Misteriosa e inafferrabile, superba e ostinata, Torino nasconde segreti e leggende e come una danzatrice che si spoglia di un velo dietro l’altro, rivela la sua anima più nascosta: la Torino Magica. (cit.)
Se vuoi scoprire questo lato meno conosciuto della città Sabauda, vieni con me in questo viaggio attraverso i segreti più reconditi della città.
Torino, da capitale d’Italia a “città dimenticata” o almeno poco considerata come meta turistica, forse perché negli anni dal ’60 alla fine degli anni ’80, ha vissuto un periodo di “oscurità”.
Sono le Olimpiadi Invernali del 2006 a restituirle luce e a riportare, nel tempo, turisti interni e viaggiatori internazionali, incalzati anche del New York Times che nel 2016 indica Torino come città da visitare in Italia.
In questo articolo cerco di raccontarti tutto quello che devi sapere sulla Torino Magica: dalle sue leggende, i luoghi e la sua storia, per finire con i migliori tour per andare alla scoperta dei suoi segreti e della sua magia.
In questa pagina:
1 – Torino Magica Tour
Se sei arrivato qui probabilmente la prima cosa che ti interessa sapere sono quali sono i tour della Torino Magica.
Visto che se prosegui nella lettura probabilmente resterai spoilerato delle cose che andrai a vedere (magari preferisci non sapere prima) ho deciso di elencarteli prima che tu prosegua la lettura.
Tieni conto che il primo è l’unico ed originale tour della Torino Magica e lo trovi presso diversi rivenditori (ma il tour è lo stesso).
ATTENZIONE: i tour sono svolti a piedi in sicurezza, in piccoli gruppi, con Protocolli Certificati e con il rispetto del distanziamento interpersonale previsto per il COVID-19.
TOUR TORINO MAGICA (L’ORIGINALE)
Questo è il tour della Torino Magica per eccellenza, l’unico, l’originale.
Il tour è sempre organizzato e svolto da Somewhere Tour & Events ed è il primo e originale tour della Torino Magica.
Prenotare è facilissimo online e hai un sacco di posti dove acquistarlo:
- Puoi acquistare il TOUR DELLA TORINO MAGICA qui come ho fatto io (leggi la mia recensione completa su Civitatis)
- in alternativa anche lo trovi anche QUI
- oppure anche QUI (il prezzo è sempre uguale – 25 euro)
Io ho prenotato con Civitatis perché, a differenza del sito ufficiale di Somewhere (che non mi accettava neanche la carta di credito, non so come mai), mi permetteva di pagare con Paypal e ho impiegato 5 secondi ad effettuare la prenotazione.
Effettuata la prenotazione mi è arrivato un voucher da scaricare sul telefono e da mostrare all’inizio del tour:
Il tour è un itinerario intrigante tra volti inquietanti, enigmi massonici e simboli esoterici che prende vita attraverso il mistero del Portone del Diavolo, gli spettrali dragoni, la leggenda delle grotte alchemiche, per culminare nel mistero dei Dioscuri, sotto l’occhio attento dei fantasmi più famosi.
Non ti metterò tutto l’itinerario della Torino Magica, ma solo un estratto per farti rendere conto più o meno come si svolge.
Tieni conto che, scegliendo di percorrerlo da solo, ti perderai un sacco di “chicche” che solo una guida può raccontarti come per esempio la simbologia della Massoneria.
Il Tour parte da Piazza Statuto e ti porta alla scoperta di come le “Tenebre” siano arrivate in città.
Poi si percorre Via Garibaldi, la direttrice che porta verso il “bene” e si osservano alcuni edifici che fanno da contraltare alle forze del male: da un lato il Rondò della Forca e la piazza dei roghi, la sede dell’Inquisizione, dall’altra le Fondazioni religiose di aiuto a carcerati e orfane.
Si prosegue con una “caccia” ai simboli della massoneria.
Si prosegue piazza San Carlo osservando alcuni palazzi (di cui la guida ti racconterà la storia e alcuni “portoni” davvero molto interessanti).
