La Costa Rica ci ha accolto così, in una notte buia sotto una pioggia scrosciante. La prima immagine nella mia testa sono le luci della strada al di là delle gocce sul finestrino del taxi.
Una cosa te la devo dire però, nonostante fosse la stagione delle piogge, in realtà ha piovuto molto meno di quello che mi sarei aspettata. Prima di partire un ragazzo appena tornato mi ha scritto: “Portati il k-way, sarà il tuo migliore amico”. Invece quasi non ne ho avuto bisogno.
E mi sono pure scarrozzata nello zaino da viaggio un ombrello che non ho mai aperto.
Pazzesco come in Costa Rica il tempo durante il giorno possa mutare velocemente. Un attimo c’è il sole, quello dopo grosse nubi riversano secchiate d’acqua dal cielo. Quando comincia a piovere che altro vuoi fare se non correre al riparo da qualche parte ed aspettare che passi?
Organizzare un viaggio in Costa Rica è davvero semplice, il paese è molto tranquillo e di una bellezza rara difficile da raccontare.
Se stai pensando di fare un viaggio in Costa Rica, ecco il mio itinerario di 15 giorni!
In questa pagina:
- Consigli per visitare la Costa Rica in 15 giorni
- Cosa vedere in Costa Rica in 15 giorni: Itinerario e mappa
- Giorno 1: Genova, Parigi, Atlanta, Heredia
- Giorno 2: Heredia e Selva Verde
- Giorno 3: Birdwatching a Selva Verde, tour del cioccolato
- Giorno 4: Vulcano Poàs e Catarata del Toro
- Giorno 5: La Fortuna
- Giorno 6: Rio Celeste
- Giorno 7: Catarata de La Fortuna, Monteverde
- Giorno 8: Monteverde Cloud Forest
- Giorno 9: Liberia, Catarata Llanos de Cortèz
- Giorno 10: Rincon de la Vieja National Park
- Giorni 11, 12, 13 : Tamarindo, Playa Conchal e Playa Hermosa
- Giorno 14: Ponte dei coccodrilli e Manuel Antonio
- Giorno 15: Manuel Antonio
- Giorno 16: Uvita e parco Marino Ballena
- Giorno 17 : San Josè
- Altre cose da vedere in Costa Rica in 15 giorni
- Conclusioni sul mio viaggio in Costa Rica
Consigli per visitare la Costa Rica in 15 giorni
Questi consigli, basati sulla mia esperienza in Costa Rica, ti aiuteranno ad organizzare il tuo viaggio (e a non fare gli errori che ho fatto io).
- Pianifica bene il tuo itinerario in anticipo sapendo già cosa vuoi vedere e cosa devi invece saltare. Se cerchi una guida cartacea qui trovi la Lonely Planet e qui la Moon Guide (in inglese).
- Il Costa Rica è un paese sicuro e si distingue tra i suoi vicini e i paesi dell’America centrale in generale. Diversamente, San José, la capitale del Costa Rica, non gode proprio di un’ottima reputazione.
- In ogni caso quando si viaggia all’estero è necessario fare un’assicurazione di viaggio. Io consiglio Heymondo e puoiacquistarla qui ottenendo uno sconto immediato del 10%.
- Il noleggio auto in costa Rica è abbastanza costoso: prenota prima la tua auto e cerca i prezzi migliori comparando i prezzi dei vari autonoleggi qui.
- Se non vuoi guidare un’ottima alternativa sono i tour organizzati oppure i transfer turistici.
- Al 99% atterrerai nella capitale San José: non vale molto starci del tempo, ma se arrivi tardi e hai già prenotato il tuo hotel in città il modo più sicuro per arrivarci è con un transfer privato come questo.
- Se cerchi un hotel a San José dai un’occhiata all’ Hotel Grano de Oro o, se cerchi qualcosa di più economico all’ Hotel Casa 69 che sono due ottimi hotel.
- A San José fai attenzione ai taxi e prendi solo quelli ufficiali! Se non sai come riconoscerli, chiedi all’hotel o al ristorante di chiamartene uno.
- Preparati alle forti piogge: anche se io sono stata in periodo “secco” arrivavano degli acquazzoni pazzeschi, duravano poche ore, ma pioveva tantissimo. Porta un ombrello!
