Visitare la Cappadocia era sulla mia lista delle cose da vedere da sempre. Anche se ultimamente, grazie alla popolarità delle foto con la mongolfiera sui social, la Cappadocia è diventata una meta veramente molto turistica, devi sapere che offre molto più di un semplice volo in mongolfiera ma ci sono molte altre attività e luoghi da scoprire. Se sei come me, questa regione diventerà presto uno dei tuoi luoghi preferiti in Turchia e non solo.
La Cappadocia è una regione nel centro della Turchia, famosa per le sue straordinarie formazioni rocciose che spesso ti fanno sentire come se fossi stato trasportato su un altro pianeta. Milioni di anni fa, l’attività vulcanica modellò l’area e con il tempo le forze erosive di pioggia e vento hanno scolpito il paesaggio, lasciando le incredibili formazioni che vediamo oggi. I materiali più morbidi sono stati erosi, mentre gli strati superiori più resistenti sono rimasti, creando i famosi camini delle fate e altre strutture uniche.
I paesaggi della Cappadocia sono senza pari e promettono un viaggio indimenticabile. In questo post del blog, ti guiderò su come esplorare il meglio della Cappadocia in soli due giorni.
Per una prima visita, credo che trascorrere almeno due giorni pieni in Cappadocia sia essenziale per apprezzarne veramente la bellezza e l’unicità. Tutte le agenzie offrono per visitare a pieno questa zona principalmente due tour: il Tour Rosso (da € 55) e il Tour Verde (da € 89,25). I tour possono essere acquistati online oppure anche in loco. Noi abbiamo noleggiato un’auto e abbiamo deciso di percorrere più o meno gli stessi itinerari del tour, con qualche piccola variazione per esigenze personali.
In questo itinerario di cosa vedere in Cappadocia in 2 giorni, ho riprodotto il nostro itinerario e troverai prezzi e due comode mappe per orientarti meglio.
In questa pagina:
Giorno 1: Tour Rosso
Il Tour Rosso è il tour più interessante della Cappadocia: scegliendo l’hotel a Goreme come noi (abbiamo alloggiato al Ciner Hotel), in totale con l’auto percorrerai circa 35 km (non sono molti) in quanto tutti i luoghi di interesse si trovano molto vicini tra loro.
Informazione importante: i prezzi dei vari punti di interesse sono aggiornati ad Aprile/Maggio 2024, ma vista l’altissima inflazione in Turchia potrebbero variare.
1 – Goreme Open Air Museum
Il Museo all’aperto di Göreme (Open Air Museum) è il cuore del Parco Nazionale di Göreme e conserva all’interno formazioni rocciose nate milioni di anni fa dall’attività vulcanica. In queste grotte sono anche avvenuti i primi insediamenti umani e per questo qui è possibile ammirare strutture rupestri e testimonianze davvero antiche.
Dopo essere serviti come riparo, questi complessi rupestri scavati nella roccia sono stati utilizzati in epoca pre cristiana e romana come luoghi di sepoltura. Con la diffusione del cristianesimo, però, questi spazi funerari sono stati riconvertiti. Molti sono diventati piccole chiese o monasteri che ancora ospitano dipinti e testimonianze dell’arte bizantina, mentre altri sono diventati rifugio o abitazioni per monaci e asceti ma anche per diverse famiglie. Questo era diventato un luogo di grande spiritualità e pace fino al XII secolo. Con l’occupazione ottomana della Cappadocia, infatti, molti monaci e religiosi cristiani sono scappati e qui sono rimasti solo alcuni eremiti.
Nella zona sono ora presenti più di 20 strutture tra chiese rupestri e altri edifici risalenti per lo più all’XI secolo. Alcuni di questi hanno conservato nel tempo dipinti murali e decorazioni antiche che sono state poi in parte restaurate. Tra le chiese da non perdere c’è sicuramente quella di San Basilio che conserva all’interno splendidi dipinti religiosi. Inoltre, qui sono state rinvenute tombe di diversi personaggi come coloro che hanno voluto questa chiesa. Altra tappa da fare durante una visita a questo bellissimo museo a cielo aperto è la Cappella di Santa Barbara, costruita nell’XI secolo dai soldati bizantini che l’hanno dedicata alla loro protettrice.
