Stai cercando come organizzare un safari in Tanzania perfetto? Ottima scelta, il tuo safari sarà un’esperienza fantastica, la Tanzania ha alcuni dei parchi più belli di tutta l’Africa. Ma prima di acquistare un safari, leggi i miei consigli fino in fondo (dove trovi anche il mio itinerario), credo che potrebbero esserti utili!
Ti capisco: anche io sentivo l’eccitazione mentre organizzavo il mio safari in Tanzania. Avevo talmente tante volte visto il cartone animato “Simba” da piccola che non mi sembrava neanche vero l’idea di vedere i leoni sul serio, in carne ed ossa.
Un safari, noto anche come “game drive”, è infatti un’incredibile opportunità di vedere la fauna selvatica da vicino e nel suo habitat naturale! E ti assicuro che è un’esperienza totalmente diversa da vederla in uno zoo.
So che hai dei dubbi, assillavano anche me. Vorresti fosse tutto perfetto, vorresti vedere più animali possibili, dormire in un campo tendato tremendamente romantico e fare foto pazzesche.
Per questo di seguito cercherò di parlarti di tutto quello che devi sapere, da come trovare l’agenzia giusta fino ai prezzi dei safari: cercherò di fornirti stime dei costi, nonché la durata ideale di un safari. Cercherò anche di darti altre informazioni importanti, da come e quando vedere la Grande Migrazione, cosa portare, quando è il momento migliore per un safari in Tanzania e in quale parco nazionale andare. Spero che questa guida ti sia utile!
Ecco tutto ciò che devi sapere sull’organizzazione di un safari in Tanzania.
- 1. Consigli utili per organizzare un safari in Tanzania
- 2. Qual è il periodo migliore per un safari in Tanzania
- 3. Dove andare per il tuo primo safari: i parchi migliori
- 4. Quanto costa un safari in Tanzania?
- 5. Safari privato o di gruppo?
- 6. Come risparmiare sul costo del safari
- 7. Scelta dell’agenzia: come scegliere quella giusta
- 8. Dove dormire: tenda, campo tendato o Lodge?
- 9. Cosa portare in un safari
- 10. Safari self-drive, conviene oppure no?
- 11. Il mio safari in Tanzania di 4 giorni
Consigli utili per organizzare un safari in Tanzania
Questi consigli utili ti aiuteranno a organizzare il safari in Tanzania nel modo migliore.
- Comincia a pianificare con largo anticipo e contatta le agenzie in maniera che cerchino altri viaggiatori con cui potrai condividere il costo. Ma non solo, avere tempo ti aiuterà a vagliare varie agenzie e a scegliere quella giusta.
- Scegli un’agenzia che sia tra gli operatori ufficiali della Tanzania Tourist Board
- Scegli il periodo migliore in base anche ai parchi che vuoi visitare e agli animali che vuoi vedere.
- Non voler risparmiare a tutti i costi diminuendo la qualità del safari per salvare del tutto il portafoglio. Le agenzie serie hanno determinati costi e del resto il safari è un’esperienza che capita magari una sola volta nella vita, non vorrai mica rovinartela, vero?
- Informati sulle vaccinazioni rischieste per entrare in Tanzania e sui documenti necessari.
- Se ti chiedi quanti giorni servono per un safari valuta che i safari in Tanzania hanno una durata minima di 3 giorni fino a 10 giorni. Se è la prima volta che ci vai secondo me 5 giorni è la durata ideale di un safari.
- In genere i safari nel circuito Nord (il più famoso) partono da Arusha o Moshi. Entrambe sono distanti da Dar er Salaam (la capitale) e ti assicuro che farla in bus come me è un viaggio infinito che può durare anche 12 ore. Chiedi all’agenzia del safari se eventualmente può organizzarti il trasporto, oppure scegli come aeroporto di arrivo Arusha.
- Prenditi un giorno prima e uno dopo il safari per riposarti, rilassarti (il safari è faticoso) e magari fare una bella passeggiata, o acquistare le cose che ti mancano, hai dimenticato o hai finito.
- Vestiti in maniera adeguata a un safari e non sottovalutare le temperature (può fare anche freddo di notte specialmente). Inoltre non sottovalutare il sole! Porta un cappello e crema solare.
- Porta un kit di pronto soccorso da viaggio come questo ed eventualmente medicinali che potrebbero servirti (per esempio Imodium, un antibiotico ad ampio spettro e una crema cortisonica per eventuali punture di insetti)
- Proteggi la tua attrezzatura fotografica: tra polvere e strade sterrate e balzelli vari, valuta di portare con te uno zaino fotografico imbottito e un kit di pulizia come questo. Se cerchi più informazioni, leggi il mio post sulla migliore attrezzatura fotografica da safari.
