Stai cercando un itinerario perfetto di cosa vedere a New York in 5 giorni per la tua prima visita in città? Eccolo! New York è viva, intensa, enorme, intricata e in continua evoluzione, per questo forse viene definita la “Città che non dorme mai”.
Una generazione fa Little Italy prosperava, ora ciò che resta del quartiere è stato regalato ai turisti e la comunità italiana si è spostata su Arthur Avenue. New York davvero non dorme mai: in ogni quartiere e in ogni distretto, il cambiamento è il battito costante della città.
Io l’ho visitata in un periodo un po’ particolare: sono andata per la Maratona di New York e la città era veramente in fermento. Sono partita con pochissime aspettative, credevo che non mi sarebbe piaciuta e invece ne sono tornata innamorata ed entusiasta. In più la Grande Mela mi ha regalato 5 giorni di sole spaziale a Novembre, quindi cosa potevo chiedere di più?
Ho creato questo itinerario di 5 giorni a New York per aiutarti a tornare dopo il tuo viaggio con la stessa gioia e la meraviglia che ho provato io a New York. Fidati: si tratta davvero di un viaggio da sogno e se hai 5 giorni per visitare la città avrai tempo per assaporarla bene.
Consigli per visitare New York in 5 giorni
Prima di condividere con te l’itinerario di 5 giorni a New York City, voglio darti qualche consiglio di viaggio per aiutarti a sfruttare al meglio la tua vacanza.
Ci sono 3 aeroporti a New York, quindi cerca prima di tutto di capire in quale arrivi. Ci sono vari modi per arrivare in città, ma se vuoi le cose comode e facili, valuta un transfer. Qui ne trovi vari e di vari prezzi.
Se decidi di alloggiare a Manhattan, sappi che i prezzi per gli alloggi possono essere cari, ma qualche cosa di interessante si trova. Dai un’occhiata al LUMA Hotel – Times Square oppure al Seton Hotel. Se vuoi più informazioni dai un’occhiata al mio post su dove alloggiare a New York.
Molte persone odiano i mezzi pubblici, ma la metropolitana è davvero il modo migliore per spostarsi. La metropolitana è il mezzo più veloce per spostarsi a causa del famigerato traffico. Una delle cose che ho adorato e che ti consiglio fortemente è prendere il NYC Ferry, il traghetto cittadino. Il NYC Ferry fa parte della rete di trasporto pubblico, quindi le corse costano solo $ 2,75 a persona.
L’acquisto del New York CityPASS è di gran lunga uno dei migliori consigli: ha un ottimo rapporto qualità-prezzo e include alcune tra le migliori attrazioni della città come l’Empire State Building, il 9/11 Memorial and Museum, il Rockefeller Center Top of the Rock, una crociera alla Statua della Libertà o Circle Line Sightseeing, ingresso al Met e all’American Museum of Natural History.
Tra i biglietti assolutamente da acquistare in anticipo online ci sono:
- –> New York: Statua della Libertà ed Ellis Island con traghetto
- –> New York: biglietto per il SUMMIT One Vanderbilt
- –> One World Observatory di New York: biglietto prioritario
Se invece stai cercando un tour guidato in Italiano di Manhattan questo tour dei contrasti di New York è un must assoluto.
Se cerchi il panorama migliore di New York secondo me è quello dal Top of The Rock (trovi qui il biglietto d’entrata). Per conoscere altri panorami magnifici della Grande Mela, leggi questo mio post su New York dall’alto.
Indossa scarpe comode assolutamente: camminerai tantissimo!
Uno spettacolo a Broadway è costoso, ma davvero vale la pena.
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Quando andare a New York
Il periodo migliore per visitare New York è durante i mesi autunnali: fine settembre, tutto ottobre e inizio novembre. Questo per un sacco di ragioni.
Il tempo è fantastico. Le temperature sono piacevoli, perfette per passeggiare all’aperto. In alcuni giorni non ti servirà neanche la giacca; A New York inoltre piove meno in autunno che in primavera. Una grande differenza rispetto alla primavera è che non piove così spesso durante l’autunno.
Le grandi folle di turisti diventano “piccole” folle, a parte durante la Maratona quando sono andata io. Non parlo solo dei turisti, ma anche delle famiglie americane: i bambini ricominciano le scuole e quindi la città è più vuota.
I prezzi sono i più bassi dell’anno. New York è sempre cara, non fraintendetemi, ma i prezzi degli hotel sono molto più bassi in autunno rispetto ai mesi estivi e all’alta stagione sotto Natale e Capodanno.
A Ottobre inoltre (fino ai primi di Novembre) vedrai dei colori pazzeschi a New York! Non perderti il “foliage” di Central Park, ma anche uno dei fantastici tramonti (più belli che nel resto dell’anno).
Cosa vedere a New York Giorno 1
Il primo dei nostri 5 giorni a New York lo dedicheremo ad alcuni dei luoghi più emozionanti della città: dal Ponte di Brooklyn al Financial District (dove è nata la Borsa di New York) alla visita della Statua della Libertà e, per finire, uno dei luoghi più commoventi della Grande Mela: il World Trade Center e il Memoriale del 9/11.
Ponte di Brooklyn
Un gigante, un nuovo record. Il ponte di Brooklyn fu il primo ponte sospeso ad essere costruito in acciaio. Fu creato per collegare l’isola di Manhattan e il quartiere di Brooklyn a New York. Lungo circa 2,5 km, grazie a una serie di passerelle sopraelevate, è possibile attraversarlo totalmente sia a piedi che in bici. Il tramonto è come sempre il momento più gettonato per attraversarlo, godendo di scorci e atmosfere davvero affascinanti.