Ha saputo conservare i suoi decori anche grazie alla scarsa luminosità anche la Chiesa Oscura (Dark Church), dedicata a Santa Caterina. Al suo interno si possono trovare fantastici affreschi che riguardano la vita di Cristo.
Altre chiese presenti sono la Chiesa della Mela, la Chiesa del Serpente e la Chiesa dei Sandali. Vicino all’ingresso del sito, invece, si trova il convento delle monache, un edificio che in origine si sviluppava su sette piani e ora si possono ancora visitare le cucine e i dormitori al primo piano, la cappella al secondo e la chiesa al terzo piano.
Il biglietto per L’Open air Museum si può fare in loco al costo di 20 €. Qui potrai acquistare anche il Museum Pass Cappadocia che costa 65 € per 3 giorni (e se vuoi visitare tutto, conviene). La Chiesa Oscura ha un biglietto aggiuntivo di 6 € che si paga all’entrata della chiesa, non alla biglietteria. Se fossi interessato puoi acquistare qui la visita guidata. La visita dura circa 1,5 ore.
In loco c’è un parcheggio che costa 40 lire turche. Dal parcheggio alla biglietteria dovrai percorrere delle passerelle di legno e troverai anche una zona turistica con bar e negozi di souvenir. All’interno delle chiese rupestri non è possibile fotografare. e in ognuna c’è una persona addetta al controllo.
Cerca di andare presto alla mattina, in maniera da evitare i pullman dei tour organizzati (oppure di sera quando la maggior parte dei tour sono andati via). Puoi verificare gli orari qui.
2 – Il Villaggio di Çavuşin
Il villaggio di Çavuşin è un vero e proprio tesoro nascosto e poco noto della Cappadocia. Qui troverai meno folla dato che questa tappa non è inclusa nel tour rosso della zona. Dopo che la roccia è stata modellata per milioni di anni dal vento, questo villaggio è stato interamente scavato e ora ospita al suo interno due antiche chiese che sono giunte sino a noi riccamente decorate. In particolare, una di queste è stata dedicata a San Giovanni Battista e ospita dipinti che raffigurano la storia dei quaranta martiri di Sebaste, ovvero quaranta uomini morti durante le persecuzioni romane. Dal punto più alto del villaggio, inoltre, è possibile ammirare un panorama stupendo sul territorio della zona.
Molte delle formazioni rocciose che un tempo erano abitazioni di famiglie o luoghi di preghiera di religiosi ora sono state convertite in ristoranti, locali o piccoli negozietti.
3 – Trekking nella Valle Rosa
La Valle Rosa (in turco Güllüdere Vadisi) si estende dal centro del villaggio di Çavuşin e attraversa una zona rocciosa dal candido colore rosa. Percorrendo il percorso principale lungo 4-5 km è possibile arrivare in tranquillità a Goreme. L’area qui è davvero molto vasta e i sentieri da scoprire sono molti per chi vuole fare escursioni, magari esplorando anche i numerosi Camini delle fate presenti e meno battuti. C’è la possibilità di esplorare la zona anche a cavallo o in quad.
4 – Valle Pasaba
La Valle Pasaba (Paşabağ Vadisi in turco) è nota anche come la Valle dei Monaci dove potrai contemplare alcuni dei camini delle fate più grandi e belli di tutta la Cappadocia. Per accedere è necessario pagare un biglietto dato che la zona è delimitata da una recinzione.
Situata tra le città di Cavusin e Avanos, qui si trovano formazioni che venivano utilizzate dai monaci che per costruire cappelle e aree di preghiera. Proprio da questo è derivato il nome “Valle dei Monaci”.
In particolare, una delle formazioni con ben tre “camini” ospita una cappella e una stanza di isolamento dedicata a San Simeone. Si racconta, infatti, che nel V secolo San Simeone si fosse ritirato in questa zona e uscisse dalla sua grotta solo per ricevere cibo e bevande dai suoi discepoli. L’accesso a questa speciale area avviene attraverso un tunnel stretto e decorato con crocifissi.
