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PimpMyTrip.it » Viaggiare in Sicilia » Itinerario in Sicilia Occidentale di 7 Giorni (con MAPPA)

Itinerario in Sicilia Occidentale di 7 Giorni (con MAPPA)

Con questo itinerario in Sicilia Occidentale di 7 giorni, ti porterò attraverso alcune delle città più affascinanti della regione, esplorerai calette sconosciute e isole, ti perderai tra vicoli medievali e piccoli borghi arroccati sulle montagne, assaggerai il sale delle saline come un vero salinaio, vedrai resti fenici, barocchi, romani, normanni e bizantini, lasciandoti guidare dalle testimonianze millenarie di questa isola meravigliosa.

Vista panoramica da Erice in Sicilia
La bellissima vista panoramica da Erice

Questo itinerario, mio e di Massy, è solo l’inizio: con le chicche locali, potrai personalizzarlo per organizzare il viaggio perfetto. Vuoi più relax? Considera di aggiungere qualche giorno! Continua a leggere e segnati i miei consigli per scoprire una delle zone che, con il suo mare cristallino e meno turisti, è una delle più belle della Sicilia.

In questa pagina:

  • Itinerario in Sicilia Occidentale di 7 giorni: mappa e consigli
  • Giorno 1: Palermo
  • Giorno 2: Monreale e Cefalù
  • Giorno 3: Templi di Segesta ed Erice
  • Giorno 4: Marsala, Isola di Mozia e Saline
  • Giorno 5: Favignana, oppure Trapani, oppure Scopello
    • Opzione 1: Favignana
    • Opzione 2: Trapani
    • Opzione 3: Scopello e Riserva dello Zingaro
    • Itinerari alternativi senza Favignana
  • Giorno 6: Mazara del Vallo e Selinunte
  • Giorno 7: Agrigento, Valle dei Templi, Scala dei Turchi

Itinerario in Sicilia Occidentale di 7 giorni: mappa e consigli

Questo itinerario in Sicilia Occidentale è stato fatto da me personalmente: il periodo migliore sicuramente è la primavera, quando l’isola è piena di fiori colorati e le temperature sono calde ma non eccessive. Anche l’autunno è una buona scelta.

Si tratta di un itinerario da fare con l’auto, se non hai la tua, puoi confrontare su Discovercars.com i prezzi delle macchine a noleggio e trovare l’offerta migliore. Per approfondire ti consiglio di leggere il mio articolo con i consigli per noleggiare un’auto in Sicilia.

Se invece non vuoi noleggiare o guidare in Sicilia, puoi anche fare base a Palermo e visitare la maggior parte dei luoghi di interesse della Sicilia Occidentale con dei tour giornalieri organizzati che puoi prenotare a questa pagina .

Questo itinerario parte e ritorna a Palermo facendo un giro ad anello. Palermo è facilmente raggiungibile sia in aereo che con il traghetto (come abbiamo fatto noi). In alternativa puoi considerare anche l’aeroporto di Trapani.

Ci sono talmente tante cose da vedere in Sicilia Occidentale che una settimana non è sufficiente, dovrai per forza fare delle scelte. Per esempio non siamo riusciti ad includere Sciacca o San Vito lo Capo, così come Castellammare… che invece meriterebbero una visita, ma pazienza, è una buona scusa per tornare in Sicilia!

Qui sotto trovi la mappa con le tappe di questo itinerario:


  • Giorno 1 – Palermo: visita la Cattedrale, il Palazzo dei Normanni con la splendida Cappella Palatina, i mercati storici (Ballarò, Vucciria, Capo), le chiese barocche e goditi una cena a base di street food.
  • Giorno 2 – Monreale e Cefalù: ammira i mosaici del Duomo di Monreale, poi rilassati a Cefalù tra mare, centro storico e la salita panoramica alla Rocca.
  • Giorno 3 – Segesta, Erice, Marsala: esplora il tempio greco di Segesta, il borgo medievale di Erice con vista mozzafiato e raggiungi Marsala in serata.
  • Giorno 4 – Mozia e saline: visita l’isola fenicia di Mozia, scopri i mulini e le saline di Marsala e goditi un tramonto spettacolare con aperitivo.
  • Giorno 5 – Favignana: giornata di mare e calette da sogno sull’isola più bella delle Egadi. Gira in barca o in bici, acqua trasparente garantita.
  • Giorno 6 – Mazara e Selinunte: passeggia nella kasbah araba di Mazara del Vallo, visita il Satiro danzante e i templi imponenti di Selinunte.
  • Giorno 7 – Agrigento: concludi il viaggio alla Valle dei Templi, uno dei siti archeologici più spettacolari d’Italia. Prima di tornare verso Palermo fermati ad ammirare il tramonto a Scala dei Turchi.

