cascate siano più belle per la grande quantità di acqua, a volte capita che le passerelle siano inondate impedendo così di effettuare l’intero percorso.
In questo periodo c’è anche pieno di fastidiosissimi e accaniti insetti, per cui bisogna assolutamente portare uno spray se no si viene, letteralmente, mangiati vivi.
I mesi da Giugno a Settembre sono quelli invernali e sono caratterizzati da temperature più sopportabili, anche se il cielo è spesso grigio per cui le fotografie potrebbero rendere di meno.
Per visitare le cascate di Iguazú bisogna quindi cercare di scendere al compromesso migliore: meno code, temperature più sopportabili e probabilità di non beccare la pioggia e quantità d’acqua nelle cascate.
Io sono stata agli inizi di Settembre e sebbene facesse molto caldo e ci fossero tanti turisti, il cielo era quasi azzurro e non c’era una calca pazzesca per cui mi sento di consigliarvi questo periodo.
Sono stati molto rari, ma ci sono stati, casi in cui in inverno le cascate erano completamente asciutte.
Come arrivare
Per arrivare alle cascate di Iguazú dall’Europa è necessario fare uno stop o comunque uno scalo o a Buenos Aires o a Rio de Janeiro.
I due aeroporti per le cascate sono Foz do Iguaçu Airport (IGU) dal lato brasiliano e Cataratas del Iguazú (IGR) sul lato Argentino.
Io ci sono arrivata con uno stopover a Buenos Aires.
Forse potrebbe piacerti la mia guida su cosa vedere a Buenos Aires
Aerolineas Argentinas ha voli giornalieri tra Buenos Aires appunto e le Cascate di Iguazú.
Per arrivare alle cascate di Iguazú ci sono anche dei pullman dalla Capitale, ma il tragitto è lunghissimo (circa 18 ore) e per quanto mi riguarda, a meno che non abbiate un sacco di tempo, non ne vale assolutamente la pena.
Se comunque vi trovate in Argentina potete visitare anche il lato brasiliano delle cascate e viceversa. Sia da una parte che dall’altra è possibile o prenotare un tour, o prendere un taxi o andare in autobus.
Non dimenticate di portare con voi il passaporto visto che in ogni caso dovete attraversare la frontiera.
Il bus è sicuramente il modo più economico per visitare le cascate ma tenete presente che le code alla dogana possono essere lunghe e il bus non sempre vi aspetta dall’altra parte (probabilmente dovrete aspettare il successivo), mentre se vi affidate a un tour o a un taxi (i tassisti sono amici dei doganieri) farete molto prima.
Come arrivare dal lato Argentino
La “base” per visitare le Cascate di Iguazú dal lato Argentino è Puerto Iguazú, una piccola cittadina che in se non ha molto da offrire, ma in cui si trascorrono piacevolmente un paio di giorni.
Oltretutto l’offerta degli hotel è ampia e la maggior parte di essi sono oasi nel verde della foresta.
Da Puerto Iguazú al lato Argentino delle cascate
Ci sono vari modi.
Il primo, il più semplice, è prendere parte ad un tour organizzato che permette sicuramente di viaggiare comodi e di avere una guida pronta a spiegarvi qualsiasi cosa sulle cascate.
Il secondo modo è con i bus pubblici che partono ogni giorno dal terminal della città e percorrono la Route 12. I bus partono ogni 20 minuti circa e ci impiegano 25 minuti per arrivare alle cascate(circa 5 euro).
Da Puerto Iguazú al Lato Brasiliano
Per arrivare al lato brasiliano da Puerto Iguazú ci sono tre modi: il primo è quello di prendere parte a un tour organizzato.
Il secondo modo è quello di prendere un bus privato: Cruciero del Norte è una delle compagnie di bus diretti alle cascate.
Il terzo modo (quello da autolesionisti, consiglio: non fatelo!) è quello di prendere un bus pubblico da Puerto Iguazú a Foz do Iguazu e poi dal terminal dei bus saltare sul bus 120 che porta al Parco.
Ci vuole un sacco di tempo, aka non ne vale assolutamente la pena.
