I viaggi in bus sono i miei preferiti, sono quelli che più mi trasmettono il significato di viaggio unito al senso di libertà.
Quante volte scegliamo la nostra destinazione grazie ai racconti e agli aneddoti di altri viaggiatori? Ho colto l’occasione e ho chiesto ad alcuni dei miei travelblogger preferiti di raccontarmi qualcosa sui loro viaggi in bus, lasciamoci quindi ispirare dai loro racconti!
Adoro i viaggi in bus: credo che sia una delle cose che amo di più del mio viaggiare per il mondo, ma c’è anche chi li odia e ha avuto esperienze a dir poco terrificanti.
Io in realtà non solo li adoro, ma li trovo anche estremamente comodi ed estremamente vantaggiosi.
Prima di tutto i viaggi in bus mi danno la possibilità di avere subito un’idea del paese che sto visitando perchè mi permettono di osservare i paesaggi intorno in tranquillità, senza dovermi concentrare sulla guida e sulla strada.
In bus inoltre ho potuto fare degli incontri veramente speciali come quello per esempio sull’ autobus in Tanzania che mi ha permesso di parlare con le persone del luogo, imparando tantissimo da loro e facendomi riflettere su moltissime cose.
La maggior parte delle volte infatti quando si viaggia ci si trova a contatto con persone del luogo ma che hanno comunque qualcosa a che fare con il turismo: albergatori, guide turistiche, gestori di ristoranti e venditori di souvenir. Ma gli incontri che si fanno sugli autobus sono completamente diversi, perchè si ha l’occasione di incontrare persone che con il turismo non hanno nulla a che fare: persone che fanno vite diverse, lavori diversi e che ci possono dare una visione completamente differente del paese in cui siamo. D’altra parte è innegabile che ci sia anche qualcosa di estremamente romantico nei viaggi in bus soprattutto in quelli di notte. O no? Essere cullati dalle curve, dalle accelerazioni, vedere la propria immagine riflessa nel vetro mentre le luci delle città scorrono fuori dal finestrino, osservare ogni momento il paesaggio che cambia regalando spettacoli sempre differenti, dai tramonti sul mare alle albe nel deserto.
Come dicevo però viaggiare in questo modo è anche estremamente vantaggioso, soprattutto economicamente parlando (non dimenticate che sono genovese eh)
Prima di tutto i viaggi in bus sono molto più economici e quindi mi permettono di viaggiare più a lungo. Oltre ad essere infatti generalmente molto più economici che non affittare l’auto o viaggiare in aereo mi permettono di risparmiare la notte di albergo che spesso è uno dei costi maggiori di un viaggio. Ma non solo.
viaggiare sui bus notturni fa risparmiare una cosa ancora più preziosa: il tempo. Addormentarsi in una città e svegliarsi in quella successiva permette di massimizzare, evita di far trascorrere molto tempo in transito da un posto ad un altro, tempo che così si può dedicare a visitare il posto in cui si arriva.
Viaggiare in bus è molto diverso in ogni parte del mondo e le esperienze possono essere davvero diverse: dai viaggi in bus di lusso con tutti i comfort a veri e propri viaggi della speranza su mezzi super sgangherati, ma dei quali non ci si dimentica mai.
In ogni caso c’è qualche consiglio che si può dare sempre, eccone qualcuno:
– arrivate alla stazione sempre almeno 30 minuti prima della partenza del vostro bus, ma se non avete confidenza con la lingua arrivate ancora un pochino prima
– verificate che quando il vostro zaino viene caricato vi venga assegnato un numero con il quale dimostrare che è il vostro al momento del ritiro. Se non ve lo danno, se durante il tragitto qualcuno scende controllate che non si porti via il vostro zaino.
– Portatevi una felpa o una maglia, in molti paesi sui bus sparano aria condizionata e si muore di freddo, come per esempio in Messico.
– Mettete i vostri soldi e i vostri documenti in una cintura di quelle che si tengono sotto i vestiti, soprattutto se viaggiate di notte. In alcuni bus notturni, come in Messico, si viene spesso fermati dalla polizia per dei controlli, è quindi più comodo avere i documenti a portata di mano.