Giorno 1: Palermo

Informazioni di viaggio (Giorno 1 – Palermo)

  • 🛏️ Dove dormire: Ariston Petit Hotel | B&B Hotel Palermo Quattro Canti | Ciuri Ciuri B&B
  • 🍽️ Dove mangiare: ristorante 4 mani (prova la seppia ripiena…deliziosa); mercato della Vucciria, mercato di Ballarò

Il viaggio alla scoperta della Sicilia occidentale non può che cominciare da Palermo, la città principale dell’isola: ti sorprenderà per la sua bellezza e il suo fascino multiculturale. La prima cosa che ti consiglio di fare a Palermo è visitare la Cattedrale, un esempio di architettura gotico-araba che conquista tutti per i suoi splendidi mosaici e la sua storia millenaria.

🚀 CONSIGLIO DI PIMPMYTRIP: Per una prima “infarinatura” di Palermo e della sua storia ti consiglio di prendere parte a questo tour Gratis di Palermo, un tour introduttivo della città che parte da Piazza dell’Olivetta. La nostra guida Valentina era brava e simpatica, il tour dura all’incirca un paio d’ore e ti porta in un itinerario tra i maggiori punti di interesse della città con aneddoti sulla sua (anche) travagliata storia. In alternativa c’è questo bellissimo tour gratis della Palermo misteriosa o questo della Palermo alternativa!

Noto anche come Basilica della Santa Vergine Maria Assunta, il Duomo è un esempio unico di come le diverse dominazioni che si sono susseguite a Palermo abbiano lasciato un’impronta indelebile sulla sua struttura. La Cattedrale di Palermo ha una storia complessa che risale al XII secolo, quando il sito ospitava una chiesa paleocristiana. Successivamente questa è stata trasformata in moschea durante il dominio arabo, ma con la conquista normanna l’edificio è tornato al culto cristiano.

Martina Santamaria sul tetto del Duomo di Palermo
Io sul tetto del Duomo di Palermo

La cattedrale attuale, quindi, è il risultato di numerose modifiche e ampliamenti avvenuti nel corso dei secoli, che riflettono una mescolanza di stili architettonici, tra cui arabo, normanno, gotico, barocco e neoclassico. All’interno della cattedrale, si trovano le spoglie di Santa Rosalia, patrona della città, diverse Tombe Reali e molte opere d’arte di grande pregio.

Imperdibile la salita sul tetto della Cattedrale con vista sulla città.

Dopo aver visitato la cattedrale, prosegui verso il Palazzo dei Normanni (puoi prenotare qui la visita guidata), una delle più antiche residenze reali d’Europa. Questo palazzo è stato più volte ampliato nel corso dei secoli da diversi sovrani, soprattutto nei passaggi dalle mani degli Arabi a quelle dei Normanni e successivamente ai viceré spagnoli.

Interno palazzo dei normanni a Palermo
Interno del palazzo dei normanni a Palermo
Cappella Palatina del palazzo dei normanni a Palermo
La cappella Palatina del Palazzo dei normanni a Palermo

Il percorso di visita include gli Appartamenti Reali, i Giardini e la Cappella Palatina. Quest’ultima, voluta da Ruggero II nel 1140, è un vero e proprio capolavoro artistico da non perdere.

Terminata la visita puoi immergerti nel cuore pulsante di Palermo visitando il Mercato di Ballarò, uno dei più antichi e vivaci della città. Lungo il tragitto fai tappa a Casa Professa, conosciuta anche come Chiesa del Gesù, un esempio di architettura barocca che ospita opere d’arte di grande valore: è probabilmente la chiesa barocca più bella in tutta Europa.

Intermo della casa Professa a Palermo
Intermo della casa Professa a Palermo

🚀 CONSIGLIO DI PIMPMYTRIP: sono veramente 3 i mercati da visitare a Palermo: Ballarò (il più famoso), il mercato della Vucciria e quello del Capo. Ognuno dei tre offre delle vere specialità dello street food palermitano: prova le sarde alla beccafico, il panino con la milza, l’insalata di polpo, il fritto di paranza, le interiora, la seppia ripiena, gli arancini… Insomma ogni esperienza culinaria qui è un vero viaggio tra i tuoi 5 sensi!

Banco al mercato di Ballarò a Palermo
Un banco al mercato di Ballarò a Palermo

Altre due chiese molto affascinanti da visitare a Palermo sono la Chiesa della Martorana, famosa per i suoi mosaici bizantini e la Chiesa di San Cataldo, edificio arabo-normanno conosciuto per le sue cupole rosse che si stagliano nel cielo di Palermo.

Visita poi Palazzo Steri che ora ospita il Museo delle Marionette e, infine, fermati ad ammirare il Murale Falcone Borsellino, un’opera in omaggio ai due giudici che hanno lottato contro la mafia.

👉 Vuoi approfondire? Allora puoi leggere il mio itinerario di Palermo in un giorno: il massimo che puoi ottenere dalla città in sole 24 ore!


