Non solo la Romantische Strasse in Germania, ma tutta la Baviera è piena di cose da vedere: in quei territori, compresi tra Svevia e Bassa Franconia, si respira un’atmosfera familiare per noi italiani.
Forse per il fatto che già nel I secolo a.C. questa terra fu conquistata dalle legioni romane che inevitabilmente portarono con sé tradizioni e usanze, delle quali possiamo trovare testimonianza nei vari reperti archeologici, in particolare nella città di Augusta.
Altro lascito romano è indubbiamente il culto per i centri termali, dei quali l’intera regione è ricca, dove gli abitanti trascorrono gran parte del loro tempo libero.
Piccolo avvertimento: all’interno della parte dedicata al wellness, come ad esempio in bagni turchi e saune, è obbligatorio accedere senza costume, io giravo avvolta nell’asciugamano. Al contrario, nella parte dedicata al nuoto, è obbligatorio indossarlo.
Spesso è possibile prendere l’accappatoio o l’asciugamano a nolo, ma non sempre, quindi suggerisco di munirsi di asciugamani o accappatoi in microfibra, sono leggeri e occupano poco spazio in valigia.
L’armonia tra patrimoni artistici e i paesaggi naturali della Baviera colpisce in particolar modo percorrendo la Strada Romantica (Romantische Strasse), il cui tracciato è indicato da cartelli con scritte verdi su sfondo bianco.
La Romantische Strasse inizia a Füssen, alle pendici dei monti dell’Algovia Orientale, dove i castelli costruiti da Ludovico II spiccano sullo sfondo alpino, e si snoda attraverso le regioni del Pfaffenwinkel, disseminata da monasteri, tocca la sontuosa Augusta, segue la placida valle del Tauber, la cui punta di diamante Rothenburg è l’emblema del Natale tedesco, assaporabile anche in estate, per approdare infine nella Bassa Franconia, a Würzburg, circondata dai vigneti.
Per raggiungere la Baviera, i percorsi più battuti sono attraverso il tunnel del Gottardo, in Svizzera, o il passo del Brennero, in Austria. Noi abbiamo scelto di attraversare l’Austria, e abbiamo acquistato la Vignette corrispondente al pedaggio su due ruote valido per 10 giorni presso un’area di servizio poco prima del passo del Brennero, pagando 5,10€.
Altre info sul pedaggio autostradale in Austria le trovi sul sito di Austria Turismo.
In Germania le autostrade sono gratuite e contraddistinte da cartelli blu. L’assenza di limiti di velocità si applica solo nel caso di assenza di pioggia, altrimenti i limiti sono indicati dai cartelli, e comunque non si può superare la velocità di 130km/h.
Se viaggiate in moto come noi, armatevi di molta pazienza per trovare parcheggi moto tracciati ufficialmente: a quanto pare non in tutte le cittadine è prevista la sosta per mezzi a due ruote e quando i parcheggi ci sono, la maggior parte delle volte questi sono posti lontano dal centro d’interesse.
Ovunque l’onnipresente polizia municipale non apprezza la creatività che a volte contraddistingue i motociclisti, elargendo multe salate senza troppi complimenti. Questo ci ha spesso obbligato a porre la moto in parcheggi adibiti alle auto pagando conseguentemente il tempo di sosta.
Per ciò che riguarda il cibo, l’offerta è davvero varia e molte pietanze sono cucinate in modi diversi secondo la zona.
Ad esempio, il piatto più diffuso in assoluto è lo stinco arrosto di maiale o di vitello (Haxen) e nell’Algovia Bavarese è accompagnato da Spätzle (tradizionale pasta fatta in casa).
L’Haxen in Baviera Orientale viene invece servito con degli enormi gnocchi di patate in forma sferica, detti Knödel, infine in Franconia il contorno spesso si compone di funghi (tipicamente Cantarelli, detti anche Galletti) e Knödel che qui sono ripieni di pane.
Le Bäckerei (panetterie) e le Konditorei (pasticcerie) sono ottime per la colazione o per un pranzo veloce, mentre per la cena si può optare per Gasthöfe o le Kneipen, trattorie con gastronomia locale.
