Il Museo Vasa è senza troppi giri di parole una delle cose più incredibili che io abbia mai visto in tutta la mia vita: immaginate di essere trasportati indietro nel tempo di 400 anni e di ritrovarvi di fronte ad un vero vascello da guerra della flotta svedese, l’unico sopravvissuto dal 17 secolo. Ecco, siete al museo navale più famoso della Scandinavia, capace di attrarre da solo più di un milione di visitatori all’anno.
Nessuna visita a Stoccolma sarebbe completa senza visitare il Museo Vasa, una delle cose migliori da vedere a Stoccolma. Il Museo ospita una nave da guerra del 17° secolo, perfettamente conservata, il Vasa, che affondò nel porto di Stoccolma durante il suo viaggio inaugurale nel 1628.
Il Museo Vasa è anche il rifugio perfetto in una giornata piovosa.
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Il Vasa affondò nel 1628 al suo viaggio inaugurale. Recuperato dal fondo del mare nei primi anni ’60, la nave si trova al centro del museo con il 95% del suo legno originale. Il Museo Vasa è una stanza gigante dedicata ad una nave da guerra, un simbolo di forza e colonialismo che ha trascorso 300 anni sul fondo del mare per mostrarsi a noi oggi praticamente intatto. Una meraviglia scientifica che ha un valore archeologico immenso.
Il museo è stato sviluppato su cinque piani che si avvolgono come una spirale intorno alla nave per permettere ai visitatori di assaporarne da ogni angolo la vista spettacolare. Lateralmente sono state allestite 9 mostre con gli oggetti ritrovati sul vascello: si cammina in mezzo alla storia con le esposizioni delle vele originali, dei barili che contenevano ancora il cibo, gli strumenti medici e, tra il ferro dei cannoni ed i vestiti dei marinai, le ossa di chi quel giorno da quel vascello non è riuscito a fuggire.
Il Vasa non fu costruito per impressionare solo i nemici grazie al suo armamento da battaglia, ma anche per le sue sculture e ornamenti. Lateralmente sono esposte anche le sculture che rivestivano il vascello e che erano un tributo alla magnificenza e al potere dell’allora monarca svedese. Una testa di leone ruggente fu la prima scultura ad essere recuperata dal mare. Nera, a causa del tempo trascorso nelle profondità dell’abisso, portava ancora i segni della pittura che la decorava: dorata la criniera e rosse le sue fauci.
Alla testa di leone seguirono 500 sculture e oltre 200 ornamenti decorativi: angeli, diavoli, guerrieri, imperatori e Dei.
Ognuna di esse aveva un significato simbolico. Il leone significava il coraggio e le due statue di Ercole (le sculture più impressionanti) recuperate con esso simboleggiavano la forza e la saggezza.
Nel 17 secolo “alla moda” significava “stravagante”: tutte le sculture erano dipinte in colori sgargianti: rosa, rosso sangue, verde acido, blu come il mare profondo. Quello che a noi sembra un tantino kitsch ed esagerato, ai tempi significava impareggiabile.
In questa pagina:
Dove si trova e come arrivare al Museo Vasa
Il museo si trova sull’isola di Djurgården, a destra dell’Djurgårdsbron, in Galärvarvsvägen 14 a Stoccolma.
Raggiungibile col tram 7, l’autobus 44, 69 o 76 o col traghetto che parte da Parte da Slussen (citta vecchia – Gamla Stan) tutto l’anno e che effettua servizio anche da Nybroplan in estate.
Se volete raggiungerlo con i mezzi pubblici invece da Hamngatan/Kungsträdgården prendete il Tram (Spårvägn) City linje 7 e scendete alla fermata Nordiska museet/Vasamuseet.
Metropolitana:
Scendete alla fermata Karlaplan. Da lì proseguite a piedi per 10 minuti oppure prendete il bus 67 fino alla fermata Nordiska museet/Vasamuseet.