Giorno 2: Monreale e Cefalù

Informazioni di viaggio (Giorno 2 – Monreale e Cefalù)

  • 📍 Distanza da Palermo a Monreale: circa 10 km, percorribili a seconda del traffico in 20/30 minuti in auto o taxi (Vedi indicazioni). Distanza da Monreale a Cefalù: 75 km circa 1 ora e 5 minuti (Vedi indicazioni)
  • ⌛ Tempi di visita stimati: Duomo di Monreale (1 h), Cefalù (5 h)
  • 🛏️ Dove dormire: Palermo. Hotel consigliati: Ariston Petit Hotel | B&B Hotel Palermo Quattro Canti | Ciuri Ciuri B&B
  • 🍽️ Dove mangiare: a Cefalù Ristorante le Chat Noir

Tenendo come base Palermo, in giornata puoi visitare due bellissime località vicine, un esempio incredibile della storia Normanna: Monreale e Cefalù. Monreale è famosa per il suo Duomo, uno dei più bei esempi di arte normanna in Italia. I mosaici dorati che adornano le pareti lasciano davvero senza fiato, in particolare l’abside con il mosaico del Cristo Pantocratore è un’opera d’arte unica.

Cristo Pantocratore Duomo di Monreale
Il Cristo Pantocratore del Duomo di Monreale

Dopo aver visitato il Duomo, esplora il Monastero di San Benedetto e il suo suggestivo Chiostro che vanta una pianta quadrata e splendide colonne binate, alcune delle quali presentano motivi arabeggianti. Al centro del chiostro, si apre un giardino che ospita un’antica fontana a forma di palma.

Per pranzo, passeggia per le stradine del centro storico tra locali e botteghe. Se ti va fermati in un ristorante per un pranzo a base di pesce e per assaggiare il celebre pane di Monreale. Infine, passeggia verso il Belvedere di Monreale, un giardino pubblico situato nel cuore della città, da dove è possibile ammirare la famosa Conca d’Oro. Questa valle è così chiamata per le numerose coltivazioni di agrumi, che, illuminati dal sole, sembrano colorarsi d’oro.

Belvedere Duomo Monreale
Il belvedere del Duomo di Monreale

Cefalù è una località costiera incantevole non solo per i suoi siti di interesse ma anche per la sua posizione lungo la costa. Si trova a non più di 50 minuti di auto da Palermo. Comincia ammirando la cinta muraria cittadina, un’opera di ingegneria antica che circonda il territorio della città. Lungo le mura non perdere Porta Marina, l’unico ingresso medievale ancora esistente che regala un bellissimo scorcio sulla costa.

Cefalu e la rocca alle sue spalle
Cefalù e la rocca alle sue spalle

Sali sulla Rocca di Cefalù che è un’imponente rupe calcarea, alta quasi 270 metri, che si erge maestosa sopra la città offrendo una vista mozzafiato su tutto il territorio circostante. Per raggiungere il punto più alto, si percorre un suggestivo itinerario medioevale che permette di ammirare antichi ruderi, i resti del Tempio di Diana e quelli del Castello di Cefalù.

Non perdere, poi, la visita al Duomo, un esempio impressionante dell’architettura normanna in Sicilia. Costruito nel XII secolo per volontà di re Ruggero II, il Duomo vanta preziosi mosaici bizantini realizzati dai maestri di Costantinopoli nel 1145.

Infine, recati all’antico lavatoio medievale, un luogo dove la gente del posto per secoli è venuta per lavare i panni. Il lavatoio non aveva solo una funzione pratica ma era considerato anche un importante luogo di aggregazione.

Giorno 3: Templi di Segesta ed Erice

Informazioni di viaggio (Giorno 3 – Segesta, Erice e Marsala)

  • 📍 Distanza: 172 km (Vedi indicazioni)
  • 🕒 Tempo di percorrenza: 2 ore e 40 min (3 ore contando il traffico)
  • 🚗 Tappe: Templi di Segesta, Erice, Marsala
  • ⌛ Tempi di visita stimati: Segesta (3h); Erice (4h)
  • 🛏️ Dove dormire: Pernottamento a Marsala. Hotel consigliati: Sicily Home | Shoruq
  • 🍽️ Dove mangiare a Marsala: Ristorante la Corte dei Mangioni, Osteria Garibaldi

Non dimenticarti di visitare il Tempio di Segesta (biglietto qui con navetta che ti porta fino al Tearo Greco oppure qui senza navetta), uno dei più bei esempi di architettura dorica in Sicilia risalente alla seconda metà del V secolo a.C..

Panorama dal tempo di Segesta
Il bellissimo panorama dal tempo di Segesta

Il tempio, circondato da colline verdi e con una vista mozzafiato, è parte del Parco Archeologico di Segesta che comprende anche il Teatro Greco e altri edifici storici molto interessanti.

Teatro Segesta sito archeologico
Il sito archeologico del teatro di Segesta

Da Trapani è facile prendere la funicolare per visitare Erice, un borgo medievale situato sulla vetta del Monte San Giuliano che domina dall’alto la costa. Il centro città è racchiuso ancora all’interno di una possente cinta muraria costruita nel medioevo a difesa del territorio.

Panorama sulla torretta Pepoli ad Erice
Panorama sulla torretta Pepoli ad Erice

Una volta entrati da una delle tre porte principali è facile raggiungere il Duomo conosciuto anche come Chiesa Matrice. Questo si presenta come un magnifico esempio di architettura gotica del XIV secolo e conserva al suo interno anche il “Tesoro di Erice” che è composto da quadri, sculture, oggetti d’oreficeria e monili. La tua visita alla città può poi proseguire con il Castello di Venere costruito dai Normanni tra l’XI e il XII secolo sul luogo in precedenza occupato da un antico tempio dedicato alla dea Venere.