Da Piazza San Carlo ci si dirige poi verso via Roma (del 1930) e infine Piazza Castello dove due figuranti ti racconteranno una storia molto interessante e un po’ macabra che riguarda Palazzo Madama…
Durante questo itinerario insomma scoprirai le due anime di Torino (quella della magia bianca e quella della magia nera) dove spaventosi mostri di pietra, edifici dall’architettura sinistra e statue insolite si ergevano accanto a luoghi simboli del Bene quale il Duomo e la Sacra Sindone.
TOUR TORINO SOTTERRANEA
Anche se questo tour non è, a differenza di quello di prima, strettamente legato alla Torino Magica, è comunque un tour davvero molto bello in cui si parla di segreti e di misteri e non posso che consigliartelo.
Tante città infatti hanno segreti e leggende e certamente Torino non è da meno. Con questo tour partirai alla scoperta di quattro gallerie sotterranee di Torino attraversando i cunicoli che si snodano sotto la superficie cittadina.
Attenzione che il tour non è consigliato a persone che soffrano di claustrofobia, mentre per gli altri sarà una serata indimenticabile!
2 – Perché Torino Città Magica?
Se lo domandi ad un torinese che distrattamente corre (i torinesi corrono anche quando passeggiano) probabilmente ti risponderà “perché far parte del triangolo magico”, senza meglio precisare di che triangolo si parla e che cos’è il “triangolo magico”.
Per inciso, sono due i triangoli: quello della “magia bianca”, condiviso con Lione e Praga; quello della “magia nera”, insieme a Londra e San Francisco.
Subito però è chiaro che la magia non è riferita ad un aspetto romantico (la magia di un tramonto, anche se poi se ne formano di struggenti), ad una atmosfera particolare (allusiva o suggestiva).
La magia di Torino è proprio riferita alla “magia” in senso stretto, ovvero a tutte quelle pratiche che riguardano le arti “occulte”.
Ma perché proprio Torino? Andiamo a scoprirlo insieme.
3 – Torino Magica: L’Origine Egizia, tra storia e leggenda
Una delle leggende della tradizione esoterica narra che il Principe Egizio Iw Ra Danit, nel 1500 A.C., in contrasto con i sacerdoti del tempo, lasciò l’Egitto attraverso il Mediterraneo e giunse dove il Po incrociava la Dora e vide un bellissimo toro abbeverarsi e decise quindi di costruire una città dedicata al Dio “toro”.
Il toro era considerato divino fin dai tempi di Menfi e così è rimasto nella memoria dei cittadini. Il toro diventa ufficialmente simbolo della città nel 1687.
I Savoia
Ai Savoia si deve questa “tradizione esoterica”: cultori del pensiero magico e profondi conoscitori della cultura dell’Antico Nilo.
Secondo lo storico delle religioni – Massimo Introvigne – i Savoia dal 1500 cercarono di farsi accreditare tra le case reali, come discendenti dei faraoni egizi.
La costruzione delle Regge sabaude è tale che – se si uniscono delle linee immaginarie – formano una stella a cinque punte, simbolo per l’appunto dell’esoterismo.
Gli scandali Legati alla magia
Si racconta che la bella Maria Cristina di Francia (moglie di Vittorio Amedeo I) fece costruire dei sotterranei nel suo palazzo, il Castello del Valentino, per poter studiare l’alchimia.
La leggenda vuole che la duchessa utilizzasse il Palazzo per intrattenersi con i suoi amanti che poi faceva sparire e – si dice – che i fantasmi ancora si aggirino nei sotterranei.
Non soltanto, si dice che sotto il letto del Po, fece costruire un passaggio per raggiungere la sua alcova “la Vigna Reale” dove si incontrava con il suo amante favorito, Filippo d’Aglié (musicista e poeta di corte).
La Leggenda delle Grotte Alchemiche
Si racconta che Emanuele Filiberto utilizzasse una delle Grotte Alchemiche che si trovava nei sotterranei del Palazzo Reale. Erano ampie abbastanza da permettere il passaggio di una carrozza, fino a raggiungere il Castello di Rivoli.
La costruzione di queste grotte la si fa risalire tra il ‘300 e il ‘400, ma non si hanno prove della loro effettiva esistenza.
La “porta di accesso” la si indica nel punto in cui sorge la Fontana delle Nereide e si dice che girare tre volte intorno alla fontana, porti fortuna.
