PimpMyTrip.it – Viaggi Fai da Te Blog Cosa Vedere a Fidenza e Dintorni: Il Meglio delle “Terre di Verdi”

Cosa Vedere a Fidenza e Dintorni: Il Meglio delle “Terre di Verdi”

Pochi giorni fa, ho trascorso un weekend a Fidenza. Qui trovi tutte le cose che abbiamo fatto e visto. Ho cominciato a scoprire l’Emilia Romagna da poco, lo scorso anno ho visitato Reggio Emilia e i suoi dintorni e, dal momento che ho scoperto essere una regione bellissima, ho deciso di girellarmela un po’. Così pochi giorni va sono stata a visitare Fidenza e i suoi dintorni.

“Non credevo sai che Fidenza e i suoi dintorni mi piacessero così tanto” sono state le prime parole che ho detto a Massy appena tornata a casa.

Situata tra la Valle del Po e ai piedi degli Appennini, Fidenza è una città piccolina, fuori dai “radar” degli itinerari turistici, a volte soffocata da nomi più risonanti come Parma, Piacenza e Cremona che si trovano a pochissima distanza. Eppure Fidenza è conosciuta da sempre: si trova infatti nel mezzo della Via Francigena e le sue strade sono state percorse da viandanti e pellegrini dai tempi dei tempi.

Cosa vedere a fidenza e dintorni

E non sottovalutarla: Fidenza ha un suo carattere e fa dei suoi dintorni uno dei fiori all’occhiello dell’offerta turistica dell’Emilia Romagna. Insomma, questa piccola cittadina tranquilla, che sembra segua un suo tran-tran quotidiano, è un posto che si è ritagliato un posticino nel mio cuore (è incredibile il cuore: puoi metterci dentro un sacco di cose e c’è sempre spazio per posti nuovi!)

ATTENZIONE ATTENZIONE

Il 9 Ottobre si tiene a Fidenza un grande evento: è la festa di San Donnino! Che ne dite se ci vedessimo tutti lì insieme a bere, mangiare e fare festa?

Così, dopo il mio bel weekend nelle Terre di Verdi, ho deciso di raccontarti cosa vedere a Fidenza e nei suoi dintorni, così che tu possa vivere un’esperienza perfetta, esattamente come lo è stata la mia!

Torre medievale e Antiquarium

La prima cosa che ti consiglio di vedere appena arrivi a Fidenza è la Torre Cremonini (Torre medievale viscontea del 1364) e per un motivo ben preciso: qui si trova al piano terra l’ufficio dello IAT R, ovvero l’ufficio turistico, dove potrai prendere ogni genere di informazione su cosa vedere a Fidenza e dintorni. Troverai a tua disposizione depliant e mappe di itinerari turistici sia a piedi che in bici, che ti aiuteranno ad organizzare al massimo la tua visita qui.

Torre medievale Fidenza

Chiamata anche Torre di San Donnino, la torre è considerata l’ultima testimonianza della cinta muraria di Fidenza. Fu eretta per volontà della famiglia Visconti, che a quel tempo controllava il borgo e da settembre 2011 è visitabile.

Vale la pena salire al piano superiore e dare un’occhiata all’Antiquarium, una micro esposizione di reperti storici della città. Salendo al piano ancora superiore, troverai invece una sala in cui vengono organizzate delle mostre. Anche se non ce ne fossero in programma, vale la pena salire fin lassù per avere un bello scorcio sul Duomo di Fidenza e della città.

Cattedrale di Fidenza

La cattedrale di Fidenza è senza dubbio il fiore all’occhiello della città. Si trova in una piazza abbastanza piccola dietro la torre Medievale e la sua facciata è una vera a propria opera d’arte.

Prima che ti dia qualche informazione sulla Cattedrale, voglio raccontarti una storia: si tratta della storia di San Donnino, a cui la Cattedrale è dedicata, patrono della città, molto amato dai suoi cittadini e la superstar della festa di San Donnino che si tiene il 9 ottobre, quando le strade di Fidenza si riempiono di luci, bancarelle e il clima è festosissimo.

