Se stai organizzando un viaggio in Turchia e ti stai chiedendo cosa fare e cosa vedere a Istanbul non preoccuparti: la città è talmente grande (si divide su due continenti, Europa e Asia) ed è talmente piena di mercati, moschee ed esperienze da vivere che un po’ di confusione iniziale è normale averla.

In questo articolo ho raccolto 25 cose da vedere e da fare che ti faranno irrimediabilmente innamorare (come è successo a me) di una delle città più belle del mondo, una delle poche in cui si è avvolti da una cultura mista europea e mediorientale.
Se trascorri qualche giorno ad Istanbul e hai intenzione di visitare la maggior parte dei siti di interesse e partecipare all’escursioni ti suggerisco di dare un occhio qui all’ Istanbul Tourist Pass che include, oltre ad altre cose l’ingresso al Topkapi, la Basilica di Santa Sofia, la navigazione sullo Stretto del Bosforo e il bus Hop-on Hop-off.
Un’altra carta turistica da tenere in considerazione è invece il 5 Guided Museum Pass che ti consentirà di saltare la fila per accedere alla Basilica di Santa Sofia, al Palazzo Topkapi, alla Cisterna Basilica, alla Hagia Irene e al Museo delle Arti Turche e Islamiche.
Vuoi approfondire? Leggi anche il mio post su cosa vedere a Istanbul in 3 giorni con informazioni, itinerari e mappe dettagliate!
In questa pagina:
- Istanbul Cosa Vedere e Fare
- 1 – Allenarsi a contrattare nel Gran Bazaar
- 2 – Santa Sofia (Ayasofya)
- 3 – Moschea Blu (Sultanahmet Camii)
- 4 – Crociera sul Bosforo
- 5 – Guardare il panorama dalla Torre Galata
- 6 – Percorrere Istiklal Avenue
- 7 – Fumare la shisha (chiamata anche Hookah)
- 8 – Assistere allo spettacolo dei dervisci rotanti
- 9 – Rilassarsi in un hammam
- 10 – Ascoltare la chiamata alla preghiera del Muezzin
- 11 – Immaginarsi una vita da re al Topkapi
- 12 – Attraversare il Ponte Galata al tramonto
- 13 – Provare il caffè turco
- 14 – Mangiare un doner kebab
- 15 – Immergersi sottoterra alla Cisterna Basilica
- 16 – Assaggiare la baklava
- 17 – Comprare una lampada di vetro
- 18 – Cenare con vista
- 19 – Bere una spremuta di melograno
- 20 – Visitare la Moschea di Solimano (Süleymaniye)
- 21 – Camminare sulle mura di Costantinopoli
- 22 – Visitare il Bazaar delle Spezie
- 23 – Mangiare il panino con pesce (balik ekmek)
- 24 – Giocare a BackGammon
- 25 – Mangiare il konefe
- Altre cose da vedere a Istanbul
- Escursioni da Istanbul
Istanbul Cosa Vedere e Fare
Istanbul è una città che possiede molte qualità rare che la rendono una delle mete imperdibili per qualsiasi viaggiatore. Per quelli più esperti sicuramente vale la pena vederla e per quelli meno esperti Istanbul è il luogo perfetto per cominciare a prendere confidenza con una cultura diversa dalla nostra, ma che allo stesso tempo rispecchia qualsiasi canone occidentale. La città infatti è famosa per abbracciare i due continenti dell’Europa e dell’Asia, ma anche per il suo passato storico, dai greci e romani ai bizantini e ottomani e fino alla moderna repubblica turca. Una volta che avrai iniziato a leggere questo post sulle migliori cose da fare a Istanbul, vedrai che Istanbul ha talmente tanto da offrire a chiunque che non lascia mai nessuno insoddisfatto.
Una buona idea per cominciare a prendere confidenza con la città è sicuramente prendere parte a un FREE tour come questo.
Qui sotto trovi la mappa delle 25 migliori cose da fare e vedere a Istanbul.
1 – Allenarsi a contrattare nel Gran Bazaar
Il Gran Bazaar di Istanbul è un posto per cinture nere di shopping. Con più di 3000 negozi (ma alcuni dicono che sono addirittura 4000) non c’è che l’imbarazzo della scelta. Le origini del Gran Bazaar risalgono alla metà del 15° secolo, per merito del sultano Mehmet II che ne ordinò la costruzione: pensato per diventare un grande magazzino e un punto di commercio e scambio sulla Via della Seta, al suo interno c’erano dei caravanserragli dove i mercanti potevano fermare le loro carovane e scaricare la merce.