– Portatevi un cuscino di quelli da aereo ed una fascia per coprirvi gli occhi.
– Portatevi delle salviette o il disinfettante per le mani, così come un rotolo di carta igienica: è fondamentale visto che nei bagni che si incontrano lungo la strada, la carta spesso manca.
– Portatevi acqua e qualcosa da sgranocchiare durante il viaggio ma cercate di bere poco perchè non sempre gli autobus sono dotati di WC e spesso passano ore tra una fermata e l’altra.
– Cercate di capire quale sia la stazione di arrivo, spesso nelle grandi città le stazioni sono molte ed è meglio cercare di arrivare in quella più vicina all’albergo o quella più centrale.
– spesso le stazioni degli autobus (come peraltro quelle dei treni) sono il territorio di caccia preferito dai borseggiatori. Non bisogna quindi mai perdere di vista le proprie cose, soprattutto se piccole e di valore (come cellulari e macchine fotografiche)
– ultimo consiglio, ma il più importante di tutti: mettetevi nelle orecchie della buona musica, rilassatevi e godetevi il viaggio!
Lasciatevi ispirare!
Quanti dei nostri viaggi decidiamo di intraprendere grazie a qualche racconto o aneddoto di amici viaggiatori un po’ matti che lo hanno fatto prima di noi? E allora lasciamoci ispirare ancora una volta dalle avventure dei viaggiatori!
Cabiria (Trip or Treat?): Quello da Sihanoukville a Bangkok è stato uno dei viaggi più tribolati di sempre; alla partenza, quando ho chiesto quanto ci sarebbe voluto, la risposta è stata evocativa: “tra le 11 e le 18 ore”, e già lì avrei dovuto intuire quel che mi aspettava.
Il prosieguo è stato un susseguirsi di siparietti tragicomici: cinesi alle prese con la loro bile, aria condizionata totalmente fuori controllo e abbandoni in posti più o meno remoti.
Se lo rifarei? Sì, assolutamente! Questo tipo di viaggio, sul momento, è di quelli che sconquassano, ma sul lungo periodo entra di prepotenza tra i ricordi migliori, quelli che fan dire soddisfatti “io quella cosa lì l’ho fatta davvero!”
Margherita (The Crowded Planet): I bus notturni sono un argomento che divide molto la comunità dei viaggiatori. C’è chi li adora (risparmio una notte in hotel!) e chi li detesta (si, ma arrivo che sembro appena uscito da The Walking Dead). Riguardo alla mia esperienza, dipende molto dal bus stesso. In Vietnam, India e Laos ho viaggiato su comodissimi bus con sedili reclinabili o veri e propri letti, e un bus in India aveva addirittura delle mini-stanze. Tutto questo per un prezzo irrisorio. In Europa, invece, non posso dire di essere stata così comoda.
Il Madagascar merita un capitolo a parte. Non solo viaggiare in taxi-brousse (minivan, trasporto pubblico locale) è scomodissimo a tutte le ore, di notte è anche pericoloso. Gli autisti non osservano le regole, viaggiano a fari spenti e gareggiano l’uno con l’altro a chi arriva prima. E dato che i taxi-brousse sono anche adibiti al trasporto di denaro, spesso sono vittime di rapine durante la notte. Ho preso il taxi-brousse di notte una volta sola e… mai più! Meno male che sono qua a raccontarvela!
Silvia (Silvia’s Trips): Il viaggio in autobus in un paese straniero è sempre degno di nota, non fosse che per l’immancabile scambio che viene a crearsi con la gente del posto con cui si condivide l’esperienza, che seppur breve tende ad essere intensa.
Tra gli spostamenti di questo tipo che preferisco ricordare ci sono senza dubbio quelli in Sri Lanka e in Myanmar! In Myanmar gli autobus sono di due tipi: quelli diurni per tratte di breve/medio raggio all’interno di una provincia e quelli notturni per lunghe tratte interregionali.