Attenzione all’orario di cena: soprattutto nei piccoli paesi s’inizia presto a cenare, intorno alle h17:00, e la cucina chiude altrettanto presto, di solito entro le h21:00.
Inoltre, i gestori sono inflessibili: a noi è capitato in un paio di ristorantini di vederci negata la possibilità di cenare già alle h20:40 col motivo che la cucina doveva chiudere alle h21:00, quindi vi consiglio di cominciare a cercare un posticino già a partire dalle h19:00.
Itinerario e Mappa
Per organizzare questo viaggio ho usato la guida Monaco e la Baviera di Touring Editore che ho trovato davvero valida, completa; ricca di suggerimenti utili, foto e cartine chiare indispensabili per orientarsi nei maggiori centri d’interesse, e dalla quale traggo ispirazione per scrivere questo articolo.
Per spezzare i 650 km che separano la nostra bella Genova dalla Romantische Strasse, abbiamo seguito uno dei criteri più seguiti, cioè: “dove costa meno”.
E così la scelta è ricaduta sul piccolo delizioso paese di Calliano in Trentino-Alto Adige. L’imponente Castel Beseno fa da sfondo a questo incantevole borgo medioevale.
Seconda tappa tecnica: Weißenbach am Lech, in Tirolo, quasi al confine con la Germania, tatticamente vicina a Füssen, ma molto più economica. Qui ci siamo avvalsi di uno sconto, fornitoci dalla signora che ci ha affittato la camera, per trascorrere un paio d’ore nel complesso termale.
Per percorrere la Romantische Strasse in camper, moto (come noi) o in auto è comodo anche munirsi di questa mappa.
La trovate qui su Amazon >> Mappa Romantische Strasse
Romantische Strasse
Füssen
Il terzo giorno facciamo quindi il nostro ingresso in Baviera, Iniziando dalla prima delle tappe della Romantische Strasse: Füssen.
La pioggia battente non ci ha impedito di visitare il centro storico, dove le antiche e caratteristiche case appartenute a solide famiglie di mercanti si affacciano su vicoli tortuosi che si diramano dall’altrettanto antico mercato del pane: il Brotmarkt.
Da qui, siamo saliti a piedi all’abbazia di St. Mang, risalente al 750 d.C. e poi trasformata in forme barocche nei primi anni del 1700.
Hohenschwangau e Neuschwanstein
La coda alla biglietteria per visitare i castelli di Ludovico II era infinita: quindi abbiamo rinunciato all’idea di visitarne gli interni.
Non fate il nostro stesso errore: siate mattinieri e dedicate l’intera giornata a questi capolavori dell’architettura bavarese, cinti da uno splendido paesaggio alpino.
L’ingresso ai parchi e ai giardini dei castelli è gratuito, perciò ci siamo accontentati di ammirarli esternamente, percorrendo a piedi la strada che sale in mezzo al bosco, che regala scorci sul sottostante altipiano e sul lago retrostante.
Il Castello Hohenschwangau è la residenza reale costruita dai genitori di Ludovico II, il re pazzo che dilapidò le casse del regno per costruire castelli sontuosi (era un po’ un megalomane evidentemente) sicuramente ispirati a questo.
Eretto in forme neogotiche sul modello del gusto ottocentesco, qui il principe trascorreva le vacanze con la madre.
Lo Schloss Neuschwanstein è, tra I castelli eretti da Ludovico II, quello che rispecchia maggiormente la sua visione fiabesca e sognatrice della vita.
Questa rivisitazione fantastica dell’architettura medioevale del maniero ispirò Walt Disney che lo prese a modello per alcuni dei suoi più famosi cartoni animati.
Se avete in programma di visitare almeno 3 dei castelli e palazzi statali bavaresi, consiglio di acquistare il relativo abbonamento per 14 giorni o annuale che è in vendita presso le biglietterie.
Sono compresi i celebri castelli di Ludwig (Neuschwanstein, Linderhof, Herrenchiemsee), la Residenz e il castello di Nymphenburg a Monaco, la Residenz di Würzburg, la Kaiserburg a Norimberga e altri.