Cattedrale di Fidenza

Dalla leggenda, San Donnino era inizialmente un “cubiculario” dell’imperatore, in pratica, per riportare questa figura ai giorni nostri, si trattava del maggiordomo di fiducia. Durante la sua vita però Donnino cominciò a sentire dentro di sé e sempre più forte la spinta spirituale. Perseguitato dall’Imperatore, inseguito dai suoi soldati, San Donnino fu raggiunto sulla sponda del fiume Stirone, dove venne decapitato. La leggenda racconta che San Donnino prese in braccio la sua testa e la depose dove nacque la città di Fidenza. Le spoglie del Santo sono ancora oggi (e visibili ai visitatori) custodite nella cripta del Duomo.

Se l’interno del Duomo è abbastanza scarno, la parte inferiore della facciata esterna è un vero capolavoro: progettata da Benedetto Antelami, la facciata presenta bassorilievi e statue di enorme valore artistico.

In particolare le 6 stenelle dove viene raccontata, come fosse una storia a fumetti, la leggenda di San Donnino. Nella facciata è anche riconoscibilissimo il rapporto della città con la Via Francigena, attraverso i bassorilievi che ritraggono i pellegrini in viaggio verso Roma.

Molto bello è il portale, circondato da due leoni stilofori che servivano sia come elemento architetturale, sia hanno un significato spirituale. I due leoni infatti sovrastano degli animali e rappresentano Dio che sconfigge il “Male”.

CONSIGLIO PRO: per capire veramente la bellezza e l’importanza della Cattedrale di San Donnino, è necessaria una visita guidata. Rivolgiti allo IAT R per conoscere quelle programmate e disponibili.

Teatro Magnani

Percorri un breve tratto fino a Piazza Garibaldi, dove noterai la cornice neogotica del Palazzo Comunale. Il vero gioiello è dietro l’angolo: il Teatro Magnani.

Il teatro, sorto dalla vecchia chiesa di San Francesco lo stesso anno della nascita di Giuseppe Verdi, fu inaugurato il 26 ottobre del 1861 con un’opera di Verdi “Il Trovatore”. Ancora oggi il Teatro è uno dei 77 Teatri storici dell’Emilia Romagna ancora in funzione.

La sua facciata neoclassica cela un interno scintillante: tre ordini di palchi, stucchi dorati e affreschi sul soffitto, tanto, tanto velluto rosso. Forse un po’ opulento, ma con le luci è davvero magnifico da vedere.

Palazzo Comunale

La piazza più bella e scenografica di Fidenza è sicuramente piazza Garibaldi. Recentemente rinnovata e rivalutata, è un largo spiazzo su cui si affaccia il bel Palazzo Comunale risalente al XIV secolo.

Piazza Garibaldi Fidenza

L’edificio venne successivamente ampliato prima nel ‘500 e, successivamente, nel ‘700 ma si presenta ancora oggi in tutta la sua eleganza. L’obelisco davanti al Palazzo Comunale di Fidenza è dedicato a Giuseppe Garibaldi.

Gelateria Magritte

Ora dirò una cosa banale, ma che ho realizzato proprio nei miei giorni a Fidenza e dintorni: la vera esperienza del viaggio non la fanno solo i posti. La vera esperienza la fanno le persone che si incontrano lungo il proprio percorso.

Gelateria Magritte Gelati al cubo Fidenza

Questa cosa mi è venuta in mente mentre ascoltavo parlare Gian Luca quando mi sono fermata a prendere un gelato nella sua gelateria Magritte – Gelati al cubo, nel centro di Fidenza.