Orari di visita
Da Settembre a Maggio : tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00
Mercoledì fino alle 20:00
Da Giugno ad Agosto dalle 08:30 alle 18:00
Il Museo Vasa è chiuso il 24 dicembre, il 25 Dicembre e il 31 Dicembre dalle 10:00 alle 15:00
Controlla comunque sempre gli orari dal sito ufficiale del Museo.
Biglietti e visite guidate
Il biglietto del Museo Vasa è acquistabile online online:
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Nel biglietto d’ingresso è inclusa una visita guidata di 25 minuti durante la quale imparerai di più sul periodo, il viaggio inaugurale e altre cose interessanti sulla nave Vasa.
Il biglietto del Vasa è incluso anche nel Go City – Stockholm All-Inclusive Pass, che io valuterei però solo se stessi a Stoccolma almeno 3 giorni.
Se hai poco tempo, è infatti più comodo acquistare i biglietti combinati, dove trovi il biglietto per il Museo Vasa e altri luoghi di interesse.
In questo modo farai un solo acquisto e avrai i biglietti che ti servono, senza doverli acquistare uno per uno.
Tra quelli che ti consiglio ci sono:
- –> Biglietto per Skansen: Museo all’Aperto e Nordic Zoo + Il Museo Vasa
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Breve storia del Vasa
“Tra le 4 e le 5 il grande e nuovo vascello della flotta svedese si è inclinato ed è affondato” sono poche righe scritte su un libro il 10 Agosto del 1628 a testimoniare quello che successe quella domenica per noi lontana nel tempo.
Ma il disastro della nave che al suo viaggio di inaugurazione affondò nel Baltico non è la fine di una storia, bensì l’inizio di un’altra che è sopravvissuta fino a noi e che continua ancora ogni giorno.
Il Vasa fu recuperato praticamente intatto dal fondo del mare e dopo mille difficoltà fu trasportato dal letto di sabbia sul quale è rimasto disteso per più di 300 anni, a questo museo, una delle attrazioni più imperdibili di tutta la Scandinavia.
Il Vasa era il vascello più costoso e più riccamente ornamentato mai costruito in Svezia a quei tempi e desiderato fortemente da Sua Maestà Gustav II Adolf, Serenissimo Re di Svezia, per dimostrare l’egemonia della Svezia sul Baltico.
Il giorno del suo varo tutti i 10.000 abitanti di Stoccolma che si erano affollati intorno al porto e sui moli per augurargli buona fortuna, furono invece tristi testimoni di quello che successe: dopo pochi minuti il vascello ondeggiò, si inclinò e affondò nel porto di Stoccolma.
Per tre lunghi anni più di 400 tra carpentieri, falegnami, operai, artisti e pittori lavorarono senza sosta per dare vita al Vasa. Era un vascello reale, quello che doveva diventare la nave più importante dell’intera flotta svedese: lo scafo fu ottenuto da più di mille querce, gli alberi erano alti più di 50 metri, era equipaggiato di ben 64 cannoni e adornato da centinaia di sculture dorate e colorate.
Il vascello destò subito ammirazione negli abitanti della città e preoccupazione nei nemici che da lontano ne seguivano la costruzione.
Il giorno del varo il tempo era soleggiato e il vento leggero. A bordo del vascello non vi erano solo i marinai ma anche le loro famiglie, mogli e figli che avevano avuto l’approvazione per partecipare al giro di inaugurazione del vascello.
Il Vasa mollò gli ormeggi e cominciò a scivolare dolcemente nelle acque del Baltico. Dopo pochi minuti si alzó un forte vento e dopo aver resistito alla prima forte folata, alla seconda la grande nave da combattimento cedette, si inclinò su un lato e affondò. A 1300 metri da dove era partito.
Nessun errore fu commesso a bordo. Il vascello affondò semplicemente perché era instabile: la chiglia era troppo piccola rispetto allo scafo e troppo pesante a causa degli impianti e dell’equipaggiamento da battaglia.
Durante il processo, il capitano dichiarò che la stabilità del Vasa era stata testata durante i calcoli della costruzione. La risposta alla domanda su quale fosse stata la causa del disastro fu che “solo Dio poteva saperlo” e nessuno fu punito.