- I safari in Tanzania sono sicuri, ma richiedono di seguire un comportamento furbo (per esempio quello di non scendere dal veicolo in mezzo agli animali o girare di notte in lodge o campeggi che non hanno la recizione). Inoltre fai assolutamente un’assicurazione di viaggio tutto incluso. Io consiglio Heymondo e puoi acquistarla qui con il 10% di sconto.
- Valuta di aggiungere dopo il tuo safari anche qualche giorno di relax nella bella isola di Zanzibar!
Qual è il periodo migliore per un safari in Tanzania
La stagione secca è probabilmente il momento migliore per fare un tour di safari – semplicemente perché gli animali tendono a concentrarsi intorno agli specchi d’acqua dove abbeverarsi ed è lì che troverai la maggior concentrazione di essi. La Grande Migrazione è comunque senza dubbio uno dei periodi migliori per un dafari in Tanzania. Gli animali si spostano e i predatori gli vanno, ovviamente, dietro!
IMPORTANTE: non ti fare paranoie, il qualsiasi periodo dell’anno andrai vedrai un sacco di animali!
Noi siamo stati a fine Agosto/Settembre. Anche se la Grande Migrazione era verso il Masai Mara in Kenya, abbiamo visto tanti animali, il tempo era soleggiato e caldo e le strade comode, per nulla fangose. Anzi abbiamo visto dei tramonti da paura!
Andare in bassa stagione, come al solito, ha i suoi vantaggi come prezzi più bassi e meno turisti. Il numero massimo di jeep che ho visto è stato di circa 8-9. Funziona così: quando una guida avvista degli animali particolari avvisa le altre e tutti corrono (ti ricordi quando ti ho detto che la radio e la guida sono importanti?). Questo, se da una parte ha il vantaggio di avere più opportunità di avvistamento, dall’altra ha il contro che potresti trovare tante jeep. Andare in bassa stagione ti assicura meno folla!
Gennaio e Febbraio (stagione del parto)
La fine di Gennaio e Febbraio è la stagione del parto e potresti essere fortunato a vedere cuccioli di zebre e gnu. Potrebbe anche piovere un po’, anche se non è ancora la stagione delle piogge.
Da Marzo a Maggio (stagione delle piogge)
Potrebbe piovere a dirotto, la visibilità non sarà così buona e stare in una tenda normale non è piacevole. In genere però gli acquazzoni pomeridiani sono di breve durata. D’altra parte, poiché è bassa stagione, le tariffe sono notevolmente ridotte.
Da Giugno a Ottobre (alta stagione)
I mesi da Giugno fine Settembre sono i migliori per un safari in Tanzania. Trattandosi della stagione secca, è più facile avvistare la fauna selvatica perché la maggior parte degli animali si aggira intorno alle fonti d’acqua. Contro: è più affollato e più costoso. Inoltre sono i mesi in cui potrai vedere la Grande Migrazione nel Parco del Serengeti.
Ovviamente questi sono anche i mesi più costosi e le tariffe aumentano, anche se, soprattutto a giugno, Luglio e Settembre non troverai una grande folla.
Novembre e Dicembre (stagione intermedia)
Potrebbe anche essere un po’ piovoso durante questi due mesi e le sistemazioni non sono così economiche. Pro: è un periodo tranquillo dell’anno, pochissimi turisti.
Dove andare per il tuo primo safari: i parchi migliori
Complimenti, se hai trovato l’agenzia che ti soddisfa sei già a ben più di metà dell’opera! Il grosso del lavoro lo hai già fatto. Ora, come hai deciso l’agenzia e più o meno stimato i costi, è il momento di scegliere il tuo itinerario per il Tuo safari perfetto!
Di solito le agenzie, nel momento in cui le contatti e comunichi la date in cui vorresti fare il safari, ti mandano degli itinerari ben pianificati: loro sanno esattamente qual è il miglior itinerario (a seconda del periodo). Ma c’è il caso in cui tu vorresti includere nel tuo safari qualcosa di diverso.
Trascorrere mezza giornata al giorno per spostarsi da un Parco Nazionale all’altro non è divertente, quindi pianificare un buon itinerario è cruciale per il tuo successo. Ricorda che l’itinerario migliore è sì quello che ti permette di vedere più animali/luoghi possibili, ma anche quello che ottimizza i tempi morti (tempi di spostamento) ma che contemporaneamente ti dia qualche pausa per poterti riposare un po’.
Le agenzie propongono in genere due circuiti che comprendono più parchi: il circuito Nord e il circuito Sud.
- Il popolare Circuito Nord parte dalle città di Arusha o Moshi ed è un circuito circolare attraverso il parco del Tarangire (in alcune stagioni sostituito dal parco di Lago Manyara), il cratere Ngorongoro e il parco nazionale del Serengeti. Nei safari di più lunga durata, viene incluso anche il remoto Lago Natron. Il circuito Nord è sicuramente il più popolare e il migliore da scegliere se è il tuo primo safari.
