Se ti piacciono le strade panoramiche e le zone meno conosciute (ma ugualmente bellissime), questo itinerario di 4 giorni in Slovenia potrebbe essere una meravigliosa idea per partire qualche giorno senza allontanarti troppo dai confini italiani (consigliato sia in estate che in inverno!).
In 4 giorni on the road attraverso la Slovenia nord-occidentale, percorrerai la Valle dell’Isonzo e la città di Bovec (Plezzo), esplorerai la gola di Tolmin e andrai a Kranjska Gora, riposerai sulle sponde del Lago Bohinj e volendo potrai fermarti a sciare a Volgen.
Ma non solo: anche visitare l’area di Bovec, Caporetto e Tolmin è sicuramente una grande idea. In questa zona infatti ci sono alcune attrazioni naturali e culturali che vale la pena conoscere, come il famoso Museo della Prima Guerra Mondiale (imperdibile), la cascata Kozjak (che è famosa per una camera sotterranea con una piscina di acqua color smeraldo), le cascate di Boka e Virje vicino a Bovec (Plezzo), l’ossario dei soldati italiani e Forte Kluze vicino a Bovec.
Come effettuare questo itinerario: trattandosi di un itinerario on the road dovrai partire con la tua auto. Le zone infatti, oltre a non essere tutte raggiungibili con i mezzi pubblici, nascondono (o regalano) svariati punti panoramici lungo la strada che, senza la tua auto, ti perderesti sicuramente.
In questa pagina:
Attenzione: purtroppo, per mancanza di tempo, non siamo riusciti a fare il passo del Vršič che è una delle strade panoramiche più belle di tutto il paese. Se vai in estate e ti piace camminare, sappi che lì c’è un trekking bellissimo.
Sei interessato a scoprire altre zone meno conosciute della Slovenia, ma ugualmente bellissime? Leggi il mio post su Jezersko!
Giorno 1: Valle dell’Isonzo
Il primo giorno del nostro on the road (e del tuo se sceglierai questo itinerario) sarà dedicato alla Valle dell’Isonzo.
La valle del fiume Soca è una stretta striscia di Slovenia stretta tra il Parco nazionale del Triglav (uno dei più belli del paese) e il confine con l’Italia resa tristemente famosa per i sanguinosi combattimenti tra i soldati italiani e l’esercito austro-ungarico durante la Prima Guerra Mondiale.
Osservandola oggi però non viene da pensare subito alle terribili condizioni del fronte e degli scontri (magistralmente raccontati dal museo di Caporetto/Kobarid che visiteremo dopo): grazie alle montagne che la circondano la regione ha un’atmosfera sospesa nel tempo e quando ci arriverai ti sentirai come se avessi trovato un angolo nascosto del paese.
Ma ciò che rende questo posto davvero speciale è il fiume Isonzo grazie al colore irreale delle sue acque.
Che tu lo voglia definire smeraldo o acquamarina, l’incredibile colore che lo caratterizza è dovuto ai minerali sospesi nell’acqua che riflettono la luce.
Ovunque tu vada nella valle troverai nel fiume sfumature di colore leggermente diverse: è anche uno dei fiumi più belli e puliti d’Europa. La sua bellezza incontaminata attrae naturalisti, fotografi e appassionati di sport acquatici da tutto il mondo ed è davvero un paradiso della natura.
Se andrai in estate non potrai resistere alla tentazione di fare un tuffo, ma aspettati che l’acqua sia terribilmente gelata, il fiume nasce dalle Alpi!
Se invece vorrai limitarti ad osservarlo, uno dei punti più scenografici è il Napoleonov most, il ponte di Napoleone, che collega le due sponde del fiume in un punto spettacolare della gola dove le pareti sono molto vicine tra loro.
1 – Tolmin
Tolmin è il centro amministrativo della valle e rappresenta una base eccellente per visitare alcune località all’interno del parco nazionale del Triglav.
Qui si trova la famosa gola di Tolmin, una tappa obbligata quando si visita la Valle dell’Isonzo (anche se io ancora non sono riuscita a visitarla).