Il Bazaar all’inizio era diviso in settori e nonostante oggi i negozi siano più “mescolati” tra di loro potrai ancora notare che ci sono settori dove viene venduta solo gioielleria, altri per le delizie culinarie, altri per i tessuti e via dicendo. Ci sono talmente tante di quelle cose luccicanti che sicuramente ti verrà voglia di acquistarle tutte. Tra le cose da acquistare ci sono sicuramente le classiche lampade in vetro colorate, le spezie, i tappeti, i saponi tipici all’olio di oliva che vengono utilizzati negli hammam, i lokum (dolcetti tipici proprio di Istanbul, molto colorati, sembrano piccoli gioielli) e i nazar boncuğu, conosciuti da noi come l’Occhio di Allah, dei piccoli oggetti in vetro rotondi e azzurri che fungono da amuleti contro il malocchio e porta fortuna.
Ragazze come me, preparatevi a svuotare il portafoglio! Ricordatevi però di contrattare sul prezzo, non siate timide pensando di far la figura dei taccagni, per i negozianti di Istanbul contrattare fa parte della loro cultura e non vi è nulla di strano.
Consiglio di PimpMyTrip: se decidi che vuoi prendere un tè al Gran Bazaar chiedi sempre PRIMA il prezzo. Se non lo farai è probabile che al momento di pagare ti verrà fatto un prezzo a dir poco osceno. Chiedendo il prezzo prima, invece, per paura che tu te ne vada se il costo è troppo alto, saranno più onesti e ti faranno un prezzo molto migliore. A me è capitato: quando non ho chiesto, il costo è stato di 130 lire turche per un tè, lo stesso tè che poi ho preso da un’altra parte a 15 lire turche chiedendo il prezzo prima di sedermi.
2 – Santa Sofia (Ayasofya)
Oggi è una moschea, ma in passato Hagia Sophia (Grande Moschea Benedetta della Grande Hagia Sophia) è stata una cattedrale cristiana, cattedrale ortodossa, moschea e museo. Insomma le ha passate di tutti i colori.

Uno dei più grandi esempi superstiti di architettura bizantina, e anche se da fuori può avere un aspetto “massiccio” e grossolano, il suo interno è davvero incredibile: le decorazioni e i mosaici meravigliosi (e che hanno ispirato la Basilica di San Marco a Venezia.) sono illuminati a ogni ora del giorno dalla luce delle 40 finestre ad arco della cupola centrale di 55 metri d’altezza.
ATTENZIONE: da Luglio 2020 Hagia Sophia è stata riconvertita in moschea.
Ci sono due tipi di biglietti per Hagya Sophia: il più semplice (€ 25) ti permette di entrare e visitare solo la moschea dai balconi del piano superiore: non è possibile scendere per cui dovrai salire delle scale. C’è poi un biglietto più costoso (€ 50) che include anche il museo e che puoi acquistare direttamente sul posto non solo alla biglietteria ma anche alle macchinette automatiche tramite scansione di un Qrcode.
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3 – Moschea Blu (Sultanahmet Camii)
La Moschea del Sultano Ahmed è il sito più famoso nonché più visitato di Istanbul. Il nome deriva dalle oltre 20.000 (pensa oltre ventimila) piastrelle azzurre che ornano la cupola e le sue mura. Costruita tra il 1609 e il 1616, durante il regno di Ahmed I, la Moschea presenta pareti, colonne e archi ricoperti dalle maioliche di İznik (l’antica Nicea), decorate in toni che vanno dal blu al verde e che, rischiarate dalla luce delle260 finestrelle, conferiscono alla grande sala della preghiera un’atmosfera suggestiva e quasi surreale.
Un’altra delle cose particolari della Moschea Blu sono i 6 minareti cosa abbastanza inusuale per una moschea: secondo una storia locale, sono dovuti alla “megalomania” del sultano Ahmed I che non potendo eguagliare la magnificenza della moschea di Solimano né quella di Hagia Sophia, non trovò soluzione migliore per cercare di distinguerla che chiedere che la Moschea avesse i minareti in oro. L’architetto però fraintese le parole del sultano, capendo “altı” (in turco “sei”) anziché “altın” (oro). Ecco dunque perché la moschea ha ben 6 minareti!