Come arrivare dal lato Brasiliano
Da Foz do Iguacu al lato brasiliano:
Ci sono bus ogni 22 minuti che partono dal terminal dei bus. Ci si impiegano quasi 40 minuti ma il costo è decisamente basso: circa un euro a tratta.
Da Foz do Iguacu al lato argentino:
Ci sono bus privati che percorrono il tragitto, l’alternativa più semplice è prendere un tour privato.
Per arrivare ad Iguazú si può anche prendere i taxi: meglio cercare qualcuno con cui condividere la spesa e ricordatevi di trattare sul prezzo!
Visita e Circuiti
Per visitare le cascate di Iguazú da entrambi i lati ci vogliono almeno un paio di giorni. A mio parere il lato Argentino è molto più bello con vari percorsi che permettono di vivere le cascate e la foreste da varie angolazioni diverse.
Solo per visitare il lato argentino ci vuole una giornata intera.
Il lato brasiliano ha un solo percorso e mezza giornata è sufficiente per viverlo appieno. Da questa parte però ci sono delle vedute meravigliose delle cascate sul lato opposto.
L’entrata dal lato argentino costa circa 25 euro: attenzione che si può pagare solo in pesos, e le carte di credito non sono accettate!
Se si entra un secondo giorno si ha uno sconto del 50%.
Orari: il parco è aperto dalle 8:00 alle 18:00
L’entrata dal lato brasiliano costa meno, circa 20 euro, ma accettano le carte di credito.
Orari: il parco apre dalle 9:00 alle 17:00
Lato Argentino
Sul lato argentino sono tre i percorsi che si possono effettuare: il circuito superiore, quello inferiore e il circuito della Garganta del Diablo.
Oltre ai tre circuiti ci sono anche due sentieri da percorrere.
Circuito superiore: il Paseo Superior comincia a circa 200 metri dalla stazione del treno chiamata Estación Cataratas e si sviluppa per circa 1800 metri.
Lungo tutto il percorso si godono dei panorami spettacolari sulla catena circolare che parte dalle cascate di Dos Hermanas, attraversando Chico, Ramírez, Bosetti, Adán y Eva e le cascate di Bernabé Méndez per terminare presso la cascata di Mbiguá e Salto San Martin.
Questo circuito è senza dubbio quello che regala i panorami più belli del lato argentino con vista sopra il limite delle cascate, l’isola San Martin e in lontananza la passerella della Garganta del Diablo. Il percorso torna poi indietro attraversa il fiume per arrivare di nuovo alla Stazione del treno.
Circuito inferiore: un circuito di 1700 metri all’interno della foresta passando ai piedi delle cascate di Dos Hermanas, Chico e Ramírez per arrivare alla fine di questa parte del Circuito, dove si ha una panoramica pazzesca della grande parete d’acqua della cascata di Bosetti.
Circuito della Garganta del Diablo: la Garganta del Diablo (in inglese Devil’s Throat) viene descritta spesso come un oceano che scompare in un abisso e dalla mia esperienza posso dire che l’impressione che si ha è esattamente questa.
Il balcone panoramico sopra la maestosa Gola del Diavolo permette di avvicinarsi a pochi metri dalla cascata più imponente di tutto il complesso di Iguazú: un salto di ben 82 metri, un muro d’acqua che scompare dentro un orrido circolare in un crescendo di nebbia che si innalza nell’aria per 150 metri.
Il rumore è assordante, bisogna gridare per farsi sentire da chi si ha vicino.
La passerella per arrivare alla Gola del Diavolo parte circa 1100 metri prima della balconata panoramica. All’inizio della passerella si arriva dopo aver percorso un tratto della foresta sul trenino ecologico (progettato per aver il minor impatto ambientale possibile) ed essere scesi alla stazione omonima.
Tutto il percorso fino alla cascata è meraviglioso: le passerelle si sviluppano pochi metri sopra l’acqua del fiume Iguazú e delle tante isolette, case e rifugi di tantissimi uccelli ed animali.
Io ci sono stata al mattino, appena arrivata, ma il consiglio che posso darvi è cercate di andarci nel pomeriggio quando la luce è migliore e quando tra la nebbia delle cascate si formano una miriade di arcobaleni dai mille colori.
