Proprio all’inizio di questo post, devo farti una confessione: non ho mai letto “Il Conte di Monte Cristo”. Sul serio, mai.
E dopo la mia privatissima confessione, segue la domanda filosofica: Castello D’If sarebbe così famoso se Alexandre Dumas non avesse ambientato la trama del suo romanzo in questo luogo? O sarebbe così famoso se in uno dei film fatti non ci fosse stato uno stratosferico Gerard Depardieu?
A largo del Golfo di Marsiglia, su un piccolo isolotto dell’arcipelago delle isole del Frioul, sorge una mitica e leggendaria fortezza francese: il Castello D’If.
ATTENZIONE AGGIORNAMENTO COVID-19
Verifica gli aggiornamenti sul sito ufficiale del Chateau d’If perché è stato chiuso durante l’ultimo lockdown francese e non ancora riaperto. Al momento (aprile 2021, non è ancora prevista una data di riapertura.
Questa antica prigione ospitò famosi detenuti, ma fu la penna di Alexandre Dumas a renderla celebre: lo scrittore francese, infatti, ambientò proprio qui parte del suo più apprezzato romanzo, il Conte di Montecristo.
L’isola è fortemente fortificata, con ripide scogliere che si innalzano dall’oceano, enormi muri e piattaforme che un tempo ospitavano i cannoni. Mi ha ricordato Alcatraz a San Francisco: entrambe sono state prigioni ed entrambe sono diventate famose per la letteratura, i film e quell’alone di miticità che un po’ gli gira intorno.
Oggi l’isola si raggiunge imbarcandosi dal porto di Marsiglia su uno dei traghetti che, quotidianamente (salvo in caso di condizioni meteo avverse), collega la terra ferma alle isole Frioul.
Durante un soggiorno a Marsiglia, la visita al Castello d’If è una tappa che ti consiglio vivamente di non perdere: l’atmosfera misteriosa e senza tempo regala l’impressione di trovarsi all’interno di un romanzo, complici anche le numerose storie che questo isolotto rievoca costantemente.
In questa pagina:
CONSIGLIO VELOCISSIMO
Non è necessario prenotare in anticipo, ma se vuoi evitare lunghe file per acquistare i biglietti, recati in biglietteria molto presto o prenota i biglietti online.
Dovrai acquistare due biglietti: uno per il traghetto (QUI online) e l’altro per il biglietto d’entrata alla fortezza (che trovi QUI online).
La navigazione fino alla fortezza dura circa 20 minuti. La gita in barca ci ha fornito una splendida vista sul porto di Marsiglia.
La crociera di ritorno dura un po’ più a lungo perché il traghetto porta i visitatori alle Isole Frioul.
L’arcipelago delle Isole del Frioul
Le isole del Frioul sono un piccolo arcipelago compreso all’interno del Parco Nazionale delle Calanques che si trova a pochi chilometri dalla costa di Marsiglia.
L’arcipelago è composto da 4 isole: Pomègue, Ratonneau, If e Tiboulen du Frioul.
Le prime due sono le isole più grandi e sono collegate tra loro dalla diga di Berry che permette di spostarsi da una all’altra a piedi.
Noi abbiamo trascorso qui una giornata intera percorrendo diversi sentieri e visitando le spiagge più belle di Pomègue e Ratonneau.
Tiboulen du Frioul, invece, è semplicemente un piccolo isolotto che ospita un faro di segnalazione e non è visitabile.
If, infine, è la piccola isola che ospita la famosa fortezza: qui non ci sono spiagge e tra gli scogli svetta solo il castello.
La storia del Castello d’If
Il Castello d’If fu costruito durante la prima metà del Cinquecento per volere di Francesco I.
Il castello d’If fu originariamente progettato per difendere Marsiglia da potenziali attacchi navali. Il Re, infatti, necessitava di una fortezza che potesse allo stesso tempo proteggere la costa dalle invasioni nemiche, fornire appoggio alla nuova flotta reale di galee e sorvegliare Marsiglia, annessa alla Francia solo nel 1480.
Con il passare degli anni il Castello d’If assunse la funzione di prigione e la sua nomea era tutt’altro che rosea: le condizioni di vita dei prigionieri erano terribili e crudeli.
Tuttavia, per molto tempo l’azione più militare che la piccola isola abbia mai visto è stata quando nel 1800 Napoleone ordinò che il corpo imbalsamato del generale francese Jean Baptiste Kleber fosse chiuso qui per paura che diventasse un simbolo del repubblicanesimo.
Il corpo rimase al Castello d’If per 18 anni fino a quando non fu finalmente data una sepoltura decente sulla terraferma.
Fu durante il 1800 che il castello d’If divenne una delle prigioni più famose in Francia, nonché una discarica per i detenuti che minacciavano sconvolgimenti religiosi e politici. Ad esempio, più di 3.500 protestanti francesi furono inviati allo Chateau d’If quando il cattolicesimo era la religione di stato della Francia.