Importante: ricordati di indossare scarpe comode, maglio se da trekking. Per raggiungere il punto panoramico dovrai salire su roccia sdrucciolevole e il rischio di scivolare è veramente molto alto.
Per raggiungere la Valle Pasaba io consiglio di muoversi con un’auto a noleggio in autonomia ma in alternativa è disponibile un servizio di autobus che da Goreme porta fino all’ingresso della Valle. Inoltre, è meglio visitare questa bellissima zona la mattina presto o al momento del tramonto.
L’ingresso alla Valle dei Monaci costa 12 €, ma è compreso nel Museum Pass. Dalla biglietteria all’entrata del sito dovrai attraversare una zona piena di negozi di souvenir. È aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 17:00, ma ti consiglio di controllare le informazioni più aggiornate qui.
5 – Valle di Devrent
A meno di 2 km dalla Valle di Pasabag si trova la Valle di Devrent, chiamata anche la Valle dell’immaginazione. Anche qui l’acqua e il vento hanno plasmato il tufo vulcanico della zona, realizzando composizioni rocciose dalle forme davvero singolari. Molte delle rocce presenti, infatti, assomigliano a sagome di animali e così a molti piace camminare a lungo tra i sentieri e usare l’immaginazione per riconoscerne quanti più possibili.
Il punto in cui fermarti è facile da riconoscere: c’è uno spiazzo lungo la strada con alcune bancarelle di souvenir e il parcheggio è gratuito.
Se stai esplorando la zona con un’auto a noleggio ricorda di proseguire fino in cima alla strada dove è presente un bellissimo punto panoramico su tutta la Valle.
6 – Museo all’aperto di Zelve
Sempre a pochi chilometri dalla Valle dei Monaci di Pasabag si trova il Museo all’aperto di Zelve che è stato anche questo a lungo un luogo di rifugio per molti monaci. Fino al XIII secolo, infatti, le grotte della zona erano luogo di ritiro e di preghiera, mentre più avanti con il tempo questi edifici sono stati riconvertiti e occupati anche da famiglie.
In realtà, la popolazione ha vissuto all’interno delle grotte di Zelve fino al 1952, quando il Governo ritenuta la zona troppo pericolosa ha deciso di trasferire gli abitanti nel vicino villaggio di Aktepe, che è stato così chiamato Yeni Zelve, ovvero Nuova Zelve.
Camminando lungo le stradine che permettono di visitare l’antico villaggio di Zelve potrai imbatterti in un mulino (değirmen), in una moschea scavata nella roccia durante il secolo scorso e in diverse chiese affrescate. Le chiese e gli edifici qui non sono ben conservati come a Goreme e per questo il Museo di Zelve è meno famoso e meno frequentato ma è anche l’ideale se cerchi qualcosa di spettacolare e poco affollato. L’escursione per visitare la valle si svolge lungo un sentiero di 2 km (per percorrerlo impiegherai circa 1 ora) e avere così l’opportunità di scoprire diverse grotte poco note e di ammirare con calma uno scenario mozzafiato della Cappadocia.
L’ingresso costa 12 € e c’è un parcheggio a pagamento all’entrata (1 €).
7 – Love Valley
La Valle dell’Amore (Love Valley) si trova appena fuori il Museo all’aperto di Goreme (ti bastano 5-10 minuti di auto) ed è un posto davvero particolare. Il suo nome, infatti, deriva dal fatto che le formazioni rocciose della zona hanno quasi tutte sembianze falliche e per questo l’area è chiamata la Valle dell’Amore. Le bizzarre composizioni rocciose qui hanno tutte un’altezza sorprendente che spesso supera anche i 40 metri. Più ci si addentra nella valle più i pinnacoli diventano alti e imponenti. Testimonianze raccontano che queste erano venerate dai popoli antichi come gli Ittiti perché ritenute sacre.