- Non dimenticare di portare con te un kit di primo soccorso da viaggio come questo: potrebbe servirti sempre, soprattutto se decidi di vivere qualche pazza avventura che la Costa Rica sa offrire.
- Lascia perdere tacchi e vestitini, porta abbigliamento sportivo e tecnico, tanto spray contro gli insetti e creme solari.
- Non lasciare mai nulla dentro l’auto: i furti sono frequenti.
Ora che sei preparatissimo, partiamo con il nostro itinerario di cosa vedere in Costa Rica in 15 giorni!
Cosa vedere in Costa Rica in 15 giorni: Itinerario e mappa
Per progettare questo itinerario in Costa Rica, ho selezionato le cose migliori da vedere e fare basate sulla mia esperienza personale nel paese della Pura Vida. Ovviamente potresti aver bisogno di qualche giorno in più se vuoi vederli TUTTI, ma è un buon punto di partenza se hai intenzione di trascorrere due settimane in Costa Rica.
Il Costa Rica è TUTTO sulla natura. Anche se alcune aree stanno diventando molto turistiche soprattutto durante l’alta stagione, ci sono molti posti fantastici ancora “segreti” come Selva Verde per esempio.
Questo itinerario in Costa Rica di 15 giorni comunque presuppone che tu stia noleggiando un’auto, in maniera da raggiungere anche luoghi fuori dai circuiti. Praticamente tutti i viaggiatori che visitano il paese lo fanno con auto a noleggio perché spostarsi con i mezzi pubblici non ti fa arrivare ovunque, è faticoso (io l’ho fatto, fidati) e ci metti un sacco di tempo.
Se non guidi o in genere non vuoi avere un’auto come responsabilità durante la tua vacanza, ma viaggiare in autobus ti sembra troppo lento e complicato, c’è un’altra soluzione. La terza opzione per spostarsi in Costa Rica è utilizzare navette turistiche che in genere collegano tutti i luoghi di maggior interesse turistico del paese.
Detto ciò, noi abbiamo noleggiato l’auto solo per i primi 3 giorni, gli altri ci siamo arrangiati tra mezzi pubblici e autostop. Se avessimo tenuto la macchina avremmo probabilmente visto di più e saremmo arrivati alla fine del viaggio meno distrutti.
Iniziamo il nostro itinerario di due settimane in Costa Rica e qui sotto trovi subito la mappa con le varie tappe. Puoi aprire la mappa anche direttamente qui su Google Maps.
Giorno 1: Genova, Parigi, Atlanta, Heredia
L’arrivo di notte dopo 25 ore di viaggio nel limbo spazio temporale dei voli aerei e degli aeroporti, ci vede arrivare a San José talmente distrutti da non riuscire a tenere gli occhi aperti.
Decidiamo di rimandare la visita di San José alla fine del viaggio, dove poi trascorreremo un giorno intero. San José non è personalmente una città che mi è piaciuta e non vale la pena trascorrerci più di un giorno, ma te ne parlerò più avanti.
Un errore fatto: da San José partono i tour per visitare il Tortuguero National Park che, a quanto pare, andrebbe visto assolutamente. Noi lo abbiamo saltato: errore enorme o motivo per tornare di nuovo in Costa Rica? Preferisco pensarla come la seconda opzione!
Se tu non vuoi fare questo errore, puoi prenotare qui il tuo tour al Tortuguero National Park da San José.
Prendiamo un taxi e ci facciamo portare al Toucan Rescue Ranch dove ho prenotato una camera e la visita al centro per la giornata seguente (125 USD in totale per due).
La stanza si rivelerà poi un piccolo e grazioso cottage in mezzo ad un prato.
Giorno 2: Heredia e Selva Verde
Sveglia prestissimo (grazie fuso orario) e visita al Toucan Rescue Ranch.
Il Toucan Rescue Ranch è un centro di cura e recupero per animali selvatici. Gli animali che vengono feriti o abbandonati che hanno bisogno di essere curati vengono portati qui e lo scopo dei volontari che ci lavorano è quello di rimetterli in libertà.
