Masada insieme al Mar Morto sono una perfetta gita di un giorno da Gerusalemme o Tel Aviv. Si trovano uno accanto all’altro, quindi visitare entrambi nello stesso giorno è facile, veloce e anche conveniente.
Masada è oggi Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e uno dei siti più popolari e più visitati di Israele.
Sono stata due volte a Masada: la prima in macchina durante il mio viaggio in Israele, la seconda volta quando ho portato mia mamma a visitare Gerusalemme e abbiamo partecipato a un tour organizzato.
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Sulla base della mia esperienza personale ho scritto questo articolo in maniera da aiutarti ad organizzare la tua escursione a Masada e al Mar Morto nel modo che più si addice alle tue necessità.
In questa pagina:
Come arrivare a Masada da Gerusalemme e Tel Aviv
Puoi raggiungere Masada e il Mar Morto sia da Gerusalemme che da Tel Aviv.
Se hai un giorno solo non ti preoccupare perché sarà sufficiente per visitare entrambi senza fretta.
Come arrivare da Gerusalemme
Per arrivare a Masada ci sono varie opzioni: si può noleggiare un’auto, noleggiare un taxi, prendere l’autobus (sconsigliato) oppure partecipare a un tour organizzato (ce ne sono a bizzeffe).
Da Gerusalemme, ci vuole più o meno un’ora e mezza per percorrere i circa 100 km che la separano da Masada.
Qui sotto trovi la mappa della distanza che separa Gerusalemme e Masada:
Per arrivare a Masada in autobus da Gerusalemme puoi prendere il bus 486 dalla stazione centrale dalla domenica al giovedì.
Venerdì e sabato invece essendo rispettivamente festa di musulmani ed ebrei i bus non ci sono.
Tieni conto che il bus NON è consigliato: ci mette più tempo e potresti non riuscire a vedere sia Masada che il Mar Morto nello stesso giorno.
La scelta migliore per visitare Masada e il Mar Morto in un solo giorno da Gerusalemme è sicuramente quella di prendere un tour guidato: hai incluso il pick-up in hotel (o in un punto vicino), il trasporto sia a Masada che al Mar Morto e una guida certificata a disposizione.
Il tour che ho preso io includeva anche una sosta in un grande negozio che vendeva sali del Mar Morto e prodotti di bellezza.
In genere con i tour si visita alla mattina per prima Masada (quando fa più fresco) e poi nel primo pomeriggio ci si sposta per un’ora o più di intenso relax in una delle spa sul Mar Morto dove potrai provare l’ebbrezza di galleggiare sull’acqua!
Tra i tour che puoi scegliere ce ne sono tanti e alcuni includono anche altre visite.
Tra i migliori tour che puoi trovare in circolazione dai un’occhiata a questi qui sotto:
- –> Tour all’alba di Masada da Gerusalemme (CONSIGLIATISSIMO)
- –> Tour di Masada e Mar Morto di un’intera giornata da Gerusalemme
- –> Masada, Ein Gedi e tour del Mar Morto da Gerusalemme
Come arrivare da Tel Aviv
Da Tel Aviv ci vogliono dalle 2 alle 2 ore e mezza per arrivare a Masada e al Mar Morto.
Le opzioni migliori sono appunto o prendere un’auto o un tour: è impossibile arrivarci con i mezzi pubblici in giornata, ci vuole troppo tempo, ma è una buona opzione in caso ci si voglia fermare qualche giorno.
Il bus che da Tel Aviv va a Masada e al Mar Morto è il numero 421.
Anche da Tel Aviv ci sono molti tour e, se non hai la tua auto, è sicuramente l’unico modo che hai se vuoi visitare Masada e il Mar Morto in giornata.
Alcuni tra i migliori tour li trovi qui sotto:
–> Tour di Masada All’alba da Tel Aviv (Ein Gedi inclusa)
–> Tour di un giorno intero a Masada e al Mar Morto da Tel Aviv
Storia e Assedio di Masada
La storia e l’assedio di Masada sono davvero molto conosciute e molto affascinanti.