Ti consiglio comunque di raggiungere il quartiere di Dumbo con la metro, ammirare il ponte da lontano, con lo skyline di Manhattan alle sue spalle, fermarti al parco magari per una piccola sosta spuntino e raggiungere l’incrocio tra Washington Street e Water Street, per ritrovarti nel famoso film con Robert De Niro, C’era una volta in America. Ora potrai incamminarti verso il ponte e attraversarlo, direzione Manhattan, in bici o a piedi – a te la scelta.
Wall Street e Financial District
Il quartiere finanziario di New York. E’ qui che, nel 1792, sotto un albero di platano, 24 commercianti siglarono un accordo tra di loro: non avrebbero comprato titoli di valore al di sotto di una certa soglia e avrebbero sempre dato la precedenza a transazioni tra di loro. Sto parlando del Buttonwood Agreement (Buttonwood significa appunto platano), il documento che ha dato il via alla Borsa di New York.
Tra le cose da vedere nel quartiere di Wall Street a New York ti consiglio:
- la borsa di New York: un edificio con sei grandi colonne e alte vetrate, simbolo del quartiere è tappa obbligatoria,
- la Federal Reserve Bank: una delle 12 banche federali degli Stati Uniti che ha lo scopo di mantenere la stabilità finanziaria e di gestire la liquidità monetaria. Appare spesso nei film in cui lingotti e caveau la fanno da padrone;
- la Trinity Church: un tempo il suo campanile accoglieva i navigatori che arrivavano al porto di New York. Durante la Rivoluzione Americana la chiesa fu distrutta da un incendio e poi ricostruita in stile neogotico. Il suo cimitero ospita, tra gli altri, i padri fondatori degli Stati Uniti e Robert Fulton, inventore del battello a vapore;
- il Toro di Wall Street: una statua in bronzo dal peso di più di 3 tonnellate, dell’artista italiano Arturo Di Modica. Ma perché proprio un toro? Secondo l’artista rappresenta la forza, la stabilità e la speranza per il futuro degli americani. Curiosamente fu installata senza alcuna autorizzazione, nonostante ciò, però, non fu mai rimossa e si trova tutt’oggi ben visibile agli occhi di turisti e visitatori. Sosta immancabile tanto quanto il tocco dei suoi genitali, pare porti fortuna!
Statua della Libertà ed Ellis Island
La statua della Libertà è uno dei simboli più conosciuti degli Stati Uniti. Si trova sul piccolo isolotto di Liberty Island, sul fiume Hudson proprio nel centro della baia di Manhattan. Fu donata dal popolo francese a quello degli Stati Uniti e con la sua altezza di 93 metri è visibile fino a 40 km di distanza. La Lady Liberty, come affettuosamente viene chiamata dai newyorkesi, rappresenta la dea Ragione, che sorregge nella mano destra una fiaccola (simbolo del fuoco eterno della libertà), mentre nell’altra tiene una tavola con la data della Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America (il 4 luglio 1776). In testa porta una corona con sette punte, a raffigurare i sette mari e i sette continenti. E’ stata dichiarata Patrimonio Unesco ed è per molti tappa obbligatoria durante un viaggio a New York.
Raggiungere l’isola su cui sorge la statua è decisamente facile, basta prendere il battello che parte da Battery Park, godersi il panorama e ritrovarsi dopo un breve tragitto ai piedi della grande dea dalla toga lunga.
Solo i traghetti operati da Statue Cruises, che è autorizzata dal National Parks Service, possono effettivamente arrivare sulle isole. Ci sono molte altre crociere che fanno il giro, ma se vuoi sbarcare devi prendere un traghetto ufficiale con diritti di sbarco.
Questi traghetti funzionano tutto l’anno ad eccezione del Ringraziamento e del giorno di Natale. A seconda del periodo dell’anno, il primo traghetto sarà alle 8:30 o alle 9:30.
Per evitare attese snervanti e inutili ti consiglio di acquistare i biglietti per la Statua della Libertà in anticipo. Il New York CityPASS resta sempre una buona scelta. Fai solo attenzione a quale tipo di visita include: visita base solo dall’esterno, visita dell’interno, visita con corona inclusa – già puoi decidere di arrivare fino alla corona della lady più famosa del mondo!
Ad ingresso gratuito è invece il recentissimo Museo, formato da tre gallerie interattive che raccontano e ripercorrono la storia e la costruzione della statua. Nella terza, inoltre, è esposta la torcia originale, sostituita nel 1984 con l’attuale ricoperta da foglie d’oro.
Ora, tieniti forte, sto per dirti qualcosa di inimmaginabile: la parte che ho amato di più della vista della Statua della libertà a New York è la sosta di ritorno ad Ellis Island.
Lo ammetto, la nota signora della grande mela non mi ha emozionato in particolar modo. Discorso completamente diverso, invece, per il punto di accesso di tutti gli immigrati che arrivavano negli Stati Uniti per la prima volta. Inutile sottolineare quanta “Italia” ci sia nei reperti, nei ricordi, che il museo ospita. Registri, biglietti, passaporti, manifesti. Nomi che suonano particolarmente familiari e che riportano a un lontano parente che, anni e anni fa, decise di partire per cercare un futuro migliore, per andare incontro alla speranza che oltreoceano ci fossero opportunità nuove e sconosciute.
Nel complesso, aspettati di trascorrere circa 3-3,5 ore visitando la Statua della Libertà e Ellis Island. I traghetti partono da Battery Park, che si trova all’angolo sud-ovest di Manhattan e la biglietteria ufficiale di Statue Cruises si trova all’interno di Castle Clinton.