Io sono stata fortunatissima e mentre ero lì ho fatto colazione con due cuccioli di bradipi praticamente appena nati, non ti dico la tenerezza!
Attenzione: se vuoi puoi visitare il Toucan Rescue Ranch anche da San José dalla quale dista pochissimo. Il tour compreso della visita dura circa 5 ore e include il trasporto con pick-up direttamente al tuo hotel.
Dopo la visita al centro, dove oltre ai celeberrimi bradipi e ai tucani (che hanno dato il nome al posto) potrai vedere tantissime altre specie di animali, verso ora di pranzo con calma prendiamo un’auto a noleggio (la mitica “Blue”) per i successivi tre giorni e partiamo verso Sarapiquì.
Il pomeriggio passa buttato non dico dove perché qualcuno (Massy) è riuscito a dimenticare lo zaino nel ristorante e siamo dovuti tornare indietro.
Alla fine riesco a barattare la minaccia di insulti pesanti con una notte pagata al Selva Verde Lodge, un meraviglioso Lodge ecosostenibile immerso nella foresta pluviale appena fuori Puerto Viejo de Sarapiqui ed è una buona base per esplorare le foreste e i parchi nazionali circostanti.
Il complesso del lodge si collega a una riserva privata della foresta pluviale incontaminata tramite un ponte sul fiume Sarapiqui, con tour guidati di birdwatching disponibili tutti i giorni. C’è anche una piscina, ristorante e bar con un’ampia terrazza con vista sul bosco.
Il Selva Verde Lodge è uno dei luoghi che ho più amato in vita mia!
–> Puoi prenotare qui su Booking il Selva Verde Lodge!
Giorno 3: Birdwatching a Selva Verde, tour del cioccolato
Sveglia alle sei del mattino e via di birdwatching con il tour del Lodge perché è al mattino presto che gli avvistamenti sono più facili, un paio d’ore in cui ho visto di tutto, anche le tre specie differenti di tucani presenti nella zona, oltre a scimmie urlatrici, cebi cappuccini e bradipi.
Dopo colazione partenza per il tour del cioccolato, sempre consigliato dal Lodge visto che avevamo la mattinata libera.
Durante il tour, che si è svolto in una piantagione di cacao, abbiamo imparato tutto quello che c’è da sapere sulla storia del cioccolato, come è nato e abbiamo anche fatto il nostro, partendo dai semi tostati, per finire a berlo come una bella cioccolata calda!
Dopo un lauto pranzo vagabondiamo in auto, ci fermiamo a scattare fotografie, sbagliamo strada dieci volte e ogni volta è una scoperta.
Alla sera arriviamo in un piccolo hotel/churrascheria sulle pendici del Poàs, il El Churrasco Hotel y Restaurante, dove ci fermiamo per la notte, prima di visitare il vulcano Poàs e altro il giorno successivo.
Giorno 4: Vulcano Poàs e Catarata del Toro
Cinque minuti prima dell’apertura del parco del vulcano Poàs siamo già lì davanti, del resto come perdersi la vista di un vulcano attivo e dell’azzurro vivace della sua laguna?
Il Poàs è considerato il più grande cratere attivo al mondo, largo quasi un 1,5 chilometri e profondo 300 metri, questo vulcano è una tappa imprescindibile di ogni itinerario in Costa Rica.
La visita include sia il cratere sia un piccolo lago di un azzurro scintillante (la Botos Lagoon, ma non farti fregare dalla sua aria idilliaca, le sue acque sono tra le più acide al mondo, con un pH intorno allo zero) a cui arrivi con un piccolo tragitto dentro la foresta.
Prima di riprendere l’auto ci fermiamo a visitare i giardini della cascata di La Paz. L’area ospita il più grande santuario degli animali in Costa Rica. Qui potrai esplorare la foresta pluviale tropicale con ruscelli, cinque diverse cascate, fiori, vedere molti uccelli e altri animali selvatici.
Finita la visita del vulcano Poàs e dei suoi dintorni riprendiamo l’auto e andiamo alla ricerca della Catarata del Toro che si rivela davvero una bella scoperta.
Come molte cascate in Costa Rica, l’accesso alla Catarata del Toro avviene attraverso una proprietà privata, quindi abbiamo pagato per entrare.
