Come si può definire quella sensazione di smarrimento che si prova nel momento in cui si realizza di dover fare dei cambiamenti alle proprie abitudini per quanto piccole ed insignificanti esse siano? Cosa si prova a dire addio ad un fedele compagno di viaggio, anche se si tratta semplicemente di un libro?
Tutto questo pensavo mentre mettevo piede in casa al ritorno dal mio viaggio in Costa Rica e rimuginavo sulla trasformazione che negli anni ha subìto il mio rapporto con la Lonely Planet, la guida di viaggio più famosa al mondo.
Logo della Lonely Planet
Soprattutto chi viaggia zaino in spalla e fai da te sa che la Lonely Planet è da sempre considerata come “la bibbia del viaggiatore”, del resto non è solo dispensatrice di mille utili informazioni, ma ha anche un fascino e un potere speciale tutto suo, per cui il viaggio ha inizio quando si va in libreria per acquistarla, molto tempo prima della partenza vera e propria. Sfogliando le sue pagine si comincia a sognare la meta scelta, si comincia a pensare all’itinerario, si comincia a viaggiare con la mente.
Quale viaggiatore infatti riesce a resistere al magnetico richiamo dello scaffale della “Lonly” e riesce a non fermarsi a leggere i titoli sulle mete più disparate del mondo, a non sfogliarne le pagine con dolce lentezza assoporando il gusto del viaggio e a non immaginare di partire?
Che la “Lonly” abbia il potere di farci sognare?
Ma allora perchè ultimamente provo questa sottile e strisciante delusione? Quando ho cominciato a viaggiare internet mica c’era, booking non esisteva, tripadvisor neanche e allora l’unico modo per avere qualche idea affidabile era quello di seguire la bibbia del viaggiatore e io l’ho sempre comprata.
Sempre.
E tutt’ora anche con le miliardi di informazioni che il web ci dà, io alla “Lonly” cartacea non ci rinuncio mica.
Ma, anche se non riesco a partire senza averla nel mio zaino, questa volta qualcosa è cambiato.
Già qualche tempo avevo la sensazione che la LP, specialmente da quando è uscita la nuova versione, non facesse più per me.
Perchè?
Perchè non riesco più a sentire quel feeling che provavo prima.
Ma che cos’è che rende questa guida così famosa? Com’è nata?
“Across Asia on the cheap”
È il 1973 quando Maureen e Tony Wheeler scrivono “Across Asia on the cheap” al ritorno dal loro viaggio attraverso Asia ed Europa
e vendono in un mese 8000 copie. Il tragitto di Maureen e Tony altro non era che il famoso Hippie Trail che da Londra portava verso Sidney (attraverso Turchia, Iran, Afghanistan, India, Nepal e il Sud-est asiatico) e che coinvolse molti giovani a quei tempi.
I ragazzi che partivano lo facevano coi mezzi più disparati, chi coi mezzi pubblici, chi facendo l’autostop, chi comprava un pullmino a poche lire per poi rivenderlo al ritorno (inutile dire che il pullmino da figli dei fiori lo desidero tantissimo anche io), ma una cosa li accomunava tutti: si partiva e si viaggiava cercando di spendere il meno possibile.
Quando tornarono, Maureen e Tony ebbero la geniale idea di scrivere questo libricino di neanche 100 pagine su come fare a viaggiare in Asia spendendo il meno possibile: era la prima Lonely Planet della storia e fu un successo stupefacente.
Era primitivo, era dilettantesco, ma era l’inizio della Lonely Planet.
È quello che avete ora in mano.”
Ecco, credo che la fama di questa guida sia proprio dovuta al fascino che questa idea di viaggio, questa idea di libertà ed avventura ha sempre esercitato sui viaggiatori e che continua ad esercitare ancora oggi, nonostante molte cose siano cambiate rispetto a quel periodo.
Un fascino che neanche le dichiarazioni nel 2008 di Thomas Kohnstamm che dichiarò di aver scritto la guida della Colombia senza muoversi da San Francisco, ma grazie alle soffiate ricevute da una ragazza che stava frequentando (e che era interna al consolato) sono riuscite a scalfire.
“E così il viaggio che doveva durare un anno si prolungò per altri due e durante i dodici mesi che passammo a lavorare – e a risparmiare per continuare a viaggiare – a Sydney scrivemmo e pubblicammo il nostro primo libro raccontando il viaggio dall’Australia all’Europa.
Era primitivo, era dilettantesco, ma era l’inizio della Lonely Planet.
È quello che avete ora in mano.”
Era primitivo, era dilettantesco, ma era l’inizio della Lonely Planet.
È quello che avete ora in mano.”
L’ Hippie Trail
Ma oggi, almeno per me, qualcosa è cambiato.
E non è solo la sensazione che che ho avuto in Costa Rica che chi ha scritto certe parti lì non ci abbia mai messo piede.
È che io quell’ idea di viaggio prendendo in mano una “Lonly” non la trovo più: la LP non è più una guida per viaggiatori squattrinati che era quello per cui era nata.
C’è chi dice che grazie ad internet dovrei partire senza una guida. Io però ve lo dico non ci provo neanche.
Adoro leggere la guida sull’aereo o alla sera negli ostelli decidendo giorno per giorno il mio viaggio, adoro sottolineare le cose, fare le orecchie sulle pagine da rileggere e riempire la guida di mille bigliettini svolazzanti per cui quando torno a casa è diventata tre volte più spessa di quando sono partita.
Per non parlare del fatto che quando in viaggio chiedo informazioni oppure ho bisogno di segnarmi una strada, un numero di telefono, qualsiasi cosa insomma, adoro imbrattare le pagine della guida, così che quando al ritorno la riprendo in mano guardare le sue pagine mi ricorda luoghi e persone che altrimenti avrei dimenticato.
Ma come farei se usassi il kindle?
Viaggio in Siria, sfogliando la mia fidata “Lonly” in un ostello di Damasco
Cosa farò dunque adesso? La risposta è non lo so.
Alla “Lonly” in ogni caso non ci posso rinunciare.
Non mi vergogno ad ammettere di essere una di quelle a cui piace averle tutte in fila sullo scaffale (ognuno ha le sue piccole debolezze).
E poi c’è il lato affettivo … che volete che vi dica?
Credo che alla fine la soluzione di affiancare la “Lonly” ad un’altra guida sia la scelta migliore.
Ne sto provando diverse, ultima la Moon che in Costa Rica mi ha dato molte soddisfazioni, chissà che forse trovare una valida alternativa non sia il primo passo per liberarmi da questa dipendenza?
Anch’io sono una fedelissima della “Lonly”, e, per ora, continuo ancora a trovarmi bene.
In ogni caso condivido pienamente con te il fatto di voler continuare ad acquistare una guida cartacea.
Le Lonely Planet sono una di quelle cose che continuo a comperare anche se potrei (teoricamente) farne a meno usufruendo (in maniera più o meno legale) del web. Ma non esiste.
Adoro averle lì, leggerle e sfogliarle anche quando non ho viaggi imminenti pianificati.
Le leggo a colazione prima di andare al lavoro per sognare un po’ ad occhi aperti prima di “tornare alla realtà”.
Le leggo per ispirarmi e per cullarmi nei ricordi.
E poi amo la carta.
Anche con i libri non riesco ancora a convertirmi al digitale. Mi piace il rapporto fisico con quello che leggo, sottolineare, sfogliare, annotare…
Ciao Serena! Mi fa piacere che tu riesca ancora a trovarti bene, io non ci riesco più 🙁 Però te lo giuro che non riesco a partire per un viaggio senza avere la Lonly, non so perchè.. resisto fino all’ultimo ma poi zaaac vado a comprarla….sono contenta che qualcuno capisca il mio rapporto con la carta, in questo mondo digitale mi sento un po’ un dinosauro, secondo me il fascino dei libri è insostituibile, hai proprio ragione sai si tratta anche del rapporto fisico che si ha con essi 🙂
Grazie per avermi lasciato le tue emozioni, mi ha fatto davvero piacere 🙂
appena tornata dalla Colombia….e che dire? Non mi stupisce leggere che chi ha scritto la versione colombiana della Lonely in quel paese non c’è mai stato. Guida inutile, approssimativa e fatta malissimo. Me ne ero resa conto anche prima di partire, nell’organizzare il viaggio…. che pena!