Ecco, Gian Luca è esattamente l’esempio di quello che significa seguire la propria ispirazione, amare e portare a un livello superiore il proprio lavoro e creare qualcosa di davvero unico. E non lo dico solo io eh, pensa che si parla di Gianluca anche sul sito web del Gambero Rosso (a questo link)

Inutile che io ora ti faccia una pappardella sul suo gelato: che è prodotto senza semi-lavorati, completamente bio, che Gian Luca utilizza solo prodotti di altissima qualità, rifornendosi di materie prime da aziende locali etc etc. Insomma, c’è una sola cosa che devi fare: andare a provare uno dei gelati ai gusti spaziali, come quello alle mele antiche!

Via Francigena

Se sei stanco della città e delle case e hai voglia di fare una “fuga” in mezzo alla natura, ecco dal centro di Fidenza puoi: da qui passa la via Francigena.

La Via Francigena è un lungo percorso di pellegrinaggio che collega Canterbury a Roma, e attraversa anche Fidenza: a pochissima distanza dal centro infatti puoi raggiungere il Viale dei Gelsi, che è un lungo viale che costeggia i campi ed è dove i “locali” vengono a passeggiare nella calde sere estive. Percorrendolo, a un certo punto incrocerai la via Francigena (non puoi sbagliare, è ben segnalata).

Via Francigena Fidenza

Prendi quella deviazione e cammina su uno dei percorsi più iconici di tutta Italia. Percorrendo questo breve pezzettino, raggiungerai un altro posto che vale la pena di vedere: è la piccola e graziosa Pieve romanica di Cabriolo. Purtroppo non è sempre aperta, devi fare attenzione agli orari (io ci sono arrivata ahimé che era chiusa), ma mi è stato riferito che al suo interno ci sono degli affreschi davvero molto belli, che valgono una visita.

In alternativa ti consiglio altre 2 opzioni:

Il primo (e più facile) è il tratto pianeggiante di 20 km da Fidenza a Fiorenzuola, attraversando lungo il percorso due splendide chiese romaniche: l’abbazia di Chiaravalle della Colomba e l’ex monastero di Castione Marchesi.

Se sei pronto per una sfida, perché non affrontare la 20 km da Fornovo a Cassio, definita  “la più dura di tutte le tappe italiane”? Il percorso attraversa boschi appenninici e borghi pittoreschi prima di terminare a Cassio, dove si può continuare l’escursione verso il Passo della Cisa e poi attraverso la Toscana.

Abbazia di Chiaravalle della Colomba

Uno dei luoghi assolutamente da non perdere nei dintorni di Fidenza è l’Abbazia di Chiaravalle della Colomba. Fondata da San Bernardo, l’Abbazia prende il suo nome dalla leggenda secondo la quale il perimetro del monastero sia stato indicato ai monaci da una colomba bianca con delle pagliuzze.

Abbazia di Chiaravalle della Colomba

L’Abbazia è famosa soprattutto per la sua “Infiorata del Corpus Domini” che si tiene nel periodo Maggio/Giugno, quando il pavimento della navata centrale viene decorato con enormi tappeti di fiori, in un tripudio di colori e profumi.

Anche qui l’interno, sebbene prezioso per gli affreschi e con un’atmosfera speciale, è abbastanza scarno, ma vale una visita assolutamente il suo meraviglioso chiostro e il piccolo negozietto dove i monaci ancora oggi vendono alcuni prodotti locali, guide dell’Abbazia e una serie di oggetti sacri.

Casa Natale di Verdi

Le “terre” intorno a Fidenza sono definite le “Terre di Verdi”, proprio perché hanno dato i natali al grande compositore italiano giuseppe Verdi. Il nostro itinerario si è svolto proprio in alcuni dei luoghi legati a lui e alla sua storia.

La prima tappa è stata la Casa Natale di Giuseppe Verdi, che si trova a Roncole di Busseto, a poca distanza da Fidenza.

Il museo allestito all’interno, ti porta a scoprire, attraverso anche un percorso multimediale, la vita del giovane Giuseppe Verdi, che nacque in questa casa, in una stanza sopra la taverna gestita dai suoi genitori.