Chi la raccontò per primo fu Giuseppe Flavio, il comandante della Galilea durante la Grande Rivolta nel primo secolo d.C., secondo il quale il primo forte a Masada fu costruito da “Jonathan il Sommo Sacerdote”, sebbene non siano state scoperte rovine definitive da quel tempo.
Dal momento che la posizione sopraelevata aveva diversi vantaggi nella difesa, successivamente Erode la scelse come rifugio invernale e come luogo di difesa dai nemici e costruì oltre ad un vero e proprio castello, anche magazzini e cisterne per l’acqua.
Circa 100 anni dopo la morte di Erode, quando nel 66 d.C. scoppiò la grande rivolta degli ebrei contro i romani, un gruppo di ribelli giudei noto come i sicari si rifugiò a Masada. Dopo la caduta di Gerusalemme nel 70, i romani rivolsero proprio verso Masada la loro attenzione. Con Gerusalemme in rovina infatti il presidio di Masada era l’ultima comunità che rimaneva in Giudea con 960 ribelli, tra cui molte donne e bambini.
Guidati da Flavius Silva, una legione di 8.000 romani costruirono campi attorno alla base, un muro d’assedio e una rampa sul fianco occidentale della montagna e dopo ben 3 anni senza successo, i romani riuscirono a scavalcare il muro della fortezza.
Quello che successe è rimasto nella memoria come un atto di dignità ed eroismo.
Quando divenne chiaro che i Romani avrebbero preso il controllo di Masada, il 15 aprile del 73 d.C., tutti i ribelli di Masada, tranne due donne e cinque bambini, che si nascosero nelle cisterne e più tardi raccontarono le loro storie, presero la decisione di suicidarsi piuttosto che cadere nelle mani romane e vivere come schiavi.
Quando i romani entrarono nella fortezza trovarono solo solitudine e silenzio.
Visitare Masada

C’è un centro visitatori alla base di Masada, ma se come noi deciderai di arrampicarti prima dell’alba, lo troverai chiuso.
Ci sono essenzialmente 3 modi per salire a Masada: con la funivia (ma se ti arrampicherai come me alle 4 del mattino la troverai chiusa), il sentiero del serpente e la rampa romana.
Il modo più rapido e semplice per raggiungere la cima è la funivia, che costa NIS 76 (funivia in entrambe le direzioni).
Mentre la funivia porta i visitatori in cima in pochi minuti, se sali a piedi ci vuole quasi un’ora. Durante i mesi estivi, con il caldo aspettati di impiegare di più e porta tanta acqua.
Sentiero del serpente
Per i pazzi come noi, ci si può invece appunto arrampicare a piedi fino alla fortezza su quello che viene chiamato il sentiero del serpente.
Arrampicarsi fino a Masada poco prima dell’alba è il modo più popolare e famoso di arrivare alla fortezza mentre si è in Israele.
Se hai i tempi giusti e cammini di buona lena, arriverai come me in cima a Masada in tempo per vedere l’alba sul Mar Morto. Una faticaccia, ma credimi ne vale la pena.
Il sentiero del serpente sale a zig zag ed è una combinazione di ghiaia e gradini di pietra. È faticoso, specialmente nel caldo di mezzogiorno, ma come ricompensa avrai i bellissimi panorami sul Mar Morto. Certo, lo vedresti uguale dalla funivia, ma si prova una certa soddisfazione ad arrivare in cima solo con le proprie forze!
Una volta in cima a Masada (e dopo una breve pausa all’ombra, se riesci a trovarne) può iniziare il giro tra le rovine della fortezza, anche se di sicuro la parte più bella sono le vedute sul Mar Morto, sulla Giudea e sul deserto intorno. Se guardi ad est scorgerai la Giordania che si trova dall’altra parte del Mar Morto.