La gola di Tolmin, chiamata anche Tolminska Korita, è una gola lunga 1 km situata all’estremità meridionale del Parco nazionale del Triglav. Questa gola è stata scavata dai fiumi Tolminka e Zadlascica ed è facilmente visitabile con una passeggiata su passerelle e sentieri che la costeggiano e che regalano scorci incantevoli.
Per percorrere l’intera gola e visitare tutti i punti panoramici, ci vuole circa un’ora e mezza.
DOVE MANGIARE
Tolmin, o Tolmino in italiano, è la base perfetta per fare una pausa arrivando dall’Italia e, come abbiamo fatto noi, ti consiglio di fermarti per pranzo vicino alla gola ed esattamente a Okrepcevalnica Tolminska korita dove potrai assaggiare alcuni piatti tipici sloveni.
2 – Caporetto (Kobarid)
Caporetto è una piccola città alpina lungo il confine italiano. Noi Italiani dovremmo ricordarne bene il famigerato nome: Kobarid è il luogo dove vi fu la più grande sconfitta mai subita nella storia dall’esercito italiano (ricordata come la “disfatta di Caporetto”) con una ritirata per i nostri soldati che durò quasi un mese.
In memoria delle battaglie su queste montagne Caporetto oggi ospita il premiato museo Kobariški muzej, uno dei musei più visitati di tutta la Slovenia.
Nato come collezione privata, il Museo oggi offre ai visitatori non solo sale piene di oggetti e fotografie della guerra, ma una vera e propria “esperienza” attraverso i racconti personali dei soldati al fronte. La sua “missione” è quella di mandare un messaggio di pace, cercando di non far dimenticare i crimini e la follia della guerra.
Proprio di fronte al museo si trova il centro visitatori Open Air Museum che promuove il Cammino della Pace, un sentiero che segue approssimativamente le linee del fronte dalle Alpi a nord di Kobarid fino alla costa adriatica.
Se ti interessa (a me sarebbe tanto piaciuto farlo, ma pioveva!) è anche possibile partecipare a delle visite guidate di alcune di queste località.
Ultima tappa da visitare a Caporetto è sicuramente il Museo del formaggio presso la Latteria Mlekarna Planika: si tratta di un piccolo (solo due stanze) ma interessante museo etnologico dove scoprirai tutto sul pascolo, l’industria del formaggio e sulla tradizione millenaria del latte nella Valle dell’Isonzo.
3 – Plezzo (Bovec)
Plezzo (Bovec) è un paesino nell’Alta Valle dell’Isonzo, circondato dalle Alpi Giulie. Di per sè Plezzonon offre grandi attrazioni turistiche se non fosse che è la destinazione perfetta per tutti gli amanti dell’avventura come me che dovrebbero trascorrerci come minimo un paio di giorni.
Le alte montagne, le innumerevoli cascate, le grotte profonde, e i fiumi limpidi offrono un numero di attività avventurose e sportive praticamente infinito!
Chi come me ama queste cose (hey ragazzi, questo vorrebbe essere un blog di viaggi avventura!) qui troverà più che pane per i suoi denti. Ecco alcune avventure che non puoi perderti:
1 – Cascata di Boka, con il suo salto di 106 metri è la cascata più alta della Slovenia. Ci sono 2 opzioni per visitare la cascata: puoi scalare la parete laterale destra fino alla sorgente oppure puoi decidere per il sentiero più facile sul lato sinistro fino al punto panoramico.
2 – Fratarica Canyon: un bellissimo canyon misterioso e abbastanza impegnativo da mettere al limite chiunque decida di avventurarsi nel canyoning!
3 – Cascata di Virje: per chi vuole prendere le cose con più calma da Bovec può prendere il sentiero che conduce con una passeggiata di circa 3 km alla cascata Virje, dove puoi provare a tuffarti nelle acque gelide, praticare yoga o semplicemente rilassarti e prendere un po ‘di sole.