Da non perdere anche una tappa al Museo Comunale Antonio Cordici, un luogo davvero affascinante se vuoi comprendere la storia e la cultura di Erice o più in generale di quest’area della Sicilia. Fondato nel 1876, ospita una ricca collezione di reperti archeologici, sculture e opere d’arte. Tra i pezzi più significativi, spiccano la testina di Venere in marmo e una pintadera neolitica, ovvero un sigillo in terracotta con impressi motivi geometrici.

Dopo la visita al museo puoi spostarti ai Giardini del Balio, un’oasi di pace nel cuore del borgo. Questo giardino offre un panorama mozzafiato su Trapani e le isole Egadi, rendendolo un luogo ideale per una passeggiata rilassante.

In serata, dopo aver visitato Erice, spostati per il pernottamento a Marsala.


Giorno 4: Marsala, Isola di Mozia e Saline

Informazioni di viaggio (Giorno 4 – Marsala, Isola di Mozia e saline)

  • 📍 Distanza: 9,4 km (Vedi indicazioni)
  • 🕒 Tempo di percorrenza: 18 minuti
  • 🚗 Tappe: Isola di Mozia, Mulino d’Infersa (tour consigliato delle saline qui). Tramonto con vista a Mamma Caura
  • ⌛ Tempi di visita stimati: Mozia (5h); Saline e mulino d’Infersa (2/3 h)
  • 🛏️ Dove dormire: Pernottamento a Marsala. Hotel consigliati: Sicily Home | Shoruq

La tappa successiva del viaggio è Marsala, la città famosa per due cose: lo sbarco di Garibaldi e dei Mille avvenuto l’11 maggio 1860 e per la produzione dell’omonimo vino che la rende nota come “Città del Vino”. Trascorri qualche ora nel centro storico a cui si accede tramite la famosa Porta Garibaldi (l’altro ingresso ancora attivo è Porta Nuova) e poi puoi dirigerti verso Piazza Della Loggia dove si trova il Duomo o Chiesa Madre.

Porta Garibaldi a Marsala
Porta Garibaldi a Marsala

Il Duomo è intitolato all’arcivescovo inglese Tommaso Becket noto anche come San Tommaso di Canterbury. A poca distanza ti consiglio di non perdere il Museo degli Arazzi Fiamminghi, con splendidi arazzi e tappeti del XVI secolo.

Dirigiti poi per visitare una vera perla: l’isola di Mozia (o  San Pantaleo) a cui si accede tramite un breve giro in barca che puoi prendere dall’imbarcadero storico (qui trovi le indicazioni per raggiungerlo).

Martina Santamaria e il cane Bibi sull'isola di Mozia
Io e il mio Bibi sull’isola di Mozia

Mozia si trova nella Riserva naturale orientata Isole dello Stagnone che comprende oltre a Mozia altre 3 isole: Schola, Santa Maria e l’isola Grande.

Mozia è stata la colonia fenicia più importante sia commercialmente che culturalmente della Sicilia. Oggi puoi esplorare gli antichi resti archeologici fenici tra cui le mura, il tophet (santuario), la Casa dei Mosaici e il Kothon, un porto naturale. Da non perdere il piccolo Museo Whitaker (nel quale il pezzo più importante è sicuramente il giovane di Mozia). La visita al museo è inclusa nel biglietto d’ingresso di 10€ per accedere all’isola.

Trovi le informazioni per la visita a questo link della fondazione Whitaker che gestisce l’isola.

La visita dell’isola di Mozia ti impiegherà circa 5 ore (al massimo). Tornato con il traghetto al molo storico, a meno di un km di distanza trovi il Mulino delle Saline Ettore e Infersa, un mulino ancora funzionante, punto di partenza per chi desidera scoprire di più sul mondo della salicoltura.

Mulino Ettore d'Infersa saline dello stagnone
Mulino Ettore d’Infersa alle saline dello stagnone
Panorama delle saline di Marsala
Panorama delle saline di Marsala (da vedere!)

Qui il sale viene ancora raccolto con il metodo manuale secondo la tradizione. Davvero è interessante scoprire di più su questo “mondo” che ad oggi sta scomparendo (il lavoro del salinaio è faticoso e difficile e sta venendo rimpiazzato dai macchinari).

👉 La visita al mulino costa 8 € (prezzo nel 2025). In alternativa puoi prendere parte a questo tour guidato che oltre al mulino ti porta a piedi anche nelle saline!

Dopo la visita al Mulino, rilassati a guardare il tramonto pazzesco sulle saline prendendo un aperitivo al Mamma Caura!

Panorama al tramonto alle saline di Marsala da Mamma Caura
Panorama al tramonto alle saline di Marsala da Mamma Caura

🚀 CONSIGLIO DI PIMPMYTRIP: Anche se non sei appassionato di vino ti consiglio, quando sei a Marsala, di visitare alcune aziende vinicole della zona per scoprire i segreti del famoso Marsala, un vino che è diventato un simbolo della Sicilia. Trovi qui il tour consigliato.


