La Grande Muraglia Cinese è sicuramente una delle attrattive da non perdere in un viaggio in Cina e con un’altezza fino a 9 metri e più di 21000 km di lunghezza è in assoluto una delle meraviglie del mondo più grandi mai costruite dall’uomo.
Generalmente il modo più comodo per arrivare alla Muraglia Cinese è da Pechino e anche se in Cina non vi è ancora tanto turismo occidentale va da sé che la muraglia, con 10 milioni di visitatori ogni anno, è sempre molto affollata, come del resto praticamente ogni zona turistica di questo paese.
Una domanda allora nasce spontanea: come fare a visitarla evitando la folla e soprattutto evitando spiacevoli sorprese come quella che a me è capitata a Hua Shan?
In questa pagina:
La Muraglia Cinese: breve storia
La Muraglia Cinese, con i suoi tortuosi muri in pietra e le torri di avvistamento si estende da est a ovest in tutta la Cina: la sua lunghezza è maggiore della metà del diametro terrestre e 4 volte la larghezza degli Stati Uniti d’America.
Ideata nel terzo secolo AC per difendere il regno dell’imperatore Qin Shi Huang (lo stesso che fece creare l’esercito di terracotta di Xian) dalle invasioni dei barbari, fu portata a termine solo durante la dinastia Ming (1368-1644) e riconsolidata nei punti dove ormai era sgretolata dalla dinastia successiva, la dinastia Qing. Da allora i lavori di ricostruzione furono interrotti fino al 1955 quando la Repubblica Popolare Cinese ricostruì la sezione di Badaling per aprirla al pubblico nel 1957. Da allora molte altre sezioni vennero ricostruite o restaurate e oggi si possono osservare con la stessa maestosità che dovevano avere in passato.
Una cosa è certa: se anche la Muraglia Cinese non fu così efficiente nella protezione del paese (era infatti troppo lunga per poterla controllare tutta) oggi e in passato ha sempre rappresentato uno dei più potenti simboli di forza dell’impero cinese.
Se si vogliono evitare le code sicuramente sarebbe meglio evitare i giorni di riposo e feste dei cinesi, come i fine settimana, i mesi da Maggio e Agosto e il Capodanno cinese che si svolge nel mese Febbraio.
Questo non vuole dire che in questi periodi si troverà un affollamento infernale: la quantità di turisti che si incontrano dipende si dal periodo, ma soprattutto dalla sezione della muraglia che si sceglie di visitare. In definitiva dove è più importante di quando.
Dove visitare la Muraglia Cinese
Alcune delle sezioni più affascinanti della Muraglia possono oggi essere visitate con una gita di 1 giorno da Pechino: scegliere quale non è affatto facile e quando io mi sono trovata nella condizione di doverlo fare ho impiegato giorni per decidermi: ogni sezione infatti ha dei suoi punti di forza e di debolezza e scegliere può diventare veramente un’impresa semi-eroica. Ho quindi cercato di riassumere qui le caratteristiche delle principali sezioni della Muraglia raggiungibili da Pechino, per facilitare il lavoro a chi sta organizzando un viaggio in Cina.
Naturalmente le sezioni più affascinanti, remote e poco affollate sono quelle più difficili e lontane da raggiungere per cui se come me vi volete spostare con i mezzi pubblici e scegliete quelle mettete in conto di trascorrere una notte fuori.
Badaling (八达岭)
La sezione più meticolosamente restaurata di tutta la Muraglia Cinese è anche senza dubbio la più affollata: la maggior parte dei pullman dei tour organizzati (e il 75% dei turisti!) infatti viene qui. I lavori di restauro furono cominciati nel 1955 dall’allora Repubblica Popolare Cinese e la sezione fu aperta al pubblico nel 1957.
Badaling è stata anche la sezione più visitata da VIP e persone famose da allora: qui sono venuti presidenti degli Stati Uniti in visita, nomi altisonanti come Richard Nixon, Jimmy Carter, Ronald Reagan, George Bush sia e più recentemente il presidente Obama.