- Il Circuito Sud offre un’esperienza più selvaggia e include il Selous Game Reserve e il parco nazionale Ruha.
Qui sotto trovi la mappa dei parchi della Tanzania:
1 – Parco Nazionale del Serengeti
Il Serengeti è una delle aree selvagge più famose al mondo e ospita la migrazione degli gnu per gran parte dell’anno. Il Parco è sito patrimonio mondiale dell’UNESCO ed è probabilmente il santuario della fauna selvatica più famoso e più fotografato della Tanzania.
Il Parco Nazionale del Serengeti ha inoltre un’incredibile miscela di paesaggi ed ecosistemi, che vanno da sterminate praterie, terreni rocciosi e splendidi boschi, e persino paludi e laghi per ippopotami e uccelli. Il Serengeti ospita la più alta concentrazione di grandi mammiferi del mondo, inclusi i famosi Big Five, e anche una serie di animali che potresti non trovare in altri parchi, come coccodrilli del Nilo, pitoni, scimmie e aquile.
La regione di Ndutu ospita l’annuale stagione del parto, mentre la regione Seronera del Serengeti centrale è uno degli angoli più visitati del parco a causa della sua grande popolazione di felini. La regione di Grumeti, nella parte occidentale del parco, ospita ogni anno l’attraversamento del fiume Grumeti, spesso trascurato e non incluso nei safari. Da luglio ad agosto, il Serengeti settentrionale ospita il grande dramma delle traversate del fiume Mara e io sono contentissima di non aver dovuto assistere. Questa zona del parco è estremamente popolare in questo periodo dell’anno.
NOTA
Ho letto che alcune persone raccomandano di saltare il Serengeti perché è troppo turistico, NON SONO D’ACCORDO: è qui che abbiamo visto la maggior parte degli animali. Inoltre è così grande che non avrai per nulla la sensazione di sovra-affollamento!
2 – Area di conservazione di Ngorongoro
Scendere all’interno del cratere di Ngorongoro è altrettanto iconico come un game drive nelle pianure del Serengeti. Spesso definita “The Wildlife Eden”, l’area di conservazione di Ngorongoro è un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO che si trova nel circuito settentrionale della Tanzania. Ngorongoro è il più grande cratere spento del pianeta ed è ormai inattivo da diversi milioni di anni. Dall’alto, prima di scendere al suo interno potrai vedere quanto è davvero enorme. Porta un binocolo in modo da poter avvistare la fauna selvatica che vaga per le pianure sottostanti.
Sede della più grande popolazione di rinoceronti della Tanzania, il cratere di Ngorongoro è anche un posto fantastico per avvistare leoni, elefanti, bufali, iene, ippopotami e molto altro. Anche se è il parco più costoso della Tanzania, la sua straordinaria fauna e la sua posizione strategica tra il Serengeti e Arusha lo rendono assolutamente una delle cose da non perdere nel tuo safari in Tanzania.
3 – Parco nazionale del Tarangire
Con i suoi alberi di baobab e di acacia e la più grande popolazione di elefanti della Tanzania, il Tarangire National Park è uno dei parchi più singolari della Tanzania e, personalmente, anche quello che più mi è rimasto nel cuore.
Tarangire è uno dei parchi migliori È famoso per i suoi branchi migratori di elefanti che arrivano da giugno a ottobre. Il Tarangire National Park ha anche un lago che attira circa 250.000 mammiferi durante la stagione secca.
Qui non troverai rinoceronti, ma il parco è un luogo eccellente per avvistare leoni, elefanti, babbuini, giraffe e zebre così come impala e gnu. Quando si tratta di uccelli, Tarangire ha uno dei più alti numeri di uccelli in Tanzania, rendendolo un paradiso per i birdwatcher. Assicurati di portare il tuo binocolo! Il parco
4 – Parco nazionale del lago Manyara
Ernest Hemingway definì il lago Manyara “il più bello che abbia mai visto in Africa”, ed è facile capire perché. Anche se qui non troverai i Big Five, il parco vanta una fauna selvatica diversificata tra cui bufali, giraffe, ippopotami, antilopi e una delle più grandi popolazioni di babbuini ed elefanti in Africa. Ma ciò che ti impressionerà davvero sono le migliaia di fenicotteri. I birdwatcher potrebbero avere la fortuna qui di avvistare almeno altre 400 specie di uccelli.
Famoso anche per la particolarità dei suoi leoni che si arrampicano sugli alberi e per la varietà di avifauna, il Parco Nazionale del Lago Manyara è particolarmente affascinante durante la stagione delle piogge, quando le sue acque ospitano ippopotami sguazzanti e fenicotteri colorati. Questo è uno dei motivi per cui nei safari viene spesso proposto come alternativa al Tarangire, che è invece migliore durante la stagione secca. Uno dei pochi posti in Tanzania in cui è possibile imbarcarsi in un safari in canoa o in un safari notturno, il lago Manyara è un’ottima sosta tra Arusha e Ngorongoro.