Tra le eccezioni c’è il castello di Hohenschwangau poiché non è statale ma di proprietà dei Wittelsbach, l’ex casa regnante della Baviera.
L’abbonamento deve essere esibito ogni volta alla biglietteria per essere convertito nel biglietto d’ingresso vero e proprio, quindi non gode di una coda privilegiata come per le prenotazioni online.
Il mio consiglio è se avete tempo, di fermarvi almeno un paio di giorni per visitare la zona a fondo.
Guarda qui i prezzi e la disponibilità degli hotel vicino ai castelli di Neuschwanstein e Hohenschwangau.
Augusta
La pioggia incessante ci ha dissuaso dal fermarci nelle successive cittadine e ci ha indotto ad andare direttamente ad Augusta, dove abbiamo pernottato. Un vero peccato aver solo sfiorato il Santuario In Der Wies, splendida chiesa rococò che sorge al centro di un prato verde, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Augsburg è il capoluogo della Svevia e vanta testimonianze architettoniche che possono competere con le città italiane, in particolare quelle lasciate dai Fugger, famiglia di banchieri degni concorrenti dei Medici sulla piazza finanziaria internazionale del ‘500.
Il Fuggerei è il quartiere popolare cinquecentesco che la famiglia costruì e assegnò ai cittadini caduti in povertà, perfettamente conservato e visitabile.
Passeggiando per il centro storico, cinto da architetture quasi avveniristiche, si respira un’atmosfera godereccia e rilassata.
Siamo partiti dalla chiesa di St. Anna, ci siamo diretti verso il duomo Hoher Dom, imponente cattedrale bicefala, circondata a sud dall’antico campo riservato alle giostre e ai tornei, il Fronhof, proseguendo fino alla casa del padre di Mozart, Mozarthaus, che conserva i cimeli, i dipinti e i documenti dell’epoca.
Donauwörth
Tappa successiva è Donauwörth: cittadina che nacque come borgo di pescatori su un’isoletta del fiume Wörnitz e che espandendosi ha mantenuto il giusto equilibrio tra patrimonio artistico e naturalistico.
La via principale del bel centro storico, la Reichsstrasse, si contraddistingue per le facciate variopinte a frontoni, tra le quali spicca quella del palazzo dei Fugger, i famosi mercanti di Augusta, la Fuggerhaus.
Nördlingen
Avvicinandosi a Nördlingen, si scorge l’alta torre campanaria del Daniel, annessa alla chiesa gotica St. George, che sorge al centro di questa cittadina che giace nella pianura circolare del Ries, enorme cratere formatosi a seguito della caduta di un meteorite all’incirca 15 milioni di anni fa.
Il modo migliore per ammirare l’intatto centro storico con una visuale sopraelevata, è percorrere il camminamento coperto posto sulla cerchia muraria che lo cinge, conservandone la caratteristica forma circolare.
La Reimlinger Tor, sul lato sud delle mura è particolarmente imponente e alla sua sinistra si può ammirare il bastione del ‘600 Alte Basei.
Davvero caratteristica è la struttura degli edifici del quartiere dei conciatori, il Gerberviertel, con i piani superiori aperti per consentire l’essicazione delle pelli.
Dinkelsbühl
Anche Dinkelsbühl vanta un centro storico intatto e racchiuso da mura in parte percorribili e lambite dal fiume Wörnitz.
Le tipiche case a graticcio e le torri rimandano a un passato reso ricco dall’abilità di artigiani e mercanti, abilità che lo ha portato ad essere a tutt’oggi un fiorente centro industriale.
Sulla piazza antistante alla chiesa St. Georg, dalle slanciate linee gotiche, si prospettano varie dimore risalenti al periodo tra il 1400 e il 1600, quali lo Schranne, antico magazzino dei viveri, la casa a graticcio Deutsches Haus e un edificio rosso che ospitava la taverna del municipio, la Ratstrinkstube.
