Istanbul è una di quelle città che fanno innamorare tutti a prima vista, è il magico punto di convergenza tra Oriente e Occidente, dove ogni incredibile esperienza culturale si trova dietro ogni angolo. Istanbul incanta con le sue moschee ottomane, i suggestivi bazar e le innumerevoli case da tè.
3 giorni a Istanbul non sono abbastanza per esplorare tutto ciò che la città ha da offrire, ma ti danno abbastanza tempo per avere una buona panoramica della città.
Con questo post, basato sulla mia esperienza (con Massi mio marito siamo stati a Istanbul 3 volte), voglio aiutarti ad ottenere il meglio dal tuo viaggio, a sfruttare il tempo che hai a disposizione con alcune cose che non dimenticherai mai. Allo stesso tempo, con questo itinerario vedrai tutto ma senza dover correre. Te la godrai di più e tornerai innamorato folle come me della città sul Bosforo.
Partiamo con il nostro itinerario di cosa vedere a Istanbul in 3 giorni!
In questa pagina:
Consigli per visitare Istanbul in 3 giorni
Questi consigli ti aiuteranno ad avere un primo contatto con la città.
- Per raggiungere il centro città o il tuo hotel da entrambi gli aeroporti di Istanbul, hai queste opzioni: metropolitana (dal 2020), autobus, taxi o prenota questo comodo trasferimento diretto all’hotel.
- Second Home Hostel: se cerchi un soggiorno pratico, confortevole ed economico, il Second Home Hostel fa al caso tuo. Il primo punto a suo vantaggio è la centralità. Di fatto sono facilmente raggiungibili i mezzi pubblici, inoltre si trova vicino alle principali attrazioni come la Moschea Blu, la Basilica di Santa Sofia e, a soli 10 minuti, il Grand Bazaar.
- Se stai cercando altro puoi approfondire leggendo il mio articolo su dove alloggiare a Istanbul.
- Utilizza l’ampio trasporto pubblico della città, economico ed efficiente. I tram e la metropolitana sono i mezzi di trasporto più veloci e passano circa ogni 5 minuti dalle 06:00 alle 24:00.
- Per avere un primo contatto con la città ti consiglio di prenotare questo tour gratis di Istanbul, ti aiuterà ad orientarti e a darti un primo assaggio delle cose meravigliose che potrai visitare. In alternativa, se cerchi un tour in italiano puoi dare un’occhiata a questo tour privato.
- Se hai intenzione di visitare la maggior parte dei siti di interesse e partecipare all’escursioni ti suggerisco di dare un occhio qui all’ Istanbul Tourist Pass che include, oltre ad altre cose l’ingresso al Topkapi, la Basilica di Santa Sofia, la navigazione sullo Stretto del Bosforo e il bus Hop-on Hop-off.
- Un’altra carta turistica da tenere in considerazione è invece il 5 Guided Museum Pass che ti consentirà di saltare la fila per accedere alla Basilica di Santa Sofia, al Palazzo Topkapi, alla Cisterna Basilica, alla Hagia Irene e al Museo delle Arti Turche e Islamiche.
- Acquista una buona assicurazione di viaggio per avere le migliori cure mediche gratuite negli ospedali più importanti della città. Ti consiglio Heymondo che puoi vedere e acquistare da qui con il 10% di sconto esclusivo per i lettori di questo blog.
Cosa vedere a Istanbul Giorno 1
Nel primo giorno del nostro itinerario di Istanbul in 3 giorni, vedremo alcuni tra i maggiori punti di interesse della città.
Seguendo questo itinerario potrai osservare con calma le meraviglie del Topkapi, fare un sacco di fotografie della moschea blu e di Hagia Sofia e della Cisterna Basilica, rilassarti in un vero hamam e finire la serata con uno spettacolo tradizionale o una romantica crociera sul Bosforo.
Sei pronto? Partiamo!
1 – Palazzo Topkapi
Il “nostro” itinerario di cosa vedere a Istanbul in 3 giorni inizia la mattina presto con la visita al Palazzo Topkapi, centro dell’ex impero ottomano e una delle cose da vedere assolutamente a Istanbul.
Cerca di arrivare entro le ore 9 a questo enorme complesso affacciato sul Bosforo per poterti godere con calma l’interno del palazzo dove si trovano numerose sale, tra cui spicca quella del Tesoro, con pezzi di pregio come il meraviglioso Diamante del Fabbricante di Cucchiai, il 5° più grande al mondo, e il Pugnale Topkapi.
Hey ragazze come me, vi assicuro che gli smeraldi che ho visto qui dentro sono qualcosa di eccezionale che non dimenticherete facilmente!