Ciao Lara, ma che bello sei stata in Colombia? Pensa che sto pensando di andarci la prossima estate…a parte la Lonly 😉 come ti sei trovata? Deve essere davvero bellissima 🙂
Anche noi siamo stati in Colombia con la lonely e ci sono successe delle cose che ci hanno fatto capire che non ci sono mai stati! Da evitare!
Ciao Adriano, ah ah sono in colombia proprio adesso!!!
Ciao Martina,
come sempre bellissimo post!
Anch’io alla guida cartacea proprio non riesco a rinunciare (come non rinuncio al libri “analogici”) e anch’io, in alcune occasioni, sono stata delusa dalla Lonely. Lo stesso mi è capitato con le Routard o altre. Secondo me è difficile trovare la guida perfetta. Innanzitutto, perchè ci sono tante tipologie di viaggiatori e ognuno si aspetta cosa diverse da una guida di viaggio. L’altro fattore che, personalmente, ritengo faccia la differenza fra una guida buona e una mediocre è la frequenza con cui viene aggiornata. Non sempre la Lonely è “al passo coi tempi”.
Un’ultima considerazione, forse è proprio il successo che è stato “fatale” per la LP, che ne pensi? Ho la sensazione che nel tentativo di rivolgersi ad un pubblico sempre più vasto, abbiano scelto una facile soluzione di compromesso, che rischia di essere insoddisfacente sia i viaggiatori “zaino-in-spalla”, che per quelli con un budget significativo.
Un abbraccio e buona serata,
Marzia
Ciao Marzia! Sai la penso esattamente nella stessa maniera. Credo che il problema delle LP sia proprio stato quello di cercare di rivolgersi ad un pubblico più ampio, cosa che credo siano riusciti a fare visto che continua ad essere la guida più venduta al mondo… Sai, anche io penso che ogni paese abbia la sua guida. Per l’america le Moon sono ottime, così come le Routard sono buonissime per i paesi francofoni. Le Footprint sono invece tra le migliori per il Sud- America…insomma ogni paese ha la sua guida, ma la LP rispecchiava comunque più di altre la mia filosofia di viaggio (oltre alle Footprint che sono davvero per viaggiatori zaino in spalla). Boh vediamo cosa succederà, ma nel frattempo ho grossi dubbi su quale guida acquistare per il mio prossimo viaggio 🙂 Un abbraccione!!
Un bellissimo post su un tema che interessa molto anche a me. Purtroppo trovo spesso uno sfasamento anche io con le LP. Non sempre eh, credo dipenda dagli autori come in ogni cosa. Quella del Giappone è fatta davvero bene, mentre altre volte (Norvegia, per esempio, o Islanda) ho provato un totale senso di distacco, come quello che descrivi.
Io personalmente amo moltissimo le Routard che trovo completamente in sintonia con il mio stile di viaggiatore, il mio punto di vista sul mondo e che spesso offrono quasi dei pezzi di letteratura di viaggio. Però ci sono anche tante guide diverse, più specifiche o bizzarre, per ogni destinazione. A ogni Paese la sua guida!
Si ogni paese ha la sua guida, ma il mio disappunto nei confronti della LP è più che altro questo cambiamento di filosofia del viaggio. Capisco che nell’era di internet e della globalizzazione anche le guide cartacee debbano sopravvivere e quindi capisco il cercare di rivolgers ad un pubblico maggiore, ma da lì al consigliare come esperienza assolutamente da fare le SPA a ennemila stelle…beh….a tutti piacciono le routard, mi sa che dovrò assolutamente provarle, al prossimo viaggio non me le faccio certo scappare!!!
Cara Marti, io son come te.
“Alla “Lonly” in ogni caso non ci posso rinunciare.
Non mi vergogno ad ammettere di essere una di quelle a cui piace averle tutte in fila sullo scaffale (ognuno ha le sue piccole debolezze).
E poi c’è il lato affettivo … che volete che vi dica?”
In Thailandia segnalava come posto fhighissimo un localetto sgangherato e sporchissimo che si affacciava sul porto. Davvero penoso! E dire che io adoro i localetti molto easy…
Ecco, la Lonely Planet ormai va letta e presa in considerazione – forse, ma con le pinze.
Però continuo a collezionarle. Mi piace troppo! 😀
Manuela come al solito ci troviamo d’accordo, e brava esattamente prenderla con le pinze è la cosa giusta da fare 😉
Ciao Martina e bentornata!!!
Sono curiosissima di sapere del tuo viaggio in Costa Rica!!
Detto questo io ti dirò che di LP ne ho un po’ (tra cui 2 non ancora aperte perché regalate per i viaggi futuri!) ma a me non piacciono poi così tanto…
Non so, non le trovo utili come ad esempio le Routard con le quali mi sono trovata benissimo! Ora per l’Irlanda ho proprio la LP e l’ho praticamente appena iniziata…ma non so perché non mi convince!
Anche io avevo sentito di quella storia del 2008 e sono rimasta a bocca aperta… ma poi pensando al mondo di oggi, penso che non saranno solo quelli della LP purtroppo 🙁
per quanto riguarda la carta stampata anche io sono come te.. pur essendo super-tecnologica un libro (o in questo caso una guida) mi piace ancora averlo tra le mani e sfogliarlo 😉
Ciao bella!! anche a Patrick piacciono le Routard e non siete i soli. credo che dovrò decidere a provarle prima o poi, chissà magari già dal prossimo viaggio. Dai parliamoci chiaro, nessuna tecnologia può sostituire l’annusare le pagine di una guida…o no? Un abbraccione!
Esatto!! anche a me piace l’odore….ahahah sembriamo malate!!
Invece sai che non ho mai sentito le Moon?? dovrò rifarmi 🙂
Elisa le Moon le trovi solo su amazon perché’ vengono dagli USA. Sono veramente ottime per gli stati Uniti in generale, anche se devi tener conto che sono scritte da Americani per gli Americani e quindi hanno a volte un punto di vista diverso. Io comunque per il Costa Rica mi sono trovata davvero bene!
Ciao Marti!
Parole sante. Insomma, io pure sono un “afecionada” delle mitiche LP, adoro, proprio come te, entrare in libreria, leggerle già da mesi prima della partenza e sottolineare, orecchiare le pagine e riempirle di segnalibri. Pero’ è anche vero che da un po’ non trovo sempre riscontro tra il posto in cui mi trovo e quello che c’è scritto. Sembra sempre che non siano aggiornate e non per quanto riguarda il baretto nella cittadina sconosciuta, ma per vere e proprie strade, modi di giungere alle mete, monumenti famosi.. e lo stesso l’ho sentito dire qua e la tra i miei amici. E poi penso anche io che abbiano perso un po’ di quel fascino che le ha caratterizzate da sempre. Ho iniziato ad affiancarle con le Rough che devo dire non mi hanno delusa… pero’, non credo riuscirò mai a non comprare la Lonely. Un po’ come “DEVO” comprare i biglietti aerei insomma!
Un abbraccio!
Eli
Elisa ciao, mi credi se ti dico che nella LP del Costa Rica descrivevano una cittadina come un ammasso di condomini grigi quando in realtà la casa più alta era a due piani? gurada il tuo pensiero è anche il mio…ahaha come ti capisco, anche tu sei affetta da dipendenza da Lonly 😀
Io ho trovato discutibili quelle della Turchia e dell’Islanda, per il resto rimane comunque un must, è irrinunciabile! Leggendo quella dell’Islanda non riuscivo a costruirmi degli itinerari, ed è stato così che ho scoperto i travel blogger su internet ed ho cominciato a scriver di viaggi a mia volta 😉
Ciao Valeria, piacere, allora siamo “colleghe”! Islanda mmmm uno dei posti in cui desidero andare di più’… vado subito a spulciare i tuoi post!