4 – Soka Gorge: una gola splendidamente scolpita dall’acqua, lunga 750 m, larga solo pochi metri e profonda 15 m. Vanta misteriose piscine color smeraldo perfette per un bel salto dalla scogliera!
5 – Centro sciistico Kanin-Sella Nevea: 30 chilometri di piste e una discesa lunga 5 km, in sostanza, una delle piste da sci più grandi e alte della Slovenia.
Insomma queste qui sopra sono solo alcune delle avventure che puoi vivere qui, in realtà c’è praticamente di tutto: trekking, zip-line, rafting, cliff jumping e chi più ne ha più ne metta.
Dove abbiamo dormito: Hotel Mangart Bovert
Dove abbiamo cenato: Kaninske Legende
Giorno 2: Kranjska Gora
Kranjska Gora è una delle località turistiche alpine della Slovenia tra le più amate per le sue piste da sci incorniciate dalle montagne calcaree delle Alpi Giulie e circondate da boschi e morbidi prati.
Se come noi arrivi da Plezzo non perderti l’occasione di fermarti subito dopo il confine di Tarcisio, al Bar Confine di Ratece dove si trova il Cross Country Skiing: potrai affittare l’attrezzatura e praticare qualche lezione di sci di fondo.
1 – Centro Nordico di Planica
Il Centro Nordico di Planica, il centro più grande al mondo per il salto con gli sci, è stato ristrutturato in modo massiccio solo pochi anni fa e insieme ad alcune novità offre un’esperienza davvero fantastica per i visitatori.
Deve essere interessante anche visitarlo in estate quando si possono osservare i giovani saltatori che si allenano. Soprattutto se non hai mai visto qualcuno saltare con gli sci!
Il primo salto con gli sci è avvenuto prima del 1930 e nel 1994 Toni Nieminen è stato il primo a superare i 200 metri, proprio qui a Planica. Ogni anno a marzo migliaia di persone vengono a vedere i migliori saltatori del mondo gareggiare alla FIS WORLD CUP EVENT.
L’intero weekend è una grande festa e un evento nazionale. Si dice che ogni sloveno dovrebbe visitarlo almeno una volta nella vita.
Sempre riguardo il salto con gli sci, è stato allestito anche un museo, il Museo di Planica dove viene ripercorsa la storia sportiva del posto con immagini di grandi atleti, delle coppe e delle medaglie.
2 – Riserva Naturale di Zelenci
A circa un’ora a piedi o 5 minuti in auto dal centro di Kranjska Gora, si può visitare la Riserva Naturale di Zelenci, un habitat molto particolare per la presenza di numerose specie di flora e di fauna, e famosa per il suo affascinante lago color smeraldo (non a caso in sloveno zelen significa verde).
Più che un lago, Zelenci è una piscina naturale situata in una palude, o meglio è in realtà una formazione calcarea (kreda) da cui sgorga una sorgente di acqua fresca: in realtà è proprio questo che regala al lago quel suo colore così irreale.
Zelenci è un luogo unico: un sentiero e una passerella in legno portano a una piattaforma panoramica, dove è possibile vedere le acque sorprendentemente limpide e verdi.
DOVE MANGIARE
Dopo aver visto così tanta bellezza, è arrivata l’ora di mangiare. Personalmente quello che ti sto per consigliare è il posto che mi è piaciuto di più di questi 4 giorni: Brunarica Kosobrin,
Il ristorante è uno chalet raggiungibile dal centro abitato di Kranjska Gora anche a piedi e in bici mediante il percorso dedicato in direzione Podkoren. Viene servita la cucina tipica del territorio, a cominciare dalla ricca offerta di antipasti con salumi e formaggi locali.
3 – Lago Jasna
Il lago Jasna è un lago alpino che vanta una delle migliori viste sulle Alpi Giulie. Dal centro abitato di Kranjska Gora, è a 25 minuti a piedi.
Il lago Jasna è in realtà costituito da due laghi artificiali con spiaggette sabbiose intorno a entrambi, ed è il luogo un perfetto per qualche giorno di relax sia in inverno come oasi di calma e riflessione che in estate quando però viene animato da molti più turisti.