Un’altra delle stanze più famose è l’Harem, dove vivevano il Sultano e la sua famiglia, in compagnia di più di 1000 donne (è richiesto un biglietto aggiuntivo e ne vale assolutamente la pena). L’harem risale alla fine del XVI secolo ed è un labirinto di corridoi e camere brillantemente piastrellate. Un Harem era la residenza delle mogli, delle concubine e dei figli del sultano. A parte il sultano e i suoi figli, gli unici uomini ammessi nell’Harem erano gli eunuchi, responsabili della sicurezza e dell’amministrazione. Le loro baracche si trovano su un lato del Cortile degli Eunuchi Neri, un porticato di colonne di marmo con alcune lampade in ferro battuto.
Un lungo e stretto corridoio conduce al Cortile delle Serve, dal quale si accede agli Appartamenti del Sultano (la madre del sultano regnante e la donna più potente dell’Harem). Passato questo c’è una splendida sala di ricevimento con un grande camino che conduce a un vestibolo.
Da qui arriverai alla squisita Sala Imperiale, la sala più grande dell’Harem, dove il sultano si godeva la musica e le danze delle sue concubine. La Sala Imperiale e l’altrettanto sontuosa sala da pranzo di Ahmet III, meglio conosciuta come la Sala della Frutta, è tutta ricoperta di dipinti di fiori e frutta.
- Come arrivare: Cankurtaran, 34122 Fatih/İstanbul. In tram direzione Kabataş, fermata Gülhane istasyonu – Vedi indicazioni
- Orari: dal 30 ottobre al 15 aprile dalle 9:00 alle 16:45; dal 16 aprile al 29 ottobre dalle 9:00 alle 18:00. Chiuso il martedì.
- Costo biglietto: Prezzo combinato Palazzo+Harem 1500 Lire turche a partire dall’1 gennaio 2024; 52 eur (visita guidata) -> Acquista biglietto + Harem
2 – Santa Sofia
Uscendo dal palazzo si può raggiungere a piedi in pochi minuti la Basilica di Santa Sofia, una delle più imponenti al mondo.
Questo edificio, costruito come cattedrale bizantina ortodossa ha una storia un po’ travagliata: fu cattedrale cattolica al tempo dei crociati e moschea dal 1453, dopo la conquista di Costantinopoli da parte dell’Impero ottomano. Poi basilica e dal 2020 riconvertita nuovamente in moschea! Santa Sofia colpisce per la sua enorme cupola considerata un punto di riferimento architettonico e il suo interno ricco di preziosi mosaici.
- Come arrivare: a piedi dal Palazzo Topkapi – Vedi indicazioni
- Orari: 9:00 al tramonto (in genere alle 17:00). Chiuso durante gli orari della preghiera (in genere tra le 12:00 e le 13:30). Chiuso il venerdì mattina.
- Costo biglietto: 25 euro a partire dal 15 gennaio 2024, entrata permessa solo al secondo piano per i turisti. (Gratis per bambini fino a 6 anni).
ATTENZIONE: da Luglio 2020 Hagia Sophia è stata riconvertita in moschea!
3 – Cisterna Basilica
Uscendo da Santa Sofia arriverai in pochi minuti alla Cisterna Basilica. Nata come Basilica sotterranea, a causa della necessità di avere l’acqua fu convertita a cisterna da Giustiniano. Sono 336 colonne di cui due, le più impressionanti, sono sorrette da due teste di Medusa, una capovolta e una ruotata di 90°. Abbastanza inquietanti oserei anche dire. Le due teste probabilmente sono pezzi riciclati di qualche altro monumento antico. Più avanti se ne trova un’altra ritenuta molto importante: è una colonna con intagliate delle lacrime e si dice che abbia il potere di avverare i desideri.
- Costo: 20 TL, solo contanti, no carta di credito, inclusa nel Museum Pass
- Orario: dal 1 aprile al 31 ottobre dalle 9:00 alle 18:30; Dal 1 novembre al 31 marzo dalle 9:00 alle 17:30
4 – Piazza Sultanahmet e Ippodromo
La Piazza Sultanahmet (Sultanahmet Meydanı) è la piazza oblunga che si trova accanto alla Moschea Blu. Nelle strade strette e tortuose che circondano la piazza si trova un’enorme quantità di arte e architettura oltre che una marea di piccoli ristoranti (buoni – un po’ turistici se vuoi proprio andare a vedere, ma vale la pena provarne uno).
Ora prova a immaginare questo luogo come doveva essere: sede di chiassose corse di carri, bagni di sangue e stravaganti funzioni reali. Bene, questa piazza era il sito dell’Ippodromo, la gigantesca arena delle corse dei carri! Lo stadio fu originariamente allestito dall’imperatore Settimio Severo nel 200 d.C. e ampliato da Costantino il Grande per lo svolgimento di cerimonie e giochi di corte. L’Ippodromo cadde in rovina in seguito alla conquista ottomana di Istanbul, ma continuò ad essere utilizzato per le grandi occasioni pubbliche. Obelischi e statue adornavano l’Ippodromo nel suo periodo di massimo splendore e oggi ci sono abbastanza resti per coglierne le dimensioni e l’importanza.