Nel primo caso si tratta perlopiù di autobus cittadini cinesi venduti al Myanmar al momento della supposta rottamazione e qui rianimati per la gioia delle colonne vertebrali dei passeggeri. Ovviamente sono privi di sospensioni, ma anche di aria condizionata e circolano con finestrini bloccati in posizione spalancata, non tanto per ovviare al caldo quando per permettere ai passeggeri di sputare saliva misto betel all’esterno… il blocco dei finestrini consente inoltre ai venditori ambulanti di vendere frutta, snack vari e bibite ad ogni stop senza rallentare troppo la corsa.
I biglietti si possono comprare direttamente alla fermata dell’autobus poco prima della partenza.
Gli autobus che viaggiano di notte sono un po’ più eleganti e l’aria condizionata è al massimo, sempre e comunque! Non potendo aprire i finestrini però, di fronte ad ogni sedile viene posta una bottiglietta d’acqua per potersi reidratare e un sacchetto di plastica per consentire ai masticatori di betel di sputare ogni pochi minuti.
Comune denominatore di tutti gli autobus sono gli schermi centrali che trasmettono video clip musicali, karaoke e serie tv locali durante tutto il viaggio e con volume al massimo. Attenzione perché alcune soap locali creano assuefazione!!!
Sonia (Sui Sentieri del Mondo): Eppure anche in India, dove i mezzi di trasporto sembrano uscire dalla casa produttrice già da rottamare, come avessero cinquant’anni appena nati, si stanno sviluppando alcune compagnie di autobus all’avanguardia e dotate di tutti i confort. Una volta tanto durante le vostre peregrinazioni al limite della sopportazione e spesso anche della decenza, perché non regalarvi dunque un momento di respiro senza dover necessariamente finire sul lastrico? Dato per scontato che in un viaggio in India non dovrebbe mancare una visita ad Hampi, se siete diretti a Mumbai, non perdetevi una corsa con la compagnia VRL: letto singolo o matrimoniale con cuscino già incorporato nella forma del materasso, aria condizionata e copertina di pile apparentemente appena lavata ( dubito ma soprassediamo Emoticon smile, lucina da lettura, presa della corrente e porta cellulare ma soprattutto, schermo privato con audio regolabile a piacere per rimanere aggiornati sulle ultime novità di bolliwood che l’autista passerà al convento…da non credere! Il tutto per un totale di 1300 rupie (meno di 20 euro) e circa 14 ore di viaggio. L’autobus parte alle 18 da Hospet per raggiungere Mumbai in mattinata. Buon viaggio!
Paola (Scusate io vado) : In Vietnam, ho passato 10 ore nel posto letto sopra il WC. Controllare bene il posto assegnato e chiedere dov’è il water! Il peggiore? In Colombia, ma perchè c’erano – 7 gradi sul pulman!
Deborah (Appunti di Viaggio): Il peggiore?? Autobus notturno Puno – Cusco. Circa 3800 metri di altitudine. Sintomi del mal d’altura: febbre,vertigini e nausea, e io li avevo tutti! Posti assegnati? I primi due al piano superiore, così quelle curve a gomito a strapiombo sul nulla non le dimenticherò mai!! Poi aggiungi l’irruzione, nel cuore della notte, della polizia per controlli sui passeggeri e capisci perchè ancora me lo ricordo come il peggiore viaggio della mia vita!!!
E voi avete mai fatto dei viaggi in bus che vi ricordate particolarmente? Se sì perché non ce li raccontate nei commenti?
Deborah
E non ti ho raccontato quello da Nuwara Eliya fino a Mirissa, in Sri Lanka, 8 ore in piedi, schiacciata come una sardina e con la bimba dietro che si vomitava anche l’anima!!!
La dura vita dei backpackers!!! :-D
martina santamaria
Ah ah ah eggià! Io fossi in te ci penserei a scrivere un bel post con tutte queste fantastiche avventure con le bambine che vomitano ah ah ah ;-)
Elisa - tripvillage
Articolo come sempre molto utile!!