In molti consigliano di venire qui all’alba ma secondo me, invece, è meglio visitare la valle dell’Amore al momento del tramonto dato che la luce in questo periodo della giornata è sicuramente migliore.
8 – Goreme sunset viewpoint
Göreme, un piccolo villaggio dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è il cuore pulsante della Cappadocia una regione situata nel cuore della Turchia. Qui potrai visitare il Parco Nazionale di Göreme che custodisce i famosi “Camini delle Fate”, ovvero caratteristiche formazioni rocciose a forma di cono che si ergono verso il cielo. Queste strutture naturali, nate migliaia di anni fa dall’erosione del tufo vulcanico, sono davvero uno spettacolo.
Sono chiamati Camini delle Fate perché secondo una leggenda sono stati creati da divinità ultraterrene, celesti e fatate. In realtà, queste strane formazioni sono nate per l’attività di due vulcani della zona e poi l’azione dell’acqua e del vento nel corso dei secoli ha modellato la roccia. Migliaia di anni fa queste strutture sono state usate dalle popolazioni antiche come riparo poi dall’epoca bizantina queste sono state in parte riconvertite e utilizzate come luogo di preghiera e meditazione per monaci e asceti.
Uno dei luoghi migliori dove osservare il tramonto è il Goreme Sunset Viewpoint (vedi indicazioni). Si trova su una collina nel centro di Goreme (la salita è abbastanza faticosa) e costa 20 lire turche l’entrata. Da qui avrai un bellissimo panorama a 360° sulla città di Goreme e su tutta la Valle con i Camini delle Fate. Il viewpoint è sempre molto affollato sia all’alba (è anche il luogo migliore da cui vedere le mongolfiere) sia al tramonto per cui se hai l’auto a noleggio ti consiglio di lasciarla in basso e salire a piedi perché c’è molto traffico di pullman e taxi ed è difficile trovare parcheggio.
Giorno 2: Tour Verde
Il Tour Verde è più lungo ( 185 km) e si tratta di un giro ad anello per cui al ritorno non farai la stessa strada che all’andata. Qui avrai solo un problema con l’auto ed è la Valle di Ihlara: qui infatti potrai percorrerne a piedi solo un pezzo e poi dovrai tornare indietro a riprendere l’auto. Forse questo è l’unico caso in cui un tour è più comodo in quanto ti lasciano all’entrata e ti vengono a riprendere alla fine del trekking.
1 – Fortezza di Uçhisar
A poco più di 5 km da Goreme sorge Uçhisar, un villaggio rupestre dal grande fascino. A dominare questa località, infatti, c’è un’imponente fortezza (khale) costruita nel XIV secolo che domina il paesaggio della Cappadocia. Questo castello costruito scavando il tufo sulla cima di una collina è stato realizzato in una posizione strategica che permetteva di ammirare tutto il territorio circostante e quindi l’arrivo di nemici.
Ora salire sino a qui significa godere di una vista panoramica mozzafiato sulla zona. Inoltre, è possibile visitare alcune stanze e gli stretti cunicoli che collegano tra di loro i vari ambienti della fortezza. Tutt’intorno al castello è nato il villaggio con abitazioni anche queste ricavate scavando il territorio vulcanico; oggi molte di queste sono state riconvertite e sono diventate ristoranti o piccoli boutique hotel.
L’entrata al castello di Uchisar costa 250.00 lire turche e per arrivare in cima ci vogliono circa 10 minuti su scale comode e larghe. Non è faticoso.
A poca distanza dal villaggio di Uçhisar c’è la Pigeon Valley (o Valle dei Piccioni) dove è possibile fare trekking ed escursioni ammirando paesaggi davvero spettacolari. Il sentiero da Goreme si percorre in circa due ore ammirando tra camini delle fate piccole cavità che sono state e sono ancora rifugio per i piccioni e altri uccelli della zona. È proprio da queste piccionaie che prende il nome la Valle. Gli escrementi dei piccioni che vivevano qui nei secoli scorsi sono stati a lungo usati dalla popolazione locale dedita all’agricoltura per coltivare e fertilizzare i campi.
