Avete mai provato ad immaginare come potrebbe essere la fine del mondo?
No? Beh, io ci sono stata.
Si non vi sto prendendo in giro, io la fine del mondo l’ho vista per davvero, laggiù c’è una spiaggia completamente deserta, da ogni parte si rivolga lo sguardo, strizzando gli occhi per combattere l’accecante luce del sole, non si vede altro se non sabbia, cielo e mare.
Anche il suo nome lo dice: Boca del Cielo. Provate a pronunciarlo sottovoce, non ne sentite la dolcezza?
Boca del Cielo è uno di quei luoghi di Messico desconocido che ancora sono stati risparmiati dal turismo di massa: qui non troverete discoteche, negozi di souvenir made in China e locali in cui mettervi in testa un finto sombrero e bere Tequila di scarsa qualità, qui troverete semplicemente una lunga striscia di sabbia chiusa tra l’azzurro della laguna da una parte e il blu delll’oceano dall’altra, dove gli unici suoni sono l’infrangersi ritmico delle onde sulla spiaggia e il grido dei gabbiani.
Chi arriva qui non deve desiderare facebook e twitter: preparatevi a spegnere le vostre sveglie e a dimenticarvi il cellulare in una tasca dello zaino perché a Boca del Cielo si vive coi ritmi del giorno e della notte: ci si sveglia con le prime luci dell’alba e si va a dormire con il buio della sera. Qui per stare bene la tecnologia non serve, gli occhi non resteranno piantati convulsamente su un monitor 11 pollici, ma finalmente si guarderanno di nuovo intorno e quello che vedranno sarà un infinito fatto di mare e cielo, del verde delle palme e del bruno chiaro della sabbia.
Qui non sentirete la necessità di abiti eleganti e scarpette con il tacco per uscire alla sera, un costume da bagno ed un pareo saranno tutto quello di cui avrete bisogno.
A Boca del Cielo non c’è assolutamente niente da fare ed è per questo che ve ne innamorerete perdutamente. Vi sveglierete la mattina e farete colazione a due metri dal Pacifico, e durante il giorno l’unica cosa in cui dovrete impegnarvi sarà riprendervi il vostro tempo: tempo per fare una pigra nuotata nelle acque calme della laguna, tempo per pescare, tempo per fare una passeggiata a piedi nudi con le dita tra la sabbia e magari sdraiarvi su un’amaca e prendere finalmente in mano quel dannato libro che da tanto tempo avete voglia di leggere ma per il quale non avete mai trovato un minuto libero. Qui, dove il mondo che conosciamo finisce, finalmente troverete una cosa che fino ad adesso non avete mai capito di aver perso: il tempo da dedicare a voi stessi.
Perche Boca del Cielo è esattamente questo: la fine del mondo, di quel mondo che pensiamo sia nostro, a cui ci hanno convinto di appartenere, un mondo di bisogni superflui, di convenzioni sociali, di telefonini, di scarpe con il tacco e borse firmate, di corse al lavoro che lasciano senza fiato e di carriere, un mondo che non ci permette di sentirci liberi di essere, semplicemente, quello che siamo.
Boca del Cielo a me ha regalato momenti magici. Arriviamo qui dopo 15 giorni di Messico stra-turistico. La tranquillità ed il silenzio che troviamo a La Luna, un delizioso gruppetto di semplici cabanas sulla spiaggia è impagabile, così come lo è addormentarsi al ritmo delle onde dell’oceano. Abbiamo trascorso due giorni indimenticabili fatti di cose semplici come passeggiare a piedi nudi sulla spiaggia e rimanere immobili senza fiato, abbracciati in confortevoli silenzi, ad osservare quei tramonti che solo il Pacifico sa regalare, sorseggiando un mojito home-made.
Qui ho avuto il privilegio di vedere per la prima volta nella mia vita nascere le piccole tartarughe Caretta caretta e di incitarle con il cuore stretto dalla tenerezza nella loro prima grande sfida della vita: la corsa verso il mare.
Ma la fine del mondo ve la dovrete guadagnare, arrivare fin qui non è facile (del resto se è incontaminata un motivo c’è). Non ci sono pullman diretti per Boca del Cielo e tantomeno vi ci porteranno i tour organizzati. L’unica cosa che vi rimane da fare per arrivare fin qui è da San Cristobal de Las Casas prendete il collettivo per Tuxtla: dite al conducente che dovete prendere il pullman per Tonalà e lui saprà a quale stazione farvi scendere. Ma mica è finita qui: dalla stazione prendete il pullman per Tonalà e poi da Tonalà finalmente contrattate con un taxi collettivo per Boca del Cielo. Un ora e mezza e 150 mila tope dopo arriverete alla stazione Don Lupe dove Federico, gestore di La Luna vi verrà a prendere con la barca.
Un’ ultima raccomandazione prima che partiate: mi raccomando, di Boca del Cielo sono terribilmente gelosa, abbiatene cura.