Ho fatto la mia prima vera esperienza in bus (notturno tra l’altro) il mese scorso in Thailandia e mi è piaciuta un sacco!
Per di più era ancora comodissimo!
Concordo con il fatto che è perfetto per ottimizzare spesa e tempi!!
martina santamaria
Ciao Elisa! Grande allora sei sulla strada giusta per diventare una backpacker in piena regola! Io i bus li adoro tantissimo! :D Ti è piaciuta la Thailandia? Se hai scritto qualcosa sulla tua avventura anche in bus e ti va di mettere il link qui sotto, potrebbe essere utile a qualche altro viaggiatore :)
Valentina
Che figata dormire sopra il water ahahhahah immagino il profumino :D
Io sono una grande fan dei mezzi pubblici. Ricordo un viaggio Valencia-Santander in Spagna durato 12 ore e fatto di notte, con i classici sedili, e senza letti :D un odorino delizioso che proveniva dal bagno praticamente intasato caccapupù.
Poi ho fatto Tallinn (Estonia)-Riga (Lettonia) in 6 ore dietro ad un tipo che puzzava di nottata passata nei peggiori bar di Caracas in Estonia.
Da poco ho usato l’autobus tra varie località della Romania. La cosa “bella” è che uno degli autobus era un minibus e quindi abbiamo fatto una corsa disperata per accaparrarci i pochi posti (tipo 15) perché una volta terminati non c’era possibilità di altro bus. O sei tra i primi o resti dove sei :D
A me poi piace anche il treno. Quando sono andata in India e lavoravo per un’associazione umanitaria del posto abbiamo fatto un viaggetto niente male di 24 ore :D e un altro di 15. Evviva i mezzi pubblici. L’emozione del paesaggio che ti scorre davanti nei finestrini, ma anche quella della gente (alcuni individui sono proprio divertenti) che ti scorre vicino ahhahah
Bel post :)
martina santamaria
Ciao Vale! Anche io adoro il treno, vorrei scrivere un post anche su quelli, se ti va ti coinvolgo a raccontarmi la tua esperienza:) Grazie per il commento, un abbraccione!
valentina
Ma certo :)
https://narrabondo.wordpress.com/
Diciamola tutta: viaggiare in autobus di notte permette anche di risparmiare i soldi su un pernottamento :-)
martina santamaria
Narrabondo certamente! E per una genovese è un gran motivo ;-)
Valentina
Il post cade a fagiuolo :-D Fatto il mio primo viaggio in pullman notturno esattamente l’8 ottobre,meno di un mese fa, da Bangkok a Sukothai e ritorno. All’andata,ovvero il viaggio notturno, il pullman non era nuovo e moderno,ma ci hanno dato una comoda coperta,un dolcetto ed una bottiglietta d’acqua. Dato che non era pieno io e la mia compagna di viaggio ci siamo separate e abbiamo approfittato per allargarci un pò. Alla fine posso dire di aver dormito dato che le 6 ore sono volate e mi sono persa anche una fermata notturna delle diverse che abbiamo fatto. :-) Calcola che venivamo direttamente dall’aeroporto essendo appena rientrate da Bali. Mentre il viaggio di ritorno è stato fatto di giorno.Bellissimo perchè ho potuto vedere tutto il panorama che di notte nella stessa tratta chiaramente mi ero persa.! Il pullman era nuovissimo,ma sedili scomodissimi,non so come mai ma ad un certo punto non ne potevamo più dal mal di schiena e inoltre a differenza dell’andata ci abbiamo impiegato tipo 8 ore!!!! Avevamo anche incluso un pasto in un autogrill più un pacco di biscottii,la solita acqua e il film Hulk in thailandese ahahahaah!Ah il tutto tra andata e ritorno per poco meno di 20€. Quindi se ricapiterà l’occasione credo ripeterò l’esperienza!
Ciao ;-)
martina santamaria
Ciao bella, ma grazie per questo contributo!!! ah ah ah dai i bus sono belli anche se ogni tanto sono scomodi ;-) Un abbraccione!