World Trade Center
Visitare il World Trade Center è una delle esperienze più toccanti da fare a New York ed è questo il motivo per cui io l’ho visitato il mio primo giorno a New York: il tramonto è il momento migliore per il panorama che avrai!
L’11 settembre 2001 resterà una data scolpita nella mente di tutti, il giorno in cui due aerei dirottati si schiantarono contro le Torri Gemelle, facendo crollare gli edifici e causando la morte di circa 3000 persone. Trovarsi sul posto, vedere dal vivo una ferita che non potrà mai rimaginarsi totalmente, è indescrivibile.
Oggi, al posto di ciò che era diventato Ground Zero, sorgono memoriali in onore delle vittime ed edifici simbolo di ripresa e ricostruzione.
Il 9/11 memorial colpisce immediatamente. Due enormi vasche di metallo riempiono il “vuoto” lasciato dalle Torri Gemelle, portano incisi in maniera indelebile i nomi di tutte le vittime di quel tragico giorno. A circondare le vasche circa 400 alberi tra cui spicca il Survivor Tree, l’unico albero incredibilmente sopravvissuto agli attentati.
A pochi passi di distanza segue il National September 11 Memorial & Museum, che con i suoi tre piani racconta la storia del prima, del durante e del dopo il dirottamento degli aerei.
La parte più toccante, a mio avviso, è data dal Tribute World Trade Center. Una sorta di tour tra foto e oggetti ritrovati, guidato da sopravvissuti, volontari arrivati per prestare aiuto e soccorsi o dai parenti delle vittime.
Anche la Freedom Tower fa parte del progetto di ricostruzione di Ground Zero. Simbolo di rinascita è oggi l’edificio più alto di New York e di tutto l’emisfero occidentale. E’ conosciuta per il suo design futuristico e per l’osservatorio posto al piano numero 102. Non solo da qui è possibile ammirare la grande mela nella sua bellezza ma è anche particolare il percorso che, sin dall’entrata in ascensore, permette attraverso proiezioni di seguire l’evoluzione urbanistica di New York. La proiezione termina all’improvviso con lo schermo che scompare e resta il panorama dalle vetrate direttamente su New York come la si vede oggi. Decisamente un finale d’impatto, non c’è che dire.
E infine l’Oculus Building di Santiago Calatrava, l’architetto a cui fu affidata la ricostruzione del centro commerciale situato al di sotto delle torri. Calatrava decise di rappresentare una colomba bianca di marmo. La struttura ricorda infatti le ali di un uccello che si spiegano e ha un’apertura sul tetto. L’intento è di far penetrare il sole all’interno l’11 settembre di ogni anno, in memoria dell’attentato.
Al di sotto dell’Oculus Building, inoltre, si trova la stazione del PATH, il treno che collega Manhattan al New Jersey.
Cosa vedere a New York Giorno 2
Cominciamo la giornata con un altro panorama sulla città. Questo itinerario ti propone due alternative per stamattina: Empire State Building oppure il Summit – One Vanderbilt. Continueremo l’itinerario tra alcuni dei luoghi più iconici di New York, come la Grand Central Station, Saint Patrick’s Cathedral e il Rockfeller Center.
Empire State Building
La visita di New York non può che comprendere l’iconico Empire State Building. Si trova nel quartiere Midtown a Manhattan, precisamente all’angolo tra la Fifth Avenue e la West 34th Street. Deve la sua fama odierna a ben due osservatori panoramici che offrono tra le più belle viste panoramiche su New York. Con i suoi 443 metri d’altezza (compresa la simpatica antenna), è passato dall’essere prima l’edificio più alto del mondo e poi il grattacielo più alto del mondo, dopo la costruzione della torre di Ostankino a Mosca. Nel 1970, le Torri Gemelle gli rubarono anche questo primato, riassunto tristemente in seguito gli attentati dell’11 settembre 2001. Oggi, con l’apertura del One Trade Center, è il secondo edificio più alto di New York ma rimane una delle attrazioni più visitate della città.
Il particolare palazzo, in stile art dècò, ospita ben 102 piani. Ti sfido a fermarti in strada a scattare una foto che li catturi tutti, dal primo all’ultimo! La sensazione ai suoi piedi, come del resto ti accorgerai spesso durante la visita di New York, è di essere una minuscola formica davanti a palazzi dalle dimensioni assurde. Ripeto: ben 102 piani, tra uffici, negozi, ristoranti e una filiale della famosa Bank of America.
Al secondo piano dell’edificio si trovano il vistor center, dove potrai acquistare i biglietti d’ingresso, e una mostra interattiva che permette di ripercorrere la storia della costruzione dell’edificio. Il povero Empire ne ha viste delle belle fin dal principio, ci arrivo tra poco.
Ma è la vista a 360° dalla terrazza all’86esimo piano, con tanto di storici binocoloni da osservazione, la vera star dello show. Ti avviso però: nonostante la terrazza sia aperta, una recinzione protettiva circonda tutti e 4 i lati dell’edificio. Io non mi feci intimorire e riuscii comunque a fare foto stupende, ma soprattutto a godermi un panorama che difficilmente dimenticherò.
E se ancora non ti basta puoi continuare la salita e raggiungere il nuovissimo osservatorio situato al 102esimo piano. Circondato da grandi vetrate offre una vista più “pulita”. Io non lo vidi, mi fermai all’86esimo piano e rimasi già esterrefatta. Non continuai non perché non fosse nella mia lista del cosa vedere a New York, ma semplicemente era ancora chiuso.