L’estremità meridionale del parco ospita tre superstiti della moltitudine di obelischi, colonne e statue che originariamente adornavano l’asse centrale rialzato dell’arena, attorno al quale correvano i carri. L’obelisco egizio del XV secolo a.C. fu portato a Istanbul dall’imperatore Teodosio I dal suo posto di fronte al Tempio di Luxor a Karnak, in Egitto. Originariamente era alto 60 metri ma due terzi dell’originale sono andati perduti durante il trasporto e oggi si erge ad un’altezza di quasi 20 metri. Considerando che ha più di 3500 anni, è in condizioni sorprendentemente buone.
Le altre due strutture sono la Colonna Serpentina (risalente al 479 a.C. e spedita qui da Delfi) e la Colonna di Costantino. Le origini di questa cosiddetta Colonna di Costantino sono incerte, ma un’iscrizione ricorda che era già decaduta quando Costantino la restaurò.
5 – Moschea Blu
La Moschea del Sultano Ahmed, meglio conosciuta con il nome di Moschea Blu è il sito più famoso nonché più visitato di Istanbul. Il nome deriva dalle oltre 20.000 (pensate oltre ventimila) piastrelle azzurre che ornano la cupola e le sue mura.
La Moschea Blu fu costruita tra il 1609 e il 1616 da Mehmet Ağa, l’architetto imperiale del sultano Ahmet I. Il sultano voleva costruire un monumento che potesse rivaleggiare e persino superare la vicina Hagia Sophia. La Moschea Blu divenne presto la principale moschea imperiale di Istanbul a causa della sua vicinanza al Palazzo Topkapi.
All’epoca, una moschea con sei minareti era considerata un tentativo sacrilego di rivaleggiare con la grande moschea (Masjid al-Haram) della Mecca che aveva sei minareti. Secondo la leggenda popolare, il sultano chiese un minareto ricoperto di altın (oro), ma l’architetto capì altı (sei) minareti. Alla fine, il sultano fu costretto a inviare Mehmet Ağa alla Mecca per costruire un settimo minareto per Masjid al-Haram per ripristinarne l’eminenza.
Anche se la moschea è tutt’ora in funzione, è possibile visitarla all’interno. L’interno della moschea è incredibile e una volta dentro capirai perché la moschea ha guadagnato il suo nome familiare. Più di 20.000 piastrelle İznik blu cobalto che brillano dolcemente alla luce delle 260 finestre della moschea, splendidamente decorate con gigli, garofani, tulipani e rose. Fermati un po’, magari siediti sui tappeti e assapora l’atmosfera mistica, osserva le persone e i fantastici lampadari che pendono dal soffitto!
- Come arrivare: 5 minuti a piedi dal museo di Santa Sofia imboccando Sultan Ahmet Parki, altrimenti con il tram 11 d aZeytinburnu Station, direzione Kabatas, dopo 15 fermate scendere a Sultanahmet – Vedi indicazioni
- Orari: dalle 09.00 fino al tramonto. Chiusa durante gli orari di preghiera e il venerdì mattina
- Costo biglietto: gratis
6 – Cemberlitas Hamami
Time to relax!
Nessun viaggio a Istanbul sarebbe completo senza un hamam con vapore, sapone, strofinamento e massaggio!. Trascorrere un’ora o due in un bagno turco lascerà tutto il tuo corpo ringiovanito.
Ricorda che quando visiti un hamam a Istanbul non vai solo a fare il bagno turco, ma ad assaporare una delle tradizioni più belle della città. Ci sono una marea di hamami a Istanbul, ma per il tuo primo giorno, e soprattutto se hai deciso di alloggiare a Sultanahmet vai ai Cemberlitas: sono vicini all’itinerario del tuo primo giorno e all’hotel – e inoltre sono tra i migliori hamam di Istanbul!
I Bagni Cemberlitas (Çemberlitaş Hamami), costruiti nel 1584, sono uno degli hamam più belli di Istanbul e un buon posto per la tua prima esperienza di bagno turco. I bagni hanno ancora strutture separate per uomini e donne. Scegli l’autentica esperienza del bagno turco che prevede un lavaggio, uno scrub e un massaggio. Il tuo corpo verrà strofinato energicamente con un guanto ruvido e insaponato che rimuoverà lo strato esterno di pelle morta e alte “robe” dalla tua pelle che, credimi, non sai che esistano. I Bagni Cemberlitas sono aperti tutti i giorni dalle 06:00 alle 24:00. I prezzi variano in base al tipo di trattamento che si sceglie.
In alternativa, nel caso tu avessi l’hotel nel quartiere di Beyoglu, potresti scegliere un’altro degli hamami più belli di Istanbul, l’Aga Hamami.
