La prima immagine che si materializza nella mente del viaggiatore quando sente nominare la parola Galapagos è quella, non a caso, di una tartaruga gigante.
Non a caso, dicevo, perchè sull’ isola di Santa Cruz le tartarughe ci sono per davvero.
L’isola di Santa Cruz alle Galapagos è la seconda isola più grande ed anche quella da cui, dal piccolo porto di Puerto Ayora, partono le barche per le crociere tra le isole. Non c’è da stupirsi quindi che una delle prime escursioni sia alla scoperta di questo gigante buono, che qui è possibile vedere principalmente in due luoghi: il Centro di Ricerca Charles Darwin e la El Chato Giant Tortoise Reserve.
Centro di Ricerca Charles Darwin
Il Centro di Ricerca charles Darwin è un centro di ricerca scientifica operato dalla Charles Darwin Foundation.
E’ dal 1964, anno in cui fu istituito, che questo centro (raggiungibile a piedi da Puerto Ayora) si propone l’obiettivo di promuovere la ricerca, la conservazione e l’educazione per tutto quello che riguarda le isole Galapagos.
All’interno del centro lavorano scienziati e volontari provenienti da tutto il mondo che si occupano della raccolta delle uova di tartaruga al fine di proteggerle dagli animali selvatici ratti, maiali e cani. Le piccole tartarughe, una volta nate, restano nel centro fino a quando non hanno raggiunto l’età per poter sopravvivere in libertà.
Qui si trovano differenti specie di tartarughe ed alcune restano qui per tutta la loro vita: vi ricordate Lonesome George? Lui si trovava esattamente qui.
Nel centro sono presenti anche altri animali come per esempio numerosi esemplari di iguane marine.
El Chato Giant Tortoise Reserve
Nonostante si tratti di una riserva e nonostante il fatto che il territorio qui sia di proprietà privata, qui è possibile vedere le tartarughe libere nel loro habitat naturale: non ci sono recinzioni che le chiudano in gabbia e quindi sono libere di andare e venire a loro piacimento.
Il sentiero parte dal “El Rancho Manzanillo”, una piccola fattoria in cui è possibile fermarsi per prendere un caffè o una bibita. Il sentiero si sviluppa in mezzo agli alberi di guava ed ai meli in un rigoroso silenzio, interrotto improvvisamente dai gridolini di stupore allo scorgere in mezzo all’erba alta della prima tartaruga.
Il percorso dura circa un’ora ed arriva fino al El Chato Lagoon un laghetto in cui le tartarughe amano immergersi.
Ci sono alcune teorie che spiegano questa loro abitudine: alcuni pensano che sia per la propria termoregolazione (cioè per alzare od abbassare la temperatura corporea a seconda della condizioni), altri sostengono che lo facciano per liberarsi dalle zecche o per proteggersi dalle zanzare.
La riserva di El Chato è anche uno dei pochi luoghi delle Galapagos che è possibile visitare gratuitamente e senza una guida.
La fattoria da cui parte il sentiero per vedere le tartarughe giganti, si trova a circa 3 km da Santa Rosa, un villaggio che si trova sulla strada verso l’aeroporto). Per arrivarci dunque da Puerto Ayora si può prendere il bus per l’aeroporto (circa 2 dollari) e scendere all’entrata del parco. Da lì si deve camminare per circa un’ora (sono 2,8 km) prima di arrivare. Se non si ha voglia di camminare è possibile prendere un taxi e farsi lasciare direttamente al ranch. L’entrata costa 3 dollari.
Curiosità
Lo sapevate che il sesso della tartaruga è fortemente influenzato dalla temperatura a cui è sottoposto l’uovo durante il periodo di incubazione?
E purtroppo lo sapevate che i pirati catturavano le tartarughe giganti e le tenevano nelle stive delle loro navi in modo da avere sempre una riserva di carne fresca?
Manuela
ora capisco perchè mi parlavi così bene delle Galapagos. Esemplari giganteschi, come fai a non innamorarti di quelle tartarughe? Wow!
Martina
Non ci si può non innamorare delle Galapagos ;-)
Marika
Che bello Marti! È sempre un piacere leggere delle tue Galapagos, si vede che ne parli col cuore in mano :) :*
Martina
Grazie Marika!
Farah - Viaggi nel Cassetto
Mamma mia Marti… quanto mi piacerebbe andarci un giorno! E quanto entusiasmo trasmetti tu… sei fantastica.. :*
Martina
Grazie Farah :) !