Rothenburg ob der Tauber
Infine, in serata, siamo giunti a Rothenburg ob der Tauber, cittadina incantevole non solo nel periodo natalizio, quando tutti gli edifici sono addobbati con rami d’abete illuminati: in ogni periodo dell’anno è possibile assaporare l’atmosfera da fiaba data dagli stretti vicoli con le case a graticcio e le facciate dipinte di vivaci colori, che regalano ai visitatori un vero e proprio salto nel passato all’incirca al periodo della guerra dei Trent’anni.
Gli appassionati di videogiochi, poi, non potranno fare a meno di immedesimarsi nei panni di Guybrush Threepwood, eroe del famoso gioco Monkey Island, poiché il paese dei pirati esplorato nella prima parte del gioco riproduce molte delle vie e piazze di Rothenburg.
Anche in questo caso consiglio di percorrere il perimetro della città vecchia sui cammini di ronda delle mura che lo delineano, scoprendo così alcuni degli angoli più caratteristici e splendidi scorci panoramici dalla sommità delle 43 torri.
Talmente tante sono le cose da vedere che abbiamo pernottato qui due notti, in un albergo poco distante dalle mura: Hotel-Gasthof Post.
L’area racchiusa dalle mura è interamente pedonale. La piazza centrale, Marktplatz, ospita il Rathaus, l’imponente municipio che fonde due stili: il corpo rinascimentale è rivolto sulla piazza mentre, girando l’angolo sulla via Herrngasse, sfoggia il corpo gotico con torre cinquecentesca.
Alle sue spalle svetta la maestosa costruzione gotica della chiesa di St. Jakob, contraddistinta da possenti contrafforti e slanciati archi rampanti. Nonostante fosse estate, non abbiamo perso l’occasione di immergerci comunque nell’atmosfera del Natale.
Varcando la soglia del negozio Käthe Wohlfahrt si ha l’impressione di fare un salto dimensionale in un mondo parallelo dove il periodo natalizio non ha mai fine: quattro piani di giganteschi abeti addobbati, pupazzi di peluche animati, addobbi di ogni genere.
Würzburg
Anche a Würzburg va dedicata un’intera giornata di visita: questa vivace città universitaria è stata trasformata da borgo medioevale a sfolgorante cittadina barocca dopo la quasi totale distruzione compiuta dalla guerra dei Trent’anni.
Fu poi di nuovo fortemente colpita dalla Seconda guerra mondiale, e nuovamente del tutto ricostruita creando un singolare miscuglio di vecchio e nuovo.
Un esempio evidente si può ammirare nella piazza centrale, la Markt, dove tra la cortina di edifici moderni spicca la gotica Marienkapelle, la cui torre campanaria è giunta intatta fino ai nostri giorni.
A pochi passi si può ammirare il Rathaus, il municipio, che fonde le parti originali medioevali con i successivi ampliamenti prima gotici e poi rinascimentali.
Sfarzoso esempio di barocco sommato al romanico, invece, è la scenografica facciata della chiesa Neumünster. Questi importanti monumenti nel cuore dell’antico centro città sono compresi tra il Meno e il sontuoso complesso della Würzburger Residenz barocca, eretta nel ‘700 come nuova sede del principato.
Precedentemente la dimora dei vescovi-principi fu la Marienberg, possente fortezza risalente al XV secolo che sovrasta la città dall’alto del poggio coperto di vigneti che sorge sulla riva sinistra del Meno.
Per raggiungerla si attraversa il fiume passando sul massiccio ponte Alte Mainbrücke, risalente al XII secolo ornato da 12 imponenti statue di santi.
Norimberga
Dopo una lauta colazione con due belle fette delle golose torte bavaresi, salutiamo la Strada Romantica e partiamo alla volta di Norimberga.
Lungo il tragitto, però ci fermiamo alle terme Franken-Therme Bad Windsheim GmbH, per trascorrere qualche ora di assoluto relax.
Arrivati In città, ci presentiamo all’albergo Ibis Budget Nürnberg City Messe e, dopo aver scaricato i bagagli, ci siamo tuffati nella visita del centro storico, sfruttando l’efficiente servizio di trasporto pubblico.