Come ti accennavo, l’iconico edificio ha avuto un passato turbolento, rischiando di cadere addirittura nell’oblio se non fosse stato per un famoso “animale”. Pare infatti che l’Empire sorga sul terreno di una vecchia fattoria, acquistato poi dalla famiglia Astor. Suona familiare? Già, parlo proprio della famiglia fondatrice del primissimo Astoria Hotel, che sorgeva proprio dove oggi si trova l’Empire. A distanza di anni, l’hotel fu trasferito al 301 di Park Avenue, dove si trova tutt’ora. Fu così che un gruppo di rinomati finanzieri e imprenditori si unì per formare la Empire State Corporation, che diede il via al progetto di realizzazione dell’attuale Empire State Building. I lavori furono molto rapidi e l’inaugurazione avvenne in pompa magna. Peccato però che i tanti piani dell’edificio fecero molta fatica ad essere occupati. Il vero boom ci fu solo dopo l’apparizione all’interno del film King Kong. L’iconica scena finale, con gigantesco gorilla in cima all’edificio che scaccia via gli aerei aggrappato al pennone, fece impazzire il pubblico. Gli osservatori diventarono tappa fissa di turisti e visitatori da tutto il mondo e gli uffici furono rapidamente occupati. Si potrebbe quasi dire che l’Empire fu salvato da King Kong.
Summit – One Vanderbilt
Ha aperto i battenti solo nel 2021 eppure è divenuta subito una delle attrazioni più gettonate di New York. Il Summit è un osservatorio situato tra gli ultimi piani dell’edificio One Vanderbilt, recentemente costruito in pieno centro di Manhattan. La particolarità del Summit, oltre alla vista su tutta New York, è l’esperienza immersiva che offre. Gli ambienti sono studiati secondo un modello norvegese che mira a creare spazi di condivisione liberi da barriere e confini. Ecco dunque grandi pannelli in vetro e specchi riflettenti che creano una dimensione quasi surreale. Non mancano giochi di luci e sale con installazioni particolari. Come ad esempio, la stanza il cui soffitto è colmo di palloni in metallo. In un’altra, invece, proiezioni estremamente realistiche sulle pareti trasportano in una dimensione fuori dal tempo. Molto interessante anche Clouds, l’opera d’arte di Yayoi Kusama che ricorda le nuvole, vicinissime in quel caso, se si pensa all’altezza dell’edificio.
Per accedere ti sarà chiesto di indossare un copri-scarpe (evita scarpe con i tacchi alti!) e, durante il giorno, di avere gli occhiali da sole per proteggerti dai riflessi sulle superfici specchiate. Non mancano neppure musica e luci ad effetto. Un’esperienza che seppur unica, potrebbe intontire e scombussolare leggermente.
Grand Central Station
L’iconica stazione dei pendolari è altra tappa simbolo da includere assolutamente nel tuo itinerario di 5 giorni a New York. Comunemente chiamata Grand Central Station, il suo nome reale sarebbe Grand Central Terminal ed è, inoltre, il terminal più grande al mondo, per numero di banchine. Ma non è il solo record a detenere.
Sulla facciata esterna, infatti, spicca il più grande orologio Tiffany in vetro al mondo. All’interno da non perdere il soffitto dell’atrio che riproduce una costellazione al contrario, l’orologio d’opale a 4 facce e il mercato ricco di prelibatezze. Una curiosità invece riguarda le caratteristiche acustiche delle volte a botte presenti. Pare che ponendosi ai lati estremi delle volte basti anche un sussurro per poter trasmettere molto nitidamente le parole desiderate. Personalmente non ho avuto un partner in crime per testare in prima persona, ma se lo scetticismo è parte di te e ti accompagna qualcuno che si presta facilmente, un tentativo al posto tuo lo farei!
Saint Patrick’s Cathedral
La Saint Patrick’s Cathedral di New York si nota subito. Circondata da moderni grattacieli dalle linee slanciate non si lascia sopraffare e mostra, orgogliosa, tutto il suo splendore in pieno stile neoclassico. Guglie, rosoni e vetrate catturano lo sguardo. La chiesa, a pianta latina, è costruita in marmo bianco, una scelta abbastanza inusuale per lo stile artistico che la caratterizza. Eppure durante le giornate soleggiate è proprio quel bianco luccicante ad attirare l’attenzione e a rendere la più grande chiesa neogotica cattolica degli Stati Uniti, così unica e ricercata. Per noi europei magari non si tratterà della chiesa più imponente mai vista, ma vale comunque la pena fare una sosta per vederla dal vivo.
Rockefeller Center
Quando si sente parlare del Rockefeller Center la prima immagine che corre subito alla mente è la grande statua dorata di Prometeo. Il Dio greco è conosciuto per aver tradito Zeus rubando il fuoco e donandolo all’umanità. In pratica colui che ci ha insegnato arti come la scrittura, la matematica, l’agricoltura, la medicina e la scienza. Per punizione fu legato a una roccia con un’aquila a divorargli il fegato ogni giorno (che ricresceva durante la notte, giusto per peggiorare ulteriormente la situazione).
L’iconica statua osserva il grande spazio su cui affaccia, lo stesso che durante il periodo natalizio si trasforma in una gigante lastra di ghiaccio per pattinare, con tanto di immancabile enorme albero di Natale. Pare che finito il periodo babbonataloso, negli ultimi anni, si passi da pattinaggio sul ghiaccio a quello sui roller blades. Io personalmente l’ho vista solo con il ghiaccio e ammetto che è abbastanza iconica.