Sentiero Macuco: il sentiero prende il nome da un uccello che sembra un grosso pollo marrone tipico del Sud America.
Il Sentiero Macuco si estende ai margini del canyon Iguazú: migliaia di anni fa le cascate si trovavano proprio qui, poi per erosione si sono spostate più indietro fino alla posizione in cui si trovano adesso.
Lungo questo percorso si trovano delle stazioni d’interpretazione che aiutano il visitatore a conoscere un pochino di più la biodiversità di questa zona:
Le scimmie possono facilmente essere individuate. Vivono sugli alberi, ma sono molto curiose per cui è assolutamente normale vederle passeggiare in mezzo alle persone. La foresta gli fornisce tutto quello di cui hanno bisogno, in particolare il loro cibo: la frutta.
Non si deve dargli da mangiare per una svariata serie di motivi tra cui la loro salute. Sono inoltre molto pericolose. Hanno dei denti che sono delle sciabole e non è raro che qualche turista che abbia avuto la disgraziata idea di dargli da mangiare si sia ritrovato con la mano squartata.
Nonostante la foresta sia fitta non è poi così difficile vedere o “sentire” gli animali, soprattutto verso l’ora di chiusura quando molti dei visitatori sono ormai andati via e regna la tranquillità.
Quindi aguzzate la vista (e l’udito!)
Sentiero verde: un sentiero breve e facile, in cui passeggiare e godere della natura.
Lato Brasiliano
Il tour sul lato brasiliano dura circa 4 ore. Dal Centro Visitatori parte un autobus hop-on hop-off che si ferma ai punti di partenza dei vari trail alla fine dei quali vi è generalmente un balcone panoramico.
L’ultima fermata è quella del sentiero che porta alla Garganta del Diablo.
Sebbene la cosa più bella del Parco sia la vista sulle cascate del lato argentino, ci sono anche qui tre cascate piuttosto famose: Benjamin Constant, Deodoro e Floriano.
Grande Avventura Nautica sotto le cascate
Non perdetevi inoltre l’Avventura nautica in gommone sotto le cascate: vi divertirete come dei pazzi, ne vale davvero la pena!
La grande avventura è fattibile sia dal lato argentino che da quello brasiliano. Io l’ho fatta dalla parte argentina. Dal centro visitatori, su un camion scoperto abbiamo attraversato la foresta fino al punto d’imbarco.
Qui ci siamo spogliati (mettetevi il costume), abbiamo indossato un giubbotto e ci siamo imbarcati su un grande gommone.
La grande avventura comincia prima delle cascate, il primo pezzo si risale il fiume. Lo si vede diventare sempre più agitato, con onde sempre più grosse man mano che ci si avvicina alle cascate.
Si entra prima nel canyon della Garganta del Diablo dove si viene investiti da spruzzi d’acqua e poi si ridiscende per girare intorno all’isola San Martin e passare sotto la cascata Salto San Martin.
La grande avventura nautica permette non solo di osservare Iguazú da una prospettiva differente ma soprattutto di “vivere intensamente” le cascate: mi sono divertita come una pazza, non perdetevelo, ne vale davvero la pena.
Cosa portare
Sia che si visiti in inverno sia in estate, le temperature alle cascate di Iguazú sono sempre piuttosto calde. Io ho optato per un vestiario leggero, con scarpe comode e con la suola in gomma per evitare scivoloni.
Oltre al vestiario non dimenticate:
- Spray contro gli insetti come il Biokill (che potete spruzzare direttamente sopra i vestiti)
- Crema solare
- Occhiali da sole
- Custodia per macchina fotografica: vista la nebulizzazione dell’acqua nelle cascate, la macchina fotografica si bagna. Proteggetela con una custodia. Io mi sono trovata benissimo con questi sacchetti apposta: costano poco e rendono tanto. Portate anche un panno per asciugare le lenti o le cartine ottiche.
- Custodia impermeabile per il cellulare
- Tante schede di memoria per la fotocamera e batterie di riserva.
Se decidete anche di fare la Grande Avventura in gommone sotto le cascate (assolutamente, fatela, è divertentissima!) portate un k-way, vestiti di ricambio e un asciugamano.