Patrick
Uno dei Paesi più belli da girare in bus è stata la Turchia, anche se sono passati quasi dieci anni. I bus notturni erano economici, si facevano incontri interessanti, ti portavano ovunque e a bordo servivano pure il tè. E così avevo preso col sorriso anche le scomodità. Pensavo fosse fantastico fino a che non sono salito su un bus di 20 ore per Ankara in ritardo di quattro o cinque… Comunque indimenticabile. E’ un modo di viaggiare che amo, secondo solo al treno.
martina santamaria
Ciao Patrick! Scusa il ritardo nella risposta sono stata indaffaratissima! come è andata in New Zealand? Un po’ ti invidio sappilo, eh! Grazie per il contributo, un abbraccio e speriamo di vederci presto! Salutami Letizia!
Patrick
Un viaggio splendido! Sì speriamo di vederci, sarebbe bello! A presto
Emanuele - RecYourTrip
Post utilissimo come sempre! I viaggi in autobus sono molto belli ed economici come sostieni tu Martina ed in piú hanno un non so ché di romantico “viaggisticamente” parlando. Il mio viaggio in bus piú bello? Beh, da Bangkok a Chiang Mai…autobus confortevole, sedili giganti, cena, poca gente…e sul percorso buio piú totale con pioggia incessante. L’unica piccola lucina accesa: la mia. Con un libro in mano mi sono goduto qualche ora nel silenzio piú totale.
martina santamaria
Emanuele, si secondo me nessun viaggio è romantico come quelli vissuti sulla strada, di fianco alle persone del posto :)
Juri
Oggi, 5 gennaio, mancano 2 mesi esatti al momento in cui mi siederò su un bus notturno che mi porterà da Panama City ad Almirante per poi prendere una barca ed arrivare all’arcipelago di Bocas del Toro. Poi “bis del bus” per la tratta di ritorno.
Ovviamente tutto questo se Lufthansa deciderà di non fare troppo ritardo durante il volo di andata…altrimenti i due mesi esatti cadranno domani…e già incrocio le dita perchè questa cosa non accada :-)
Tornerò qui a postare la mia esperienza al mio rientro.
Parlando di viaggi già fatti, mi sposto molto spesso in Italia viaggiando in bus di notte e mi trovo bene nonostante la comodità sia una delle ultime cose a cui le compagnie nostrane pensano, ma non è fondamentale. Arrivare in una città alle 6:30 – 7:00 del sabato mattina e sapere di ripartire la domenica sera alle 21:30 – 22:00 per il rientro a casa è davvero importante per poter pianificare al meglio un semplice week-end. Nessun altro mezzo lo permette, nè treno nè aereo. Il tempo netto da poter dedicare agli itinerari aumenta sensibilemte in questo modo. E poi riesco a raggiungere anche punti del paese che sarebbero altrimenti quasi scollegati da tutto il resto.
Certo…poi quando arrivo all’autostazione Tiburtina alle 5:30 del lunedi mattina ed alle 9:00 ho l’ufficio che mi aspetta è abbastanza dura, ma fino ad ora ce l’ho sempre fatta e non ho intenzione di fermarmi.
Tratte europee ancora niente, ma saranno presto presenti nel mio calendario delle partenze. Purtroppo devo sempre combattere tra la mia voglia infinita di viaggiare e quella casellina chiamata “ferie” che si trova nella parte bassa della busta paga…quel numero che compare lì è sempre troppo piccolo per i miei gusti :-(
martina santamaria
Mamma mia che viaggio Juri! Ma a noi piacciono le cose difficili vero? Anche io sono quelle dei ritorni direttamente aeroporto – ufficio e anche a me non pesa più di tanto! Sarei davvero felice se al tuo ritorno ci raccontassi la tua storia, ognuno ha il suo viaggio da raccontare! allora ti aspetto eh, nel frattempo fa buon viaggio e grazie per il commento e la tua partecipazione a questo blog :) Un abbraccione!!!