- Come arrivare: Vezirhan Cad. No: 8, 34440 Çemberlitaş – Vedi indicazioni
- Orari: tutti i giorni dalle 07:30 alle 22:30
- Costo biglietto: il prezzo varia se si includono servizi aggiunti come massaggi. Il prezzo solo per l’entrata è di 1200 lire turche (circa 34 euro). Vedi sito ufficiale.
7 – Alla sera: Crociera sul Bosforo con cena e spettacolo
Il finale del primo giorno di cosa vedere a Istanbul in 3 giorni deve essere EPICO! Uno dei miei modi preferiti per trascorrere una serata a Istanbul, soprattutto se il tempo è bello, è fare una crociera sullo stretto del Bosforo. Il Bosforo divide i continenti dell’Europa e dell’Asia.
Goditi il tramonto mentre navighi sullo stretto del Bosforo, mangia una cena tradizionale turca, guarda alcuni spettacoli e ammira come ci si trova “a cavallo” del confine tra due continenti!
Per concludere quindi il primo giorno di Istanbul in 3 giorni, ti consiglio di prenotare questa crociera al tramonto sul Bosforo o questa crociera notturna con spettacolo e cena, con partenza dal vicino molo di Kabatas.
Per un’opzione più economica, puoi prendere il traghetto per Kadikoy (un quartiere nella parte asiatica di Istanbul): anche qui troverai molte opzioni per la cena!
Cosa vedere a Istanbul Giorno 2
Il nostro itinerario del secondo giorno ti porterà attraverso altre cosa assolutamente da non perdere a Istanbul come il Grand Bazaar per esempio e il mercato delle Spezie, il quartiere di Karakoy e la Torre Galata.
1 – Grand Bazaar
Chi mi conosce sa quanto io ami i bazaar. Benché abbia preferito i caotici mercati in Iran, il Grand Bazaar è probabilmente il più famoso del mondo e, in quanto tale, ti lascerà a bocca aperta. Qui troverai praticamente qualsiasi cosa tu stia cercando! Con più di 3000 negozi (ma alcuni dicono addirittura 5000) troverai tutti i souvenir che stai cercando.
Riempiti le tasche di spezie (i negozi delle spezie con le loro piramidi di spezie colorate e i sacchi pieni di ogni ben di Dio possibile ed inimmaginabile sono un piacere per gli occhi e per il palato), acquista un pregiato tappeto, una coloratissima lampada turca, o semplicemente gironzola e guarda tutta la meraviglia che ti si aprirà davanti agli occhi.
- Come arrivare: alla fermata Sultanahmet, prendere il bus T1 in direzione Bagcilar e scendere a Cemberlitas – Vedi indicazioni
- Orari: tutti i giorni dalle 08.30 alle 19.00. Chiuso tutte le domeniche e nei giorni delle festività religiose.
- Costo biglietto: gratis
2 – Süleymaniye Mosque
Se c’è una moschea che merita di essere vista durante la visita di Istanbul, anche se meno famosa delle altre, è la magnifica Moschea Süleymaniye (Süleymaniye Camii), la moschea più importante di Istanbul. La moschea fu costruita nel 1550-1557 per il sultano Süleyman I, “il Magnifico”, dal più grande architetto dell’Impero ottomano, Sinan, ed è una delle sue migliori creazioni.
Considerato il miglior edificio ottomano di Istanbul, la moschea è un tributo all'”età dell’oro” dell’Impero ottomano. Il cortile della Moschea Süleymaniye è circondato da un colonnato di porfido e colonne egiziane rosa.
L’interno della moschea è semplice ma elegante e molto più sereno rispetto alla Moschea Blu. La cupola blu, bianca e dorata contiene 200 finestre in vetro colorato per garantire una luce che filtra morbida addolcendo le linee dell’interno e creando un’atmosfera quasi mistica. Le tombe del sultano e di sua moglie Roxelana si trovano dietro la moschea nel giardino recintato. La tomba di Sinan, da lui stesso progettata, si trova in un giardino triangolare appena fuori dall’angolo nord del complesso, sormontato da una piccola cupola.
Il giardino dietro la moschea contiene una terrazza che offre splendide viste sul Corno d’Oro e sul Bosforo.
- Come arrivare: . Dalla zona del Topkapi, alla fermata Gülhane istasyonu, prendere il tram T1 e dopo 3 fermate scendere a Beyazıt – Vedi indicazioni
- Orari: dalle 09.00 alle 17.30. Ingresso vietato solo durante le ore di preghiera
- Costo biglietto: gratis
Approfondimento: Mimar Sinan
Lui, Mimar Sinan, è l’autore di molte delle più belle opere di architettura civile e religiosa ottomana in Turchia. Sinan è stato un genio che ha avuto la fortuna di crescere in un impero ricco e in espansione, disposto a mettere a sua disposizione le sue considerevoli risorse. Mimar Sinan (1488 / 90–1588) servì come architetto di corte a tre sultani – Solimano il Magnifico, Selim II e Murat III – ma è principalmente al primo, che deve gran parte della sua reputazione.