La cascata fa parte di un’enorme riserva di foresta pluviale primaria di 250 acri (100 ettari). Il sentiero principale si snoda attraverso la giungla, portandoti in alcuni punti panoramici in cui potrai scattare alcune foto della cascata da diverse angolazioni.
Probabilmente come noi vedrai anche della fauna selvatica perché questa zona vede pochissimi turisti. Durante la nostra breve visita, abbiamo visto un armadillo, una farfalla morfo blu e una quantità esagerata di piccoli colibrì.
Dopo circa 15 minuti di camminata su un terreno abbastanza pianeggiante, inizi a scendere e velocemente. Ci sono 375 gradini per raggiungere la base della cascata.
Il ritorno ci lascia senza fiato, ma per fortuna in cima c’è un ristorante dove fermarsi a prendere qualcosa da bere!
Dove dormire vicino al Poàs: El Churrasco Hotel y Restaurante | Peace Lodge | Poas Volcano Lodge
Giorno 5: La Fortuna
Oggi giornata di spostamenti fino a La Fortuna: siamo in una delle zone più belle e rappresentative della Costa Rica, il Parco Nazionale del vulcano Arenal!
Il vulcano Arenal è uno dei cinque vulcani attivi della Costa Rica. Questo vulcano prese vita inaspettatamente nel 1968 eruttando lava e rocce per 15 giorni, uccidendo 73 persone e seppellendo tre intere città.
Da allora, Arenal ha avuto eruzioni minori, anche se la sua attività è notevolmente rallentata dal 2010.
Questo gigante a forma di cono è uno spettacolo da vedere, ma il motivo per cui trascorrere qualche giorno qui non è solamente lui ma quello che lo circonda. Il Parco Nazionale del vulcano Arenal ha molto di più da offrire oltre ai panorami sul vulcano: con i suoi sentieri è la meta perfetta per gli amanti del trekking e dell’avventura.
Dove dormire a La Fortuna: Arenal Xilopalo | Princesa de la Luna Ecolodge | Tabacón Thermal Resort & Spa
Giorno 6: Rio Celeste
Nascosta nelle foreste pluviali del Parco Nazionale del Tenorio, la magnifica cascata blu brillante di Rio Celeste ti toglierà, come ha fatto con me, il fiato!
Quando ci sono arrivata non ho potuto quasi credere ai miei occhi. La cascata e quello che la circonda sembra davvero uscito da una favola. Un potente fiume che si schianta 20 metri più in basso in una piscina di acqua blu turchese.
Raramente la mia bocca si apre sbalordita dalla bellezza di un posto e uno dei pochi è stato questo.
In piedi nel mezzo di una foresta verde smeraldo trafitta da questa bellissima meraviglia della natura, ho vissuto uno di quei momenti surreali e speciali che tutti i viaggiatori desiderano.
Finita la visita della cascata del rio Celeste, abbiamo il pomeriggio libero da dedicare alla visita di La Fortuna.
Giorno 7: Catarata de La Fortuna, Monteverde
Visita in mattinata alla Catarata de La Fortuna. La cascata La Fortuna è probabilmente la cascata più famosa della Costa Rica.
Si trova appena fuori da La Fortuna ed è un luogo dove le persone del posto vanno a fare il bagno con tutta la famiglia. Vi si accede da un centro visitatori, dotato di servizi igienici e spogliatoi.
Per raggiungere le cascate, devi scendere 500 scalini (ma ben tenuti), che sono una bella faticaccia al ritorno. La cascata è uno splendido nastro bianco che scorre da uno sfondo verde lussureggiante in una piscina azzurra.
Nel primo pomeriggio partenza per Monteverde. Per arrivarci abbiamo prenotato il famoso Jeep-boat-Jeep il modo più veloce per spostarsi tra La Fortuna e Monteverde. Chiaramente di jeep neanche l’ombra, in realtà il nostro era un pullmino sgangheratissimo.
Ma il tragitto in barca sul lago con i panorami sull’Arenal è una delle immagini più belle dell’intero viaggio.
Arriviamo a Monteverde in serata e andiamo a dormire allo Hotel & Hostel Sloth Backpackers, un ottimo ostello!