Giorno 5: Favignana, oppure Trapani, oppure Scopello

Il quinto giorno ti offre tre esperienze uniche: tuffarti nel mare cristallino di Favignana, esplorare la cultura e il cibo di Trapani, o immergerti nella natura di Scopello e della Riserva dello Zingaro. Ami il mare? Scegli Favignana. Preferisci la cultura? Trapani è per te. Vuoi natura e borghi? Scopello ti aspetta. Ecco come organizzare il tuo viaggio!

Opzione 1: Favignana

Informazioni di viaggio (Giorno 5 – Favignana)

  • 🕒 Tempo di percorrenza: 30 minuti in aliscafo dal porto di Marsala con Liberty Lines.
  • 👉 Tour consigliato: escursione in barca a Favignana e Levanzo
  • 🛏️ Dove dormire: Pernottamento a Marsala. Hotel consigliati: Sicily Home | Shoruq

Vale sicuramente la pena impegnare un giorno dell’itinerario in Sicilia Occidentale per visitare la regina delle isole Egadi: Favignana.

Spiaggia Calamoni Favignana
Spiaggia dei Calamoni a Favignana

Dal porto di Marsala (indicazioni qui) è facilmente raggiungibile (in circa 30 minuti) con l’aliscafo della Liberty Lines (controlla gli orari).

Una volta arrivato sull’isola puoi noleggiare uno scooter o una bici per andare alla scoperta delle spiagge e delle calette di quest’isola il cui mare è forse ancora più bello di quello dei Caraibi.

🚀 CONSIGLIO DI PIMPMYTRIP: per visitare le Egadi puoi prendere parte a questo tour. Zero sbattimento, solo mare, sole e due isole da sogno: Favignana e Levanzo. Questa escursione giornaliera ti porta senza doverti preoccupare di traghetti e orari. Si scende anche a terra per esplorare le isole — quindi sì, è proprio il top!
Spoiler: l’acqua chiama, quindi non dimenticare costume, telo e voglia di tuffarti.

Opzione 2: Trapani

Informazioni di viaggio (Trapani)

  • 📍 Distanza da Marsala: 37,8 km (Vedi indicazioni)
  • 🕒 Tempo di percorrenza: 47 minuti
  • ⌛ Tempi di visita stimati: Trapani 5h
  • 🛏️ Dove dormire: Pernottamento a Marsala. Hotel consigliati: Sicily Home | Shoruq
  • 🍽️ Dove mangiare: Osteria La Bettolaccia (cous cous di pesce alla trapanese).

Se il mare non fa per te, oppure il tempo non è dei migliori, ci sono delle alternative al trascorrere l’intera giornata a Favignana. Il mio consiglio è di dedicare mezza giornata almeno alla visita di Trapani, una cittadina non molto grande ma con un bel centro storico.

Puoi cominciare la scoperta della città visitando la Torre di Ligny, un’antica struttura militare che oggi ospita un museo dedicato alla storia marittima di Trapani. Consiglio di non perdere anche il Museo Regionale Agostino Pepoli che è considerato uno dei più importanti della Sicilia. Situato in un antico convento carmelitano, questo museo espone una vasta collezione di opere d’arte ma anche gioielli in corallo, tipici della tradizione locale, e molti reperti antichi rinvenuti nel territorio.

Da non perdere anche una bella passeggiata sul lungomare!

🚀 CONSIGLIO DI PIMPMYTRIP:: per pranzo gusta il Cous Cous di pesce alla Trapanese, tipico di questa zona!

Opzione 3: Scopello e Riserva dello Zingaro

In alternativa puoi dedicare la giornata alla visita di Scopello e della Riserva dello Zingaro.

Informazioni di viaggio (Scopello e Riserva dello Zingaro)

  • 📍 Distanza da Palermo: 77,5 km (Vedi indicazioni)
  • 🕒 Tempo di percorrenza: 1 ora e 13 minuti
  • ⌛ Tempi di visita stimati: Scopello 3h | Riserva dello Zingaro 4h
  • 🛏️ Dove dormire: Pernottamento a Scopello. Hotel consigliati: Baglio Buccellato | Casale Corcella
  • 🍽️ Dove mangiare a Scopello: Ristorante La Tavernetta
  • ⚠️ ATTENZIONE Nota logistica: Per includere Scopello e Zingaro, ti consiglio di visitarli al Giorno 3, spostando Segesta, Erice e Marsala al Giorno 4, Mozia e saline al Giorno 5, e così via. Pernotta a Scopello per ottimizzare gli spostamenti.

Scopello è un piccolo borgo marinaro, situato nel comune di Castellammare del Golfo, famoso per le sue case tonnare e il litorale bagnato da acque cristalline. In particolare, la Tonnara di Scopello è uno dei simboli più iconici del borgo. Questo antico complesso, risalente al XIII secolo, era utilizzato per la pesca del tonno rosso, un’attività che è stata a lungo fondamentale per l’economia di questo territorio.