Il medioevale impianto monumentale della città vecchia è abbracciato da una poderosa cerchia muraria eretta tra il XIV e il XV secolo, difesa da circa 80 torri e lunga 5km, ovviamente percorribili.
Il fiume Pegnitz separa due quartieri.
Il primo, l’Alstadt St. Lorenz, è un semicerchio meridionale che si sviluppa in un reticolo di strade quasi concentriche: L’Alstadt St Lorenz prende il nome dalla chiesa dedicata a S. Lorenzo che si affaccia su Königstrasse, la più importante arteria del centro cittadino.
L’Alstadt St.Sebald si trova sulla riva opposta ed è la metà superiore del centro storico.
Il centro storico si raccoglie attorno alla chiesa dedicata al patrono cittadino St. Sebald e comprende il castello imperiale Burg, il tempio tardo-romanico, la chiesa di Albrecht Dürer, il museo del giocattolo Spielzeugmuseum, il Rathaus e altri importanti simboli cittadini.
Per una fortuita casualità, proprio quel giorno era dedicato a un festival di artisti e musicisti di strada: ogni angolo, via, piazza era invasa da artisti di ogni età e dai generi musicali più svariati che si fondevano in un connubio emozionante via via che si svolgeva il nostro percorso.
Ratisbona
Ratisbona è stata centro di importanti rotte commerciali grazie al suo porto sul Danubio che è il più trafficato d’Europa.
Passeggiando per il suo centro storico si percepisce l’atmosfera di quel fiorente passato in cui il prospero commercio con Venezia le permise di importarne anche i modelli architettonici: vicoli lastricati su cui affacciano dimore patrizie e case-torri dipinte con delicati toni pastello, mentre robusti archi di edifici romanici contrastano con i delicati trafori delle guglie gotiche del Dom St. Peter.
L’area religiosa della città si articola attorno alla cattedrale e comprende importanti monumenti, tra i quali: l’Alte Kapelle, cappella di corte risalente all’alto medioevo; Niedermünster, chiesa appartenente ad un antico monastero, oggi Palazzo Episcopale; il Bischofshof, palazzo che ingloba sul lato nord il più importante monumento romano della città: la Porta Praetoria.
Particolarmente suggestivo è attraversare il Danubio sul ponte di pietra Steinerne Brücke, capolavoro di ingegneria medioevale di 16 campate lunghe circa 310mt.
Monaco di Baviera
Alla sera siamo arrivati a Monaco di Baviera, dove abbiamo pernottato due notti nell’albergo LetoMotel München City Ost.
Passeggiando per le vie del centro, si scopre una città che ha saputo creare un felice equilibrio tra antiche istituzioni ed espansione industriale, amalgamando amabilmente lo spirito cosmopolita con quello provinciale.
Da Marienplaz, una delle più belle piazze della Germania, al cui centro si eleva la colonna con la statua dorata della Madonna, Mariensäule, si allungano diverse direttrici ricche di negozi e monumenti.
A est si estende il Tal, la strada medioevale alberata che si dirige verso il fiume Isar, storicamente ricca di locande e taverne.
A ovest si trovano Kaufingerstrasse e Neuhauser Strasse, cuore del quartiere ecclesiastico, come testimoniano i numerosi edifici religiosi.
A sud-ovest Sendlinger Strasse tocca il quartiere ebraico, il cui fulcro si concentra in St. Jakobsplatz, nella quale spicca su tutti l’edificio della Sinagoga, e termina dalle antiche mura, superandole si giunge al parco Theresienwiese, sede dell’Oktoberfest.
A nord Theatiner Strasse conduce alla Residenz, sfarzosa dimora reale che affaccia sull’Hofgarten, il giardino di corte.
Irrinunciabile tappa è la storica Biergarten Hofbräuhaus, il cui affollato salone al pianterreno evoca l’atmosfera delle taverne medioevali, dove abbiamo assaporato la celebre birra accompagnata da un gigantesco quanto delizioso Pretzel.
