L’unica certezza che mi sono portata indietro dal mio primo viaggio in Israele è stata che 7 giorni sono terribilmente pochi per questo paese così ricco di sfaccettature e solo appena sufficienti ad avere un piccolo assaggio di tutto ciò che la “Terra in cui scorre latte e miele” è in grado di regalare ai viaggiatori.
Per quello, dopo la mia prima esperienza ci sono tornata altre volte e spero di tornarci altre volte ancora in futuro.
Questo articolo è stato scritto originariamente dopo il mio primo viaggio in Israele di 7 giorni, dopodiché è stato aggiornato in seguito alle volte successive in cui ho visitato il paese.
Sulla base dell’esperienza accumulata, ho scritto questo itinerario che ti aiuta a scoprire cosa vedere in Israele in 7 giorni e ti porta a visitare alcune delle cose migliori del paese se hai un periodo di tempo limitato.
In questa pagina:
- Consigli per visitare Israele in 7 Giorni
- Cosa vedere in Israele di 7 Giorni: Itinerario e Mappa
- Giorno 1: arrivo in Israele e visita di Gerusalemme
- Giorno 2: visita di Gerusalemme
- Giorno 3: visita di Betlemme
- Giorno 4: Mar Morto
- Giorno 5: Visita di Masada, oasi di Ein Gedi e arrivo ad Akko
- Giorno 6: Visita di Akko e trasferimento a Tel Aviv
- Giorno 7: Visita di Tel Aviv e Old Jaffa
- Altre cose da vedere in Israele in 7 giorni
- Considerazioni finali sul viaggio in Israele
Consigli per visitare Israele in 7 Giorni
Questi consigli ti aiuteranno a prendere confidenza con Israele durante la fase di organizzazione del tuo viaggio.
Quando visitare Israele: puoi visitare Israele tutto l’anno ma il periodo migliore è senza dubbio quello che va da Ottobre ad Aprile, quando le temperature sono gradevoli. Anche l’inverno non è male, l’estate va evitata, si muore di caldo!
Probabilmente atterrerai all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.
Per arrivare dall’aeroporto di Tel Aviv al centro puoi prendere il taxi, il taxi collettivo, oppure è consigliatissimo prenotare un transfer come questo che ti porterà al tuo hotel o al centro città o addirittura, se vuoi, fino a Gerusalemme!
Se decidi di pernottare a Tel Aviv dai un’occhiata al l’Hotel Nordoy, un boutique hotel con personale incredibilmente cordiale e interni super eleganti oppure all’Abraham Hostel Tel Aviv, un’istituzione in Israele.
Per più informazioni leggi il mio post su dove dormire a Tel Aviv.
Statisticamente, la criminalità in Israele è molto bassa e per quanto riguarda le mie esperienze (aggressioni o furti), non mi sono mai sentita in pericolo, nonostante questo fai assolutamente un’assicurazione di viaggio come Heymondo che puoi acquistare qui con il 10% di sconto esclusivo per i lettori di questo blog.
Se vuoi noleggiare l’auto fai un preventivo qui su Discover Cars e trova il prezzo migliore. Ricorda che con l’auto noleggiata in Israele non potrai andare in Palestina ma non c’è problema per percorrere la strada lungo il Mar Morto.
Se invece decidi di fare base a Tel Aviv e di muoverti in giornata qui trovi le migliori escursioni da Tel Aviv.
Se vuoi visitare Betlemme invece leggi questo post su come visitare Betlemme da Tel Aviv e Gerusalemme.
In genere, non devi preoccuparti di vestirti in modo conservativo o di coprirti spalle e ginocchia (ad esempio, puoi indossare un bikini sulla spiaggia). L’eccezione è se stai visitando un sito religioso o se sei a Gerusalemme.
L’inglese è una lingua nazionale, quindi i segnali sono in inglese ed è ampiamente parlato.
Prova a goderti il più possibile lo street food. Compresi boureka, hummus, falafel, tè arabo, baklava e jachnnu. E fai il pieno di succo di melograno spremuto all’istante!
Chiedi ai tassisti di usare il tassametro. Io a Gerusalemme sono stata praticamente rapinata, pagando 70 euro per 100 metri di strada.
Cosa vedere in Israele di 7 Giorni: Itinerario e Mappa
Questo itinerario in Israele di 7 giorni presuppone che tu stia noleggiando un’auto. Se non vuoi noleggiare l’auto puoi facilmente “fare base” nelle città più grandi come Tel Aviv e fare gite di un giorno e tour di un giorno da lì.