Durante la visita potrai vedere le stanze della casa di Giuseppe, la taverna e scoprirai un sacco di aneddoti sulla sua infanzia e su come “fu scoperto” il suo eccezionale talento per la musica.

Busseto e Teatro Verdi

Sei un amante dell’opera? Sarai felice di sapere che Fidenza è a soli 20 minuti da Busseto, uno dei borghi più graziosi dell’Emilia Romagna e la città dove crebbe il giovane compositore. I bussetini onorano ancora oggi la memoria di Giuseppe Verdi. Troverai una grande statua di Verdi nella piazza principale, che si chiama (sì, hai indovinato) Piazza Verdi. Proprio nella piazza c’è il Teatro Verdi, anch’esso dedicato al compositore.

Teatro Verdi Busseto

La storia del Teatro è alquanto bizzarra: fu ristrutturato e dedicato al compositore e sebbene lo stesso Giuseppe Verdi avesse donato dei fondi per la ristrutturazione del Teatro e fosse proprietario di un palco, non ci mise mai piede in tutta la sua vita. Lungo le scale vedrai il busto di Verdi creato da Giovanni Duprè, che fu messo al posto suo perché lui mancava durante l’inaugurazione nel 1868. Quella sera andò in scena il Rigoletto, alle signore fu imposto il verde per i loro vestiti, così come verde dovevano essere le cravatte dei signori, ma Verdi non si fece vedere.

Interno del Teatro Verdi

Il teatro è abbastanza piccolo, ha una capienza di 300 posti, ma vale la pena visitarlo. Puoi partecipare ad alcune visite guidate organizzate, come la “Visita Incanto” o quella “Dietro le quinte” in cui potrai andare dietro le quinte del tatro appunto e salire sul palco.

Museo Casa Barezzi

Proprio di fronte al Teatro Verdi, troviamo un altro dei luoghi di Giuseppe Verdi: il Museo casa Barezzi. Questa era la casa di Alberto Barezzi, il mentore di Giuseppe Verdi, colui che volle in tutti i modi che lui diventasse quello che poi è diventato.

Alberto, che aveva capito di avere davanti un nuovo talento, ospitò giuseppe Verdi sin da ragazzino, facendolo suonare e comporre musica, proprio in una delle sale della sua casa. Ma questa casa fu più di una sorta di “scuola” per Giuseppe: divenne il luogo infatti che vide nascere il suo amore per Margherita e dove Barezzi, che fu per lui come un padre fino alla fine, lo amò e crebbe come un figlio.

Museo casa Barezzi Fidenza

C’è una lettera qui molto bella che Verdi scrisse di suo pugno a Barezzi e che fa capire che la loro “relazione” non fu solo quella tra un mentore e il suo protetto, ma fu molto di più di questo.

Personalmente questa “casa” è stata la visita che mi è piaciuta di più. Non solo perché qui trovi documenti, oggetti, fotografie, ma soprattutto perché la guida del museo che ci ha raccontato la storia era talmente brava che a tratti mi sono anche commossa.

Villa Verdi

Un altro luogo imperdibile per gli amanti di Verdi (ma non solo) è Villa Verdi nella vicina Sant’Agata, dove il compositore visse per 50 anni della sua vita insieme alla sua seconda moglie, Giuseppina Strepponi. Verdi, che si considerava ancora un contadino delle Roncole, acquistò un vecchio casale e lo fece diventare una Villa con un parco meraviglioso intorno, in cui lui piantò alberi e piante che faceva arrivare da tutto il mondo.

Prima di visitare la villa, puoi passeggiare qui, tra le grotte artificiali, gli alberi secolari, le statue e il laghetto con un ponticello rosso dove Verdi e Giuseppina andavano in barca. Si dice che il parco sia particolarmente bello in autunno, quando gli alberi di gingko biloba diventano di un giallo vivido, ricoprendo i sentieri di foglie.