Giorno 8: Monteverde Cloud Forest
Situata sulle montagne nord-occidentali del paese, Monteverde è un’altra delle principali destinazioni di ecoturismo della Costa Rica. Monteverde all’inizio era un luogo abbastanza sconosciuto fino a quando qualcuno non disse di aver trovato il celeberrimo Quetzal Splendente, l’uccello più ricercato del mondo!
Da quel momento migliaia di fotografi e turisti si sono riversati qui, sperando a loro volta di poterlo immortalare in qualche scatto.
Bene, se questo è il motivo per cui vuoi andarci, sappi che è abbastanza raro riuscire ad avvistarlo!
Detto questo Monteverde, questo piccolo paesino montano, è davvero all’altezza del suo nome.
Qui, gli alberi sono ricoperti da strati di fitto muschio e le piante crescono l’una sull’altra a causa della costante foschia di nuvole e del sole che arriva con deboli raggi. Questo habitat unico, chiamato foresta pluviale, ospita un’abbondanza di uccelli e altri animali selvatici.
Noi avevamo già in precedenza prenotato tutte le attività da fare: partenza quindi alle sette del mattino per il Canopy tour. Tra tutti quelli disponibili abbiamo scelto il Selvatura perché l’unico che si svolge completamente nella foresta primaria.
Il volo alla super man finale per 1000 metri sopra la foresta è la ciliegina sulla torta di 3 ore emozionantissime trascorse sfrecciando tra gli alberi.
Subito dopo camminata nella foresta sui Ponti sospesi, carina e da fare!
Ritorno in ostello e subito partenza per il tour del caffè. Ho rotto tanto le scatoleche non volevo una cosa per i turisti che alla fine il proprietario dell’ostello ha chiamato un suo amico con una piccola piantagione.
C’eravamo solo noi: è stato bellissimo.
Giorno 9: Liberia, Catarata Llanos de Cortèz
Partenza in autobus da Monteverde alle 4 del mattino e arrivo a Liberia. Attenzione bisogna cambiare autobus a La Irma che non è come credevamo noi un paese, ma un ristorante con annessa stazione di benzina.
Chiedi di scendere lì, attraversa la strada e dall’altra parte c’è la fermata per l’altro bus.
Liberia non vale perdere tempo a visitarla, ma vale come base per visitare altre due delle cose imperdibili della Costa Rica: la cascata Llanos de Cortez e il Rincon della Vieja National Park.
Dopo aver cercato l’hotel per un paio d’ore a causa delle informazioni sulla Lonely Planet prendiamo al volo uno dei primi autobus che vanno verso la costa e ci facciamo lasciare dall’autista di fronte alla deviazione per la Cascata Llanos de Cortez a cui arriviamo a piedi dopo un km di sterrato.
Una volta raggiunto il fondo del sentiero, capirai perché Llanos de Cortez è considerata una delle cascate più belle della Costa Rica. Le cascate sono larghe con sottili ruscelli d’acqua che scivolano lungo le rocce muschiose.
Alla base delle cascate c’è una bella piscina che è ottima per nuotare e una spiaggetta sabbiosa dove rilassarsi. Una volta potevi arrampicarti dietro le cascate sulle rocce, ma il comune ha installato una corda nella piscina per sicurezza. Ciò ti consente di nuotare solo fino a un certo punto, ma puoi comunque avvicinarti abbastanza.
Llanos de Cortez se me lo chiedi per me è assolutamente imperdibile, anche la Lonely Planet menziona questa cascata come la più bella in assoluto perché per nulla turistica. Insomma se si vuole passare un pomeriggio di festa come i Costaricensi veri, questo è il posto giusto.
Giorno 10: Rincon de la Vieja National Park
Sfacchinata terribile, non saprei come altro definirla. Ma ne vale la pena per visitare il Rincon de la Vieja National Park.
Il Parco Nazionale Rincon de la Vieja è un luogo speciale perché si trova in una parte della provincia di Guanacaste dove la pianura si incontra con le montagne ricoperte di giungla. Per questo motivo, nei periodi siccitosi dell’anno come la stagione turistica (gennaio-aprile), le aree boschive del parco rimangono verdi e vivaci.