I prigionieri incarcerati nel castello d’If sono stati trattati in modo diverso a seconda della loro ricchezza e classe all’interno della società. I prigionieri più poveri venivano tenuti vicino al fondo, in segrete senza finestre, con 20 o più per cella.
All’altra estremità della scala, i detenuti più ricchi e importanti erano alloggiati in celle private vicino alla sommità del castello, con finestre e, spesso, il loro caminetto.
La fama di Chateau d’If è legata anche e soprattutto al fatto che mai nessuno fu in grado di fuggire dall’isola… tranne Edmond Dantes, il personaggio immaginario nato dalla penna di Dumas: in realtà nessuno è noto per essere mai evaso dalla prigione e poi tornato a riva.
L’isola fu smilitarizzata e aperta al pubblico nel 1890, quando divenne troppo costoso ospitarvi prigionieri.
L’interessante background storico e letterario del Castello d’If lo rende una delle principali destinazioni turistiche di Marsiglia.
Apparentemente centinaia di turisti visitano l’isola ogni giorno – e persino il leggendario autore americano Mark Twain scrisse di averla visitata come turista nel 1867, quando era ancora in funzione come prigione.
Prigionieri… veri e immaginari
Tra le mura del Castello d’If furono tenuti prigionieri diversi personaggi famosi, alcuni reali e altri immaginari.
Ugonotti, protestanti, rivoluzionari e politici furono i principali reclusi di questa fortezza in mezzo al mare.
Jean-Baptiste Chataud, ad esempio, fu incarcerato qui perché ritenuto colpevole di aver portato la peste a Marsiglia nel 1720. Era il comandante della nave Grand-Saint-Antoine e venne rinchiuso qui per tre anni perché ritenuto responsabile di aver portato la peste a Marsiglia.
Honoré Gabriel Riqueti de Mirabeau, scrittore, diplomatico e rivoluzionario francese, invece, fu fatto rinchiudere nella fortezza dal padre per cercare di calmare i suoi animi accesi. Era un riccone della situazione per cui la sua detenzione fu in una cella vista mare con la compagnia di signorine e cene a base di ostriche e campagne.
Louise Auguste Blanqui, rivoluzionario socialista, fu incarcerato a causa delle sue idee sovversive.
Presso Chateau d’If fu detenuto per un periodo anche Maschera di Ferro, un personaggio realmente esistito che visse e fu prigioniero durante il regno di Luigi XIV e di cui ancora oggi non si è accertata l’esistenza. La storia dell’uomo ispirò ipotesi, teorie e addirittura saggi, romanzi e, in seguito, numerosi film.
Il Castello d’If fu il luogo in cui venne incarcerato anche José Custodio Faria, ecclesiastico e scienziato portoghese, che ispirò Alexandre Dumas per la stesura de Il Conte di Montecristo.
Lo scrittore francese, infatti, ambientò parte del suo più celebre romanzo in questa prigione ed è proprio qui che il protagonista, Edmond Dantes, incontrerà l’Abate Faria.
Cosa vedere al Castello d’If
Il Castello d’If fu aperto al pubblico alla fine dell’Ottocento e nel 1926 fu classificato come monumento storico.
Il percorso di visita ti guiderà alla scoperta della storia della fortezza e dei racconti ad essa collegate. Il tour inizia dal cortile e prosegue all’interno delle prigioni.
Il Cortile
Il cortile è il punto di partenza per la visita al Castello. Qui arriverai una volta sbarcato dal traghetto, dopo aver attraversato la porta principale della fortezza.
Potrai renderti subito conto di cosa significasse giungere sull’isola per un prigioniero: la fortezza era circondata solo da rocce e mare. Il senso di desolazione e sconforto doveva essere immenso.
Sul cortile si affacciavano le cucine, i magazzini per il grano e i pozzi.
Le Celle Collettive
Sul cortile affacciano anche quelle che un tempo erano le celle collettive. Inizialmente erano utilizzate come magazzino, poi furono trasformate in caserma e, infine, in prigione.
Qui i prigionieri erano detenuti in condizioni inumane: nessuna finestra o latrina, tutti ammassati in pochi metri quadrati di spazio.
Qui potrai vedere la cella di Edmond Dantes, ricostruita appositamente per ricalcare le pagine del libro di Dumas. La cella comunica con la segreta vicina attraverso un buco scavato nella volta proprio come è raccontato nel libro.
La Mostra Permanente sul Conte di Montecristo
All’interno di quelle che un tempo erano le celle collettive, oggi è ospitata una mostra permanente dedicata al libro di Alexandre Dumas: una tappa interessante e indimenticabile per ogni amante de Il Conte di Montecristo.