Oggi, la Tonnara è un museo che offre un percorso sulla storia e le tradizioni dei tonnarotti. Passeggiando per il borgo, poi, potrai respirare un’atmosfera autentica e rilassata, lontana dal caos delle città più grandi dato che Scopello è un piccolo e tranquillo centro che per anni è stato solo un villaggio di pescatori. Consiglio anche di percorrere il sentiero che parte dal centro del borgo e arriva alla Torre di Scopello, conosciuta anche come Torre Doria.

Costruita nel XVI secolo come torre di avvistamento, questa aveva la funzione di proteggere la costa dalle incursioni dei pirati e proprio per questo regala una vista mozzafiato sul mare e sulla campagna circostante.

Tenendo come base Scopello c’è un altro sito che puoi visitare lì vicino: la Riserva Naturale dello Zingaro che è un’area protetta di grande interesse naturalistico. La riserva offre sentieri escursionistici panoramici, spiagge incontaminate e un ricco patrimonio di fauna e flora. È il luogo ideale per fare snorkeling e immersioni, o semplicemente per godersi la natura incontaminata in totale relax.

👉 Ricorda che, in quanto zona protetta e riserva qui l’ambiente è fragile e il turismo di massa ha comunque un impatto sul territorio. Porta dunque una borraccia riutilizzabile, evita plastica monouso, rispetta i sentieri e soprattutto porta via i tuoi rifiuti!

Itinerari alternativi senza Favignana

Se preferisci Trapani o Scopello al posto di Favignana, ecco come riorganizzare il viaggio:

Con Trapani:

  • Giorno 1: Palermo (Cattedrale, Palazzo dei Normanni, mercati, street food).
  • Giorno 2: Monreale e Cefalù (Duomo di Monreale, Rocca di Cefalù).
  • Giorno 3: Segesta, Erice, Marsala (Tempio di Segesta, borgo di Erice, Marsala).
  • Giorno 4: Mozia e saline (isola fenicia, mulino Infersa, aperitivo a Mamma Caura).
  • Giorno 5: Trapani (Torre di Ligny, Museo Pepoli, lungomare).
  • Giorno 6: Mazara del Vallo e Selinunte (Kasbah, Satiro Danzante, templi).
  • Giorno 7: Agrigento e Scala dei Turchi (Valle dei Templi, tramonto alla Scala).

Con Scopello e Riserva dello Zingaro:

  • Giorno 1: Palermo (Cattedrale, Palazzo dei Normanni, mercati, street food).
  • Giorno 2: Monreale e Cefalù (Duomo di Monreale, Rocca di Cefalù).
  • Giorno 3: Scopello e Riserva dello Zingaro (Tonnara, Torre Doria, sentieri; pernottamento a Scopello).
  • Giorno 4: Segesta, Erice, Marsala (Tempio di Segesta, borgo di Erice, Marsala).
  • Giorno 5: Mozia e saline (isola fenicia, mulino Infersa, aperitivo a Mamma Caura).
  • Giorno 6: Mazara del Vallo e Selinunte (Kasbah, Satiro Danzante, templi).
  • Giorno 7: Agrigento e Scala dei Turchi (Valle dei Templi, tramonto alla Scala).

Giorno 6: Mazara del Vallo e Selinunte

Informazioni di viaggio (Giorno 6 – Mazara del Vallo – Selinunte – Agrigento)

  • 📍 Distanza: 151 km. Vedi indicazioni.
  • 🕒 Tempo di percorrenza: 2 ore e 20 minuti
  • 🚗 Tappe: Kasbah di Mazara del Vallo, Parco archeologico di Selinunte, Valle dei Templi di Agrigento
  • ⌛ Tempi di visita stimati: Mazara 2h | Selinunte 3h | Valle dei Templi 2h
  • 🛏️ Dove dormire: Agrigento. Hotel consigliati: B&B Sorahnia – Design House | B&B La Nuit

L’itinerario alla scoperta della Sicilia occidentale prosegue con Mazara del Vallo dove il cuore della città, chiamato Kasbah, è un dedalo di vicoli stretti, cortili, archi e case colorate che sono una testimonianza ancora viva della dominazione araba. Quello che è considerato il simbolo di Mazara, però, è questa statua bronzea di epoca greca, ritrovata in mare da un peschereccio locale nel 1998.

Piazza Duomo a Mazara del Vallo
Piazza Duomo a Mazara del Vallo

Si trova esposta nel Museo del Satiro, all’interno dell’ex Chiesa di Sant’Egidio, che conserva anche altri reperti antichi rinvenuti nelle acque della zona. Ci sono altre due tappe, inoltre, che ti consiglio di non perdere in città: la Chiesa di San Francesco, con le sue eleganti decorazioni barocche, e la Cattedrale del Santissimo Salvatore.

🚀 CONSIGLIO DI PIMPMYTRIP: Se visiti questa zona non perdere l’occasione di provare il celeberrimo gambero rosso di Mazara del Vallo: in genere viene assaggiato crudo, in tartare e ti assicuro che ne vale la pena!

A poco più di mezz’ora d’auto da Mazara si trova il Parco archeologico di Selinunte (biglietti qui oppure qui. In alternativa puoi prenotare una visita guidata), uno dei siti archeologici più grandi del Mediterraneo.