Muoversi con i mezzi pubblici in Israele, è un modo conveniente e popolare di viaggiare anche se diventa un po’ difficile quando vuoi visitare destinazioni più defilate, come Masada per esempio.
In questo itinerario includerò anche dei tour di un giorno a cui puoi prenotarti se non vuoi guidare.
Iniziamo il nostro itinerario di una settimana in Israele e qui sotto trovi subito la mappa con le varie tappe. Puoi aprire la mappa anche direttamente qui su Google Maps.
Giorno 1: arrivo in Israele e visita di Gerusalemme
Atterrati al Ben Gurion di Tel Aviv verso le 11 ora locale, abbiamo impiegato circa un’ ora per sbrigare le formalità doganali (devo dire che i controlli all’entrata nel paese non sono stati serrati come mi aspettavo) e una volta usciti dall’aeroporto abbiamo preso un taxi collettivo che ci ha portato direttamente davanti al Jaffa Gate, a Gerusalemme dove rimaniamo due giorni.
Qui trovi il mio post su cosa vedere a Gerusalemme in 2 giorni, se vuoi approfondire la visita.
Gerusalemme è una delle città più sante del mondo e il punto di incontro delle tre più importanti religioni monoteiste. Qui è dove gli ebrei costruirono il loro tempio sacro, Maometto salì al cielo e Gesù fu crocifisso. Carica di storia e una gioia da esplorare, Gerusalemme è una delle più grandi città del mondo.
Storica, religiosa, affascinante, fotogenica e mai noiosa… non basterebbe un mese per visitare Gerusalemme come si deve: credimi ci sono stata varie volte!
Dopo il pranzo (finalmente ho mangiato il mio tanto desiderato hummus) abbiamo cominciato subito con una prima visita della città, abbiamo percorso dall’inizio la via Dolorosa (via Crucis) lungo lo stesso percorso che fece Gesù con la croce fino al Calvario e poi siamo entrati a visitare la Basilica del Santo Sepolcro.
In sincerità devo ammettere che non mi sarei mai aspettata le scene di esasperato fanatismo a cui invece abbiamo assistito all’interno della Basilica.
Giorno 2: visita di Gerusalemme
Anche oggi tutta la giornata è stata dedicata alla visita di Gerusalemme. La prima visita della giornata è stata al Muro della Preghiera.
Nei dintorni del muro non è possibile fare fotografie. Uomini e donne hanno due settori diversi per pregare e agli uomini è richiesto di coprirsi il capo.
Sono messi a disposizione ed in maniera completamente gratuita delle kippah (il copricapo che gli ebrei osservanti sono soliti indossare nei luoghi di culto come segno di rispetto verso Dio), le troverete in un cesto posto vicino all’entrata del settore maschile.
In seguito visita al Monte del Tempio con la dorata Cupola della Roccia (aperta solo dalle 13,30 alle 14,30 e dalle 7,30 del mattino alle 11), poi giro a zonzo per la città vecchia con camminata sui tetti e passeggiata sulle mura.
Alla sera è imperdibile lo spettacolo di Suoni e Luci all’interno della Cittadella di David (55 NIS)
Qui sotto trovi due tour e visite guidate di Gerusalemme a cui dare un’occhiata:
- –> Tour di un giorno di Gerusalemme da Tel Aviv con trasferimento
- –> Città di David e tour sotterraneo da Gerusalemme
Dove dormire a Gerusalemme:
- Hashimi Hotel è la scelta che più ti consiglio, ha un fantastico rapporto qualità prezzo. Si trova proprio dentro la Città Vecchia di Gerusalemme!
- Ben Hillel Boutique Hotel: una struttura a 3 stelle situata con 16 camere insonorizzate che offrono un perfetto equilibrio tra comfort e stile.
Giorno 3: visita di Betlemme
Dalla stazione degli autobus subito fuori dalla Porta di Damasco (usciti dalla porta prendere le scale a sinistra: la stazione dei bus si trova esattamente dall’altra parte della strada) abbiamo preso il bus 21 (8 NIS) per raggiungere Betlemme.
All’arrivo abbiamo concordato con un taxi che per il prezzo di 35 NIS a persona ci ha portati a vedere il Campo di Pastori (dove l’angelo annuncio la nascita di Gesù), la Grotta del Latte, la Basilica della Natività con la grotta dove si suppone Gesù sia nato ed infine il Muro di divisione tra Israele e Cisgiordania.
Osservando questo “muro della vergogna” non è possibile non provare un senso di forte disagio, possibile che ancora si costruiscano dei muri?