Anche se la moschea è tutt’ora in funzione, è possibile visitarla all’interno. Non dimenticarti di usare un comportamento adeguato e di vestire in maniera appropriata: è un luogo di preghiera. Il modo migliore per ammirarla è arrivandoci dall’ippodromo (che si trova sul lato Ovest della Moschea).
Consiglio di PimpMyTrip: durante la mia ultima visita (Aprile 2024) le code per entrare alla Moschea Blu erano enormi in quanto erano arrivati i turisti delle crociere ed erano tantissimi. I visitatori entrano da una porta laterale, non è possibile entrare dalla porta principale che è dedicata ai fedeli. Se riesci vai alla sera: la moschea non ha orari precisi ma chiude al tramonto (e a volte resta aperta anche dopo) in questo modo eviterai la gran parte dei turisti e non ci saranno code.
4 – Crociera sul Bosforo
Se non hai tantissimi giorni per vedere tutto quello che Istanbul offre, la crociera sul Bosforo è un ottimo modo per dare un’occhiata ai punti di interesse principali della città: navigherai accanto al Palazzo Dolmabahçe, alla torre di Maiden, alle bellissime ville e ai giardini fioriti.
Una crociera sul Bosforo è probabilmente l’attrazione turistica più sottovalutata di Istanbul ed è anche abbastanza comprensibile: ci sono talmente tante cose da fare che probabilmente penserai che una crociera sul Bosforo non vale la pena. Secondo me è sbagliato e se deciderai di seguire il mio consiglio, metterai qualche ora a disposizione di un indimenticabile tour e non te ne pentirai.
Hai varie scelte da fare e durante la mia visita ho scelto la crociera con spettacolo e cena. La cena era non il massimo, lo spettacolo neanche (i ballerini sembravano non proprio dei professionisti), ma si può ballare e ci si diverte un sacco. Quando sarai stanco potrai uscire sul ponte all’aperto e goderti le luci della città che scorrono davanti ai tuoi occhi.
Chi avesse tempo una bella escursione è anche navigare lungo il Corno D’Oro fino a raggiungere il Mar Nero.
Qui di seguito trovi 2 scelte diverse di crociere sul Bosforo disponibili:
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5 – Guardare il panorama dalla Torre Galata
La torre Galata si trova a Beyoğlu e sembra la torre di una fiaba. C’è qualcosa di magico infatti in questa torre in pietra di epoca medievale e nella sua forma con il tetto conico. La torre è stata costruita nel 1348 da Rosso Doria ed è poco meno di 70 metri d’altezza: fu costruita come torre di guardia per la cittadella di Galata, una volta roccaforte dei genovesi. 70 metri di altezza più i 140 sul livello del mare dove è stata costruita, la Torre Galata offre i panorami più belli di Istanbul e del Bosforo.

Ogni anno è presa d’assalto da milioni di turisti ed anche se ci sarà da pagare il prezzo della coda, ne vale assolutamente la pena: dai balconi esterni sulla sua cima infatti si gode di un panorama mozzafiato sulla città, il Corno d’Oro e lo stretto del Bosforo.
6 – Percorrere Istiklal Avenue
Il cuore pulsante di Istanbul, Istiklal Avenue è una strada pedonale lunga 1,4 km in cui si trovano la maggior parte dei caffè, locali e dei ristoranti. Se non ve la sentite di farla tutta a piedi, potete prendere il famoso tram storico per arrivare fino a piazza Taksim in cui si trova il monumento alla Repubblica: a mio avviso meglio camminare, con i 3 milioni di visitatori che la percorrono ogni giorno, il tram resta spesso imbottigliato senza riuscire ad avanzare e potresti metterci più tempo che a piedi.

7 – Fumare la shisha (chiamata anche Hookah)
Le pipe ad acqua sono molto popolari a Istanbul (come del resto in quasi tutti i paesi musulmani) e anche se non sei un fumatore, non provarla sarebbe un crimine, qui infatti è quasi uno status symbol.
Il tabacco utilizzato per la Shisha è un tabacco aromatizzato (impastato con la melassa) con vari gusti: limone e menta, mela, uva, ma il mio preferito è quello all’arancia anche se è difficile da trovare. La celeberrima pipa ad acqua ha un concetto molto semplice: il tabacco viene posto in alto sul braciere e si fuma attraverso un lungo tubo: il fumo, prima di venire aspirato, passa attraverso l’acqua posta nel “bulbo inferiore” raffreddandosi.