Panorama dal tempo di Selinunte
Panorama dal tempo di Selinunte

Fondata nel VII secolo a.C. da coloni greci provenienti da Megara (nell’Attica), Selinunte è stata una delle città più floride della Magna Grecia con templi, agorà, fortificazioni. Attorno al 409 a.C., però, la città è stata distrutta dai Cartaginesi in un assedio violento e da quel momento non si è più ripresa.

Tempio di Selinunte
Il tempio di Selinunte, da vedere!

La storia più antica di questo territorio si può ora ripercorrere in parte grazie al percorso del Parco Archeologico di Selinunte che si estende per circa 270 ettari e comprende templi, acropoli, necropoli e abitazioni antiche. L’Acropoli racchiusa da possenti mura è, secondo me, la parte più bella del sito dato che sorge su un’altura affacciata sul mare.

Qui si trovano i resti di diversi templi attribuiti a divinità come Atena, Era o Apollo. Le colonne doriche, in parte ancora in piedi, danno solo una lontana idea della maestosità originaria che poteva avere il complesso.

Fuori dall’acropoli, nella zona collinare orientale, si trovano tre templi importanti. Un primo Tempio, probabilmente dedicato a Hera, è quello il meglio conservato; anche se alcune parti sono state ricostruite negli anni ’50 ancora oggi è uno degli esempi più impressionanti di architettura dorica siciliana.

Qui c’era anche un altro grande tempio (dedicato a Zeus) molto probabilmente di dimensioni anche più grandi del Partenone di Atene; questo però pare non fosse stato del tutto completato all’epoca, in più è andato gran parte distrutto nel corso del tempo.

I resti dell’antico centro abitato si trovano, invece, nella collina di Manuzza dove case, strade e piazze testimoniano come era organizzata l’antica Selinunte. È una zona spesso meno frequentata, ma ricca di fascino che ti consiglio davvero di non saltare.

Da non perdere sulla Collina Gaggera anche il santuario di Malophoros che era una delle zone più sacre del sito dato che era dedicato alla dea Demetra Malophoros, protettrice dell’agricoltura e della fertilità. Attorno all’area della vecchia Selinunte sono state ritrovate anche diverse Necropoli, ovvero zone adibite alla sepoltura dei morti.

🚀 CONSIGLIO DI PIMPMYTRIP: puoi visitare Selinunte a piedi oppure optare per il comodissimo trenino elettrico che ti porta da un sito all’altro senza dover morire sotto al sole (a Selinunte l’ombra è poca!). Il sito archeologico è infatti enorme, quindi non sottovalutare le distanze. Ho incontrato persone che, disperate, hanno chiesto di poter salire ricevendo un secco “NO” come risposta: il trenino puoi prenotarlo solo alla biglietteria all’ingresso e non dopo.

Trenino elettrico Selinunte
Il trenino elettrico di Selinunte: comodissimo!

A pochi chilometri dal sito, inoltre, si trovano le Cave di Cusa, note anche come Rocche di Cusa. Queste cave in pietra si estendono per circa 2 chilometri lungo la costa e hanno avuto un ruolo molto importante per l’antica città greca di Selinunte: è proprio da qui che veniva estratto il materiale utilizzato per costruire templi e altri edifici del sito archeologico.

Camminando nel sito, si possono ancora osservare colonne, disegni di capitelli, blocchi intagliati e persino alcuni segni di incisione lasciati dagli scalpellini dell’epoca. Si ritiene che i lavori nella zona siano stati interrotti all’improvviso proprio a causa dell’arrivo dei Cartaginesi e questo ci permette di osservare e ricostruire le varie fasi di estrazione e lavorazione adottate all’epoca.


Giorno 7: Agrigento, Valle dei Templi, Scala dei Turchi

Informazioni di viaggio (Agrigento – Scala dei Turchi – Palermo)

  • 📍 Distanza: 159 km. Vedi indicazioni.
  • 🕒 Tempo di percorrenza: 2 h e 20 minuti
  • ⌛ Tempi di visita stimati: Agrigento 6 h | Scala dei Turchi 2h
  • 🛏️ Dove dormire: Palermo

L’ultimo giorno dell’itinerario in Sicilia occidentale è dedicato ad Agrigento. Città ricca di storia, arte e natura, offre un mix unico di archeologia classica e fascino mediterraneo.

Visitare Agrigento significa prima di tutto entrare nella storia millenaria della Valle dei Templi, uno dei parchi archeologici più spettacolari d’Italia e Patrimonio dell’Umanità UNESCO (acquista i biglietti qui ed evita le code in biglietteria). Qui si trova l’antica area sacra della città greca di Akragas, fondata nel VI secolo a.C. Il percorso si snoda lungo la Via Sacra, lunga circa 2 km, ed è costellato da diversi templi dorici.

👉 Il modo migliore per ottenere il massimo dalla Valle dei Templi di Agrigento è prenotare una visita guidata!

