Durante il blogtour #pordenonewithlove sono andata a fare canyoning nel cuore delle dolomiti friulane, Patrimonio dell’umanità dell’Unesco, presso il centro Alkosa uno dei centri più conosciuti e frequentati della regione. Ho trascorso circa 3 ore di adrenalinica avventura calandomi con la corda lungo le gole di un torrente, nuotando tra pareti a strapiombo, tuffandomi in pozze d’acqua cristallina e lasciandomi trasportare dalla corrente su rocce levigate come su scivoli d’acqua, ma creati dalla natura.
Cos’è il Canyoning?
Il Canyoning, conosciuto in italiano anche come torrentismo, è un’attività che prevede scendere lungo il percorso di un torrente seguendo il suo corso naturale con tutto quello che comporta: si nuota, si passa attraverso strette fessure, si scivola sulle rocce levigate dall’acqua e ci si tuffa nelle pozze naturali che il torrente forma durante la sua corsa.
Il canyoning viene generalmente fatto in zone di montagna abbastanza remote, in mezzo ad una natura rigogliosa, dove l’acqua ha tagliato la roccia e l’ha modellata in forme ondulate e sinuose.
A dirla così sembra che sia una cosa pericolosa, ma vi assicuro che non lo è (ed è divertentissimo) se accompagnati da persone esperte che siano capaci di aiutarvi nei momenti un pochino più di difficoltà, che abbiano la giusta attrezzatura e che sappiano come usarla.
Essere accompagnati da persone con esperienza che sappiano come comportarsi nel caso (tiè) di infortuni è assolutamente necessario. Questo non vuol dire che ci sia il rischio di morte certa, ma una storta ad una caviglia possiamo prendercela tutti anche camminando per strada: ma se sei nella gola di un torrente non è proprio la stessa cosa.
Comunque, come in tutte le cose, anche per il canyoning ci sono torrenti di varia difficoltà e la prima volta che andrete sarà sicuramente un percorso facile.
Chi va a fare canyoning deve avere una discreta forma fisica (ok non c’è bisogno di essere dei superman dello sport, ma neanche persone che dopo 5 minuti di fatica non ce la fanno più): il canyoning infatti è comunque uno sport abbastanza faticoso.
Stare nella stretta gola del torrente con pareti a strapiombo e con l’acqua fino a metà gambe è stata per me un’esperienza quasi mistica qui ci sono 7 cose che ho imparato e che si devono sapere prima di fare canyoning.
7 Cose da Sapere Prima di fare Canyoning
1 – Si deve indossare la muta in quanto ci si bagna fino al midollo e vi assicuro che l’acqua è gelida, gelida davvero. L’esperienza è bellissima: calarsi dalla cima di piccole cascate fino alla loro base lungo la parete di roccia è fantastico, per questo essere vestiti in maniera appropriata aiuta a godersela di più. Per non parlare del fatto che la muta protegge anche da eventuali spigoli e rocce appuntite.
2 – Le scarpe sono veramente importanti, no non si può andare con le hawaianas. Le scarpe devono essere comode, da ginnastica o scarponcini con la suola in gomma e resistenti.
E non vi deve interessare molto l’idea che si possano distruggere.
Sapete le vostre adorate Nike Silver da 300 euro che amate follemente? Ecco, lasciatele a casa: se non vi si rovineranno con il fango, alla fine comunque le avrete zuppe e piene d’acqua.
Comprate se mai degli scarponcini come quelli che vendono dalla Decathlon che non costano moltissimo, sono resistenti e se si rovinano Amen.
3 – Si può fare canyoning anche se non si sa nuotare (o si nuota come dei mattoni). Esattamente, vi verrà comunque fornito un giubbotto gonfiabile la cui funzione è quella di tenervi a galla! Si può dunque fare canyoning tranquillamente anche se non si è Michael Phelps.
4 – Bisogna proteggere cellulari e fotocamere. Si perché comunque l’acqua entra ovunque e se non si protegge bene la propria attrezzatura, ciao ciao, ve la ritrovate inondata. Comprate custodie stagne per stare tranquilli. Io sono stata prudentissima: la mia macchina fotografica e il cellulare li ho lasciati direttamente in hotel, ho portato invece la gopro con la sua custodia apposita.
5 – Mai andare da soli. Avete presente rimanere incastrati con un piede tra due rocce ed essere completamente da soli e per di più senza nessuno che sappia dove siate finiti? Ecco appunto. Assolutamente necessario per la propria tranquillità e sicurezza è andare almeno con un’altra persona che, nel caso, possa chiamare i soccorsi. Se si è un piccolo gruppo meglio perché ci si aiuta a vicenda. E ci si diverte molto di più.
6 – Si devono tenere d’occhio le previsioni meteo. Un acquazzone improvviso, anche se potrebbe sembrare nulla di che, attraverso la stretta gola di un torrente può trasformarsi in una mezza inondazione con una corrente fortissima. Questo può causare grossi pericoli per chi fa canyoning. Tenete d’occhio le previsioni e se anche c’è la piccola possibilità di acquazzoni o tempo brutto, rimandate alla prossima volta. Il canyon è li, non scappa, ci potete andare un’altra volta.