Oggi il “Passo del Nord” è anche affittabile e molte aziende straniere organizzano qui eventi e manifestazioni.
Costruita su un passo di montagna strategico a Nord di Pechino (da qui il nome “Passo del nord”) questa sezione della Muraglia Cinese è una di quelle che offrono i panorami migliori e offre un’eccellente visibilità per molte miglia oltre ad essere la più facilmente percorribile e quindi adatta a famiglie con bimbi e a persone con ridotta mobilità.
Dall’ingresso principale la sezione è percorribile sia a destra che a sinistra, ma se volete evitare le code, meglio la parte sinistra (quella a nord): qui è più facile evitare la folla, le bancarelle e i venditori di acqua e souvenir.
Mutianyu (慕田峪)
La sezione di Mutianyu della Muraglia è l’alternativa a Badaling, ma meno turistica anche se qui anno dopo anno le bancarelle e i venditori crescono a vista d’occhio. Anche questa sezione è ben restaurata e presenta fantastici panorami: la muraglia si snoda fino alla cima di una montagna prima di scendere di nuovo, formando un triangolo a forma di corno di bue e per questo ribattezzato “il corno”.
Purtroppo Mutianyu, anche se non ai livelli di Badaling, è abbastanza turistica. Per evitare la folla invece che la sezione principale ve ne è un’altra che si trova a circa 30 miglia / 50 km a est di Badaling anche se più difficilmente raggiungibile da Pechino dalla quale dista circa 70 km.
Riaperta nel 1986, la sezione di Mutianyu ha una funivia per arrivare in cima e per scendere è stato allestito un divertentissimo toboga che si snoda lungo il fianco della montagna fino alla strada.
Io ho scelto alla fine questa sezione della muraglia perché cercavo un buon compromesso tra poca folla e grande bellezza di panorami. Inoltre Mutianyu è stata restaurata in maniera eccellente ed è stata ricostruita esattamente come doveva essere in origine, in granito e mattoni, alta fino a 7 metri e larga 4 e merlata per gran parte della sua lunghezza.
In questo video a cura di Amazing Places on our Planet si può osservare tutta la bellezza dell’intero percorso di Mutianyu.
Simatai (司马台)
Anche se più lontana da Pechino di Badaling e Mutianyu, le sezioni di Simatai e Jinshanling sono davvero molto poco turistiche e qui la folla dei turisti è veramente difficile da trovare. Alcuni dicono che queste due sezioni della muraglia sono molto più affascinanti delle altre, ma non è fattibile per tutti: la sezione di Simatai (lunga 5 km e mezzo) ha delle zone con scalinate veramente ripide e faticose e le persone con ridotta mobilità o con bimbi potrebbero avere qualche problema a percorrerla tutta.
Addirittura nel pezzo in salita conosciuto come la “Starway to Heaven” è necessario procedere carponi per scalare una pendenza che tocca il 70%, e in altri punti è necessario porre molta attenzione a dove si mettono i piedi come per esempio nei 100 metri conosciuti come lo “Sky Bridge”.
La parte più scenografica di tutta la sezione è comunque il cavalcavia di pietra e le scale che portano alla “Torre delle fate”.
La sezione di Simatai comincia alla Simatai Reservoir (il lago artificiale di Simatai) e per tutto il tragitto la muraglia si estende in lunghi serpenti che si snodano lungo i crinali delle montagne, a volte con gole profonde da entrambi i lati e in alcuni punti è necesserio procedere in fila indiana. Nonostante i recenti lavori di restauro che hanno comportato non un rifacimento della muraglia bensì un rinforzo, Simatai ha preservato la sua apparenza originaria e qui si avverte la sua vera atmosfera storica.
Se si desidera però visitare Simatai bisogna prenotare. Sì perché per questioni di sicurezza il numero di visitatori è limitato. Si può prenotare prima su internet su questo sito (in cinese!) da uno a dieci giorni prima usando una documento di identità come il passaporto. Quando si arriva alla biglietteria si deve presentare la conferma e il proprio documento. Per chi non prenota prima, l’ingresso non è garantito.