5 – Altri parchi per il safari in Tanzania
I precedenti Parchi sono più che sufficienti per un safari di 5-7 giorni (durata media), ma se stai pensando di rimanere più a lungo, ecco altri consigli:
- Parco nazionale di Arusha
- Lago Natron
- Cratere di Empaakai
- Lago Eyasi
- Selous Game Reserve (copre una vasta area selvaggia di oltre 50.000 km², è un patrimonio mondiale dell’UNESCO e un posto incredibile da visitare)
Quanto costa un safari in Tanzania?
I safari sono costosi, penso che tu lo sappia e questo è dovuto principalmente al costo degli alloggi e alle tasse di entrata nei parchi. Il costo di ingresso ai parchi è altissimo e,ad oggi i prezzi sono ancora più alti rispetto a quando ho fatto io il safari. I regolamenti infatti sono cambiati nel 2021 e l’autorità dei parchi nazionali della Tanzania (TANAPA) ha alzato i prezzi: le tasse d’ingresso per l’alta stagione ad Arusha, Manyara e Tarangire sono state portate a US$59 per adulto, mentre la tassa di bassa stagione rimane invariata a US$53,10.
Conta però una cosa: quando acquisti un safari da un’agenzia è tutto incluso. Con questo voglio dire che se paghi 300 euro al giorno ma hai inclusi un cuoco e 3 pasti al giorno, la jeep con servizi e benzina, il noleggio delle tende o il lodge, una guida certificata, l’ingresso ai Parchi Nazionali, acqua e snack… se ci pensi non stai spendendo poi questa cifra così assurda.
Senza contare che stai per vivere una delle esperienze più belle di tutta la tua vita! Detto questo, sapendo da cosa dipendono i costi, saprai anche quanto e come risparmiare un pochino. Il prezzo del safari dipenderà fortemente anche dai seguenti 3 fattori:
- Safari privati o di gruppo
- Pernottamento in lodge o tenda
- Durata del safari
Prezzi di un Safari di lusso
un alloggio di lusso con piscina privata e la pazzia (meravigliosa) di un giro in mongolfiera. Le vedevo dal basso le mongolfiere sulla savana e non sai quanto avrei voluto esserci io su quel pallone! Il prezzo dipende VERAMENTE dal tour e da cosa è incluso. Generalmente il prezzo per un safari di lusso è da $600 fino $1500 a testa al giorno.
Prezzi Safari di fascia media
Soggiornerete in lodge tendati, in parte lussuosi, in parte a metà prezzo, ben arredati, puliti e spaziosi. Il prezzo è di circa 400/450 euro a persona al giorno con autista privato e un pochino meno se ti unisci a un gruppo.
Prezzi Safari economici
Dormirai in tenda ma tutti i pasti saranno preparati comunque da un cuoco che viaggia con te per tutto il safari. Condividerai la jeep. Il prezzo approssimativo di un safari economico per 5 giorni è di circa 300 euro al giorno a testa.
Safari privato o di gruppo?
Io ho optato per un safari di gruppo. Gruppo nel mio caso è una parola grossa perché eravamo due coppie. Ci siamo conosciuti su internet e siamo partiti insieme. Non ho rimpianti, non credo di essere mai stata così bene, insomma sono stata davvero fortunata.
I safari privati sono più costosi, ma si è più flessibili con la guida, si può andare ogni volta che lo si desidera, si può rimanere tutto il tempo che si vuole in un punto, non c’è bisogno di combattere con gli altri e così via.
Se hai la possibilità, o, meglio ancora, se viaggi già in gruppo, suggerirei di fare un safari privato. Inutile dire che il safari di gruppo è ovviamente meno costoso. Se sei un viaggiatore solitario, potrebbe essere una buona idea partecipare a un safari in piccoli gruppi per incontrare altre persone!
Come risparmiare sul costo del safari
Con un po’ di furbizia e se hai tempo a disposizione si può risparmiare su un safari. Se lo acquisti direttamente in loco e all’ultimo minuto potresti risparmiare fino al 20%!
Valuta però anche i rischi:
- 1 – le agenzie che organizzano questi safari economici in genere non sono su internet, quindi dovrai cercarle, ad Arusha o a Moshi.
- 2 – di conseguenza, non potrai valutare la loro affidabilità
- 3 – non saprai prima quanti sarete nel gruppo
- 4 – devi essere flessibile con le date! Potresti non trovare gruppi disponibili o potresti trovare safari di durata diversa da quella che vorresti. Potresti non trovare safari di gruppo e quindi dover optare per uno privato (e quindi spendere di più)
- 5 – l’itinerario potrebbe non essere quello che speravi (anche se in genere, a seconda della stagione, sono più o meno tutti standard)
Ecco un paio di consigli per cercare di ridurre il costo finale del safari:
- Prova ad andare durante la bassa stagione
- Vai in gruppo – di solito la jeep può contenere 6-7 persone. In questo modo paghi una guida e il cuoco divisi tra tutti
- Scegli la lunghezza giusta per il tuo safari – più lungo non è sempre meglio.