Non dimenticate la GoPro!
Dove Dormire
C’è un solo albergo all’interno del Parco, il Belmond, ma è molto costoso e sinceramente non so dirvi se valga la pena prenotare li, vista l’offerta di hotel strepitosi che ci sono a Puerto Iguazú.
A Puerto Iguazú la scelta è varia, da hotel in pieno centro, comodi per negozi e ristoranti, ad hotel immersi nella foresta, dove trovare un angolo di pace e tranquillità.
Una delle scelte super consigliate è La Aldea de La Selva: più che un hotel si tratta di un eco-lodge immerso nella suggestiva selva tropicale, un paradiso con una piscina circondata da alte palme e un ristorante strepitoso.
Il lodge offre diversi bungalows circondati da alte piante e dotati di tutti i confort: le camere, arredate con mobili in legno locale, hanno bagno privato, copertura wifi e un balconcino con un’amaca che dà direttamente sulla foresta.
Per le famiglie si può prenotare anche la “Luis Roga”, una replica perfetta di una vera casa Misionera che può ospitare fino a 6 persone.
Per i più esigenti ci sono delle suite con tanto di Jacuzzi sul balcone.
Tutte le habitaciones dell’Aldea della Selva Lodge sono state costruite in maniera sostenibile cercando di ridurre al massimo l’impatto ambientale sulla foresta.
Prenotate prima che potete perché è tra i lodge migliori che si possono trovare e le camere vengono prenotate quasi subito.
Per chi invece preferisce stare in città, un’ottima scelta è l’hotel Saint George, in pieno centro.
Camere spaziose, una bella piscina con un bar in cui rilassarsi dopo un bagno (o dopo una giornata nel Parco) in cui bere una bevanda, chiacchierare e rilassarsi con gli amici.
Altre Avventure vicino alle cascate di Iguazú
Le cascate di Iguazú si visitano, come dicevo in due giorni. Il mio consiglio è però di fermarsi qualche giorno in più per vivere anche la foresta e i dintorni.
Sono tantissime le avventure che qui si possono vivere. Queste sono le cose da fare assolutamente consigliate:
1 – Giro in elicottero sopra le cascate
questo tour è fattibile solo dal lato brasiliano. Dura poco e costa parecchio, ma è l’unico modo per avere una panoramica dall’alto del fiume e delle cascate circondate dalla foresta.
2 – Avventura nella foresta
Una mezza giornata all’insegna dell’adrenalina! Oltre a visitare la foresta, si vola tra i suoi alberi in zip-line (non è come il canopy tour di Monteverde in Costarica, ma è comunque divertente) e ci si cala lungo una parete verticale sotto una bella cascata.
Soprattutto se prendete parte ad attività come queste non dimenticatevi di fare un’assicurazione di viaggio (come ERV Italia) in maniera da avere l’assistenza e ricovero in caso di incidente.
3 – Parque das Aves
Ci si arriva dal lato brasiliano. Il Parco delle cascate e la foresta di Iguazú offrono discrete occasioni di avvistare la fauna locale. Io al Parco ho visto degli splendidi tucani. Va da se che con tante persone e il rumore durante il giorno gli animali tendano a starsene nascosti e a non farsi vedere.
La maggior parte degli uccelli del Parco sono stati salvati o da contrabbandieri di fauna selvatica o da situazioni di maltrattamento.
Gli animali non vengono reintrodotti in libertà perché, ormai abituati all’uomo, non sarebbero in grado di sopravvivere. Qui per lo meno possono passare il resto della loro vita in tranquillità e curati, in grandi voliere.
Il Parque Das Aves invece offre proprio questo: varie specie di uccelli endemici e di tutto il Sud America.
4 – Tour al villaggio dei Guaranì
Un tour leggermente turistico, ma che posso consigliare per avere un contatto diretto con la popolazione indigena dei Guaranì. Si percorre un bel tratto di foresta lungo un percorso segnato lungo il quale sono state allestite trappole che mostrano come i Guaranì erano soliti cacciare.
