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PimpMyTrip.it » Viaggiare in Giordania » Il Wadi Rum in Giordania e come il deserto mi ha cambiato la vita

Il Wadi Rum in Giordania e come il deserto mi ha cambiato la vita

Era da tantissimo tempo che sognavo di visitare il Wadi Rum, il più esteso deserto in Giordania: non sapevo quando, ma sapevo che comunque prima o poi nella mia vita un tour tra le dune di Lawrence di Arabia lo avrei fatto.

wadi rum giordania
Il Wadi Rum in Giordania

E così il terzo giorno del nostro breve viaggio in Giordania, si è presentata l’occasione di fare un tour di una mattinata e l’abbiamo colta al volo. In tanti preferiscono fermarsi anche una notte a dormire nel Wadi Rum nei campi tendati, nonostante forse un po’ turistica una pur sempre emozionante “beduine experience”, ma noi non avevamo abbastanza tempo a disposizione per cui ci siamo dovuti accontentare di un solo assaggio di questo piccolo ma eterogeneo deserto.

Ci sono voluti milioni di anni e una situazione tettonica instabile per creare quello che oggi è questo  caleidoscopico deserto. Nell’antichità grandi eventi tettonici hanno spinto con forza fuori dalla crosta terrestre possenti massicci di arenaria che poi sono stati modellati dal tempo e dal vento per dare vita a nicchie, pinnacoli e maestose formazioni di roccia che emergono da una mare fatto di infinite distese di sabbia che a seconda della luce cambiano il loro colore, dal bianco al rosa, dal rosso all’arancio.

Wadi in arabo significa “valle”.

deserto giordania
Piste nel deserto della Giordania

Audh, la nostra guida, si presenta puntuale davanti al nostro hotel di Petra. In totale siamo in 6 per cui dobbiamo un pochino stringerci sul pickup Toyota, ma la strada è bella e il viaggio piacevole. Da Petra impieghiamo quasi due ore ad arrivare al Wadi Rum, ma ce la prendiamo con calma, fermandoci per fotografare ogni volta che dal finestrino del 4×4 vediamo un bel panorama o qualcosa di interessante.

Cominciamo il nostro tour in nel deserto del Wadi Rum fermandoci in cima a una duna da cui si osserva una bellissima vista: da qui in poi avremo il permesso di Audh di stare nel cassone dietro del pickup. Il nostro più che un tour nel deserto è stata una vera e propria avventura vissuta sulla pelle, sotto il sole cocente e con l’aria secca tra i capelli, una di quelle avventure che non ti dimentichi mai.

formazioni rocciose wadi rum
Formazioni rocciose

La soste successive saranno per fermarci a vedere alcune formazioni di roccia, create in migliaia di anni dall’erosione ed in particolare i famosi archi per cui il Wadi Rum è famoso: uno di questi è il Rock Bridge, la fotografia del deserto che ognuno di noi vorrebbe portare a casa. Avevo letto sul web che viste le sue piccole dimensioni il Wadi Rum è spesso molto affollato: sarà a causa della situazione politica in Medio-Oriente un po’ incasinata, sta di fatto che noi per tutta la mattinata non incontreremo anima viva e avremo lo spettacolo del deserto tutto quanto solo per noi.  Niente code per fotografare, niente contosionismi strani per evitare di includere turisti sconosciuti nelle inquadrature, per noi il Wadi Rum è stato solo pace, spazi infiniti, silenzio e solitudine, cioè proprio come il deserto dovrebbe essere!

iscrizioni deserto
Petroglifi

Contrariamente a quello che si potrebbe pensare di un luogo così ameno ed inospitale come il deserto, il Wadi Rum è da sempre stato abitato e lo dimostrano i più di 30.000 petroglifi che si possono trovare incisi sulla tenera arenaria, di alcuni dei quali si va alla scoperta durante il tour. I più famosi quelli del Khazali Canyon, un piccolo affascinante canyon “decorato” con iscrizioni rupestri Nabatee alcune delle quali risalenti al IV secolo AC. Resto catturata ad osservare tutto questo, domandandomi come sia possibile che queste iscrizioni siano rimaste qui per tutto questo tempo praticamente intoccate mentre il vento e l’erosione cambiavano tutta la geomorfologia del paesaggio intorno.