In realtà, però, il Rockefeller Center non è l’iconico spazio appena citato, bensì un gruppo di ben 19 edifici nati dal petroliere americano Rockefeller, appunto. Tra i tanti edifici commerciali i più iconici sono il Radio City Music Hall, l’iconico teatro polivalente della grande mela, e il 30 Rockefeller Plaza, sede tra le altre cose anche della National Broadcasting Company, o semplicemente NBC, tra le più importanti aziende radiotelevisive statunitensi.
Ma oltre all’azienda lanciata proprio dal Signor Rockefeller, l’edificio ospita anche quello che secondo me è il punto panoramico migliore di New York: il Top of the Rock!
Top of the Rock
A mio parere si tratta del miglior punto per ammirare il panorama a 360° su New York. L’osservatorio si trova al 70esimo piano del Rockefeller Plaza, e si sviluppa su 3 piani. L’ultimo è totalmente aperto, mentre gli altri due sono circondati solo da pannelli in vetro trasparenti che non ostacolano minimamente la vista.
Nonostante sia tecnicamente più basso rispetto all’Empire o ad altri osservatori nuovi di zecca, il Top of the Rock offre una vista a 360° sulla città, inclusa una visuale ravvicinata sia sull’Empire State Building che su Central Park. In molti suggeriscono di visitarlo al tramonto. E perché no, potrebbe essere una scelta vincente se consideriamo le sfumature del cielo e l’atmosfera.
Io l’ho visitato che ormai era buio e, anche se non ho visto benissimo Central Park, mi sono goduta uno spettacolo pazzesco sull’Empire State Building tutto illuminato.
Times Square
Il cuore pulsante di New York è Times Square. Potrei azzardare che Times Square sia un po’ come Napoli, o la ami follemente e inspiegabilmente, o la odi per il suo essere tanta, a tratti troppa. Io? Mi classifico nel centro, l’eccezione che conferma la regola, eccomi qua. Caotica, rumorosa, colorata, etnica e soprattutto viva. Non mi è dispiaciuta affatto, ma di certo non rientra tra le mie attrazioni preferite dalla grande mela. Sono le enormi insegne colorate, in movimento, a fare da cornice all’iconica scalinata rossa fotografata da tutti.
E a proposito di foto, è proprio Times Square a fare da sfondo all’iconico scatto di un marinaio che bacia un’infermiera, simbolo della fine della 2ª Guerra Mondiale. A Capodanno, poi, diventa impraticabile per il quantitativo di persone che la riempie in attesa del famosissimo Ball Drop: il momento in cui una grande sfera luminosa scende dalla cima dell’edificio One Times Square sulla piazza, esattamente allo scoccare della mezzanotte.
Crociera serale
Una delle cose da fare assolutamente a New York di sera è una crociera per vedere le luci della città!
Ci sono tantissime crociere. Tra quelle che ti consiglio:
- –> New York: crociera prioritaria tra le luci del porto: questa crociera al crepuscolo nel porto di New York è la più venduta. Ammira le attrazioni della città dall’acqua e approfitta del commento informativo della guida lungo il tragitto. Rilassati con il tuo cocktail preferito e goditi la vista su Manhattan.
- –> New York: crociera al tramonto con Statua della Libertà: Partecipa a una crociera al tramonto e osserva da vicino la Statua della Libertà. Naviga accanto a Ellis Island e al ponte di Brooklyn e ammira lo skyline di Manhattan.
- –> New York: crociera sullo yacht Manhattan con musica jazz: crociera serale a New York con musica Jazz dal vivo su uno yacht in stile anni ’20 e un ottimo drink da sorseggiare
Cosa vedere a New York Giorno 3
Restiamo nel cuore di New York anche il terzo giorno del nostr itinerario, ci mancano un sacco di cose da vedere, come la NY Public Library, la Fifth Avenue con le sue vetrine scintillanti e Central Park!
NY Public Library
E’ circondata da grandi edifici ma lei non si lascia intimorire. E’ la New York Public Library ed è una delle cose da vedere a New York che mi è rimasta più nel cuore. L’edificio è stato inaugurato nel 1911 ed è il simbolo per eccellenza della cultura resa pubblica a tutti. A tutti, nessuno escluso. La sede all’epoca fu scelta in quanto si trattava del più grande edificio in marmo e al suo interno ospitava la più grande sala di lettura esistente al mondo. Quella sala è oggi ancora parte integrante della Public Library, con i suoi lunghi lampadari antichi che pendono da soffitti affrescati. Di certo è la sala che mi ha colpito maggiormente, nonostante ce ne siano altre ricche di marmi pregiati, collezioni dal mondo uniche nel loro genere e antichi affreschi. L’ingresso alla biblioteca è gratuito, ma ricorda di rispettare le numerose persone che utilizzano gli spazi per lo studio. Evita di usare il flash per le tue foto e mantieni il silenzio. Ecco, questo è forse uno degli aspetti che mi ha colpito maggiormente. Dai clacson e dal caos di una città iconica come New York, al silenzio quasi surreale dal profumo di libri.
MOMA
Il Museum of Modern Art, o MoMA in breve, è uno dei musei più impressionanti di New York City. Progettato dall’architetto giapponese Yoshio Taniguchi, l’edificio già di suo è magnifico e vale la pena guardarlo tanto quanto vale la pena visitare la sua vasta collezione d’arte.
Il museo a sei piani ospita molte mostre a rotazione e collezioni d’arte permanenti, quindi assicurati di pianificare in anticipo per massimizzare il tuo tempo.