- Cerca di pianificare il tuo viaggio con almeno 4 mesi di anticipo: alloggi e voli saranno più economici rispetto alla pianificazione dell’ultimo minuto.
- Contratta con l’agenzia! Difficilmente ti faranno uno sconto, ma tentar non nuoce
- Valuta Parchi meno famosi, come la Selous Game Reserve per esempio
NOTA IMPORTANTE
Ci sono dei costi aggiuntivi e che pagherai in loco:
Mance al tuo autista/guida e cuoco. Lo standard raccomandato è di 20-30 euro al giorno per l’autista / guida e 15-20 euro al giorno per il cuoco. Questo è diviso tra tutti nel veicolo.
Scelta dell’agenzia: come scegliere quella giusta
La scelta dell’agenzia è fondamentale per la buona riuscita del safari ed è per questo che merita particolare attenzione. La prima cosa da fare è quella di scegliere un’agenzia riconosciuta dalla Tanzania Tourist Board (trovi qui la lista degli operatori ufficiali) che ne garantisce la legalità e la serietà vista la continua nascita di agenzie non regolari, create solo per business e dalle quali è consigliabile tenersi alla larga.
La cosa più importante di tutte è che tu scelga il tuo safari con saggezza. Molti ti offriranno la luna, ma ricontrolla tutte le informazioni – sfortunatamente, non tutte manterranno le promesse fatte. Come si sceglie l’agenzia giusta? Sono principalmente 3 i parametri fondamentali su cui basarsi: qualità, costo e modo in cui tratta i suoi dipendenti.
Alcune agenzie economiche che puoi trovare in loco sono completamente irresponsabili. Ho visto turisti durante il safari disperati, perché se prendi il safari più economico di tutti potresti avere delle bruttissime sorprese. La guida era un locale che probabilmente non aveva mai fatto la guida prima di allora.
Ad alcuni che abbiamo incontrato l’auto vecchissima e scarcagnata si era rotta: non avevano nessuna assistenza, sono rimasta fermi per 3 giorni del loro safari PAGATO ad aspettare che qualcuno andasse a prenderli. Ma non solo: abbiamo regalato dell’acqua alla guida e al cuoco di un altro safari: per risparmiare l’agenzia non gliele aveva fornite.
Una volta individuate le agenzie che possono fare al caso tuo, è la volta di contattarle via mail e chiedere qualche informazione sui safari che propongono: dalle loro risposte si può fare un ulteriore confronto e scegliere quelle che secondo la nostra opinione e secondo le informazioni recuperate su internet vengono più incontro alle nostre esigenze.
- La guida parla inglese? Chiedi se la tua guida ha la licenza adeguata.
- Quante persone saranno in macchina? (se stai andando come parte di un gruppo)
- Che tipo di auto hanno? (Hai bisogno di un veicolo 4 × 4 con tetto convertibile). Noi Avevamo una Land Rover da 7 posti (l’auto più popolare per il safari) per noi 4 da soli.
- Tutti avranno un posto vicino al finestrino?
- Quali altri vantaggi ha l’auto? Chiedi se hanno la possibilità di avere delle prese elettriche per cellulare e carica batteria della macchina fotografica: non sembra ma avrai bisogno di ricaricarle più e più volte. La nostra macchina aveva tutto questo oltre a un frigorifero.
- Quanti anni ha la macchina? Ha una ruota di scorta in caso di emergenza?
- L’auto è dotata di comunicazione radio? È MOLTO importante che la guida possa comunicare sia con l’agenzia (in caso di emergenza) che con le guide di altri gruppi. Spesso infatti quando una di esse avvista un animale chiama gli altri.
- Richiedi un itinerario dettagliato del tuo game drive – quante ore di guida da un luogo all’altro e quante ore effettivamente nel parco? Sono alloggi situati all’interno del parco o all’esterno (è meglio se sono all’interno in quanto ciò significa che sarai in grado di partire prima degli altri turisti la mattina successiva).
Per evitare equivoci, assicurati di aver confermato per iscritto che l’ingresso ai parchi è incluso nel prezzo (certe agenzie super economiche poco raccomandabili cercano di fregarti più soldi che possono). Dimentica gli accordi orali, non farci affidamento. - Qual è la politica di cancellazione e rimborso dell’azienda? Questi tipi di viaggi sono in genere programmati con largo anticipo ma non si sa mai, forse non sarà più possibile farlo. Ti rimborseranno un eventuale anticipo pagato?