A Istanbul i luoghi dove fumare la shisha sono innumerevoli, la trovi praticamente ovunque, ma per avere l’esperienza migliore prova i locali Huqqa (a Istanbul ce ne sono ben quattro) e Lulu Lounge.
A scanso di equivoci visto che qui da noi la shisha è spesso usata con altre sostanze: non c’è nessuna droga/stupefacente dentro, è semplicemente tabacco aromatizzato.
8 – Assistere allo spettacolo dei dervisci rotanti
Se si vuole conoscere una parte fondamentale della cultura turca non si può non andare a vedere la danza dei dervisci rotanti. La Turchia infatti è la patria dell’ Ordine dei Mevlevi, cioè una confraternita di Sufi. La danza in realtà è un rito durante il quale i danzatori raggiungono l’estasi mistica. A Istanbul oggi è possibile vedere la danza dei dervisci rotanti sia come spettacolo per i turisti, sia partecipare al vero rito (che però dura 3 ore e si trova in zone difficili da raggiungere della città, oltre che dovrete osservare varie regole).
Il mio consiglio è quello di partecipare allo spettacolo della danza che ho fatto io: lo spettacolo al Hodjapasha. Si tratta di uno dei migliori spettacoli di Istanbul e la location è veramente incredibile: un’antica hammam a cupola in mattoni a vista. Sia il luogo che lo spettacolo mi hanno lasciata senza parole. Vedere volteggiare i dervisci con la musica (suonata da loro dal vivo) intorno a me è stato qualcosa di bellissimo soprattutto perché non c’è un palco, ma le sedie sono disposte a semicerchio proprio intorno alla zona dove i Dervisci volteggiano per cui li hai davvero vicini. Mi spiace ma non si può fotografare quindi ti metterò solo una foto che ho fatto prima che lo spettacolo cominciasse così che tu possa almeno vedere la bellezza del luogo dove viene fatto lo spettacolo.
- ☞ Clicca per vedere anche tu lo Spettacolo dei dervisci rotanti

9 – Rilassarsi in un hammam
Anche se hai problemi di inibizioni, prova assolutamente un hammam. L’hamam, o bagno turco, fa parte della cultura e della tradizione musulmana e sono nati proprio qui a Istanbul, durante il suo periodo ottomano. Prima di allora comunque, i Romani avevano già radicato da tempo la cultura delle terme, ma gli Ottomani portarono con sé le proprie tradizioni riguardo il bagno: lo “scontro” tra le tradizioni ottomane e quelle romane evolse in un nuovo rituale che univa quello della pulizia del corpo con quello della religione islamica.
I Turchi lo chiamarono hamam.
Ci sono tantissimi hamam a Istanbul: alcuni sono bellissimi e perfetti per i turisti (sono vere e proprie SPA), ma il mio consiglio è quello di provarne uno pubblico (anche se a volte l’igiene lascia un po’ a desiderare) per avere una reale “local experience”.
Vuoi vivere una vera esperienza locale? Prova l’hammam Cagaloglu Hamam uno dei bagni turchi più famosi di Istanbul: puoi prenotarlo a questo link a un ottimo prezzo! Altrimenti leggi questo mio post sui migliori hamam di Istanbul.
Non preoccuparti se ti senti brutto e grasso, a nessuno importa come sei e nessuno ci farà caso, anzi verrai trattato come un re o una regina!
10 – Ascoltare la chiamata alla preghiera del Muezzin
Sono moltissimi i suoni di Istanbul: le sirene dei battelli che percorrono il Bosforo, i clacson delle auto, la musica nei locali, il canto dei gabbiani, le grida dei venditori che richiamano i clienti. Ma il suono vero quello che incanta, rapisce e che scandisce la giornata è l’adhan ovvero il richiamo alla preghiera del muezzin. Cinque volte al giorno il muezzin sale sul minareto (ormai usano degli altoparlanti) e intona una litania salmodiata che serve per ricordare ai fedeli che è l’ora della preghiera. In questo solo richiamo, talmente penetrante che sembra pervadere ogni cosa, sono sintetizzati tutti i 5 punti cardinali della religione islamica.
11 – Immaginarsi una vita da re al Topkapi
Residenza dei sultani ottomani per oltre 400 anni il Palazzo Topkapi è talmente grande che per visitarlo approfonditamente bisognerebbe spenderci dentro almeno una giornata intera. Fu costruito per volontà di Maometto II, era originariamente conosciuto come Yeni Saray, ovvero “Nuovo Palazzo” in contrapposizione al “Vecchio Palazzo” che i turchi avevano ereditato dagli imperatori bizantini. Il Topkapi fu soggetto a ristrutturazioni ed ampliamenti per 3 secoli:
A parte le corti, i giardini, le sale e il tesoro reale (con degli smeraldi veramente enormi per non parlare del meraviglioso Diamante del Fabbricante di Cucchiai, il 5° più grande al mondo) da non perdere l’harem, la residenza privata del sultano, in cui vivevano le 1000 tra mogli e concubine. Un consiglio: cerca di andare alla mattina presto e appena entrato dirigiti subito al Museo del Tesoro per vedere la collezione di gioielli, se aspetti infatti troverai una coda esasperante. Dopo la visita potrai recarti all’harem in questo modo ottimizzerai il tempo all’interno del Palazzo.
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12 – Attraversare il Ponte Galata al tramonto
Il modo migliore per vivere Istanbul al top della sua magia, è fare una passeggiata sul Ponte Galata (che congiunge la parte antica della città con quella moderna) al tramonto, quando le moschee sulla collina formano eleganti silhouette contro il cielo rosso, rosa e blu e il profumo delle pipe ad acqua investe l’aria di aromi alla mela e alla menta.
Il Ponte (quello di adesso abbastanza bruttino direi) ha una storia travagliata, ma è un simbolo della città. Pensate che Leonardo mandò un suo progetto per costruirlo e il sultano dell’epoca rifiutò chiamando invece Michelangelo che declinò l’invito.
Il ponte si può attraversare sia da sopra dove passano le auto (e dove noterai le persone del posto che pescano con le loro canne) oppure “sotto” in una zona totalmente pedonale piena di ristoranti e locali.
13 – Provare il caffè turco
Provalo anche se credo che non ti piacerà. Il caffè turco infatti si prepara versando la polvere di caffè macinata molto fine direttamente nell’acqua bollente e lasciando poi depositare il fondo. Non fate come me e cercate di non tracannare il residuo della polvere macinata, è terribile.
Lo sapevate che è proprio dal fondo del caffè turco che nasce la caffeomanzia, cioè l’arte divinatoria di leggere il futuro sul fondo della tazzina?
14 – Mangiare un doner kebab
Il kebab è un piatto di origine persiana e, semplificando parecchio, si tratta di carne alla brace cotta infilzata in uno spiedo. Il doner kebab, il rotolo verticale rotante che tutti conosciamo è stato inventato non in Turchia bensì dagli immigrati turchi in Germania che rielaborarono il loro piatto tradizionale per andare incontro al favore dei tedeschi.