Ecco qui sotto due tour organizzati per visitare Betlemme sia da Tel Aviv che da Gerusalemme:
- –> Tour di Betlemme da Gerusalemme: pick up al tuo hotel incluso, miglior prezzo garantito, 5 ore.
- –> Tour di Betlemme da Tel Aviv: tour di mezza giornata da Tel Aviv
Giorno 4: Mar Morto
In mattinata andiamo all’Avis dove avevamo precedentemente via internet ordinato la macchina a noleggio e sbrigate le varie formalità partiamo verso le salate sponde del Mar Morto che si trova a ben 450 metri sotto il livello del mare.
Forse potrebbe piacerti: visitare Masada e il Mar Morto da Gerusalemme e Tel Aviv
Da lontano è davvero impressionante vedere le acque color turchese che lambiscono le spiagge e le bianche incrostazioni di sale. Dopo aver fatto il checkin presso il campo tendato Metzukei Dragot passiamo il resto della giornata alla Mineral Beach.
Il Mar Morto è il punto più basso della terra e la sua acqua è così salata – oltre otto volte più dell’oceano – che praticamente nessuna vita marina può sopravviverci (da cui il nome). Il Mar Morto è famoso tra i turisti per il fatto che galleggerai come una spugna proprio a causa della sua salinità.
Il sale e altri minerali (come magnesio) sono stati storicamente considerati curativi, motivo per cui ci sono tonnellate di Resort e SPA lungo il Mar Morto. Scegline uno e vai!
- –> Tour di Masada e Mar Morto di un’intera giornata da Gerusalemme
- –> Tour di un giorno intero a Masada e al Mar Morto da Tel Aviv
Dove dormire sul Mar Morto:
- House of Art nel paese di Arad è una delle mie sistemazioni preferite.
- Campo tendato Metzukei Dragot: Economicissimo e davvero spartano, ma se vuoi spendere poco va bene.
Giorno 5: Visita di Masada, oasi di Ein Gedi e arrivo ad Akko
Una delle parti più visitate del deserto del Negev è il Parco Nazionale di Masada. Situata ai margini del Mar Morto, Masada era l’antica fortezza costruita dal re Erode il Grande e si trova su un altopiano con una vista fenomenale sul Mar Morto e sul deserto.
Masada è famosa per essere stata un rifugio per i ribelli ebrei contro l’Impero Romano: i ribelli vissero lassù per sette anni prima di suicidarsi in massa durante un assedio per non cadere nelle mani dei loro nemici. Oggi è un simbolo della determinazione israeliana e una delle attrazioni più popolari del paese.
Ti assicuro che alzarsi la mattina alle 3 e mezza, guidare per circa 50 minuti al buio con i tir che sfrecciano sulla corsia apposta e poi salire sotto il peso del cavalletto e dello zaino fotografico per quasi un ora, mentre il sole sorge da dietro i monti laggiù in lontananza, oltre quel lembo di mare che divide Israele e Giordania, vale assolutamente la pena.
Arrivare in cima alla rocca dove si stendono le rovine dell’antica Masada ed osservare l’alba è veramente uno spettacolo indimenticabile e ripaga di tutta la fatica della salita.
Dopo colazione visita all’oasi naturale di Ein Gedi. L’oasi è composta principalmente da due canyon: Wadi David e Wadi Arugot.
Il primo è davvero molto turistico, ha qualche bella cascata, ma non vi godrete ne la bella passeggiata ne la frescura degli alberi a causa del sovraffollamento dell’area. Poco dopo il nostro arrivo hanno cominciato ad arrivare pullman su pullman di scolaresche di tutte le età che hanno letteralmente invaso le pozze d’acqua cristallina, violentando il silenzio con grida e urla da far accapponare la pelle.
Il secondo canyon, Wadi Arugot, è sicuramente più piacevole da visitare, essendo molto meno turistico. Il sentiero si inerpica lungo il torrente attraverso pozze d’acqua fresca ed una vegetazione varia e rigogliosa.
Questo canyon è anche l’habitat per tantissime specie di animali (tra cui lo stambecco della Nubia e la procavia delle rocce) e centinaia di specie di uccelli, ma noi ne abbiamo visti veramente pochi. Forse metà mattinata non è proprio l’ora giusta per gli avvistamenti.
Giorno 6: Visita di Akko e trasferimento a Tel Aviv
Arrivare nella polverosa cittadina di Akko è davvero un viaggio nel tempo, credimi. Si dice che la cittadina non sia cambiata molto rispetto a quando Marco Polo arrivò qui e facendo un giro nel suq l’impressione è davvero quella.