Le Celle del Primo Piano
Al primo piano si trovavano le celle migliori, ma pare che per accedervi bisognasse fare richiesta e pagare una sorta di affitto mensile.
Qui troverai alcune delle celle dove furono rinchiusi i più celebri personaggi passati dal Castello d’If.
I Graffiti
All’interno delle prigioni dello Chateau D’If potrai notare tantissimi graffiti lasciati dai prigionieri: queste scritte scavate sui muri hanno la capacità di colpire ed emozionare ancora oggi. Le pareti di questo luogo trasudano il dolore di ogni persona passata da qui.
Potrai osservare non solo i nomi dei prigionieri e le date che ricordano la loro incarcerazione, ma anche disegni e messaggi di fede, forza e speranza.
La Terrazza
Dalla terrazza si può ammirare un panorama a 360°. Questi tetti furono utilizzati anche durante la Seconda Guerra Mondiale come punto di osservazione e telemetria.
Come arrivare
Per raggiungere il Castello d’If da Marsiglia dovrai recarti al Port Vieux di Marsiglia presso l’1 Quai de la Fraternité, proprio di fianco alla tettoia di Foster.
Da qui partono i traghetti che quotidianamente collegano la città con le isole del Frioul.
Il servizio è garantito dal Frioul – If Express.
ATTENZIONE AGGIORNAMENTO COVID-19
Verifica gli aggiornamenti sul sito ufficiale del Chateau d’If perché è stato chiuso durante l’ultimo lockdown francese e non ancora riaperto. Al momento (aprile 2021, non è ancora prevista una data di riapertura.
Le imbarcazioni fermano prima presso If e successivamente a Ratonneau.
Per arrivare al Castello impiegherai circa 20 minuti di traversata.
Il costo del traghetto è di € 10,80 per il viaggio di andata e ritorno (solo per l’isolotto d’If) e di € 16,20 per raggiungere anche le altre isole di Frioul.
Le imbarcazioni partono ogni giorno, ma gli orari variano a seconda della stagione e delle condizioni meteo: in caso di maltempo o vento forte, infatti, i traghetti non attraccano a If.
Generalmente, comunque, la prima corsa viene effettuata intorno alle 6.30 del mattino e l’ultima tra le 22.30 e le 23.30.
Ti consiglio di arrivare presto la mattina perché le code sono generalmente lunghissime.
Costi e orari
La visita al Castello d’If si svolge in autonomia e in biglietteria ti verrà consegnata una brochure con alcune informazioni (anche in italiano).
Il prezzo del biglietto è di € 6 a persona (e non include il trasporto con il traghetto fino all’isola).
Hai due scelte fondamentalmente per visitarlo:
1 – andare alla mattina alla biglietteria e rischiare lunghe code sotto il sole cocente, ma che sinceramente ha un vantaggio: visti i forti venti e il mare agitato, non sempre le visite sono permesse perché i traghetti non riescono ad attraccare. Andando direttamente non rischi di cacciare dei soldi inutilmente.
2 – Acquistare i biglietti online che sono due: uno per il traghetto e uno per l’entrata. Salti le code, ma in caso di indisponibilità, se tu dovessi partire il giorno dopo, avresti perso la visita.
Il Castello è aperto nei seguenti orari:
Dall’1 aprile al 30 settembre: dal martedì alla domenica, dalle 10:30 alle 17:15.
Dall’1 ottobre al 30 marzo: dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 17:00.
Spero di averti lasciato tutte le informazioni necessarie per organizzare al meglio la tua visita al Castello d’If.
Impressioni finali sulla visita al Castello D’If
Non avevo grandi aspettative, tuttavia, per me vale la pena visitarlo anche se le mie impressioni sono un po’ diciamo, contrastanti.
Da un lato, è un luogo con un’atmosfera incredibile: se ti trovi in cima alla torre principale, con la brezza marina che ti accarezza la faccia e gli splendidi panorami, con la storia e le leggende che trasudano dalle mura, questo è un posto magnifico.
D’altra parte, non c’è molto da vedere nelle ex celle della prigione. La maggior parte (tranne poche eccezioni) sono stanze vuote.
Il costo del tragitto e dell’entrata non è poco ma neppure così tanto: alla fine sono soldi ben spesi anche solo per il tragitto in barca con le splendide viste sul Porto di Marsiglia e sinceramente gironzolare per le stanze, le celle, le scale e le mura è abbastanza divertente.
Per quello che mi riguarda quindi se mi si chiede se vale la pena direi di si.
È uno dei momenti salienti di una visita a Marsiglia e con una buona ragione. Chateau D’If è comunque uno spettacolo molto impressionante.
Il fatto che sia ancora in piedi dopo quasi 500 anni, il fatto che ti permette di conoscere un po’ della storia e delle condizioni crudeli e disumane in cui le persone sono state sottoposte valgono da sole il prezzo della visita.
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