Ciao Martina,
Io sono sempre stata una grande fan della Rough Guide e, devo dire, non mi ha mai delusa. Certo, lo spirito è un po’ diverso perché offre opzioni per tutti i budget, però nella mia esperienza è una guida accurata e i commenti su alloggi e locali sono azzeccati (con un tocco di humour dal sapore inglese). In più ha delle belle sezioni su storia, cultura, musica e arte che arricchiscono l’esperienza – e sono perfette per le letture serali 😉
Magari puoi provarla al prossimo viaggio!
Ciao Alessandra, grazie! Ho preso la Rough Guide per l’Ecuador e mi era piaciuta e stavo pensando di acquistarla in coppia con la Routard per il prossimo viaggio. Tu hai mai provato le Moon? Le trovi solo negli USA credo, ma se le ordini su Amazon ti arrivano anche qui. Sarebbe bello provare nuove guide e dopo il viaggio scambiarci le nostre sensazioni, hai già’ deciso la prossima meta?
Ciao,
Scusa il ritardo ma ieri quando ho risposto ero… in aeroporto a Madrid e subito dopo mi sono imbarcata. Solo lavoro però 🙁
Le Moon non le conosco proprio, grazie del suggerimento. Cercherò su amazon anche perché io sono una grande fan delle risorse online. A proposito, una delle cose per cui il web può essere utile sono le mappe. Anche le Rough Guide avevano mappe orride… ben peggiori della lonely, almeno fino a qualche anno fa. Io le compravo sempre a parte. Sulla meta temo di non avere spunti interessanti al momento: con un bimbo di neanche 2 anni ho ridotto parecchio il raggio 🙂 Intanto è bello leggere dei vostri viaggi! Ah io in Messico andai con la Rough, credo fosse la guida di Yucatan e Chapas…
Alessandra allora andrò a vedermi la Rough per il Messico (farei infatti solo Yucatan e Chiapas)… che bello un bimbo, quando crescerà sarà bellissimo viaggiare insieme 🙂 Un abbraccio!
Marti sai che questa sensazione l’ho avuta anche io? Ho preso la Lonely per il Messico (prenoterò per la prima volta giorno per giorno) ma sono molto tentata ad acquistarne anche un’altra.. A prescindere dal fatto che propone itinerari di 3 settimane che un viaggiatore riuscirebbe tranquillamente a coprire in una..
Ma ciao tesoro! Messico? Davvero? Quando? Ma non e’ che ci becchiamo li vero? Sarebbe assurdamente una cosa fantastica…quando parti? Io per Natale (forse prima)… in ogni caso appena torni dobbiamo assolutamente sentirci così’ puoi darmi un sacco di dritte interessanti…ah e buon viaggio! Un abbraccio forte 🙂
Ciao tesoro bello!
No no se ne parla intorno a marzo ma lo sto progettando già perché dovrei fermarmi qualche giorno a Miami perché sono intenzionata a fare un master lì (incrocio le dita :P) e quindi devo vedere un po’ di cose, documenti ecc 🙂
WOW allora ne approfitterò per venire a trovarti :D… io dovrei andare in Messico a Natale invece 🙂 In bocca al lupo per il tuo master!
Ciao Marti!
Io ho usato la Routard una sola volta, per il viaggio in USA nel 2008. In quel viaggio avevo con me anche la mia Planet e già allora non c’era paragone tra le due, decisamente molto più dettagliata e veritiera la Routard senza contare che mentre la Planet nominava appena uno dei posti più spettcolari visti in viaggio, l’Horseshoe Bend, la Routard dava dettagliate indicazioni per raggiungerlo vista la poca segnaletica in giro.
Detto questo non ho mai comprato una Routard in vita mia!!! 😀
Oggi più che mai penso che la Planet non è più all’altezza e forse non è più adatta ad un backpacker, ma io continuo a comprarla, a collezionarla, scarabocchiarla, riempirla di informazioni, mappe, biglietti, ingressi, facendola lievitare vertiginosamente
Naturalmente tutto questo con un tristissimo file .pdf non potrei farlo (non nego di aver comprato capitoli per l’ebook, ma mai utilizzati).
In conclusione condivido il tuo pensiero ma non credo riuscirò mai a “staccarmi” dalla mia (inutile) Planet! 🙂
Deborah io e te viaggiamo davvero sulla stessa lunghezza d’onda. Siamo delle “Lonly addicted”… pero’ sono sincera, davvero vorrei riuscire a provare nuove strade, la LP non mi soddisfa più’…ma in ogni caso posso continuare a comprarla e poi lasciala nel cassetto 😉
Merita davvero! Il viaggio l’ho organizzato sei mesi fa, fatto ad agosto, ma ancora devo scriverne, ma ammorberò tutti quanto prima! 😀
Deve essere stato bellissimo, ah che peccato, ma appena scrivi qualcosa fammelo sapere e postami il link così’ vado a leggermi tutto!! 😉
Ciao Martina,
sono d’accordo con te, ho avuto la tua stessa impressione quando ero in Turchia qualche anno fa e sfogliando anche la guida della Croazia in una libreria (io la Croazia la frequento da quando ero una bimba di tre anni e la conosco benissimo e ho letto certe boiate che se ci penso non so se ridere o piangere). Alla fine però anche quest’anno ho ceduto e per il mio viaggio nei Balcani ho preso sia la guida del Montenegro (che però devo ammettere che è una di quelle fatte bene) e quella su Belgrado (abbastanza deludente invece), ad ogni modo le ho affiancate alle guide Odos, molto ben fatte e interessantissime. Credo che le Lonely siano utili per farsi un’idea a grandi linee del viaggio che si vuole fare, ma poi vanno integrate per forza…
Anche con le Rough Guide mi sono trovata bene (l’ultima volta usata in Messico)
Ciaoooo!!
ehehhe Chiara allora anche tu ci ricaschi sempre eh? Allora mi capisci proprio 😉 Sai che in Croazia io non sono mai stata? Che vergogna devo rimediare…adesso che so che tu sei un’esperta quando decisero’ di andare so a chi chiedere informazioni…Sai che le Odos non le ho mai sentite neanche nominare? Vergogna doppia, devo andare subito a cercarle non vedo l’ora di provarle…per il Messico!!!
Ciao Martina,
le Odos non credo abbiano il Messico, è uan casa editrice di nicchia, dedicata quasi esclusivamente ai Paesi dell’ex Jugoslavia e qualcosa su altri Paesi dell’Europa Orientale…
per il Messico avevo usato le Rough Guide.
Cmq credo che nessuna guida sia esaustiva in toto…spesso mi faccio ridere da sola…quest’anno giravo con tre guide diverse della Lonely (una generica sui Balcani Occidentali, uan sul Montenegro, una su Belgrado), due della Odos (Sarajevo e Belgrado), una di una casa editrice sconosciuta (Il Dragomanno) e una guida verde del Touring…più mille fogli stampati da internet…ah ah ah
ah ah ah addirittura? io in genere affianco la Lonly ad un’altra guida (al massimo a due) per integrarla, non voglio caricarmi troppo peso, ma come fai? Me la consigli la Rough per il Messico? A Natale vorrei andare proprio lì (con Guatemala), dovrei riuscire ad avere un mesetto di tempo e mi piacerebbe girare Yucatan e Chiapas… hai anche qualche consiglio da darmi? sarajevo anche è uno dei miei pallini, hai fatto un sacco di viaggi che interessano anche me, ora vado a spulciarmi il tuo blog 😀
Certo, vieni pure, sei la benvenuta, anche se il mio è un blogghino…e lo scrivo da meno di due anni, del Messico ad esempio non ho mai parlato perchè è un viaggio che risale a più di 7 anni fa…
Verrò sicuramente a farti visita! 🙂
Molto volentieri! ho ancora 64gb di foto in RAW da editare, meglio che rimando tutto in tempi migliori, potrei passar giorni interi a scriverne! 😛 p.s.complimenti per il tuo blog! 😉 Valeria
Grazie Valeria e complimenti anche per il tuo (si lo ammetto sono venuta a sbirciare ;))
grazie, mi fa piacere! 😀
Io invece sono una fan delle Routard, l’ho provata a Cuba, in Thailandia e in altri posti .. per il mio prossimo viaggio ho ceduto alla LP, solo perchè non c’è la Routard dell’Australia, e spero mi porti fortuna .. Comunque sono dello stesso parere: il viaggio inizia quando si compra la guida!