Beatrice
Ecco, questi sono i luoghi che amo, questo è ciò che cerco quando viaggio, silenzi interrotti solamente dai suoni della natura. Angoli di paradiso senza presenze umane o con presenze educate al rispetto del creato.
Immergersi in ritmi ancestrali e perdersi in struggenti momenti infiniti.
Solo in luoghi come questo si riequilibra il mio spirito e solo così si riesce a ritrovare il tempo e si scopre quanto possa essere lunga una giornata…sì perché due giorni d’istinto son nulla, ma vissuti così sono tantissimo :)
P.S. io le caretta-caretta le ho incontrate a Turtle island nel Borneo, altro piccolo paradiso protetto.
Questo post mi piace tantissimo
martina santamaria
Bea esatto Boca del Cielo è tutto questo! Ma come si fa a raccontarle certe cose bisogna viverle, è vero o no? Un abbraccione forte!
deborah
Uno dei post più belli che hai scritto! Le tue parole rendono questo posto magico anche agli occhi di chi, come me, non c’è stato❤
martina santamaria
Ehhhh per quanto ci si impegni, le parole non saranno mai sufficienti a comunicare le adozioni che Boca del Cielo sa suscitare. Devi andarci, te lo dico da amica ;)
Federico e Anabela
Grazie Martina, é stato un pacere avervi qui e ogni tanto sorrido a vedere i tuoi commenti in Facebook (mai troppo seri….) …
…la vita é bella e tu la prendi allegramente. Cosí si fa!
Un bacione da Boca del Cielo. Federico e Anabela
martina santamaria
Il vostro commento è il regalo più bello e si la vita va presa allegramente. Boca del Cielo è uno dei miei ricordi più felici :)
Elena
Lo aspettavo, lo sai. E non hai tradito le mie aspettative. Lo hai descritto esattamente così com’è, quel posto magico dove l’unico compito è riappropriarsi di sé e del proprio tempo
martina santamaria
Elena eh eh eh si lo sapevo che lo aspettavi e sono contenta che ti sia piaciuto. Per me non è facile scrivere post emozionali, sono molto gelosa dei miei sentimenti, ma per Boca del Cielo si può fare uno strappo alla regola, no? Ah non ti ho mai ringraziato a dovere sei stata tu che me lo hai fatto scoprire, grazie di cuore :)
Elena
E sono contenta di averlo fatto scoprire ad una viaggiatrice come te che ne ha saputa apprezzare la bellezza e l’unicità!
martina santamaria
ah ah ah che carina così mi fai arrossire ;)
dueingiro.blogspot.it
Volevo solo leggerti senza commentare….ma questo articolo merita troppo un commento! Bellissimo davvero,il tuo articolo ma anche questo posto sperduto, brava.
martina santamaria
Ah ah ah grazie ah ah ah…. dovreste andarci, prima che diventi troppo turistico però.. anzi quale è la vostra prossima meta?
dueingiro.blogspot.it
Asia sicuramente…. ma non sappiamo dirti ancora di preciso. In “SudAmerica” ci stiamo pensando per un futuro-futuro viaggio di nozze, stiamo a vedere :-)
Gabriele
Ci sono stato a dicembre 2013. Per l’ultimo saluto a mio Fratello Sergio.
Abbiamo alloggiato in un bungalow ancor più minimalista di La Luna .
Indimenticabile, gli abbiamo dato l’ultimo saluto in un posto che amava, un posto che è ancora vero Mexico
P.s.se qualcuno ha fotografie he ritraggono il titolare del negozio El Caracol di San Cristóbal de las Casas mi potrebbe contattare? Era mio fratello.
Grazie.
martina santamaria
Ciao Gabriele, scusa il ritardo, ero all’estero. Io purtroppo fotografie non ne ho, ma magari se qualcuno legge il tuo commento te le manda.
Mi dispiace tanto per tuo fratello, ma essere salutati a Boca del Cielo è una bella cosa, il posto è uno dei miei posti del cuore, non lo dimenticherò mai e spero tanto di tornarci un giorno. Un abbraccio forte forte!
Pigi
Ciao Martina, grazie della bella descrizione! Cercavo proprio un posto del genere dopo essere stato 12 anni fa a Mazunte (nello stato di Oaxaca) e a Maruata (Michoacan), che erano quasi così “selvagge”, ma oggi temo siano un po’ cambiate. Potresti dirmi in che periodo ci sei stata? Mi piacerebbe vedere la nascita delle tartarughine ma non credo sia possibile in qualsiasi periodo dell’anno. Grazie mille. Ciao. Pigi
martina santamaria
Ciao Pigi e scusa il ritardo ma ero all’estero! allora le tartarughine nascono tra ottobre e novembre (sono i mesi migliori) ma se vuoi essere proprio sicuro contatta Federico de La Luna e chiedi a lui… il posto è meraviglioso, vero Mexico!