2 – Città sotterranee di Derinkuyu e Kaymakli
Le città sotterranee della Cappadocia sono dei veri e propri capolavori dell’ingegneria scavati nella roccia dai primi cristiani per sfuggire alle persecuzioni. Questi labirinti sotterranei, che si estendono anche fino 85 metri di profondità, comprendono cucine, stalle, chiese e persino sistemi di ventilazione. Un’esperienza davvero unica che permette di scoprire meglio la storia di questa antica regione. Nella regione sono state scoperte centinaia di cittadine sotterranee che si sviluppano in maniera labirintica in più piani. Le meglio conservate e quelle che vantano percorsi di visita più estesi sono Derinkuyu e Kaymakli. Altre più piccole ma comunque ben mantenute sono Ozkonak, Saratli e Mazikoy.
Le città sotterranee della Cappadocia sono state realizzate tra il VII secolo e il VIII scavando la roccia vulcanica della zona come luogo in cui la popolazione locale poteva vivere e allo stesso tempo proteggersi da invasioni e persecuzioni. In particolare, queste sono state abitate a lungo dai cristiani che si volevano nascondere dalle oppressioni ottomane. Al loro interno si possono trovare non solo aree abitative con cucine, camere da letto ma anche magazzini per gli alimenti, stalle, luoghi di preghiera e cisterne per l’acqua. Le varie zone erano collegate tra di loro da stretti cunicoli con porte rotanti e passaggi sotterranei.
Derinkuyu o Kaymakli, quale scegliere? Sono due le principali differenze: Derinkuyu è più turistica (quindi più turisti), ma più affascinante in quanto è con tunnel più stretti. Kaymakli è meno conosciuto ed è consigliata a chi soffre di claustrofobia in quanto i tunnel sono più larghi.
Io ho visitato Derinkuyu: è la più grande città sotterranea della Cappadocia ed è ormai noto fosse collegata tramite tunnel con Kaymakli. Era sviluppata su oltre 20 livelli per quasi 85 metri di profondità, ma ora solo otto di questi sono visitabili. È considerata un capolavoro che poteva ospitare al suo interno centinaia di persone ed era dotata di un sistema difensivo ma anche di un sistema di aerazione all’avanguardia.
Vicino all’entrata troverai un parcheggio gratuito per l’auto. Il biglietto costa ed è incluso nel Cappadocia Museum Pass. La visita è fortemente sconsigliata a chi ha problemi cardiaci, di asma e a chi soffre di claustrofobia. I tunnel che trovi all’interno sono stretti e ci sono molte scale da fare per salire e scendere tra i livelli. Indossa scarpe comode.
3 – Valle di Ihlara
La Valle di Ihlara è una delle valli più pittoresche della Cappadocia, caratterizzata da formazioni rocciose uniche e da antiche abitazioni scavate nella roccia. Questa valle offre esperienze di trekking indimenticabili, permettendoti di contemplare la bellezza naturale della regione. Essendo una delle più distanti da Goreme è più facile raggiungerla in auto ed è inserita nel Tour Verde.
Appartata e tranquilla, la Valle di Ihlara è stata a lungo luogo di eremiti e sacerdoti in cerca di solitudine in un ambiente calmo. Per questo tra il III e il IV secolo, la valle è diventata un luogo in cui molti cristiani venivano per rifugiarsi e pregare. Grazie a questo nella zona sono sorte numerose chiese decorate con affreschi e dipinti, alcune delle quali sono ancora visibili. L’accesso alla Valle può avvenire tramite tre ingressi: da Ihlara, da Belisirma o dal villaggio di Selime. Io ti consiglio di raggiungere Belisirma, dove sono presenti anche numerosi ristoranti e locali lungo il fiume in cui è bello fermarsi per una pausa. Da qui è facile percorrere a piedi un itinerario di circa 7 km che conduce sino al suggestivo monastero di Selime.