- Tutte le attività sono già incluse nel prezzo? Di solito una visita al villaggio Maasai è facoltativa e costa un po’ di più. Un giro in mongolfiera è costoso (ad esempio $ 500 a persona). Se sono inclusi nella descrizione, ricontrolla se si tratta di un extra facoltativo o se è effettivamente incluso.
- Anche un anticipo del 20% sono un bel po’ di soldi considerando i prezzi del safari, quindi ricontrolla sempre la legittimità della compagnia – dov’è l’indirizzo, chi è il proprietario.
- Guarda anche se trovi su Google il loro numero di telefono. Naturalmente non ci sono rischi di frode da parte di rinomate compagnie internazionali, ma potrebbe accadere con qualche piccola azienda sconosciuta, quindi è sempre meglio controllare e ricontrollare ancora.
Dove dormire: tenda, campo tendato o Lodge?
Per quanto riguarda le sistemazioni, ci sono diverse opzioni a seconda di quelle che sono le esigenze personali e i costi. Io ho scelto la tenda perché oltre a voler risparmiare un po’, mi sembrava fosse più avventuroso. Ed in effetti lo è stato!
Fondamentalmente ci sono 3 tipi di sistemazioni
- Tenda (la più economica)
- Campo tendato
- Lodge (più costoso)
1 – Tenda
Questa è la l’esperienza di campeggio più economica. Puoi portare la tua tenda, ma in genere il costo, come quello dei sacchi a pelo, è già incluso nel prezzo del safari. Secondo me per come sono fatta io questa è stata senza dubbio la scelta più azzeccata: addormentarmi sotto le stelle con i suoni della fauna selvatica e svegliarmi nella natura selvaggia e incontaminata.
Avevamo ovviamente il bagno e i servizi igienici in un’area del campeggio condivisa con altri viaggiatori. Non è stato per me un grosso problema, ma se tu non ti adatti a un bagno in comune, meglio optare per un’altra sistemazione. I nostri pranzi venivano cucinati dal nostro cuoco nelle aree comuni.
2 – Campo tendato
Se vuoi un’esperienza comunque selvaggia ma con qualche confort in più, il campo tendato è sicuramente un’ottima opzione. I campi tendati possono essere fissi o mobili, e in questo secondo caso hai la stessa mobilità della tenda, ma con vari confort in più.
Hanno anche un altro vantaggio: essendo strutture mobili sono anche le più ecologiche di tutte. Puoi fermarti dove vuoi (magari mentre rincorri la Grande Migrazione) e poi andare via senza lasciare tracce del tuo passaggio, salvaguardando l’ambiente e la fauna locale. I campi tendati inoltre possono essere personalizzati in termini di confort e servizi: potrai chiedere un alloggio con bagno privato o avere uno spazio tutto tuo per la cena. Ovviamente dipende anche dall’agenzia se può fornirti queste cose. Avrai elettricità (ma non sempre) e un vero letto in cui dormire. Sono anche molto meno costosi dei lodge.
3 – Lodge
Anche se la Tanzania è famosa per i suoi campi tendati di alta qualità, ci sono anche una vasta gamma di lodge permanenti e hotel disponibili per chi non vuole rinunciare al confort.
Tutti i lodge o gli hotel permanenti offrono gli stessi servizi più o meno che ci si può aspettare in un hotel in stile occidentale. Tuttavia, ce ne sono alcuni veramente lussuosi. Quelli di fascia alta vanno dagli 800 ai 2,500 euro a persona a notte. Avrai comunque a disposizione tutti i servizi di un hotel: camere con bagno privato, elettricità e in alcuni casi anche una piscina! Però perderai un po’ dell’autenticità del safari, devo metterti in guardia.
6 – Cosa portare in un safari
Di seguito troverai qualche consiglio su come vestirsi per un safari in Tanzania, oltre a quali accessori e altre cose utili da portare con te:
Vestiti e scarpe
- Una giacca o un gilet con molte tasche – tenere in tasca piccole cose che possono servirti è comodo e veloce. Puoi mettere lì le schede della macchina fotografica, batterie extra, carta igienica, il disinfettante per le mani ecc.
- Un cappello a tesa larga – per proteggerti dal sole forte; assicurarsi che il materiale sia leggero
- Un paio di occhiali da sole – con lenti polarizzate; utile per evitare anche la polvere negli occhi
- Una giacca calda – per i game drive di notte, la mattina presto o la sera tardi. Se campeggi sul cratere di NgoroNgoro di notte fa un freddo polare.