Akko è stata la bellissima sorpresa del mio viaggio in Israele e se anche è spesso tenuta fuori dagli itinerari turistici, per me è stata una scoperta e penso che dovresti tenerla assolutamente in considerazione.
Il centro storico sembra sospeso nel tempo, i negozi di souvenir non sono ancora riusciti a portare via il posto ai banchi di pesce appena pescato, ai fornai, ai venditori di falafel e a quelli di dolci.
Tra le cose assolutamente da non perdere ad Akko ci sono la Cittadella dei Crociati, il Tunnel dei Templari e il mercato, che puoi tranquillamente, come noi, visitare in una sola mattinata.
Una delle cose migliori da fare ad Akko è visitare La Cittadella dei Crociati, un grande complesso dove vivevano i Crociati nella Vecchia Acri. Inizia guardando il film esplicativo al centro visitatori (molto adatto ai bambini), riposati per un po’ nel bellissimo giardino (il Giardino Incantato) e poi inizia ad esplorare la Fortezza Ospedaliera e le Sale dei Cavalieri.
I Templari erano un ordine militare-monastico che aiutava i pellegrini che venivano in visita in Terra Santa. La Fortezza dei Templari si trovava vicino alla riva e oggi potresti intravederla sott’acqua vicino al faro di Akko. Il Tunnel dei Templari di Akko è stato costruito per consentire ai Templari di spostare merci e denaro dal porto di Acri alla loro fortezza. Al giorno d’oggi puoi attraversarlo da un lato all’altro ed è veramente suggestivo.
Akko è davvero da tenere in considerazione nella pianificazione di un viaggio in Israele.
Ecco per finire un tour organizzato da Tel Aviv per visitare Akko e Haifa:
Giorno 7: Visita di Tel Aviv e Old Jaffa
Siamo arrivati a Tel Aviv il venerdì sera, giusto in tempo per veder chiudere anche l’ultimo negozio aperto. Da venerdì sera fino a tutto il sabato in Israele si festeggia lo Shabbat ovvero la festa del riposo ed è impossibile quindi trovare qualcosa di aperto tranne chiaramente locali e ristoranti.
Durante questo itinerario in Israele di una settimana, ho dedicato solo un giorno pieno a Tel Aviv. Fortunatamente ci sono tornata in seguito dove ho trascorso 3 giorni bellissimi!
Se segui questo itinerario, non avrai molto tempo da dedicare alla città. Per avere un’introduzione adeguata a ciò che è Tel Aviv, fare un tour della città è una buona idea.
Un buon tour a piedi ti porterà maggior parte dei luoghi da visitare, come il Museo d’Arte di Tel Aviv, Piazza Habima e il Padiglione Helena Rubinstein, Piazza Rabin e Memoriale di Rabin, Rothschild Boulevard, le spiagge e il lungomare.
Personalmente ti consiglio questo ottimo tour dell’architettura di Tel Aviv.
Tra le cose da non perdere a Tel Aviv c’è sicuramente anche Old Jaffa.
Old Jaffa è detto essere uno dei luoghi più romantici di tutta l’area e questo romanticismo si respira camminando nelle vie, tra pietre vecchie di 4000 anni. Un po’ troppo turistica forse, ma sicuramente da non perdere.
Passeggiando sul lungomare si ha la percezione di essere in California, non in Israele, vista la quantità di ragazzi, musica, surfisti e biciclette che ci sono. E sullo sfondo grattacieli di acciaio e vetro che risplendono nei raggi del sole.
Se comunque la città ha molto da offrire (comprese 13 spiagge), una delle maggiori attrattive è il cibo. La scena culinaria è piena di ristoranti fantasiosi che mescolano la cucina tradizionale israeliana con i gusti di tutto il mondo, riflettendo le numerose etnie che compongono la popolazione del paese.
C’è anche un numero enorme di opzioni vegetariane (Israele è una destinazione incredibile per i viaggiatori vegetariani come me).
Passeggia tra le bancarelle del Carmel Market e del Levinsky Market e prova il fantastico Street Food!
Dove dormire a Tel Aviv:
- Hotel Nordoy, un boutique hotel con personale incredibilmente cordiale e interni super eleganti
- Abraham Hostel Tel Aviv, un’istituzione in Israele, un ottimo ostello.
Altre cose da vedere in Israele in 7 giorni
Se vuoi fare una modifica, o scoprire altre cose da vedere in Israele in 7 giorni, qui sotto trovi altri luoghi davvero imperdibili!