Sorprendentemente, anche se ha progettato oltre 100 moschee e altri 200 edifici, Sinan non si è mai formato come architetto. Le opere di Sinan sono tra gli edifici più influenti della storia ed è stato spesso paragonato a Michelangelo. Sebbene la Moschea Süleymaniye sia la sua opera più nota, lui stesso considerava la Moschea Selimiye nella città nord-occidentale di Edirne il suo capolavoro.
3 – Bazaar delle spezie
Il Bazar delle Spezie (Mısır Çarşısı – anche conosciuto come Bazaar egiziano) è una delle cose più colorate da vedere a Istanbul ed è il mio preferito. È un mercato a forma di L, costruito all’inizio del XVII secolo. In turco, il mercato è chiamato Mısır Çarşısı (il bazar egiziano) perché è stato costruito con denaro pagato come dazio sulle importazioni egiziane. Poco dopo la sua nascita, il bazar si specializzò in spezie orientali, approfittando della rotta commerciale tra l’Oriente e l’Europa.
Le bancarelle del Bazar delle spezie vendono (ovviamente) spezie, erbe e altri alimenti come miele, noci, caviale, frutta secca e dolci. Ma troverai anche una serie di intrugli venduti come afrodisiaci o medicine naturali per curare praticamente qualsiasi cosa compreso il mal d’amore (ti consiglio di starne alla larga, non so personalmente che roba sia, probabilmente niente che possa fare male, ma non si sa mai). Tieni conto che, essendo diventato un po’ turistico, la qualità delle spezie nel bazar non è più quella di una volta e i prezzi non sono economici.
- Come arrivare: da Beyoglu tram T1 fino alla fermata di Eminonu – Vedi indicazioni
- Orari: tutti i giorni dalle 08.00 alle 19.00. Domenica dalle 09.00 alle 18.00
- Costo biglietto: gratis
4 – Moschea di Rüstem Pasa
La minuscola moschea Rüstem Pasa (Rüstem Paşa Camii) è davvero una perla, una delle moschee più belle di Istanbul. Fu costruita nel 1561 dal grande architetto Sinan per Rüstem Paşa, genero e gran visir di Süleyman I e ritenuto il precursore della sua magnifica Moschea Selimiye a Edirne. La facciata della moschea è adornata con deliziose piastrelle di Iznik. L’interno della moschea è a dir poco stupefacente, essendo quasi completamente ricoperto da un’abbagliante serie di piastrelle di Iznik. Risalgono al periodo migliore della produzione di piastrelle di Iznik, con disegni floreali e geometrici in blu, turchese e rosso corallo.
Un tripudio di disegni come tulipani e garofani e motivi geometrici ricoprono le pareti: personalmente non ho mai visto nessun’altra moschea adornata con una quantità così grande di piastrelle.
5 – Ponte Galata
È giunto il momento di attraversare il ponte Galata sul Corno d’Oro! Quando raggiungi il lato nord del ponte, incontrerai i famosi venditori di balık ekmekçi, il panino con il pesce, probabilmente lo street-food più famoso di Istanbul. Il Ponte Galata è un buon posto dove passeggiare osservando gli abitanti che pescano nel fiume ed è un buon posto dove cenare alla sera: la parte sottostante del ponte è pienissima di ristoranti e negozietti vari.
6 – Torre Galata
Dopo aver attraversato il ponte dirigiti verso la Torre Galata. Dovrai fare una salita piuttosto ripida, ma puoi evitarla prendendo la funicolare del Tünel. Anche questa è un’esperienza storica, in quanto è una delle stazioni della metropolitana più antiche del mondo. Dalla fermata dovrai camminare per circa cinque minuti fino alla Torre Galata. Sicuramente la Torre Galata è uno dei posti da cui osservare il tramonto sopra Istanbul. Questa torre medievale del XIV secolo ha livello in cima, che offre viste incredibili della città (ed è sempre pieno di gente)!
La Torre Galata è aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00. È un’attrazione a pagamento ed è piuttosto popolare, quindi spesso si formano code e tendono ad allungarsi man mano che la giornata avanza. C’è un ascensore, ma devi salire tu stesso gli ultimi tre piani.
- Come arrivare: Metropolitana M2 fermata alla stazione Şişhane, tram storico T2 fino al capolinea, tram T1 fino alla fermata di Karakoy e poi proseguire a piedi o in funicolare F2 – Vedi indicazioni
- Orari: dalle 8.00 alle 24.00
- Costo biglietto: 30 Euro a partire dall’1 marzo 2024
7 – Istiklal Avenue
Il cuore pulsante di Istanbul, Istiklal Avenue è una strada pedonale lunga 1,4 km in cui si trovano la maggior parte dei caffè, locali e dei ristoranti. Se non te la senti di farla tutta a piedi, puoi prendere il famoso tram storico per arrivare fino a piazza Taskim in cui si trova il monumento alla repubblica: a mio avviso meglio camminare, con i 3 milioni di visitatori che la percorrono ogni giorno, il tram resta spesso imbottigliato senza riuscire ad avanzare e potresti metterci più tempo che a piedi.