Ma lo sappiamo tutti che le ore a volte scorrono davvero troppo in fretta (quando ci si diverte).  Audh guida il suo pickup con noi nel cassone dietro tranquillamente ed in totale sicurezza e si ferma ogni volta che vuole farci vedere qualcosa di interessante o che vale la pena fotografare.

wadi rum deserto giordania
Il nostro Toyota

Facciamo uno stop anche sulle dune di sabbia per le foto di rito, prima di fermarci alla stazione del treno che venne utilizzato per il film di Lawrence di Arabia. Il treno è qui dal 1916 e anche se non trasporta i passeggeri attraverso il Wadi Rum viene ancora utilizzato per fare dimostrazioni e spettacoli. E a questo ultimo stop Audh ci fa segno di tornare a sederci dentro il pickup, il nostro tour nel deserto è finito e dobbiamo imboccare la strada a percorrenza veloce che da lì ci porta fino ad Aqaba.

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Il treno nel deserto

Dicono che il primo amore non lo si scorda mai ed è quello che penso ogni volta che torno nel deserto. Capita che ci siano dei momenti nella vita in cui ci si accorge che qualcosa scatta dentro di noi ed immediatamente si acquista la consapevolezza che da quel momento  la nostra vita non sarà mai più la stessa. A me questo è successo, fortissimo, la prima volta che vidi il deserto e succede ancora ogni volta che ci torno.

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Dune di sabbia nel Wadi Rum

Infatti è esattamente quando vidi il Sahara per la prima volta che ho capito che quello che volevo fare nella mia vita era viaggiare: lì ferma in piedi di fronte a quell’immensità di sabbia mi sono resa conto di quanto fosse drammaticamente bello il nostro mondo e di quanto noi siamo piccoli esseri in confronto alla grandezza della natura.

noi-con-audh
Noi con Audh la nostra guida

Il deserto è uno dei luoghi più ameni e difficili in cui ci si possa ritrovare: di giorno il caldo ti massacra, la sabbia mossa dal vento si infila dappertutto anche se si è coperti dalla testa ai piedi e i tramonti sono infuocati davvero, mentre di notte il freddo ti gela le ossa e ti regala le stellate più limpide che ci si possa immaginare.

E poi non si può non ammettere che nel deserto, come nel mare, su di tutti prevale sempre un senso di libertà difficile da provare altrove: lo stesso infinito senso di libertà che provo ogni volta che torno in questi luoghi che amo così tanto, come l’ho provato nel Wadi Rum, buttati sul cassone di un pick up con intorno semplicemente sole, polvere ed inevitabilmente le nostre risate.

wadi-rum-jump
Jump nel deserto
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Aggiornato il: 30 Gennaio 2024 Altri articoli per te: Viaggiare in Giordania

Primo piano di Martina Santamaria travel blogger e travel photographer Martina Santamaria

Martina Santamaria è una travel blogger, una travel influencer e una travel photographer dal 2013. Martina è l’ideatrice e la proprietaria di pimpmytrip.it, uno dei siti web di viaggi più visitati d’Italia. Martina è ideatrice e co-conduttrice del podcast “Pimp My Trip” per la web radio “Good Morning Genova”. Martina è una viaggiatrice esperta che organizza i suoi viaggi in autonomia. Martina ha visitato più di 50 diversi paesi in tutto il mondo.

Interazioni del lettore

Commenti

  1. Audh

    1 Luglio 2015 alle 15:22

    Im really happy to know u have good experians in jordan desert and i would like to tell u always welcome.
    nice meeting you
    one of my WhatsApp phone number 00962 777 244 605

    Rispondi
    • martina santamaria

      2 Luglio 2015 alle 04:39

      We had a great experience in Wadi Rum!!! Thank you Audh!