Ciao Cecilia, mi avete stra-convinto devo provare le Routard! Australia? che bello quando parti?
Bellissimo blog e bellissimo articolo in cui concordo in pieno, ultimamente da 3 anni a questa parte io e la “Lonly” ci siamo un po’ allontanati ancor di più da quando ha cambiato il modo di impaginare ed “esprimersi”… Quest’ultima estate durante il nostro viaggio a pedali #roadtosarajevo avevo deciso di darle ancora fiducia acquistando la guida dei balcani occidentali ma mi ha “tradito” diverse volte segnalandomi ristoranti vegetariani inesistenti, ostelli decadenti (nonostante la guida sia stata aggiornata nel 2013) ed altre piccole lacune.. Come tutti gli anni manderò loro i miei commenti e come tutte le volte sono sicuro che anche per il prossimo viaggio alla “Lonly” di riferimento darò sicuramente uno sguardo anche se poi magari mi indirizzerò su altro…
Ciao Marco, ma che bello il tuo viaggio #roadtosarajevo! Peccato non averlo saputo prima ti avrei sicuramente “seguito”! Stavo cercando le foto sul tuo blog ma non riesco a trovarle..Peccato mi avrebbe fatto piacerissimo vederle, magari mandami il link. Anche tu vegetariano?
Ah dir la verità è la mia compagna vegetariana io ci sto provando un passettino alla volta 🙂 Per le foto non le hai trovate perchè non le ho ancora postate 😛 appena ho un attimo di tempo faccio una gallery sul blog e ti giro il link se ti fa piacere …
Ahhh dai dai la strada per diventare vegetariani è lunga e difficile, le rinunce pesano, ma alla fine ti darà grandi soddisfazioni! Si grazie mi farebbe davvero piacere se mi mandassi il link con le tue foto, sono appassionata anche io e tra le altre cose il tuo viaggio mi interessa moltissimo!
Ciao Martina!
Anch’io subisco il fascino delle Lonely Planet: è inevitabile, sono davvero iconiche. Di conseguenza, è la prima guida che prendo in mano quando vado in libreria (sì, faccio anch’io parte degli amanti del cartaceo – anche se utilizzo abbondantemente anche il kindle, soprattutto per la narrativa e la saggistica) e, fin’ora, mi sono trovata abbastanza bene, ma devo dire che non le ho utilizzate per viaggi particolarmente avventurosi.
A Istanbul, invece, ho usato la Routard: come informazioni ottima, alcune osservazioni ironiche, invece, mi hanno lasciata un po’ perplessa.
Ora vorrei provare le Dumont: a Monaco mi è capitato di sfogliare quella della città e mi ha davvero incuriosita. Tu le conosci?
Ciao, Valentina
Ciao Valentina 🙂 , ahia delle Dumont ho sentito parlare ma non le ho mai “testate” sul campo. Nonostante questo avrei davvero voglia di provarle anche per un paio di articoli trovati in rete e che ne parlano davvero bene, sembra che siano davvero valide. A fine mese farò un blitz a Monaco anche io per un paio di giorni, mi sa che sarà il momento buono per una vera e propria prova sul campo. Grazie mille per la dritta e se poi hai voglia dopo averle provate fammi sapere come ti sei trovata 😉 A presto!
Ti farò sapere! 😉
Goditi Monaco e se hai bisogno, fammi sapere: è la mia città preferita! Ma vai mica per l’Oktoberfest?
A presto, Valentina
eh eh eh si vado per l’ktoberfest, ne approfitto e vado con le amiche 4 giorni…A presto!
Già, negli ultimi anni sono nettamente cambiate! Nel mio recente viaggio in asia centrale se non ci fossero state booking e hostelworld non avrei quasi saputo dove andare a dormire, ma soprattutto: perché le loro cartine fanno così schifo?? Delle volte sono impazzito per trovare l’ostello o un sito turistico perché era posizionato male nella cartina (l’ultimo l’ostello di Astana, se non mi scrivevano loro dandomi indicazioni col cavolo che lo trovavo)…gliele faccio io le cartine se vogliono, sono precisissimo al riguardo!!!
Certo rimane comunque una fonte utilissima di informazioni cui è difficile rinunciare, io però spesso le prendo nella biblioteca del mio paese o di quelli vicini invece di comprarle.
ahahaha Ma sai che io sono incaz***a proprio sprattutto per le cartine? Ma come si fa? sono ILLEGGIBILI!!! Ma io non so, che ci vuole a fare una mappettina decente? Io come scritto nell’articolo la Lonly la devo paciugare quindi non potrei prenderla in biblio… 🙂 com’è andato il viaggio?
Ah, pensavo di essere strano ad fissarmi così con le cartine, invece forse sono normale! Il viaggio è andato alla grande grazie! Ho un sacco di cose da scrivere ^_^
Bene, così poi io ne ho un sacco da leggere 😀
Concordo in pieno Martina!
Negli ultimi viaggi fatti ho troppo spesso avuto la sensazione che nessuno della Lonely avesse messo piede nel paese in cui mi trovavo o quanto meno non negli ultimi anni.
Inoltre, non mi sono mai trovata bene nelle strutture turistico-ricettive da loro consigliate, ma questo è ovviamente un dato soggettivo…
Oggettivo e altamente urticante invece il problema con le cartine che sono assolutamente inutili!
Ad ogni modo, continuo ad acquistarla – su kindle, dove sottolineo, marco le pagine e prendo appunti 😉 – per farmi un’idea generale del paese e dei vari itinerari fattibili. Peccato che non sia più una “sacra scrittura”…
Silvia ciao! Le cartine della Lonly stanno urtando tantissimi viaggiatori, me compresa, sono davvero illeggibili…chissà che ci vuole a fare una cartina decente…ah si? Su Kindle puoi scrivere? Uh allora devo aggiornarmi 😉 (ma alla carta non rinuncio lo stesso eh :D)
E per me cara Marti sarà sempre Lonely Planet (alla quale associo come ho gia detto altre volte x gli approfondimenti la National Geographic).
Come tutte le guide ogni tanto qualche “abbaglio” lo ha preso anche lei (ma qui entra in gioco la mia insana mania di persona organizzatrice e perfettina che mi impone di controllare tutto, o quasi, quello che mi interessa attraverso i canali più bizzarri).
Io credo molto dipenda da cosa ognuno cerca in una guida, il suo approccio alla preparazione di un viaggio, pianificata o “live”.
Condivido molti dei tuoi pensieri, anche se non proprio tutti.
Cos’é per me la Lonely?
Lo spunto, la dritta, l’idea, la variazione in corso d’opera e perchè no la strada sbagliata che a volte porta a qualcosa di incredibile, in pratica il viaggio.
Ciao Simo! Si certo, credo che dipenda cosa una persona cerca in una guida. Per me infatti il discorso è proprio quello, cerco anche una guida che se arrivo di notte in autobus e sotto un’acqua torrenziale mi consigli un ostello decente, ma decente per davvero. Cerco una guida per viaggiatori “backpacker” e disorganizzati che ti venga in aiuto nei momenti di difficoltà, che mi sappia consigliare non solo un posto per mangiare e non svenarmi, ma anche due, che mi dia informazioni pratiche più che descrittive delle cose da vedere 🙂
Ma in verità il mio disappunto non è legato a questo, bensì al fatto che la LP si sia un po’, permettimi il termine, imborghesita e che non rispecchi più per me le mia stessa idea di “viaggio”. e ti dirò, io quello spunto di cui parli tu non lo trovo più 🙂 comunque sono contenta che qualcuno la pensi diversa da me, il confronto ci porta a conoscenza di punti di vista che altrimenti non avremmo avuto 🙂 Un abbraccione!