Ipotizzando l’esistenza di queste grotte, una seconda grotta si troverebbe in Piazza Castello, in corrispondenza dei sotterranei di Via Garibaldi. Si dice anche che questa galleria – costruita per fini strategici – arrivasse fino alla Gran Madre di Dio (passando sotto il Po).
La terza grotta è quella avvolta dal più grande mistero: la custodia della “pietra filosofale”. Sarà per questo che non è mai stata trovata.
La leggenda vuole che chi avesse trovato la “pietra filosofale” avrebbe raggiunto tre poteri: produrre l’elisir di lunga vita, conoscere il passato e il futuro, trasformate in oro tutti i metalli.
Chi avesse trovato la grotta, avrebbe corso il rischio di perdersi in un’altra dimensione!
4 – Luoghi della Torino Magica
1 – I Dragoni di Piazza Statuto
Risale al 1872 il monumento di Piazza Statuto, realizzato con pietre provenienti dal Frejus e costruito in un luogo in cui – in epoca romana – era presente una grande necropoli.
Diverse sono le figure di questo monumento, ma ciò che colpisce è l’angelo nero che fa la guardia ai defunti, con lo sguardo rivolto verso terra, dove si dice si acceda agli Inferi.
La Piazza è circondata da luoghi che sono stati sede di avvenimenti fausti: l’incendio del Cinema Statuto nel 1983, e poco più in là il Rondò della Forca dove tra il 1835 e il 1853 venivano eseguite le condanne a morte di assassini e cospiratori politici.
2 – Le Statue dei Dioscuri
Collocate nel 1847 davanti alla cancellata del Palazzo Reale (in Piazza Castello), le Statue dei Dioscuri segnano la linea di demarcazione tra la città sacra e quella diabolica.
Castore e Polluce, “gemelli diversi” figli della stessa madre ma diverso padre (Zeus e un umano) tagliano in due l’energia della città.
Dalla parte di Castore, la magia nera, dalla parte di Polluce (la statua con la Stella sulla testa), l’energia buona.
Qui in passato veniva esposta la Sacra Sindone e da qui, si racconta, partissero le dodici linee immaginarie che suddividono la città in 12 settori dedicati ai segni zodiacali.
Piazza Castello era anche luogo di roghi durante l’Inquisizione, che aveva sede nella Chiesa di San Domenico (in Via Milano); per contro era il luogo in cui si festeggiava San Giovanni con il falò del solstizio d’estate.
Al centro del falò si inserisce la sagoma di un toro e se la pira cade in direzione di Porta nuova, sarà un anno fortunato, nella direzione opposta, determina un anno difficile.
(N.B.: nel 2019 è caduto in maniera propizia, ma nel corso del 2020 si deve essere dimenticato dell’esito).
I segni zodiacali li ritroviamo, in una forma non tradizionale, su una parete del Duomo di Torino. Questa meridiana dispone i segni su due fasce verticali e non sulla ruota. In alto il Capricorno (solstizio d’inverno) che incrocia il Cancro (solstizio d’estate)
3 – Mole Antonelliana
La Mole Antonelliana venne costruita intorno al 1848 quando Carlo Alberto concesse per Statuto la “tolleranza” dei culti acattolici. Doveva essere una sinagoga, ma le ambizioni dell’Arch. Antonelli erano così alte che i costi di costruzioni erano cresciuti enormemente, determinando una rinuncia da parte della comunità ebraica.
La lettura esoterica vuole che la costruzione sia una rappresentazione delle energie maschili, una grande “antenna” rivolta verso il cielo e che irradia energia positiva.
Una curiosità: dello stesso architetto, Casa Scaccabarozzi. Tra Corso San Maurizio e Via Giulia di Barolo troviamo la “Casa Fetta di Polenta”: 9 piani di cui 2 interrati e un lato non più di 60 cm.
Se la osservi da Via Artisti sembra un foglio di carta: una casa non casa.
4 – Chiesa della Gran Madre di Dio
La Chiesa della Gran Madre di Dio è il primo simbolo dell’esoterismo della città: qui, infatti, si svolgevano i riti dedicati alla “Grande Madre” Iside, moglie di Osiride. Si racconta che i riti si svolgessero negli itinerari della Chiesa.