      Rispondi
  2. Deborah

    1 Luglio 2015 alle 15:24

    Bellissimo questo post, hai descritto perfettamente la bellezza del Wadi Rum e trasmesso il tuo amore per il deserto, Le foto invece sono super fantastiche!!!
    Ora devo andare a vedere quello del Sahara, mi hai fatto venire troppa voglia!! :-)

    Rispondi
    • martina santamaria

      2 Luglio 2015 alle 04:40

      Cara Deborah ma che aspetti? ;-) Il Sahara ti lascerà senza fiato davvero! Anche il Wadi Rum è molto bello devo ammettere però….

      Rispondi
    • CMViaggi - Calogero Mira

      14 Luglio 2015 alle 20:28

      Vero, foto fantastiche. Buon deserto del Sahara. Io l’avevo “sfiorato”.

      Rispondi
      • martina santamaria

        15 Luglio 2015 alle 22:24

        Grazie Calogero! Io nel sahara devo tornarci…prima o poi…

        Rispondi
  3. dueingiro.blogspot.it

    1 Luglio 2015 alle 15:30

    Martina, assolutamente favoloso! Il jump nel deserto poi, numero uno!!!!

    Rispondi
    • martina santamaria

      2 Luglio 2015 alle 04:41

      Ah Ahhhh il jump è stata la cosa più figa! :D

      Rispondi
  4. Valentina

    3 Luglio 2015 alle 09:22

    Che esperienza meravigliosa ^^
    e le foto sono davvero belle, rendono l’idea del deserto e di quella particolare atmosfera :)

    Rispondi
    • martina santamaria

      3 Luglio 2015 alle 14:17

      Ciao Valentina, ma grazie! Si esperienza bellissima, se vai ti raccomando di contattare Audh con lui ci siamo trovati davvero benissimo! :)

      Rispondi
      • Elena Brusa

        11 Novembre 2021 alle 14:53

        Ciao Martina! Grazie per aver condiviso la tua esperienza, che spettacolo!!
        Inoltre, siccome vedo che questo post è di diversi anni fa, pensi che Audh sia ancora attivo come guida in quelle zone? Dalla tua descrizione e dalle foto mi piacerebbe contattarlo per il prossimo viaggio in Giordania..
        Grazie in anticipo!
        Elena

        Rispondi
  5. nikonikol

    5 Ottobre 2015 alle 21:51

    Un territorio irripetibile. Ci sono stato e ho una nostalgia tale da ritornarci. Serenità, dolcezza, amabilità di tutti coloro che ho avuto modo di conoscere e apprezzare. Si, sono stato a Petra, ma ci sono posti che esaltano l’animo e, più di altro lo spirito. fantastico tornarci, ma le attuali condizioni economiche non sono favorevoli. Nei giorni che sono stato a Gerusalemme e dintorni ho imparato ad amare tutti: gente superlativa, educata, impostata caratterialmente come siamo noi del Sud Italia quasi fossero i nostri “CLONI”. Mi auguro di essere con tutti voi in un momento che le mie patologie me lo permetteranno: vi voglio “BENE” essendo figli della stessa entità celeste e se il buon DIO me lo consentirà vorrei avervi tutti con me. Siete splendidi.

    Rispondi
    • martina santamaria

      6 Ottobre 2015 alle 11:59

      Marcello, mi sembra di capire che anche tu ami il deserto eh ;-) Che belle Gerusalemme ci sono stata anche io! Ho scritto un post solo però a riguardo! Certo rimettiti che poi magari ci incontriamo da qualche parte nel mondo :)

      Rispondi
  6. Francesca

    8 Settembre 2016 alle 11:53

    Ciao Martina e complimenti per il sito. Sono arrivata da twitter incuriosita da questo post, ti confesso che la Giordania è uno dei miei signi proibiti. E leggendo qui, me ne sono innamorata ancora di più <3

