Se mi chiedessero quale destinazione mi ha riservato le più grandi avventure in questi anni me ne verrebbero in mente tantissime, ma la Patagonia sarebbe sicuramente la prima della lista.

Con le vaste pianure spazzate dal vento, alte vette di granito grigio coperte di neve, cascate e laghi color cobalto, chi ama la natura e tutte le attività all’aria aperta qui troverà il suo paradiso.
La Patagonia è un luogo romantico e selvaggio che riserva sorprese ogni volta che si gira l’angolo. Divisa tra Cile e Argentina, questo territorio ancora selvaggio, con le sue oltre 430 miglia quadrate, richiede tempo per essere visitato.
Qui ho raccolto le 10 cose che ho amato di più, sperando che sia di aiuto a chi sta organizzando un viaggio nelle terre vicino alla Fine del Mondo.
In questa pagina:
- 1 – Kayak tra gli Iceberg del Lago Grey
- 2 – Visitare il Ghiacciaio Perito Moreno
- 3 – Icetrekking sul Ghiacciaio Viedma
- 4 – Fare Trekking a El Chaltén
- 5 – Assistere ad un Vero Rodeo Gaucho
- 6 – Navigare sul Canale di Beagle
- 7 – Whale Watching nella Penisola di Valdes
- 8 – Guidare sulla Ruta 40
- 9 – Visitare il Parco della Tierra del Fuego
- 10 – Passeggiate a cavallo nel Parco Nazionale Torres del Paine
1 – Kayak tra gli Iceberg del Lago Grey

Anche se costosa questa esperienza è stata una delle migliori non solo del mio viaggio in Patagonia, ma di tutta la mia vita.
I ragazzi di Kayak En Patagonia sono venuti a prenderci nell’ostello di Puerto Natales e da qui in circa un’ora siamo arrivati sulla sponda del Lago opposta al ghiacciaio, nella zona dove si riuniscono gli iceberg. Dopo un briefing sulla sicurezza e dopo aver indossato l’equipaggiamento adatto, siamo partiti pagaiando per circa un’ora tra gli iceberg azzurri del lago.
Dal lago abbiamo imboccato il fiume e siamo scesi spinti da una leggera corrente per circa 30 km. Il fiume ci ha portati ancora più profondamente dentro il Parco del Torres del Paine in mezzo a scenari meravigliosi e con ii cuernos del Massiccio sullo sfondo.
Leggi la mia avventura in kayak tra gli iceberg del lago Grey
Dopo il pranzo sulla sponda e dopo un’altra ora di kayak siamo rientrati a Puerto Natales.
L’esperienza in kayak è stata tra le più costose di tutto il mio viaggio, ma è stata anche una delle avventure più belle mai vissute in vita mia.
Agenzie raccomandate: Kayak en Patagonia, BigFoot Patagonia
2 – Visitare il Ghiacciaio Perito Moreno

Quando si parla di Patagonia, la prima cosa che viene in mente (e a ragione) è sua maestà il ghiacciaio Perito Moreno.
Se si vuole sperimentare la vera forza della natura è qui che si deve venire. Non solo guardarlo è impressionante, ma soprattutto “sentirlo”: crepitii, tuoni e scricchiolii accompagnano la caduta nel Lago Argentino di enormi blocchi di ghiaccio. Le persone restano in attesa, trepidanti e con la macchina fotografica in mano sperando di riuscire ad immortalare questi momenti.
Nonostante sia famoso per essere l’unico ghiacciaio che sembra non risentire del riscaldamento globale, in realtà si è notata una diminuzione della massa di ghiaccio che si sta assottigliando ai lati.
Sono diversi i modi per godersi questa meraviglia della natura: navigando sulle acque argentine fino al suo fronte (alto più di 70 metri!), organizzando vari trekking sopra le sue creste, o semplicemente passeggiando sulle passerelle davanti ad esso.
Se c’è un posto da non perdere in Patagonia, è sicuramente questo.
Agenzie raccomandate: Hielo Y Aventura
3 – Icetrekking sul Ghiacciaio Viedma