Il momento migliore per godersi il panorama è in prima serata. Al tramonto, le vette delle Alpi Giulie Orientali si illuminano di tenui sfumature di rosa e viola.
A confermare la magia c’è anche la statua dello Zlatorog, il camoscio bianco dalle corna d’oro, un animale mitologico di una delle tante leggende slovene.
DOVE DORMIRE SUL LAGO JASNA
Se vuoi rendere completa l’esperienza, devi fortemente fermarti a dormire sulle rive del lago, al meraviglioso Jasna Chalet Resort.
Il nome dice già tutto: si tratta di un romantico chalet in legno, ma non lasciarti ingannare dal termine chalet, la struttura in realtà è composto da appartamenti di lusso con una visione eco-compatibile.
Ovviamente, oltre alla posizione unica sul lago, quello che ho amato di più di questo posto è stata la sua atmosfera. Dopo cena Dominik, il proprietario, ci ha portati sulla riva del fiume, seduti tutti insieme in cerchio intorno al falò acceso e scoppiettante.
Qui con un drink a base di limonata e foglie di marijuana (ma legale!), Dominik ci ha raccontato la filosofia da cui è nato il suo chalet: ritrovare un collegamento con se stessi e con la natura che ci circonda attraverso i 4 elementi base, acqua, aria, terra e fuoco.
Giorno 3: Bohinj
Il lago di Bohinj è uno dei miei posti preferiti in Slovenia. È un parco giochi all’aperto, con opportunità di fare escursioni, kayak, gite in barca e nuoto. Da qui puoi salire sulla funivia del Vogel per un bel panorama sul Parco nazionale del Triglav e camminare fino alla cascata Savica, la cascata più famosa della Slovenia.
Se vai come noi in inverno potresti approfittare del fatto che tante attività acquatiche non potrai farle e fare una passeggiata intorno al perimetro del lago, ma conta che per effettuare tutto il giro ci vogliono quasi 5 ore e alcune parti del sentiero sono lontane dal lago.
Arroccata invece sulla riva orientale del lago di Bohinj, Ribcev Laz è una graziosa cittadina ben riconoscibile nelle foto per il ponte di pietra che attraversa una piccola sezione del fiume con la splendida chiesa dedicata a Giovanni Battista alle spalle.
Attenzione: se come noi vai da Kranjska Gora a Bohinj, potrai passare dal celeberrimo Lago di Bled. Inutile dire che ne vale la pena: il Lago di Bled è in assoluto uno dei must di qualsiasi viaggio in Slovenia.
Ecco le cose migliori da fare al Lago di Bohinj.
3 – Savica
Questa cascata a forma di A attira più visitatori di qualsiasi altra cascata in Slovenia. La cascata Savica, chiamata anche Slap Savica, è la fonte d’acqua per il lago di Bohinj. Purtroppo a Febbraio, quando l’abbiamo visitata noi, non era al massimo della sua capacità, ma in primavera quando la portata è massima deve essere bellissima.
Per arrivarci, puoi prendere il breve sentiero (da 45 minuti a 1 ora andata e ritorno) oppure puoi fare un’escursione molto più lunga da Ukanc (7 km, 2,5 ore).
Noi abbiamo preso il sentiero breve. Dal lago di Bohinj, prosegui lungo la strada principale, oltrepassa Ukanc e guida fino al punto in cui la strada finisce in un parcheggio per la cascata Slavica.
Segui il sentiero segnalato nel bosco. Alla baita in legno, dovrai pagare un biglietto di ingresso (3 euro). Il tragitto è breve (circa 20 minuti) ma aspettati dei bei gradoni abbastanza impegnativi.
Il sentiero termina al belvedere della cascata: da qui si possono ammirare l’acqua che precipita nella gola da un’altezza di 78 metri, a cui si aggiunge una cascata più piccola di 25 metri.