Chiara Paglio
Dopo aver letto questo articolo, onestamente non sono più così sicura che i viaggi in autobus mi piacciano ahahah
Però sono esperienze che certamente non si scordano e che trattieni nella memoria tutta una vita, per riderci su una volta che sei ben lontano dall’eau de wc!
martina santamaria
Ma no ah ah ah i bus io li adoro e li consiglio a tutti… ogni tanto succede qualcosa di “particolare” ma poi lo ricordi con allegria! :D
claudio
Anche in Italia ora con Megabus e Flixbus si viaggia con pochi euro molto bene eppoi si il bus ti regala proprio il senso del viaggio, comodo e catartico …
martina santamaria
Ciao Claudio! Hai ragione anche io ho viaggiato con Flixbus in Italia e mi sono trovata benissimo spendendo molto poco… mi consigli anche di provare Megabus? Grazie!
Marco Lovisolo
New Delhi – Dharamsala: 18 ore di sofferenza seduto in ultima fila, tanto per intenderci l’unica che NON ha i sedili reclinabili. Dopo 8 ore ho fatto la scelta estrema: Xamamina. Pastiglie, blister, bugiardino e scatola.
martina santamaria
Ah ah ah ci credo! Beh dai sarò sincera, ogni tanto i viaggi in bus possono essere stressanti eh… sto pensando di scrivere un articolo su un viaggio in autobus e litigata furiosa con l’autista che ho fatto in Guatemala! Però continuano per me ad avere un fascino speciale! :)
Juri
Ciao Martina.
Tempo fa ti scrissi del mio viaggio a Bocas Del Toro (Panama) a marzo e ti ho promesso di tornare qui a scriverti le mie impressioni. Beh, sono arrivato a casa 4 ore fa per cui la cosa è ancora fresca.
C’è stato però un piccolo cambiamento di programma: il bus notturno l’ho preso solo al ritorno poichè la mia “host” (prenotazione fatta su Airbnb) si è decisa solo 15 giorni prima della partenza e su mia richiesta di conferma a dirmi che l’ultimo bus notturno parte alle 19:00 locali e che atterrando alle 16:40 difficilmente ce l’avrei fatta a causa del traffico bestiale di Panama City. Mi è toccato prenotare in fretta e furia un volo interno Air Panama e raggiungere l’isola in volo. Magari ho risparmiato in salute, ma lo stesso non hanno fatto le mie già povere tasche…
Ma questo post parla dei bus notturni, per cui rientro in argomento: Acquistato per tempo il bus DIRETTO da Almirante a Panama City, mi trovo a salire su un bus abbastanza sgangherato che fa la tratta Almirante-David senza alcun preavviso di tale cambiamento (diversi passeggeri erano abbastanza irritati per questo). Arrivati a David dopo quasi 4 ore di viaggio veniamo fatti scendere con i rispettivi bagagli; dopo 15 minuti è arrivato un lussuoso bus a due piani che ci ha caricati e portati fino a Panama City.
Considerazioni: in entrambi i bus presi c’era non l’aria condizionata, bensì una vera tormenta polare che i nostri giacchetti hanno fatto fatica a contenere.
Infine, quello che avevo letto come un interminabile viaggio di 12 ore da Almirante a Panama City si è trasformato in un abbastanza comod trasferimento di circa 9 ore, poichè il secondo bus lussuoso si è messo pure a correre facendoci arrivare nella capitale panamense alle 4 del mattino anzichè alle 7.
Per me, nonostante il cambio di programma non segnalato, è un’esperienza da riprovare in altri paesi. La mia compagna è stata un po’ meno contenta, ma lo è sempre (si è lamentata, tra le altre cose, anche della scomodità delle poltrone del volo intercontinentale Lufthansa…) per cui non fa testo :-)
martina santamaria
Ciaooo Juri!! Scusami il ritardo nella risposta ma ero incasinatissima :D Come è andato il viaggio? Direi bene! ahahaha la tua compagna si dovrà rassegnare mi sa! Devi aver fatto un viaggio bellissimo, che invidia, quando decido di andare allora ti torturo con un po’ di domande :)
Un abbraccione e grazie per averci raccontato la tua esperienza :)