Ciao Martiiiii,
ben tornata! La lonely era una mia fedelissima, in Australia sono andata con quella, poi in realtà (anche se anche io adoro avere il cartaceo e imbrattarlo come fai tu) ho preso un’altra via.
Ultimamente mi informo via web, cerco moltissimo le esperienze dei viaggiatori e mi affido a loro, la guida cartacea è diventata per me una sorta di accessorio e non più qualcosa di fondamentale 🙁
Ora imbratto i fogli che stampo prima di partire.
Ciao Liz, grazie! Sai, secondo me il tuo è un buon metodo SE organizzi le cose PRIMA di partire. Io non viaggio molto così, mi piace improvvisare, cambiare itinerario, vedere cose che non conoscevo e che mi sono state consigliate da viaggiatori che ho incontrato lungo la strada 🙂 E poi in realtà mi ci vedi andare in giro con pinzati nello zaino fogli svolazzanti? Se va bene mi durano i primi due giorni, poi in genere fanno una triste fine….Tieni anche conto che in genere la guida cartacea è più compatta dei fogli stampati e che io sono una casinista fotonica 😀 Un abbraccione!
Hai assolutamente ragione, infatti ne perdo metà.
Cmq di solito mi faccio una lista dei “must”, le cose che voglio assolutamente vedere e poi il resto lo lascio al caso. Ciò non toglie che continuo ad adorare le guide cartacee e la prossima volta che ne dovrò comprare una sarà un trauma.
Per Parigi i miei mi danno la loro, che son stati l’anno scorso… vedremo 😛
Bella Parigi! non so dirti però cosa vedere ci sono stata un botto di anni fa e non mi ricordo…ma soprattutto mi era piaciuta MontMartre…ah per Parigi la Routard penso sia la migliore come guida 😉
Ti capisco Marty,
anche per me è esattamente così. Non riuscirei a fare a meno… Pensa che addirittura mi rifiuto di acquistarla online perché adoro andare a sceglierla fra gli scaffali. E annusarla! È il primo vero contatto con i miei prossimi viaggi. Anche io però da un po’ di tempo sento che qualcosa è cambiato… Spero sia solo una crisi passeggera 🙂
Ste ahimè io non credo che sia passeggera… secondo me dobbiamo cominciare a cercare una “sostituta” anche se non so se ci riusciremo 🙂
Ogni volta che ti leggo sono sempre più convinto che tu scriva benissimo!
Anche per me è la stessa cosa, ultimamente uso le guide “fai da me” raccogliendo informazioni dalla rete.
Ciao Martina, al tuo prossimo post ^_^
Giuseppe.
Ehehe che gentile! ciao Giuse come stai? Raccogliere informazioni è un’ottima cosa (lo faccio anche io) ma la guida cartacea mi piace averla lo stesso 🙂 Un abbraccio!
Ciao Martina bentornata!!! Quest’anno cercavo l’ultima edizione LP dell’Inghilterra del sud visto che l’ultima risaliva al 2009….e niente è stata sostituita dalle nuove guide EDT discover con una spolverata generica sulla Gran Bretagna e tante (belle) foto…un po’ di amarezza nel non trovare quelle certezze di cui si ha bisogno prima della partenza.
A fine anno riparto, e non tristemente, ho cambiato guida…staremo a vedere. (però quanto belle sono le LP nella mensola della libreria?)..troppo sentimentale 😛
Ciao Cri! si a malincuore ma sono divuta tornare, grazie 😀 Dove vai a fine anno? Poi mi raccomando fammi sapere com’è andata con la “nuova” guida eh! Io andrò in Messico, tu hai usato la Lonly? 🙂 Un abbraccio!
Ciao Martina. ..e ciao a tutti.
Neppure io riesco a rinunciare alle guide cartacee..è piu forte di me.
Sarà che adoro scrivere sottolineare e pastrocchiare con la penna cosa che su internet non è possibile.
Sono una fidelizzatadi LP…e acquistarla prima del viaggio mi carica a mille.
In realtà vorrei affiancarla ad altre guide x i prox viaggi.
In messico. A puerto escondido mi porto’ a cenare in un luogo splendido che ricorderò tt la vita.
Anche il taxista al quale chiesi di farmi portare li… mi chiese come facevo ad essere a cononoscenza di tal luogo.
Ps.costa rica martina? Che invidia.
Ciao Daniela 🙂 Ehehe siamo tutte grafomani da Lonly qui eh 😉 ehehe sai che a Natale dovrei andare in Messico? Ti ricordi mica il nome di quel localino? Il Costa Rica davvero un bel viaggio, ma caro per i miei standard ma comunque da fare assolutamente…ho già “in canna” il primo articolo 😀 Un abbraccione
Ciao Martina, io ho del risentimento personale nei confronti della LP perchè sono rimasta traumatizzata da una compagna di viaggio che non mi lasciava fare niente che non fosse consigliato espicitamente da quel tomo… e mi ha costretta a fare un’ora di fila fuori da un locale al gelo di dicembre assieme ad altre decine di estimatori della LP perchè non sia mai che si possa entrare in un locale non segnalato! Bisognerebbe promuovere un uso cosciente delle guide ☺
ehehe Alexia, credo che bisognerebbe promuovere un uso cosciente anche delle amicizie, quelle da viaggio e quelle no 😉 scherzo ovviamente, un abbraccio
Anche io, ultimamente, riconosco che la qualità degli articoli LP sono decisamemte in ribasso. Comunque rimango uno stimatore dei fondatori e della casa EDT (forse perchè della mia città), a me non piace seguirle alla lettera.
Amo tantissimo leggerle prima di partire, come fase di preparazione, poi sul posto adopero proncipalmente le cartine!
Da un pò di tempo a questa parte acquisto solo le versioni elettroniche ho smesso di collezionarle, e comunque adesso che parto per il GdM non potevo farne a meno!
Ciao Ideanomade, sono venuta a vedere il tuo blog, accidenti, carino davvero! giro del mondo? ci credo che prendi il formato elettronico, come faresti a portarti dietro tutte queste Lonly? A differenza tua ioi le cartine della Lonly le trovo assolutamente inutili e illeggibili 🙂 Io come preparazione per un viaggio preferisco il web e per viaggiare la Lonly cartacea così la posso scarabocchiare. GdM che dire? WOWWW buon viaggio allora 😉
Finalmente riesco a commentare questo articolo, davvero ben fatto e sincero Marti!
Per quanto mi riguarda con le “Lonly” non ho mai avuto finora spiacevoli sorprese, ne ho appena acquistata una per studiare la mia prossima méta e non vedo l’ora di scoprire come mi troverò. Non sono una fanatica delle Lonely Planet, di guide ne compro tante e diverse e in particolare mi è piaciuta molto quella National Geographic!
Comunque volevo anche dirti che ti ho seguita in questo tuo ultimo viaggio stupendo e che mi piace tantissimo la foto di te che sfogli la guida… mi manchi mannaggia!
Ti abbraccio :*
Ciao tesoro che piacere un tuo commento! Dai dai dai non farmi morire di curiosità qual’è la tua prossima meta? 😀 Si le National Geographic le trovo carine anche io, ma da affinacare a una guida più da backpacker che abbia anche info pratiche 🙂
Mannaggia mi manchi anche tu dobbiamo vederci presto 🙂 Un abbraccione forte forte 🙂
Ciao! bell’articolo! non posso che essere d’accordo con tè, la Lonely è sempre la Lonely. Mi ricordo che la prima volta che la comprai (se non ricordo male era su Barcellona) ero poco convinto, anche perchè era l’unica guida dove praticamente non ci sono foto, poi sfogliandola e leggendola non ho più potuto farne a meno. Entrare in libreria e vedere tutte quelle belle copertine lucide blu, dai nomi esotici e non solo è una dura prova per la mia forza di volontà, che vorrebbe comprarle anche senza aver ancora pensato ad alcun prossimo viaggio; come l’ultima volta che mi sono ritrovato a casa con una guida sulla Scozia quando ancora non avevo in mente di fare quel viaggio (fatto qualcosa come un anno e mezzo dopo 😀 ).