Ma cosa è esattamente un Doner Kebab? Si tratta di carne (agnello, di manzo o di pollo) e prima marinata che, tagliata a fettine, viene infilzata in uno spiedo verticale e fatta girare intorno a una fonte di calore. In questo modo, i pezzi più “grassi” vengono sistemati in cima allo spiedo e con il calore si sciolgono colando sulla carne sotto, rendendola morbida e mai asciutta o bruciata.
Successivamente la carne viene tagliata e servita dentro un panino di pane arabo, insieme a un sacco di altre cose, per lo più verdure o patatine fritte e condita con salse di tutti i tipi, tra cui la tradizionale harissa (salsa molto piccante) o hummus di ceci, ma anche ketchup e maionese (a seconda dei gusti)
15 – Immergersi sottoterra alla Cisterna Basilica
La Cisterna Basilica è la cisterna sotterranea più grande rinvenuta a Istanbul. Nata per rifornire di acqua il palazzo degli imperatori bizantini veniva alimentata da un’acquedotto e poteva contenere fino a 80 milioni di metri cubi.

Sono 336 colonne di cui due, le più impressionanti, sono sorrette da due teste di Medusa, una capovolta e una ruotata di 90°. Le due teste probabilmente sono pezzi riciclati di qualche altro monumento antico. Più avanti se ne trova un’altra ritenuta molto importante: è una colonna con intagliate delle lacrime e si dice che abbia il potere di avverare i desideri.
Le code sono sempre lunghe e prenotando i biglietti in anticipo potrai risparmiare tempo. Anche con i biglietti Salta fila dovrai metterti in coda in una fila parallela (dietro a tutti gli altri che hanno entrata prioritaria) ma la coda è più veloce. Se acquisti il biglietto con audioguida ricordati di portare le cuffiette perché l’audioguida è scaricabile sul tuo smartphone.
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16 – Assaggiare la baklava
O meglio come farsi cadere i denti mangiando la cosa più dolce che il cervello umano possa mai concepire. Originaria probabilmente della Turchia, ma diffusa in praticamente quasi tutti i paesi dell’Asia sud-occidentale, centrale e balcanica, la baklava è un dolce complesso che consiste di strati di pasta fillo (una varietà di pasta sfoglia) imburrati e farciti con noci, pistacchi e frutta secca prima di essere cotti al forno e successivamente imbevuti di una soluzione di zucchero e limone, a volte miele, e con l’aggiunta di spezie.
Una cosa poco-poco calorica insomma, non proprio consigliata per chi soffre di trigliceridi alti.
17 – Comprare una lampada di vetro
Io ne ho presa una rossa ed ero felice come una bambina. Le lampade di vetro di Istanbul sono generalmente fatte con dei mosaici di tanti piccoli pezzettini di vetro di colori diversi, ma se ne trovano di ogni tipo: da quelle da appendere a quelle da comodino, da quelle in vetro trasparente a quelle rosse. Insomma non c’è che l’imbarazzo della scelta. Se le vuoi acquistare non farlo nel Gran Bazaar dove i prezzi sono gonfiati, tanto le trovi praticamente ovunque in città.