7 – Andate sereni e divertitevi! Lasciatevi andare, lasciatevi trasportare in ogni senso: dalla corrente, dalle vostre risate, dallo stupore di essere in mezzo alla natura selvaggia. Anche se siete un pochino spaventati non vi preoccupate, le guide che sono con voi vi infonderanno coraggio. Scivolate lungo una roccia come su uno scivolo fino a fare un tuffo nelle acque cristalline della pozza sotto di voi. Calatevi con la corda lungo la parete di una cascata, sentite l’acqua che picchia forte sulle vostre teste e lasciatevi scivolare in fondo in mezzo ad una miriade di bolle. Cercate di non avere paura e vi divertirete come dei pazzi.
Equipaggiamento
Avere il giusto equipaggiamento, oltre a rendere l’esperienza più comoda e confortevole, la rende anche più sicura. L’equipaggiamento varia anche a seconda della difficoltà del percorso: se è la prima volta il percorso sarà facile, nonostante questo ci sono alcune cose che è obbligatorio portare.
Casco: anche nei percorsi facili, la possibilità di infortunio c’è. Avere un casco è essenziale. Il casco deve essere adeguato per il canyoning, si deve poter bagnare e soprattutto deve essere di un colore brillante, in maniera da essere visibile anche in mezzo all’acqua.
Funi e imbraghi: anche se si è principianti e non sono previste nella discesa delle cascate e del rappeling, le corde e l’imbrago sono assolutamente necessarie principalmente per due motivi: il primo è che possono servire a dare sicurezza alla persona in momenti in cui non si sente proprio tranquillo, la seconda, molto più importante, è che possono essere necessarie nei casi di salvataggio o quando qualcuno è in difficoltà.
Borsa stagna: una borsa stagna è molto utile soprattutto perché la cosa migliore è portarsi appresso i vestiti in maniera che quando si arriva alla fine del canyoning ci si possa cambiare.
Dove Fare Canyoning sulle dolomiti friulane
Tutto il nostro paese presenta posti bellissimi e adatti a fare canyoning. L’ Alkosa, il centro a cui mi sono affidata, si trova nel cuore delle dolomiti friulane in località Pradis di Sotto, una piccola frazione di Clauzetto in provincia di Pordenone.
Le rocce calcaree e le dolomie di questa parte del Friuli fanno di questa regione una di quelle con le migliori possibilità per fare canyoning vista la grande quantità di torrenti di diversa difficoltà, dai percorsi facili per principianti a vere e proprie avventure impegnative, in grado di mettere alla prova anche i più esperti di questo sport.
Amrit, il proprietario del centro, è un simpatico danese amante delle moto e dell’avventura che, innamoratosi dell’Italia, ha deciso di fermarsi qui a vivere e di costruire il suo centro immerso in un incantevole bosco di faggi vicino alle grotte e all’orrido di Pradis.
Il punto di incontro è presso il ristorante Furletto, una caratteristica costruzione di legno e pietra, nel quale si possono gustare i piatti cucinati dalla moglie di Amrit.
Tutta l’attrezzatura tecnica, elmetto, muta, imbraghatura e borse stagne viene fornita dal centro.
Sono diversi i percorsi offerti dall’Alkosa, da facili torrenti semplici e adatti ai bambini come quello sul Torrente Aga Viva, a quelli più impegnativi come il Torrente Vielia, un percorso impegnativo che necessita di un’intera giornata in una valle incontaminata percorsa da una delle forre più belle d’Italia.
Isabella
Un’esperienza che non ho mai fatto! L’avrei dovuto fare lo scorso anno sul Pollino ma purtroppo mi infortunai qualche giorno prima e non potetti più parteciparvi! Spero di fare quest’esperienza al più presto! Non vedo l’ora!!!
Emarti
Ciao Isabella! si devi farlo assolutamente, poi vedi quanto ti piace ah ah è divertentissimo!!! Poi mi fai sapere come è andata :P
Andrea
Wow! Deve essere davvero una bella esperienza. Grazie a questo sport si riesce a godere di scorci della natura che in altro modo non si potrebbero vedere :)
Emarti
Esatto! Vedi degli scroci che altrimenti non sarebbe mica possibile :)
Federica
E se si sgancia l’imbragatura a causa di un nodo fatto male dal personale addetto e tu cadi e ti infortuni una caviglia più varie contusioni la colpa di chi è????? È successo a mia figlia sabato 27 luglio 2024 con la mountanlive
Poteva finire peggio.
Si assumeranno la loro responsabilira’?
Purtroppo sono attività molto ma molto pericolose dove in un attimo rischi la tua vita anche per causa di qualcuno che non ha controllato abbastanza l’attrezzatura, i nodi i chiodi e quant’altro.
Mi piacerebbe avere una risposta.
Grazie!