Purtroppo come un pò tutte le cose, non sempre è perfetta e il rischio di finir di diventare troppo commerciale c’è sempre, ma comunque sia è ancora un ottima compagna di viaggio (come un pò tutte le guide) che nessun strumento digitale o internet riusciranno mai a sostituire, almeno nel mio caso.
Queste guide Moon invece come sono? ho visto qualche copia ma ancora non le ho sfogliate bene…
Ciaoo 😀
Ciao simone, grazie per essere passato da qui!!! Ahiaiaia anche tu hai sviluppato la “dipendenza da Lonly” allora 😉 eheh scherzi a parte le ultime due edizioni di LP (Rajasthan e Costa Rica) che ho comprato mi hanno delusa. Intanto cambia molto l’utilizzo che noi ne facciamo. Chi magari si organizza prima da casa e quindi anche con booking sceglie gli hotel e li prenota, probabilmente non si accorge di quanto le ultime descrizioni appunto degli alloggi siano poco attinenti alla realtà. Chiaro che se usi la guida solo per leggere cosa c’è da vedere in un posto allora forse il disagio lo senti di meno. Tra l’altro io sull’ultima LP ho trovato delle lacune vere e proprie. Ad esempio non ho trovato nessun riferimento all’interno della guida sul ponte dei coccodrilli, oppure sulla catarata Llanos De Cortèz che è una delle più belle che ho visto in Costa Rica. Per non parlare delle cartine. Ancora una volta, se arrivo stravolta dopo 10 ore di autobus pubblico in un paesino e devo girare in tondo con 12 kg di zaino sulla schiena sotto un sole cocente per cercare un hotel perchè la tua cartina è illeggibile, bhè io mi incazzo (detto in parole povere ;-))
La Moon del Costa Rica l’ho trovata assai migliore. In ogni caso, ehehe non volermene ;-), non ti svelo altro perchè su questo argomento (Moon VS LP) ho intenzione di scrivere un articolo 😀
Grazie ancora per il commento!! 🙂 a presto! 😀
Ottimo, aspetto con ansia allora 🙂 !
Effettivamente io la LP l’ho sempre usata essenzialmente per vedere cosa c’è da vedere e sui luoghi dove mangiare, la parte dedicata agli alloggi andando avanti l’ho sempre più integrata con siti vari. Certo che se anche le mappe fanno acqua non è il massimo, posso solo immaginare, anche perchè sono una delle cose più importanti per noi!
Una soluzione alternativa o da affiancare può essere secondo me verificare prima se esiste un qualche ente del turismo locale , se c’è spesso mandano molto materiale gratuito anche in Italia (penso di essere più fornito io di mappe stradali statunitensi che di qualsiasi libreria italiana 😀 ).
Allora alla prossimo articolo ciaoo 🙂
Simone scusa il ritardo (a volte devo anche lavorare ehehe) nella risposta, credo che l’idea di farsi mandare mappe e materiale vario dai vari enti del turismo sia un’ottima idea, io lo avevo fatto per il viaggio in Giappone e mi avevano mandato un sacco, ma dico un sacco, di materiale utilissimo! A presto allora, ciao!
Ciao! Volevo chiederti com’è la guida sulla Scozia, ne vale la pena?
Ciao Shasa, io non l’ho provata quella sulla Scozia ma se ti capita prova la Bradt che secondo me è tra le migliori in circolazione!
Ciao…che strano trovarti e che strano leggerti! Per puro caso approdiamo in questo articolo ed è un piacere sapere che questi dubbi sulla LP stanno assalendo a sempre più persone e sempre più persone ne scrivono nei loro blog.
Ci permettiamo di lasciarti il nostro link, dove parliamo appunto di questo problema!
http://dueingiro.blogspot.it/2014/07/lonely-planet-cosa-ce-da-sapere-sulla.html
Non per farci pubblicità, ma per scambiare le nostre opinioni.
Ciao ciao
Ciao! Vi ho risposto sul vostro blog 🙂
Sono d’accordo con quanto scrivi, il viaggio di quest’anno sarà almeno il terzo in cui la “lonly” arranca e francamente credo anche l’ultimo. Mi sto guardando intorno proprio adesso per poter fare un paragone con la mia esperienza recente, perché con quello che costa la prossima volta rimane sullo scaffale a favore di un’altra.
Francesca, ciao che piacere un tuo commento! Io sto guardando le guide per il Messico, ho preso la LP di Yucatan e Chiapas (dove andrò io) e l’ho rimessa bellamente sullo scaffale dopo aver visto il prezzo: 23 euri per un libercolo semi-ridicolo. In compenso per 18 dollari americani ho preso una bella guida spessa e ricca di informazioni, straniera e in inglese chiaramente. credo che lonely planet non faccia davvero più per me, devo arrendermi all’evidenza… un abbraccione
Grazie, commento poco lo so…però leggo molto i tuoi post perché mi piace chi le dice chiare e tonde!
Per il Messico nel 2005 mi trovai bene con la lonely. Certo che se è rimasta tale e quale potresti non avere la stessa fortuna! 😉
Comunque, dopo quest’anno in Thailandia, ho anch’io qualcosa da dire a questa guida…
Ma grazie Francesca, questo è il più bel complimento che potessi farmi 😀 Sai in genere sarei molto più “cattiva” ma cerco di comportarmi bene 🙂 La Lonly del 2005 immagino fosse buona perchè era ancora una delle vecchie edizioni…sono quelle nuove che mi “perplimono” di più 🙂
“Ciao Martina, vedi? ogni tanto vengo a trovarti.
A proposito della Lonly Planet, hai perfettamente ragione, ha perso molto di quell’autenticità che aveva fino a pochi anni fa. Diciamo che si è imborghesita Sto preparando il viaggio in Australia, avevo deciso di non acquistare la bibbi, come viene definita, ma! ahimè non sono riuscito a rinunciarci, forse perchè come dicono in molti si è affezionati e senza, è come se ti mancasse qualcosa, alla fine non si riesce a non metterla nello zaino. Ciao Ciao”
Ciaooo Vincenzo, ma che bella sorpresa! Come stai? Speravo che il non sentirti fosse causa del fatto che sei in viaggio! Eh ti capisco, io mi sto sforzando di non acquistarla per il mio prossimo viaggio, ma è veramente difficile..l’unica cosa che fino ad ora mi ha fermata è che la LP Yacatan e Chiapas è un libercolino piccolo e costa una fucilata! 🙂 Un abbraccione e buon viaggio!
Io amo le Lonely e mi ci sono mediamente trovato molto bene, ma un fatto mi ha aperto gli occhi.
A iguacu ho conosciuto uno dei redattori dell’allora nuova versione per il Brasile. Sono stato testimone oculare delle sue ricognizioni in alcuni alberghi del posto. 5 minuti di chiacchiere con il manager e il gioco era fatto!
Quindi, o aveva un fiuto spaziale, o si affidava molto su quanto scritto nell’edizione precedente…
Mauro, che piacere finalmente un vero “testimone oculare”! Sai che in Costa Rica un altro viaggiatore mi ha detto la stessa cosa? Bhe allora i sospetti che tutte queste ricerche non le facciano più sono più che fondati (credo che dipenda dalla serietà dei redattori dei testi, ma LP dovrebbe affidarsi a persone serie…) grazie per il commento! E speriamo di incontrarci in viaggio prima o poi 🙂
Magari!
Comunque probabilmente il problema sta a monte: l’editore paga uno sputo (così mi ha riferito) e quindi per far quadrare i conti gioco forza in pochissimo tempo devi recensire un’area piuttosto vasta. In pratica soggiornare anche solo una notte in ognuno degli alberghi da recensire vorrebbe dire andare in rosso poco dopo l’inizio della missione.
Sicuramente lo spirito e le logiche delle prime LP erano assai diverse.
Per contro riconosco che la minuzia di dettagli che ancora oggi ti aiutano a trovare una biglietteria o l’approdo di un barchino sono impagabili.
eh quella è una cosa che mi irrita parecchio. C’è pieno di persone che vengono pagate una miseria per fare un lavoro assolutamente senza alcun controllo il che genera appunto le situazioni che tu descrivi. Probabilmente lo farei anche io, nel senso che se devo pagare e rimetterci per lavorare allora sto a casa. Dall’altra parte la LP ha il coltello dalla parte del manico, chi non ci lavorerebbe? comunque si qualche chicca c’è ancora anche se io adesso adoro le footprint…le hai mai provate?