Poiché c’è più vegetazione, ci sono anche migliori possibilità di avvistare animali selvatici come scimmie e uccelli tropicali.
Ma probabilmente la più grande attrazione del Parco Nazionale Rincon de la Vieja sono i numerosi elementi vulcanici. Lungo i sentieri si possono vedere piccoli geyser e vulcani di fango ribollenti!
Dopo la visita al Parco ci fermiamo anche alla cascata Cangreja, alla quale per arrivarci si deve percorrere un sentiero di circa 5 km.
Al ritorno ci carichiamo lo zaino in spalla e prendiamo l’autobus per Tamarindo.
Arriveremo alle nove di sera distrutti dopo quasi due ore di autobus e per lo più l’ostello in cui finiremo è il peggiore che abbiamo beccato in tutto il viaggio e uno dei peggiori della mia vita, per cui neanche te lo nominerò.
Giorni 11, 12, 13 : Tamarindo, Playa Conchal e Playa Hermosa
Questa parte di Costa Rica è quella più famosa per le sue spiagge e insomma, dopo tanti giorni di trekking e di attività un po’ di relax ci vuole per forza!
Tamarindo è una bella destinazione vivace e piena zeppa di turisti che vengono da tutto il mondo per un motivo principale: la spiaggia è una delle migliori destinazioni per il surf!
Facciamo quindi base a Tamarindo e ne approfittiamo per visitare in 3 giorni 3 spiagge diverse: la spiaggia di Tamarindo, la bellissima spiaggia Conchal e Playa Hermosa.
Playa Tamarindo è un lungo arco dorato che si estende lungo il Pacifico con montagne verdeggianti sullo sfondo, particolarmente amata dai surfisti per la facilità per i principianti e la bellezza delle sue lunghe onde. Qui, hotel, bar, ristoranti, negozi e agenzie turistiche sono solo a pochi passi dal tuo telo mare. Abbinalo alla vicinanza dell’aeroporto internazionale in Liberia e puoi capire perché Tamarindo attira le folle.
Anche la vicina spiaggia di sabbia bianca di Langosta merita una visita se stai cercando di nuotare e sfuggire alla folla di Tamarindo.
Mentre i surfisti si affollano per prendere le onde nella vicina Tamarindo, quelli come noi che cercano un’esperienza da spiaggia più tranquilla si dirigono verso Playa Conchal, un tratto di costa turchese ideale per lo snorkeling, il nuoto o semplicemente per catturare un momento da qui all’eternità. La spiaggia è fatta di tanti piccoli pezzettini di gusci di conchiglia, da qui il suo nome!
Uno dei posti migliori per rilassarsi e distendersi è Playa Hermosa ed è stata l’ultima spiaggia in questa zona che abbiamo deciso di visitare per spostarci poi verso Manuel Antonio.
Sebbene la sua posizione renda Playa Hermosa un po’ isolata, la cittadina piccola ma ben sviluppata offre molti servizi. Troverai ottimi ristoranti a pochi passi dalla sabbia e varie sistemazioni, inclusi condomini, multiproprietà, case vacanze e hotel.
Dove dormire a Tamarindo: Jardin del Eden Boutique Hotel | Tamarindo Sunshine | Tamarindo Garden Boutique Homes
Giorno 14: Ponte dei coccodrilli e Manuel Antonio
Spostamento a Manuel Antonio. Sulla strada vedremo il famoso ponte dei coccodrilli che attraversa il fiume Tarcoles.
Non faticherai troppo a trovarlo anche tu, basta cercare il pezzo di strada con centinaia di macchine posteggiate: è una tappa così popolare che ci sono negozi di souvenir, ristoranti, gelaterie e bagni proprio sul ponte.
Dopo aver parcheggiato l’auto, cammina sul ponte. C’è una barriera pedonale che corre per l’intera lunghezza, ma fai attenzione se attraversi la strada poiché le auto viaggiano molto velocemente.
I coccodrilli si muovono e non sai mai se si trovano sul lato destro o sinistro. Sbircia di sotto e rimarrai sbalordito dalla quantità di enormi coccodrilli che se ne stanno belli compiaciuti a prendersi il sole sulle rocce sulla riva del fiume e pure in acqua.