    Rispondi
  7. Daiana

    4 Maggio 2017 alle 17:10

    Ciao, è bellissimo il tuo blog sulla giordania bravissima. Io credo di andarci ad agosto , lo sò che sarà mortale, ma ho gia fatto il marocco in quel periodo e sono sopravissuta. Amo tutto quello che è il medioriente. Se avessi dei dubbi posso contattarti? Grazie

    Rispondi
    • Emarti

      5 Maggio 2017 alle 07:04

      Ciao Daiana, grazie! Certo che puoi contattarmi, assolutamente si, non farti scrupoli :)

      Rispondi
  8. Michela

    31 Agosto 2017 alle 18:58

    Ciao,

    bello il tuo blog! Anche noi siamo in procinto di partire e vorremmo visitare il deserto. Ma quanto hai pagato per l’intera escursione?
    Grazie

    Rispondi
    • Emarti

      1 Settembre 2017 alle 06:14

      Ciao Michela,
      avevamo pagato 40 euro a testa mi sembra per la giornata intera: Petra – Wadi Rum – Aqaba -Mar Morto e Amman. Prova a contattatare Audh e a chiedergli un preventivo.

      Ciao!!!

      Rispondi
  9. Dino

    7 Settembre 2017 alle 19:51

    Ciao Martina. Vorrei visitare Petra con la mia compagna nel mese di ottobre. Sapresti darmi qualche info per rimanere a dormire negli accampamenti nel deserto?

    Rispondi
    • Emarti

      7 Settembre 2017 alle 22:28

      Ciao Dino, molte agenzie locali possono organizzartelo, altrimenti prova a contattatare Audh che lui sicuramente conosce qualcuno :) Ciao!

      Rispondi
  10. Carlo Cencini

    1 Ottobre 2017 alle 23:49

    Un bellissimo reportage… ben descritto e commentato. Hai reso in maniera mirabile – attraverso le foto e la descrizione – l’atmosfera del deserto e del paese… complimenti! Viene proprio voglia di andarci. Ero prevenuto per via della situazione politica dei paesi vicini ma, anche dal sito della Farnesina, i rischi sono in realtà molto ridimensionati. Se ci vado contatterò certamente Audh. Una domanda: io ci andrei in agosto 2018, sai qualcosa sulle temperature in quel mese?

    Rispondi
    • Emarti

      9 Ottobre 2017 alle 12:29

      Ciao Carlo scusa il ritardo…ad agosto fa caldissimo, ma conosco ragazzi che ci sono andati e mi hanno detto che nonostante tutto è sopportabile :)

      Rispondi
  11. Mario Spalla

    11 Ottobre 2017 alle 10:56

    E così anche voi avete avuto la fortuna di trovare Audh sulla vostra strada.

    Rispondi
    • Emarti

      11 Ottobre 2017 alle 19:18

      Ah ah Grandeeee!

      Rispondi
  12. Valeria

    12 Novembre 2017 alle 16:14

    Ciao Martina!Grazie…perchè tramite il tuo blog ho conosciuto Audh. Sono appena tornata dalla Giordania; viaggiavo da sola ed avevo pochi giorni a disposizione e così ho cercato di organizzarmi un po’ prima di partire. Dopo aver letto il tuo blog ho contattato Audh “the desert wolf” e ho avuto la fortuna di scoprire il Wadi Rum con lui…Audh ama il suo deserto e trasmette tutta la sua passione!La Giodania è una terra ammaliante e la sua gente è amabilmente ospitale!Buon viaggio a tutti coloro che decideranno di andare….

    Rispondi
    • Emarti

      14 Novembre 2017 alle 06:32

      Ah ah Ciao Valeria, Audh è un po’ matto mi fa piacere che tu sia stata bene con lui, è un grande!

      Rispondi
  13. Eva

    23 Novembre 2017 alle 20:45

    Ciao Martina! Come possiamo contattare Audh? Grazie mille in anticipo

    Rispondi
    • Emarti

      24 Novembre 2017 alle 10:10

      Ciao Eva, ci sono i suoi numeri e la sua mail all’interno dell’articolo :)

      Rispondi
  14. Giada

    12 Gennaio 2018 alle 08:36

    Anch’io ho fatto la stessa esperienza qualche anno fa con Audh.. È un viaggio che consiglio davvero a tutti!