Jinshanling (金山岭)
Una delle più lontane e difficili da raggiungere, la sezione di Jinshanling si trova a circa 150 km da Pechino ed è in assoluto quella più consigliata per chi cerchi un’esperienza “autentica” nonostante non abbia ancora subito lavori di ristrutturazione, la muraglia qui è ben conservata e dopo Badaling è la sezione più completa.
Con una lunghezza di circa 10 km, Jinshanling ha delle strutture molto ben conservate, e le torri qui sono tra le migliori per osservare gli stili architettonici Ming: si contano infatti 67 torri in tre forme diverse: quadrate, rotonde mentre quelle agli angoli hanno una forma stranamente “angolare”.
La torre più famosa di tutte è senza dubbio la “torre magazzino” ribattezzata così in quanto è presente una unità di stoccaggio situata sulla terrazza sud.
Anche qui, nonostante sia meglio portarsi qualche snack e acqua in abbondanza, purtroppo si trovano venditori e bancarelle di bibite e souvenir.
Per chi invece vuole davvero qualcosa di diverso, poco conosciuto e molto poco frequentato, in assoluto le scelte migliori sono Jiankou e Zhuangdaokou.
Bisogna però tenere conto che queste sezioni della Muraglia non sono ristrutturate, molte parti sono crollate e sgretolate e possono essere pericolose se non si cammina ponendo una certa attenzione. Se non altro però qui si apprezza la serenità di avere la Muraglia solo (o quasi) tutta per sé.
Attenzione! Una volta era possibile percorrere integralmente Simatai West fino a raggiungere Jinshanling in circa 5 ore di cammino. A quanto pare questo percorso era veramente molto affascinante, ma oggi non è più possibile: prima di raggiungere il Simatai Reservoir un check-point vieta di proseguire.
Jiankou (箭扣)
Per gli amanti della natura, dei trekking e della fotografia nessuna parte della Muraglia è meglio della drammatica, difficile e impegnativa Jiankou.
Ribattezzata La Muraglia Cinese Selvaggia, Jiankou è conosciuta come la sezione più affascinante e pittoresca di tutte.
La sezione principale è stata costruita lungo un crinale con ripide scogliere su entrambi i lati e percorrerla richiede una buona forma fisica e grande attenzione: scalette ormai solamente abbozzate, ripide salite, pietre sgretolate e cespugli che bloccano la strada, Jiankou è la sezione in cui definitivamente andare se amate l’avventura e le cose fuori dall’ordinario.
Se al tempo avessi saputo dell’esistenza di questa sezione della grande Muraglia sarei venuta qui senza alcun dubbio.
Si trova vicino al villaggio di Xizhaizi a circa 70 km da Pechino e il modo migliore per arrivarci è in taxi o con un tour organizzato da agenzie locali.
Al contrario di altre sezioni in mattoni come Mutianyu, la muraglia qui è stata costruita con il materiale locale, la dolomite.
E Costituita da 28 torri le cui più popolari e conosciute sono La Torre Nove-Eye, la Beijing Knot e Sky Star. Una sezione in particolare, la 38 Giant Steps è tra le più ripide della muraglia con un’inclinazione di 80 gradi ed è la parte più difficile e pericolosa: per percorrerla sono necessarie se non indispensabili imbraghi e corde da arrampicata.
Per apprezzare il tramonto il posto migliore è la torre Zhengbeilou.
Zhuangdaokou
A differenza delle altre sezioni che sono costruite con pietre che venivano recuperate sul luogo questa sezione è stata edificata con tutto quello che si riusciva a trovare nella zona: pietre accatastate, terra battuta mattoni e chi più ne ha più ne metta.