La quantità di coccodrilli americani sul fiume Tarcoles è semplicemente sbalorditiva, tanto che questo fiume è considerato ospitare la più alta popolazione di coccodrilli del mondo.
Dopo una sosta divertente a scattare foto si riparte, destinazione Manuel Antonio per visitare il suo celeberrimo Parco.
Trovare da dormire nella zona di Manuel Antonio è facilissimo: c’è pieno di hotel che si susseguono uno dietro l’altro sulla strada che porta all’entrata del Parco, .
Dove dormire a Manuel Antonio: hotel Verde Mar | Manuel Antonio Park House – Adults Only | Millenium Manuel Antonio
Giorno 15: Manuel Antonio
Il Parco Nazionale Manuel Antonio è il parco nazionale più piccolo della Costa Rica, ma uno dei parchi più ricchi di biodiversità del paese.
Insieme ai bradipi a due e a tre dita, ci sono tre diversi tipi di scimmie, iguane e coati. Ci sono oltre 100 specie di mammiferi e 184 diverse specie di uccelli. Gli uccelli sono sempre difficili da individuare, ma se sei fortunato potresti vedere il tucano dal becco infuocato o la magnifica fregata.
Il Parco Nazionale Manuel Antonio ha anche bellissime spiagge, quindi una gita al parco merita facilmente un’intera giornata.
Finita la visita al Parco, prendiamo gli zaini e saliamo sul bus diretto ad Uvita, l’ultima destinazione del nostro itinerario in Costa Rica prima di trascorrere 24 ore a San José.
Giorno 16: Uvita e parco Marino Ballena
Uvita è un piccolo villaggio sulla costa pacifica della Costa Rica. Puoi fare trekking, visitare le cascate o trascorrere la giornata al Ballena National Marine Park, famoso per l’osservazione delle balene e l’iconica spiaggia Whale Tail.
No, Uvita non è un luogo sconosciuto ma è comunque pubblicizzato come un’alternativa più tranquilla e rilassata al Parco Nazionale Manuel Antonio. Questo potrebbe indurre a pensare che non vale la pena visitarla.
In realtà, abbiamo incontrato molti turisti che avevano programmato di rimanere a Uvita solo per un paio di giorni e si sono poi fermati lì anche intere settimane. Questo è un esempio di quanto possano creare dipendenza l’atmosfera e la bellezza naturale di Uvita. Anche noi, se avessimo avuto più tempo, ci saremmo rimasti veramente volentieri.
Al giorno d’oggi, Uvita è uno dei posti migliori da visitare in Costa Rica.
L’atmosfera rilassata combinata con una natura assolutamente straordinaria è semplicemente da vivere e se mi ascolti, dalle una possibilità e vedrai che ti verrà voglia di passarci qualche giorno, e chissà, forse anche di più.
Noi ovviamente ci siamo andati per vedere le balene. Già dal nome si capisce che questo è uno dei luoghi migliori per il whale watching in Costa Rica: le balene vengono qui a partorire e non è raro vedere la mamma con il suo piccolo girare tra le onde del mare.
Ci sono così tante balene nella stagione buona che potresti addirittura vederle saltare stando sulla spiaggia!
Dove dormire a Uvita: La Cusinga Lodge | Manoas | MADRE TERRA
Giorno 17 : San Josè
Se arrivi in Costa Rica in aereo è probabile che San José sia la prima o l’ultima destinazione del tuo viaggio, esattamente come è successo a noi.
San José, la capitale della Costa Rica, non ha la migliore reputazione quando si parla di sicurezza, e inoltre non vanta molte perle architettoniche.
Ma come in ogni capitale c’è sempre qualcosa da vedere degno di nota, e in questo caso è sicuramente il Mercato Centràl che è anche un ottimo posto dove acquistare prodotti locali e souvenir da portare a casa.
Altre cose da vedere in Costa Rica in 15 giorni
1 – Tortuguero National Park
Il Parco Nazionale del Tortuguero, situato nella parte più nord-orientale del paese, è ricco di uccelli e animali esotici. Lungo i canali a zig zag, i sentieri e la spiaggia, troverai di tutto, dalle scimmie e le tartarughe ai caimani e ai trampolieri.