8 – Taksim Square
Generalmente considerata il centro della moderna Istanbul, Piazza Taksim è ben nota per la sua vasta gamma di negozi, hotel e ristoranti, nonché per i numerosi locali notturni. È anche qui che troverai il Monumento della Repubblica, che commemora la formazione della Repubblica Turca nel 1923. Piazza Taksim è un buon posto da visitare anche alla sera.
Alla sera: Spettacolo dei dervisci rotanti
Il derviscio rotante potrebbe essere diventato un’immagine iconica sinonimo di Istanbul, ma le sue radici affondano nel Sufismo e nell’Ordine Mevlevi, formato nel 1312 nella città turca di Konya. I sufi sono seguaci del poeta persiano del XIII secolo, teologo islamico e mistico sufi Jalāl ad-Dīn Muhammad Rūmī (o Mevlânâ).
Oggi i dervisci rotanti sono diventati uno spettacolo culturale con numerose manifestazioni organizzate dal Ministero della Cultura e del Turismo. A Istanbul oggi è possibile vedere la danza dei dervisci rotanti sia come spettacolo per i turisti, sia partecipare al vero rito (che però dura 3 ore e si trova in zone difficili da raggiungere della città, oltre che dovrai osservare varie regole).
Il mio consiglio è quello di partecipare allo spettacolo della danza fatto per i turisti che trovi qui sotto:
Ecco dove puoi assistere alla danza dei dervisci a Istanbul. Questi posti si chiamano dervishane o mevlevihane:
- Yenikapı Mevlevihanesi: Università di Fatih ogni ultimo venerdì del mese, dalle ore 19 cerimonie ad ingresso gratuito.
www.mevlanafoundation.com - Spettacoli turistici: Potete assistere a spettacoli turistici anche presso la stazione ferroviaria di Sirkeci o presso il centro culturale Hocapaşa.
www.hodjapasha.com
Cosa vedere a Istanbul Giorno 3
L’ultimo giorno di questo itinerario di 3 giorni a Istanbul copre altre cose da fare a Istanbul come una crociera sul Bosforo (se non l’hai fatta di sera, ci sono altre belle opzioni, tra cui quella che ho fatto io fino al Mar Nero) e i quartieri di Fener e Balat.
Attenzione. L’itinerario, una volta a Balat e Fener, se desideri continuare, devi arrivare al terminal di Kabatas, da dove ci si imbarca per la crociera fino al Mar Nero.
Da qui c’è una lunga distanza, conviene prendere i mezzi pubblici.
1 – Chiesa di San Salvatore in Chora
La Chiesa di San Salvatore in Chora (Kariye Müzesi) è una delle attrazioni che spesso non viene visitata: grande errore, per me è bellissima. Ospita una delle più belle collezioni al mondo di mosaici e affreschi bizantini. La chiesa attuale risale all’XI secolo e il nome “in Chora”, che significa “in campagna”, si riferisce al fatto che la chiesa sorgeva originariamente fuori dalle mura della città. La chiesa fu ricostruita e decorata all’inizio del XIV secolo sotto la supervisione di Theodoros Metochite, un importante amante dell’arte bizantina, teologo e filosofo. L’edificio divenne una moschea nel XVI secolo e fu trasformato in museo nel 1948.
2 – Balat e Fener
Se sei disposto ad avventurarti fuori dai sentieri battuti, una visita ai suggestivi quartieri di Balat e Fener è una delle cose migliori da fare a Istanbul.
Balat è un ex centro ebraico, un tempo dimora di ebrei di lingua greca ed ebrei sefarditi dalla Spagna, mentre Fener è un’ex enclave greca. Molti cristiani ed ebrei se ne sono andati da tempo e i musulmani che risiedono qui sono noti per la loro ortodossia. Molti degli abitanti della zona sono migranti provenienti da aree rurali impoverite nella Turchia orientale, e non è raro sentire parlare il curdo per le strade.
Sebbene queste aree siano per lo più residenziali e non ci siano grandi attrattive in termini di luoghi turistici, è la loro atmosfera eclettica, bohémien e multiculturale che rende queste aree una vera delizia per passeggiare. Ti piacerà passeggiare per le ripide strade acciottolate e le case di legno sgangherate intervallate da piccole moschee. Nel nostro itinerario, da qui, per arrivare all’imbarcadero dei traghetti di Kabatas, dovrai prendere un mezzo pubblico, la strada è lunga!