No. Nemmeno sfogliate. Pro? Contro?
Non sono più un tossico di guide. Il motivo ufficiale è che preferisco farmi sorprendere dai posti e avere un motivo in più di importunare la gente alla ricerca di informazioni. Quello ufficioso è che sono diventato pigro da far schifo.
Cmq ritornando alla LP mi è venuto in mente un episodio che ancora ricordo con grande piacere.
Aspettando il bus per raggiungere il parco storico di Sukhothai mi accorgo di aver lasciato in treno la guida. Panico!
Comprarne un’altra? Dove? E poi comunque non sarebbe stata la MIA!
Allora torno in stazione e rappresento timidamente il mio (agli occhi del mondo ridicolo) problema alla biglietteria. Sorpresa, mi si apre un mondo!
Innanzitutto si sono immediatamente attivati per cercare di recuperare la guida dal treno che nel frattempo aveva proseguito per la sua strada, poi nell’attesa di avere notizie mi hanno accolto nel loro dignitosissimo retrobottega. Immediatamente hanno sitonizzato la tv sulla rai, mi hanno messo a disposizione il frigo e una quantità di riviste. Infine un impiegato mi ha aggiornato a memoria sugli ultimi risultati della mia squadra del cuore che all’epoca militava in serie B, informazione da non sottovalutare in ottica pre-internettiana.
E dopo un’ora mi hanno riconsegnato la guida.
Che dire… voglio ripartire domani!
ahaha fantastico, se fosse stato in Italia te ne riportavano DUE ahahaha. Neanche io sono una tossica di guide, però mi piace averle dietro da leggere sull’aereo o prima di partire e adoro scarabocchiarle e riempirle di fogliettini svolazzanti, biglietti, scontrini e tutte le cose che raccimolo durante il viaggio. A me le footprint piacciono tantissimo, sono abbastanza difficili da reperire nelle librerie, le trovi su internet e qualche edizione è tradotta in italiano da white star edizioni. ho visto che qui da Feltrinelli un paio le hanno, se le trovi dacci un’occhiata, sono perfette per il backpacker 🙂
Aggiungo che ho poi verificato la presenza del suo nome e della sua foto tra gli autori della successiva LP del Brasile e che, almeno per quello che ho visto io, non girava affatto in incognito. Quindi i tappeti rossi si sprecavano.
Poi è sempre sbagliato generalizzare, ma se si vuole una vera bibbia, ammesso che ne esista una, probabilmente bisogna cercare altrove.
si questo è un altro “problema” non solo delle LP ma credo delle guide in generale. Del resto se arrivasse una persona a giudicarmi per poi scrivere di me sulla guida più famosa del mondo, penso che cercherei di dare il meglio 🙂 Avere un buon giudizio sulla Lonely credo che sia la pubblicità migliore che si possa avere 🙂
Per il turismo italiano penso che Tripadvisor adesso non abbia rivali.
E anche lì…
Tripadvison non è secondo me più affidabile., Per gli hotel io guardo booking su cui puoi lasciare una recensione SE e SOLO Se hai prenotato tramite loro e hai davvero soggiornato in quel determinato hotel. Purtroppo su tyripadvisor tutti possono fare quello che vogliono e lì si apre un mondo, anche a sfavore degli albergatori, molti dei quali sono stati ricattati con la minaccia di recensioni orribili
La mensola a casa con “tutte” le mie LP è il mio preferito, e come te, quando rientro a casa ha il doppio del volume di quando sono partita…ammetto però che non è più una guida per viaggiatori squattrinati e questo mi dispiace un po’! Per il mio primo viaggio da sola in Marocco presi la Routard, con la quale mi trovai molto bene…non so perché poi sono passata alla LP…magari al prossimo giro ritorno alle origini!
Axelle che bello e dove andrai al prossimo giro? Dai dai diccelo che sono curiosissimaaaaa 😀 si le LP ormai si rivolgono non solo al backpacker o a chi viaggia on budget, ma anche al viaggiatore che può permettersi qualche lusso in più. Io non ho mai preso una routard ma ne sento parlare bene da tantissime persone per cui sono davvero molto curiosa di provarle, chissa che non lo faccia già nel prossimo viaggio 😉
A me la lonely non piace proprio a dire la verità..da diverso tempo ormai l’ho abbandonata per passare alle guide traveller di National Geographic, più economiche e a mio parere ben fatte, più dettagliate e più esteticamente carine. Per consigli di viaggio ormai uso internet, quindi dalla guida cartacea cerco più che altro informazioni dettagliate su quello che visito, e magari suggerimenti di itinerari e cartone chiare. Mi piace molto anche la Rough, ma spesso non è facile da trovare e un po’ cara (per fortuna esistono le biblioteche in questo caso)…
Ciao! Delle National Geographic ho sentito parlare bene, soprattutto da leggere prima di partire! A me le Rough piacciono un sacco, soprattutto le nuove edizioni che sono carine e tutte colorate….e si sono d’accordo con te, non sempre facili da trovare 😉 Ciaoo!!
Prova le routard in alternativa, pensate per i backpackers squattrinati.
Grazie, delle Routard in effetti ho sentito parlare davvero bene, il problema e’ che in italiano non trovo molte edizioni recenti 🙁
io finora ho trovato deludenti solo alcuni ristoranti o ostelli consigliati (tra Parigi e Berlino), e nella guida dell’Islanda ho trovato carente la parte dedicata agli itinerari: per decidere il mio percorso ho usato esclusivamente i travel blog, quindi diciamo che per me è uno strumento “complementare” al web, non autonomo! Ottima anche la rough guide comunque! 🙂
Ciao Valeria, anche io uso i blog (in genere leggo molto quelli stranieri), ma la guida, come scrivevo nell’articolo, è una di quelle cose che ho bisogno di portarmi dietro 🙂 non so perchè ma per me il vero viaggio comincia con l’acquisto di quel libro che mi accompagnerà come un amico fedele fino al ritorno a casa. Si dipende anche moltissimo dalle edizioni, dai paesi e da quanto “vecchia” è la guida, ma generalmente purtroppo ho notato una minor qualità di contenuti 🙂
Ciao, complimenti per il bel post, anche se non sono proprio d’accordo in tutto. Per esempio io mi sono sempre trovata bene (fino a oggi!) con le Lonely Planet e difatti le presto e consiglio sempre ai miei amici. Non sono perfette, ci mancherebbe, ma per me sono spesso le più affidabili. Ad esempio, a me che piace un sacco la Norvegia, vorrei scrivere una mia mini guida turistica personale perché quella della Lonely la trovo troppo prolissa e non ben fatta come mi aspetterei (parlo con cognizione di causa e con il senno di poi, nel senso che ho visitato la Norvegia diverse volte – e ho pure fatto una recensione sulle guide turistiche norvegesi: http://norvegiaontheroad.it/quale-guida-turistica-scegliere/ ). A chiunque fosse appassionato di Norvegia e volesse dare il suo contributo alla stesura di questa mini guida, chiedo di contattarmi pure al mio sito web.
Ciao Elisa, sono passata sul tuo blog, ma non ho trovato la pagina author per leggere un pochino di te! Bene sono contenta che tu non sia proprio d’accordo, il dialogo e la discussione sono spesso spesso arricchente 🙂 Grazie per il link al blog sulla Norvegia così quando deciderò di andarci saprò cosa leggere 🙂
Eh, non sei mica la sola a provare queste sensazioni. Effettivamente anche io non mi trovo più molto bene con la LP. Il problema è che esercita un fascino morboso, quasi da feticcio. Una volta ho preso in seria considerazione l’idea di comprare la Rough Guide, ma mi sono pentito subito, mi sono tirato cento frustate per punizione e ho comprato la LP (per la cronaca si trattava di un viaggio in Turchia).