Se si visita la Patagonia non ci si può perdere l’esperienza di camminare con i ramponi sopra un ghiacciaio e il Viedma è l’alternativa definitiva al Perito Moreno.
Anche se forse meno spettacolare a vedersi, il Viedma ha dalla sua parte di essere più economico e molto meno affollato. Oltre a questo il ghiacciaio è remoto ed isolato e per tutta la giornata mi sono immersa in un mondo tutto blu fatto di neve, ghiaccio e cielo limpido senza intorno nessuna traccia di presenza umana.
Il trekking parte alla mattina e dopo circa un’ora di navigazione sul Lago Viedma si approda sulla sponda rocciosa al lato del ghiacciaio. Da qui in circa un’ora si raggiunge il ghiacciaio, si indossano i ramponi e dopo un briefing su come camminare comincia l’avventura!
Durante la giornata si prova anche l’iceclimbing.
Leggi la mia avventura sul ghiacciaio Viedma!
Agenzie raccomandate: Patagonia Aventura
4 – Fare Trekking a El Chaltén

Paradiso dei trekkers e degli scalatori, il piccolo paese di El Chaltén è nato e si è sviluppato ai piedi di due dei picchi rocciosi più famosi al mondo: il Cerro Fitz Roy ed il Cerro Torre.
I sentieri (da semplici camminate alle arrampicate più difficili al mondo) si sviluppano in tutte le direzioni.
Se non avete tutto il tempo che ho avuto io, sono in particolare 3 i trekking che mi sento di consigliare:
Laguna de Los Tres: il trekking più famoso è lungo a particolarmente faticoso, soprattutto per l’ultimo km che si sviluppa su un sentiero ripido e roccioso. Ma la vista della laguna color smeraldo ai piedi del Cerro Fitz Roy ripaga in pieno ogni goccia di sudore spesa per arrivare in cima.
Il sentiero è ben segnalato e si sviluppa in mezzo a scenari di incredibile bellezza.
Laguna Torre: assolutamente meno faticoso della Laguna de Los Tres, il trekking per la Laguna torre è la valida alternativa.
Ghiacciaio Huemul: breve, non molto faticoso e pochissimo turistico, questo breve trekking di 45 minuti accompagna ad una laguna sotto un ghiacciaio in cima ad una valle totalmente (o quasi) incontaminata. Personalmente è il trekking che io ho amato di più, soprattutto perché molto isolato e con pochissime persone.
Se amate i trekking e pianificate di trascorrere a El Chaltén qualche giorno, qui trovate il mio articolo con i 5 trekking fattibili da tutti ai piedi del Cerro Fitz Roy.
5 – Assistere ad un Vero Rodeo Gaucho

Da sempre in Argentina la figura del gaucho, simbolo di forza, indipendenza e libertà, ha stimolato la fantasia e l’immaginazione.
Cavalieri solitari e indipendenti che se ne fregavano delle leggi e vivevano senza fissa dimora, percorrendo con il loro cavallo le steppe battute dal vento e occupandosi solo di loro stessi e del loro bestiame.
Se sarete fortunati come sono stata io forse vi capiterà di assistere ad un vero festival con rodeo di doma gaucha. Giovani cowboys mettono alla prova il loro coraggio su giovani cavalli selvaggi, intorno la folla fischia e applaude rumorosamente, mentre l’asado cuoce lentamente sui fuochi intorno.