Il sentiero è recintato, quindi non potrai fare di più che goderti il panorama e scattare una foto. Spiacenti, non si può nuotare alla cascata Savica!
2 – Vogel
A sud del lago, il Monte Vogel è una stazione sciistica in inverno e una popolare meta escursionistica nei mesi estivi. Che tu sia un amante dello sci o no, che tu decida di andarci durante l’estate o l’inverno, il centro sciistico Vogel dovrebbe essere nella tua lista di cose da fare.
Uno dei suoi maggiori punti di forza è il panorama sul Lago di Bohinj e la funivia che ti porterà fino a 1535 metri sopra il mare.
Purtroppo il tempo quando siamo venuti qui non era dei migliori. Oltretutto volendo si possono fare delle passeggiate molto belle, ma bisogna venire in estate e partire armati di scarponcini da trekking, cappello, crema solare ed acqua in abbondanza.
Anche se non sei appassionato di sci o di trekking, puoi comunque goderti la calma di questo posto sdraiato sull’erba al sole, osservando le capre di montagna che saltellano sui pendii rocciosi.
Arrivare alla funivia è facilissimo, la stazione si trova vicino all’estremità occidentale del lago e se arrivi in macchina c’è un piccolo parcheggio gratuito.
Una volta arrivato in cima, avrai dalla piattaforma panoramica una bella visuale sul Lago di Bohinj.
C’è un secondo punto panoramico che vale la pena visitare. Dallo stand informativo, se cammini verso destra, ti godrai un’altra splendida vista del Lago di Bohinj con le Alpi Giulie sullo sfondo.
Tornati a valle con la funivia, ci siamo diretti a Bohinjska Bistrica , il centro abitato più grande della vallata. Qui abbiamo pranzato all’Eco Hotel Bohinj & Aqua Park Bohinj e e dopo pranzo, puoi decidere di rilassarti alle piscine dell’hotel oppure fare un giro in paese.
3 – Studor
Non abbiamo trascorso a Studor molto tempo, sebbene meritasse di più: si tratta di un piccolo villaggio pittoresco, perfetto per una passeggiata o per trascorrere qualche ora di relax.
Qui si trova la Turistična kmetija Gartner Pr Odolneku, una fattoria a conduzione familiare specializzata nella produzione di formaggi. Vale la pena visitare la struttura con la stalla e il laboratorio. Nel punto vendita potrai acquistare prodotti locali e, perché no, fare una bella merenda del contadino a base di prodotti locali come formaggi, burro e salumi.
Se stai cercando un posto dove alloggiare ti consiglio di fare come noi e trascorrere la notte al Lajnar Lodge, un hotel nuovissimo in località Soriška Planina. La struttura è immersa tra i boschi e proprio li vicino puoi trovare varie piste da sci. Non perderti l’occasione di fare una corsa notturna in slittino.
Giorno 4: Collio Sloveno
Il quarto giorno, per arrivare fino a Most na Soči c’è una bella alternativa all’auto, ovvero caricare la tua vettura sul treno e goderti un’esperienza che, soprattutto gli appassionati di ferrovie non dimenticheranno mai. Da qui avrai bei panorami sul lago di Bled, attraverserai il più lungo tunnel ferroviario della Slovenia (6.327 m) e non dovendo guidare potrai semplicemente goderti il viaggio: tieni la tua macchina fotografica alla mano.
Colline ricoperte di vigneti da qualsiasi parte ovunque girerai lo sguardo. Piccoli borghi dall’aspetto medievale con torri che si stagliano all’orizzonte. E rossi tramonti degni di un’immagine da cartolina. Brda (il collio Sloveno) è una piccola regione vinicola nella parte occidentale del paese, incastonata tra le Alpi e l’Adriatico, dall’atmosfera mediterranea.
Le estati soleggiate, il clima in inverno non così freddo, le piogge abbondanti e un terreno molto ricco di sostanze nutritive, hanno reso questa la regione principale per la produzione di vino in Slovenia. Il settanta per cento del vino prodotto qui è bianco, principalmente dal tipo di uva Ribula – alias Ribolla Gialla – ma puoi anche trovare ottimi vini rossi.