Oggi sappiamo che i calcoli che furono fatti non erano corretti. Semplicemente a quei tempi non c’erano le conoscenze giuste e nessuno aveva mai costruito un vascello di quel peso e quelle proporzioni: il Vasa fu modellato su vascelli costruiti in precedenza che però non avevano quelle dimensioni. In pratica fu un esperimento andato male.
Cosa vedere al Museo Vasa
Gli oggetti del vascello
Quello che oggi il Museo ci racconta è la storia di altri tempi: qui il tempo si è fermato alle 5 del pomeriggio del 10 Agosto 1628.
il Vasa rimase conservata nel fango per oltre 300 anni, e quando fi fatta riemergere trasportava con sè oltre 12.000 oggetti nel 1961 che ora sono esposti nel museo.
Quando il vascello fu fatto riemergere 333 anni dopo, i corpi dei marinai indossavano ancora i loro vestiti, piccoli oggetti personali e qualche moneta di bronzo. Nella stiva i barili erano ancora colmi di provvigioni, il tavolo dell’ammiraglio era ancora in piedi nella sua cabina, il servizio da cucina, i portacandele in bronzo, le lampade e pure il gatto della nave erano ancora a bordo.
Il Vasa è dunque una “macchina del tempo” testimone per noi di come era la vita su una nave durante il 1700, grazie agli oggetti ritrovati all’interno del vascello.
Ai tempi era molto difficile trovare qualcuno che fosse disposto a diventare parte dei 145 marinai del Vasa: il lavoro era duro, il salario bassissimo e le condizioni di vita atroci.
I marinai infatti trascorrevano la maggior parte del tempo nel buio, umido e sovraffollato ponte di batteria dove nella semioscurità dovevano condividere lo spazio con gli altri marinai e circa 300 soldati supplementari anche per dormire.
Tutto quello che possedevano erano i loro rammendati vestiti di lino, unica protezione contro il freddo umido che penetrava nelle ossa, qualche moneta di bronzo, scarpe e guanti.
La mancanza di cibo fresco, frutta e verdura e la scarsa igiene a bordo contribuivano alle malattie dilaganti, per le quali c’erano solo cure primitive. L’unica risorsa medica sulla nave era il barbiere.
Il cibo veniva preparato nel livello più basso della nave e veniva cucinato in un calderone di ghisa su fuoco aperto il che contribuiva a creare un ambiente malsano e pieno di fumo.
La dieta principale era costituita da porridge di semole e orzo e altri alimenti secchi come fagioli, piselli, carne salata, maiale e pesce. Ogni marinaio aveva a disposizione tre litri di birra al giorno che servivano per placare la sete causata dal cibo troppo salato: a quei tempi sulle navi i due terzi degli uomini erano malati o moribondi e in circa due mesi già la metà dell’equipaggio era stato “sepolto in mare”.
I marinai sapevano di dover mantenere la disciplina altrimenti sarebbero stati sottoposti a severissime punizioni. Chi rifiutava o si lamentava per il cibo veniva messo a pane e acqua per dieci giorni.
Chi uccideva veniva legato schiena contro schiena a chi aveva ucciso e veniva gettato fuori bordo.
La blasfemia o l’insolenza verso l’ammiraglio venivano punite con il “giro di chiglia”. L’uomo condannato veniva issato fuori bordo con la testa in acqua e poi tramite una fune veniva trascinato sotto la chiglia fino dalla parte opposta della nave, una, due o tre volte.
Le enormi dimensioni della nave ti lasceranno senza fiato, la sua lunghezza era di circa 69 metri e il suo albero principale era alto più di 52 metri. Ciò che fa davvero abbagliare la nave è la ricca decorazione, che presenta un totale di 500 sculture e 200 ornamenti.
Molte delle sculture sono figure bibliche e figure della mitologia greca. Ci sono anche raffigurazioni della nobiltà svedese, mostri marini e insegne reali. Adoro l’enorme polena a forma di leone a prua della nave.
