Il cuore manca un battito ad ogni movimento che sembra di scorgere tra le onde, ci si guarda intorno con meraviglia, gli occhi persi nell’immensità dell’oceano, con addosso quella sensazione che si prova quando si aspetta un momento che si sa che sta per accadere. Si aspetta con impazienza, contando ogni secondo finché “lei” si fa vedere, lasciandoti senza fiato.
Questa è un’esperienza che ognuno di noi dovrebbe vivere prima o poi.
Avevo già fatto whale watching per osservare le balene molti anni fa in California ed andare in Costa Rica è stata un’altra buona occasione per rivivere ancora quei momenti.
Durante il viaggio in Costa Rica siamo venuti a sapere da altri viaggiatori incontrati sulla strada che ad Uvita, piccolo centro distante un paio d’ore di bus da Manuel Antonio, proprio in quei giorni si sarebbe svolto il Festival de Ballenas y Delfines: potevamo lasciarcelo scappare?
Detto fatto, itinerario cambiato al volo ancora una volta, si và ad Uvita, a visitare il Parco Nazionale Marino Ballena, proprio nei giorni in cui il festival festeggia queste grandi creature del mare.
Scendiamo alla fermata che fuori già è buio, sotto una pioggia intensa, dopo due ore di autobus da Quepos, piccolo paese satellite di Manuel Antonio. La strada per arrivare all’ostello trovato sulla guida non è illuminata e resa fangosa dalla pioggia, arriviamo ormai scoli. La prima impressione che ho di Uvita è che il viaggiatore ci arrivi per due motivi: per errore o per caso, come è successo a noi. In fondo lì per lì sembra che qui non ci sia altro che una strada che porta all’oceano con due file di case intorno, poche anime e qualche cane.
Ma se questo piccolo centro può sembrare così poco importante agli esseri umani da non volergli dedicare neanche un giorno di visita, al contrario non lo è per le balene “Humpback” (Megattere) che lo hanno scelto come il luogo in cui accoppiarsi. Nelle acque intime e protette della baia le balene in seguito fanno nascere i loro cuccioli e restano qui finchè non sono abbastanza grandi per affrontare le profondità dell’oceano.
Non solo per questo motivo, ma anche per la conservazione e protezione di tutte le altre specie che vivono qui, nel 1989 questa baia è stata dichiarata Parco Nazionale.
La mattina dopo ci alziamo di buon ora, vogliamo andare a cercare il tour di whale watching: durante il festival fanno le promozioni e il prezzo è molto interessante. Le barche partono dalla spiaggia ogni mezz’ora, dalla mattina presto fino all’ora di pranzo perchè oltre la marea scende e non è più possibile per la barche nè partire nè tornare.
La cittadina brulica di gente venuta fin qui come noi, la strada è piena di bancarelle che vendono chincaglierie, artigianato di dubbia qualità e coloratissime amache made in Nicaragua. L’entusiasmo si respira e l’allegria ed un brivido di eccitazione permeano l’aria.
Paghiamo il tour (20 USD inclusi i 6 USD di entrata al parco) e si parte in barca alla ricerca. Ricerca proficua: nella baia al momento ci sono due mamme con i piccoli. Torniamo a riva dopo quasi tre ore con addosso un’agitazione che ci rende euforici.
Ma Uvita non ci ha regalato solo l’emozione di vedere le balene. Quando la marea scende si svela un istmo, indovinate a forma di che cosa? Che altra forma poteva avere se non quella di una coda di balena!
Nel pomeriggio, quando non è più possibile partire alla ricerca delle balene si può approfittare della bassa marea per arrivare fino all’ istmo.
Ci si può camminare incontro, sulla lunga spiaggia scura, fino a quando cielo e mare non si fondono insieme.
Oppure fermarsi ad osservare i bambini che felici giocano sulla sabbia bagnata, esattamente lì, dove prima c’era semplicemente il mare.
Ho giusto il tempo di scattare qualche foto che grossi nuvoloni neri si materializzano all’orizzonte. Cominciamo a tornare verso l’ostello, ma non riusciamo in tempo e per ripararci dalla pioggia rimaniamo sotto una toppia per circa un’ora. Il cielo plumbeo riflette il mio umore nero: domani si ritorna a San Josè, il nostro viaggio sta giungendo al termine, ancora due giorni e poi sarò di nuovo a casa.
Silvia
Devo organizzarmi per il Costa Rica insomma! :-)
Intanto salvo il tuo post per un futuro, spero molto prossimo (!), viaggio.
Martina
eh eh eh Silvia che stai aspettando? Il Costa Rica è un paese bellissimo, dai per una volta accantoniamo l’Asia e andiamo alla scoperta di altri continenti…anche se tu li conosci già…prossimo biglietto aereo per dove? Sono curiosa, fammi sognare ;-)
Silvia
Il prossimo sarà in Sri Lanka, ma ovviamente sto anche già pensando all’anno seguente
martina santamaria
Ah Sri Lanka ma forse becchi là la Deborah lo sai vero?
Deborah Appuntidiviaggio.net
“Questa è un’esperienza che ognuno di noi dovrebbe vivere prima o poi”
Infatti, lo penso anche io!!
Tra 2 mesi ci riprovo, visto che la prima volta mi è andata male, incrocia le dita per me!! ;-)
Martina
E io terrò le dita incrociate per te…porta una buona macchina fotografica se no poi ti tocca imprecare come è successo a me (avevo lasciato la reflex in ostello grrrr)
Dany-Raccontidiviaggioenonsolo
Che spettacolo Martina!! Mi hai fatto venir voglia di partire per il Costa Rica subito!!!
martina santamaria
Dany ciao! il Costa Rica è davvero un paese bellissimo devi andarci prima o poi! Ti consiglierei prima in realtà perchè è già molto turistico adesso e mi sa che lo diventerà ancora di più :)
barbara
Ciao Martina, complimenti x il tuo blog! ho una domandina veloce: mi consiglieresti il Costa Rica x un viaggio fai da te mamma-figlia adolescente ad agosto?? non è pericoloso vero per due donne sole?
Grazie in anticipo! Barbara&Giorgia
martina santamaria
Ciao Barbara!!! Grazie sono felice che ti piaccia il mio blog ! Vai assolutamente il Cosa Rica è davvero tranquillissimo! Se affittate un auto vedrai che anche le strade sono in buone condizioni e non avrete nessun problema! E salutatemi il CR che è un paese bellissimo e che spero di tornare a visitare prima o poi! Un abbraccio e buon viaggio!!