3 – Crociera sul Bosforo fino al Mar Nero
Se la prima sera non hai fatto la crociera sul Bosforo, o preferisci farla di giorno, hai una marea di opzioni. Prendere un traghetto attraverso il Bosforo è una delle cose migliori da fare quando si trascorrono tre giorni a Istanbul. Lo skyline della città è uno dei migliori panorami del mondo e, sebbene ci siano molti posti da cui ammirarlo, di gran lunga il migliore è il ponte di una barca sul Bosforo.
Un viaggio sul Bosforo ti offre una prospettiva completamente diversa su Istanbul dopo il frenetico caos della città.
Il punto di partenza delle crociere sul Bosforo è generalmente l’imbarcadero di Eminonu o quello di Kabatas e c’è una vasta scelta di crociere, da quelle più brevi (2 h circa) a quelle più lunghe (4,5 h circa) come quella che ho fatto io fino al Mar Nero. In quella a cui io ho partecipato farai una sosta a Anadolu Kavagi che è davvero delizioso e potrai salire sull’antica fortezza bizantina
Mentre il traghetto risale lungo il fiume, la sponda europea è a sinistra e la sponda asiatica è a destra. Sulla sponda sinistra, potrai osservare anche il Palazzo Dolmabahce.
4 – Alla sera: spettacolo di danza del ventre
Lungi dall’essere uno spettacolo turistico, la danza del ventre è una forma d’arte molto antica ancora apprezzata dai turchi di tutte le classi ed età: si tratta probabilmente della “discendente” di antiche danze anatoliche della fertilità. In genere i posti dove si guardano questi spettacoli sono i locali notturni, ma spesso le danzatrici del ventre vengono ingaggiate anche durante i matrimoni, festività e anche fiere!
Lo spettacolo più famoso si tiene al centro culturale Hodjapasha, un hammam del secolo XVI recentemente restaurato. Si tratta di uno show di alta qualità artistica che offre un’esperienza del tutto diversa dalle tipiche cene con spettacolo proposte da molti ristoranti. Qui infatti, oltre alla danza del ventre, potrai vedere altre performance artistiche dai balli tradizionali di diverse regioni (come i Balcani, l’Anatolia, l’Azerbaigian o la Tracia)
In alternativa, entra nell’harem del Sultano al Sultana’s club & restaurant per una fantastica notte di danza del ventre e cena a base di specialità turche. I club contemporanei come il Sultana hanno fino a tre danzatrici del ventre che si esibiscono ogni sera. Gli ospiti possono scegliere di abbinare il loro intrattenimento a diversi menù (anche vegetariano).
Gli antipasti includono meze tradizionali turchi (antipasti), piatti di formaggio, di carne e di pesce.
Altre cose da vedere a Istanbul in 3 Giorni
1 – Mura di Costantinopoli
Costantinopoli (l’antico nome bizantino di Istanbul) era una volta una città fortemente fortificata su una penisola. Poco dopo la fondazione della città nel 330 d.C., iniziarono i lavori su una serie di mura di terra a ovest, dove la penisola si unisce al continente europeo. Un secolo dopo, il muro di Teodosio fu costruito più a ovest, ingrandendo notevolmente la città. Queste sono forse le più interessanti delle mura di Istanbul sopravvissute. Visitare le mura di Istanbul è un’esperienza fuori dai circuiti turistici e molto interessante. Dalla cima dei bastioni, potrai vedere fino a Levent e Maslak, i due distretti finanziari in piena espansione di Istanbul che si trovano a una decina di chilometri a nord-est e sono praticamente invisibili dalla Città Vecchia.
2 – Dolmabahce Palace
Il Palazzo Dolmabahce (Dolmabahçe Sarayı) è il più grande e sontuoso di tutti i palazzi sul Bosforo, con un’imponente facciata sul mare lunga 600 metri. Costruito nel 1856, l’opulenza stravagante del palazzo smentisce il fatto che sia stato costruito quando l’Impero ottomano era in declino ed era conosciuto come “Il malato d’Europa”.
Il sultano Abdülmecid II non badò a spese nella creazione di una casa in grado di rivaleggiare con i palazzi più opulenti d’Europa. Ironia della sorte, questa sorta di megalomania ha quasi svuotato il tesoro imperiale e i costi di gestione hanno contribuito alla bancarotta dell’impero nel 1875. Il palazzo è composto da 285 stanze, quattro grandi saloni, sei gallerie, cinque scalinate principali, sei hammam e 43 servizi igienici. Per la sua costruzione sono state utilizzate 14 tonnellate d’oro e 6 tonnellate d’argento.
L’Harem comprende anche alcune belle stanze e lussuosi appartamenti come il Salone Blu. Un altro punto di interesse degno di nota sono le stanze di Atatürk. Atatürk utilizzò il palazzo come base di Istanbul, mantenendo un ufficio e una camera da letto nell’Harem. Morì qui, il 10 novembre 1938: tutti gli orologi del palazzo sono impostati alle 09:05, il momento della sua morte.