Le mostre interattive consentono di comprendere come e perché è stata costruita la nave, com’era la vita a Stoccolma quando è stata costruita la nave e come la nave è stata tirata su dal porto.
La sfida più grande del Vasa
La storia del Vasa finisce e comincia il 10 Agosto 1628. Il 13 settembre del 1956 il giornale serale Expressen annunciò che un antico vascello era stato ritrovato vicino a Beckholmen, nel centro di Stoccolma.
Ci vollero anni per organizzare il recupero e nell’aprile del 1961 il Vasa fu fatto emergere dalle acque del Baltico: un pezzo incontaminato del 17 secolo ha rivisto la luce. Il vascello, dopo essere stato liberato dall’acqua e dalla sabbia fu in grado di galleggiare da solo.
Da quel giorno comincia la sfida più grande. Le acque fredde e poco salate del Baltico infatti hanno salvato il vascello, ma da quando è stato recuperato dal fondo del mare i pericoli sono molto più grandi.
La manutenzione e la cura del Vasa attuali procedono giorno dopo giorno. A causa dell’inquinamento del porto di Stoccolma le acque sono ricchissime di zolfo che si è infiltrato nel legno del vascello durante i suoi anni trascorsi sotto la superficie dell’acqua: lo zolfo reagisce con l’ossigeno formando acido solforico che attacca il legno e ad oggi vengono costantemente assoldati esperti in tutte le parti del mondo per trovare una soluzione a questo problema.
La ricerca per una conservazione a lungo termine del Vasa continua per poter garantire ai visitatori futuri di poter osservare questo vascello esattamente com’era ed esattamente come l’ho visto io.
Ma non finisce qui: se infatti guarderete fuori dalle finestre del Museo Vasa potrete osservare il luogo esatto in cui esso fu costruito, dove questa affascinante storia ebbe inizio e dove tutt’ora continua. Il grande vascello della flotta svedese continua ancora oggi a combattere la sua battaglia: quella contro il tempo.
Quando visitare il Museo Vasa
Il Museo Vasa è il museo più visitato della Scandinavia. È una delle principali attrazioni di Stoccolma e quindi è sempre molto affollato.
Il museo ha una capacità limitata, con non più di 1600 visitatori ammessi contemporaneamente. Quando viene raggiunto questo numero, la coda cresce e, se non hai i biglietti potresti aspettare a lungo prima di riuscire ad entrare.
È meglio visitare all’orario di apertura al mattino o nel tardo pomeriggio (dopo le 15:00) per evitare la folla a seconda della stagione.
In genere, se vieni all’orario di apertura, avrai circa un’ora prima che arrivi la folla. Poiché la durata consigliata della visita è di circa 90 minuti, riuscirai a visitare il museo probabilmente prima che si riempia di gente.
La cosa principale che dovresti sapere prima della tua visita al Museo Vasa in estate, è che la maggior parte dei suoi visitatori arriva in città tramite le crociere e il Vasa è solitamente il numero uno nella loro lista di cose da fare.
Le crociere arrivano più comunemente al porto alle 8-9:00 del mattino, per cui in estate i gruppi arrivano tra le 9:00 e le 10:00.
In questo caso è quindi meglio pianificare la visita per la sera (la maggior parte delle navi lascia il porto alle 16:00-17:00, quindi arrivare alle 16:00 ti regalerà un’esperienza più tranquilla e intima).
Durante la bassa stagione (Stoccolma vede il minor numero di visitatori durante l’inverno) il momento migliore per visitare il Museo Vasa è il mercoledì sera: l’orario è esteso ed è aperto fino alle 20:00. Dopo le 17 il biglietto costa Kr. 30 in meno.
È meglio evitare di visitare il museo durante le vacanze pubbliche e scolastiche per evitare la folla.
Tieni presente che nei giorni di pioggia il numero di visitatori è solitamente più alto, preferisci quindi una giornata di sole per visitare il Museo Vasa!
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