La leggenda racconta che una ragnatela di sotterranei collegassero la Chiesa a Piazza Castello.
Progettata dall’Arch. Bonsignore (torinese) ispirandosi al Pantheon di Roma e alla Madeleine di Parigi e costruita quale ex voto per celebrare il ritorno di Carlo Alberto di Savoia.
All’interno della Gran Madre è presente un “sacrario” che conserva i resti di 4000 giovani caduti durante la I guerra mondiale.
Per gli appassionati di esoterismo, la figura della donna velata che alza il calice, indica il punto in cui è nascosto il Santo Graal, la coppa utilizzata da Gesù durante l’Ultima Cena e che raccoglie il suo sangue.
5 – La fontana dei 12 mesi (Parco del Valentino)
La fontana dei 12 mesi (Parco del Valentino) nasconde un segreto: secondo la leggenda, Feronte – che aveva poca esperienza di conduzione di carri solari – si schiantò contro la volta celeste e Zeus, per contenere i danni, lo fece cadere proprio sulle rive del Po.
Li nacque il Bosco sacro da dove poi nacque la città. Naturalmente è una leggenda.
6 – Il Museo Egizio
Il Museo Egizio di Torino fu aperto nel 1824 e voluto da Napoleone che scelse la città come sede in maniera non casuale: le dimore sabaude – se unite idealmente da una linea, formano una stella a 5 punte, simbolo di conoscenza esoterica:
- il Castello di Moncalieri
- il Castello di Stupinigi
- il Castello di Rivoli
- il Castello di Venaria
- Superga, dove sono conservate le tombe reali (visita assolutamente indispensabile, perché ci racconta qual era il ruolo delle donne reali – dedite a sfornare figli – e perché è presente la scala elicoidale dello Juvarra – abate di corte e architetto messinese).
Si dice che il Museo sia un campo di battaglia di energie positive e negative, per via dei sarcofagi in esso contenuti.
Percorrendo Via Lascaris e Via Arsenale sono tanti i Diavoli dei palazzi che ospitavano i massoni e che osservano i passanti. Diavoli sui portoni, diavoli che reggono lampade. Piuttosto inquietanti.
Piazza San Carlo. Il Toro di Bronzo portafortuna: la leggenda vuole che calpestare i testicoli del toro porti fortuna.
E adesso passiamo dall’altra parte del Centro-Città.
Considera infatti che la città si sviluppa su una specie di croce che dalla stazione dei treni di Porta Nuova termina in Piazza Castello; oltre la Piazza abbiamo il Duomo dove è custodita la Sindone e le Porte Palatine.
L’asse di cui parliamo, è tagliata da una strada che dalla stazione dei treni di Porta Susa termina alla Gran Madre.
7 – La fontana Angelica (Piazza Solferino)
La fontana Angelica (Piazza Solferino) rappresenta le tre stagioni. Viene considerata la “Porta dell’Infinito”.
Autunno e Inverno sono statue maschili (i giganti Boaz e Joaquin) che sostengono le Colonne d’Ercole; Primavera ed Estate rappresentano Virtù e Vizio. L’acqua rappresenta la conoscenza, il battesimo della rinascita umana.
8 – La Porta del Diavolo (Via XX Settembre 40)
La Porta del Diavolo (Via XX Settembre 40) deve la sua fama al batacchio centrale in cui è scolpito il diavolo che guarda i visitatori che bussano alla porta.
Per bussare, due serpenti uniti per la testa.
Si racconta che il portone apparve una notte, in seguito all’invocazione del diavolo da parte di un apprendista stregone. Il diavolo si arrabbiò e imprigionò lo stregone dietro il portone.
E questo per quanto riguarda la versione storica della creazione di questo portone.
Per quanto riguarda la versione “magica”, sembra che il portone sia comparso dal nulla una notte. Si narra che, quella notte, un apprendista stregone avesse invocato le forze oscure e lo stesso Satana. Il Diavolo, scocciato da questa invocazione, decise di punire lo stregone imprigionandolo dietro il portone che il malcapitato non riuscì mai più ad aprire.