Poi, come avremmo potuto proprio noi centauri BMW snobbare il quartiere dedicato a questo nobile marchio?
Le quattro torri in alluminio, alte un centinaio di metri, luccicano già in lontananza ed avvicinandosi si giunge all’edificio argentato del BMW Museum dal design avveniristico che ricorda quasi un’astronave.
Accanto sorge l’autosalone BMW Welt, la cui forma ricorda una saetta che si abbatte al suolo; visitabile gratuitamente propone, oltre ai modelli in vendita di moto e auto: giochi interattivi; simulatori di guida; video dimostrativi e gli ultimi prototipi sperimentali.
Innsbruck
A Innsbruck abbiamo pernottato solo una notte nel campeggio Ferienparadies Natterer See, che tra le varie opzioni propone anche dei simpatici bungalow a forma di botte.
Il posto è bellissimo: immerso in un parco di abeti, comprende un laghetto balneabile corredato da parco acquatico gonfiabile.
Al centro storico di Innsbruck abbiamo dedicato solo poche ore: iniziando dalla Herzog-Friedrich Strasse, la più antica strada dell’Altstadt cittadino caratterizzata da portici e belle insegne in ferro battuto tipiche del Tirolo, si arriva al Goldenes Dachl simbolo di Innsbruck, detto il Tettuccio d’oro perché ricoperto da lamine dorate.
Accanto al Tettuccio d’oro si trova la torre civica Stadtturm e di fronte l’edificio Helblinghaus, bellissimo esempio di rococò e stucchi.
La storica strada finisce in corrispondenza della locanda Gasthof Goldenes Adler (Aquila d’oro), ritenuta la più antica d’Austria.
Non solo quindi la Romantische Strasse, ma la Baviera in generale è una regione ricca di tutto ciò che si può desiderare: arte, cultura, storia, natura, gastronomia, tradizioni.
Il viaggio è stato completo sotto ogni punto di vista, a parte i quattro giorni di acqua a catinelle subiti da quando abbiamo superato il Brennero.
Perciò, vi consiglio di partire attrezzati con tute impermeabili in Goretex: quelle urbane, infatti, possono proteggere per alcune ore, ma alla lunga cedono alla violenza dell’acqua.
Gute Reise!!
rosario
Grazie.
Descizione e foto da incorniciare.
gabriella cavallaro
Complimenti Serena un racconto appassionante, mi è sembrato di esserci mi piacerebbe poter andarci,mai dire mai un Bravo anche al fotografo.
Daniele
Buonasera, mi chiamo Daniele da Roma ed è un anno che progetto questo viaggio.
Vorrei partire la notte di venerdì 7 dicembre per arrivare a Fussen l’8 in macchina.
Potrei cortesemente sapere quanti giorni mi ci vogliono per vedere il tutto?
GRAZIE
Andrea Menditto
Grandissimi! bellissima guida! Complimenti bel viaggio. Una domanda: ho 4 giorni a disposizione e 3 notti. Quanto tempo ci si impiega a vedere la Romantic Strabe? Ne vale spendere tutti i 4 giorni li oppure meglio prevedere tappa a Monaco?
Emarti
4 giorni sono appena sufficienti…goditela e viaggia lentamente, la assaporerai di più :)
Nicoletta
Ciao, quanto è durato in tutto il tuo viaggio?
Emarti
Ciao, 10 giorni, ma puoi farlo anche in meno!
Giorgia
Articolo molto utile.
Non potendola percorrere tutta, mi sai dire quali sono i punti panoramici da non perdere?
Intendo lungo la strada senza entrare nelle città!
Grazie
Giovanna
Ciao, ero alla ricerca di info per programmare questo viaggio e sei stata assolutamente chiara e soprattutto mi hai già fatto innamorare di tutto quello che hai descritto. Grazie per la passione che traspare
Eros
Grazie per le dettagliate e preziose informazioni. Non sono ancora partito, ma l’intenzione e fare almeno la Romantishe Strasse. Il seguito, seppur interessante, dipenderà dal tempo che ho a disposizione.
Ti saprò dire come è andata.