Fifth Avenue
Se ti piacciono lo shopping e la moda, allora devi assolutamente visitare la leggendaria Fifth Avenue, proprio di fronte al lato est di Central Park. Qui troverai ogni tipo di marchio di moda di fascia alta, da Chanel a Luis Vuitton, e se il tuo budget lo consente, probabilmente finirai per svuotare il tuo portafoglio.
In alternativa, puoi fare solo come me e limitarti a guardare tutte le splendide cose esposte nelle vetrine in una miriade di luci meravigliose.
Central Park
Un perfetto rettangolo verde nel cuore di Manhattan, lungo 4 km e largo 800 metri. Central Park è il grande polmone verde di New York City, meta ambita per visitatori e residenti. E’ enorme, se non fosse già chiaro. Riuscire a vederlo durante un itinerario a New York è d’obbligo. Credere di poterlo vedere nella sua interezza, avendo a disposizione pochi giorni è invece un sogno. Se ami pedalare potrebbe interessarti un tour in bici di Central Park, per riuscire ad ottimizzare i tempi, senza dimenticare di dedicarti del tempo e goderti il momento. Questa oasi verde ti porterà lontano da caos, confusione e frenesia. Qui troverai panchine, distese verdi, un lago, ponti immersi nella natura, ma anche concerti o performances all’aperto. Datti tempo e approfitta di tutto ciò che ha da offrire.
Detto ciò, ecco cosa non perderti assolutamente durante la visita di Central Park:
- Strawberry Fields: il memoriale per terra con la scritta Imagine, dedicato a John Lennon;
- The Pond: un piccolo laghetto navigabile;
- Bow Bridge: un ponte sospeso in ghisa che attraversa il Lago di Bethesda Terrace creando un’atmosfera molto romantica;
- Bethesda Fountain, sulla Bethesda Terrace è una delle fontane più grandi di New York. Al suo centro si trova una scultura dal nome Angels of the Water. Inizialmente era l’unica scultura pensata e commissionata nel progetto originale. Tutte le altre statue sono state aggiunte solo inseguito e non facevano parte del progetto. Ah, non è la fontana di Friends (FYI!);
- Belvedere Castle: un vero e proprio castello che ospita la stazione meteorologica sin dal 1919 e offre la possibilità di vivere esperienze come osservare le stelle, partecipare a conferenze sull’astronomia, vistare un castello infestato dai mostri per Halloween e molto altro;
- la Statua di Balto: in onore del cane divenuto famoso per essere tra i primi a portare le medicine necessarie a salvare una cittadina in Alaska, in cui era scoppiato un contagio di difterite;
- la statua di Alice nel paese delle meraviglie: tra i luoghi più fotografati dopo il memoriale di John Lennon.
American Museum of Natural History
Dopo aver trascorso un po’ di tempo a esplorare Central Park, spostati verso uno dei moltissimi musei di New York che si trova qui vicino: l’American Museum of Natural History (in alternativa dopo ti metto anche, che secondo me vale di più il MET).
Questo museo coprende tutti gli aspetti del mondo naturale edè considerato uno dei più grandi musei di storia naturale del mondo.
Appena arriverai verrai “salutato” da due enormi scheletri di dinosauri alloggiati nell’atrio. Da lì, puoi visitare le impressionanti mostre permanenti o dare un’occhiata all’emozionante mostra a rotazione. Non perdere la Hall of Ocean Life, dove avrai l’opportunità di visitare la Milstein Hall of Ocean Life e vedere un modello a grandezza naturale di una balenottera azzurra: è un’esperienza che non dimenticherai mai, soprattutto per le dimensioni.
Altre cose da non perdere sono l’Hayden Planetarium (uno dei migliori planetari al mondo), la Hall of Saurischian Dinosaurs (per l’iconico scheletro del Tyrannosaurus Rex) e il Butterfly Conservatory (richiede un costo aggiuntivo, ma ne vale la pena).
C’è un biglietto per la visita, ma l’ingresso è anche incluso in una serie di pass per le attrazioni di New York, tra cui il mio preferito, il New York Pass.
Metropolitan Museum of Art (MET)
Sul lato opposto di Central Park rispetto all’American Museum of Natural History, a circa 20 minuti a piedi, si trova il Metropolitan Museum of Art (MET). Fondato nel 1870, il Metropolitan Museum of Art (The Met) è spesso considerato il miglior museo di New York, quindi sarebbe imperdonabile non menzionarlo in questo itinerario di New York.
Il MET è più grande museo d’arte degli Stati Uniti, con oltre due milioni di opere nella sua collezione. Se sei interessato all’arte e vuoi visitare un museo d’arte durante il tuo soggiorno a New York, il MET non devi perdertelo! La collezione abbraccia 5.000 anni di attività, dall’arte dell’antico Egitto fino alle opere moderne, tra cui trovi capolavori come quelli di Van Gogh o di Monet.
Con una media di 6 milioni di visitatori all’anno, è anche il museo più visitato di New York City e richiederebbe diversi giorni per esplorarlo nel modo in cui davvero si meriterebbe.
Cosa vedere a New York Giorno 4
Il giorno 4 ci spostiamo sulla parte ovest di Manahattan e cammineremo (o prenderemo la metro, a seconda) attraverso altri punti meno iconici, ma altrettanto belli e significativi di New York, fino a raggiungere la Lower Manhattan e il quartiere di Soho.
Hudson Yards
L’Hudson Yards è un futuristico complesso aperto solo recentemente, che ha già scatenato qualche polemica. E’ composto da due edifici separati: il The Edge e il The Vessel.