5 – Visitare le Missioni di San Ignacio Minì
Non si trovano proprio dietro l’angolo, ma a 200 km dalle cascate. Il modo migliore per arrivarci è prendere parte a un tour con sosta lungo la strada alla miniera di pietre preziose (dove tra l’altro si fanno ottimi affari).
Le rovine, tra le migliori conservate, raccontano la storia delle missioni di Gesù, fondate in Argentina durante la colonizzazione delle Americhe. Sono molto interessanti, consiglio assolutamente di visitarle.
Se volete farvi un’idea guardate prima di partire il film capolavoro di Roland Joffè “Mission” con attori del calibro di Robert de Niro, Jeremy Irons e Liam Neeson e con la stupenda colonna sonora dell’intramontabile Ennio Morricone (ma non fatelo se siete di stomaco debole).
Il mio secondo viaggio in Argentina e la visita alle cascate di Iguazú è stato fatto in collaborazione con l’ente del Parco di Iguazú, Aerolineas Argentinas e Lol.travel.
Diana La Globetrotter
Uno spettacolo vero Martina???
Emarti
Eh si la Cascate di Iguazu sono un miracolo della natura!
Maria Luisa
Ciao Martina, grazie per le dritte che hai segnalato su questa pagina! Andrò a visitare le cascate a fine Dicembre e starò tre giorni (tra l’altro pernotterò proprio al Lodge Aldea de la Selva, non vedo l’ora!). Dedicherò un giorno al lato argentino ed uno al lato brasiliano e sto cercando di capire come conviene muoversi all’interno del parco. Ho consultato vari siti e diari di viaggio, c’è chi consiglia tour organizzati e chi percorsi a piedi con l’aggiunta del trenino fino alla Garganta del Diablo e del giro in gommone. Io pensavo magari di raggiungere il parco in taxi e poi una volta dentro opterei per passeggiate e giri autonomi a piedi per poi prenotare il gommone e il trenino. Pensi sia consigliabile oppure pensi sia meglio affidarmi ad un tour organizzato? Se si, mi consiglieresti qualche nome? Grazie in anticipo per i consigli!
Maria Luisa
Emarti
Ciao Maria Luisa!
Vedrai quanto ti piacerà La Aldea de La Selva, è stupendo. Allora dentro il parco ci si muove a piedi, il trenino devi prenderlo per forza per andare alla Garganta del Diablo ma il costo è incluso nel prezzo del biglietto. Tutti gli altri percorsi sul lato argentino li fai a piedi mentre su quello brasiliano c’è il bus con le fermate tipo hop-on hop-off.
Se compri un tour guidato hai incluso il trasporto da e per il parco. L’entrata è a parte.
Se vuoi dare un’occhiata ai tour (ce ne sono con inclusi anche la Grande avventura in gommone) io uso GetYourGuide, dai un’occhiata qui alle varie proposte :)
https://www.getyourguide.it/cascate-dell-iguazu-l540/?partner_id=7X33GG4
Fammi sapere poi! Buon viaggio!
Marco
Ciao ho letto il tuo racconto davvero bellissimo, ti volevo chiedere ma in 1 giorno nel lato argentino riesci a fare sia i 5 percorsi che la grande avventura in gommene? Si puo prenotare dentro il parco o bisogna affidarsi ad un agenzia? Se si fa dentro il parco si puo prenotare appena entrati per l orario che si preferisce o bisogna andare li quando la si vuole fare?
Emarti
Ciao Marco,
si si riesci a fare tutto. C’è un pochino da trotterellare, ma non avrai nessun problema a fare tutti i percorsi. La grande avventura in gommone è imperdibile, io l’ho prenotata prima dal link che trovi nel post, ma credo che tu possa acquistarla anche direttamente alla biglietteria del Parco. Puoi prenotare l’orario che preferisci, a meno che non sia già tutto full ma non credo avrai problemi. Divertitevi!
MARIA GRAZIA
CIAO. NOI ARRIVIAMO ALL AEROPORTO IGUAZU LATO ARGENTINO E VORREMMO RIPARTIRE DA AEROPORTO IGUAZU LATO BRASILIANO X PROSEGUIRE PER RIO… CI SONO PROBLEMI CON I VISTI ARRIVANDO DA UN AEROPORTO E RIPARTENDO DALL’ALTRO O SI PUO FARE?