L’eccezionale piovosità e l’ambiente ricco in cui l’acqua dolce incontra il mare rendono le spiagge, i canali, le lagune e le zone umide del Parco Nazionale del Tortuguero aree di eccezionale biodiversità e opportunità per gli amanti della natura. Il modo migliore per vedere il parco è in barca, ma puoi anche noleggiare kayak e canoe.
L’attrazione principale del Parco Nazionale del Tortuguero sono sicuramente le tartarughe. Qui nel parco è possibile osservarle anche nidificare.
2 – Corcovado National Park
Una delle regioni più ricche di biodiversità del mondo, il Parco Nazionale del Corcovado, è un luogo da non perdere ed era sulla mia lista delle cose da vedere, ma il tempo è tiranno purtroppo.
Preparati a sudare, combattere contro le zanzare e guadare fiumi tra il fango, ma tutte queste cose miglioreranno solo l’esperienza unica che probabilmente apprezzerai appieno in seguito, comodamente da casa tua.
Non è possibile visitare il Parco Nazionale del Corcovado senza una guida, quindi prenotane una, dimentica per una volta il tuo budget e tieni gli occhi aperti per vedere pappagalli are, scimmie e chissà magari anche il giaguaro.
La Costa Rica ospita molti parchi nazionali ed è spesso difficile stabilire la priorità, ma il Corcovado dovrebbe essere in cima alla tua lista, anche se è una deviazione dal percorso originariamente pianificato.
Conclusioni sul mio viaggio in Costa Rica
La Costa Rica mi è piaciuto e mi è piaciuto il fatto che i Costaricensi siano così attenti ad un argomento a cui io tengo molto e cioè all’ambiente che ci circonda. La Costa Rica ha investito su un turismo ecosostenibile ed i risultati si vedono.
Nonostante la natura intorno sia rigogliosa e soprattutto venga protetta e conservata, le strutture ricettive ne sono perfettamente integrate all’interno permettendo al turista/viaggiatore di goderne appieno senza rinunciare ai confort di un hotel di buona categoria.
Tutti gli eco-lodge hanno acqua calda e bagni privati, ristorante, WIFI e la maggior parte ha anche una piscina.
Io preferisco in genere qualcosa di più spartano, ma ti assicuro che dormire in mezzo alla foresta in un comodo lodge e addormentarsi ascoltando le scimmie urlatrici ha il suo effetto e io ne ho goduto appieno.
Se dovessi tornarci però forse cambierei itinerario, sostituendo Monteverde con il Corcovado e cercando di inserire almeno un paio di tappe sulla costa caraibica (Puerto Viejo e Cahuita)
Nonostante il mio articolo in cui scherzosamente lo definivo un paese per vecchi, io questa Costa Rica me la sono proprio gustata.
Mi sono riempita gli occhi del suo verde, tanto che se ancora adesso li chiudo rivedo perfettamente le immagini della giungla intorno. Mi sono riempita le orecchie del cinguettìo degli uccelli e del rumore degli alberi che si muovono spazzati da una leggera brezza e ho annusato l’aria tiepida durante le piogge portate dal monsone.
L’ho ascoltato, assaporato, annusato e mi è rimasto appiccicato addosso.
E adesso è pura nostalgia, chiudo gli occhi ancora qualche minuto così per un po’ posso spazzare via il cemento che mi circonda e ritrovarmi ancora là.
Francesca Zambelli
Ti ringrazio per avere scritto la tua esperienza, sto progettando di andare il prox gennaio 2023 e sto leggendo esperienze per facilitare il mio percorso.
Ciao Francesca
PatriziaC.
Ciao! Che bellissimo diario, sto cercando di progettare anche io un viaggio in Costarica, in che mese sei andata?
Grazie un saluto
Emarti
Ciao Patrizia, io ero andata a Dicembre che è un buon mese per viaggiare in Costa Rica
doriana
Ciao! Posso chiedere quanto hai pagato per il soggiorno con visita al Toucan Rescue Ranch? Dal sito le cifre mi sembrano diverse da quelle che leggo nel tuo reportage. Grazie!