4 – Tramonto alla Valle Rossa
Un’altra bellissima valle da esplorare al momento del tramonto è la Valle Rossa (Red Valley o in turco Kizil Vadisi) dove si trovano altre abitazioni sotterranee scavate nella roccia ma soprattutto numerose chiese rupestri. Non è ben chiaro dove finisca la Valle Rosa e dove inizia quella Rossa ma lo si comincia a capire dal colore delle rocce che in quest’area assumono le sfumature del rosso o dell’arancione.
Si può esplorare la zona, magari con l’aiuto di una guida, sia tramite trekking a piedi che tramite tour a cavallo. Una delle escursioni più belle ti porta alla scoperta delle 3 valli, la Valle Rosa, la Valle Rossa e la Valle di Meskendir, con un percorso ad anello di circa 4-5 ore. La Valle ospita anche il Demir Merdiven, uno dei punti panoramici più belli in cui ammirare l’alba o il tramonto nella zona.
Altre cose da vedere in Cappadocia in 2 giorni
1 – Ürgüp
A pochi chilometri da Goreme un’altra interessante cittadina è Ürgüp, situata ai piedi di una collina nota come la Collina dei Desideri, che è conosciuta per essere stata uno dei primi insediamenti della Cappadocia. Ürgüp è ora il comune più grande della regione e quello che ospita numerosi hotel, ristoranti ma anche locali notturni.
La zona ospita anche diverse terrazze naturali o sunset point da dove ammirare il tramonto o fare bellissime foto ai Camini delle Fate che si stagliano in cielo davanti a te. Dal centro cittadino è facile raggiungere in meno di 5 minuti Üç Güzeller, ovvero le Tre Bellezze. Questo speciale sito si trova lungo la strada D302 per Ortahisar e ospita tre grandi camini delle fate con in cima tre cappelli. È diventato molto difficile vedere un camino delle fate con sopra un cappello, per questo motivo le Tre Bellezze sono considerate un po’ il simbolo della Cappadocia.
2 – Giro in mongolfiera all’alba
Uno dei modi più spettacolari per ammirare la bellezza della Cappadocia e dei suoi panorami è salire a bordo di una mongolfiera all’alba. Mentre il sole sorge, potrai godere di una vista mozzafiato sui paesaggi lunari e sulle formazioni rocciose uniche di questa regione. È sicuramente un’esperienza indimenticabile che ti lascerà senza fiato.
Tieni conto che non è un’attività economica e che volerai con tante altre mongolfiere attorno a te, ma il panorama da lassù è senza dubbio sensazionale. Ti voglio dare un paio di suggerimenti pratici riguardo questa attività. Il primo è quello di prenotare con tempo l’uscita perché sono davvero tante le richieste e farlo all’ultimo minuto potrebbe voler dire non trovare posto. Il secondo consiglio è quello di non tenere il volo in mongolfiera per l’ultimo giorno dato che a volte per condizioni meteo avverse le mongolfiere non possono alzarsi e quindi il volo viene rimandato.
Noi comunque non siamo riusciti a farlo, nonostante l’avessimo prenotato prima in quanto l’aviazione turca ha annullato tutti i voli a causa delle condizioni climatiche avverse. Il costo comunque pagato (180 €) c’è stato completamente rimborsato.
Il volo comunque in genere viene confermato alle ore 18:00 del giorno precedente, MA nel nostro caso invece era stato confermato e poi cancellato alle 4 e 40 del mattino, orario in cui in genere le agenzie vengono a prenderti nell’hotel dove alloggi.
Se il giro in mongolfiera non fa per te consiglio comunque di inserire nel tuo programma l’alba a Goreme. Questo è senza dubbio uno spettacolo naturale che puoi ammirare gratuitamente da diversi punti della zona. Puoi appostarti nella collinetta più alta di Goreme (il Goreme Sunset View visto prima ma anche il Goreme Panorama – Vedi indicazioni: qui troverai alcuni piccoli chioschi dove prendere un caffè) prima del sorgere del sole o tramite il supporto di una guida puoi recarti alla Valle Rosa o alla Valle Rossa.
Barbara
Grazie Maria, la tua descrizione precisa e attenta ci ha permesso di vedere molte cose senza prendere tempo!!!
Complimenti!!!
Barbara e Daniele
Emarti
Grazie!