Emarti
Ce la fate, portate i passaporti e passate il confine. ciao
!!
luca
Ciao Martina,
Grazie innanzitutto che pubblichi tutte queste informazioni molto utili.
Vorrei chiederti un suggerimento
Il prossimo dicembre visiteremo le cascate e arriviamo da Buenos Aires la mattina (il giorno esatto lo stiamo definendo) in modo da fare il primo giorno il lato brasiliano ed il secondo giorno interamente dedicato a quello argentino (ripartiamo la mattina del giorno dopo).
Abbiano un dubbio per il volo da Buenos Aires per Iguazu, siamo indecisi se prendere il volo che arriva alle 9:55 all’aeroporto di Puerto Iguazú (IGR) o prendere il successivo che invece arriva alle 11.25.
Considerando che dovremmo ritirare i bagagli, pensi che sia troppo tardi prendere il secondo?
Paolo
Sono stato alle cascate un mese fa e confermo che l’emozione è davvero unica… grazie mille per questa pagina molto curaa.
Aggiungerei una nota sulla presenza dei simpaticissimi Coatì, dei piccoli procioni, che si aggirano in mezzo ai turisti in cerca di cibo. Sono comunque selvatici e quindi conviene trattarli con prudenza e sono in grado di rubare intere borse (pare che ultimamente abbiano rubato addirittura dei cellulari)…
Non perdetevi poi il parco degli Uccelli (Parque das Aves) con tucani e Are oltre a un’area riservata alle bellissime farfalle che se avete fortuna potrete anche incontrare libere vicino alle cascate.
Emarti
Grazie Paolo, lo aggiungerò sicuramente!! Grazie a te per il commento, mi hai fatta davvero arrossire :)
Eleonora
Mille grazie, cara Martina!
Articolo completo, chiaro ed appassionato!
Grazie a te sapremo come goderci al meglio i nostri due giorni e mezzo nel Parque Nacional Iguazu!!
Un Abbraccio!
Emarti
Grazie Eleonora, sono contenta che tu abbia trovato i miei post utili…se hai qualche domanda non esitare a chiedere!!
giuseppe
Ciao! Si può prenotare in anticipo l’ingresso? Per evitare di arrivare fin lì e avere brutte sorprese…:)
Emarti
Ciao giuseppe, si certo puoi farlo, se ti interessa anche il trasporto (consigliato) io ti consiglio fortemente questo tour:
1 – dal lato argentino –> https://www.civitatis.com/it/puerto-iguazu/cascate-iguazu-lato-argentino/?aid=5602
2 – dal lato brasiliano –> https://www.civitatis.com/it/foz-do-igua%C3%A7u/escursione-cascate-iguazu-brasile/?aid=5602
Spero di esserti stata di aiuto!
Fausto
Vadoalle cascate a metà settembre sia dal versante brasiliano che quello argentino il problema abbigliamento l ho risolto rimane quello delle calzature dato che ho poco spazio nel bagaglio e le scarpe sono certo si inzupperanno e non so come risolvere il problema non posso portare tante scarpe
Emarti
Ciao! Le scarpe non ti si inzuppano stai tranquillo, non puoi entrare in acqua. Ma se decidi di fare il gommone (te le levi che ti danno una borsa impermeabile) porta costume e ciabatte!
Carmen
ciao! Andrò a metà ottobre a iguazu. Siamo in 4, potrebbe essere una buona soluzione quella di affittare un’auto? Arriviamo e ripartiamo da Puerto Iguazu ma vorremmo andare anche dal lato brasiliano
Emarti
Ciao, la cosa migliore è quella di andare con un’agenzia locale o con il taxi che in 4 vi fa risparmiare. conta che non so se puoi attraversare il confine con un auto a noleggio!