ATTENZIONE: è severamente vietato fare foto all’interno del palazzo
3 – Musei di Istanbul
Se vuoi visitare uno dei tanti musei di Istanbul, ci sono una serie di musei nell’area intorno alla Torre di Galata e nell’area intorno a Piazza Taksim.
- SALT Galata – una collezione d’arte contemporanea che si trova in un ex edificio della banca imperiale. C’è anche una biblioteca e un caffè in loco, oltre a viste incantevoli.
- Museo Pera – un museo d’arte con particolare attenzione ai dipinti orientalisti del XIX secolo, oltre a pesi e misure, piastrelle e ceramiche. Ha anche mostre a rotazione regolari. Il museo è aperto tutti i giorni tranne il lunedì e l’ingresso è a pagamento.
- Istanbul Modern – come suggerisce il nome, questo è un museo d’arte moderna che si concentra sull’arte di creatori turchi. Presenta mostre permanenti e temporanee di una vasta gamma di artisti, tra cui film e fotografia. Il museo è aperto tutti i giorni tranne il lunedì e l’ingresso è a pagamento.
Museo ebraico del Cinquecentenario – noto anche come Museo ebraico della Turchia, questo centro culturale racconta la storia di 2.500 anni di storia ebraica in Turchia. Aperto tutti i giorni tranne il sabato.
Dove mangiare a Istanbul
Istanbul ha molti ottimi ristoranti che offrono tutti i tipi di cucine. Qui trovi una lista di ristoranti tradizionali dove mangiare a Istanbul!
- Hocapaşa Pidecisi: questo piccolo ristorante senza pretese è famoso per servire alcune delle migliori pide (una pizza turca gommosa a forma di uovo) a Istanbul.
- Şehzade Erzurum Cağ Kebabı: questo locale offre una deliziosa alternativa al döner kebab, ovvero il cağ kebab originario della città di Erzurum, nella Turchia orientale.
- Meze di Lemon Tree: questo ristorante sfarzoso serve ottimi meze. Anche il corso principale è delizioso.
- Zübeyir Ocakbaşı: Situato a Beyoglu, questo fantastico ristorante è uno dei preferiti della gente del posto. Una buona gamma di piatti di carne e vegetariani soddisfa tutti i palati e le preferenze. I kebab sono succulenti.
- Balıkçı Sabahattin: questo vecchio ristorante di Istanbul è specializzato in piatti di pesce fresco da leccarsi le dita.
Anna
Grazie dei consigli e delle mappe.
Molto utili!
Ada
Grazie per i consigli.utilissima guida
Giulia
Ciao! Ti volevo avvisare che i link dei ristoranti non funzionano!
Emarti
Grazie! Ho messo ora i siti ufficiali così mi accorgo se chiudono o robe del genere. Grazie mille!
Patrizia
Salve, per spostarsi dal nuovo aeroporto a Sultanahmet si può prendere la metro o solo l’autobus? Grazie
Anna Maria
Tra poco partirò e seguirò tutti i vostri itinerari! Grazie
Riccardo
Finalmente qualcuno che fa una guida come si deve!! GRAZIE mille!!!
Anonimo
Ciao, volevo chiederti un consiglio sulle carte turistiche.
Ho visto che ne esistono varie (incluso il pass da te nominato).
Tuttavia, da quanto ho capito, l’unica carta “ufficiale” è il Museum Pass (che però non include molte delle attrazioni principali).
Mi pare di capire che invece le altre carte siano di enti privati, per questo mi chiedevo se fossero affidabili e se fossero effettivamente convenienti, dato il costo elevato. Purtroppo ho letto opinioni molto contrastanti e i prezzi dei monumenti riportati sui siti di tali carte non sempre sembrano corrispondere ai prezzi ufficiali.
Emarti
Affidabili lo sono, i prezzi sono maggiori perché, essendo private, hanno una commissione!
alessandro
ottimi consigli anche in 4 giorni per chi ha bambini piccoli
Emarti
Se hai più tempo è meglio!
MONICA
Ciao, siamo degli ottimi camminatori e disposti a svegliarci presto, vorrei sapere se gli itinerari che proponi e che mi piacciono molto sono realmente fattibili nei tempi previsti! Noi andremo a Istanbul dal 19 al 23 marzo prossimo, avremo percio’ 3 giorni pieni, consigli di acquistare i biglietti saltacoda? Grazie
Monica
Emarti
Ciao si sono quelli che ho fatto io!
Elena
Ciao sono Elena e questo è il mio terzo giorno pieno a Istambul. Domani rientro. Ho seguito l’itinerario ed è fattibile per chi ha voglia di camminare. Consiglio i biglietti salta fila.
E’ una città bellissima.
Emarti
Ciao Elena, grazie per il commento… eh io cammino tantissimo quando sono in viaggio perché non voglio perdermi niente. Ad Aprile torno anche io a Istanbul per un paio di giorni :)