Il The Edge si trova al 100° piano del 30 di Hudson Yards, un complesso formato da siti culturali, piccoli negozi e ristoranti. Si tratta di una terrazza panoramica. “Un’altra?” ti starai chiedendo. Proprio un’altra terrazza da cui ammirare il panorama su New York, stavolta però con la particolarità di essere totalmente sospesi nel vuoto su pavimenti di vetro.
Il The Vessel è un edificio, ma anche un’opera d’arte. Una struttura a nido d’ape data dall’intreccio di rampe che si intersecano e si uniscono sviluppandosi verso l’alto. Oggi si può ammirare questa meraviglia architettonica solo dall’esterno. Inizialmente, infatti, era consentito l’accesso al pubblico che con non poca fatica, poteva raggiungere la cima dopo aver scalato i circa 2500 gradini. La sua altezza, però, è stata anche la sua fatalità più grande. Infatti, molte persone hanno deciso di sfruttare la sua conformazione per togliersi la vita gettandosi nel vuoto. Si è provato più volte ad adottare misure di sicurezza alternative ma a poco sono servite. Tanto che, ad oggi, l’accesso è stato chiuso fino a data da destinarsi.
High Line
Una passeggiata molto bella ma spesso dimenticata è quella lungo la High Line. Si tratta di un percorso pedonale creato sulle vecchie tratte del treno che attraversava la zona industriale, un treno merci in pratica. Quando la linea fu dismessa un attivista e residente nel quartiere di Chelsea, riuscì ad impedirne la demolizione e nel 1999 nacque l’associazione Friends of High Line, per preservarla e riutilizzarla come spazio pubblico.
Il percorso è stato dunque riqualificato e riaperto a più tappe fino a renderlo accessibile in tutta la sua lunghezza. Una sorta di parco con tanto di opere artistiche e panorami unici. Preparati a circa 2 km di passeggiata sospesa a quasi 9 metri d’altezza dal suolo. Ovviamente, dati i tanti punti di accesso, puoi tranquillamente decidere di percorrerne solo una parte e non tutto.
Chelsea Market
Alla fine dell’800 una fabbrica di biscotti, la Nabisco, aprì i battenti a poca distanza da quello che un tempo era il quartiere dei mattatoi delle carni. La vicinanza avrebbe permesso facilmente di reperire lo strutto da utilizzare nella preparazione di biscotti come gli Oreo o i Ritz. Negli anni sessanta la fabbrica fu trasferita e gli spazi rimasero inutilizzati fino al 1997, anno in cui il Chelsea Market aprì i battenti attirando visitatori e locali grazie alla vasta offerta di ristoranti e negozi. Ci troverai anche cucina italiana. Io, come sempre, ho preferito puntare sulla cucina etnica, ma volendo sappi che ci troverai anche la famosa pasta fresca di Giovanni Rana e i gelati all’italiana.
Greenwich Village
Il Greenwich Village è uno di quei luoghi da visitare assolutamente: è uno dei posti più famosi della città, infatti lo vediamo in un sacco di film.
L’intero villaggio era la casa fatiscente di artisti e bohémien negli anni ’60 e conta ancora come uno dei luoghi più alla moda della città.
Oggi molte delle case sgangherate sono state sostituite con bar, caffetterie e ristoranti alla moda e molti luoghi dove si suona musica, come Bleecker Street.
Washington Square Garden
Sono pochi minuti a piedi per raggiungere Washington Square Park, dove sarai accolto dal bellissimo arco in marmo, dall’imponente fontana e incantevoli alberi che regalano una bella ombra nei periodi più caldi dell’anno.
Questo è un luogo in cui si riuniscono molti degli artisti d’avanguardia di New York, un luogo in cui le persone vengono a giocare a scacchi . Questo parco è fantastico anche per i bambini, infatti ne vedrai un sacco di corrono da tutte le parti.
Anche il famoso quartiere di SoHo è abbastanza vicino se sei interessato ad arrivarci. A me non è piaciuto molto, ma dipende dai gusti.
Soho
SoHo (che sta per South of Houston Street) confina con il Greenwich Village a sud, rendendola la prossima tappa naturale. SoHo è un quartiere molto affascinante noto per lo shopping, i loft costosi, i caffè caratteristici e le ampie gallerie d’arte.
Trascorri un po’ di tempo esplorando il quartiere a piedi prima di fermarti da Balthazar Bakery per un pasto pomeridiano. La panetteria si trova proprio accanto al famoso Balthazar Restaurant, che vale sicuramente la pena visitare durante i tuoi 4 giorni a New York City, ma prenota con largo anticipo.
Cosa vedere a New York Giorno 5
In questo ultimo giorno dei nostri 5 giorni a New York, ti consiglio di visitare il Flatiron building e magari trascorrere il resto della giornata tra i quartieri di Chinatown e Little Italy. In realtà ci sono un sacco di altre cose che potresti visitare, come per esempio Coney Island che merita sicuramente, ma anche Harlem!
Flatiron Building
Letteralmente Flatiron significa “ferro da stiro”. L’ edificio non è visitabile e non ospita nessun sito particolare, eppure è diventato famoso per la sua forma alquanto strana. Fu costruito su un lotto di terreno triangolare e l’architetto, Daniel Burnham, decise di replicare anche nella struttura tale forma. Inizialmente non fu molto apprezzato. Se ne dubitava soprattutto la resistenza, in quanto quell’incrocio fosse spesso interessato da fortissime raffiche di vento. Il popolo newyorkese arrivò addirittura a scommettere quanto avrebbe resistito. Eppure è ancora lì, si erge alto e fiero e appare in quasi tutti gli scatti di New York. Ne è diventato a modo suo un simbolo.