Il più celebre è il Tempio della Concordia, datato intorno al 430 a.C., uno dei templi greci meglio conservati al mondo, spesso paragonato al Partenone di Atene. Poco più avanti si incontra il Tempio di Giunone, da cui si gode una vista eccezionale sulla campagna agrigentina. Segue il Tempio di Ercole, il più antico del complesso, vicino al quale si trova la suggestiva Tomba di Terone, un edificio funerario a torre risalente al I secolo a.C.

Martina Santamaria davanti alla statua di bronzo del tempio della Concordia nella valle dei templi ad Agrigento
Io e Bibi al tempio della Concordia ad Agrigento

Impossibile non fermarsi di fronte alle rovine imponenti del Tempio di Zeus Olimpio (o Tempio di Giove), che un tempo era tra i più grandi dell’antichità. Oggi ne restano frammenti, ma l’impatto è comunque grandioso. All’esterno potrai vedere una copia del Telamone, la colossale figura umana che un tempo decorava il tempio: l’originale è conservato presso il vicino Museo Archeologico Regionale, tappa consigliata per completare la visita. La Valle può essere visitata anche di sera, con tour guidati che iniziano al tramonto: i templi si illuminano e il sito assume un’atmosfera davvero magica.

Tempio di Giunione Valle dei Templi Agrigento
Il tempio di Giunione nella Valle dei Templi

All’interno della Valle si trova anche il Giardino della Kolymbethra, un’oasi verde gestita dal FAI. È un antico orto-giardino di origine greca, recuperato e valorizzato, che oggi ospita alberi di agrumi, ulivi, mandorli e piante mediterranee.

Spostandosi verso la parte alta della città, il centro storico di Agrigento merita una visita con calma. Tra viuzze medievali e scorci panoramici, si arriva alla Cattedrale di San Gerlando, fondata nel XI secolo ma più volte rimaneggiata. Questa è un esempio interessante di architettura che mescola elementi normanni, gotici e barocchi.

A pochi minuti a piedi dalla cattedrale si trova il Monastero del Santo Spirito, uno degli edifici religiosi più importanti della città. Fondato nel XIII secolo, è stato abitato per secoli dalle suore benedettine e oggi ospita anche un museo civico. È possibile ammirare le antiche sale, le opere d’arte sacra e acquistare dolci di mandorla fatti ancora oggi dalle suore secondo le ricette tradizionali.

A pochi chilometri dal centro si trova la Casa natale di Luigi Pirandello, immersa nella campagna agrigentina. Il grande drammaturgo e Premio Nobel è nato proprio qui nel 1867, e oggi l’edificio è diventato un museo dedicato alla sua vita e alle sue opere. Si possono visitare le stanze originali, leggere lettere, ammirare prime edizioni e rendere omaggio alla tomba dell’autore, posta in un angolo appartato tra gli ulivi.

Infine, uno dei luoghi più iconici della costa siciliana: la Scala dei Turchi. Questa bellissima formazione rocciosa è situata lungo la costa di Realmonte a circa 15 km da Agrigento ed è una scogliera di marna bianca a picco sul mare, che con il tempo ha assunto la forma di una grande scalinata naturale.

Panorama dalla spiaggia della scala dei Turchi
Panorama dalla spiaggia della scala dei Turchi
Scala dei Turchi vista dalla spiaggia
Scala dei Turchi vista dalla spiaggia

Il nome “Scala dei Turchi” deriva dal fatto che i pirati saraceni, comunemente chiamati “Turchi” dalle popolazioni locali, utilizzavano questa scogliera come punto di approdo. La conformazione della scogliera agevolava l’accesso dal mare e rendeva più rapide le incursioni nei villaggi costieri. Ora venire qui permette di ammirare un paesaggio mozzafiato con bianco della roccia che incontra l’azzurro del mare.

Per visitare la Scala dei Turchi puoi tranquillamente posteggiare sulla strada: per accedervi puoi passeggiare lungo la spiaggia, oppure posteggiare più in alto e scendere le scalinate a piedi. C’è inoltre un punto panoramico fantastico lungo la strada. La sua posizione è questa qui. Cerca di andarci al tramonto!

👉 PS: non sarebbe possibile, in teoria, salire sopra la Scala dei Turchi. In realtà la rete (aggiornamento Aprile 2025) è stata divelta e quindi ci vanno tutti. Sii responsabile, è un patrimonio delicato e che andrebbe protetto!


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Aggiornato il: 15 Maggio 2025 Altri articoli per te: Viaggiare in Sicilia Se ti piace questo tipo di viaggio: Itinerari di viaggio di 7 giorni fai da te di Martina Santamaria, Itinerari di viaggio fai da te di Martina Santamaria, Viaggi "on the road"

Primo piano di Martina Santamaria travel blogger e travel photographer Martina Santamaria

Martina Santamaria è una travel blogger, una travel influencer e una travel photographer dal 2013. Martina è l’ideatrice e la proprietaria di pimpmytrip.it, uno dei siti web di viaggi più visitati d’Italia. Martina è ideatrice e co-conduttrice del podcast “Pimp My Trip” per la web radio “Good Morning Genova”. Martina è una viaggiatrice esperta che organizza i suoi viaggi in autonomia. Martina ha visitato più di 50 diversi paesi in tutto il mondo.

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