Ottimi vini e paesaggi pittoreschi hanno valso a Brda il titolo di “Toscana di Slovenia”. Immagina la Toscana, più piccola ma ugualmente accattivante. Soprattutto per non aver ancora subito una massiccia invasione di turisti e aver quindi conservato un sapore piuttosto genuino.
Guidare per Brda significa potersi fermare ogni volta che vuoi per scattare foto ricordo. Brda è perfetta per la degustazione di vini (se non sei quello che guida, ovviamente) e piatti locali. Brda è nota anche per la produzione di frutta, in particolare ciliegie, pesche, fichi e prugne.
1 – Torre Gonjače
Sali i 144 fino in cima alla torre di osservazione Gonjače per una vista a 360 gradi di Goriška Brda. La torre, che è stata costruita già nel 1961, è alta 23 metri e offre la vista più conosciuta della regione: la vista del villaggio di Šmartno.
Con il bel tempo si possono ammirare le colline estendersi fino alle Alpi, la valle del Vipava e persino Trieste e le Dolomiti italiane.
2 – Smartno
Il pittoresco villaggio di Šmartno si trova nel centro geografico di Goriška Brda.
Si trova su una collina e circondato da mura difensive. La sua storia risale all’epoca romana e il borgo stesso viene menzionato per la prima volta già nel 1317.
All’interno del borgo ci si perde tra i vicoli che portano tutti alla Chiesa di San Martino, dedicata al patrono del vino: qui potrai fare una bella passeggiata osservando le case con i tipici balconi. Per vedere come vivevano le persone, visita una casa tipica chiamata Briška hiša.
3 – Cantine e vigneti
A differenza di altre regioni vinicole che ho visitato nella mia vita, la degustazione a Brda avviene presso le cantine dei produttori, in un incontro molto informale e intimo. Tra calici di vino e taglieri di formaggi, il padrone di casa ti introdurrà nella sua cantina, ti spiegherà i processi di produzione e, se già non basta, ti racconterà un sacco di storie di vita. Non è una semplice degustazione, ma un’immersione nella cultura del territorio.
Io – che difficilmente riesco a tenere a freno la lingua se si tratta di vino – non avrei potuto godere di più dell’esperienza che abbiamo avuto a Tomaz ’House, il produttore di vino di Princic.
Tomaz ci ha conquistati immediatamente. Sai, quel tipo di persona che è talmente innamorato di quello che fa da dedicargli totalmente la propria vita? Ecco.
Dopo il vino bianco abbiamo provato anche il suo rosso e tanti altri bicchieri spillati direttamente dalle botti. Abbiamo parlato di vita, viaggi, e di vino proprio come vecchi amici.
4 – Villa Vipolže
La Villa di Vipolže era una volta una magnifica dimora di caccia e ora, con la sua ristrutturazione, possiamo finalmente vedere il suo antico splendore. Si diceva che il castello di Vipolže fosse un tempo il più bello della Slovenia, ma fu gravemente danneggiato durante la prima guerra mondiale. Tutto è stato distrutto tranne la pista da ballo all’aperto, che la gente del posto ancora oggi utilizza durante gli eventi che vengono qui organizzati.
Anche nella regione del vino è bello ogni tanto fermarsi per un caffè. E Villa Vipolže è il posto perfetto. Se hai fame, hanno anche un ristorante con alcuni piatti fantastici. La terrazza si trova all’esterno della villa mentre al suo interno è allestita una mostra sulla sua storia. Oggi funge da centro conferenze, culturale e sociale.
Le foto di questo post sono originali della fotografa che ha effettuato il tour. Puoi vedere tutte le sue fotografie su Giuliacimarosti.com
Fabio
Ciao, hai fatto questo viaggio in inverno? leggendo su vari siti vedo che molte zone della valle dell’isonzo sono accessibili solo dalla primavera all’autunno. Mi sai dire se invece si possono visitare anche in inverno? ad esempio la gola di tolmin
Grazie