- Camicia a maniche lunghe o felpa con cappuccio – ottime per la stratificazione
- Canotte – ottime anche per la stratificazione
- Un paio di pantaloni caldi e comodi: entrerai e uscirai dalla jeep ogni giorno, quindi avrai bisogno di essere il più a tuo agio possibile
- Un paio di pantaloncini: comodi, realizzati in materiale traspirante
- Un costume da bagno – nel caso in cui il tuo alloggio abbia una piscina
- Una tuta calda da indossare alla sera nel campeggio o come pigiama
- Un paio di sandali e ciabatte per la doccia in caso tu stessi in tenda e avessi bagno condiviso
- Scarpe da trekking
- Calze lunghe e calde
Gli indispensabili
- Disinfettante per le mani – Molto utile durante il giorno, quando viaggerai con la jeep
- Crema cortisonica per punture di insetti o scottature
- Crema solare – il sole è forte e le giornate sono lunghe, quindi consiglio SPF 50+
- Repellente per zanzare tropicali e insetti: assolutamente indispensabile
- Pastiglie per purificare l’acqua. Non servono in realtà (berrai acqua in bottiglia) ma non si sa mai
- Lampada frontale
- Salviette umide (io avevo sia quelle per il viso sia quelle intime)
- Prima di partire stipula un’assicurazione di viaggio!
- Kit di primo soccorso
Attrezzatura fotografica
La tua fotocamera – Io sono una fanatica di fotografia e quindi sono andata con 3 macchine fotografiche:
- Canon 500D (entry-level) con il 10-20 della Sigma
- Canon 5D mark 2 con montato il 100-400 della Canon
- Sony che montava il Canon 24-105 con adattatore
Se te lo puoi permettere, il teleobiettivo è indispensabile. Puoi anche noleggiarlo – verifica la presenza di questi servizi nella tua città (di solito costano 15-20 $ al giorno, quindi non rovinerebbe la banca).
- Batterie extra e una power-bank di emergenza – a seconda di dove alloggi, l’elettricità potrebbe essere scarsa
- Schede a go-go: io avevo più di 100 Giga di schede, da quelle da 16 gb a quelle da 32!
- Un adattatore universale
- Kit di pulizia: c’è tanta di quella polvere che ogni giorno per non rovinare la tua attrezzatura devi pulirla con cura! Indispensabile il pennello per togliere sabbia e terra dalla tua macchina fotografica.
- Zaino fotografico: per proteggere la preziosa attrezzatura da tutti i colpi che prenderà sulle strade sterrate e gli off-roads
- Sacchetto di fagioli: per appoggiare l’obiettivo sul tetto della macchina quando fotografi gli animali (e non rovinarlo)
Safari self-drive, conviene oppure no?
Anche se quando ho organizzato il mio safari, il self-drive non l’ho neanche preso in considerazione, tantissime persone che hanno letto i miei post sulla Tanzania, mi hanno chiesto se è possibile fare un safari senza un’agenzia: si è possibile ma io lo sconsiglio fortemente.
Alcuni dei parchi nazionali in Africa non richiedono un autista o guida certificata, quindi puoi noleggiare un’auto e visitare il parco da solo. In effetti, molte persone lo fanno in altri paesi come in Sudafrica o Namibia.
Vediamo perché non penso che sia la miglior opzione quando si tratta della Tanzania.
Potrebbe costarti più o meno lo stesso che avere un tour operator che lo organizza o, in alcuni casi, potrebbe essere persino più costoso organizzarlo da solo (le compagnie di safari in realtà ottengono offerte migliori per i lodge rispetto ai viaggiatori indipendenti)
Facciamo un rapido calcolo dei costi che dovresti sostenere:
- Entrata al Serengeti
- Noleggio Jeep adeguata
- Fee per entrare ai parchi con la Jeep
- Alloggio
- Pasti
Tieni inoltre conto che:
- Ci sono MOLTE scartoffie che dovrai compilare all’ingresso del parco, perdendo tempo prezioso.
- Potresti non vedere molto, con una probabilità quasi del 100% che non vedrai tanto quanto con una guida che SA dove andare.
- Se stai facendo un safari indipendente, potresti facilmente perderti nei Parchi Nazionali perché sono enormi! Non ci sono strade appropriate che sono mostrate su google Maps. Ti verrà data una mappa cartacea, ma non è facile navigare e capire dove ti trovi.
- Le strade sono di pessima qualità e potresti bucare una ruota oppure rimanere bloccato da qualche parte. Se non conosci la zona, ciò può accadere facilmente e non saprai nemmeno come chiedere aiuto.
- Ultimo ma non meno importante, tutti i conducenti di safari sono anche guide molto competenti, conoscono i loro animali! Tutti devono superare un lungo test prima di poter portare i turisti. Questo significa che oltre ad aiutarti a vederli, ti potranno raccontare un sacco di cose sulle loro abitudini e sul loro comportamento.
- A volte ci saranno animali anche rari e tu non te ne accorgerai perché da solo non riuscirai a vederli.
Il mio safari in Tanzania di 4 giorni
“Che coooosa? Martina ha fatto un safari di SOLI 4 giorni? Davvero, 4 giorni non sono sufficienti!”