Nessun viaggio in Patagonia può dirsi completo se non comprende la navigazione da Ushuaia, Capitale della Terra del Fuoco, su uno dei canali più famosi al mondo.
Sono diverse le agenzie che offrono la navigazione sul canale: non tutte le crociere sono uguali. Alcune percorrono il canale fino al Faro della fine del Mondo (Les Eclaireurs ), altre lo oltrepassano arrivando fino alla pinguinera, la spiaggia con centinaia di piccoli e dolcissimi pinguini, altre invece fermano all’estancia Halberton: scegliete quella che preferite con cura.
Leggi qui la mia esperienza sul canale di Beagle!
Durante tutto il tragitto lo scenario è meraviglioso: le acque blu e spesso agitate del canale, da un lato le alte montagne dell’Argentina, dall’altra il Cile. Gli avvistamenti di animali non mancano: cormorani, leoni di mare, pinguini Magellano e Gantoo.
Agenzie raccomandate: Tolkeyen Patagonia
7 – Whale Watching nella Penisola di Valdes
La Penisola di Valdes si affaccia direttamente sulle acque blu dell’oceano atlantico ed è la destinazione perfetta per chi ama gli avvistamenti di animali e fauna selvatica.
Tra Maggio e Novembre la zona costiera al largo di Puerto Madryn è uno dei luoghi migliori al mondo per le balene e l’avvistamento dei cetacei è praticamente garantito.
Durante i mesi di Gennaio e Febbraio, le acque qui si popolano di orche marine che si avvicinano alla riva per cacciare i cuccioli di leone marino e foche.
La zona della Penisola di Valdes non è ottima solo per gli avvistamenti marini (il whale watching qui è assolutamente da non perdere) ma anche per osservare gli animali terrestri tipici della Patagonia: guanachi, nandù (una specie di piccolo struzzo), maras e armadilli.
8 – Guidare sulla Ruta 40
La National Route 40 o RN40, spesso chiamata amichevolmente Ruta 40 non è certo il modo più veloce per viaggiare in Patagonia, ma è sicuramente il più scenico: una strada lunga e tortuosa, che inizia a La Quiaca sul confine con la Bolivia e corre per più di 5000 km fino a Rio Gallegos, attraversando 20 parchi nazionali, 18 tra i fiumi più importanti del paese e valicando bel 27 passi andini.
La Ruta 40 attraversa alcuni dei luoghi più turistici del paese come la Cueva del Los Manos (vicino al paese Perito Moreno che non va confuso con l’omonimo ghiacciaio), il Parco Nazionale Los Glaciares e le valli di Calchaquí.
La controparte cilena della Ruta 40 si chiama Carretera Austral, quasi 800 miglia, da Puerto Montt a Villa O’Higgins.
Fu Pinochet a decidere di far costruire una strada che collegasse le comunità più remote e lontane del paese. Il progetto era ambizioso soprattutto a causa della difficoltà causate dalla morfologia del territorio, dalle fitte foreste, montagne, fiumi e ghiacciai.
La sua costruzione durò più di 20 anni e gli ultimi 100 km sino a Villa O’Higgins vennero terminati solamente nel 2000.
9 – Visitare il Parco della Tierra del Fuego

Altro luogo cult che gli amanti del trekking proprio non si possono perdere è il Parco Nazionale della Terra del Fuoco.
Vari sentieri si snodano in tutte le direzioni dalla costa all’entroterra regalando panorami bellissimi sul canale di Beagle e sulle montagne intorno. Picchi e valli si alternano senza sosta originando laghi, torrenti, profonde valli glaciali e immense foreste ricoperte dal muschio.
Sulla riva del mare le due grandi baie del Parco, Lapataia e Ensenada, regalano spiagge e anfratti in cui sdraiarsi per fare il bagno, riposare e prendere il sole.
Il Parco è abitato da tantissimi animali: lungo i sentieri si possono incontrare albatri, lontre, cigni dal collo nero, tantissime varietà di uccelli, guanachi e la tipica volpe rossa.
I castori che qui sono stati importati per il commercio di carni e pelli si sono riprodotti a dismisura.
All’interno del Parco sono presenti delle aree adibite al campeggio pubblico.
10 – Passeggiate a cavallo nel Parco Nazionale Torres del Paine

Quale modo migliore per coprire lunghe distanze tra vari punti di interesse e luoghi panoramici nel Parco Nazionale del Torres del Paine se non a cavallo come gli antichi baqueanos?
Praticamente quasi tutti i lodge all’interno del Parco offrono diverse escursioni di diversa durata, ma secondo me la migliore è quella organizzata dall’hotel Las Torres che in mezza giornata conduce alle tre Torri di granito del Paine su un sentiero facile con magnifiche vedute sui laghi Nordenskjöld e Sarmiento.
Agenzia consigliata: Hotel Las Torres.
cris
Martina!!!!
Sto sognando :) Quest’anno a fine ottobre mio marito compie 40 anni e, da buon alpinista, il suo sogno è sempre stato andare in Patagonia… chissà che non lo realizzi per l’occasione!
Mi pare che tu abbia visto un sacco di cose: posso chiederti di quanti giorni è stato il tuo tour?
Grazie e un abbraccio,
cris
Emarti
Ciao Cris!
Io sono stata 25 giorni, ma ho fatto tanti trekking. Se ti organizzi bene riesci in 21 giorni anche a vedere Buenos Aires e Bariloche. Valuta di prendere qualche volo interno :)
Ciao
Martina
Daniela
adoro la Patagonia e sono stata negli stessi luoghi dove sei stata tu …
Un amore infinto :)
Continua a viaggiare, sempre!
Emarti
Certo lo farò sicuramete e anche tu! Buona strada viaggiatrice!
Benedetta
ciao, una domanda forse molto sciocca… è pensabile di andare in patagonia in Agosto o non si può assolutamente fare?
ho solo ferie in agosto, sigh
Emarti
Ciao si può fare benissimo, ma conta che li è inverno e fa freddo e molte attività come tanti trekking non sono fattibili