Per questa ragione Zhuangdaokou si è guadagnata il soprannome di ” Museo delle Grandi Mura “. Qui si cammina nel silenzio. La muraglia prende il nome dal piccolo villaggio che non ha in sé attrattive particolari se non si essere un villaggio in cui turisti se ne trovano veramente pochi.
Come arrivare alla muraglia cinese da Pechino
La Muraglia cinese è raggiungibile in bus, ma se si hanno dei dubbi su come arrivare nella sezione scelta si può comunque sempre prendere parte a un tour di un giorno organizzato da qualche agenzia.
Ma così ci si perde il gusto di perdersi come invece è successo a me che ho scelto l’autobus finendo irrimediabilmente con il vagare senza meta in mezzo alla campagna cinese e salendo per poi scendere a ogni stazione successiva dai bus gridando a squarciagola ” c’è qualcuno qui che parla inglese?!?” e osservando le facce sbigottite dei cinesi che mi guardavano attoniti come se fossi stata una pazza da richiudere in qualche prigione e buttare via le chiavi.
Con l’eccezione di Badaling e Mutianyu , un viaggio in autobus fino a qualsiasi altra delle sezioni richiede almeno più di 2 ore solo andata e comporta cambiare autobus . In parole povere, non è semplice. Alcuni blogger hanno anche segnalato che i driver li hanno fatti scendere a fermate sbagliate costringendoli così a prendere poi un altro taxi con cui evidentemente i conducenti erano già in combutta.
Alcune sezioni della Muraglia sono davvero lontane da raggiungere per cui è consigliabile trascorrere una notte qui. Per esempio i backpackers possono campeggiare a Jinshanling o trovare qualche hotel economico nei dintorni di Simatai. Alcune agenzie organizzano gite di due giorni sia in campeggio che con pernottamento nei villaggi vicini alle varie sezioni.
Un consiglio: assicuratevi di avere i nomi di dove dovete andare in cinese. La maggior parte degli autisti non parla inglese, mostrargli un biglietto con scritto il nome in cinese è un ottimo modo per farsi capire.
Mezzi pubblici (Bus)
Qui sotto trovi le indicazioni per raggiungere le varie sezioni della Muraglia cinese da Pechino con i mezzi pubblici.
- Come arrivare a Badaling: ci sono svariati modi per arrivare a Badaling con i mezzi pubblici tra cui anche il treno, ma l’opzione migliore è prendere il Badaling Great Wall Bus No.877 che parte dalla stazione dei bus di Deshengmen. La stazione di Deshengmen è caotica e piena di gente tra cui bagarini che cercano di fermare i turisti e portarli con i loro pullmini e con i loro gruppi organizzati: per quanto possano essere insistenti, go ahead, meglio non cedere e prendere il bus. Meglio arrivare in stazione molto presto e cercare di arrivare a Badaling il prima possibile così da evitare di trovare sulla muraglia già una lunga fila di persone.
- Come arrivare a Mutianyu: A differenza di Badaling non c’è sempre un autobus diretto da Pechino per arrivare a Mutianyu, ma bisogna cambiare. Fate molta attenzione alle informazioni che trovate: io ho seguito una guida obsoleta e mi sono persa, gironzolando sugli autobus in mezzo alla campagna cinese per ore prima di riuscire ad arrivare alla Muraglia. L’autobus che si deve prendere è il bus 916 Express dalla stazione di Dongzhimen ( che si trova sulla linea 2 e 13 della metropolitana) e si deve scendere alla fermata di Beidajie nel distretto di Huairou. Da Huairou si può scegliere: o prendere i bus locali H23 o H24 oppure prendere un taxi. In alternativa c’è il #936 che porta direttamente a Mutianyu da Pechino ma che non fa servizio tutto l’anno.
- Come arrivare a Simatai: Anche gli autobus per Simatai partono dalla stazione di Dongzhimen e sono il 980 o il 980 Express. Si deve scendere dall’autobus alla stazione di Miyun e prendere i bus Mi 37, Mi 50, o Mi 51 fino al villaggio di Simatai.