Ancora una curiosa leggenda su questo palazzo: si dice che nel 1600, trovasse sede la Fabbrica dei Tarocchi. La carta dei Tarocchi legata al diavolo è il n. 15.
E all’epoca il numero civico del palazzo era il 15, non il 40 come oggi!
TOUR TORINO MAGICA
Il tour è sempre organizzato e svolto da Somewhere Tour & Events ed è il primo e originale tour della Torino Magica.
- Puoi acquistare il tour Torino Magica a questo link come ho fatto io (leggi la mia recensione completa su Civitatis)
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5 – I personaggi della Torino Magica
La presenza di Nostradamus a Torino risale al 1550 circa e la scelse per approfondire gli studi di alchimia. Desiderava visitare i laboratori segreti (le “Grotte Alchemiche”), le cui tracce non sono mai state trovate, ma che gli studiosi di esoterismo dicono essere esistite e che soltanto i Savoia ne conoscevano l’esatta ubicazione.
Giunse a Torino con l’incarico di trovare un rimedio per la Duchessa Margherita di Valois, affinché restasse incinta.
Grazie al suo “rimedio”, nacque Carlo Alberto I, del quale Nostradamus ne predisse la morte a 69 anni (“sulla strada di Gerusalemme, quando un nove si troverà davanti a un sette”).
Si racconta che si fece avvolgere nella Sindone, prima di morire di Peste portata dai lanzichenecchi.
Cagliostro arrivò a Torino nel 1788, preceduto dalla sua fama di taumaturgo, ma anche di truffatore delle corti francesi. La sua presenza provocò invidia tra i massoni che ne determinarono la cacciata, timorosi che potesse portare scompiglio. Andando via, lanciò un anatema contro la città: “Torino, io ti maledico”;
De Chirico la definisce enigmatica ed ambienta alcune sue opere proprio a Torino;
Nietzsche fece il suo incontro con la follia, proprio a Torino; riteneva che la città fosse stata costruita appositamente per le dissertazioni filosofiche;
Dalla metà dell’ottocento, a Torino arrivano diversi personaggi dell’occultismo, con il benestare dei Savoia che vedevano con simpatia queste pratiche.
Nel 1900, durante 91 anni, a Torino visse il veggente e sensitivo Rol.
6 – Libri sulla Torino Magica
Per finire questo articolo sulla Torino Magica vorrei per ultima cosa raccomandarti alcuni libri così nel caso tu non potessi comunque partecipare al tour ma volessi solo conoscere tutta la storia tu sappia dove dirigerti.
TORINO MAGICA – Vittorio del Tufo
Ordinato ma non ancora letto, comunque dalla descrizione sembra veramente bello: Tracce, voci, storie, memorie dal cuore magico di Torino, una città misteriosa, simmetrica, inafferrabile. Misteriosa. Simmetrica. Inafferrabile. Ma anche compassata, superba, ostinata. Nata all’incrocio di due fiumi e molte leggende, rebus di luce e tenebre, Torino ha sempre avuto un rapporto strettissimo con la sua dimensione magica. Come la danzatrice delle Mille e una notte, l’antica capitale sabauda si svela poco alla volta: un velo, poi un altro, un altro ancora.
TORINO MAGICA, FANTASTICA, LEGGENDARIA – Massimo Centini
Organizzato come una enciclopedia con la discussione di oltre trecento voci, il libro tratta i racconti di tante leggende legate alla città, popolate da personaggi e tradizioni, luoghi tra passato e presente. Si parla di grandi uomini, come Peter Kolosimo e Gustavo Rol, luoghi come La Gran Madre e il Musinè, percorsi come quello intorno ai draghi presenti sulle facciate delle case, le librerie esoteriche, e il Museo del fantastico
Una vera e propria guida alla Torino Magica, l’ho letto e lo consiglio.
Raccoglie i principali luoghi, personaggi ed eventi di ogni genere, grazie ai quali è possibile affermare che «Torino è una città magica», e termina con le 50 tappe di un possibile «Gran tour» nei luoghi più misteriosi e intriganti della città.
Ci sono altri Libri sulla Torino Magica, ne trovi una lista bella fornita QUI su AMAZON
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