1 – Haifa
La città di Haifa si trova in una baia naturale ai piedi del Monte Carmelo, una bellissima catena montuosa nel nord di Israele, vicino al confine con il Libano. Situata lungo il Mar Mediterraneo e a breve distanza in treno dall’antica città di Akko, Haifa è una delle città culturalmente più diverse e interessanti di tutto Israele.
Se il centro storico è veramente pittoresco, le spiagge sono tra le migliori in Israele e in qualsiasi momento dell’anno brulicano di vita, persone che corrono, portano a spasso i loro cani, bambini che giocano e una selezione di ottimi ristoranti.
Molte persone visitano Haifa solo con una gita di un giorno da Tel Aviv, visitandola insieme ad Akko e Cesarea. Consiglio di passarci almeno una notte per apprezzarne appieno l’atmosfera.
2 – Mar di Galilea
Il Mar di Galilea, non è un mare, bensì il più grande lago d’acqua dolce in Israele.
Abbiamo alloggiato a Tiberiade che è la base perfetta per esplorare la regione. Tiberiade ha alcune attrazioni turistiche che vale la pena visitare. Una delle cose assolutamente da non perdere è passeggiare lungo il Yigal Alon.
Tiberiade è anche sede di numerose importanti tombe ebraiche tra cui la tomba di Maimonide, grande filosofo e medico che divenne il medico personale di Saladino.
Intorno al Mar di Galilea ci sono diversi siti di grande significato per i cristiani che si riferiscono ad episodi raccontati nel Vangelo: a Tagba la Chiesa del Primato di San Pietro, costruita sulla roccia dove Gesù disse a Pietro “Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico”; la Chiesa della Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci; la Chiesa delle Beatitudini, edificata sul luogo dove Gesù pronunciò il Discorso della Montagna.
Un sito che ho trovato piuttosto impressionante è stato Cafarnao, che si crede sia il villaggio dove visse Gesù dopo essere venuto via da Nazareth e dove compì diversi miracoli (tra cui la famosa guarigione del paralitico).
Un altro sito interessante è il Kibbutz Ginosar, dove si possono vedere i resti di una barca del I secolo d.C. Questa barca avrebbe potuto essere in uso durante il tempo di Gesù.
Sempre a Cafarnao merita una visita la Chiesa greco-ortodossa dei 12 Apostoli: le sue straordinarie cupole rosse possono essere viste da lontano. Se hai tempo per visitarla, sarai ricompensato con alcuni bellissimi affreschi dipinti con colori molto vividi.
3 – Nazareth
Popolare luogo di pellegrinaggio per i cristiani, Nazareth è più di quanto sembri. Devo ammettere che sebbene sia una città importante, non è tra le mie destinazioni preferite del paese. Conosciuta come Nazerat in ebraico e En-Nasra in arabo, Nazareth è la più grande città araba del paese, con una vasta comunità di arabi musulmani e cristiani e solo pochi ebrei.
Con un ruolo così importante nella storia della cristianità, la maggior parte delle cose da fare a Nazareth sono in realtà legate a siti religiosi, la Chiesa dell’Annunciazione e Cana, il villaggio dove si pensa che Gesù abbia trasformato l’acqua in vino, solo per citarne alcuni.
Oltre a questo, però, troverai un bel mercato con tanti piccoli negozi di souvenir e un’atmosfera pittoresca difficile da battere.
Considerazioni finali sul viaggio in Israele
La miglior considerazione che posso fare è la stessa che ho fatto all’inizio dell’articolo: una settimana è davvero troppo poco tempo per un viaggio in Israele. Per quanto questo paese sia piccolo sulla cartina geografica, non è per nulla piccolo come quantità di siti interessanti che meriterebbero una visita.
Se potessi rifare da capo l’itinerario sicuramente dedicherei più tempo per vivere Tel Aviv e ritaglierei qualche giorno per i Territori, non solo per visitarli, ma per parlare con le persone, per osservare la loro vita, per cercare di capire le emozioni che il “muro” agita dentro a chi vive in questa situazione.
Passerei almeno una giornata ad Hebron e Ramallah e sicuramente visiterei Gerico.
Passerei almeno un paio di giorni a sud, nel deserto e visiterei Mitzpe Ramon. Mi fermerei poi in Galilea a fare trekking nella bellissima natura di questa parte di Israele.
Insomma se tornassi indietro regalerei a questo piccolo paese molto più tempo di quello che ho fatto. Meno male nessuno mi impedisce di tornarci una seconda volta (e chissà magari anche una terza – AGGIORNAMENTO: FATTO!) e quindi presto o tardi riuscirò a dedicare a questa terra il tempo che, davvero, si merita.
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