18 – Cenare con vista
Il ristorante Hamdi è in realtà una kebaberia e servono piatti tipicamente turchi. Purtroppo il fatto di essere menzionato su delle guide famose lo ha reso un pochino turistico. Non è un ristorante di lusso, ma la vista a 180 gradi sulla città vecchia e sul Bosforo vale il costo della cena.
19 – Bere una spremuta di melograno
Sparsi per tutta la città troverai dei banchetti che vendono succhi e spremute. La migliore per mio gusto è quella di melograno che qui è un’istituzione (l’avevo già bevuta in Israele a dire il vero) e grazie agli antiossidanti è anche ottima per la salute. Dopo tutti i dolci che si mangiano quando si visita Istanbul qualche vitamina male non fa e in più rispetto all’Italia costa poco.

20 – Visitare la Moschea di Solimano (Süleymaniye)
Hagia Sofia e la moschea Blu sono le due moschee più conosciute di Istanbul, ma la Moschea di Solimano è la più grande di tutte. Costruita tra il 1550 e il 1557, La Moschea di Solimano, anche conosciuta come Suleymaniye, è una moschea imperiale ottomana e ospita le spoglie del grande architetto Sinan, che la costruì.
Sebbene fu distrutta a causa di un incendio e fu sottoposta a ristrutturazione, questa grande moschea, meno famosa della Moschea Blu, è un capolavoro. Gli interni sono più sobri, ma dai un’occhiata al miḥrāb, rivestito con maioliche di Iznik o alle vetrate policrome e le quattro colonne, due delle quali sono state prelevate da due palazzi bizantini di Istanbul, una da Alessandria d’Egitto e l’ultima da Baalbek in Libano.

Una faticaccia arrivare in cima attraverso viuzze in salita gremite di negozietti che vendono qualsiasi cosa. Ma la fatica è ripagata in pieno.
21 – Camminare sulle mura di Costantinopoli
Se non hai ancora le scatole piene di camminare, la passeggiata di 7 km sulle mura dell’antica Costantinopoli è una bella scelta, soprattutto perché molto poco turistica. Le mura, un’imponente opera di architettura militare bizantina, furono costruite per proteggere la città quando ancora si chiamava Costantinopoli. Le mura, che erano considerate inespugnabili ,sono un capolavoro di maestosità: il muro interno era alto 12 metri, quello esterno 5 separati da un fossato largo 20 metri che oggi è diventato… un orto.
Le 96 torri disseminate lungo le mura sono in piedi ancora oggi e i segni dell’erosione sono una testimonianza del tempo che passa.
22 – Visitare il Bazaar delle Spezie
Più piccolo del Gran Bazaar, il Bazaar delle Spezie è comunque il secondo mercato coperto più grande di Istanbu ed è un’esperienza sensoriale completa. Costruito nel 1664 come parte del complesso Yeni Camii (Nuova Moschea), è conosciuto in turco come Mısır Çarşısı, e talvolta tradotto come “Bazar egiziano” o “Mercato del mais” (mısır significa sia Egitto che mais in turco).

Profumi, odori, colori insomma tutti i tuoi sensi saranno stimolati al massimo (anche il gusto visti i numerosi assaggi che vi saranno offerti). All’interno del bazaar troverai praticamente tutti i tipi di spezie che si possono immaginare, frutta secca, foglie di the, caffè turco fino agli squisiti dolcetti turchi.
Se vuoi portare a casa qualcosa di speciale e di poco conosciuto qui, acquista un po’ di sumac (una spezia scura con gusto citrato molto forte, da usare al posto del limone), il pul biber (fiocchi di pepe rosso essiccato), il cörek otu (una specie di cumino nero da mettere sl pane) oppure lo zafferano.
23 – Mangiare il panino con pesce (balik ekmek)
A Eminönü, all’estremità del ponte di Galata, troverai dei banchetti che servono il famoso panino con il pesce. In assoluto uno degli street food più famosi di tutta Istanbul, devi sapere che presenta dei rischi. Io l’ho mangiato (ai tempi non ero ancora vegetariana) e sono ancora viva: purtroppo a volte il pesce utilizzato non è freschissimo per cui si rischia il mal di pancia.