Rampa romana
Seconda opzione per scalare Masada: si può risalire la Rampa Romana, un’opzione molto più facile, ma non è accessibile dall’autostrada e per arrivarci dovrai avere la tua auto e dovrai prendere una deviazione verso il lato occidentale di Masada.
Rovine di Masada
La visita delle rovine non chiede più di un paio d’ore a meno che tu non sia come mia mamma che legge la storia di ogni pietra che trova ovunque.
Sarò del tutto sincera: ci vuole davvero molta fantasia per immaginarsi come doveva essere Masada prima che le guerre, il tempo e le intemperie la riducessero nelle condizioni in cui è adesso.
Delle strutture che un tempo componevano la città, è rimasto ben poco: più che altro una serie di muretti in rovina che indicano la pianta e l’allocazione di dove si trovavano le varie costruzioni e che comunque ti danno l’idea “complessiva” della pianta della città.
Disposto su tre livelli, puoi vedere il Palazzo settentrionale di Erode all’estremità settentrionale dell’altopiano. Con una scala, terrazze, bagni e altro, è affascinante da vedere.
Troverai anche la sinagoga a Masada, una delle più antiche del mondo, oltre a uno stabilimento balneare e a una chiesa bizantina.
Una delle aree più intatte è la Chiesa Bizantina. Rimane una parte del muro e della finestra. La chiesa fu costruita da monaci bizantini diverse centinaia di anni dopo l’assedio di Masada.
Durante gli scavi archeologici del sito, gli archeologi hanno scoperto anche la sinagoga.
Vicino ai resti della sinagoga e del palazzo si trovano i resti di uno stabilimento balneare romano. Lo stabilimento balneare comprendeva un ampio cortile, uno spogliatoio e diverse stanze separate per bagni caldi, freddi o caldi. Il bagno caldo presentava un sistema di riscaldamento a pavimento.
Come per gli altri siti di Masada, rimangono per lo più solo le pareti e il profilo dello stabilimento. Tuttavia, stare vicino alle terme offre una bella panoramica della maggior parte della fortezza.
Museo
Oltre ad essere il punto di partenza della funivia, il centro visitatori dispone anche di un museo. Masada è un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO e il museo ne racconta la storia. Ci sono reperti e molte informazioni sulla storia di Masada.
Consigli per visitare Masada
- Cerca di visitare Masada al mattino, le temperature saranno più piacevoli.
- Porta con te tanta acqua: in cima ti servirà, fa un caldo bestiale e berrai come un cammello!
- Porta con te cappello e crema solare e un paio d’occhiali da sole. A Masada non c’è ombra. Si, hanno installato dei tendoni sotto i quali puoi sederti e goderti un minimo di refrigerio, ma ti assicuro che non ti basterà e comunque tra le rovina ci devi camminare e lì sei fregato.
- Indossa scarpe comode! Il tracciato tra le rovine è pieno di pietre aguzze, con scalini
Visitare il Mar Morto

Il Mar Morto è il punto più basso sulla terra a -425 m sotto il livello del mare. L’acqua è quasi dieci volte più salata di quella dell’oceano. L’acqua ha un aspetto oleoso e riveste la pelle con un film salato.
Ci sono diversi modi per arrivare al Mar Morto. Israele si trova sul lato occidentale di esso, perché l’altro lato appartiene alla Giordania.
Ci sono spiagge pubbliche e resort in cui trascorrere qualche ora e provare la bellezza di nuotare galleggiando come un pezzo di sughero, per farsi i fanghi e per acquistare i famosi prodotti di bellezza venduti ovunque.
Resort e SPA sul Mar Morto
Per fare il bagno è sicuramente meglio andare in uno stabilimento. Ognuno di essi infatti offre intanto spogliatoi e docce assolutamente necessarie dopo un bagno nel Mare più salato che si possa immaginare.