C’è anche da dire, sulla base della mia esperienza personale, che generalmente le LP che parlano del Centro e Sudamerica sono effettivamente poco accurate, mentre quelle di altri luoghi (penso all’India o al Sudest asiatico) le ho trovate eccellenti.
Il problema è che ormai parte del ruolo della LP e delle guide cartacee in genere è superato; sono sempre utili per pianificare il viaggio, per ricercare mete “off the beaten tracks”, per reperire informazioni storico-culturali dei posti in cui si viaggia. Però tutta la parte di ostelli, ristoranti, alberghi ecc. ormai è (quasi) del tutto inutile dal momento che hai sempre a portata di mano Booking, TripAdvisor ecc.
Un’ultima cosa che, chiarisco subito, è una pura e semplice opinione personale e quindi vale quello che vale: zero. Ormai ho un’età, di mondo ne ho visto parecchio (ma mai abbastanza!) e devo dire che il viaggio peggiore in assoluto di tutta la mia vita è quello che mi ha portato in Centramerica: Nicaragua, Costa Rica e Panama. Pessimo. In quel caso la LP avrà avuto sicuramente i suoi limiti, ma diventa anche difficile descrivere in maniera entusiasta posti così insignificanti. Insomma, il povero autore della LP qualche balla se la sarà pure dovuta inventare …
In ogni caso, la LP cartacea io me la porto comunque; piuttosto lascio a casa l’asciugamano! ;o)
Ciao
Ciao MArco! Scusa il ritardo ma ero all’estero :D.
Si esatto la LP suscita una sorta di fascino morboso, ma io piano piano mi sto staccando. Credo che per ogni paese ci sia una guida adatta, e la LP per alcune è ancora buona. Per esempio ho sentito parlare molto bene di quella della Cambogia.
A me quella del guatemala è stata praticamente inutile, mentre quella della Cina era ai tempi un must. Insomma prima si dovrebbe fare qualche ricerca accurata. Come mai non ti è piaciuto il guatemala? Io l’ho trovato bellissimo, tra vulcani e Semuc champey in pochi altri posti mi sono divertita così tanto 😀
Comunque per il prossimo viaggio sto pensando di prenderla perchè me ne hanno parlato molto bene 😉
Eh lo so che eri all’estero … non ho commentato, ma le foto della Lapponia svedese le ho viste. Ho fatto andare un’intera scatola di maalox, compresi blister e bugiardino …
Io il Guatemala l’ho adorato, non mi sono piaciuti Nicaragua – Costa Rica – Panama. Mi sa che è semplicemente questione di non essersi presi, ma io li ho trovati posti abbastanza insignificanti. Poi, ma questo è un problema mio (uno dei tanti), io ho davvero delle serie difficoltà nell’interfacciarmi con gli statunitensi. Per carità, ho un paio di carissimi amici tra loro, ma nella media li sopporto davvero poco e il Centro America ne è strapieno …
Ah meno male eh eh eh anche io ho adorato il guatemala…e come te non sono rimasta così affascinata dal CR che comunque è un bel paese, ma anche un grande parco giochi per americani 😉 non sono mai stata a Panama, ma penso che prima o poi ci andrò 😀 Per quanto riguarda gli americani, anche io ho molti amici tra loro, ma negli USA non andrei mai a vivere 😉
La cosa triste della Lonely Planet è andare nei posti indicati sulla guida e trovare tanti altri turisti con la LP sui tavoli. Io quando viaggio voglio frequentare gli autoctoni, i posti da turisti li lasciamo agli americani!
Ah ah ah esatto! I posti sconosciuti della guida più comprata al mondo 😉
Finalmente qualcuna che non parla sempre bene delle Lonely..sembra che siano il simbolo sacro dei viaggiatori o inattaccabile giusto perchè sta bene in libreria.. Io non le compro più dal 2011, da quando hanno iniziato a riferirsi più a viaggiatori con carta oro che a quelli che vogliono viaggiare zaino in spalla, con le scarpe ciondolanti e una guida sottomano. Faccio esempi: a Rio, in Brasile, ci consigliava di prendere un taxi per raggiungere il Corcovado (un taxi?? facile scrivere una guida! abbiamo invece preso tutti i mezzi pubblici, tram compreso, per arrivarci da soli e chiedendo in giro..), a Fiji ci ha consigliato di muoverci tra le isole a nord con la nostra “barca personale”(quando ci sono dei bus boat economici per girarle con poco..), in Nuova Zelanda abbiamo affittato un camper molto più economico delle agenzie indicate nella LP, a Tonga indicava il periodo sbagliato per nuotare con le balene (ed io ho fatto 24 ore di volo per nuotare con le seppie?!), nell’economico Laos abbiamo mangiato nel posto più turistico e caro della terra, ed in Nepal…ho finalmente buttato la Lonely giù dall’Everest e mi sono affidata ad un’agenzia locale! 😉
Complimenti vivissimi, purtroppo la LP è degradata tantissimo.
Nelle vecchie edizioni c’erano informazioni utilissime. La prima: dove si trova la stazione di bus e treni, forse il dato più importante per uno che viaggia da solo.
Ora, con i cambiamenti hanno pensato bene di rendere introvabile (o comunque difficile) questo dato nelle mappe.
Come spesso accade, la mania di cambiamento porta a un pesante peggioramento del prodotto.
Sto programmando di andare in Costa Rica e comprerò la Moon, grazie per il consiglio.
Complimenti da un appassionato di viaggi come te.
Ciao Alfio! A me la Moon del costa Rica era piaciuta, ma tieni conto che è una guida per americani non per viaggiatori zaino in spalla. In ogni caso se la compri, poi fammi sapere come la pensi 😀
Buon viaggio e salutami i procioni pestiferi di Manuel Antonio!
Bell’articolo! Appena tornato dall’Islanda, la Lonely mi é sembrata una guida dozzinale, con pubblicità vaghe alla catena “Icelandic hotel” ,confrontate i vari commenti a questi hotel/ristoranti idilliaci e super consigliati (e costosissimi) sparsi nell’isola con altre strutture… Leggere per credere. Informazioni non precise. Ho letto anche una Routard, che è scritta molto meglio, più obiettiva e più recente.
Un abbraccio
Martin
Ciao Martin! Ah ah piacere io sono Martina 😉
Allora io non ho comprato la Lonely Planet per l’Islanda, ma ho preso la Bradt che però non mi ha fatta impazzire 🙂 Io ero in camper meno male così gli hotel non li ho pagati a parte uno che era molto economico…le routard sono sempre ottime guide, il problema è che la versione in italiano spesso non è molto aggiornata
Ciao e un abbraccio!!!
Prova la Routard
Articolo stupendo…mi sono ritrovato integralmente su quanto hai avuto modo di evidenziare….saluti Emanuele Rocchi
Brava Martina…pienamente d’accordo.Il mio incontro con la Lp è avvenuto attraverso la prima guida Lp sulla Tailandia di Joe Cummings che trovai in Italiano . Spiegava la cultura del paese. Precise indicazioni pratiche e indirizzi. Una lettura interessante e piacevole con attenzione particolare alla spesa.Poi ci sono stati gli aggiornamenti dello stesso autore che ha continuato con lo stesso spirito,facendo della guida della Tailandia la migliore guida della Lonely. Poi dai figli dei fiori la Lp è passata ai figli di papà. Illeggibile impraticabile. C’è rimasta la Guide du Routard che ha mantenuto lo spirito del viaggiatore e non del vacanziere/consumatore, ma non ha lo stesso fascino della prima stagione della Lonely planet. Rimedio : raccogliere il testimone e rifondare una guida con l’antico spirito magari alla ricerca di luoghi meno turistici e più sconosciuti.Io ci sto (nonostante l’età)
Ragazzi purtroppo devo dire che è diventata completamente obsoleta. Poche illustrazioni, i locali spesso non sono aggiornati e sono sponsorizzati quindi non affidabili, le mappe non sono precise e sono obsolete con lo smartphone. Trovo le descrizioni dei posti superficiali, prive di curiosità ma non si sa come prolisse. Completamente superata. Andrebbe aggiornata.