24 – Giocare a BackGammon
Io non ho mai capito come si gioca e anzi l’unica volta che ci ho provato ho perso clamorosamente, così mi sono rifiutata di giocarlo di nuovo (odio perdere, soprattutto contro Massi). Il backgammon è un gioco che ha più di 5000 anni (risale all’impero persiano) e per Istanbul troverete tantissima gente che ci gioca: ai tavolini dei bar e dei caffè, nelle piazze e sulle soglie dei negozi.
25 – Mangiare il konefe
Ormai credo che si sia capito da un pezzo: Istanbul non è la meta ideale per chi vuole stare a dieta, semplicemente perché non si può resistere alle prelibatezze della cucina turca. Il mio preferito è il konefe, inutile dire che io che sono a dieta SEMPRE ne ho mangiati a badilate rendendo vani gli sforzi di mesi trascorsi alimentandomi a foglie di lattuga. Il konefe è un formaggio rifasciato in pasta di filo, zuccherato, cotto nel forno e ricoperto di arachidi: è una bontà assoluta, ma visto che è cotto al momento non lo troverai ovunque.
Altre cose da vedere a Istanbul
Fin qui ti ho elencato le cose migliori da fare a Istanbul. in realtà ce ne sono tante altre. Se trascorri a Istanbul qualche giorno in più tieni a mente di visitarle o di fare un’escursione nei dintorni (ce ne sono di bellissime!)
1 – Piazza Eminomu
Eminonu è un posto molto affollato e leggermente caotico, ma bellissimo per la sua atmosfera. Questa zona portuale si trova sul Corno d’Oro, e da qui puoi visitare le moschee, il mercato delle spezie, ristoranti famosi o prendere un traghetto che ti porterà in qualsiasi punto di Istanbul. Fermati e guardati intorno: questa è Istanbul in azione, un alveare di attività che cominciano alla mattina e proseguono tutto il giorno.
2 – Moschea di Rustem Pascià
La moschea di Rustem Pascià è una moschea molto piccola famosa per le sue piastrelle di Iznik e si trova a due passi dal bazar egiziano, anche se l’entrata non è facilissima da trovare dal momento che per entrarci dovrai fare delle scale poco visibili tra le bancarelle e il caos del mercato. Non sembra un granché all’esterno, ma è quello che c’è all’interno che conta, giusto? Bene, le piastrelle in questa moschea sono tra le migliori di Istanbul: un tripudio di azzurro che non dovresti perderti. Non c’è biglietto di ingresso, ma puoi lasciare una donazione se vuoi, o comprare un piccolo souvenir per il mantenimento di questo vero gioiello nascosto di Istanbul.