Ogni resort offre anche punti ristoro, negozi di prodotti di bellezza, costumi e accappatoi in vendita.
Quando vi recherete sulla spiaggia state attenti alle linee guida che vi verranno date e che generalmente sono scritte su dei cartelli all’entrata. L’alta salinità ha in effetti dei “contro” a cui stare attenti.
Troverete anche da farvi i fanghi, li troverete praticamente ovunque sotto i vostri piedi o in apposite pozze.
Alcune delle migliori spa e resort le trovate qui e quasi tutti offrono sia entrata giornaliera che l’opportunità di trascorrere qualche giorno:
Isrotel Dead Sea Hotel: uno degli hotel 5 stelle in stile spa. Situato vicino alle rive del Mar Morto con la sua spiaggia privata, l’hotel vanta splendidi arredi moderni. L’Isrotel Dead Sea dispone di ampie strutture termali tra cui una piscina sulfurea, massaggi, solarium privato, sauna e bagno di vapore.
Kibbutz Ein Gedi: uno dei luoghi più popolari in cui soggiornare sul Mar Morto non è un hotel di superlusso, ma la splendida cornice, a pochi minuti dalla spiaggia, in questo famoso kibbutz con i suoi meravigliosi giardini botanici, è incredibile. L’hotel è anche considerato uno dei posti in cui si mangia meglio su tutto il Mar Morto!
Hod Hamidbar Dead Sea Hotel:uno degli alberghi più antichi e tradizionali del Mar Morto ed è molto popolare particolarmente tra gli israeliani
Spiagge del Mar Morto
Da Masada, sono circa 20 o 30 minuti di auto a sud per raggiungere la spiaggia libera Ein-Bokek. Ci sono spogliatoi e docce gratuite. Per quelli che vogliono solo fare un tuffo veloce nel Mar Morto, questo è il posto più facile (e più economico) dove andare.
Recentemente rinnovata, questa ampia spiaggia pubblica, sabbiosa e immacolata, offre una varietà di servizi gratuiti. Troverai per fortuna dei ripari all’ombra, cabine spogliatoio, docce all’aperto, servizi igienici, una passeggiata lastricata e illuminazione notturna.
Altre spiagge e località in cui andare sul Mar Morto sono Kalia Beach, a circa 25 minuti da Gerusalemme, che offre una spa con bar, ristorante e un negozio dove comprare i sali del Mar Morto.
Situata proprio all’angolo settentrionale del Mar Morto, a soli sei chilometri a nord delle rovine di Qumran, questa struttura balneare a pagamento offre un’esperienza rilassata nel Mar Morto con strutture complete a portata di mano. Se vuoi nuotare nel Mar Morto, questo è un buon posto.
Sulla spiaggia troverai lettini e ombrelloni, spogliatoi e docce d’acqua dolce per eliminare il sale dopo o il fango dopo la nuotata. Tutti questi servizi sono inclusi nel biglietto d’ingresso, quindi non ci sono costi aggiuntivi.
Biankini Beach, subito a sud di Kalia, che è un’oasi in stile marocchino che amerete od odierete, dipende dai gusti.
Un’altra opzione è Mineral Beach, uno dei posti migliori per “indossare” il fango del Mar Morto e poi immergersi nell’acqua.
Cosa vedere nei dintorni di Masada e del Mar Morto
Parco naturale di Ein Gedi
Per quelli che hanno più tempo il mio consiglio è quello di prendere in considerazione l’idea di andare a Ein Gedi, un’oasi naturale molto bella situata in un famoso Kibbutz, all’interno della quale si sviluppano una serie di sentieri.
Più ii spingerai all’interno, più calma troverai e più probabilmente riuscirai a trovare la tua piccola oasi di pace e serenità.

Il Parco Naturale di Eing Gedi è formato principalmente da due valli: il Wadi David e Wadi Arugot.