- Come arrivare a Jinshanling: Dalla stazione di Dongzhimen da cui parte anche il bus per Mutianyu si deve prendere il bus 980 che si ferma a Miyun: da qui si prende poi un minibus. Jinshanling è raggiungibile tramite il Jinshanling Tunnel: una volta arrivati al parcheggio si può prendere la cabinovia che porta alla Lesser Jinshan Tower, oppure salire a piedi lungo uno dei numerosi sentieri.
- Come arrivare a Jiankou: Arrivare a Jiankou con i mezzi pubblici è un’odissea. La cosa migliore è affittare un taxi o partecipare a qualche gruppo organizzato. Comunque se proprio volete imbarcarvi in questo viaggio della speranza, per arrivare alla Muraglia di Jiankou si può prendere il bus 936 sempre alla stazione di Dongzhimen, si scende a Yujiayuan e poi si può o arrivare al villaggio di Xizhazi con il bus locale H25. Sono tre in realtà i modi per arrivare a Jiankou: in bus dal villaggio di Xizhazi, da Wofo Mountain Villa che si trova vicino a Mutianyu e da Mutianyu stessa proseguendo il cammino sulla Muraglia.
- Come arrivare a Zhuangdaokou: Dalla stazione di Dongzhimen si prende l’autobus 916 fino a Huairou e poi si scende, si percorrono due isolati e si prende quello diretto a Changcheng. Bisogna chiedere all’autista che si desidera scendere a Zhuangdaokou. Attenzione! Una volta arrivati a Huairou le persone vi chiederanno dove volete andare e se dite che volete andare a Zhuangdaokou vi risponderanno che non ci sono autobus per convincervi a salire su uno dei loro mini-van. Non prestategli attenzione.
Tour organizzati
Se non si vuole prendere il bus o il treno c’è l’opportunità di partecipare a qualche tour organizzato. Di tour ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche: tour che comprendono solo il trasporto, tour con la guida che parla inglese, tour fotografici, tour in bici, tour che comprendono anche stop durante la giornata e visite a musei, alle tombe Ming e a fabbriche e negozi di souvenir.
Purtroppo non avendo partecipato a nessuno di questi tour organizzati non ho nessuna agenzia che io vi possa consigliare personalmente, il mio unico consiglio è quello di non scegliere un tour solo in base al prezzo più basso, ma valutare proposte diverse. I tour vengono organizzati non solo da agenzie specializzate, ma anche dagli ostelli (come il Beijing Downtown Backpackers) e dagli hotel.
Alcune agenzie raccomandate:
Se vi interessa solo il trasporto potete anche contrattare con i tassisti il prezzo della giornata per venirvi a prendere al vostro hotel e riportarvi indietro.
Evitare la folla, i fattori da considerare
Se si è un piccolo gruppo affittare un taxi è una buona scelta in quanto permette di visitare in un giorno solo più sezioni del muro. Il prezzo varia molto, la cosa migliore è contattare direttamente un tassista e contrattare.
Ogni hotel e ostello è comunque in grado di organizzarvi la gita o di chiamare un taxi.
La maggior parte del turismo in Cina è nazionale. I cinesi preferiscono partecipare a tour organizzati dalle agenzie e spesso si muovono in massa con grandi pullman: la sezione di Badaling è la più gettonata di tutte ed è assolutamente da evitare se non ci si vuole trovare in mezzo ad una folla schiamazzante e invadente.
D’altra parte Badaling, oltre ad essere ristrutturata benissimo, è anche molto facile da percorrere e adatta a tutti e lo scenario che si gode da lassù è senza dubbio uno dei migliori.
Dal momento che appunto la maggior parte dei turisti è cinese, meglio evitare come la peste i weekend e le feste comandate, così come i giorni d’estate.
Ma se proprio è inevitabile andarci in questi giorni, meglio arrivare sulla muraglia molto presto alla mattina o tardi verso sera: questo migliora anche le opportunità di portare a casa delle bellissime fotografie, perché la luce è migliore.