La villa è tuttora di proprietà degli eredi di Verdi, che la abitano per cui non è possibile visitarla tutta, ma potrai visitare la stanza di Verdi con i suoi iconici cappelli e il pianoforte dove componeva la sua musica, la camera da letto della moglie Giuseppina e un’altra stanza con la riproduzione dell’hotel di Milano dove morì.

Villa Verdi

Verdi era anche un amante degli animali e il suo migliore amico era il suo cucciolo maltese Lulù. C’è un ritratto di Lulù in una delle camere e nel giardino troverai la sua tomba, con la dedica “Alla memoria d’un vero amico”.

Museo del culatello

Lo sapevi che il culatello ha origini antiche? Questo celeberrimo salume viene citato in un documento del 1735!

Se vuoi sapere tutto, ma proprio tutto sul culatello, devi recarti in quella che oggi è il suo regno: l’Antica Corte Pallavicina, una dimora un tempo abitata dai Marchesi Pallavicino e che oggi ospita anche Museo del Culatello e del Masalén.

Museo del culatello

Il museo nasce da un’idea di Massimo e Luciano Spigaroli, già chef stellati Michelin, per  mostrare al mondo gli strumenti utilizzati per realizzare questo incredibile prodotto, così come la sua storia e l’arte di fare salumi, eredità trasmessagli dal bisnonno Carlo.

Dal recupero del recupero del maiale nero tipico del Parmense, una razza unica e pregiata  allevata nella valle del Po, al legame con personaggi come Giuseppe Verdi, Gabriele D’Annunzio e Giovannino Guareschi, qui imparerai tutto, ma davvero tutto sul culatello, grazie alle comode audioguide e ai pannelli esplicativi disseminati lungo tutto il percorso.

Potrai accedere anche nella cantina dei Culatelli, dove troverai anche i culatelli già prenotati e destinati a viaggiare nel mondo, fino alle tavole di Re Carlo 3, dello Shangri-La e addirittura fino in Giappone!

Scopri come viene prodotto il Parmigiano Reggiano

Passiamo ad un argomento molto importante, il cibo! Fidenza è nel cuore della regione di produzione del Parmigiano Reggiano, e alcuni caseifici qui intorno sono aperti alle visite guidate: puoi vedere come viene prodotto il “re dei formaggi” d’Italia!

Lo sapevi che il Parmigiano Reggiano fa parte di una lunga tradizione che risale al 1200 quando il formaggio fu prodotto per la prima volta?

Alla fine della nostra passeggiata siamo “atterrati” al caseificio Persegona, una piccola azienda famigliare, piccola e preziosa: qui infatti viene prodotto un Parmigiano Reggiano bio!

Caseificio Persegona Fidenza

Appena arrivati conosciamo Martina (mia omonima!), la “piccola” della famiglia: 22 anni e una passione immensa per quello che fa, unita al suo grande amore per gli animali.

La simpatica verso questo posto è praticamente istantanea. Chi mi conosce sa quanto anche io ami gli animali e sia particolarmente attenta a come vengono trattati. Immagina il mio compiacimento quando Martina ci ha raccontato che le “sue ragazze” (ovvero le sue vacche) vivono nei prati e che, quando invecchiano e non fanno più latte, non vengono vendute, ma rimangono lì a godersi la loro meritatissima pensione fino alla fine.

Martina ci accompagna in un tour nel caseificio. Prima visitiamo una grande stanza dove il latte e il caglio vengono mescolati insieme in tini di rame, fino a quando il formaggio caglia e affonda sul fondo: la “massa di formaggio” risultante viene divisa in due parti e posta in stampi, che vengono prima pressati, quindi lasciati a galleggiare in salamoia per un massimo di 3 settimane.

14 litri di latte fanno 1 kg di formaggio e occorrono 550 litri di latte per fare una forma di parmigiano e all’azienda agricola Persegona vengono prodotte 4 o 5 forme di Parmigiano al giorno. La visita si è conclusa nella sala di stagionatura, dove abbiamo visto scaffali su scaffali di Parmigiano in varie fasi del loro processo di stagionatura.