Wadi David è una zona lussureggiante, in netto contrasto con le colline desertiche circostanti, e un paradiso per gli escursionisti e gli amanti della natura selvaggia.
Fai trekking dalla cascata fino alla sorgente di En Gedi, dove a nord-ovest di questa troverai i resti di un tempio del 4° millennio a.C. dedicato al culto della luna.
Dalla Shulamite Spring, un sentiero prosegue a nord fino alla grotta di Dodim sopra la cascata. Dal tempio, i dentieri corrono a nord-ovest fino al Dry Canyon e a ovest fino a un forte romano quadrato e una roccaforte israelita circolare.
Wadi Arugot invece è la valle meridionale del Parco Naturale En Gedi.
Qui troverai una moltitudine di pozze e cascate di acqua cristallina, anche se alcune delle escursioni in questo wadi sono più difficili che nel Wadi David, quindi tende ad avere meno visitatori.
Appena a nord-ovest del sentiero di Wadi Arugot si trovano le rovine dell’antica sinagoga di En Gedi. Questo sito risale al 3° secolo e contiene un intricato pavimento a mosaico con motivi faunistici. Anche se non ti va di sudare durante un’escursione, vale la pena fare una sosta qui per visitare la sinagoga.
Ein Gedi ha anche una spiaggia pubblica e una spa che è molto più vicina a Gerusalemme rispetto alla maggior parte delle spiagge, se si ha meno tempo.
Qumran
Gli appassionati di storia possono visitare Qumran, dove sono stati scoperti i Rotoli del Mar Morto, e Sodoma sulla sponda meridionale, dove gli imponenti ammassi di salgemma hanno dato origine alla storia biblica della moglie di Lot.
Le grotte di Qumran sono il luogo di una delle più grandi scoperte religiose dei tempi moderni.
Fu qui che nel 1947 un pastore beduino si imbatté in un deposito di documenti di pergamena e papiro risalenti al I secolo a.C. e al I secolo d.C.
Conosciuti come i Rotoli del Mar Morto, sono i più antichi manoscritti sopravvissuti della Bibbia e comprendono tutti i libri dell’Antico Testamento, insieme ad apocrifi e vari scritti che descrivono la vita al tempo di Gesù.
I manoscritti sono tutti opera degli Esseni, u gruppo ebraico rigorosamente osservante e puritana nata intorno al 150 AC dopo i conflitti a Gerusalemme: la setta stabilì il suo centro a Qumran e, sebbene venne successivamente distrutto dai romani durante il 68 d.C., gli Esseni riuscirono a nascondere la loro biblioteca e gli archivi nelle grotte circostanti dove grazie al cielo sano arrivati ai giorni nostri.
Complessivamente, in 11 grotte di Qumran sono stati trovati più di 500 manoscritti ebraici, aramaici e occasionalmente anche greci, 10 dei quali quasi completamente conservati.
Alcuni sono in mostra al Museo d’Israele di Gerusalemme e altri sono esposti al Museo della Giordania, ad Amman, ma a causa del fatto che alcuni dei rotoli che si sono disintegrati in frammenti nel corso dei secoli, il lavoro degli studiosi che tenta di ricostruirli e decifrare i testi è in corso.
Le rovine qui non sono enormi, ma si possono vedere la cucina, lo scriptorium e il refettorio, insieme a due cisterne, i resti di un acquedotto, che alimentava le vasche per le abluzioni rituali, e si può anche visitare una grotta dove alcuni dei rotoli furono trovati.
C’è anche un’eccellente presentazione audiovisiva che ti aiuta a dare un senso alle rovine.
Sorgenti termali di Ein Kedim
Per un’esperienza spartana sul Mar Morto, dirigiti alla spiaggia di Ein Kedim (10 chilometri a nord di En Gedi), dove troverai piscine naturali sulfuree calde lungo la costa, così puoi immergerti nell’acqua calda prima e dopo aver galleggiato nel Mar Morto.