Little Italy
Si toccano e si spintonano il quartiere cinese e Little Italy. Il primo mangia sempre più terreno al secondo che, purtroppo, sta pian piano scomparendo. Sono pochi gli italiani rimasti a Little Italy. La maggior parte delle famiglie immigrate si sono spostate verso Brooklyn, andando a perdere molte delle tradizioni e dei riti di un tempo. Restano le bandiere italiane appese ai balconi, o disegnate su serrande e idranti per strada. Resta il tricolore anche lungo l’asfalto di Mulberry Street e infine la celebrazione di San Gennaro che a settembre di ogni anno dura ben 11 giorni, con tanto di bancarelle ricolme di zeppole e processione finale. Di atmosfera italiana devo dire è rimasto ben poco purtroppo, ma una passeggiata veloce, leggendo le insegne sui ristoranti o i nomi sui citofoni regala comunque un sorriso.
Chinatown
Il quartiere con la più alta concentrazione di asiatici in occidente non ha bisogno di presentazioni. Lo noti subito, con le lanterne, i templi e il rosso misto all’oro che spunta da ogni dove. Caotico più di qualsiasi altro quartiere, se è davvero possibile a New York, Chinatown è la dimostrazione di come la popolazione cinese riesca a tenere estremamente vive tradizioni e riti orientali. Il Columbus Park ne è l’emblema. Qui troverai le persone anziane sedute sulle panchine a leggere il giornale oppure riunite per giocare a mahjong o praticare il taichi.
Passando per Canal Street, la più famosa del quartiere, ti consiglio di fare un salto al Canal Street Market. Un mercato molto interessante perché diviso in due sezioni. Qui troverai le più disparate prelibatezze cinesi ma anche molti prodotti di artigianato.
Come muoversi a New York
Anche se nell’itinerario di cosa vedere a New York in 5 giorni ho cercato di mettere le cose in maniera che siano il più vicine possibile, New York è veramente grande e, guardando la mappa, non ci si rende esattamente conto di quali siano le distanze da percorrere.
La buona notizia è che New York City ha una varietà di opzioni per aiutarti a spostarti: dalla metro, al traghetto pubblico, ai tram, insomma non avrai problemi ad andare da una parte all’altra della città senza troppo stress.
Uno dei modi più convenienti per spostarsi a New York City è la metropolitana. Ci sono oltre 450 stazioni della metropolitana in tutta la città, rendendolo uno dei più grandi sistemi di metropolitana del mondo. La metropolitana è il modo più semplice e veloce per spostarsi. È particolarmente indicata per spostarti anche dai quartieri fuori Manhattan fino al centro. L’unico problema che ha è che non è subito intuitivo e facile capire come funziona (io ho sbagliato più volte).
Puoi acquistare i biglietti per corse singole nelle stazioni, oppure puoi acquistare una Metrocard che offre su una serie di opzioni.
Un’altra buona opzione per spostarsi a New York è prendere l’autobus pubblico. Ci sono centinaia di percorsi che arrivano praticamente dappertutto e i prezzi sono ragionevoli. Puoi pagare in contanti (cambio esatto, solo monete), oppure puoi utilizzare una Metrocard.
I bus di contro sono molto più lenti della metro a causa del traffico tremendo.
I famosi taxi gialli di New York si trovano in tutta la città e hanno un prezzo abbastanza buono. Ti porteranno praticamente ovunque tu debba andare, anche se, come già accennato, devi essere consapevole che se ti trovassi imbrigliato nel traffico, le tariffe potrebbero esplodere.
Ci sono anche alternative al tradizionale taxi giallo, compresi i servizi di ride sharing come Uber.
Lanciato nel 2017, il servizio NYC Ferry è una delle opzioni più recenti per spostarsi ed è fantastico: offre viste eccellenti e le corse costano come la metropolitana. Devi acquistare i biglietti dalle biglietterie automatiche vicino al porto dei traghetti, oppure puoi utilizzare l’app NYC Ferry.
Infine, un altro modo divertente per visitare New York, è prendere l’autobus Hop on Hop off, come il Big Bus New York.
Dove alloggiare a New York in 5 Giorni
A New York esiste una grande varietà di alloggio, tra hotel e appartamenti in affitto.
Una cosa certa è che, se decidi di alloggiare a Manhattan i costi sono abbastanza alti, quindi se trovi una buona opzione prenota subito e non lasciartela scappare.
Per essere vicini aii luoghi d’interesse, il mio consiglio sarebbe quello di alloggiare a Manhattan, anche se Brooklyn, Williamsburg e Long Island City possono essere una buona opzione se trovi un posto vicino a una stazione della metropolitana.
Ecco alcune ottime opzioni!
LUMA Hotel – Times Square: una delle scelte TOP a New York per rapporto qualità/prezzo, il LUMA si trova a soli 300 metri da Times Square! Potrai scegliere tra diversi tipi di camere, dalle Deluxe alle King perfette per le famiglie.
Washington Square Hotel: molti personaggi famosi hanno soggiornato qui (Ernest Hemingway, Rolling Stones, Bob Dylan) qui dal 1902: è un hotel famosissimo, per questo se decidi di starci prenota prima altrimenti rischi di non trovare disponbilità.
EVEN Hotel Brooklyn: questo hotel budget si trova a pochi passi dal Ponte di Brooklyn e offre camere ampie e luminose. C’è a disposizione una zona fitness e gli ospiti possono rinfrescarsi dopo l’allenamento in lussuose docce tipo spa.