3 – Ortakoy
Ortakoy è un quartiere alla moda di Istanbul. Passeggia per i negozi, cena in uno dei ristoranti e ammira l’iconica Moschea Ortakoy.
4 – Quartieri di Fener e Balat
Lasciati alle spalle le zone turistiche più famose e passeggia nei colorati quartieri di Fener e Balat.
5 – Eyup Moschea del Sultano
Questa è una moschea molto meno visitata dai turisti rispetto alle altre moschee di Istanbul. Situata in una zona al di fuori della principale zona turistica, quando sei qui, Istanbul sembra davvero “autentica”.
Questa è una bellissima zona della città. Dalla moschea, segui il sentiero in salita attraverso il cimitero. È una bella passeggiata e dall’alto si gode di una splendida vista del Corno d’Oro e di Istanbul!
Escursioni da Istanbul
La città più grande della Turchia è una metropoli enorme e vivace, una meraviglia architettonica e senza dubbio un gioiello culturale. Se sei come me, il trambusto della città ti farà divertire un sacco, ma se stai qualche giorno in più alla lunga potrebbe essere snervante. Per fortuna da Istanbul ci sono delle escursioni di un giorno che puoi fare e che ti danno la possibilità di visitare posti epici come Troia, Pamukkale, Edirne. Inutile ti dica che vale la pena visitarle, ognuna di esse.
1 – Isole dei Principi
Molto popolari tra i locali di Istanbul, le Isole dei Principi sono il luogo perfetto per coloro che desiderano trascorrere una giornata tranquilla lontano dalla frenetica vita della città. Puoi arrivarci prendendo un traghetto da Kabatas e in solo mezz’ora sarai circondato da splendide spiagge e da foreste su isole costellate di tradizionali case in stile ottomano.
2 – Pamukkale
Un altro tour di un’intera giornata che stavolta però include un volo, Pamukkale è a circa due ore da Istanbul,. Dovrai prendere un aereo e fare un trasferimento via terra, ma se sei instancabile, facci un pensiero, visiterai uno dei posti più belli di tutta la Turchia. Se ancora non sai cosa sia Pamukkale, sappi che è una serie di terrazze di piscine termali e acqua azzurre arrampicate in cascata l’una sull’altra. Il paesaggio drammatico merita sicuramente il viaggio, offrendo infinite opportunità per rilassarsi, scattare foto incredibili ed esplorare uno dei luoghi più unici al mondo.
3 – Parco Nazionale Storico di Gallipoli
Situato sull’incredibile Penisola di Gallipoli con le sue coste verdeggianti e gli idilliaci panorami costieri, troverai anche il bellissimo Parco Nazionale Storico di Gallipoli, dedicato alla commemorazione e all’onorificenza dei soldati della prima guerra mondiale. I cimiteri stessi, sebbene malinconici, sono stupendi da guardare ed è facile passare ore a girovagare rimanendo affascinati da loro e dai vari altri memoriali. I punti salienti qui sono Anzac Cove, Chunuk Bair e 57 Alay, tutti con il loro significato storico distinto ma affascinante.
4 – Troia
Avendo posseduto il titolo di patrimonio mondiale dell’UNESCO per oltre 20 anni, Troia è uno dei siti antichi più iconici del mondo, grazie al fascino per la sua storia mitologica alimentata dai media popolari e dalle lezioni di storia. Insomma, tutti abbiamo sentito parlare del cavallo di Troia, no? Il sito ospita rovine delle mura esterne, città fortificate e un tempio di Atena, che, sebbene lascino qualcosa all’immaginazione, sono tutti belli da visitare.
5 – Edirne
Famosa per essere la seconda capitale dell’Impero ottomano, Edirne è una città sorprendentemente opulenta, ricca di edifici storici tra cui moschee, musei e un incantevole e misterioso centro storico. In termini di edifici degni di nota, la Moschea Selimiye è uno degli edifici più belli del paese, completo di guglie accattivanti e una cupola centrale mostruosamente grande. Merita una visita anche il Museo di arte turca e islamica di Edirne, ospitato nel cortile della moschea e che espone affascinanti ceramiche, tessuti e oggetti in legno del regno ottomano.
6 – Efeso
Efeso è una gita di un giorno da non perdere quando si visita Istanbul. Sebbene il modo più economico e veloce per arrivarci sia l’aereo, ne vale sicuramente la pena. L’antica città ha alcuni dei monumenti più incredibilmente ben conservati della Turchia, tra cui la Casa della Vergine Maria, dove presumibilmente trascorse i suoi ultimi giorni. Da non perdere anche il Tempio di Artemide, ufficialmente una delle Sette Meraviglie del Mondo. A meno che tu non voglia esplorare da solo e risparmiare un po’ di soldi, il modo migliore per visitarlo è fare un tour guidato, dove sarai portato nei posti migliori e non dovrai preoccuparti di organizzarti il trasporto.
Grace
Che fortuna trovare questa pagina con tutti i tuoi suggerimenti proprio ora! Vado ad Istanbul la prossima settimana e a differenza delle altre volte in cui ho organizzato un viaggio, in questa occasione ho avuto così tanto da fare che ancora non ho scelto un programma per questa vacanzina primaverile! Voglio, come sempre, visitare tutto della città sfruttando ogni ora, ma ancora non mi ero messa carta e penna per segnare tutto. Fortuna che non dovrò farlo più perché qui mi sembra ci sia davvero tutto per vivere un’esperienza completa! Grazie mille!!
M. Grazia
Splendida descrizione… Grazie
Emarti
Grazie a te!
Carmela
E il mio sogno andare, qui ti ringrazio c’è un ottima descrizione per poterlo visitare, grazie.
Elena
Grazie!!! Descrizione chiara ed invitante! Istanbul mai vista ma è il sogno nel cassetto e tu hai dato una spinta perchè il sogno si avvera.
Dopo 30 anni che manco dalla Turchia, forse è la volta buona.
Elena
Emarti
Ciao elena! Che bello, spero di aver contribuito a farti venire voglia di partire! Istanbul è meravigliosa e il Bosforo ha un colore super-blue!
Alessandra
Ciao,
Blog superinteressante, seguirò di certo i tuoi consigli!
Posso chiederti se hai un consiglio sulla zona in cui alloggiare ?
Grazie
marco
Ciao Martina, mi sapresti consigliare, dare contatto di una guida ad Istanbul per favore, vado dal 13 al 20 aprile
grazie mille
Marco
Daniela basagni
Grazie informazioni a giugno desidero andarci e volevo prenotare con pegasus. Leggo recensioni brutte quindi chiedo a voi qualche informazione in più. Sinceramente avevo prenotato questo ottobre il volo per istambul poi purtroppo sono caduta e ho disdetto.per telefono è stato facile farsi dare il rimborso dopo 15gg mi hanno accreditato il 50 per cento. Ho parlato bene con loro perché hanno ufficio in Italia
Emarti
Io ho volato con Pegasus varie volte, è una low cost e come tutte le low cost hanno le loro condizioni, ma io mi sono trovata bene