Qualche consiglio (imparato dai miei errori)
Questi brevi consigli utili vi aiuteranno ad avere un’esperienza migliore della mia.
- Portate tanta, tanta acqua anche se in praticamente tutte le sezioni della muraglia troverete qualcuno che ve la vende a un prezzo di dieci volte superiore che se la comprate a Pechino. L’ altro lato della medaglia è che se la comprate sulla muraglia la troverete fresca.
- In ogni caso, qualsiasi sezione si scelga mettere scarpe comode è un must in quanto camminerete per ore.
- Se sceglierete una zona più difficile da raggiungere cioè quelle meno affollate e con i mezzi pubblici valutate seriamente di fermarvi e trascorrere una notte fuori città: ovunque troverete un alloggio.
- Se sceglierete una delle sezioni non restaurate, valutate davvero di fare un’assicurazione di viaggio onde evitare di rompervi una caviglia e dover finire in un’ospedale cinese.
- Cosa portare: scarpe sportive o da trekking , bastoni, berretto , occhiali da sole , crema solare, bottiglie d’acqua , snack , coltello da tasca , balsamo per le labbra e kit di pronto soccorso .
- Utilizzate se possibili i bagni all’entrata delle varie sezioni della muraglia: non ci sono servizi igienici lungo i percorsi. Purtroppo molte persone utilizzano come bagno le torri e quando ci si passa attraverso si sente. Portatevi anche della carta igienica, un sapone per le mani o un igienizzante perché nei bagni non sempre sono disponibili.
- Meglio indossare pantaloni lunghi anche in estate soprattutto se si visitano le parti della Muraglia non restaurate e dove i cespugli (e gli insetti!) la fanno da padroni.
- Siate escursionisti responsabili portando via con voi dalla muraglia solo le vostre bellissime fotografie e non lasciando lì nulla se non le vostre impronte.
Riassumendo quindi per evitare la folla sulla Muraglia Cinese dipende sì dal periodo in cui andrete, ma soprattutto da quale sezione sceglierete: in ogni caso, con folla o senza folla, a Badaling o Mutianyu, insomma qualsiasi cosa sceglierete vi assicuro che ne sarà valsa la pena.
Elena - Nata con la Valigia
Grande Martina! Bel post, molto utile. Anche io come te ero stata a Mutianyu ma se tornassi indietro cambierei sezione. Preferirei vederne una più selvaggia e autentica.
Non so tu, ma a me il fatto che fosse così perfettamente ricostruita ha lasciato un po’ di amaro in bocca.
Alessio
Oh, io Badaling me la sono proprio goduta: c’era poca gente, l’aria era quasi limpida, non si sudava, di acqua quasi non ce n’era bisogno e non si sentiva puzza…l’unica controindicazione era che essendo gennaio faceva 15 gradi sotto zero. Non si può sempre avere tutto no? ;-p
Un abbraccio.
Marco L.
Troppo precisa Martina, sei meglio della Lonely Planet!
martina santamaria
Ah ah ah Marco, tu mi vuoi bene ;-)
marinella
Ciao!!! Andando a febbraio, fa differenza per quale sezione scegliere? ….scusate l ignoranza ma …quando hai fatto i 5 o 6 km o 10 che siano a piedi, come torni? o come scendi? scusate eh… :) gru mille!
Emarti
Ciao Marinella,
ti ho risposto via mail :)
Arianna
Ciao Marti..preziosissime le tue info..sto giusto pensando ad un viaggio nella terra di mezzo, ero curiosa anch’io di sapere se dopo in tragitto di x km nel tratto scelto sono obbligata a tornare indietro per prendere il bus per Pechino o ne trovo diversi in più punti
Emarti
Ariannaaaa, ma che bello trovarti qui! Sono info un po’ vecchiotte, ma scrivimi in privato che ne parliamo, così se posso ti aiuto ;-) Un abbraccio PS: anche io voglio tornare in Cinaaaa