    Rispondi
  15. Astrid Dunn

    22 Ottobre 2018 alle 20:32

    Simply amazing!!!
    I enjoyed my visit to Petra in 2007. Stunned by its beauty.
    Absolutely worth another visit. :)

    Rispondi
  16. Grazia

    9 Agosto 2019 alle 12:30

    ciao Martina
    interessanti i tuoi itinerari…
    Audh lavora ancora come guida/autista? I suoi contatti che leggo nel blog sono aggiornati?
    io e mio marito stiamo pianificando una viaggio in Giordania e disolito ci piace viaggiare in modo libero e indipendente con guide locali.
    grazie molte
    Grazia

    Rispondi
    • Emarti

      9 Agosto 2019 alle 18:37

      Ciao Grazie, si sono aggiornati (a meno che non li abbia cambiati di super recente!), Audh non è una guida è un driver, è matto come un cavallo, ma con lui vi divertirete come dei pazzi, credo che non ci sia nessuno al mondo che conosce il deserto come lui!

      Rispondi
  17. marco

    8 Novembre 2019 alle 18:20

    Ciao Martina,
    sono Marco, prima di tutto grazie per le tante informazioni che hai riportato, davvero complimenti!!!
    A Gennaio io e la mia ragazza faremo una vacanza di 5 giorni in Giordania arriveremo in aereo ad Aqaba, per poi da li partire per tutte queste belle destinazioni che ci hai raccontato…e sicuramente provo a contattare Audh. Lui vive ad Aqaba? Pensi sia possibile tramite lui contattare una guida che parli italiano? A fine Gennaio presumo che non faccia molto caldo quindi un abbigliamento primaverile( inteso come da noi in Italia a Marzo-Aprile) potrebbe essere sufficiente? Consigli di dormire nel deserto prenotando in anticipo oppure affidarsi sul posto a qualcuno con la speranza che non ci siano fregature?
    Grazie mille in anticipo per la tua disponibilitá!
    Marco

    Rispondi
    • Emarti

      9 Novembre 2019 alle 11:51

      Ciao Marco,

      Audh è un grande, matto come un cavallo ma con lui ti diverti. Se vuoi una guida italiana prova a sentire lui -> Atef: 00962 795181278.

      A Gennaio alla sera puo’ fare freddo! Portati una giacca, l’ideale sarebbe un piumino leggero e anche un maglione da mettere sotto soprattutto nel deserto. Io consiglio sempre di prenotare prima così ti puoi leggere le recensioni e rischi meno fregature. Audh li organizza comunque i tour nel deserto (ci vive) puoi chiedere a lui.

      buon viaggio!

      Rispondi
  18. Silvana

    7 Settembre 2021 alle 16:04

    Giornata trascorsa in Wadi room, con il furgonato di Audh.
    Paesaggio affascinante e vario, ci tornerei volentieri, come volentieri farei un tour completo della Giordania.
    Audh é stato disponibile, simpatico e competente.
    Abbiamo trascorso una notte nel deserto, in un bel camp di tende. Essendo noi(2 coppie) della terza età abbiamo richiesto tende con bagno, bellissime, che nulla avevano da invidiare ad una camera d’albergo. Anzi…..
    Grazie Audh.

    Rispondi
  19. Carolina

    9 Novembre 2021 alle 11:16

    Ciao! ma che meraviglioso questo post :-)
    Io vorrei portare i miei genitori a fare un giro dal 5 all’11 Dicembre…come lo vedi come periodo? Volevo arrivare a Aqaba poi wadi rum, Petra, Mar morto e ripartire da Amman…potrebbe essere un bel giro?
    Vorrei trovare una guida che parli italiano perchè non conoscono l’inglese, hai qualche suggerimento?
    Scusa le mille domande
    Grazie!

    Rispondi

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