Maria Angelini
Ciao Martina! L’11 dicembre partiremo io e mia figlia per BAires e dopo un congresso internazionale, staremo qualche giorno ancora in città. Avendo ora il programma definitivo di tutto il periodo, vorremmo andare in giornata alle cascate di Iguazu, con volo aereo. Ci chiedevamo però se dall’aeroporto ci fosse la possibilità di andare e tornare con un mezzo pubblico, bus o treno o altro. Pensi che ce la potremmo fare? Ti ringrazio tantissimo e voglio farti tanti complimenti per il suo blog, davvero ben fatto! Maria
Emarti
Ciao Maria, intendi in giornata? cioè volete fare Iguazù andando e tornando in un giorno da Baires? Non riuscite a fare almeno 2 giorni?
Elisa
Ciao…volevo sapere se qualcuno è stato a visitare le cascate a febbraio ???e se per caso bisogna fare qualche vacino per gli insetti che si trovano nella foresta?? O basta solo un repellente??? Grazie
Feletto Sergio
Sono stato a fine novembre bellissima esperienza un un luogo fantastico .per quello che riguarda i pagamenti o usato la carta di credito ovunque sempre tutto ok .
Danilo
Ciao come ci si Arriva dal aereoporto argentino fino alle cascate?è semplice o complicato?
Nicoletta
Ciao! Arrivo all’aeroporto brasiliano a metà mattina e riparto dallo stesso il tardo pomeriggio dopo. La mia idea sarebbe: pullman o uber o taxi per lato argentino direttamente dall’aeroporto, rientro in Brasile per la notte, vita lato brasiliano il giorno dopo e partenza da aeroporto tardo pomeriggio. È fattibile? Che mezzo consigli per ottimizzare i tempi? Meglio acquistare i biglietti di ingresso prima? Grazie!
Emarti
Ciao nicoletta, io non ho preso Uber. conta che devi attraversare la frontiera e il metodo più veloce è con un taxi ma costa un botto. Ho paura che in mezza giornata tu non riesca, dove pensavi di lasciare i bagagli?
Arianna
Quanto costa il taxi per attraversare la frontiera?
Nicoletta
Ho solo uno zainetto, andrei direttamente alle cascate. Arrivo alle 10.40 in aeroporto.
Riparto 18.45 del giorno dopo.
Emarti
Guarda il modo più veloce è senza dubbio il taxi. Informati bene sugli orari del parco perché se ci arrivi tardi dalla parte argentina vedi poco :(
tiziano lonardi
L ‘ ingresso alle cascate lato Argentina , italiano adulto , è di 800 pesos( una decina di € a seconda di come hai cambiato ). Fatto ieri 3 marzo 2020.
Claudia
Volevo ricordare che per visitare le Cascate dell’Iguazu’ occorre effettuare la Vaccinazione per la Febbre Gialla…da eseguire, almeno dieci giorni prima della partenza, nel proprio paese …verra’ rilasciato un libretto sanitario con la trascrizione della Vaccinazione che e’ a pagamento
Emarti
Ciao, da dove viene questa notizia? Quando le ho visitate io non c’era alcun obbligo, forse è cambiato qualcosa, vado a controllare!
enzo vitale
Intanto complimenti per il racconto davvero suggestivo ed emozionante, io ci sono stato una decina di anni fa e le ricordo sempre con grande piacere.
Mi ricordo invece che per potere delle belle foto alle cascate, con il sole alle spalle, era meglio visitare la parte Argentina al mattino e quella Brasiliana al pomeriggio.
Confermi anche tu ?
Grazie
Ciao
EV
Ambra
Ciao, volevo chiederti una precisazione: se io ho l’alloggio a Puerto Iguazù (Argentina) riesco a vedere in giornata il lato del parco brasiliano e rientrare per sera a Puerto Iguazù? grazie mille
Emarti
Ciao Ambra, non so dopo il COVID, prima potevi riuscirci, ma dipende anche molto perché devi attraversare il confine quindi dai controlli che ci sono adesso.
Roberto
Per visitare il lato Brasiliano, alla dogana ci hanno chiesto il documento della vaccinazione anti covid, questo a marzo 2023. Se non ce l’hai rischi di non entrare. La descrizione di Martina calza perfettamente, grazie!
Comunque meglio affidarsi ai tour organizzati, grazie al cambio favorevole euro-pesos è tutto abbastanzaeconomico. A port Iguazú vale la pena una passeggiata al sito dei tre confini, bella vista sui fiumi che separano Argentina, Brasile e Paraguay.