So che molte persone fanno dei safari per un periodo molto più lungo, ma questa è stata la mia scelta. Il mio itinerario di viaggio in Tanzania fai da te era pieno zeppo di attività e non avevo davvero più tempo.
Inoltre, durante il mio safari sono riuscita a vedere tutti gli animali che volevo, quindi sono più che soddisfatta. Sta a te decidere quanti giorni pensi saranno sufficienti. Per me 4 o 5 sono perfetti: non sono troppo pochi da non godertela ma non sono neanche troppi da diventare snervanti. Se non hai molto tempo, 3 giorni sono il minimo indispensabile!
Ho impiegato tantissimo tempo per scegliere l’agenzia per il safari : sono andata con Africa Scenic Safaris e sono stata felicissima della mia scelta.
Qui sotto trovi il mio itinerario Tarangire / Serengeti / Ngorongoro (4 giorni / 3 notti), che mi ha mandato l’agenzia e che io ho accettato senza proferire verbo.
1 ° giorno: Moshi / Arusha – Tarangire
La mattina si viaggia verso il Tarangire National Park. Tarangire è il terzo più grande parco nazionale e santuario della Tanzania per la popolazione insolitamente grande di elefanti.
I maestosi baobab sono una caratteristica interessante del parco.
Gli animali si concentrano lungo il fiume Tarangire, che fornisce l’unica riserva idrica permanente nella zona. C’è una grande diversità di fauna selvatica tra cui leone, leopardo, ghepardo e fino a 6.000 elefanti. Pernottamento al Tarangire
2 ° giorno: Tarangire – Serengeti
Dopo la colazione partenza per uno dei parchi di gioco più famosi in Africa, il Serengeti. Qui vivono milioni di persone più selvagge durante la migrazione e sulle enormi pianure troverai probabilmente leone, ghepardo, leopardo, iena e molti altri piccoli predatori. Tutto il pomeriggio sarà trascorso in game drive prima di gustare la cena e l’esperienza di dormire nel mezzo del Serengeti. Pernottamento a Seronera (il centro del Serengeti)
3 ° giorno: Serengeti – Cratere di Ngorongoro
La mattina presto inizia nel Serengeti per cercare di trovare i felini prima che si ritirino dal sole cocente durante il giorno. Dopo alcune ore di game drive nel Serengeti guidiamo verso il cratere di Ngorongoro. Pernottamento in campeggio sul bordo del cratere.
Giorno 4: cratere di Ngorongoro – Arusha / Moshi
Questa mattina si scende nel cratere di Ngorongoro – un paradiso meraviglioso per la fauna selvatica. Ngorongoro è unico in quanto quasi tutta la fauna selvatica vive all’interno delle pareti del cratere. Il rinoceronte, in particolare, può essere visto regolarmente, nonché orgoglio di leone e altri predatori come il ghepardo. Goditi il pranzo presso lo stagno dell’ippopotamo prima di iniziare il tuo viaggio di ritorno verso Arusha e poi Moshi.
Allora devo ancora finire di leggere ma non posso intanto non ringraziarti per il tempo spese e le informazioni (veramente e finalmente) utili rispetto a tanti altri articoli….
Sto programmando il viaggio con la mia family e sei una benedizione….
Ti stresserò in futuro (te la sei cercata) ma intanto GRAZIE DAVVERO
Ciao Luca,
ma grazie a te per il bellissimo commento! Sai, ricordo i dubbi che ho avuto io (ho cercato l’agenzia per mesi prima di trovarla) e ho pensato che sul web mancasse un articolo che spiegasse bene le cose. Sono davvero contenta che tu lo abbia trovato utile! Buon safari!
ciao Martina ti ringrazio per le informazioni!
viaggerò da solo e sto cercando un gruppo / agenzia di appoggio (Kilimangiaro non safari)
questo post è davvero prezioso
buon 2021
federico
Ciao Martina, complimenti per l’articolo. L’ho trovato estremamente completo e ha chiarito in buona parte un sacco di dubbi che avevo!
Spero di poter fare un safari in Tanzania indimenticabile.
Grazie!! Giulia
Concordo … articolo molto chiaro, esaustivo e pieno di consigli utili! Grazie davvero e buon proseguimento nei tuoi viaggi in giro per il mondo!
Grazie dell’articolo!!! Chiaro e molto utile
Ciao Martina, posso chiederti qualche info su come ti sei organizzata per insetti.
Le tende sono pulite al loro interno e anche i sacchi a pelo? Hai avuto qualche disturbo?
Grazie in anticipo.
Matilde
Ciao Matilde, io avevo con me il Biokill però sei in mezzo alla natura andare a sparare veleno non è proprio il massimo. Ovviamente gli insetti ci sono e se hai dubbi sul sacco a pelo porta con te il tuo oppure un sacco lenzuolo per proteggerti in caso quello che ti danno non sia pulitissimo.