Poteva poi mancare una degustazione? Ovviamente no!

Dove mangiare a Fidenza e dintorni

Hey, siamo in emilia Romagna quindi ci resta una cosa importantissima di cui parlare: MANGIARE!

Dove mangiare a Fidenza e dintorni

Le specialità locali includono i salumi – non solo prosciutto e culatello, ma anche coppa (fatta con il collo di maiale stagionato), strolghino (un salame fatto con ritagli di culatello) e spalla cotta (spalla cotta di maiale).

I primi piatti includono anolini (ravioli ripieni di formaggio, solitamente serviti in brodo) e tortelli di erbetta (ravioli con bietole). Vicino al confine piacentino si possono trovare anche i pisarei e fasö, gnocchi al sugo di pomodoro e fagioli.

I secondi piatti sono generalmente ricchi di carne: il guanciale di manzo a cottura lenta e tutto ciò che riguarda il maiale è solitamente una buona scelta, ma assicurati di risparmiare spazio nel tuo stomaco per il dessert!

Qui sotto trovi 4 posticini dove andare a pranzo o a cena, provati personalmente. Fidati che il tuo palato ti ringrazierà!

  • Al Canton 33: nel cuore di Fidenza questo ristorantino è dove devi andare per provare la cucina tipica. Tra i primi piatti assicurati di provare gli anolini (ravioli ripieni di formaggio, solitamente serviti in brodo). Per secondo non puoi non assaggiare la sua celeberrima faraona, cotta nel latte con un’antica ricetta. Dal momento che si mangia particolamente bene, devi prenotare in anticipo, altrimenti non trovi posto.
  • Ristorante “La Valle”: situato tra “il borgo e il bosco” e circondato da boschi e campi coltivati, il ristorante la Valle propone una cucina vibrante, contemporanea, ispirata però dai piatti della tradizione. Da non perdere come aperitivo la “brioche con il Parmigiano”, per poi continuare con la milanese di capriolo e i bottoni con cremoso di cipolla dorata di Parma e Parmigiano, in tè di pomodoro e zenzero.
  • Salsamenteria Baratta Busseto
  • Salsamenteria storica Baratta: un luogo decisamente iconico e una tappa imperdibile per chi visita la piccola cittadina di Busseto. Salumi, formaggi, salse della tradizione, torte e liquori artigianali: il tutto circondati da scaffali traboccanti di prodotti del territorio e da oggetti antichi che emanano ricordi. Prova il vino locale, servito nelle caratteristiche scodelle!
  • Locanda del Colle, da Oscar a Tabiano Castello: un ristorantino bellissimo che sorge ai piedi del castello di Tabiano. Il menù è ridotto (e non è un aspetto negativo), la qualità delle materie prime ottima, i piatti fatti in casa secondo la tradizione. Prova lo sformatino di Parmigiano Reggiano o le tagliatelle con la crema di porri.

Dove dormire a Fidenza e dintorni

Per sfruttare al meglio il tuo tempo a Fidenza e dintorni, salta il centro e cerca da dormire sulle colline fuori città!

Dove dormire a Fidenza e dintorni

La Casa nel Vento è un B&B in tipica cascina parmigiana del 1880 e si trova a soli 10 minuti di auto fuori città, immerso nella natura e nel silenzio. Ci sono poche camere, in un ambiente rustico, dove potrai facilmente rilassarti, prenderti il tuo tempo e donare attenzione ai rumori della natura che ti circondano.

L’Alba del Borgo è un agriturismo immerso nella natura e nel silenzio. C’è una fattoria più grande, dove troverai il ristorante e la sala ricevimenti, ma l’alloggio è in un edificio separato appena in cima alla collina per garantire un sonno confortevole a tutti gli ospiti.

 

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