Se hai un budget limitato e non vuoi pagare un biglietto d’ingresso per accedere al Mar Morto, questa è una delle migliori opzioni.
Tieni presente che non ci sono assolutamente strutture e il litorale è sassoso. Indossa sandali o infradito per proteggere i tuoi piedi. Avrai anche bisogno di un fuoristrada perché lo sterrato che porta alla spiaggia è abbastanza accidentato.
Consigli per il bagno nel Mar Morto

- Non raderti con il rasoio per almeno due giorni prima di nuotare nel Mar Morto. Eventuali tagli o anche semplicemente la pelle irritata bruciano da morire.
- Stai attento a non bagnarti gli occhi, neanche con una goccia d’acqua.
- Non bere l’acqua. È molto dannosa per la salute e ha un sapore terribile.
- Indossa un costume da bagno vecchio perché l’acqua salata potrebbe rovinare il tessuto.
- Non nuotare, prova solo a galleggiare. Prova a stare sulla schiena e goderti il galleggiamento.
- Una volta che hai galleggiato, è ora di coprirti con il fango: dalla testa ai piedi! Lascia che il fango si asciughi su di te e poi fai una doccia.
- Quanto tempo puoi rimanere nel Mar Morto? Dipende da te e vedrai come si comporta la tua pelle, ma in generale inizierà a prudere dopo 10-15 minuti. Porta assolutamente una crema idratante per dopo il bagno!
- Scatta le fotografie prima di entrare in acqua perché l’acqua salata rischia di rovinare la tua fotocamera o smartphone.
- Porta un piccolo asciugamano per asciugarti le mani prima di toccarti il viso.
- Porta con te delle scarpette perché i depositi di sale lungo la riva potrebbero essere taglienti.
- Assicurati di rimanere idratato poiché sarai fuori sotto il sole cocente.
Periodo migliore per visitare Masada e Mar Morto
Il momento migliore della giornata per visitare Masada dipende dal periodo dell’anno.
Durante l’alta stagione turistica e l’estate, un tour all’alba di Masada ti aiuta a sconfiggere la folla e il caldo.
Tra aprile e maggio il clima è gradevole e troverai meno gente, anche se è meglio evitare il periodo di Pasqua perché Israele viene letteralmente invasa dai turisti.
Le temperature possono diventare molto calde durante l’estate, in particolare nei mesi di luglio e agosto. Luglio e agosto sono anche l’alta stagione turistica in Israele, quindi aspettati code più lunghe a Masada e altre attrazioni.
Come in primavera, l’autunno offre un clima mite, rendendo più confortevole l’escursione in cima all’altopiano. Se visiti tra ottobre e novembre, dovresti trovare meno folla.
In inverno comunque non dimenticare una giacchetta: se di giorno fa caldo e probabilmente a Masada sotto il sole non ti servirà, potresti alla mattina o alla sera trovare più fresco.
Dove dormire
Ci sono alcune opzioni per alloggiare intorno a Masada e al Mar Morto, ma ti servirà la tua auto, c’è un po’ di strada da fare. Tra le mie sistemazioni preferite c’è la carinissima House of Art nel paese di Arad.
Si trovano varie sistemazioni a Ein Gedi e Ein Bokek, qui è dove ho alloggiato io, in un campeggio davvero molto spartano e che consiglio solo a chi è disposto in alcuni casi a dormire con il materasso per terra. Questi campeggi danno la possibilità di cenare, ma la scelta ovviamente è limitatissima.
Alloggiare a Ein Gedi e Ein Bokek è consigliato per chi vuole raggiungere Masada la mattina presto, rispetto a stare a Gerusalemme o Tel Aviv.
Ci sono anche alcuni boutique hotel sulla strada 3199, che forniscono accesso a Masada da ovest.
Sandro
che ne dici di soggiornare un giorno in un resort del mar morto? ne vale la pena?
Emarti
Per me si!